Tag: Kei Nishikori

  • US Open: Cilic corona il suo sogno, è il campione

    US Open: Cilic corona il suo sogno, è il campione

    Marin Cilic trionfa nella finale dello US Open portando a casa il suo primo titolo dello Slam in carriera: 6-3; 6-3; 6-3 il punteggio finale su Kei Nishikori.

    E’ Marin Cilic il nuovo eroe del tennis croato maschile; gioca una finale in cui il giapponese Nishikori cede in tre set andando a culminare un percorso netto nel quale, nei quarti di finale, in semifinale e in finale, non ha ceduto nemmeno un set.  Anche il tennista giapponese è arrivato alla finale di Flushing Meadows per la prima volta disputando un torneo molto meritevole ma, a differenza del croato, è crollato sul più bello. Sarà stata la tensione per la finale ma del funambolo capace di aprirsi il campo con accelerazioni spettacolari di rovescio e di annichilire il numero uno al mondo, Roger Federer, anche col dritto nella finale non vi è stata traccia.

    Marin Cilic appena siglato il punto decisivo, cade a terra esultante
    Marin Cilic appena siglato il punto decisivo, cade a terra esultante

    Cilic ha preso il comando delle operazioni dal break del 4-2 nel primo set. Anche oggi il croato ha infilato parecchi servizi vincenti, 17 per la precisione, si sono visti grandi dritti da fondo: grande merito della crescita di Marin va attribuita al suo allenatore Goran Ivanisevic il quale ha cambiato l’approccio ai match del suo tennista impostando i match su un tennis basato molto sull’attacco. Questo tipo di approccio ha pagato molto senza trovare grandi ostacoli in finale.

    Nishikori non ha dimostrato di avere la personalità sufficiente per far crollare le certezze di Cilic quando queste sono venute un po’ meno. La chance del primo game del terzo set, che avrebbe permesso per la prima volta al giapponese di fare gara diversa o quelle del penultimo turno di servizio del match, quando Cilic con ormai vicino alla linea del traguardo, si è fatto prendere da alcuni errori.

    Cilic, grazie a questo trionfo, ritorna numero 9 del ranking ATP, Il titolo del croato diventa, così, la seconda prima affermazione di un giocatore negli slam in questo 2014 dopo il successo di Stanislav Wawrinka agli Australian Open; con Nadal alle prese con i guai fisici, con Djokovic prossimo a diventare padre, con Federer che nel 2015 compirà 34 anni, il futuro si prospetta incerto, con tanti nuovi ragazzi pronti e determinati a cercare di essere le nuove sorprese, la strada verso le Finals di Londra presenta molta incertezza: da Cilic a Murray (che scivola addirittura fuori dalla Top10) passando per Nishikori, Ferrer, Berdych, Raonic e Dimitrov e altri che si daranno battaglia, da qui a novembre, per gli ultimi 4 posti.

  • Cilic-Nishikori, la finale che non ti aspetti

    Cilic-Nishikori, la finale che non ti aspetti

    Clamoroso, incredibile, impronosticabile, il sabato pomeriggio delle semifinali maschili dello US Open sarà ricordato a lungo dagli appassionati di questo sport e dagli addetti ai lavori: saranno Kei Nishikori  e Marin Cilic  a contendersi lo scettro di New York. Prima la vittoria del giapponese contro il numero 1 Novak Djokovic al Mondo e poi quella del croato contro Roger Federer.

    Marin Cilic ha disputato la partita della vita, è stato perfetto. Federer ha commesso diverse imprecisioni ma è stato grande il tennista croato. Da quando il tennista croato ha preso come allenatore Goran Ivanisevic il servizio è diventato un’arma veramente devastante; la tattica di Cilic si è basata sull’aggressività, sul servizio con la prima, sull’attaccare a testa bassa cercando di evitare gli scambi prolungati. Federer si è infatti dimostrato incapace di trovare soluzioni per rimanere nel match. Il croato ha dimostrato una enorme forza mentale ed il game con cui ha chiuso il match è stato emblematico: ace, ace, ace, rovescio in lungolinea. Sono stati due i momenti chiave del match: il break in apertura di secondo set, con un Federer ancora spiazzato per aver perso il primo e il terzo game del terzo set quando, dopo aver perso il servizio per la prima volta nel corso del match, Cilic è subito rientrato con un controbreak che ha annientato le speranze dello svizzero. In un ora e tre quarti Cilic va in finale con il punteggio di: 6-3; 6-4; 6-4.

    La vita delle volte è veramente strana. Kei Nishikori, gli US Open, non li avrebbe nemmeno dovuti disputare, un’infezione all’alluce del piede destro aveva compromesso l’estate del giapponese; oggi è il primo asiatico ad arrivare in finale in uno slam. Djokovic si è dovuto inchinare ad un avversario forte fisicamente e mentalmente; il giapponese non ha mai dato segni di cedimento. Il serbo è partito falloso e poco continuo al servizio, permettendo a

    Kei Nishikori in azione
    Kei Nishikori in azione

    Nishikori di attaccare fortissimo sulle seconde; l’andamento del match è stato, quasi, sempre gestito dal giapponese: avanti per ben due volte di un break nel primo set, alla fine il nipponico ha avuto bisogno della terza opportunità per passare. Il secondo set ha avuto un cambio di rotta: Djokovic ha alzato il rendimento della prima e approfittato di un passaggio a vuoto del giapponese. Il terzo gioco del terzo set è stato il game decisivo: dopo quattro palle break annullate il giapponese è riuscito a inchiodarsi al suo servizio trascinando la partita fino al tie break decisivo. Subito avanti 4-0 Nishikori con un paio di errori, tra cui un doppio fallo, ha riportato il serbo fino al 4/5 riaprendo il game. E’ proprio qui che, inaspettatamente, il serbo è crollato risentendo del tie break giocato malamente e a inizio del quarto set concendo il break di allungo al giapponese. Il nipponico ha saputo gestire il vantaggio e ha chiuso infine con un nuovo contro break. In 2 ore e 52 minuti di gara con il punteggio di 6-4; 1-6; 7-6; 6-3.

    Sarà una finale inedita dello Us Open maschile: basti pensare che era da quasi 10 anni che uno tra Federer, Nadal, Murray e Djokovic non raggiungeva l’ultimo atto di uno slam. Il segnale che i giovani stanno cercando di ritagliarsi uno spazio importante per cercare di emergere è arrivato ai più esperti, ed è arrivato forte e chiaro.

  • Flavia Pennetta lotta, ma la Williams é devastante

    Flavia Pennetta lotta, ma la Williams é devastante

    Nel tabellone femminile Flavia Pennetta saluta gli Us Open 2014 dovendosi arrendere a una Serena Williams in condizioni davvero straripanti: l’americana prenota le semifinali con un 6-3; 6-2 e ora se la vedrà con la russa Makarova Ekaterina. Serena infila la 19 esima vittoria consecutiva a Flushing Meadows: è imbattuta dal 2011. Eppure la Pennetta è partita forte nel primo parziale: subito un 3-0 di braccio ma contro questa Williams non basta che sfodera prime vincenti e ace a raffica.

     

    Flavia Pennetta in azione durante il match
    Flavia Pennetta in azione durante il match | Foto Web

    La brindisina aveva inizialmente sorpreso l’avversaria strappandole 2 break ma Serena è riuscita a recuperare subito il doppio svantaggio mettendo i piedi in campo per mettere a segno vincenti. Altre occasioni per la Pennetta non sono mancate: ma la Williams è brava a distribuire gli ace. Due parziali severissimi che piegano la brindisina: il primo 6 game a 0 che consegnano all’americana il primo set per 6-3. Il secondo di 11 punti consecutivi da 1-2 e altri 5 giochi per il finale in un’ora e spiccioli.

    Makarova Ekaterina, per la prima volta in carriera, centra la semifinale di un grande slam: battuta Vika Azarenka 6-4; 6-2, il finale in 1 ora e 27 minuti. Un anno nero per la biellorussa, falcidiato dagli infortuni e guai fisici che ne hanno condizionato notevolmente forma e rendimento: da lunedi sarà fuori dalle numero 20 del Mondo. La russa si è dimostrata solida, convincente e ha saputo reagire alle difficoltà di un primo set dove la Azarenka era partita forte e con la volontà di fare gara, un break iniziale aveva portato avanti la biellorussa. La Makarova però è stata subito perfetta nel rientrare sul 2-2 sfruttando anche un doppio fallo dell’avversaria. Una Azarenka molto fallosa ha favorito la Makarova che è riuscita a spostare l’incontro su ritmo e scambi di forza dal fondo. E’ cosi arrivato il break nel decimo gioco che è valso il primo set. L’orgoglio e la forza hanno abbandonato la biellorussa che nel sesto gioco e alla settima palla break si è dovuta arrendere al nastro sfortunato. La Makarova è stata perfetta nel confermarsi al servizio e chiudere successivamente il match.

    In campo maschile, in tre ore e mezza, Novak Djokovic ha la meglio su Andy Murray con il punteggio di 7-6; 6-7; 6-2; 6-4. Per fare una grande partita di tennis ci vogliono due grandi tennisti, che abbiano una grande condizione fisica e mentale, un grande Murray esce a testa alta da New York. Per due set e mezzo lo scozzese ha ritrovato il suo miglior tennis e, insieme a Djokovic, ha regalato al pubblico un match di qualità eccelsa. Murray tra guai alle gambe, alla schiena e acciacchi di vario tipo alla fine è sempre il primo a mollare: in 7 game in cui è arrivato alla palla break alla fine Djokovic ha sempre strappato il servizio; dei 10 game in cui Murray ha avuto solo un’occasione lo scozzese ha fatto suoi solo 4 giochi. Il serbo ha maturato negli anni una incredibile forza mentale; nei primi giochi del terzo set lo scozzese è stato ingiocabile sul dritto causa i problemi fisici che aumentavano;  Djokovic ha aspettato senza sprecare ulteriori energie il momento giusto del quarto set che è coinciso con il decimo gioco. A questo punto il serbo ha preso il largo chiudendo il match e ora troverà di fronte il giapponese Nishikori.

    Kei Nishikori al termine di una nuova maratona, 4 ore  e 15 minuti di gara, ha sconfitto lo svizzero Stanislav Wawrinka con il punteggio: 3-6; 7-5; 7-6; 6-7; 6-4 e conquista cosi per la prima volta in carriera la semifinale di uno slam.  Un match dove a lungo ha dominato il servizio e la presa in mano degli scambi, solo 5 i break totali lungo le 4 ore; Wawrinka ha ceduto il secondo set con un doppio fallo e di nuovo con un doppio fallo ha mandato al match point il giapponese il quale pur soffrendo in qualche game, è sempre riuscito a mantenere i suoi turni di servizio.

  • Wimbledon, Italia da record con Vinci e Seppi

    Wimbledon, Italia da record con Vinci e Seppi

    Edizioni 2013 dei Championship di Wimbledon assolutamente da ricordare, infatti oltre alle tantissime sorprese con eliminazioni inaspettate, ecco che la piccola Italia del tennis piazza il record sull’erba londinese con ben cinque giocatori azzurri qualificati al terzo turno. Dopo le vittorie ieri di Karin Knapp, Flavia Pennetta e Camila Giorgi, si sono aggiunte oggi quelle dell’altoatesino Andreas Seppi e della tarantina Roberta Vinci. Dopo la mattanza di campioni di ieri, oggi giornata tranquilla con le vittorie di Serena Williams, Na Li, A. Radwanska e Samantha Stosur in campo femminile e Juan Martin Del Potro e Tomas Berdych in quello maschile con in campo al momento il serbo Novak Djokovic, unico match a giocarsi sul centrale al coperto dopo l’interruzione per pioggia su tutti gli altri campi.

    Andreas Seppi © Julian Finney/Getty Images
    Andreas Seppi © Julian Finney/Getty Images

    Tanta sofferenza per Roberta Vinci che, dopo aver passeggiato nel primo set, si complica decisamente la vita nel corso del match rischiando anche l’eliminazione contro la non eccelsa slovacca Cepelova, numero 62 al Mondo. Vittoria in tre set con il punteggio di 6-1 4-6 9-7 in poco più di due ore di gioco per la Vinci che al terzo turno troverà Dominika Cibulkova che ha lasciato appena un game alla spagnola Maria Teresa Torro Flor. Per la Vinci è la quinta presenza al terzo turno di Wimbledon in 8 partecipazioni: in precedenza le era riuscito nel 2005, 2009, 2011 e lo scorso anno quando arrivò fino agli ottavi di finale.

    Tanta fortuna invece per l’altoatesino Andreas Seppi che aveva davanti un avversario ostico sui campi in erba come il francese Michael Llodra, Seppi conquista un combattuto primo set con il punteggio di 7-5 e poi vede il suo avversario stringergli la mano a causa di un fastidio alla coscia che gli ha impedito il prosieguo del match. Seppi è atteso da Kei Nishikori che ha battuto Leonardo Mayer per 7-6 6-4 6-2. E’ la terza volta che Seppi arriva al terzo turno di Wimbledon (in 9 partecipazioni) dopo l’accoppiata 2008 (battuto da Safin in quattro set) e 2009 (superato da Andreev al tie break del quarto set).

  • Wimbledon, avanti Seppi e Vinci. Perfetto Djokovic

    Wimbledon, avanti Seppi e Vinci. Perfetto Djokovic

    Dopo lo choc della prima giornata con l’eliminazione dello spagnolo Rafa Nadal, tutto come da pronostico a Wimbledon con i big in campo a superare agevolmente il primo turno e con la buona notizia in casa Italia rappresentata dalle vittorie di Andreas Seppi e Roberta Vinci. L’altoatesino supera dopo la solita maratona l’uzbeko Istomin al quinto set (7-6 7-6 5-7 3-6 6-3 lo score) ripetendo praticamente in fotocopia la vittoria della passata stagione mentre tutto più semplice per la tarantina che si è sbarazzata comodamente in due set della pratica sudafricana Scheepers. Salutano i Championship purtroppo Maria Elena Camerin e Simone Bolelli mentre nessun problema per i numeri uno del Mondo Novak Djokovic e Serena Williams che hanno vinto i rispettivi match senza concedere neppure un set.

    Un raggiante Djokovic debutta bene a Wimbledon ©GLYN KIRK/AFP/Getty Images
    Un raggiante Djokovic debutta bene a Wimbledon ©GLYN KIRK/AFP/Getty Images

    Molto bene l’altoatesino che aveva davanti un avversario molto ostico sui campi in erba come l’uzbeko Istomin, classico bombardiere con il servizio. Andreas tiene bene il match senza concedere nulla sin dai primi game riuscendo a conquistare due preziosissimi tie break, Istomin non si arrende e riesce a rientrare nel match allungando la partita al quinto parziale grazie anche a qualche gentile concessione dell’azzurro. Ma fortunatamente Seppi non perde la bussola nel set decisivo dimostrando una tenuta nelle partite tre su cinque da vero top ten. Tutto facile invece per Roberta Vinci che non ha avuto nessun problema nel match vinto contro la sudafricana Scheepers, la tarantina ha condotto agevolmente la partita sin dal primo quindici chiudendo con il punteggio di 6-2 6-1.

    Tutto liscio per i padroni del tennis mondiale con Serena Williams che liquida in due set (6-1 6-3) la lussemburghese Minella e Novak Djokovic che ha liquidato in tre set il tedesco Florian Mayer. Belle vittorie anche per l’argentino Del Potro, il giapponese Nishikori ed il tedesco Tommy Hass mentre in campo femminile proseguono l’avventura londinese sia l’australiana Stosur che la cinese Na Li con la sorpresa in negativo rappresentata dalla sconfitta della bella russa Maria Kirilenko per mano della britannica Robson.

  • Roland Garros, Nadal supera Fognini. Ok Schiavone

    Roland Garros, Nadal supera Fognini. Ok Schiavone

    Giornata con luci ed ombre sulla terro rossa parigina del Roland Garros per i colori azzurri, Fabio Fognini saluta lo slam francese perdendo al terzo turno contro il mostro chiamato Rafael Nadal che contro l’azzurro ha dimostrato la differenza che esiste fra un campione ed un buon giocatore. La consolazione, è che consolazione per i tifosi italiani arriva dalla regina di parigi 2010, Francesca Schiavone conquista gli ottavi di finale spazzabdo via la francese Marion Bartoli in un match condotto dal primo all’ultimo quindici e chiusa in due set con il punteggio di 6-2 6-1. Fra i big scesi in campo oggi vittorie di Azarenka e Sharapova in campo femminile mentre fra i maschi, oltre a Nadal, conquista gli ottavi di finale anche il numero uno del Mondo Novak Djokovic che ha sconfitto nettamente il promettente bulgaro Dimitrov.

    Francesca Schiavone ©MARTIN BUREAU/AFP/Getty Images
    Francesca Schiavone ©MARTIN BUREAU/AFP/Getty Images

    Veramente una bella partita quella giocata dal ligure sul centrale parigino contro il più forte giocatore di sempre sulla terra rossa. Fabio gioca un match solido che si decide su pochi punti che peò, e non è un caso, vanno tutti dalla parte del maiorchino che non è mai stato veramente sotto nel punteggio ma che in alcuni tratti ha sofferto l’imprevedibilità di Fognini. Partita persa con un onesto 7-6 6-4 6-4 per Fognini che viene comunque applaudito dal pubblico transalpino consapevole dell’estro, a volte eccessivo, del giocatore azzurro. Niente da dire invece su Francesca Schiavone che si è presentata a Parigi in un forma psico – fisica smagliante dominando una giocatrice scomoda come la france Bartoli. Per la milanese gli ottavi di finale offriranno la bielorussa Azarenka in un match ovviamente contro pronostico ma non impossibile per la Schiavone vista in questi giorni.

    Negli altri match vittoria in due set per Maria Sharapova nei confronti della cinese Zheng con la russa a vincere 6-1 7-5 rimontando nel secondo set essendo stat sotto 4-1. Fuori dal torneo la ceca Petra Kvitova per mano dell’americana Hampton mentre vince Maria Kirilenko facendo svanire il sogno di Roberta Vinci di entrare fra le prime dieci giocatrici al Mondo a meno che la tarantina non riesca nell’impresa al limite dell’impossibile di sconfiggere l’uomo in gonnella chiamato Serena Williams. In campo maschile Nadal troverà negli ottavi Kei Nishikori che ha superato l’estroso francese Paire uscito fuori di senno nel suo match mandando letteralmente a qiel paese tutto e tutti, la battaglia del servizio e del cuore fra Tommy Hass e John Isner viene vinta dal redivivo tedesco 10-8 al quinto che sta vivendo in questo 2013 un’autentica seconda giovinezza.

  • Masters Shanghai, Seppi fuori. Avanzano tutti i big

    Masters Shanghai, Seppi fuori. Avanzano tutti i big

    Esce di scena l’ultimo italiano presente nel tabellone del Masters cinese, Andreas Seppi,  arresosi nettamente al ceco Tomas Berdych che avanza al terzo turno grazie alla vittoria con un duplice 6-3 nei confronti dell’altoatesino.

    Oggi era il giorno anche del debutto di tutti i big che non hanno avuto particolari problemi e con Andy Murray che addirittura non è nemmeno sceso in campo approfittando del ritiro del tedeco Florian Mayer.

    Match a senso unico quello di Seppi, Tomas Berdych è letteralmente di un’altra categoria e purtroppo oggi era nel giorno giusto per dimostrarla. Tre break senza mai concederne uno per il ceco che è apparso in ottima forma e desideroso di lottare sino alla fine per conquistare un posto al Master di fine anno. Nulla da fare invece per l’azzurro che purtroppo non ha il tennis e la pesantezza di palla per raggiungere determinati livelli di gioco.

    Andreas Seppi  © Mike Hewitt/Getty Images

    Avanzano senza problemi i più forti al Mondo, Roger Federer, che supera con un match in controllo il giocatore di Taipei Lu Yen-Hsun (6-3 7-5), Novak Djokovic e Andy Murray: il tennista serbo, testa di serie numero 2, ha battuto nettamente 6-3 6-2 l’astro nascente bulgaro Grigor Dimitrov e ora affronterà lo spagnolo Feliciano Lopez, che ha battuto a sorpresa Philipp Kohlschreiber. Saluta Shanghai il vincitore del torneo di Tokyo, Kei Nishikori che si è arreso all’americano Sam Querrey con il punteggio di 2-6 6-1 6-4 in un match in cui il nipponico ha sicuramente sofferto delle fatiche del torneo vinto in patria.

    Ecco gli altri risultati di giornata dove spicca anche la sconfitta del canadese Milos Raonic per mano cipriota Marcos Baghdatis in un match che è stato una vera e propria battaglia di tie break: Wawrinka (Svi) batte Istomin (Uzb) 6-4 4-6 6-4, Tsonga (Fra) batte Paire (Fra) 7-6(7) 7-5, Dolgopolov (Ucr) batte Simon (Fra) 6-3 6-4, Haas (Ger) batte Robredo (Spa) 6-3 6-3, Stepanek (R.Cec.) batte Gasquet (Fra) 6-4 6-4, Tipsarevic (Ser) batte Troicki (Ser) 6-2 7-6(73), Baghdatis (Cip) batte Raonic (Can) 7-6 6-7 7-6.

  • Djokovic trionfa a Pechino. Nishikori profeta in patria

    Djokovic trionfa a Pechino. Nishikori profeta in patria

    Novak Djokovic vince il titolo all’Atp 500 di Pechino. Il campione serbo, numero 2 del mondo, ha superato in finale il francese Tsonga conquistando il 32esimo titolo in carriera. Match molto equilibrato soprattutto nella prima frazione, con Tsonga che nel quinto gioco conquista il break ma lo concede nel game successivo. Dal 3-3 i 2 giocatori mantengono i rispettivi turni di battuta fino ad arrivare al tiebreak, dove Djokovic vola subito 3-0 prima di chiudere con il punteggio di 7-4. Nel secondo set il tennista francese cala vistosamente e dopo aver mantenuto il proprio servizio nel primo gioco subisce un parziale di 5-0 che permette a Djokovic di chiudere la finale con il punteggio di 7-6 6-2. Per il tennista di Belgrado è il quarto successo del 2012, dopo i titoli conquistati agli Australian Open, al Masters 1000 di Miami e al Masters 1000 del Canada.

    Novak Djokovic
    L’esultanza di Novak Djokovic © MARK RALSTON/AFP/GettyImages

    All’Atp 500 di Tokyo c’è gloria per il Giappone, che può far festa per il titolo conquistato dal proprio beniamino Kei Nishikori. Il tennista nipponico, numero 15 del mondo, si è imposto in finale su Milos Raonic, che in semifinale aveva eliminato il favorito del torneo Andy Murray. La finale inizia benissimo per l’idolo di casa che vola subito sul 3-0, Raonic però non ci sta e reagisce impattando sul 3-3. Da quel momento l’equilibrio permane fino al tiebreak, dove il canadese va avanti 3-0 prima di subire un parziale di 7-2 che regala la prima frazione al giapponese.

    Nel secondo set a Raonic basta un break nell’ottavo gioco per conquistare il set per 6-3 e mandare la finale al terzo set. Nel set decisivo monologo di Kei Nishikori che rifila un netto 6-0 a Raonic, sicuramente stanco dalle fatiche dei giorni precedenti. Il numero 1 giapponese conquista così il titolo davanti al pubblico di casa e con questo successo entrerà per la prima volta nei primi 15 del mondo. Per il nipponico quello di Tokyo è il secondo successo in carriera dopo il trionfo del 2008 a Derlay Beach.

  • Raonic elimina Murray e attende Nishikori. A Pechino finale Djokovic-Tsonga

    Raonic elimina Murray e attende Nishikori. A Pechino finale Djokovic-Tsonga

    Tutto secondo pronostico all’Atp 500 di Pechino, dove Novak Djokovic e Jo Wilfried Tsonga si sono guadagnati l’accesso alla finale di domani battendo rispettivamente Mayer e Feliciano Lopez. Il tennista serbo, prima testa di serie del China Open, ha impiegato un’ora per eliminare il tedesco Florian Mayer con il punteggio di 6-1 6-4. Il numero 2 del mondo ha conquistato la 51esima finale in carriera e domani andrà a caccia del titolo numero 32. A sfidarlo nell’atto conclusivo sarà il francese Tsonga, che senza problemi ha superato lo spagnolo Feliciano Lopez complice anche un infortunio al polso che ha costretto l’iberico al ritiro. Con la finale raggiunta a Pechino il numero 1 di Francia si è assicurato la sesta posizione mondiale nella classifica Atp in uscita lunedì prossimo. I precedenti tra Djokovic e Tsonga vedono il serbo in vantaggio 7-5 ma Tsonga, avversario davvero temibile sul veloce, appare desideroso di conquistare il terzo titolo stagionale, il decimo in carriera.

    Milos Raonic
    L’esultanza di Milos Raonic © Koki Nagahama/Getty Images

    Atp Tokyo, finale Nishikori-Raonic. Murray ko – All’Atp 500 di Tokyo Milos Raonic, numero 15 del mondo, miete una vittima illustre. Il tennista canadese, testa di serie numero 6, ha eliminato in semifinale il numero 3 mondiale Andy Murray, campione uscente a Tokyo. Il vincitore degli Us Open 2012 ha capitolato nel tiebreak del terzo set dopo aver mancato ben 2 match point. Grande vittoria per Raonic, che domani proverà a vincere il terzo titolo del 2012 dopo le vittorie a Chennai e San Jose. In finale il canadese affronterà l’idolo di casa Kei Nishikori, ottava testa di serie e numero 17 del mondo. Il tennista nipponico dopo aver demolito in semifinale il cipriota Baghdatis si è guadagnato la quarta finale Atp in carriera, la prima davanti al pubblico di casa.

    Masters 1000 Shanghai, allarme rientrato per Federer – Tutto pronto a Shanghai per l’inizio del penultimo Masters 1000 stagionale. Dopo le minacce di morte ricevute, Roger Federer è sbarcato in Cina scortato da numerose guardie del corpo e senza moglie e figlie al seguito. L’allarme però sembra già rientrato in virtù delle scuse inviate da ‘Blue Cat’ al tennista elvetico tramite gli organizzatori del torneo: “Sono Guru Blue Cat. Sono terribilmente dispiaciuto. Stavo litigando con i tifosi di Federer e allora ho scritto qualcosa di stupido. Spero che gli organizzatori possano capirmi, perdonatemi e se possibile inviate le mie scuse a Federer e alla sua famiglia”. Tutto è bene quel che finisce bene…

    Masters 1000 Shanghai, in gara Seppi e Fognini – Al Masters 1000 di Shanghai saranno presenti anche i primi due tennisti italiani Andreas Seppi e Fabio Fognini. Il tennista altoatesino affronterà al primo turno un qualificato mentre il ligure se la vedrà con Marcos Baghdatis, semifinalista a Tokyo. Oltre al sorteggio del main draw, a Shanghai oggi sono iniziate le qualificazioni dove erano impegnati due italiani: Gianluca Naso e Riccardo Ghedin. Entrambi non sono riusciti ad approdare al turno finale, in particolare Naso è stato sconfitto dallo sloveno Zemlja, numero 74 del mondo mentre Ghedin, numero 270 del ranking Atp, si è arreso al tedesco Berrer con il punteggio di 7-6 6-3.

    ATP 500 PECHINO
    Semifinali
    (1) Djokovic b. Mayer 6-1 6-4
    (3) Tsonga b. F.Lopez 6-1 4-1 rit.
    Finale
    (1) Djokovic vs (3) Tsonga

    ATP 500 TOKYO
    Semifinali
    (6) Raonic b. (1) Murray 6-3 6-7 7-6
    (8) Nishikori b. Baghdatis 6-2 6-2
    Finale
    (6) Raonic vs (8) Nishikori

  • Nishikori sorprende Berdych. Avanzano Djokovic, Murray e Tsonga

    Nishikori sorprende Berdych. Avanzano Djokovic, Murray e Tsonga

    Continua inarrestabile la marcia del numero 2 mondiale Novak Djokovic all’Atp 500 di Pechino. Il campione serbo è approdato in semifinale dopo aver letteralmente preso a pallate l’austriaco Jurgen Melzer, numero 37 del mondo. 6-1 6-2 lo score in favore di Nole che ha sbrigato la pratica Melzer in soli 54 minuti, mettendo a segno ben 12 aces e non perdendo mai il servizio. Domani nel penultimo atto del China Open Djokovic se la vedrà con Florian Mayer, che ha interrotto quest’oggi la favola del tennista di casa Ze Zhang, giustiziere di Gasquet nella giornata di ieri. L’altra semifinale vedrà invece impegnati Jo Wilfried Tsonga e Feliciano Lopez. Il tennista francese, terza testa di serie del torneo, ha impiegato 1 ora e 10 minuti per eliminare il russo Youzhny mentre lo spagnolo Feliciano Lopez l’ha spuntata 6-4 al terzo set con Sam Querrey, che ieri aveva eliminato dal torneo l’azzurro Seppi.

    L’esultanza di Kei Nishikori © KAZUHIRO NOGI/AFP/GettyImages

    All’Atp di Tokyo non sono mancate le sorprese. Innanzitutto Andy Murray ha lasciato un set per strada contro lo svizzero Wawrinka prima di chiudere in scioltezza al terzo set con un perentorio 6-2. Il campione olimpico attende adesso in semifinale il forte battitore canadese Milos Raonic, numero 15 del mondo, vincitore di una battaglia di quasi 3 ore con il serbo Janko Tipsarevic. Il numero 1 canadese è riuscito a spuntarla al tiebreak del terzo set soprattutto grazie all’ottimo rendimento avuto al servizio: 24 aces messi a segno e nessuna palla break concessa. La sorpresa del giorno è senz’altro la sconfitta della seconda testa di serie Tomas Berdych. Il numero 6 del mondo è stato eliminato dall’idolo di casa Kei Nishikori, numero 17 del mondo. Il numero 1 giapponese, galvanizzato dal sostegno del pubblico nipponico, è riuscito a prevalere sul tennista ceco dopo 2 set tiratissimi. Domani Nishikori affronterà con i favori del pronostico in semifinale il cipriota Marcos Baghdatis, che in 2 set si è sbarazzato del qualificato russo Tursunov.

    ATP 500 PECHINO
    Quarti di finale
    (1) Djokovic b. Melzer 6-1 6-2
    Mayer b. (wc) Zhang 6-3 6-4
    (3) Tsonga b. Youzhny 6-3 6-2
    F.Lopez b. Querrey 4-6 6-4 6-4

    Semifinali
    (1) Djokovic vs Mayer
    (3) Tsonga vs F.Lopez

    ATP 500 TOKYO
    Quarti di finale
    (1) Murray b. (7) Wawrinka 6-2 3-6 6-2
    (6) Raonic b. (3) Tipsarevic 6-7 6-2 7-6
    Baghdatis b. (q) Tursunov 6-2 6-4
    (8) Nishikori b. (2) Berdych 7-5 6-4

    Semifinali
    (1) Murray vs (6) Raonic
    Baghdatis vs (8) Nishikori