Tag: Kamui Kobayashi

  • F1 al via da Melbourne. La caccia a Vettel e alla Red Bull è aperta… aspettando Kubica

    F1 al via da Melbourne. La caccia a Vettel e alla Red Bull è aperta… aspettando Kubica

    Non stavamo più nella pelle, finalmente dopo la lunga pausa invernale e tante chiacchiere lasciamo che sia la pista ad esprimere i propri verdetti e a determinare i reali valori in campo di questo Mondiale 2011 di Formula 1 che si preannuncia infuocato e incerto come forse non lo era mai stato prima.
    Si riparte dall’Australia quando in Italia saranno le 2:30 del mattino per la prima sessione di prove libere, più precisamente da Melbourne: in realtà la pista australiana doveva ospitare il secondo appuntamento della stagione ma la protesta della popolazione contro la dinastia che governa il Bahrain scoppiata nei mesi scorsi ha fatto sì che il Gran Premio che doveva svolgersi nella capitale Manama sul tracciato di Sakhir venisse annullato e rinviato a data da destinarsi.
    Ragion per cui l’asfalto dell’Albert Park si è ritrovato, come accaduto tante volte in passato, a dover “battezzare” il Mondiale 2011.

    Ferrari, McLaren e Mercedes si troveranno a dover contrastare lo strapotere mostrato nella passata stagione della Red Bull campione in carica con Sebastian Vettel che sfoggerà in bella vista il numero 1 sul musetto della sua “lattina volante”. E non potrebbe essere altrimenti che il pilota da battere nel 2011 sia proprio il tedeschino designato come erede di Schumacher, indicato anche dai bookmakers come favorito alla conquista del titolo iridato.

    Fernando Alonso però ha dimostrato nei test invernali di possedere una macchina, la F150th Italia, altamente competitiva e in grado di combattere alla pari con la scuderia austriaca del magnate Mateschitz. L’anno scorso lo spagnolo perse il Mondiale proprio nell’ultimo Gran Premio ad Abu Dhabi per un errore di valutazione del suo muretto, in particolare per responsabilità dello stratega Chris Dyer, che con l’intento di marcare da vicino il più diretto rivale per la corsa al titolo Mark Webber, ordinò ad Alonso il rientro ai box prima del previsto, che rimase poi invischiato a centro gruppo per il resto del GP incapace di risalire di posizioni per ottenere i punti necessari alla conquista del titolo, perdendo completamente di vista colui che poi si laureò campione del mondo, Sebastian Vettel. Un errore costato caro ma che ha fatto crescere il livello di responsabilità e di concentrazione all’interno della scuderia di Maranello.

    Brutti ricordi rossi a parte, Alonso, più di Felipe Massa, ha la forza e l’esperienza necessaria per battere la Red Bull, qualità che invece non ha dimostrato di avere la McLaren, la vettura sicuramente più innovativa di tutte, la quale o si è nascosta bene e in maniera saggia durante tutto l’inverno per spiazzare tutti al via oppure ha ancora da risolvere parecchi problemi sia in termini di velocità che di affidabilità. La Freccia d’Argento è stata una delle vetture che ha effettuato un chilometraggio inferiore rispetto alle altre nei test e da quel poco che si è visto nei tempi pare non abbia lo spunto adatto per lottare alla pari con le altre. Vedremo se Lewis Hamilton e Jenson Button dovranno fare miracoli per essere lì davanti.
    Opposto il discorso per la Mercedes di Michael Schumacher e Nico Rosberg: la scuderia tedesca, che ha deluso le aspettative della passata stagione, è stata una delle migliori in questo periodo pre-campionato e dà l’impressione che con un altro pò di sviluppo possa riuscire ad ottenere grandi traguardi e togliersi parecchie soddisfazioni e, perchè no, battagliare fino all’ultimo per il titolo.

    In questo 2011 ci mancherà invece Robert Kubica, rimasto vittima di un incidente che poteva trasformarsi in tragedia lo scorso 6 febbraio durante un rally e che qualcuno forse ha dimenticato troppo in fretta. Il polacco sta affrontando un difficile periodo di riabilitazione dopo il delicatissimo intervento che gli ha salvato in primo luogo la vita e poi la mano che ha rischiato di essere amputata. Lo sostituirà Nick Heidfeld ma siamo sicuri che quest’anno Robert sarebbe stato uno dei protagonisti assoluti, ci resta il rammarico di non poterlo vedere alla guida della sua Lotus Renault in questa stagione con la speranza allo stesso tempo di vederlo tornare più forte di prima quando si sarà ristabilito completamente.

    Prime outsider sono la Williams e la Sauber che nei test sono andate forti. Il team inglese può sfruttare tutta l’esperienza di Rubens Barrichello condita con l’impredivibilità del campione del mondo della GP2 Pastor Maldonado, la Sauber con il sorprendente Kamui Kobayashi, autore di un fantastico campionato nel 2010 e che è stato uno dei pochi ad entusiasmare le folle per i suoi sorpassi aggressivi animando parecchi Gran Premi spenti, e con Sergio Perez è in netta crescita. Da valutare invece Force India, Toro Rosso e l’altra Lotus Renault, quella malese, di Jarno Trulli mentre per la Virgin e l’Hispania di Vitantonio Liuzzi si prospetta un’altra stagione da fanalini di coda.

    Dicevamo dell’incertezza di questa stagione: le novità tecniche, nuove gomme Pirelli, ala mobile e kers su tutte, di cui abbiamo già trattato e approfondito a parte [leggi qui], potrebbero sconvolgere gli assetti favorendone lo spettacolo. Noi ce lo auguriamo auspicando di assistere ad una stagione ricca di emozioni e colpi di scena con il cuore a mille e l’adrenalina che scorre nelle vene negli istanti precedenti lo spegnimento del semaforo rosso. E l’Albert Park di Melbourne è il “teatro” adatto per ridare il benvenuto a questo magnifico sport e del quale qualcuno non può proprio farne a meno.

  • F1, GP Europa: Fulmine Vettel, Alonso solo nono

    F1, GP Europa: Fulmine Vettel, Alonso solo nono

    Sebastian Vettel vince da dominatore il GP d’Europa sul circuito di Valencia, precedendo le due McLaren di Hamilton e Button, che rimangono saldamente in testa alla classifica e allungano sull’ australiano Mark Webber uscito miracolosamente illeso da uno spaventoso incidente [guarda il video], dopo un contatto con la Lotus del finlandese Kovalainen. Ai piedi del podio la Williams di Rubens Barrichello che precede la Renault di Robert Kubica. Sesto Sutil.
    Da sottolineare la grandissima prova del giapponese Kamui Kobayashi. Il pilota nipponico, in terza posizione per oltre metà gara, è rientrato a 5 giri dal termine ai box per il suo primo cambio gomme e proprio negli ultimi giri è stato autore di un fantastico sorpasso su un incredulo Fernando Alonso, ed ha poi ripetuto la stessa manovra all’ultima curva su Buemi. Il pilota della Sauber con questi due sorpassi può ritenersi vincitore morale del Gran Premio. Male Massa soltanto 14esimo.
    La gara è stata caratterizzata dall’incidente al nono giro di Webber. La sua Red Bull è letteralmente decollata ed ha compiuto un giro completo intorno a se stessa prima di atterare e di schiantarsi contro le barriere di protezione. Impatto violentissimo che per fortuna non ha lasciato conseguenze, infatti Webber è sceso dalla vettura sulle sue gambe. Solo grande paura per lui. Da qui le grandi polemiche: la safety car viene mandata in pista quando Vettel è già passato (errore dei commissari); Hamilton la sopravanza mentre le due Ferrari restano dietro, attardandosi. Durante i pit stop infatti i ferraristi restano nel gruppo, mentre i primi due volano via in solitaria. La decisione dei giudici di penalizzare il pilota della McLaren è un pò tardiva e permette all’inglese di realizzare una serie di giri veloci, che, grazie anche all’aiuto di Kobayashi che fa da tappo ai piloti più veloci, gli consente di rientrare in pista ancora in seconda posizione dopo il drive-through inflittogli. Questo dimostra la scarsa reattività dei commissari di gara che anche in occasione del GP di Montecarlo non avevano penalizzato Massa per il taglio della linea bianca all’uscita dei box, come regolamento prevede.
    La Ferrari tuttavia, nonostante le contestazioni, anche oggi è sembrata in ritardo rispetto alle principali rivali Red Bull e McLaren, e farebbe bene a concentrarsi sullo sviluppo della monoposto per migliorare le prestazioni in pista.
    Il risultato del GP è ancora in sospeso a causa dell’inchiesta che coinvolge ben 8 piloti: Button, Barrichello, Hulkenberg (ritirato per il cedimento del propulsore), De La Rosa, Petrov, Sutil, Liuzzi e Kubica saranno infatti interrogati sulla loro posizione per non aver rispettato il tempo limite di entrata ai box in regime di safety car. La gara quindi è ancora tutta da decidere. Alonso spera.
    L’inchiesta ha portato alla penalizzazione dei piloti coinvolti di 5″, e il ferrarista ha cosi guadagnato una posizione ai danni dello svizzero Sebastian Buemi. Qui di seguito il nuovo ordine di arrivo:

    Ordine di arrivo F1, GP Europa

    1 Sebastian Vettel GER Red Bull 1:40:29.571
    2 Lewis Hamilton ENG McLaren + 5.042
    3 Jenson Button ENG McLaren + 12.658
    4 Rubens Barrichello BRA Williams + 25.627
    5 Robert Kubica POL Renault + 27.122
    6 Adrian Sutil GER Force India + 30.168
    7 Kamui Kobayashi GIA BMW + 30.965
    8 Fernando Alonso SPA Ferrari + 32.809
    9 Sébastien Buemi SVI Toro Rosso + 36.299
    10 Nico Rosberg GER Mercedes + 44.382

  • F1: Prime prove libere a Kubica, nelle seconde dominio McLaren.

    F1: Prime prove libere a Kubica, nelle seconde dominio McLaren.

    Nella prima sessione di prove libere del GP d’Australia 2010 il pilota più veloce è stato Robert Kubica che ha fatto registrare il tempo di 1.26.927, unico pilota a scendere sotto la barriera dell’1.27. Alle sue spalle si sono piazzati Nico Rosberg su Mercedes, staccato di 2 decimi, e la McLaren del campione del mondo in carica Jenson Button, staccato di mezzo secondo.
    Quarto tempo per la Ferrari di Felipe Massa, diviso dal compagno di squadra Fernando Alonso dalla Red Bull di Sebastian Vettel. Settimo tempo per Lewis Hamilton.
    Qualche problema in più per Michael Schumacher: il 7 volte iridato chiude con il 12esimo tempo staccato di un secondo e mezzo.
    La sessione mattutina era stata interrotta per 5 minuti dalla bandiera rossa a causa del cedimento in pieno rettilineo dell’alettone anteriore della Sauber del pilota giapponese Kamui Kobayashi, finito conseguentemente fuori pista.

    I tempi della prima sessione di prove:

    1. Kubica Renault 1:26.927 22
    2. Rosberg Mercedes 1:27.126 + 0.199 18
    3. Button McLaren-Mercedes 1:27.482 + 0.555 22
    4. Massa Ferrari 1:27.511 + 0.584 18
    5. Vettel Red Bull-Renault 1:27.686 + 0.759 23
    6. Alonso Ferrari 1:27.747 + 0.820 21
    7. Hamilton McLaren-Mercedes 1:27.793 + 0.866 22
    8. Buemi Toro Rosso-Ferrari 1:28.014 + 1.087 21
    9. Petrov Renault 1:28.114 + 1.187 25
    10. Liuzzi Force India-Mercedes 1:28.192 + 1.265 18

    Lewis Hamilton si aggiudica, invece, le seconde libere, fermando il crono in 1.25.801, precedendo il compagno di squadra Jenson Button, che chiude cosi una doppietta tutta McLaren. I piloti di Woking hanno sfruttato al meglio il poco tempo a disposizione sull’asciutto prima che la pioggia prendesse il sopravvento sulla sessione, non consentendo cosi di staccare ottimi tempi.
    Terzo tempo per l’australiano della Red Bull Mark Webber che chiude a circa mezzo secondo dall’inglese. Quarto tempo per Michael Schumacher che precede il russo Vitaly Petrov che conferma il feeling della Renault sul tracciato australiano.
    Lontane le Ferrari rispettivamente 15esima con Alonso, staccato di 3 secondi, e 17esima con Felipe Massa, a quasi 4 secondi.
    In mezzo alle due Ferrari si piazza Sebastian Vettel su Red Bull.
    I piloti di Maranello, a differenza di qualche altro team, si sono concentrati sul passo gara, e non si dicono preoccupati dai tempi fatti registrare dalle McLaren e restano fiduciosi in attesa della gara, anche se entrambi concordano nel dire che la pioggia caduta nella sessione pomeridiana ha un pò compromesso il programma della sessione.

    I tempi della seconda sessione di prove:

    1. Hamilton McLaren-Mercedes 1:25.801 13
    2. Button McLaren-Mercedes 1:26.076 + 0.275 16
    3. Webber Red Bull-Renault 1:26.248 + 0.447 22
    4. Schumacher Mercedes 1:26.511 + 0.710 16
    5. Petrov Renault 1:26.732 + 0.931 26
    6. Buemi Toro Rosso-Ferrari 1:26.832 + 1.031 29
    7. Sutil Force India-Mercedes 1:26.834 + 1.033 22
    8. Liuzzi Force India-Mercedes 1:26.835 + 1.034 17
    9. Barrichello Williams-Cosworth 1:26.904 + 1.103 25
    10. Rosberg Mercedes 1:26.956 + 1.155 2

  • F1: presentata la Sauber Ferrari. De La Rosa e Kobayashi i piloti

    Torna a gareggiare nel Mondiale di Formula 1 a distanza di 4 anni la Sauber, presentata sul circuito di Valencia, dopo l’abbandono della Bmw ritiratasi a fine stagione per la crisi mondiale che ha colpito il mercato dell’automobile. Peter Sauber è sempre rimasto all’interno della scuderia tedesca e, venuto a sapere del ritiro, non ci ha pensato due volte e ha salvato il team, attivo dal 1993, riprendendo la vecchia denominazione anche se dalla Svizzera fanno sapere che la scuderia continuerà, almeno per il momento, a chiamarsi Bmw Sauber.
    La nuova monoposto, la C29, che monterà motori Ferrari, è composta da una parte anteriore molto elevata, da una presa d’aria estremamente alta e dal cofano motore connesso all’alettone posteriore come McLaren e Renault; il colore predominante sarà il bianco con sfumature nere.
    I piloti saranno Pedro De La Rosa, ex test driver McLaren, che torna a guidare in Formula 1 dopo 4 anni e Kamui Kobayashi, che ha disputato gli ultimi due Gran Premi della passata stagione alla guida della Toyota, per un mix di esperienza e gioventù.

    E’ toccato a Peter Sauber fare gli onori di casa:

    Gli ultimi mesi sono stati molto intensi per noi. Prima c’e’ stata una battaglia per la sopravvivenza del team e poi ci siamo concentrati nel mettere in piedi il futuro. La preparazione tecnica della vettura 2010 e’ proseguita ininterrottamente e in base ai piani fin dalla primavera del 2009, nonostante i problemi. Abbiamo una lunga tradizione nel mettere in pista giovani piloti e veterani come una buona combinazione, e questo approccio ci ha portato a molti successi. Pedro ha lavorato al livello tecnico piu’ elevato per molti anni e per un top team, possiamo quindi sfruttare la sua esperienza. Il giovane Kamui ha molto da offrire, e l’anno scorso mi ha impressionato, soprattutto ad Abu Dhabi“.

    Poi è stato il turno di De La RosaAlla fine posso ancora sentirmi un vero pilota di corse. Mi mancava la competizione. Al tempo stesso, ho imparato molte nozioni tecniche che posso portare a questo team” e di KobayashiSono fiero che Sauber abbia fiducia in me e non voglio deluderlo. Il mio obiettivo è che lui sia altrettanto fiero di me“.

    Guarda le immagini della nuova Sauber Ferrari