I sorteggi Champions per gli ottavi di finale hanno lasciato un sapore totalmente opposto per le due italiane impegnate.
La Juventus, prima nel proprio girone, ha pescato dall’urna probabilmente la più insidiosa delle possibili avversarie, ovvero l’Atletico Madrid di Diego Simeone.
La Roma, seconda nel proprio girone, invece può sorridere in quanto ha evitato corazzate del calibro di Manchester City, Barcellona e Psg ed ha trovato quella che per tutti fosse considerata la meno forte delle teste di serie, il Porto.
Veniamo ora ad analizzare le due avversarie selezionate dai Sorteggi Champions per la Juve e Roma.
Sarà quindi l’Atletico Madrid la prima avversaria della Juventus di Cristiano Ronaldo nella fase ad eliminazione della Champions League.
Una compagine insidiosa quella del Cholo che è sempre stata etichettata come “squadra che fa giocare male gli avversari” ma che oltre alla compattezza difensiva può contare sulle stelle nel reparto offensivo: Antoine Griezmann e Diego Costa.
Nella fase a gironi di questa Champions i Colchoneros sono arrivati secondi nel proprio girone alle spalle del Borussia Dortmund con 13 punti frutto di 4 vittorie, un pareggio ed una sconfitta, con 9 gol fatti e 6 subiti (4 dei quali nella trasferta persa 4-0 a Dortmund).
L’andata si giocherà al Wanda Metropolitano il 20 febbraio, ritorno all’Allianz Stadium il 12 marzo.
Sorride la Roma alla quale i sorteggi Champions hanno assegnato il Porto, squadra che, sulla carta, pareva essere la meno forte tra le prime.
La compagine di Sérgio Conceição però non è assolutamente da sottovalutare in quanto ha vinto il proprio girone, davanti a Schalke, Galatasaray e Lokomotiv Mosca, conquistando 5 successi ed un solo pareggio, con 15 gol fatti e 6 subiti.
Tra i Dragões spiccano l’eterno Iker Casillas tra i pali, il duo messicano Herrera-Corona, il talentuoso Brahimi e il bomber Moussa Marega.
Il Porto poi non lascia buoni ricordi nella mente dei giallorossi, furono proprio i portoghesi ad eliminare la Roma nel preliminare di Champions League 2016/17.
L’andata si giocherà all’Olimpico il 12 febbraio, il ritorno al Estadio do Dragao il 6 marzo.
Il riepilogo dei sorteggi Champions per gli ottavi di finale
Nella serata di Champions League sconfitte brutte ma sostanzialmente senza danni per Roma e Juventus.
A Plzen i giallorossi, senza stimoli di classifica in quanto già matematicamente secondi, cadono contro un Viktoria che aveva bisogno assolutamente dei 3 punti, visto il contemporaneo successo per 3-0 del Cska a Madrid.
Accade tutto nella ripresa, il Plzen la sblocca con Kovarik, Under riporta tutto in parità prima del definitivo 2-1 siglato da Chory.
Se Di Francesco cercava qualche indicazione positiva da questa gara, probabilmente ne ha trovate poche.
Serataccia anche per la Juve che a Berna spreca diverse ghiotte occasioni nel primo tempo poi regala un rigore allo Young Boys, con pasticcio confezionato da Douglas Costa ed Alex Sandro, che Hoarau non fallisce.
Nella ripresa i bianconeri ci provano ma non sono mai troppo precisi nell’ultima giocata e si espongono al contropiede che al 68° il solito Hoarau finalizza per il raddoppio.
Nel finale Allegri inserisce Dybala e la Joya prima accorcia le distanze, su sponda di CR7, poi troverebbe anche un meraviglioso gol del 2-2 con un gran tiro da fuori ma l’arbitro annulla per fuorigioco di Ronaldo.
Per fortuna della Juventus anche lo United cade in casa del Valencia e così i bianconeri conquistano il primo posto nel girone.
Veniamo al racconto della gara di Plzen tra il Viktoria e la Roma.
Partenza più convinta dei padroni di casa che hanno ancora il ballo la lotta per il 3° posto. I giallorossi però non si spaventano ed anzi provano a rendersi insidiosi con la voglia di Kluivert. La gara rimane piuttosto chiusa, la prima occasione capita a Kluivert al 25°, la difesa del Plzen salva. La squadra ceca comincia a crescere e al 34° è bravo Manolas ad anticipare Cermak. Da Madrid arriva la notizia del vantaggio del Cska, questo costringe il Plzen a cercare il vantaggio ma Chory non riesce a chiudere a pochi passi dalla porta. Prima del riposo arriva anche il 2-0 del Cska ma il Plzen non riesce a sbloccarla, si va al riposo sullo 0-0.
Si riparte senza sostituzioni per il secondo tempo. Subito pericolosa la Roma con l’inserimento di Kluivert che calcia ma il suo tiro è deviato sopra la traversa. I ritmi sono decisamente più alti con entrambe le squadre a cercare di creare potenziali occasioni da gol. Al 56° grande occasione per Cermak colpisce al volo di destro ma non trova per poco lo specchio. Al 62° però il Plzen passa con Kovarik bravo a passare alle spalle di Santon e a girare in rete il tiro cross di Kopic. Reazione immediata della Roma con Santon che dalla fascia destra mette un perfetto cross rasoterra per Under che di sinistro colpisce al volo e trova il pareggio. Il Viktoria Plzen però non ci sta e al 72° Petrzela pennella per Kovarik che anticipa Santon e va al tiro, Mirante è bravissimo a respingere ma sulla ribattuta arriva in tuffo Chory che a porta vuoti trova il 2-1. Passa un minuto e Petrzela si lancia in profondità con la finta fa fuori Marcano e poi va al tiro, palla che lambisce il palo. La Roma prova ad evitare la sconfitta, ci prova Cristante con la conclusione da fuori al 84°, palla fuori di pochissimo. Negli ultimi minuti Luca Pellegrini commette due falli da giallo e viene quindi espulso. Finisce così, la Roma, già qualificata agli ottavi di Champions League, esce sconfitta da Plzen, festeggia la squadra di casa che ottiene la qualificazione all’Europa League.
VIKTORIA PLZEN – ROMA 2-1 (62° Kovarik (P), 68° Under (R), 72° Chory (P))
Passiamo ora alla gara in trasferta della Juventus contro lo Young Boys.
L’inizio di gara vede uno Young Boys decisamente aggressivo. I primi minuti scorrono con i padroni di casa a provare a far la gara con la Juve in attesa. Al 13° grande occasione per la Juventus, Douglas Costa mette Cristiano Ronaldo davanti al portiere, Cr7 è costretto ad allargarsi poi va al tiro ma la difesa svizzera salva a pochi passi dalla linea. Passano due minuti e Ronaldo si libera con un gran movimento e lascia partire il diagonale, palla fuori di poco. Al 22° Cuadrado è costretto a lasciare il campo, dentro Alex Sandro. Terza occasione per Cristiano Ronaldo al 25°, sul bel cross di Bernardeschi il portoghese si fa trovare leggermente avanti e non riesce a girare in rete. Altra occasione Juve, Mandzukic mette palla bassa per Douglas Costa che apre troppo il sinistro e mette sul fondo. Al 28° pasticcio di Douglas Costa che serve un brutto pallone in area verso Alex Sandro, il difensore tocca Moumi che cade, è rigore, calcia Hoarau Szczesny intuisce ma la palla entra. La Juve non ha una reazione irruenta anzi gli svizzeri paiono in controllo del gioco. Al 42° punizione di Bernardeschi, palla sulla barriera, arriva Ronaldo, tiro secco, pallone fuori di poco. Il primo tempo si chiude con lo Young Boys avanti per 1-0.
Si riparte con gli stessi 22 protagonisti che hanno concluso la prima frazione di gioco. Subito enorme occasione per i bianconeri, colpo di testa di Alex Sandro, palla deviata, traversa. La Juve ci prova ma con molta confusione regalando possibili contropiedi che gli svizzeri sprecano. Per diversi minuti lo Young Boys non riesce ad uscire dalla propria metà campo ma la difesa tiene. Al 63° occasione per il raddoppio, Fassnacht colpisce di testa, Szczesny blocca. Al 68° però il contropiede è vincente ed Hoarau si libera di Bonucci e calcia in rete. Al 77° ci prova Douglas Costa ma il suo sinistro sfila vicino al palo. Al 81° gran giocata di Douglas che serve Ronaldo, CR7 appoggia per Dybala che lascia partire il tiro vincente. La Juve si accende e con Dybala mette in difficoltà il portiere svizzero. Al 87° vola a colpire di testa Ronaldo, la palla si ferma sul palo. Ci prova anche Bonucci di testa, blocca Wolfli. Al 93° gran conclusione di Dybala che finisce in rete ma sulla traiettoria c’è Ronaldo in fuorigioco, gol annullato. Finisce così, la Juve perde a Berna ma grazie al contemporaneo k.o. dello United conquista il primo posto nel girone H di Champions League.
YOUNG BOYS – JUVENTUS 2-1 (29° rig., 68° Hoarau (Y), 80° Dybala (J))
YOUNG BOYS (4-3-3): Wolfli; Mbabu, Camara, Benito, Garcia; Sow (91° Wutrich), Lauper, Aebischer; Moumi (85° Schick), Hoarau, Fassnacht (81° Bertone).
Allenatore: Seoane.
JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; Cuadrado (23° Alex Sandro), Bonucci, Rugani, De Sciglio (72° Dybala); Bernardeschi, Pjanic (65° Emre Can), Bentancur; Douglas Costa, Mandzukic, Cristiano Ronaldo.
Nelle altre gare di serata pirotecnico 3-3 tra Ajax e Bayern Monaco con i tedeschi che conquistano il primo posto del girone a danno proprio degli olandesi. Nello stesso gruppo vittoria del Benfica sul Aek Atene. Successo in rimonta per il Manchester City 2-1 contro l’Hoffenheim. Lo scontro per decidere la seconda del gruppo F finisce 1-1 con il Lione che va agli ottavi di Champions e lo Shakhtar che retrocede in Europa League.
Nella serata di Champions League sorridono entrambe le italiane che conquistano matematicamente il passaggio agli ottavi.
La Juventus si impone con un solo gol di scarto sul Valencia, gol di Mandzukic al 59° dopo gran giocata di Cristiano Ronaldo, e sino al 91° culla la possibilità di conquistare anche il primo posto nel girone, il gol di Fellaini tiene aperte le speranze dello United ma i bianconeri si presentano all’ultimo turno, dove andranno a giocare in trasferta contro lo Young Boys, con 2 punti di vantaggio sulla squadra di Mourinho.
La Roma invece viene a sapere della qualificazione già prima di scendere in campo, il successo del Plzen a Mosca ha regalato gli ottavi ai giallorossi ed al Real Madrid.
Dopo un buon primo tempo, in cui hanno alcune ghiottissime chance per trovare il vantaggio, gli uomini di Eusebio Di Francesco incassano subito il gol di Bale, grave l’errore di Fazio, poi si espongono alle ripartenze micidiali del Real Madrid e subiscono il 2-0 di Vazquez che chiude la gara.
Una sconfitta come detto agrodolce che però non è piaciuta al pubblico dell’Olimpico che a fine gara ha accolto con parecchi fischi l’uscita dal campo della Roma.
Partiamo dalla gara casalinga della Juventus contro il Valencia.
L’inizio vede un paio di lanci interessanti di Bonucci per le punte bianconere. La partita, come previsto la fa la Juve con Ronaldo ispirato e alla ricerca del tiro. I ritmi sono piacevoli con il Valencia che quando può prova a farsi vedere. Al 23° bella giocata di Dybala, palla ad Alex Sandro che mette in mezzo, CR7 va al tiro ma viene contrasto e non trova la porta. Il Valencia ci prova con Wass ma il suo diagonale esce largo. I bianconeri cercano di tenere il pallino del gioco ma peccano nell’ultimo passaggio, la difesa spagnola si salva. Sull’ultima azione del primo tempo serve un vero e proprio miracolo di Szczesny per respingere oltre la traversa il violento colpo di testa di Diakhaby. Si va al riposo sullo 0-0
Si riparte con un cambio per parte, nella Juve Cuadrado rileva Alex Sandro mentre Marcelino inserisce Gameiro per Rodrigo. Al 59° gran giocata di Cristiano Ronaldo che va sul fondo e mette in mezzo un cioccolatino per Mandzukic, il croato ringrazia e segna. Al 61° Diakhaby, su punizione laterale va a colpire e mette la palla in gol, ma la deviazione è con la mano, gol annullato. La Juve prende in mano la gara e al 69° è Dybala a provarci col tiro a giro, Neto alza in corner. Al 73° Ronaldo salta altissimo per girare in porta il corner di Dybala ma Neto con un balzo blocca il pallone. Ancora Juve al 81° con una gran giocata Douglas Costa-Ronaldo, la palla arriva a Mandzukic che calcia troppo debolmente, blocca Neto. Il Valencia ci prova ma senza rendersi mai realmente pericoloso, finisce così, la Juventus vince e vola agli ottavi, per il primo posto nel girone di Champions dovrà attendere l’ultima giornata.
JUVENTUS – VALENCIA 1-0 (59° Mandzukic)
JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; Cancelo, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro (46° Cuadrado); Matuidi, Pjanic, Bentancur; Dybala (80° Douglas Costa), Mandzukic, Cristiano Ronaldo.
Passiamo ora al racconto della gara dell’Olimpico tra Roma e Real Madrid.
Partenza aggressiva della Roma che prova a pressare alto, il Real esce bene e prova con la ripartenza attenta la difesa giallorossa che chiude. Il risultato di Mosca, che ha dato la matematica qualificazione ad entrambe, non agevola i ritmi che rimangono bassi. Al 18° ci prova la Roma in contropiede con Under, la difesa Blancos chiude. Due minuti dopo è il turno di Modric a provare col tiro da fuori ma Olsen respinge. Gli uomini di Di Francesco giocano bene ma Schick prima e Kluivert, entrato per l’infortunato El Shaarawy, poi sprecano. Tra il 34° ed il 36° servono due grandi interventi di Courtois per salvare prima su Schick e poi su Kolarov. Nel primo minuto di recupero clamoroso errore di Under che a due passi dalla linea, con la porta spalancata, calcia alto un perfetto cross rasoterra di Zaniolo. Si va al riposo sullo 0-0.
Si riparte ed un pasticcio difensivo di Fazio permette a Bale di presentarsi in area e battere Olsen per il vantaggio dei Blancos. Risposta giallorossa con Zaniolo che va al tiro da dentro l’area ma la sua conclusione è deviata in corner. Al 59° arriva il raddoppio del Real con la sponda di Benzema per Vazquez che da due passi deposita in rete. La Roma accusa il colpo e per due volte rischia di subire lo 0-3 ma Olsen salva. I ritmi calano drasticamente, i giallorossi non riescono a rendersi insidiosi. Non accade altro, la Roma perde ma è una sconfitta dolce perché i giallorossi ottengono il pass per gli ottavi di Champions.
ROMA – REAL MADRID 0-2 (47° Bale, 59° Vazquez)
ROMA (4-2-3-1): Olsen; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Nzonzi (64° Coric), Cristante; Under, Zaniolo (69° Karsdorp), El Shaarawy (22° Kluivert); Schick.
Allenatore: Di Francesco.
REAL MADRID (4-3-3): Courtois; Carvajal, Sergio Ramos, Varane, Marcelo; Marcos Llorente, Modric (81° Valverde), Kroos; Bale (84° Asensio), Benzema (77° Mariano), Lucas Vazquez
Nelle altre gare di serata vittoria qualificazione per l’Ajax, 2-0 in casa del Aek Atene. Goleada del Bayern che si qualifica agli ottavi battendo 5-1 il Benfica. Successo pesantissimo dello Shakhtar che vince 3-2 in casa del Hoffenheim e, grazie al 2-2 tra Lione e Manchester City, tiene viva la corsa al secondo posto contro la squadra francese.
Nella serata di Champions League sorride la Roma che a Mosca porta a casa tre punti pesantissimi per la corsa verso gli ottavi, suicidio calcistico invece della Juve che domina in lungo e largo contro il Manchester United trova il vantaggio, spreca diverse ghiotte occasioni e poi in 5 minuti, per due palle inattive, si fa rimontare e perde la gara.
Gli uomini di Di Francesco riescono ad imporsi contro il Cska anche grazie ad un Lorenzo Pellegrini in gran serata, assist e gol per lui.
Una vittoria con un po’ di fatica, nonostante l’uomo in più nell’ultima mezz’ora, ma che avvicina ad un solo punto di distanza gli ottavi di Champions.
Clamoroso tonfo casalingo della Juventus che controlla agevolmente la partita, colpisce due legni, trova il gol con un gioiello di Cristiano Ronaldo al 65°, spreca 4 palle gol limpide e poi viene beffata nel finale da due calci piazzati del Manchester United.
Una sconfitta evitabile che dovrà essere una vera e propria lezione per i bianconeri che mantengono comunque la vetta del girone di Champions ma che non potranno più commettere certi errori se vorranno cercare di arrivare a giocarsi il trofeo.
Veniamo al racconto della gara di Mosca tra il CSKA e la Roma.
Partenza super della Roma che al 4° trova subito il vantaggio con il colpo di testa di Manolas che, su azione da corner, anticipa l’uscita di Akinfeev e deposita in rete. I padroni di casa perdono praticamente subito l’esterno Mario Fernandes che, dopo uno scontro con Kolarov, è costretto a lasciare il campo a Schennikov. Il Cska prova a reagire ma la Roma chiude con attenzione. Al 18° una veloce azione del Cska porta Vlasic al tiro, la conclusione si spegne a lato della porta di Olsen. I russi crescono ed al 25° ci provano con il colpo di testa di Bijol, troppo debole per impensierire il portiere svedese. Al 29° clamorosa chance sprecata da Florenzi che, servito da Kluivert, inciampa al momento della conclusione proprio davanti ad Akinfeev. Passa solo un minuto e Dzeko calcia altissimo una maldestra respinta di Akinfeev sulla punizione di Kolarov. Doppio pericolo per la difesa giallorossa al 40°, prima Oblyakov con una super giocata si presenta davanti ad Olsen e calcia, Manolas riesce a deviare il pallone che finisce sulla testa di Schennikov, quest’ultimo però spedisce alto da buona posizione. Il primo tempo si chiude con la Roma avanti per 1-0.
Si riparte senza sostituzioni per il secondo tempo. La prima occasione è subito per la Roma, Kluivert riceve in area e anziché tirare appoggia per Dzeko, la difesa russa salva sul tiro del bosniaco. Il Cska però non sta a guardare, Akhmetov tira fuori una gran giocata personale e poi serve Sigurdsson, l’islandese anticipa Santon e poi calcia battendo Olsen. Al 56° Magnusson cerca di fermare Kluivert ma commette fallo da cartellino giallo, era già stato ammonito e quindi Cakir gli sventola il rosso. La Roma sfrutta subito la superiorità numerica con Lorenzo Pellegrini bravo a controllare in area e a battere Akinfeev. I giallorossi provano a sfruttare gli spazi ma Kluivert prima e Dzeko poi, non riescono a concretizzare. Al 67° il solito Lorenzo Pellegrini pennella un calcio di punizione per la testa di Fazio che colpisce forte ma non trova la porta. Il Cska prova a non arrendersi, Oblyakov al 78° prova l’azione personale ma il suo tiro viene bloccato da Olsen. Gli uomini di Di Francesco hanno il difetto di non chiuderla ma alla fine arriva comunque un pesante successo nella 4° giornata del girone di Champions.
Passiamo ora alla gara casalinga della Juventus contro il Manchester United.
L’inizio di gara è su buoni ritmi da ambo i lati, con le squadre che provano ad esser propositive. Il Manchester United prova a sfruttare la rapidità dei suoi avanti ma la retroguardia bianconera tiene bene. Al 10° va al tiro Bentancur, Smalling riesce a deviare in corner. Il pallino del gioco rimane in mano alla Juve con lo United ben chiuso nella propria metà campo. Intorno alla mezz’ora si rivede lo United che prima si rende pericoloso con un tocco morbido di Matic sul quale Sanchez non arriva per poco e poi con una potenziale pericolosa punizione di Sanchez che colpisce la barriera. Al 34° tiro cross di Cuadrado che viene deviato dalla difesa, super riflesso di de Gea che si salva. La Juventus insiste, Cristiano Ronaldo crossa basso ed arretrato per Khedira che calcia al volo, il palo salva lo United. Il finale di tempo è tutto di marca juventina, il gol però non arriva, si va al riposo sullo 0-0.
Si riparte con gli stessi 22 protagonisti della prima frazione di gioco. La squadra di Mourinho pare essere più aggressiva e va anche al tiro nei primi minuti con Martial, palla fuori. Al 50° splendida giocata di Dybala, il 10 lascia partire un sinistro a giro che colpisce la traversa a de Gea ampiamente battuto. Il copione è sempre lo stesso, la Juve prova a far gioco ed il Manchester si chiude provando poi a sfruttare qualche giocata dei suoi assi. Al 65° Bonucci pennella in profondità verso Cristiano Ronaldo, CR7 in area calcia al volo senza lasciare scampo a de Gea. Passano due minuti e Pjanic, servito da un perfetto assist di Ronaldo, va al tiro di prima intenzione, ma de Gea sfodera un gran riflesso e salva. Al 73° ancora Pjanic ha la palla per il raddoppio ma il suo tiro dal limite finisce ampiamente sul fondo. Un minuto dopo è Cuadrado, dopo una grande ripartenza, a sprecare da pochi metri calciando alto. Sempre Pjanic, stavolta da lontano, palla che sfiora l’incrocio dei pali ma esce. Mourinho si gioca le carte Fellaini e Mata e nel finale lo United torna a spingere con Martial che costringe Szczesny al grande intervento. Al 86° Matuidi commette un fallo dal limite su Pogba,Mata va a calciare e non lascia scampo al portiere bianconero. Al 89° lo United trova addirittura il vantaggio con una carambola in area, su calcio di punizione con la palla che toccata da Bonucci ed Alex Sandro finisce in porta. C’è spazio anche per un contropiede di Rashford, salvato da Szczesny, finisce così, lo United espugna l’Allianz Stadium.
JUVENTUS – MANCHESTER UTD 1-2 (65° Cristiano Ronaldo (J), 86° Mata (M), 89° aut. Alex Sandro (J))
Nelle altre gare di serata vittorie in goleada per il Manchester City, in casa contro lo Shakhtar, e per il Real Madrid a Plzen. Vincono anche Valencia, 3-1 sullo Young Boys ed il Bayern, 2-0 sull’Aek Atene. Finiscono in parità Benfica-Ajax e Lione-Hoffenheim.
Serata positiva per le due italiane in Champions League, la Juve, grazie al gol di Paulo Dybala porta a casa 3 punti nella trasferta sul campo del Manchester United e mantiene la vetta del girone a punteggio pieno, vetta del girone (a pari punti con il Real Madrid) anche per la Roma che con Dzeko, doppietta, ed Under, liquida 3-0 il Cska Mosca all’Olimpico.
Un successo pesantissimo quello della Juve di Massimiliano Allegri che gioca un primo tempo di gran livello, sblocca la gara con Dybala e rischia di trovare più volte il raddoppio. Nella ripresa i bianconeri non esprimono lo stesso livello di gioco, il Manchester di Mourinho ci prova ma crea solo una grande occasione sulla conclusione di Pogba che colpisce il palo al 75°.
All’Olimpico la Roma ha impiegato circa mezz’ora per sbloccare la gara ma poi, con un Dzeko tornato ai suoi livelli, doppietta per lui nel primo tempo, ha sostanzialmente chiuso la pratica. Nella ripresa sempre Dzeko torna protagonista trasformandosi in assistman per Under che ha calato il tris definitivo.
Veniamo al racconto della trasferta in Champions League della Juventus ad Old Trafford.
I primi minuti scorrono sul filo dell’equilibrio con lo United a conquistare un paio di punizioni laterali non sfruttate. La Juve comincia pian piano a prender campo e i padroni di casa spesso allontanano in maniera affannosa. Al 13° bel cross di Cuadrado su cui s’avventa Dybala di testa ma il numero 10 non trova la porta. Al minuto 17 la Juve passa in vantaggio, cross di Ronaldo, Cuadrado prova ad arrivarci, la palla in contrasto rimane in area e Dybala da due passi non ha problemi a depositare in rete. La reazione dello United non si vede e al 22° una combinazione Ronaldo-Cancelo costringe de Gea ad un bell’intervento. Dopo una serie di minuti di possesso palla bianconero, poco dopo la mezz’ora si rivede il Manchester che prova a rendersi pericoloso con Rashford. Al 37° gran punizione di CR7,de Gea respinge, sulla ribattuta arriva Matuidi ma il portiere è ancora pronto. Ci prova poco dopo anche Dybala ma la sua conclusione non trova lo specchio. Senza recupero si va al riposo con la Juventus avanti 1-0.
Si riparte senza sostituzioni per il secondo tempo. Nei primi minuti sembra di vedere uno United più coraggioso con Bonucci costretto ad una scivolata miracolosa su Martial. Al 51° stupenda azione tutta in rapidità della Juve, Cuadrado appoggia a Ronaldo che calcia di prima, de Gea si supera e mette in corner. E’ un altro Manchester, è un’altra Juve e la sfida rimane in bilico con i padroni di casa in crescita. Al 75° gran conclusione di Pogba, la palla colpisce prima il palo, poi la faccia di Szczesny e finisce in fallo laterale. Il finale è un po’ in sofferenza con lo United che di cuore ci prova ma la Juventus tiene ed espugna il “Teatro dei Sogni”.
MANCHESTER UNITED – JUVENTUS 0-1 (17° Dybala)
MANCHESTER UTD (4-2-3-1): de Gea; Young, Lindelof, Smalling, Shaw; Pogba, Matic; Rashford, Mata, Martial; Lukaku.
Passiamo ora alla gara casalinga della Roma contro il Cska Mosca.
La partenza vede una Roma piuttosto aggressiva ma il primo pericolo lo crea Chalov che prova la conclusione dal limite, salva Olsen. Risposta immediata giallorossa con il pallonetto di Pellegrini fuori non di molto. Al 11° ancora pericoloso il Cska con il tiro di Vlašić che costringe Olsen ad un buon intervento. La Roma prova a fare la partita ma i russi chiudono bene ogni varco, al 20° Dzeko va al tiro ma calcia debolmente, parata facile per Pomazun. Passano 3 minuti e su azione da corner De Rossi impatta bene di testa, ma Pomazun non si fa sorprendere e mette in corner. Al 31° gran giocata di Pellegrini che con l’esterno mette una palla che Dzeko non può sbagliare, Roma in vantaggio. Gli ospiti provano a reagire ed è sempre Vlašić a rendersi pericoloso e sempre Olsen si fa trovare pronto a respingere. Al 43° grande azione della Roma con El Sharaway che imbecca Dzeko sul filo del fuorigioco, il bosniaco calcia e batte Pomazun. Il primo tempo si chiude così con la Roma avanti 2-0 sul Cska Mosca.
Si riparte con gli stessi 22 protagonisti della prima frazione di gioco. Parte bene la Roma con Florenzi che lascia partire una conclusione fuori di poco. Il gol però è nell’aria e al 50° Dzeko si alza e con la testa fa una sponda perfetta per Under che calcia con forza e precisione e realizza il 3-0. Al 57° il Cska troverebbe anche il gol con Nababkin ma la bandierina è alzata, rete annullata. La Roma di Di Francesco va vicina anche al 4° gol con un colpo di testa di Dzeko, al 73°, fuori di poco. Ci prova anche El Shaarawy, con il tiro a giro, al minuto 87° ma Pomazun riesce a salvare la propria porta. Occasione anche per Manolas ma il greco spreca. Finisce così, la Roma cancella il k.o. in campionato con un bel successo in Champions League.
ROMA – CSKA MOSCA 3-0 (31°, 43° Dzeko, 50° Under)
ROMA (4-2-3-1): Olsen; Florenzi, Manolas, Fazio, Santon; De Rossi (81° Schick), Nzonzi; Under (74° Kolarov), Lo. Pellegrini (68° Cristante), El Shaarawy; Dzeko.
Nelle altre gare di serata, nelle partite delle 18.55 vince il Bayern Monaco 2-0 ad Atene contro l’Aek mentre Young Boys e Valencia chiudono sul 1-1. Nelle sfide delle 21 vincono l’Ajax, 1-0 sul Benfica, il Manchester City, 3-0 in casa dello Shakhtar e Real Madrid, 2-1 al Bernabeu contro il Viktoria Plzen. Finisce in parità, 3-3, Hoffenheim-Lione.
Doveva essere la serata di Cristiano Ronaldo alla prima in Champions con la maglia della Juve ed invece per CR7 è stata una serata chiusa troppo presto.
L’asso portoghese infatti ha lasciato il campo per un cartellino rosso, dopo segnalazione dell’arbitro di porta, ricevuto per una “tirata” di capelli a Murillo.
Perso il suo campione, e con almeno 3 palle gol sprecate nei primi minuti, la Juventus ha tirato fuori una prestazione tutta carattere e personalità e con due calci di rigore, uno per tempo, entrambi trasformati da Pjanic ha trovato il doppio vantaggio che poi ha ben gestito dinanzi all’assalto del Valencia.
Nell’altra sfida Spagna-Italia, la Roma non è riuscita a reggere all’urto dei tricampioni in carica del Real Madrid. Troppa differenza in campo con i giallorossi che, anche grazie ad un buon Olsen, hanno tenuto la porta inviolata sino al 44°. Trovato il gol con una punizione magica di Isco poi la strada si è messa in discesa con Bale e Mariano Diaz che nella ripresa hanno fissato il definitivo 3-0.
Veniamo al racconto dell’esordio della Juventus in Champions League.
Partenza aggressiva del Valencia che prova a pressare a tutto campo senza lasciare possibilità di manovra alla Juve. Al 11° grandissima chance per la Juventus, cross di Bernardeschi, CR7 colpisce male la palla giunge a Mandzukic che colpisce in acrobazia ma manda alto. La Juve cresce e al 16° è Khedira a sprecare da due passi un cross di Ronaldo ben sistemato, verso il tedesco, da Bernardeschi. Il Valencia si ritrae,i bianconeri insistono e al 21° Neto prima salva su Bernardeschi poi Murillo respinge la conclusione di Matuidi a botta sicura. Alla mezz’ora colpo di scena, contatto a palla lontana tra Ronaldo e Murillo, Brych richiamato dall’arbitro di porta decide di espellere il portoghese. Il Valencia prende coraggio e al 38° sfrutta un errore di Alex Sandro e va alla conclusione con Batshuayi, Szczesny però non si fa sorprendere. La Juve in 10 si ripropone in avanti al minuto 44 gran conclusione di Cancelo, palla toccata da Neto sulla traversa, l’azione prosegue con il portoghese che nuovamente prova a calciare ma viene travolto da Parejo, è rigore che Pjanic trasforma. La Juventus va così al riposo in 10 ma con un gol di vantaggio.
Il secondo tempo riparte con gli stessi 21, che avevano chiuso il primo tempo, in campo. Parte forte il Valencia, ci prova Rodrigo col colpo di testa, palla tra le braccia di Szczesny. Al 49° trattenuta evidente di Murillo su Bonucci, è calcio di rigore, anche stavolta Pjanic trasforma. Il Valencia prova ad aggredire a tutto campo ma la Juventus riesce a chiudere gli spazi. Marcelino inserisce altre due punte ed i padroni di casa accentuano la pressione che porta a diversi calci d’angolo. E’ un vero e proprio assedio, la Juve pare in affanno ma tiene. Al 88° dopo un contrasto violento sulla caviglia, Douglas Costa è costretto a lasciare il campo. Al 95° Rugani nel tentativo di colpire di testa commette fallo, è rigore anche per il Valencia, va Parejo ma Szczesny para. Finisce così la Juventus senza Cristiano Ronaldo, espulso al 30°, nell’esordio della Champions 2018/19 espugna 2-0 il Mestalla.
Parte forte il Real Madrid, al 4° Bale riesce a trovare la possibilità di concludere, la palla esce di poco. Passano 4 minuti ed è Isco ad avere la palla del vantaggio, Olsen però non si fa sorprendere e respinge. La Roma pare in difficoltà le merengues continuano a premere e prima Carvajal spreca da due passi poi è De Rossi a sbrogliare una complicata matassa. Alla mezz’ora si vede anche la Roma ma la conclusione di Nzonzi è troppo debole per impegnare Navas. Nel giro di 2 minuti Olsen, tra il 37° ed il 39°, si erge a protagonista, prima anticipa Benzema su pericoloso cross di Marcelo poi ci prova anche Sergio Ramos ma ancora una volta Olsen si fa trovare pronto e salva la sua porta, tocca poi ad Isco ma il portiere svedese non si fa superare. Al 44° però i giallorossi devono capitolare sul perfetto calcio di punizione di Isco. Il primo tempo si chiude con le merengues avanti 1-0.
Il secondo tempo riparte con gli stessi 22 in campo. Parte bene la Roma con Under che impegna Navas. Il Real Madrid però non sta a guardare e al 51° la traversa salva i giallorossi sulla conclusione di Bale. Il gol del raddoppio però è nell’aria ed al 58° contropiede letale del Real con Bale che si lancia nello spazio, supera in velocità Manolas e poi col diagonale batte Olsen. Gli uomini di Di Francesco non stanno a guardare e al 63° ci prova Kolarov ma Navas risponde. Entra anche Schick e l’attaccante ceco al 73° spreca un contropiede di Under. Gli spagnoli hanno in pugno il controllo della gara e al 79° Asensio con un gran numero in area costringe Olsen all’ennesima parata. Schick dimostra di essere in serata no ed al 87° infatti spreca un’altra occasione. Al 91° le Merengues la chiudono definitivamente con un gran tiro dal limite di Mariano Diaz che non lascia scampo ad Olsen. Finisce così, esordio amaro per la Roma in Champions, al Bernabeu vince il Real Madrid 3-0.
REAL MADRID – ROMA 3-0 (44° Isco, 58° Bale, 91° Mariano Diaz)
Nelle altre gare di serata sorprende il k.o. casalingo del Manchester City contro il Lione. Vittorie per Ajax, Bayern e Manchester United. Finiscono 2-2 sia Shakhtar-Hoffenheim che Viktoria Plzen-Cska Mosca.
L’urna di Montecarlo ha emesso il suo primo verdetto, con i sorteggi Champions appena effettuati ha preso ufficialmente il via la stagione della Champions League 2018/19.
Sorteggi Champions che non lasciano proprio tranquille le nostre compagini: Inter e Napoli hanno due gironi dal livello di complessità altissimo, Juventus e Roma hanno sulla carta gironi più semplici anche se i bianconeri dovranno vedersela con il Manchester United mentre i giallorossi troveranno sulla propria strada il Real Madrid trionfatore delle ultime tre edizioni.
Veniamo ora nel dettaglio ad analizzare i risultati di questi primi Sorteggi Champions.
Partiamo dalla Juventus, sulla carta per gli uomini di Allegri l’ostacolo più complicato sarà il Manchester United di Josè Mourinho, con il ritorno di Paul Pogba all’Allianz Stadium. Non semplicissimo nemmeno il Valencia di Marcelino, che ha tra le sue file gli ex Inter Murillo e Kondogbia, l’ex bianconero Neto ed attaccanti interessanti come Batshuayi, Cheryshev, Rodrigo e Gameiro. La più debole del girone pare essere lo Young Boys, la squadra di Berna, che ha sottratto lo scettro di regina svizzera al Basilea, ha in attacco l’interessante Assalé che ha ben figurato anche nella scorsa Europa League.
La Roma avrà l’onore e l’onere di testare le velleità di quarto titolo consecutivo del Real Madrid nel post Cristiano Ronaldo e Zidane. Se battere le Merengues pare impresa ardua, molto più facili, sempre sulla carta ovviamente, gli scontri con il Cska Mosca ed il Viktoria Plzen. I russi hanno perso alcuni storici giocatori, come Ignashevic ed i gemelli Berezutski, in avanti schiereranno l’ex Palermo Abel Hernandez, attenzione anche all’esterno Mario Fernandes nazionale russo a segno anche ai Mondiali. Nella squadra della Repubblica Ceca non ci sono stelle di alto livello europeo, si segnalano il centrocampista Kopic e l’attaccante Krmentic.
Girone di ferro per il Napoli, gli uomini di Carlo Ancelotti hanno trovato il Psg di Buffon, Mbappé, Neymar e dell’ex azzurro Cavani. Se il Paris Saint Germain pare avversario complicatissimo, stessa cosa si può dire dei vice campioni in carica del Liverpool. Gli uomini di Klopp hanno perso Emre Can ma davanti hanno confermato il trio di fenomeni Salah-Firmino-Mané ed in più hanno aggiunto campioni del calibro di Shaqiri, Alisson, Keità e Fabinho. Cenerentola del girone pare la Stella Rossa che, grazie alla doppietta di Ben a Salisburgo, ha conquistato una storica qualificazione ai gironi di Champions League, saranno l’entusiasmo ed il bollente clima del Marakana le armi della squadra serba per provare a sorprendere.
Partendo dalla quarta fascia l’Inter sapeva di avere possibilità di un gruppo complicato, l’urna di Montecarlo è andata a confermare le più nere previsioni. Al ritorno in Champions dopo sette anni d’assenza, gli uomini di Spalletti se la dovranno vedere con il Barcellona dei fenomeni Messi, Suarez ma anche di due nuovi arrivati che questa estate sono stati ad un passo dal vestire nerazzurro, il cileno Vidal ed il brasiliano Malcolm. Avversaria di altissimo livello sarà anche il Tottenham di Kane, Dele Alli, Eriksen, Son. Una squadra, quella di Pochettino, che nello scorso mercato non ha inserito nuovi acquisti ma non ha nemmeno ceduto nessun giocatore. La squadra che pare destinata a chiudere al 4° posto sembra certamente il Psv, negli olandesi però occhio a quel Lozano che ai mondiali, con il suo Messico, ha fatto impazzire la difesa della Germania.
RIEPILOGO SORTEGGI CHAMPIONS
GRUPPO A: Atletico Madrid, Borussia Dortmund, Monaco, Club Brugge
GRUPPO B: Barcellona, Tottenham, Psv, INTER
GRUPPO C: Psg, NAPOLI, Liverpool, Stella Rossa
GRUPPO D: Lokomotiv Mosca, Porto, Schalke, Galatasaray
GRUPPO E: Bayern Monaco, Benfica, Ajax, Aek Atene
GRUPPO F: Manchester City, Shakthar Donetsk, Lione, Hoffenheim
GRUPPO G: Real Madrid, ROMA, Cska Mosca, Viktoria Plzen
GRUPPO H: JUVENTUS, Manchester Utd, Valencia, Young Boys
Cristiano Ronaldo alla Juve l’affare del secolo? Forse si, forse no, sarà il tempo a darci le risposte, quel che è certo è che erano anni che in Italia non si viveva un evento mediatico rumoroso per l’arrivo nella nostra Serie A di un campione del genere!
Ricapitolando velocemente, dopo giorni in cui le voci si rincorrevano tra incredulità, speranze e certezze di veder realizzato il sogno di CR7 con la maglia bianconera, nel pomeriggio di ieri, il sito ufficiale del Real Madrid, annunciava la volontà di Cristiano Ronaldo di lasciare il club dei blancos in cerca di nuovi stimoli. Solo dopo la chiusura della borsa di Milano anche la Juventus FC dava il benvenuto al suo nuovo campione.
Cristiano Ronaldo alla Juve
L’affare si è concluso per 100 milioni pagabili in due esercizi, altri 5 milioni per il contributo di solidarietà previsto dal regolamento FIFA e oneri accessori per € 12 milioni. Con il calciatore invece è stato sottoscritto “un contratto di prestazione sportiva quadriennale fino al 30 giugno 2022 da 30 milioni a stagione“.
Cristiano Ronaldo alla Juve: quali benefici?
L’affare che ha portato Cristiano Ronaldo alla Juve complessivamente dovrebbe raggiungere cifre intorno ai 400 milioni di euro, una cifra che il club bianconero, che nel corso degli ultimi 5 anni ha visto aumentare il suo fatturato, dovrebbe essere in grado di sostenere. A tal proposito merita attenzione una scrupolosa analisi realizzata dal sito Calcio&Finanza che qui riassumiamo.
Per tirare le somme ed effettuare una stima di quanto impatti l’acquisto di Cristiano Ronaldo sul bilancio 2018-2019, perché solo stime si possono fare, bisogna valutare due voci: la prima è il costo che gravera’ sull’azienda, al di la di stipendio netto e lordo, che dovrebbe aggirarsi tra i 68 e i 69 milioni di euro a esercizio, la seconda è il costo di trasferimento che la Juventus dovrà pagare, in due mandati, al Real Madrid, cioè 112 milioni di euro, centesimo più, centesimo meno. Tutto questo va quindi visto in ottica della durata del contratto, cioè 4 anni, per arrivare così a ottenere una somma tra il valore del cartellino e gli oneri accessori capitalizzati di 28 milioni di euro l’anno. L’impatto dell’acquisto di Cristiano Ronaldo sul bilancio 2018-2019 della Juventus, è pertanto stimato in 96,42 milioni.
Come coprire dunque questa cifra così importante? Tralasciando i ricavi che ne deriverebbero dalle cessioni di alcuni giocatori, è prima di tutto grazie al rincaro degli abbonamenti dello Stadium (di circa il 30% in più rispetto alla passata stagione) che la società può contare su un aumento nel fatturato di 20 milioni. Sono circa 30 milioni invece i ricavi che ne deriverebbero dalla Champions League (ipotizzando un percorso simile a quello della stagione 2017/2018) mentre sfiorerebbero i 50 in caso di vittoria finale. Non è da trascurare un altro dato, che è quello legato agli sponsor di CR7. Il portoghese infatti è testimonial di Nike ma anche Armani, Samsung, Herbalife, Mtg, American Tourister, Emirates, Toyota, TAG Heuer. Il risultato potrebbe essere quello di portare gli sponsor ad aprire trattative nuove con il club bianconero (Difficile che Adidas, sponsor della Juve, decida di investire per il testimonial di punta di un diretto competitor).
Store online della Juventus irraggiungibile per i troppi accessi
E ancora, la Juventus punta a capitalizzare anche con la vendita di magliette di CR7. Se si ipotizza che nell’arco dell’anno la Juve vende 1 milione di magliette l’incasso sarebbe di oltre 90 milioni di euro e, considerato che lo store online del club bianconero nelle prime ore dopo l’annuncio di ieri è rimasto a lungo down e irraggiungibile, non fatichiamo a credere che i ricavi potrebbero essere anche superiori. Insomma, tra gadget, pubblicità e magliette, l’acquisto di Ronaldo potrebbe anche essere totalmente finanziato da questo giro di denaro.
L’effetto social dopo l’ arrivo di Cristiano Ronaldo alla Juve
Cristiano Ronaldo è indubbiamente il calciatore più popolare del momento. È la persona più seguita al mondo e la sua popolarità sicuramente porterà benefici economici anche al club. Sono oltre 330 milioni di followers suddivisi sui tre social di Ronaldo, un dato che non possiamo assolutamente trascurare. Non a caso, tra i tanti effetti registrati dal trasferimento di Cristiano Ronaldo dal Real Madrid alla Juventus, è interessante sottolineare anche quello relativo all’aumento di followers sui canali social ufficiali dei bianconeri. Su Facebook i follower sono passati a circa 33 milioni circa, una crescita di quasi 300.000 nuovi follower rispetto al pomeriggio di ieri. Su Twitter invece è di poco superiore a 6.159.000 per una crescita superiore ai 100.000. Infine, su Instagram, i follower sono arrivati a 11.170.000, quando nella giornata di ieri – prima dell’annuncio ufficiale – erano fermi a poco oltre i 10 milioni.
Effetto Ronaldo per l’Italia
Analizzati rapidamente i benefici prettamente economici dall’arrivo di CR7 alla Juve passiamo a quelli che potenzialmente potrebbe portare al movimento calcistico italiano e alla nostra economia in generale. L’arrivo di uno dei giocatori più forti al mondo in attività è sicuramente uno spot importantissimo per il calcio italiano che proprio quest’anno, con la mancata qualificazione ai mondiali di Russia 2018, ha bisogno di un buon rilancio per il futuro. L’arrivo di un campione della sua caratura potrebbe spingere altri campioni verso il nostro campionato, inoltre le stesse società avversarie della Juve ne gioveranno in termini economici. Infatti la voglia di vedere in campo Cristiano Ronaldo produrrà certamente l’effetto di riempire gli stadi di Serie A.
Infine anche il potenziale turistico non è da trascurare, nelle scorse ore infatti anche la città di Torino, attraverso le parole del suo asssessore al turismo, si è detta pronta ad accoglierlo, e sta già cominciando a lavorare per trovare nuove strategie turistiche e di comunicazione che gravitino attorno a lui e alla sua maglia numero 7. Il suo arrivo – spiega l’assessore Sacco – “attrarrà turisti per vedere gli allenamenti, le partite, per visitare i musei. Dobbiamo studiare come capitalizzare il suo arrivo alla Juve, e il grande investimento che ha fatto la società bianconera”.
Basterà attendere lunedì 16 luglio, giorno in cui CR7 arriverà a Torino dove ad attenderlo per la presentazione, in pieno stile Hollywoodiano allo Stadium, ci saranno oltre ai tanti tifosi bianconeri, anche numerosi operatori TV di tutto il mondo!
E voi che idea vi siete fatti sull’affare Cristiano Ronaldo alla Juve?
Paulo Dybala e adidas Football annunciano il loro legame lavorativo: il giovane attaccante dell’Argentina e numero 10 della Juventus durante la FIFA World Cup 2018 vestirà ai piedi adidas.
Claus-Peter Mayer, VP Global Sports Marketing di adidas Football, ha dichiarato: “Siamo lieti di firmare uno dei più brillanti giovani talenti del calcio mondiale in questo momento. Paulo Dybala è uno dei giocatori più creativi che calcano i campi di gioco e sono queste le caratteristiche che lo rendono il giocatore perfetto per far parte del team adidas. Non vediamo l’ora di vedere Paulo lasciare il segno sulla FIFA World Cup“.
Alle parole di Mayer hanno fatto seguito quelle di Dybala, il quale conferma:
“Sono felice di far parte della famiglia adidas, unendomi al marchio sportivo leader e spingendo i confini della creatività dentro e fuori dal campo. Sono entusiasta di vedere cosa riserva il futuro e cosa siamo in grado di creare insieme“.
Dybala, reduce dalle 22 reti stagionali con la maglia bianconera, si appresta al debutto del Mondiale in Russia con la maglia albiceleste che scenderà in campo sabato 16 giugno nella partita contro l’Islanda.
Paulo Dybala firma con adidas Football
Per ulteriori informazioni è possibile visitare adidas.com/football o seguire @adidasfootball su Instagram o Twitter per partecipare alla conversazione.
adidas è il brand leader del panorama calcistico globale. Oltre a essere sponsor e fornitore ufficiale dei più importanti tornei del mondo – FIFA World Cup™, FIFA Confederations Cup, UEFA Champions League, UEFA Europa League e UEFA European Championships –, sponsorizza squadre del calibro di Manchester United, Real Madrid, FC Bayern Monaco, Juventus e AC Milan. In più, è il marchio indossato da alcuni dei campioni indiscussi del calcio internazionale, quali Leo Messi, Paul Pogba, Gareth Bale, Karim Benzema, Roberto Firmino, Thomas Müller, Luis Suárez, James Rodríguez, Diego Costa, Mesut Özil, Renato Sanches e Julian Draxle
Non sono bastate 22 giornate di campionato, non sono bastati 120 minuti dello spareggio, per decidere lo Scudetto del calcio femminile tra Juventus e Brescia sono serviti i calci di rigore che hanno consegnato il titolo nelle mani della Juve.
Un successo, quello delle bianconere guidate da Rita Guarino, che arriva al primo anno di presenza nella Serie A Femminile. Una vittoria del titolo che pareva scontata, dopo le 17 vittorie consecutive infilate dalla Juve, che è però rimasta in bilico sino al 12° rigore dello spareggio di Novara per merito di un Brescia combattivo che ha sempre tenuto la scia delle avversarie sino al successo in quel di Vinovo che ha permesso alle ragazze di mister Piovani di agganciare le rivali e giocarsi il tutto per tutto nella sfida finale.
Lo spareggio di Novara non è stato per niente spettacolare, la tensione e la paura di perdere l’hanno fatta da padrona, emozioni ed occasioni da gol praticamente assenti se si eccettua una traversa per la Juve colpita da Bonansea ed una conclusione fuori di poco di Giugliano per il Brescia.
Si è arrivati quindi alla più logica conclusione di questo tipo di partite ovvero i calci di rigore.
La prima a calciare è stata Barbara Bonansea per la Juve con il portiere del Brescia Ceasar bravissima a bloccare la conclusione.
Hanno trasformato le loro conclusioni Girelli (Brescia), Rosucci (Juventus), Giugliano (Brescia) e Gama (Juventus).
La parata di Giuliani sul tiro di Daleszczyk ha rimesso la situazione in perfetta parità. Galli (Juventus), Sikora (Brescia), Cernoia (Juventus) e Sabatino (Brescia) non hanno fallito l’obiettivo mandando la sfida ai rigori ad oltranza.
In realtà ne è bastato solo uno perché Boattin ha segnato per la Juve mentre Di Criscio ha calciato alto sopra la traversa permettendo alle bianconere di esultare.
Un successo storico quello delle ragazze della Juve che la società bianconera ha voluto celebrare con l’Hashtag #WOMENF1RST.
Gioia e successo per la Juventus ma grande onore e merito ad un Brescia che, in un anno che doveva esser di rifondazione visti i tanti cambi sia nella rosa che nello staff tecnico, ha saputo tener botta fino all’ultimo arrivando a soli 11 metri dalla conquista del tricolore.