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  • Champions League: Juve che peccato, Atalanta che disastro!

    Champions League: Juve che peccato, Atalanta che disastro!

    Nella prima giornata di Champions League la Juventus spreca un doppio vantaggio al Wanda Metropolitano e si fa recuperare sul 2-2 nel finale dall’Atletico. Diventa incubo il sogno dell’Atalanta che viene travolta per 4-0 sul campo della Dinamo Zagabria.

    La Juventus quindi esce con enormi rimpianti dalla trasferta in terra spagnola, rispetto alla pessima prestazione fornita nello 0-0 di Firenze di sabato scorso però si è vista tutta un’altra Juve, una squadra che pare pian piano imparare i dettami del nuovo tecnico ma che deve ancora migliorare molto sulle palle inattive, costate carissimo anche in questa prima notte di Champions.

    L’Atalanta invece difficilmente dimenticherà questa prima esperienza nella massima competizione europea per club. Contro un avversario alla portata, ma con una esperienza Champions nettamente superiore, i nerazzurri di Gasperini non sono riusciti ad esprimere il proprio gioco ma anzi sono stati totalmente travolti. Un passo falso pesante che certamente servirà alla Dea da lezione in vista dei prossimi impegni europei perché certamente quella vista a Zagabria è un’Atalanta che ha pagato lo scotto della prima volta ma che nelle prossime gare, se tornerà a giocare il proprio calcio, potrà tentare ancora l’impresa della qualificazione.

    Veniamo al racconto delle due italiane in Champions partendo dalla gara della Juventus.

    Pronti via e come prevedibile è l’Atletico a partire aggressivo anche grazie alla spinta del proprio pubblico. La prima grande occasione arriva al 10° con il talento Joao Felix che impegna Szczesny con un tiro dal limite. La pressione dei Colchoneros è costante ed i bianconeri non riescono a creare niente sino al 35° quando un tiro di Pjanic, deviato, finisce fuori di poco. Nel finale di tempo c’è spazio anche per un tentativo di CR7, troppo debole per impensierire Oblak. Si va al riposo sullo 0-0.

    Si riparte e la Juve trova subito il vantaggio, Cuadrado riceve, controlla e poi da dentro l’area lascia partire un tiro che s’infila all’incrocio. Il gol carica i bianconeri che superano agevolmente il pressing avversario e sprecano un gran contropiede con Danilo. Al 59° brivido per Szczesny, Gimenez si inserisce bene ma sull’assist di Trippier calcia altissimo. Al 64° arriva il raddoppio, cross pennellato di Alex Sandro per il perfetto colpo di testa di Matuidi. L’Atletico sembra accusare il colpo ma al 70°, su azione da corner, Savic è lesto a girare in rete una sponda di Gimenez. Passano pochi minuti ed Higuain va al tiro impegnando Oblak, sulla ribattuta arriva Matuidi che calcia ma Trippier salva quasi sulla linea. I Colchoneros spingono, Szczesny salva su Vitolo ma non può niente al 90° sul perfetto colpo di testa di Herrera. Al 94° Cristiano Ronaldo s’inventa una giocata straordinaria ma il suo diagonale esce fuori di niente. Finisce così, un 2-2 che lascia un pizzico di amaro in bocca alla squadra di Sarri.

     

    ATLETICO MADRID – JUVENTUS 2-2 (49° Cuadrado (J), 64° Matuidi (J), 70° Savic (A), 90° Herrera (A))

    Atletico Madrid (4-4-2): Oblak; Trippier, Savic, Gimenez, Renan Lodi (76° Vitolo); Koke, Saul, Thomas (76° Herrera), Lemar (60° Correa); Diego Costa, Joao Felix.

    Allenatore: Simeone.

    Juventus (4-3-3): Szczesny; Danilo, Bonucci, De Ligt, Alex Sandro; Khedira (69° Bentancur), Pjanic (87° Ramsey), Matuidi; Cuadrado, Higuain (78° Dybala), Cristiano Ronaldo.

    Allenatore: Sarri.

    Arbitro: Makkelie.

    Ammoniti: Matuidi (J), Cuadrado (J), Diego Costa (A).

     

    Passiamo ora al racconto della sfida dell’Atalanta.

    Si parte e i padroni di casa passano praticamente subito in vantaggio con Leovac che al 10° è bravo a girare in porta una sua prima conclusione respinta dalla difesa. La reazione atalantina è tutta in un tiro di Gomez che viene deviato in corner. Poco dopo la mezzora, su azione di calcio d’angolo Leovac serve Orsic che conclude senza lasciare scampo a Gollini. Il secondo gol manda al tappeto la Dea e pochi minuti prima del riposo arriva anche il colpo di testa che vale la doppietta per Orsic ed il 3-0 col quale si va al riposo.

    Gasperini prova a cambiare qualcosa con gli ingressi di Malinowsky e Pasalic ma la situazione non cambia molto, anzi dopo una chance per Zapata al 54°, arriva il poker della Dinamo ancora con lo scatenato Orsic che al 68° con un perfetto inserimento si regala la tripletta. I nerazzurri hanno due grosse occasioni con Zapata e Gosens per rendere meno amara la sconfitta ma in entrami casi i due calciatori non riescono a centrare il bersaglio grosso. Finisce così con un netto 0-4 la prima storica gara in Champions League dell’Atalanta.

     

    DINAMO ZAGABRIA – ATALANTA 4-0 (10° Leovac, 31°, 42° 68° Orsic)

    Dinamo Zagabria (4-3-3): Livakovic; Stojanovic, Theophile-Catherine, Peric, Leovac; Moro (73° Gojak), Dilaver, Ademi; Olmo, Petkovic (83° Gavranovic), Orsic (76° Ivanusec).

    Allenatore: Bjelica.

    Atalanta (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Djimsiti, Masiello (46° Malinowsky); Hateboer, Freuler (46° Pasalic), De Roon, Gosens; Gomez; Ilicic (88° Barrow), Zapata.

    Allenatore: Gasperini.

    Arbitro: Manzano.

    Ammoniti: Djimsiti (A), De Roon (A), Theophile-Catherine (D), Moro (D), Gosens (A).

     

    I risultati della serata di Champions League | © UEFA

    Nelle altre gare di serata arrivano i pareggi in Olympiacos-Tottenham (2-2) e Bruges-Galatasaray (0-0). Tutto facile per il Bayern Monaco che spazza via 3-0 la Stella Rossa. Gran successo del Psg che si sbarazza per 3-0 del Real Madrid. Nel girone della Juventus colpo esterno della Lokomotiv Mosca che va a vincere 2-1 a Leverkusen. Largo successo per il Manchester City, gruppo dell’Atalanta, che vince 3-0 in casa dello Shakhtar.  

     

  • Sorteggi Champions, parte la corsa verso la finale di Istanbul

    Sorteggi Champions, parte la corsa verso la finale di Istanbul

    Il giorno tanto atteso è arrivato, i Sorteggi Champions hanno iniziato a delineare la strada che le 4 squadre italiane dovranno percorrere per cercare di raggiungere la finale di  Istanbul. 

    L’urna di Montecarlo è stata agrodolce per le nostre quattro squadre ed ha previsto anche alcuni flashback di gare già vissute nelle scorse stagioni.

    I Sorteggi Champions odierni hanno deciso che la Juventus ritroverà l’Atletico Madrid già affrontato negli ottavi di finale 2018/19, il Napoli se la vedrà ai gironi nuovamente contro il Liverpool e l’Inter sfiderà di nuovo il Barcellona.

    Veniamo quindi ad un riepilogo del risultato dei Sorteggi Champions.

    La Juventus Campione d’Italia, oltre al già citato Atletico Madrid del Cholo Simeone, nel Gruppo D dovrà vedersela anche contro il Bayer Leverkusen, quarto nella scorsa Bundesliga, del talentuoso Kai Havertz e la Lokomotiv Mosca Campione di Russia.

    Oltre al déjà vu con il Liverpool, il Napoli di Carlo Ancelotti, posizionato nel Gruppo E, affronterà il Red Bull Salisburgo, nel quale ogni anno escono fuori giovani interessanti ed i Campioni del Belgio del Genk.

    Girone F davvero di ferro per l’Inter di Antonio Conte, oltre al Barcellona di Messi e Suarez, i nerazzurri sfideranno il sempre temibile Borussia Dortmund dove brilla la stellina di Jadon Sancho e lo Slavia Praga che sulla carta pare designata all’ultimo posto della classifica.

    Ci si aspettava il girone della morte per l’Atalanta ed invece Gasperini ed i suoi possono tutto sommato sorridere. Il Manchester City di Guardiola fa davvero paura ma Shakhtar Donetsk e Dinamo Zagabria sono sulla carta avversarie alla portata nel Gruppo C, se non ci sarà la qualificazione agli ottavi di Champions League si potrebbe comunque aprire un gustoso passaggio verso l’Europa League.

    Dunque sulla carta risultano gironi dal sapore dolce per Napoli (solo il Liverpool pare superiore ai partenopei), Juventus (i bianconeri partono favoriti con Leverkusen e Lokomotiv e quantomeno alla pari con l’insidioso Atletico) ed Atalanta (come già detto escluso il City possono giocarsela con le altre due) e un pizzico più amaro per l’Inter (che parte dietro al Barça ma che dovrà provare a battere il Bvb). Non sarà semplice calare il Poker agli ottavi ma non sembra nemmeno un’impresa impossibile.

    Negli altri gironi spiccano interessanti accoppiamenti come nel Gruppo A dove si affronteranno il Real ed il Psg oppure il Gruppo B che vedrà lo scontro tra Bayern Monaco e Tottenham.

    Gruppo equilibrato e senza un vero e proprio padrone sarà il G con Zenit, Benfica, Lione e Lipsia, così come il Gruppo H che ha come favorite Chelsea ed Ajax ma con interessanti sfidanti del calibro di Valencia e Lione.

     

    RIEPILOGO SORTEGGI CHAMPIONS

    GIRONE A: Psg, Real Madrid, Bruges, Galatasaray.

    GIRONE B: Bayern Monaco, Tottenham, Olympiacos, Stella Rossa.

    GIRONE C: Manchester City, Shakthar Donetsk, Dinamo Zagabria, Atalanta.

    GIRONE D: Juventus, Atletico Madrid, Bayer Leverkusen, Lokomotiv Mosca.

    GIRONE E: Liverpool, Napoli, Red Bull Salzburg, Genk.

    GIRONE F: Barcellona, Borussia Dortmund, Inter, Slavia Praga.

    GIRONE G: Zenit, Benfica, Lione, Lipsia.

    GIRONE H: Chelsea, Ajax, Valencia, Lille.

     

     

  • W8NDERFUL Juve, ottavo scudetto consecutivo per i bianconeri

    W8NDERFUL Juve, ottavo scudetto consecutivo per i bianconeri

    La festa rinviata la scorsa settimana è arrivata nella giornata odierna, dopo la delusione dell’eliminazione dalla Champions la Juve oggi, dopo esser stata Le6end e My7h, è diventata W8nderful.

    W8nderful infatti è l’Hashtag scelto dalla società bianconera per celebrare l’ottavo Scudetto conquistato matematicamente oggi grazie al successo per 2-1, in rimonta, contro la Fiorentina.

    Il successo nella Serie A 2018/19 oltre ad essere l’ottava meraviglia consecutiva per la Juventus, è stato anche il primo successo nel campionato italiano per Cristiano Ronaldo ed anche il 5° consecutivo per l’allenatore Massimiliano Allegri.

    Una Serie A che già prima di iniziare sembrava già indirizzata verso Torino e che sostanzialmente non ha mai visto il titolo dei bianconeri in discussione. La prima spallata si è avuta alla 7° giornata quando la Juventus, con Cristiano Ronaldo in versione assistman, ha battuto 3-1 il Napoli lasciando i partenopei a -6.

    Nemmeno i pareggi con Genoa, dopo 8 vittorie consecutive, ed Atalanta hanno dato ossigeno alla lotta Scudetto, la Juventus si è laureata campione d’inverno con 9 punti di vantaggio sulla squadra di Ancelotti. Nel frattempo Ronaldo oltre agli assist ha cominciato anche a segnare gol decisivi e pesanti.

    Il girone di ritorno è stato sostanzialmente una cavalcata, con il Napoli scivolato anche a 20 punti di distacco, in attesa della matematica certezza del titolo che, dopo il k.o. della scorsa giornata a Ferrara, è arrivata oggi all’Allianz Stadium contro una Fiorentina che non solo ha trovato il vantaggio ma che ha provato in tutti i modi a rovinare la giornata bianconera.

    Una festa per uno Scudetto da record che probabilmente non è stata goduta al massimo per l’amarezza lasciata dentro dalla fresca eliminazione ai quarti di Champions League contro l’Ajax qualche giorno fa.

    Al termine della gara però, a dare una gioia a tutti i tifosi juventini ci ha pensato Cristiano Ronaldo che, a domanda su quale percentuale ci fosse per rivederlo in maglia Juve anche nella prossima stagione, ha risposto con un convinto e deciso “1000%”.

     

    LA ROSA DELLA JUVE W8NDERFUL CAMPIONE D’ITALIA 2018/19

    PORTIERI: Wojciech Szczęsny, Carlo Pinsoglio, Mattia Perin.

    DIFENSORI: Mattia De Sciglio, Giorgio Chiellini, Martin Caceres, Alex Sandro, Andrea Barzagli, Leonardo Bonucci, Joao Cancelo, Daniele Rugani, Leonardo Spinazzola.

    CENTROCAMPISTI: Miralem Pjanic, Sami Khedira, Blaise Matuidi, Emre Can, Rodrigo Bentancur.

    ATTACCANTI: Cristiano Ronaldo, Paulo Dybala, Douglas Costa, Juan Cuadrado, Mario Mandzukic, Moise Kean, Federico Bernaredeschi.

     

    Un successo quello del W8nderful che ha anche un’altra connotazione da vero e proprio record, nel primo pomeriggio era arrivata anche la conquista dello Scudetto da parte della Juventus Women.

     

     

     

  • La Juventus Women è nuovamente Campione d’Italia

    La Juventus Women è nuovamente Campione d’Italia

    Al fischio finale di un’ultima giornata piena di emozioni, la Juventus Women batte 3-0 il Verona ed è Campione d’Italia per il secondo anno consecutivo.

    Onore alle avversarie, Fiorentina e Milan, che hanno tenuta viva la corsa sino all’ultimo turno, anzi la squadra viola è stata virtualmente in testa alla classifica per circa dieci minuti, quelli che sono trascorsi tra la rete di Ilaria Mauro e il vantaggio bianconero firmato da Petronella Ekroth.

    Trovato il vantaggio la Juventus ha infatti giocato in scioltezza ed ha trovato le reti di Girelli ed Aluko che hanno fissato il risultato sul definitivo 3-0.

    Negli altri campi la Fiorentina è riuscita a battere la Roma 2-1 conquistandosi il secondo posto che vale l’accesso alla prossima Champions League. Niente da fare per il Milan che tra l’altro ha perso la propria sfida, in casa, per 2-1 contro il Chievo.

    Uno scudetto quindi, il secondo consecutivo nei due anni di storia della Juventus Femminile, che non è stato poi così semplice da conquistare, anzi la sconfitta per 3-0 subita contro il Milan alla 6° giornata, sembrava poter togliere speranze alla squadra di Rita Guarino.

    Paradossalmente però quel pesante k.o. si è rivelato un vero e proprio punto di ripartenza per la Juve che ha infilato una serie di vittorie, tra le quali lo scontro diretto con la Fiorentina, che le ha lanciate in vetta alla classifica. Il pareggio con l’Atalanta ha permesso alle due rivali di rifarsi sotto.

    Dopo la vittoriosa rivincita contro le rossonere, si è arrivati allo scontro diretto, davanti ai 39mila dell’Allianz Stadium, contro la Fiorentina. Il gol di Pedersen pareva aver indirizzato lo scudetto verso la Juventus ed invece l’inaspettata sconfitta a Sassuolo ha nuovamente rimescolato le carte.

    Siamo arrivati quindi ad oggi con le squadre raccolte in soli due punti, con la Juventus avanti, la Fiorentina a -1 ed il Milan a -2.

    Cosa è successo oggi l’abbiamo già raccontato, le vittorie di Juventus e Fiorentina hanno regalato alle due squadre i primi due posti di quella che si è rivelata una spettacolare Serie A Femminile 2018/19. 

     

    LA ROSA DELLA JUVENTUS WOMEN CAMPIONE D’ITALIA 2018/19

    PORTIERI: Giuliani, Russo, Bacic.

    DIFENSORI: Hyyrynen, Gama, Franco, Boattin, Panzeri, Ekroth, Salvai, Sikora

    CENTROCAMPISTI: Galli, Cernoia, Rosucci, Pedersen, Nick, Caruso.

    ATTACCANTI: Sanderson, Aluko, Girelli, Bonansea, Cantore, Glionna.

    ALLENATORE: Rita Guarino.

     

  • Disastro Juve, i bianconeri perdono e salutano la Champions

    Disastro Juve, i bianconeri perdono e salutano la Champions

    Sembrava la stagione buona per la Juve, l’acquisto di Cristiano Ronaldo, il Real Madrid già fuori agli ottavi, una serie di avversarie che sembravano più deboli rispetto al passato ed invece anche quest’anno la Champions League rimane un obiettivo sfumato troppo presto per i bianconeri.

    Nella serata dell’Allianz Stadium ci sono i demeriti bianconeri, colpevoli di essere arrivati all’appuntamento scarichi e con poche idee, ma anche tantissimi meriti di un Ajax che dopo un primo tempo normale, ha sfoderato una ripresa di altissimo livello e, senza un super Szczesny, avrebbe anche potuto portare a casa un risultato ancora più rotondo.

    La serata era partita anche con il piede giusto, anzi con la testa giusta, il colpo di testa di Cristiano Ronaldo che aveva portato avanti la Juventus intorno alla mezz’ora. Un vantaggio durato troppo poco, solo 5 minuti, per un fortunoso gol di van de Beek. Nella ripresa poi i lancieri hanno giocato un calcio semplicemente straordinario ed hanno meritato un vantaggio arrivato per il colpo di test di de Ligt.

    Finisce così la corsa in Champions League, sogno rimandato alla prossima stagione, rimane lo scudetto, forse già da festeggiare sabato, che però probabilmente non rende poi così positiva la stagione bianconera.

     

    Veniamo al racconto della gara dell’Allianz Stadium.

    Partenza molto aggressiva della Juventus che cerca di pressare alto per non permettere all’Ajax di giocare. Al 10° problema per l’Ajax che perde Mazraoui per infortunio. Il primo quarto d’ora scivola via con buoni ritmi ma senza emozioni. Al 21° buona azione degli ospiti che arrivano in area ma non riescono a trovare la porta di Szczesny. Risponde la Juve al 22° con un tiro al volo di Dybala bloccato da Onana. Al 28° corner, arriva Cristiano Ronaldo che si libera e di testa segna, c’è un lungo controllo VAR per un possibile fallo di Bonucci ma in realtà è de Ligt a spingere il compagno, gol valido. Al 34° l’Ajax trova il pareggio, brutto tiro di Ziyech che però serve involontariamente van de Beek che da due passi batte Szczesny. Dopo 5 minuti di recupero, il primo tempo si chiude sul 1-1.

    Si riparte con l’ingresso di Kean per l’acciaccato Dybala. Dopo un inizio promettente della Juve, è l’Ajax con una serie di passaggi a rendersi pericoloso. Al 52° grave errore di Pjanic, Ziyech si trova la palla d’oro in area ma Szczesny si supera e salva il risultato. I bianconeri sono in difficoltà, gli ospiti giocano un gran calcio e al 58° serve ancora una gran parata del polacco su tiro di van de Beek, per tenere la gara in parità. Al 61° primo squillo della Juve con Kean che, imbeccato da Ronaldo, non riesce a trovare la porta. Ripartenza rapidissima dell’Ajax con Pjanic costretto alla scivolata miracolosa per salvare un gol fatto. Al 67° arriva il meritato vantaggio dell’Ajax con il colpo di testa di de Ligt su azione da corner. La squadra di Allegri ci prova ma non crea praticamente niente. Al 80° arriverebbe anche il gol del 1-3 di Ziyech ma l’azione è viziata da fuorigioco. Al 90° proteste Juve per un possibile calcio di rigore che il VAR però non concede. Finisce così, l’Ajax espugna l’Allianz Stadium e vola alle semifinali di Champions League.

     

    JUVENTUS – AJAX 1-2 (28° Ronaldo (J), 34° van de Beek (A), 67° de Ligt)

    Juventus (4-3-3): Szczesny; De Sciglio (64° Cancelo), Bonucci, Rugani, Alex Sandro; Emre Can, Pjanic, Matuidi; Bernardeschi (80° Bentancur), Dybala (46° Kean), Cristiano Ronaldo.

    Allenatore: Allegri.

    Ajax (4-2-3-1): Onana; Veltman, de Ligt, Blind, Mazraoui (11° Sinkgraven (82° Magallan)); Schone, de Jong; Ziyech (88° Huntelaar), van de Beek, Neres; Tadic.

    Allenatore: Ten Hag.

    Arbitro: Turpin.

    Ammoniti: Emre Can (J), Cristiano Ronaldo (J).

     

    I risultati della serata di Champions League | © UEFA

    Nell’altra gara di serata tutto facile per il Barcellona che trascinato dalla doppietta di Messi ha battuto 3-0 il Manchester United.

  • Ronaldo non basta, ad Amsterdam finisce pari

    Ronaldo non basta, ad Amsterdam finisce pari

    Cristiano Ronaldo torna titolare e segna, la sua rete sul finale di primo tempo però non basta alla Juventus per poter portare a casa il successo.

    Ad inizio ripresa infatti un errore di Cancelo, autore dell’assist per Ronaldo, ha spalancato la strada a Neres che non ha lasciato scampo a Szczesny.

    Una partita complessa, dinanzi ad un Ajax che ha giocato un gran calcio ed ha a tratti messo in difficoltà i bianconeri.

    Nel finale di gara Allegri si è giocato la gara con una squadra offensiva, dentro Douglas Costa e Dybala per Mandzukic e Matuidi, e la mossa ha quasi portato al successo con una gran giocata del numero 11 brasiliano che però si è fermata sul palo.

    Adesso la Juventus partirà con un piccolo vantaggio nella gara di martedì prossimo ma non potrà accontentarsi di giocare per lo 0-0 proprio perché l’Ajax ha dimostrato di essere una squadra capace di qualsiasi cosa.

    Veniamo al racconto della gara d’andata del quarto di finale di Champions League. 

    Gran partenza della Juve con Bernardeschi che dopo solo 2 minuti lascia partire un tiro che esce di poco oltre la traversa. Risposta al 6° di Ziyech che combina col compagno e conclude, palla sull’esterno della rete. La pressione degli olandesi si fa sempre più intensa e per i bianconeri uscire diventa complicato. Dopo un paio di tentativi della Juve al 17° è bravo Szczesny ad alzare in corner la conclusione di Ziyech. Al 25° altra grande azione dell’Ajax con van de Beek che da dentro l’area calcia ma non trova la porta per pochissimo. Bentancur ruba il pallone e fa ripartire il contropiede, de Jong salva su Bernardeschi, dal corner bella girata di Ronaldo che però non trova la porta. Al 37° enorme chance per Bernardeschi che calcia, dopo una sponda di testa di Ronaldo, ma non trova lo specchio. Al 45° grande discesa della Juve con Cancelo che pennella per Cristiano Ronaldo, CR7 in tuffo di testa colpisce, Onana tocca ma la palla s’insacca. Il primo tempo si chiude sul 1-0 per i bianconeri.

    Si riparte per il secondo tempo senza sostituzioni. Pronti via e da un errore di Cancelo arriva la ripartenza di Neres che arriva in area e piazza la palla dove Szczesny non può arrivare. L’Ajax si carica e con un bolide di Tagliafico sfiora il vantaggio. Al 53° protesta Bentancur per una trattenuta in area, per l’arbitro non c’è niente. La gara si mantiene sull’equilibrio con l’Ajax che si fa preferire. I padroni di casa effettuano un vero e proprio assedio ma la Juve tiene. Al 82° ancora Szczesny è bravo a salvare sulla conclusione di Ekkelenkamp. Al 85° progressione di Douglas Costa che dentro l’area calcia ma trova il palo a negargli il gol. Finisce così, ad Amsterdam finisce 1-1, il passaggio del turno alle semifinali di Champions League si deciderà nella gara di ritorno all’Allianz Stadium.

     

    AJAX – JUVENTUS 1-1 (45° Ronaldo (J), 46° Neres (A))

    Ajax (4-2-3-1): Onana; Veltman, de Ligt, Blind, Tagliafico; Schone (75° Ekkelenkamp), de Jong; Ziyech, van de Beek, Neres; Tadic.

    Allenatore: Ten Hag.

    Juventus (4-3-3): Szczesny; Cancelo, Rugani, Bonucci, Alex Sandro; Bentancur, Pjanic, Matuidi (75° Dybala); Bernardeschi (92° Khedira), Mandzukic (60° Douglas Costa), Cristiano Ronaldo.

    Allenatore: Allegri.

    Arbitro: Del Cerro Grande.

    Ammoniti: Tagliafico (A), de Jong (A), Schone (A), Pjanic (J), Ekkelenkamp (A).

    I risultati della serata di Champions League | © UEFA

    Nell’altra gara di serata un’autorete di Shaw, su colpo di testa di Suarez, ha permesso al Barcellona di battere il Manchester United ad Old Trafford e mettere un bel mattoncino verso la qualificazione alle semifinali.

  • Sorteggi, l’urna sorride alla Juve, un po’ meno al Napoli

    Sorteggi, l’urna sorride alla Juve, un po’ meno al Napoli

    L’urna di Nyon ha riservato due stati d’animo totalmente diversi per Juve e Napoli. I bianconeri nei quarti di Champions League se la vedranno contro l’Ajax mentre il Napoli ai quarti di Europa League affronteranno il temibile Arsenal. 

    Ovviamente nessuna squadra è da sottovalutare o da considerare impossibile ma certamente come avversari, per quanto riguarda il sorteggio Champions, erano previsti team di altissimo livello come il Manchester City o il Barcellona, alla luce di tutto questo l’avversario della Juve pare alla portata dei bianconeri.

    L’Ajax è comunque una squadra da rispettare e tenere in considerazione, è ancora fresco il ricordo del 4-1 rifilato al Bernabeu al Real Madrid con la quale i lancieri hanno eliminato i campioni in carica.

    Il talento dei giovani de Ligt, de Jong, van de Beek e Neres, miscelato all’esperienza di Danny Blind, Lasse Schone e Dusan Tadic rendono la squadra guidata da Erik ten Hag una pericolosa outsider che ha anche dalla sua la serenità di aver già fatto un cammino andato oltre le aspettative.

    Il tabellone dopo i sorteggi Champions | © UEFA.com

    Gli altri quarti di finale vedranno il derby inglese tra Tottenham e Manchester City (la cui vincente sfiderà la vincente di Ajax-Juventus in semifinale) la sfida tra Porto e Liverpool e Manchester United-Barcellona con il ritorno di Solskjaer in quel Camp Nou che venti anni fa lo fece entrare nella storia del calcio.

     

    Se la Juve, come abbiamo già detto, ha diversi motivi per ritenere positivo il risultato del sorteggio di Nyon, lo stesso non si può dire per il Napoli che negli ottavi di Europa League si troverà contro una delle squadre più forti presenti nell’urna.

    L’Arsenal, insieme al Chelsea, è da molti considerata una grande favorita quantomeno per raggiungere la Finale di Baku ed è certamente una di quelle compagini che gli azzurri avrebbero voluto evitare.

    I Gunners guidati da Unai Emery fanno del proprio stadio una vera e propria roccaforte, 4 vittorie ed un pareggio con 11 reti segnate e solo 2 subite, mentre sembrano più abbordabili in trasferta, 2 sconfitte su due gare esterne nella fase ad eliminazione diretta di questa Europa League contro Bate Borisov e Rennes.

    Aubameyang e Lacazette in attacco, Ramsey ed Ozil a centrocampo, Mustafi e Koscielny in difesa, sono solo alcuni nomi presenti nella rosa dell’Arsenal ai quali il Napoli dovrà fare molta attenzione.

    Il tabellone dopo i sorteggi Europa League | © UEFA.com

    Per quanto riguarda le altre gare ci sarà il derby spagnolo tra Villarreal e Valencia (la vincente affronterà la vincente di Arsenal-Napoli) Benfica-Eintracht e Slavia Praga-Chelsea.

  • Cristiano Ronaldo schianta l’Atletico e porta la Juve ai quarti

    Cristiano Ronaldo schianta l’Atletico e porta la Juve ai quarti

    Serviva l’impresa, serviva un qualcosa di speciale e straordinario, sembrava impossibile ma quando hai in squadra un vero e proprio fenomeno come Cristiano Ronaldo l’impossibile si può trasformare in possibile e così è stato.

    Aveva segnato solo una rete sino ad oggi, era stato criticato da tutti ma stasera con una tripletta, due gol di testa ed uno dal dischetto, CR7 ha schiantato l’Atletico Madrid ed ha permesso alla Juventus di rimanere in corsa per la Champions League. 

    Oltre a Cristiano Ronaldo, da segnalare le prestazioni di altissimo livello di Bernardeschi, Emre Can e Spinazzola, che era all’esordio in Champions League.

    Un merito anche a Massimiliano Allegri che ha saputo tenere concentrata la squadra e poi si è inventato una difesa a tre con Emre Can insieme a Bonucci e Chiellini, che non ha permesso ai Colchoneros di tirare mai in porta.

    Se la Juventus ha giocato la partita perfetta, dall’altra parte si è visto un Atletico Madrid totalmente deludente, una squadra, quella di Simeone, che non ha mai realmente creato problemi a Szczesny.

     

    Veniamo al racconto della gara dell’Allianz Stadium valevole come ritorno degli ottavi di Champions League.

    Partenza super della Juve che prova a schiacciare dietro un Atletico che si salva con qualche affanno. Al 4° minuto dopo una mischia in corner Chiellini mette la palla in rete ma l’arbitro fischia un fallo di Ronaldo sul portiere. Dopo 20 minuti di pressione i Colchoneros tengono palla cercando di addormentare i ritmi. Al 27° gran cross di Bernardeschi che trova la testa di CR7 che stacca su Juanfran e segna. I bianconeri aggressivi insistono e l’Atletico va in sofferenza. Al 32° punizione insidiosa di Bernardeschi che esce non di molto. La Juve si rivede al 42° col colpo di testa di Ronaldo, su bel cross di Spinazzola, finito sul fondo. Al 44° gran colpo di testa di Chiellini ma Oblak alza in corner. Sul finire di tempo grossa chance per Morata che di testa non trova la porta. Si va al riposo con la Juventus avanti per 1-0.

    Si riparte per il secondo tempo senza sostituzioni per ambo le squadre. Come nel primo tempo, e come logico, è nuovamente la Juve a partire forte. Al 48° Cancelo piazza un gran cross, Cristiano Ronaldo vola a colpire di testa, Oblak fa il miracolo ma la Goal Line Technology conferma la rete, raddoppio bianconero. E’ un assedio Juve alla ricerca del terzo gol, la difesa di Simeone fatica ma si salva. La gara si mantiene equilibrata, non si segnalano grandi occasioni per nessuna delle due compagini. Al 82° grandissima occasione per Kean che entra solo in area e cerca il diagonale, fuori di poco. Al 85° Bernardeschi in azione personale si procura un calcio di rigore, dal dischetto CR7 è infallibile. La Juve resiste e compie l’impresa, Cristiano Ronaldo porta i suoi ai quarti di Champions League.

     

    JUVENTUS – ATLETICO MADRID 3-0 (27°, 49°, 86° rig. Cristiano Ronaldo)

    Juventus (4-3-3): Szczesny; Cancelo, Bonucci, Chiellini, Spinazzola (67° Dybala); Emre Can, Pjanic, Matuidi; Bernardeschi, Cristiano Ronaldo, Mandzukic (80° Kean).

    Allenatore: Allegri.

    Atletico Madrid (4-4-2): Oblak; Arias (77° Arias), Gimenez, Godin, Juanfran; Koke, Saul, Rodrigo, Lemar (57° Correa); Griezmann, Morata.

    Allenatore: Simeone.

    Arbitro: Kuipers.

    Ammoniti: Bernardeschi (J), Juanfran (A), Gimenez (A), Vitolo (A)

     

    Nell’altra gara di serata il Manchester City ha demolito lo Schalke per 7-0 con la doppietta di Aguero ed i gol di Sterling, Sané, Bernardo Silva, Foden e Gabriel Jesus.

  • La Juve di Allegri cade nel tempio del Cholo

    La Juve di Allegri cade nel tempio del Cholo

    Una Juve brutta e a tratti impalpabile, esce sconfitta nettamente per 2-0 al Wanda Metropolitano contro l’Atletico del Cholo Simeone. 

    Un successo meritato quello dell’Atletico e maturato con i gol, su azione di calcio piazzato, di Gimenez e Godin.

    Dopo un primo tempo giocato alla pari con pochi guizzi, con il VAR che aveva tolto un rigore ai padroni di casa, per fallo fuori area, si è vista una ripresa dove gli uomini del Cholo hanno mostrato più voglia, più grinta ed hanno costruito diverse grandi occasioni prima di trovare le due reti.

    La Juve di Allegri invece non si è praticamente mai vista, possesso palla sterile e solo qualche tentativo di giocata di un volenteroso Ronaldo. 

    Veniamo al racconto della sfida del Wanda Metropolitano.

    Parte subito forte l’Atletico Madrid che si chiude bene e riparte veloce. La Juventus sembra in difficoltà nel girare palla anche per merito della pressione dei Colchoneros. Al 9° missile su punizione di CR7, Oblak attento alza in corner. E’ una partita su buoni ritmi, al colpo di testa alto di Bonucci risponde Thomas col tiro da fuori bloccato da Szczesny. L’Atletico comincia a premere e la Juve a tratti va in difficoltà ma tiene. Al 27° spavento per i bianconeri, contatto lieve tra Diego Costa e De Sciglio, l’attaccante cade in area e l’arbitro fischia rigore, il VAR però fa correggere la decisione, punizione dal limite. Dopo un lungo controllo del gioco dei padroni di casa si rivedono i bianconeri con un tiro di Dybala troppo debole per impensierire Oblak. Un primo tempo molto intenso si chiude però sullo 0-0.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Sembra partire meglio la Juventus ma al 50° gran ripartenza di Diego Costa che poi dentro l’area, disturbato da Bonucci, calcia clamorosamente fuori. Altra super occasione per l’Atletico, Griezmann entra in area e con un pallonetto prova a scavalcare Szczesny, il polacco la tocca quanto basta per farla finire sulla traversa. Spaventata la squadra di Allegri prova ad abbassare i ritmi cercando di gestire la palla. Al 70° gran cross di Griezmann per Morata che di testa da due passi segna. C’è però una spinta dell’attaccante su Chiellini, l’arbitro va a visionarla al VAR e annulla. Al 78° su corner si scatena una mischia, la palla rimane in area e Gimenez in scivolata segna il vantaggio. La reazione della Juventus è praticamente nulla, anzi sono i Colchoneros a rendersi insidiosi ed al 83° da un altro calcio piazzato sbuca Godin che da posizione angolata infila in rete. Al 89° grande chance per Bernardeschi che calcia di prima su assist di Ronaldo ma arriva una gran parata di Oblak. Finisce così è gioia per il Cholo Simeone, è disastro per Allegri che all’Allianz Stadium dovrà studiare qualcosa per inventarsi l’impresa.

     

    ATLETICO MADRID – JUVENTUS 2-0 (78° Gimenez, 83° Godin)

    Atletico Madrid (4-4-2): Oblak; Juanfran, Gimenez, Godin, Filipe Luis; Koke (67° Correa), Thomas (61° Lemar), Rodrigo, Saul; Griezmann, Diego Costa (58° Morata).

    Allenatore: Simeone.

    Juventus (4-3-1-2): Szczesny; De Sciglio, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Bentancur, Pjanic (73° Emre Can), Matuidi (85° Matuidi); Dybala (80° Bernardeschi); Cristiano Ronaldo, Mandzukic.

    Allenatore: Allegri.

    Arbitro: Zwayer.

    Ammoniti: Diego Costa (A), Thomas (A), Alex Sandro (J), Griezmann (A).

     

    Nell’altra gara di serata un Manchester City pazzo passa in vantaggio in casa dello Schalke, subisce due rigori e va al riposo sotto per 2-1, ad inizio ripresa rimane in 10 per il rosso ad Otamendi ma nel finale con Sane e Sterling segna i due gol che valgono il successo per 3-2.

     

  • Cristiano Ronaldo consegna la Supercoppa alla Juventus

    Cristiano Ronaldo consegna la Supercoppa alla Juventus

    Era il più atteso ed alla fine è stato lui a decidere la gara: il gol vittoria nella Supercoppa ha portato la firma di Cristiano Ronaldo.

    Una partita non certo splendida, giocata a ritmi bassi, forse anche a causa del caldo, e vissuta sul filo dell’equilibrio con fiammate da ambo le parti.

    A decidere il vincitore della Supercoppa, come già anticipato, ci ha pensato CR7 che al minuto 61 ha sfruttato una gran giocata di Pjanic e con il colpo di testa dentro l’area piccola, ha superato Donnarumma.

    L’espulsione di Kessie al 74°, grazie all’intervento del VAR, ha poi praticamente chiuso la pratica nonostante il  generoso tentativo del Milan di Gattuso di provare a trovare la parità.

    Veniamo al racconto della finale di Supercoppa Italiana. 

    Sciolti tutti i dubbi della vigilia, nella Juventus gioca Douglas Costa nel tridente d’attacco mentre nel Milan panchina per un Higuain non nelle migliori condizioni, dentro Cutrone.

    Partenza grintosa e di personalità del Milan che prova a fare la gara. La prima occasione è per la Juventus, al 4° minuto, con il tiro a giro di Douglas Costa che sfiora il palo. Provano a rispondere i rossoneri al 12° col tiro di Calhanoglu che però finisce lontano dai pali di Szczesny. Al 17° Douglas Costa ricambia il favore a Cancelo, il portoghese lascia partire il diagonale rasoterra, palla fuori di poco. Al 24° occasione per il Milan, Szczesny sbaglia l’uscita su corner, Bakayoko si vede arrivare il pallone addosso, prova a calciare ma c’è Alex Sandro pronto a respingere. Al 34° imbucata per Matuidi che segna ma il guardalinee alza la bandierina per la netta posizione di fuorigioco del francese. Sul finale di tempo ci prova CR7 in acrobazia ma la palla rimbalza sul terreno di gioco e finisce oltre la traversa. Anche gli uomini di Gattuso hanno una fiammata al 45°, bel tiro di Calhanoglu, un rasoterra su cui è pronto Szczesny. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Clamorosa occasione, dopo solo 2 minuti, per Cutrone che lascia partire un gran sinistro che colpisce la traversa. La Juve replica con Cristiano Ronaldo ma Donnarumma è attento a respingere. Al 61° la Juventus passa in vantaggio, pennellata di Pjanic per il colpo di testa di Cristiano Ronaldo che da due passi batte Donnarumma. Al 68° rapida combinazione Dybala-Matuidi-Dybala con l’argentino che sotto porta batte il portiere ma si alza la bandierina, è fuorigioco. Gattuso decide di giocarsi anche la carta Higuain a 20 minuti dal termine. Al 73° brutto intervento di Kessie che gli costa il giallo, Banti viene richiamato dal VAR e dopo aver visionato l’azione opta per il cartellino rosso. Al 78° buon riflesso di Donnarumma che non si fa sorprendere dal cross di Alex Sandro deviato da un difensore. Al 87° protesta vivace del Milan per un contrasto in area tra Emre Can e Conti ma Banti lascia correre. Nei minuti di recupero la Juventus spreca due contropiedi molto invitanti con Bernardeschi prima e Cristiano Ronaldo poi. Dopo 5 minuti di recupero arriva il fischio finale, la Juventus conquista la Supercoppa Italiana.

     

    JUVENTUS – MILAN 1-0 (61° Cristiano Ronaldo)

    Juventus (4-3-3): Szczesny; Cancelo, Chiellini, Bonucci, Alex Sandro; Bentancur (86° Bernardeschi), Pjanic (65° Emre Can), Matuidi; Douglas Costa (89° Khedira), Dybala, Cristiano Ronaldo.

    Allenatore: Allegri.

    Milan (4-3-3): Donnarumma; Calabria, Zapata, Romagnoli, Rodriguez; Kessié, Bakayoko, Paqueta (71° Borini); Castillejo (71° Higuain), Cutrone (79° Conti), Calhanoglu.

    Allenatore: Gattuso.

    Arbitro: Banti.

    Ammoniti: Calhanoglu (M), Alex Sandro (J), Pjanic (J), Castillejo (M), Calabria (M), Rodriguez (M), Dybala (J).

    Espulso: Kessie (M).