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  • Mercato Milan: voci su El Shaarawy, Lavezzi, Boateng e Taider

    Mercato Milan: voci su El Shaarawy, Lavezzi, Boateng e Taider

    Il Milan si trova al centro di alcune manovre di mercato molto interessanti sia per quanto riguarda le entrate, sia le uscite. (altro…)

  • Barcellona inguardabile, Milan da sogno. Che storia!

    Barcellona inguardabile, Milan da sogno. Che storia!

    Questa è storia! Milan-Barcellona, match valido per l’andata dei Quarti di Finale di Champions League, termina 2-0. Partita perfetta per i ragazzi di Allegri che tengono perfettamente il campo e non concedono un tiro in porta ai catalani che escono dal campo a testa bassa con la consapevolezza di aver perso meritatamente una gara nella quale hanno vinto il confronto sul possesso palla (non è certo una novità) ma non creando nessun pericolo alla porta difesa di Abbiati, che neanche nei suoi sogni più belli avrebbe immaginato di vivere una serata così tranquilla. La cornice di pubblico e la spinta dei tifosi è stata fondamentale per la conquista di questa vittoria che permette di sperare in una qualificazione ai Quarti che sembrava davvero impossibile alla vigilia di questo incontro.

    La partita – Gara studiata nei minimo particolari da Allegri che manda in campo una formazione molto organizzata e concentrata per tutti i novanta minuti, concedendo solamente il pallino del gioco ma difendendo benissimo la porta difesa dall’inoperoso Abbiati. Già nel primo tempo il Milan ha rischiato di passare in vantaggio due volte con El Shaarawy e una volta con Boateng. Ma è nella seconda frazione di gioco che i rossoneri hanno dominato il Barça, alzando il baricentro e cercando di pressarli alti. La rete del vantaggio arriva all’ora di gioco con una punizione di Montolivo che viene rimpallata da Zapata (che in realtà colpisce la palla anche di braccio), il pallone finisce sui piedi di Boateng che dalla distanza fulmina Victor Valdes.

    Boateng e Muntari, decisivi nella vittoria rossonera contro il Barça © Claudio Villa/Getty Images
    Boateng e Muntari, decisivi nella vittoria rossonera contro il Barça © Claudio Villa/Getty Images

    Il capolavoro però arriva venti minuti più tardi, quando il cronometro segnava l’80’. Lancio lungo per Niang, che beffa Puyol con un leggero colpo di testa, il francese serve a centro area El Shaarawy che sentendosi marcato, serve con un leggero pallonetto Muntari che arriva a tutta velocità è calcia al volo bucando per la seconda volta il portiere spagnolo. 2-0! La partita si conclude con l’assalto del Barça controllato ottimamente dalla formazione rossonera.

    La gara di Allegri – Sei mesi passati tra le critiche, con i fantasmi di nuovi pseudo allenatori alle spalle. Eppure l’ex tecnico del Cagliari ha mostrato sangue freddo, rimboccandosi le maniche e costruendo un Milan cinico ed equilibrato, capace di recupera parecchi punti in classifica (raggiungendo l’attuale terzo posto). Ora l’impresa contro il Barcellona è destinata ad entrare nella storia del club rossonero e gran parte del merito va dato ad Allegri. La partita perfetta, che dovrà essere confermata al Camp Nou per assicurarsi il passaggio del turno.

    Il Boa – Sarà stata la maglia inguardabile oppure il nome della squadra, ma quando Boateng vede Barcellona sembra impazzire. Prestazione di livello importante sia in fase offensiva che in fase difensiva. Quanto è mancato al Milan? Tanto, forse troppo!

    Stile Barça – Ennesima lamentela della dirigenza blaugrana riguardanti le condizioni del campo, parso comunque in ottime condizioni. A fine gara, Roura (sostituto di Vilanova) ha avuto modo di lamentarsi sul prato verde dello stadio San Siro, secondo lui causa principale della sconfitta contro il Milan. Il tecnico catalano ha avuto anche modo di dichiarare che il Barcellona passerà sicuramente il turno. Ogni tanto un po di umiltà non guasterebbe. Sarebbe stato più sportivo fare i complimenti agli avversari e preparare al meglio la sfida di ritorno. Poco abituati a perdere?

    Pagelle Milan-Barcellona

    Muntari 7.5 – Il ghanese è l’uomo dai gol pesanti! L’anno scorso quello contro la Juventus, che poteva valere lo scudetto, venne annullato (tra le mille polemiche), stavolta il 2-0 nel match che può valere un’intera stagione. Tanta sostanza in mezzo al campo e qualche palla sbagliata di troppo.
    Montolivo 8 – Da quando gli è stata affidata la fascia di capitano (in questo match sul braccio di Ambrosini) e gli sono state date le chiavi del centrocampo, l’ex viola non ha mai sbagliato una gara. Personalità, ottimo piede e tanta corsa. Non sarà Pirlo, ma il centrocampista è diventato un nuovo idolo della curva rossonera.
    Mexes 7 – Giocasse sempre così, il Milan non avrebbe problemi in campionato. Sempre concentrato, preciso e a volte ruvido negli interventi (il tanto giusto). Becca l’ammonizione dopo pochi minuti e si controlla perfettamente.
    Messi 4.5 – Chi l’ha visto? Le leggende parlano di un argentino in grado di vincere quattro Palloni d’Oro, superando record su record. Eppure l’alieno in Italia fatica sempre. Sarà abituato male?
    Iniesta 6.5 – Forse il migliore dei suoi. Cerca la via della rete con l’unico tiro dalla distanza della gara. Si muove a tutto campo ma da solo non può battere un Milan organizzato e cinico.

    TABELLINO MILAN-BARCELLONA 2-0
    Milan (4-3-3): Abbiati 6; Abate 7, Mexes 7, Zapata 6, Constant 6.5; Montolivo 8, Ambrosini 6.5, Muntari 7.5; Boateng 7.5, Pazzini 6.5 (74′ Niang 6.5), El Shaarawy 6.5 (87′ Traore sv).
    Barcellona (4-3-3): Victor Valdes 6; Dani Alves 6, Pique 6, Puyol 6 (88′ Mascherano sv), Jordi Alba 5.5; Xavi 6, Busquets 5, Iniesta 6.5; Pedro 5, Messi 4.5, Fabregas 4.5 (62′ Sanchez 5).
    Marcatori: 57′ Boateng, 80′ Muntari

    Azioni salienti del match Milan-Barcellona
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  • Razzismo nel Calcio le nuove regole sulla sospensione dei match

    Razzismo nel Calcio le nuove regole sulla sospensione dei match

    Sono passati ormai alcuni giorni, ma l’episodio è ancora fresco nella memoria di molti sportivi: durante una normalissima amichevole, nemmeno fra due tifoserie colme di tensione fra loro, una parte del pubblico presente allo stadio ha dato il peggio di sè e si è tornati a parlare del razzismo nel calcio. Pro Patria e Milan stavano giocando da pochi minuti quando Boateng, esasperato dai cori razzisti provenienti dagli spali, ha scagliato il pallone in tribuna prima di abbandonare il terreno di gioco seguito da tutti i suoi compagni. Il giorno successivo all’accaduto, il gesto del rossonero ha spaccato a metà l’opinione pubblica: giusto abbandonare il match per via della gravità degli insulti o sbagliato perchè comunque Boateng è un professionista e come tale deve comportarsi continuando a svolgere il suo lavoro? Argomento molto delicato da affrontare e sul quale è intervenuto  L’osservatorio sulle manifestazioni sportive che ha elaborato norme più rigide  riguardo la sospensione di una partita di calcio in accordo con la Figc.

    Milan contro il razzismo | © Paolo Bruno/Getty Images
    Milan contro il razzismo | © Paolo Bruno/Getty Images

    NUOVE NORME – Ecco alcuni stralci del testo della nuova normativa da attuare nei casi di razzismo. “In presenza di segnali di razzismo, intolleranza o antisemitismo, l’arbitro provvederà, anche su segnalazione dei calciatori, ad investire, tramite il “quarto uomo”, il Dirigente del servizio di ordine pubblico, unico responsabile della decisione di sospendere la gara” – si legge nella parte iniziale delle nuove linee individuate a seguito dell’incontro tra il Capo della Polizia Antonio Manganelli ed i vertici della Federazione Italiana Giuoco Calcio.  In pratica cosa vuol dire? Semplicemente che l’arbitro non è più in grado di sospendere il match. Infatti lo stesso direttore di gara provvederà, anche dopo aver accolto una segnalazione, ad informare il Dirigente del servizio di ordine pubblico che potrà decidere di sospendere momentaneamente la sfida, avvisando lo speaker dello stadio di lanciare vari comunicati di ammonimento, o non farla iniziare proprio.

    PREVENZIONE – Intanto fra la Polizia e gli stewart presenti nei vari stadi, saranno svolte esercitazioni per prepararsi ad eventuali episodi e verranno organizzate “periodiche esercitazioni finalizzate a testare il flusso delle informazioni, l’efficacia dei piani di emergenza, nonché la conoscenza delle procedure da parte degli steward e degli operatori delle Forze di polizia”.  Verranno inoltre portate avanti ulteriori campagne informative per sensibilizzare sul tema della lotta al razzismo e i responsabili dei cori o dei gesti razzisti verranno puniti con il Daspo. L’Osservatorio ha inoltre sottolineato come certi episodi rimangano comunque  collegati a certi gruppi ben ristretti: “Nell’adottare tale provvedimento l’Osservatorio ha anche evidenziato come la stagione calcistica corrente sia caratterizzata da una ulteriore flessione degli episodi di violenza, e che anche le manifestazioni di razzismo e intolleranza, da contrastare comunque con forza, assumono carattere episodico e sono sempre riferibili a ristretti gruppi, individuabili prevalentemente tra alcune tifoserie” – si legge nella parte conclusiva della determinazione approvata all’unanimità.

  • Cori razzisti, sospesa Pro Patria-Milan. Video

    Cori razzisti, sospesa Pro Patria-Milan. Video

    Nuovo anno, vecchie storie. Albert Einstein disse “Due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana, ma riguarda l’universo ho ancora dei dubbi”. Questa frase racchiude quanto di ignorante e stupido sia capitato nell’amichevole tra il Milan e la Pro Patria. Dopo appena 25 minuti dall’inizio della gara, una parte del tifo della squadra al momento militante della Seconda Divisione ha intonato dei cori razzisti all’indirizzo di Boateng che ha risposto scagliando il pallone contro la recinzione dove era appostato questo gruppetto di tifosi. Il numero 10 rossonero inoltre stufo dei cori offensivi nei suoi confronti, durante la partita si è tolto la maglia, percorrendo la strada verso gli spogliatoi, seguito a ruota dai propri compagni di squadra, delusi per la situazione creatasi in un clima amichevole.

    Non solo Boa – I cori razzisti del tifo della Pro Patria non sono stati indirizzati solo al fantasista rossonero ma anche a Muntari e Niang.

    Boateng, bersagliato dai cori razzisti nell'amichevole Pro Patria-Milan © Claudio Villa/Getty Images
    Boateng, bersagliato dai cori razzisti nell’amichevole Pro Patria-Milan © Claudio Villa/Getty Images

    Segnale forte – Compatto e deciso il gruppo milanista che unanime ha deciso di non ripresentarsi nel campo da gioco lanciando un segnale forte a tutto il mondo del calcio. Nonostante le varie minacce, in Italia raramente si è vista interrotta una partita per cori razzisti. Finalmente, verrebbe da dire. Non si può continuare l’opera di tolleranza contro questa gente incivile. Il capitano milanista, Massimo Ambrosini e l’allenatore Massimiliano Allegri, dichiarano unanime la propria delusione per il brutto episodio di Busto Arsizio, amareggiati per il restante pubblico che avrebbe voluto assistere ad una bella amichevole di inizio anno.

    Le scuse – Arrivano le scuse ufficiali da parte del presidente della Pro Patria, Pietro Vavassori, amareggiato per il comportamento incivile di qualche personaggio, subito isolato dalla parte sana del tifo del club. Comprende la decisione del Milan di abbandonare la gara confermando un clima piuttosto teso negli spogliatoi, con i giocatori piuttosto turbati per lo spiacevole episodio.

    La Pro Patria, in questa stagione, ha già subito una multa da 15 mila euro per cori razzisti durante una gara di Seconda Divisione.

    Video dell’abbandono di Boateng
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