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  • Superbike, Biaggi fantastica doppietta a Misano

    Superbike, Biaggi fantastica doppietta a Misano

    Max Biaggi ha praticamente dominato la gara di Misano Adriatico, teatro del Gran Premio di San Marino valevole per il settimo round del Mondiale Superbike. Il campione romano si è aggiudicato sia la prima che la seconda manche, conquistando due vittorie che gli consentono di volare al comando solitario nella classifica generale, complice l’aiuto involontario di Carlos Checa, caduto in gara 2.

    GARA 1 – Il pilota romano di casa Aprilia è autore di una grandissima rimonta in gara 1. Dalla decima posizione infatti si trova già davanti dopo poche curve a lottare per le prime posizioni, ma la battaglia è serrata. Dopo un  tentatiov di allungo Jonathan Rea viene ripreso dal gruppetto degli inseguitori composto nell’ordine da Davide Giugliano, Max Biaggi e Carlos Checa, anche lui scattato benissimo dalla 16esima posizione, che arriveranno sino alla fine a giocarsi la vittoria finale.

    Mentre l’italiano di casa Ducati perde un pò di terreno venendo superato prima da Biaggi e successivamente da Checa, i primi due non si risparmiano dando vita ad un duello spettacolare che culminerà con la vittoria del romano, abile a sfruttare il suo talento e il leggero vantaggio che la sua Aprilia RSV4 gli da siu rettilinei. Checa, nonostante una Ducati molto efficace nelle curve non può nulla contro il corsaro romano, chiudendo in volata alle sue spalle se pur di pochi centesimi.

    Terza posizione per uno strepitoso Davide Giugliano, al suo secondo podio stagionale dopo quello conquistato ad Assen, che ha dovuto cedere nel finale a due grandi campioni del calibro di Biaggi e Checa. Quarto posto per il poleman di giornata Tom Sykes, ancora alle prese con una Kawasaki che consuma troppo le gomme, che precede in quinta posizione la Honda di Johnatan Rea.

    Sesto posto per un ottimo Chaz Davies, che conduce la sua Aprilia clienti nelle prime posizoni, davanti a quella ufficiale di Eugene Laverty. Gara da dimenticare invece per le BMW. Leon Haslam dopo un inizio incoraggiante chiude la sua gara in 12esima posizione alle spalle di Ayrton Badovini, che sempre con la moto tedesca partiva dalla terza posizione. Michel Fabrizio chiude invece in 14esima posizione mentre Marco Melandri è costretto al ritiro negli ultimi due giri della gara per aver usurato eccessivamente la sua gomma posteriore.

    GARA 2 – Copione leggermente diverso nella seconda manche anche se il protagonista rimane sempre lo stesso. Biaggi infatti vince agevolmente questa volte e dopo aver conquistato gara 1 domina e vince anche il secondo round di Misano. Il pilota dell’Aprilia si porta al comando della corsa sin dai primi giri a discapito della Kawasaki di Tom Sykes, accumulando giro dopo giro un grande vantaggio sugli avversari che lo porterà alla fine a tagliare il tragardo indisturbato con oltre 6 secondi di vantaggio sul diretto inseguitore.

    Il primo degli inseguitori appunto è Johnatan Rea, che riesce ad avere la meglio nel finale sull’inglese Leon Haslam, che comunque riesce a portare la BMW sul podio nonostante un week-end difficile per la casa tedesca. Il nordirlandese della Honda segue Biaggi da vicino anche nella classifica Mondiale seppur con un distacco consistente. Sono infatti 37,5 infatti i punti che lo distanziano dal campione romano che guida la classifica con 210,5 punti.

    Ai piedi del podio troviamo la colonia BMW con Marco Melandri, Ayrton Badovini e Michel Fabrizio, che migliorano rispetto ad una gara 1 pressochè deludente. Il ravennate è anche protagonista del contatto che pone fine alla gara di Carlos Checa nelle battute iniziali di gara. L’episodio è stato poi analizzato dai commissari di gara che hanno deciso di non punire il pilota delle BMW giudicandolo come un normale incidente di gara. Zero punti quindi per il pilota del team Althea, che passa dal doppio podio della prima manche al doppio zero di gara 2. Anche Davide Giugliano infatti è stato costretto al ritiro per essere scivolato mentre era terza posizione alle spalle di Sykes. Il britannico della Kawasaki chiude la sua gara in settima posizione appena davanti al suo compagno di squadra Loris Baz, che sostituisce lo sfortunato Joan Lascorz dopo il GP d’Italia a Imola.

    In classifica Mondiale alle spalle di Biaggi e Rea, seguono attardati Melandri con 155,5 punti e Checa a quota 150, che perde un occasione preziosissima per restare in scia al corsaro di casa Aprilia.

  • Superbike, a Misano Sykes conquista la Superpole

    Superbike, a Misano Sykes conquista la Superpole

    Pare proprio che la Superpole quest’anno sia solo affar suo: a Misano, teatro domani del Gran Premio di San Marino, settimo round del Mondiale 2012 Superbike, Tom Sykes fa registrare il miglior tempo della sessione di qualifiche e scatterà per la quinta volta in stagione dalla prima piazzola della griglia di partenza, conquistando la sua settima Superpole in carriera.

    Il pilota britannico della Kawasaki ha fermato il cronometro sul tempo di 1:35.375 sfruttando le condizioni meteo non perfette, la pioggia caduta sul tracciato posto sulla Riviera romagnola ha scombussolato i piani dei vari favoriti Max Biaggi, del campione del mondo in carica Carlos Checa e di Marco Melandri che ieri aveva chiuso il venerdì, utile per definire i 16 piloti che il sabato si contendono la Superpole, con il miglior tempo in assoluto. Tutti e 3 invece sono stati eliminati nella prima delle due sessioni previste (la direzione gara ha dichiarato sessione bagnata) anzichè delle tre tradizionali: Biaggi partirà decimo ad un secondo e 4 decimi dalla vetta mentre i due vincitori del Gran Premio degli Stati Uniti disputato sul circuito del Miller Motorsport, nello Utah, Melandri e Checa partiranno dalla quarta fila rispettivamente in 13esima e 16esima piazza.

    Tom Sykes © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    A contendere la Superpole a Sykes sono rimasti Johnny Rea e Leon Haslam oltre alle seconde guide di Ducati, Aprilia e Bmw: il pilota della Honda domani partirà secondo al fianco della Ninja del britannico, staccato di quasi 3 decimi mentre il centauro nativo del Derbyshire si è dovuto accontentare della sesta posizione. Tra di loro i nostri portacolori Ayrton Badovini e Davide Giugliano, tornati competitivi con pista poco aderente resa scivolosa dalla pioggia, che si sono regalati una fantastica prima fila e Jakub Smrz. Chiudono la seconda fila Eugene Laverty e Sylvain Guintoli. Bene anche Matteo Baiocco che ha portato la sua Ducati privati in nona posizione, qualche difficoltà in più per Michel Fabrizio che con la sua Bmw Motorrad Italia partirà 12esimo.

    Domani sul circuito di Misano Adriatico cielo coperto ma non è previsto l’arrivo della pioggia. Questo potrebbe consentire ai big penalizzati oggi dalle condizioni meteo di rifarsi sotto e dare così vita ad un Gran Premio spettacolare. Gara 1 è in programma alle 12:00, tre ore più tardi il via alla seconda manche.

  • Superbike, Melandri e Rea i re del GP d’Europa

    Superbike, Melandri e Rea i re del GP d’Europa

    A Donington Park, quinto appuntamento del Mondiale Superbike valevole per il Gran Premio d’Europa, si impongono Marco Melandri, vittorioso in gara 1, e Johnatan Rea, vincitore di un discussissimo secondo round. Limita i danni il centauro di casa Aprilia Max Biaggi, che nonostante non abbia vinto si riporta in vetta alla classifica mondiale complice un week-end più che opaco del campione del mondo in carica Carlos Checa.

    GARA 1 – Vittoria storica per Marco Melandri che regala alla Bmw il primo successo in carriera nelle derivate di serie. Il pilota italiano, forte di una migliore gestione degli pneumatici ha piazzato il guizzo decisivo nel finale ai danni di Tom Sykes andando a prendersi la prima meritatissima vittoria della stagione.

    A completare una prima manche perfetta ci pensa il compagno di squadra Leon Haslam che grazie al suo secondo posto porta alla casa di Monaco di Baviera anche la prima doppietta della storia, con l’inglese che deve recriminare per un errore alla chicane “esse” senza il quale avrebbe potuto puntare anche alla vittoria.

    Al terzo posto Tom Sykes, che dopo la pole di ieri riesce a portare almeno la sua Kawasaki sul gradino più basso del podio mentre Max Biaggi, per la foga di conquistare il podio è costretto a lasciare il quarto posto alla Honda di Johnatan Rea e ad accontentarsi del terzo posto.

    Marco Melandri © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    Tre inglesi padroni di casa, e due italiani a fare la gara sin dall’inizio. Alle loro spalle il vuoto con Carlos Checa e Davide Giugliano, rispettivamente sesto e settimo, staccati di una vita con le Ducati Althea. Ottavo posto per l’altra Ducati, quella Effembert, di Sylvain Guintoli. Resiste nella top-ten Michel Fabrizio, decimo con la Bmw Motorrad Italia, davanti al compagno di squadra Ayrton Badovini. Davanti a loro la Suzuki di Leon Camier.

    GARA 2 – Pressochè un remake di gara 1 i 5 protagonisti fanno il vuoto e si giocano la vittoria anche nella seconda manche. Questa volta a spuntarla è il pilota della Honda Johnatan Rea, che in modo molto rocambolesco conquista la seconda vittoria della stagione dopo quella ottenuta ad Assen.

    Il nordirlandese infatti è protagonista all’ultima curva dell’ultimo giro di un contatto con il connazionale Haslam, il quale, perdendo l’equilibrio, finisce contro il compagno di squadra Marco Melandri, rovinando parzialmente quanto fatto di buono in gara 1. Risultato, ritiro per l’italiano, 15esimo posto in ultima posizione per l’inglese, che comunque non cancella la crescita del team tedesco dall’inizio della stagione.

    Il tutto a favore di Max Biaggi che ringrazia la coppia Bmw e conclude la gara con un insperato (alla vigilia) secondo posto, che gli permette di fare un ulteriore balzo in avanti in vetta alla classifica. Terzo il poleman di giornata Tom Sykes, velocissimo sul singolo giro, ma ancora non perfetto sulla distanza di gara.

    Carlos Checa esce invece con le ossa rotta dal week-end europeo. Il campione del mondo in carica dopo una prima gara deludente viene toccato nelle fasi iniziali da Eugene Laverty, che lo manda sulla ghiaia e lo costringe ad abbandonare la corsa. Ritiroche gli fa perdere anche la seconda posizione in classifica in favore di Tom Sykes, che ora insegue il centauro romano a sole cinque lunghezze.

     

  • Superbike, Sykes poker a Donington. 4° Biaggi

    Superbike, Sykes poker a Donington. 4° Biaggi

    Ancora una volta sarà Tom Sykes a partire davanti a tutti nel campionato Superbike, dove domani andrà in scena sul circuito di Donington il quinto round stagionale delle derivate di serie.

    Il britannico sul tracciato di casa, teatro del Gran Premio d ‘Europa, piazza per la quarta volta su cinque gare stagionali la sua Kawasaki Ninja ZX10R in pole position con un giro fenomenale, fermando il cronometro sul tempo di 1:27.716, facendo registrare anche il record della pista. Altra soddisfazione per il team di Akashi, che dopo aver conquistato a mani basse la seconda manche del Gran Premio d’Italia a Monza la scorsa settimana porta a casa l’ennesima pole position, la sesta della sua carriera in Superbike.

    Alle sue spalle le due Bmw di Leon Haslam e Marco Melandri che a differenza delle libere di ieri sembrano essersi avvicinate alle migliori nel passo gara e sono sicuramente da tenere d’occhio. Cosi come Max Biaggi che riesce a portare a casa un’importante quanto insperata quarta posizione che per lo meno domani gli permetterà di partire in prima fila vicino ai migliori.

    Tom Sykes © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    In quinta posizione troviamo il poleman del Gran Premio d’Italia Sylvain Guintoli che riesce a tenere dietro la Honda di Johnny Rea e la Suzuki di Leon Camier. Nelle prime otto moto, quelle che hanno preso parte alla Superpole 3, troviamo l’altra Ducati Effembert di Jakub Smrz, che non è riuscito a ripetersi dopo le belle libere della giornata di ieri.

    Fuori inaspettatamente dalla qualifica più importante anche Carlos Checa, che sembra avere qualche difficoltà in più del previsto nel competere per le prime posizioni. El Toro di casa Ducati partirà dalla nona piazza, e sarà costretto ad inseguire dalla terza fila. Decima e 11esima posizione per le due Bmw Motorrad Italia di Ayrton Badovini e Michel Fabrizio seguite dalla Aprilia gemella di Max Biaggi con Eugene Laverty.

    Tra gli altri italiani Davide Giugliano e Niccolò Canepa chiudono in 13esima e 14esima posizione, Lorenzo “Zorro” Zanetti in 20esima posizione, quart’ultimo.

  • Superbike, Guintoli firma la Superpole a Monza. Sesto Biaggi

    Superbike, Guintoli firma la Superpole a Monza. Sesto Biaggi

    Sylvain Guintoli conquista a sorpresa la pole position del Gran Premio d’Italia che domani ospiterà il quarto appuntamento della stagione 2012 della Superbike. A Monza la maggiore protagonista è stata la pioggia caduta abbondante in mattinata e che ha reso molto insidioso il tracciato brianzolo rimescolando di fatto le carte in tavola.

    La pista bagnata infatti ha favorito la Ducati, bicilindrica a differenza di tutte le altre moto derivate di serie, e che aveva dimostrato di essere poco veloce in tutte le sessioni di prova precedenti, dominate dalle BMW ufficiali e satelliti. La pioggia e il conseguente abbassamento dei tempi ha favorito la casa di Borgo Panigale e Guintoli, che, reduce da una vittoria e un secondo posto nella gara di settimana scorsa ad Assen si toglie la soddisfazione di portare a casa la prima Superpole in carriera, proprio nel “Tempio della Velocità”.

    Sylvain Guintoli © GLYN KIRK/AFP/Getty Images

    Al secondo posto la Kawasaki Ninja di Tom Sykes costretto ad abdicare dopo aver conquistato le prime tre pole della stagione. Il britannico firma il record di velocità fermando il tachimetro sui 339,5 km/h, velocità di punta mai raggiunta prima dalle due ruote ma si ferma però a ben sette decimi dalla Ducati Effembert di Guintoli, precedendo al terzo posto Marco Melandri, unico con la BMW in grado di confermarsi nelle prime posizioni. Al quarto posto chiude la prima fila l’altra Ducati di Carlos Checa, che in gara spera nell’aiuto della pioggia per portare a casa un piazzamento importante, cosa che sull’asciutto risulterebbe assai improbabile.

    Apre la seconda fila la Honda di Johnatan Rea mentre l’altro pretendente al titolo Max Biaggi partirà in quinta posizione, alle spalle di Sykes e davanti alla Ducati di Jakub Smrz. Buona prestazione per Davide Giugliano, che in condizioni critiche è riuscito a portare la sua moto fino all’ultima sessione di qualifica, la Superpole 3, anche se non è riuscito a fare meglio dell’ultima piazza, cioè l’ottavo posto.

    Nona posizione per John Hopkins con la Suzuki mentre l’Aprilia di Eugene Laverty chiude la classifica dei migliori dieci con il decimo tempo. Appena fuori dalla top-ten la BMW di Michel Fabrizio, seguito da Leon Camier e dall’altra BMW di Ayrton Badovini. Soltanto 14esimo invece Leon Haslam

  • Superbike, pole per Sykes ad Assen. Checa 5°, Biaggi solo 17°

    Superbike, pole per Sykes ad Assen. Checa 5°, Biaggi solo 17°

    Tom Sykes conquista la Superpole del Gran Premio d’Olanda sul circuito di Assen, valevole per il terzo appuntamento stagionale della Superbike. All’Università del Motomondiale il britannico porta la sua Kawasaki ZX10R  davanti a tutti per la terza volta consecutiva bissando alla grande le pole position di Phillip Island e Imola, fermando il cronometro sul tempo sensazionale di 1:35.399, oltre un secondo meglio del primo inseguitore, vale a dire Johnatan Rea, che non riesce a fare meglio di 1:36.432.

    Risultato dedicato da tutto il team allo sfortunato compagno di squadra di Sykes Joan Lascorz, rimasto gravemente infortunato nei test di Imola successivi al Gran Premio stesso nei quali ha riportato la frattura della quinta e sesta vertebra cervicale, che ne ha messo a serio pericolo la carriera.

    Tom Sykes © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    In prima fila anche le Ducati, quelle che non ti aspetti, perchè sono quelle del team Effembert di Jakub Smrz, uno dei migliori interpreti di Assen, e Sylvain Guintoli. Carlos Checa aprirà la seconda fila dalla quinta posizione con il tempo di 1:37.156. Lo spagnolo non è parso al top della condizione e i quasi due secondi di distacco dalla vetta ne sono la dimostrazione. Sarà dura nella gara di domani lottare con un Sykes in queste condizioni, ma “El Toro” della Ducati proverà a tirare il meglio di sè in gara, soprattutto se le condizioni meteo continueranno a variare come capitato nella giornata di oggi. In sesta posizione il primo portacolori dell’Italia è Michel Fabrizio con la BMW, davanti al suo compagno di squadra Leon Haslam e alla Suzuki di John Hopkins.

    Le condizioni di meteo variabile hanno mietuto vittime illustri, come Marco Melandri che non è riuscito ad andare oltre il nono posto, bloccato nella prima delle due sessioni da venti minuti in cui è stata suddivisa oggi eccezionalmente la Superpole. Ancora più in difficoltà Max Biaggi che scatterà soltanto dall 17esima posizione.

  • Superbike, Lascorz operato. A meno di un miracolo sarà tetraplegico

    Superbike, Lascorz operato. A meno di un miracolo sarà tetraplegico

    Dramma in Superbike. Joan Lascorz, il pilota del Kawasaki Racing Team caduto nel pomeriggio di ieri durante una sessione speciale di prove nel circuito di Imola, è stato operato questa mattina all’ospedale di Bologna. La prima diagnosi parlava di una frattura alla quinta e sesta vertebra cervicale. L’intervento chirurgico è durato oltre sei ore, durante le quali i medici hanno ricollocato la sesta vertebra nella posizione corretta. Nonostante l’operazione sia andata a buon fine, le condizioni dello spagnolo rimangono disperate. Salvo miracoli, il 27 enne resterà tetraplegico dal collo in giù.

    Nelle prossime ore è previsto il trasferimento di Lascorz a Barcellona, dove proseguirà le restanti cure. Gli staff medici dei due ospedali stanno allestendo gli ultimi preparativi per consentire a rider della Kawasaki di tornare in terra spagnola, dove potrà ricevere l’affetto dei propri cari e amici di sempre, che avranno il difficile compito di strappare un sorriso allo sfortunato 27 enne.

    joan lascorz | © Robert Cianflone/Getty Images

    Un incidente assurdo quello capitato a Lascorz, schiantatosi mentre andava a 240 km/h contro le barriere di protezione, lungo il rettilineo che precede la salita della Piratella. Fin dall’inizio si è capita la gravità della situazione, che ha richiesto l’intervento dell’elicottero per soccorrere al meglio il pilota spagnolo. Lascorz il giorno prima si era classificato al settimo posto in gara 1, con il proprio compagno di squadra Sykes giunto secondo sia in gara 1 che in gara 2.

    Soltanto un miracolo potrà salvare dalla paralisi a vita Joan Lascorz. Lo stesso di cui beneficiò nel 2009 il pilota della Ducati, con un passato alla Kawasaki, Regis Laconi. Il francese in seguito a una caduta durante il GP di Sudafrica subì gravi lesioni a sei vertebre. Il destino però volle concedergli una seconda possibilità, e adesso Laconi è un uomo che può vivere una vita normale.

    L’augurio nostro e di tutta la redazione è che Lascorz riesca a realizzare i sogni che portava dentro di sé.
    Preghiamo per te, Joan

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    Superbike: dramma Lascorz, rischia la paralisi 

    VIDEO TRIBUTO JOAN LASCORZ
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  • Superbike: dramma Lascorz, rischia la paralisi

    Superbike: dramma Lascorz, rischia la paralisi

    Un grave incidente scuote nuovamente il mondo delle due ruote: questa mattina durante i test Superbike sul circuito di Imola che proprio ieri ha ospitato le due manche valide per il Gran Premio d’Italia, secondo round stagionale del Mondiale delle derivate di serie, Joan Lascorz è stato vittima di una brutta caduta. Il pilota spagnolo 27enne è stato sbalzato in aria dalla sua Kawasaki nel tratto che dal tornante della Tosa porta alla salita della Piratella cadendo rovinosamente sull’asfalto a velocità sostenuta, a circa 240 km/h.

    Per Lascorz si è temuto il peggio, le condizioni sono apparse subito gravi; la sessione è stata interrotta immediatamente per consentire ai soccorsi di prestare le prime cure al catalano per il quale è stato necessario il trasporto in elicottero all’ospedale Maggiore di Bologna dove attualmente è ricoverato nel reparto spinale del nosocomio bolognese.

    Joan Lascorz | © Quinn Rooney Getty Images

    La prima diagnosi effettuata nel centro medico del circuito parlava di una probabile frattura della colonna vertebrale per lo sfortunato pilota che è cosciente ma rischia di rimanare paralizzato. Si attende con molta apprensione il bollettino medico che verrà diramato nelle prossime ore dagli specialisti dell’ospedale di Bologna che hanno in cura lo spagnolo.

    Lascorz ieri nelle due manche del Gran Premio d’Italia vinte entrambe dal connazionale della Ducati campione del mondo in carica Carlos Checa, aveva portato a casa un settimo e un nono posto rispettivamente in gara 1 e gara 2. E’ al suo secondo anno in Superbike in sella alla Kawasaki ZX-10R che lo ha promosso alla fine del 2010 dopo l’ottimo terzo posto nel Mondiale Supersport sempre con la “verdona”. Dopo l’avvio per prendere confidenza con le “mille”, Lascorz è riuscito a portare la Ninja a discreti risultati insieme al compagno di team Tom Sykes, e questo incidente sembra purtroppo avergli compromesso la carriera.  Ci auguriamo però che già a partire dalle prossime ore possano arrivare buone notizie sulle sue condizioni di salute con la speranza che il primo passo sia quello di vederlo ritornare a camminare.

    Forza Joan, siamo tutti con te!

  • Superbike, doppietta Checa a Imola, Biaggi giù dal podio

    Superbike, doppietta Checa a Imola, Biaggi giù dal podio

    Carlos Checa conquista le due manche della Superbike sul circuito di Imola, teatro del Gran Premio d’Italia valevole come  secondo round del Mondiale 2012. Lo spagnolo di casa Ducati ha la meglio in entrambe le gare su Tom Sykes, poleman di giornata con la Kawasaki, Leon Haslam e Max Biaggi che monopolizzano le prime quattro posizioni.

    GARA 1 – Si parte con temperature leggermente più basse rispetto alla Superpole di ieri, Sykes parte subito bene, seguito a ruota da Checa, Biaggi e Haslam. Subito fuori invece Davide Giugliano, campione Superstock e attuale compagno di Checa, “spinto” nella ghiaia da Leon Camier, costrtetti ad abbandonare la corsa dopo appena due curve.

    Davanti il duello è tra la ritrovata Kawasaki di Tom Sykes e Carlos Checa, con il britannico che non ha problemi a comandare per oltre metà gara ma che poi è costretto a fare i conti con il degrado degli pneumatici che consentono allo spagnolo, maestro nella gestione della gara,  di raggiungerlo e sorpassarlo. La “verdona” riesce poi a respingere gli attacchi di un’arrembante Leon Haslam, riuscendo a chiudere alle spalle di Checa. Quarto posto per Max Biaggi che parte bene perdendosi poi sul più bello, mostrando un passo non abbstanza sufficiente per lottare per la vittoria.

    Quinto posto per Eugene Laverty che precede il suo ex compagno in Yamaha Marco Melandri. Entrambi sono stati protagonisti di due belle rimonte dopo due dritti nelle fasi iniziali della gara, che molto probabilmente ne hanno compromesso la lotta per il podio. Al settimo posto la seconda Kawasaki di Joan Lascorz, che precede Lorenzo “Zorro” Zanetti,  capace di lottare a lungo per la quinta posizione e bravo a chiudere comunque tra i primi dieci piloti, davanti al più blasonato Johnatan Rea, in difficoltà con la sua Honda CBR, e a Niccolò Canepa. 15esima posizione per la BMW di Ayrton Badovini, ritirato Michel Fabrizio.

    Carlos Checa © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    Attimi di paura nei primi giri della gara per la caduta di Sylvain Guintoli. Il pilota della Ducati clienti del team Effembert, dopo un dritto, è stato sbalzato dalla sua moto dopo aver toccato l’erba sintetica del cordolo e nella caduta è stato centrato in pieno dalla Aprilia dell’incolpevole Chaz Davies, che per fortuna colpisce  soltanto la moto del francese, uscito miracolosamente illeso dall’incidente che avrebbe potuto avere sicuramente conseguenze più gravi.

    GARA 2 – Come nella prima manche, dopo le fasi concitatissime della partenza, la lotta per la vittoria si restringe a soli quattro piloti, con Sykes a fare l’andatura, e Checa e Biaggi ad inseguire, mentre Haslam, dopo una prima parte di gara in sordina riesce a rimontare e a raggiungere il gruppetto dei primi tre.

    Ancora una volta il campione della Ducati Althea sfrutta il calo di prestazione delle gomme Pirelli sulla Kawasaki di Sykes per prendersi la prima posizione e amministrare l’ultima parte di gara, mentre il britannico, dopo aver lasciato riposare un pò le gomme sfruttate al massimo all’inizio per scappare da Checa, riprende a girare con un passo accettabile respingendo tutti gli attacchi di Haslam, che anzi, ha il suo bel da fare nel finale per tenere a bada Max Biaggi, che però non ha il guizzo giusto per raggiungere il terzo posto che sarebbe valso il gradino più basso del podio.

    Praticamente identico risultato di gara 1 per le prime quattro posizioni, mentre al quinto posto risale bene Johnatan Rea, che rimedia il nono posto deludente della prima manche con una gara di alto livello, nonostante la sua Honda CBR non sembra il massimo della competitività. Gara opposta invece per Marco Melandri, che in gara 2, nonostante lotti per 3/4 di gara per la quinta posizione, non riesce ad andare oltre il decimo posto. Il ravennate sembra fare ancora tanta fatica con una moto che in mano al compagno di squadra (Haslam) sembra di tutt’altra fattura. La stagione di Macio non è iniziata nel migliore dei modi ma c’è ancora tutto il tempo per recuperare.

    Sfortuna per Davide Giugliano, costretto ad arrendersi a pochi metri dal traguardo a causa di un cedimento tecnico della sua Ducati mentre lottava per la sesta posizione con Eugene Laverty, proprio come Michel Fabrizio, che aggiunge alla sua collezione un altro ritiro.

    Con la doppia vittoria odierna Checa conquista la vetta solitaria del campionato portando a quota tre le vittorie stagionali, dopo quella ottenuta in gara 2 in Australia, a Phillip Island. Segue Biaggi a quattro punti di distanza, tallonato a soli due punti da Sykes. Più staccati Haslam e Melandri.

     

  • Test Superbike, Sykes chiude primo a Phillip Island

    Test Superbike, Sykes chiude primo a Phillip Island

    Tom Sykes ha ottenuto il miglior tempo nella seconda e ultima giornata di prove sul circuito di Phillip Island in Australia dove già nel week-end la Superbike scenderà in pista per cominciare l’avventura 2012 del campionato delle derivate di serie. Il pilota della Kawasaki fa registrare il miglior crono nella mattinata con il tempo di 1.31:648, due decimi meglio del record fatto registrare da Troy Corser nel 2007 con la Suzuki GSX, e ottenuto con gomma leggermente più morbida rispetto al campione del mondo in carica Carlos Checa preceduto di soli 4 millesimi. Il pilota spagnolo ha preferito però non forzre la mano visto il prossimo impegno di campionato ma ha comunque mostrato già un buon passo facendo capire che ancora una volta i conti per il campionato bisognerà farli con lui e con la sua 1098R.

    Alle spalle dei primi due troviamo l’altra Ducati di Jakub Smrz, vicinissimo anche lui alla vetta della classifica con solo un decimo e mezzo di ritardo da Sykes. Il pilota ceco è riuscito con un guizzo a piazzarsi davanti alla Honda CBR 1000 di Johnny Rea per un decimo di secondo, dopo che il pilota britannico si è reso protagonista di una spettacolare caduta nel punto più veloce del circuito distruggendo la sua moto. Fortunatamente nessuna conseguenza per il pilota che se l’è cavata solo con un grande spavento ed ha poi potuto proseguire il suo lavoro in pista con la moto di riserva.

    Per trovare il primo pilota italiano dobbiamo arrivare dunque fino alla quinta posizione, occupata da Max Biaggi conla sua Aprilia RSV4. Il tempo del corsaro non è da sottovalutare, considerando che da sempre il circuito di Phillip Island non è dei suoi preferiti e dei più digeribili per la sua moto, quindi i soli quattro decimi di distacco dalla prima posizione possono essere letti come una nota positiva piuttosto che negativa.

    Tom Sykes | © Quinn Rooney/Getty Images

    Più problemi del previsto invece per Marco Melandri in sesta posizione e alle prese con il problema del chattering che lo perseguita sin dai primi test con la nuova BMW in Germania. Il miglior crono di Macio è di 1.32:232, a sei decimi dalla verdona di Sykes, ma resta comunque di consolazione il fatto che la sua S1000RR viaggia e parecchio considerando i 312 km/h raggiunti sul rettilineo principale, e quindi il problema nel team sarà rendere la moto equilibrata in vista della prima gara, come da lui stesso richiesto.

    Al settimo posto troviamo la sorpresa Davide Giugliano in sella alla Ducati gemella di Carlos Checa, a soli sette decimi dalla vetta al suo primo test in Superbike. Il pilota italiano precede Leon Camier e Leon Haslam, che però è costretto a fare i conti con una frattutra alla tibia che lo costringerà con tutta probabilità a dare forfait alla gara inaugurale inprogramma domenica.

    Per il resto il campionato si presenta molto equilibrato, basti pensare che nella classifica finale troviamo ben 12 piloti racchiusi in un solo secondo, e a chiudere il gruppo troviamo il nostro Michel Fabrizio. Adesso l’ultima parola spetterà alla pista, sapremo qualcosa di più già da domenica nel weekend ke porterà al Gran Premio inaugurale della stagione.