Con un comunicato ufficiale apparso pochi istanti fa sul proprio sito ufficiale il Milan annuncia di aver concluso l’accordo per il passaggio in rossonero del brasiliano Robinho.
L’ormai ex giocatore del City ha firmato un quadriennale e sarà a disposizione di Allegri dopo la sosta per le nazionali.
La frenetica giornata rossonera ha portato anche alla cessione di Huntelaar allo Schlake 04, Kaladze al Genoa e in questo momento si sta trattando la cessione di Marco Borriello alla Roma.
Questo il comunicato: A.C. Milan comunica di avere acquisito il calciatore Robinho, a titolo definitivo dal Manchester City. Il giocatore brasiliano ha firmato con la Società rossonera un contratto quadriennale.
La Juventus mette a segno l’ennesimo acquisto stagionale completando il reparto difensivo a disposizione di Del Neri con l’acquisto di Rinaudo dal Napoli in prestito con diritto di riscatto fissato a sei milioni di euro.
Fallito lo scambio con il Milan tra Kaladze e Grosso Marotta ha prima trovato l’alternativa al Napoli trattando con la Lazio Cribari per i partenopei e poi chiudendo per Rinaudo.
Il georgiano alla fine andrà al Genoa liberando il Milan di un ingaggio pesante e tentando il rilancio con la maglia del Grifone.
Fino a qualche giorno fa la camapgna acquisti del Milan veniva considerata fallimentare e la dirigenza veniva aspramente criticata dagli addetti ai lavori e dai tifosi.
Il colpo Ibrahimovic poi ha cambiato,almeno sulla carta gli equilibri, e Galliani è tornato ad esser l’operatore di mercato illuminato di un tempo. In quest’ottica hanno tutt’altro valore gli acquisti di Papastathopulos, Boateng, Amelia e Yepes.
Ma il mercato del Milan subirà ulteriori scossoni nelle ultime ore di mercato con le valigie pronte sono Huntelaar che domattina verrà ufficializzato dallo Schalke 04, Marco Borriello tentato dalla Roma e dalla pista estera ma vicino alla Juve in virtù dell’accordo tra i due club e infine l’epurato Kaladze andrà a completare il reparto arretrato bianconero in cambio di Fabio Grosso.
Ma l’ultima chicca del presidente è Robinho. Il brasiliano arriverà in rossonero firmando un quinquennale mentre al City andranno 15 milioni di euro (racimolati dalle trattative Huntelaar e Borriello) più eventuali bonus legati alle prestazioni del giocatore.
Nonostante le meraviglie del tridente di questa sera contro il Lecce e l’arrivo di Ibrahimovic il Milan sembra pronto a metter sotto contratto un altra stella verdeoro: Robinho.
Il fantasista carioca vive da separato in casa al City di Mancini e potrebbe arrivare in prestito ai rossoneri con un possibile riscatto nella prossima stagione.
Robinho bloccato da Braida come alternativa ad Ibra nei giorni della trattativa andrebbe a completare l’organico rossonero consegnando ad Allegri un’alternativa a Ronaldinho e Pato.
Sembrano con le valigie pronte Marco Borriello uscito con il broncio da San Siro e pronto a valutare l’offerta della Juve e Huntelaar ormai pronto ad accettare la corte dello Schalke 04. In uscita per i rossoneri dovrebbe esserci anche Kaladze attratto dal Genoa.
Tutte queste indiscrezioni trapelano dalla prima puntata di Controcampo.
Questa mattina è arrivato per primo a Milanello, con la celerità che in campo, per effetto degli anni, talvolta tradisce. Pronto a sottoporsi alle estenuanti sedute d’allenamento di Massimiliano Allegri, nonostante, proprio quest’ultimo, l’abbia messo ai margini della rosa. Prima di indossare pantaloncini e scarpette, trova però il tempo per chiarire la propria situazione:
Voglio restare al Milan, sto bene qui. Sono consapevole delle scelte dell’allenatore, ma ho un contratto e la Società deve rispettare la mia scelta
Versi di Marek Jankulovski. Più che calciatore del Milan potremmo definirlo tesserato del Milan. Già, perché nei piani della società il suo apporto è funzionale a un livello tale che può definirsi “disturbo”. Infatti, le prossime azioni in rossonero sotto la guida del nuovo tecnico Livornese, che l’ha snobbato più di una volta, (in ordine cronologico: Emirates Cup, tournée negli U.S.A. e trofeo TIM), potrebbero limitarsi ad intascare l’esoso ingaggio e a pensare a come spenderlo. Dal suo canto il Milan ha cercato in tutti i modi di trovargli una sistemazione altrove, ma il testardo ostracismo del giocatore ceco ha vanificato ogni tentativo: a gennaio si registrò il rifiuto di indossare la casacca nerazzurra degli odiati rivali, mentre a poche settimane fa risale il “no” secco rifilato al Genoa che, tra l’altro, mise sul piatto il cartellino di Bocchetti. Oltre a gravare sul già esangue bilancio rossonero, la permanenza di Marek implica, per effetto del diktat presidenziale “si viene e si va”, ovvero una cessione per ogni acquisto, l’impossibilità di porre rimedio al vero tallone d’Achille della società di via Turati: le corsie esterne. E’stato lapalissiano lo scorso anno come il Milan abbia sofferto in quella zona di campo dove la prossima stagione potrà contare sull’apporto aggiunto di Sokratis, un esterno per difese schierate a tre uomini, e dunque da impiegare centralmente nel modulo di Allegri. Nonostante le difficoltà palesate, dunque, pare che i rossoneri non correranno ai ripari in maniera risolutiva sotto questo aspetto. L’unico movimento potrebbe riguardare gli epurati Kaladze e Grosso, presunti protagonisti di uno scambio sull’asse Milano-Torino. Il problema è che se due amici si scambiano la 500, nessuno dei due avrà mai una Ferrari. Tuttavia, al Milan serve un terzino e alla Juve un centrale, per la serie “se non puoi avere il meglio cerca almeno il peggio adatto a te”.
C’era una volta Rijkaard che dopo aver conquistato Champions e campionati da protagonista decideva di lasciare il Milan perché aveva perso le motivazioni e non voleva far assistere i tifosi al suo declino: “non se lo meritavano”. Come a dire: l’amore significa talvolta farsi da parte. Questo, invece, è il tempo delle società ostaggio di pensionati (anticipati) con l’abbonamento gratuito alla palestra, che spacciano per squadra del cuore.
Il Milan si appresta a partire per Londra dove incontrerà l’Arsenal domani e il Lione domenica per l’edizione 2010 dell’Emirates Cup. Dopo la debacle all’esordio contro il Varese l’ambiente rossonero spera in un doppio appuntamento positivo per aumentare la fiducia nel gruppo e con esso l’entusiasmo verso la nuova conduzione tecnica.
Senza grossi acquisti e con gli acciaccati Pirlo, Ambrosini, Inzaghi e Ronaldinho costretti ai box a Milanello per Allegri sarà arduo metter in campo una formazione competitiva.
Il nuovo tecnico però al pari di Leonardo ha deciso di non puntare sui Kaladze e Jankulovsky lasciandoli a Milanello nonostante le defezioni in rosa.
Dietro l’immobilismo rossonero di questa stagione si era palesato all’orizzonte un preciso piano di rivoluzione fissato per la prossima stagione quando gli innumerevoli over 30 in rosa andavano in scadenza di contratto ma dalle notizie che arrivano da via Turati, anche questo stratagemma sembra però l’ennesima illusione per i tifosi.
Dei giocatori in scadenza di contratto Abbiati, Oddo e oggi Zambrotta hanno già rinnovato. Il presidente Berlusconi ha praticamente annunciato il rinnovo di Ronaldinho e i rinnovi di Pirlo, Nesta e Ambrosini non sembrano in discussione. Allo stato attuale a lasciare il Milan sarebbero solo Kaladze, Jankulovsky e Inzaghi (forse).
E’ chiaro che i rinnovi saranno al ribasso e la società rossonera risparmierà nel tetto ingaggi annuale ma allo stesso tempo i giocatori occuperanno per almeno un altra stagione gli armadietti di Milanello e di questo passo la rivoluzione sarà ancora una volta rimandata.
La notizia dell’imminente rinnovo di Massimo Oddo con il Milan ha fatto infuriare in un primo momento i tifosi rossoneri, delusi dell’immobilità societaria e mai veramente legata al giocatore.
E’ chiaro che l’acclamato acquisto di Oddo dalla Lazio per sostituire (sulla carta) il Pendolino Cafu ha deluso ma il difensore va comunque considerato un signore oltre che un professionista esemplare.
Il laterale con il contratto in scadenza nel 2011 avrebbe incassato altri 2,5 milioni di euro in questa stagione rossonera ma accettando il rinnovo con lo spalmatura dell’attuale ingaggio su due stagione è andato incontro alle esigenze societarie.
Il vero problema del Milan restano i ribelli Jankulovsky e Kaladze arrivati ormai a rifiutare qualsiasi proposta pur di liberarsi a costo zero nella prossima stagione. Disfarsi dei loro ingaggi è fondamentale per i rossoneri ma il ceco dopo aver rifiutato l’Inter nel mercato invernale pare abbia rifiutato anche la proposta del Genoa.
L’euforia dell’ambiente rossonero è placata dalla forte denuncia del georgiano Kakha Kaladze. Il difensore non gode della fiducia dell’allenatore e a suo dire anche la società è contro di lui: “Gioco poco? Non sto giocando proprio: questa è una scelta della società e dell’allenatore – ha detto – A giugno vedrò com’è la situazione. Attorno me stanno succedendo cose molto sporche” Non si è lasciato attendere il commento della società che in una nota apparsa sul proprio sito ha ritenuto offensive e gravi le dichiarazione preannunciando provvedimenti.