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  • ITALIA-INGHILTERRA ATTO SECONDO

    ITALIA-INGHILTERRA ATTO SECONDO

    Juve,Roma e Inter fateci onore.

    champions-league-logoE’ opinione comune nello stivale italico “noi italiani nelle difficoltà tiriamo fuori l’orgoglio”, quella coppa del Mondo di Berlino è l’immagine piu alta del nostro modo di vivere.
    Domani e dopodomani contro i petroldollari russi e degli arabi c’è proprio bisogno dell’orgoglio e degli attributi italiani per far superare l’ostacolo inglese. Bookmakers, stampa inglese ed europea ci danno per spacciati ed i continui infortuni delle nostre big alla fine convincerebbero chiunque. La Juventus è sempre piu decimata, è di oggi la notizia che Sissoko è il 54° infortunio di stagione, ma chi scenderà in campo dovrà dare il 110%. Siamo sicuri che i big Nedved, Del Piero e Trezeguet daranno l’esempio, ma Ranieri ha tantissimi dubbi da risolvere visto che mancherà anche Marchionni per infortunio e quindi l’unica vera alternativa a Camoranesi sulla destra nel 4-4-2 tanto caro al mister. Alla fine crediamo che opterà per il tridente, ed Amauri e Iaquinta sono in ballottaggio per una maglia da titolare con il primo i bianconeri avranno un attacco pesante con Del Piero ad agire da fantasista, nel secondo caso Iaquinta verrebbe usato “alla Lippi” cioè sulla destra, pronto ad aiutare il centrocampo in fase di non possesso. Il Chelsea di Hiddink sembra un altra squadra rispetto a quella targata Scolari, adesso vince, sa soffrire e copre bene il campo. Lo stratega olandese recupera per la Champions due pedine importanti come Essien e Carvalho, ma perde il ritrovato Anelka, al suo posto dovrebbe giocare il francese Malouda in un 4-3-2-1 piu abbottonato.
    La Roma non sta meglio purtroppo, Spalletti dovrà reinventarsi il centrocampo viste le assenze di De Rossi,Pizarro e Perrotta, purtroppo dalle notizie dell’ultim’ora perde anche Cicinho che per l’infortunio chiude gia da adesso la stagione. Totti è in forte dubbio ma crediamo che alla fine il capitano, cosi come Aquilani stringeranno i denti e saranno in campo per portare Roma ai quarti.Per Arsene Wenger buone notizie dall’infermeria: Walcott, fuori da quattro mesi, ed Eduardo, reduce da uno stiramento muscolare, sono recuperati. Per la trasferta dell’Olimpico il tecnico dei Gunners conta di avere a diposizione anche Silvestre e Tourè. Mourinho recupera il gladiatore per la battaglia dell’Old Trafford, samuel è recuperato e sarà in campo insieme a Cordoba visti gli ennesimi infortuni di Materazzi e Burdisso, per quest’ultimo si prevede un lungo stop, Chivu non recupera. Per il resto la formazione sembra fatta, l’unico dubbio è se affidarsi ad Adriano o a Balotelli come partner di Ibra, con il giovane in vantaggio.Ferguson non sembra avere grossi problemi l’unico in dubbio potrebbe esser Ferdinand alle prese con un problema alla caviglia destra.

  • Tegola Juve: Sissoko stagione finita

    Tegola Juve: Sissoko stagione finita

    Continua la serie impressionante di infortuni in casa bianconera

    SissokoCosta molto caro il derby di Torino alla Juventus che perde per infortunio uno dei pilastri del centrocampo, Mohamed Sissoko. Il centrocampista maliano ha riportato un trauma al piede sinistro provocandogli una frattura alla regione metatarsale.
    In una nota apparsa sul sito ufficiale del club si legge: “Le radiografie effettuate al termine della gara presso il C.T.O di Torino hanno evidenziato che tale frattura è al quinto metatarso ed è composta. Le modalità terapeutiche e i tempi di recupero saranno valutati nei prossimi giorni”. Le prime indiscrezioni parlano di 2 mesi di stop e quindi per lui stagione finita.
    Una brutta tegola per Ranieri che, a pochi giorni dalla sfida decisiva in Champions League con il Chelsea, perde il faro del centrocampo bianconero.

  • Serie A: il derby va alla Juve, battuto il Torino

    I bianconeri si aggiudicano il derby della Mole per 1-0 grazie al gol di Chiellini

    Il gol di ChielliniChi pensava che la Juventus avesse la testa altrove (gara di ritorno degli ottavi Champions Con il Chelsea) si deve ricredere: nonostante Ranieri mandi in campo una formazione rimaneggiata, senza Trezeguet, Del Piero, Nedved e Sissoko tenuti a riposo, i bianconeri s’impongono nel derby con il Torino, a cui non basta un super Sereni, il migliore in campo e una gara giocata senza paura per evitare la sconfitta.
    Gol partita di Chiellini che con una zuccata a 10 minuti dal termine riporta il vantaggio dell’Inter a +7.
    Ranieri ridisegna una Juve completamente diversa rispetto alle indicazioni della vigilia. Del Piero e Trezeguet siedono in panchina, così come Nedved e Sissoko, mentre Marchionni dà forfait all’ultimo per un problemino muscolare. In campo dal primo minuto, dunque, Giovinco, Salihamidzic, Iaquinta, Amauri e il rientrante Zebina, che prende il posto di Grygera.
    Tutto confermato in casa granata con Novellino che sceglie gli uomini migliori: Dzemaili vertice alto di centrocampo, Corini regista, e coppia d’attacco formata da Stellone e capitan Rosina.
    Lo spettacolo offerto dalle due curve è eccezionale: la voglia di essere padroni calcistici della città di Torino è tanta.
    Primo tempo a dir poco vibrante, ricco di occasioni da una parte e dall’altra con un Torino capace di rispondere colpo su colpo ai tentativi bianconeri. E’ Matteo Sereni, però, il protagonista assoluto dei primi 45 minuti: Giovinco impegna l’estremo difensore granata dopo appena 2 minuti con un destro dal limite dell’area, mentre 60 secondi più tardi è Iaquinta a mettersi le mani nei capelli per il miracolo dell’ex portiere della Lazio.
    Il Torino rialza la testa e comincia a prendere in mano le redini del gioco: sugli sviluppi di un corner, la difesa di Ranieri si dimentica in area Stellone, ma il colpo di testa dell’attaccante termina incredibilmente sopra la traversa (7′) e al 12′ Barone impegna Buffon con un siluro dal limite. Le due squadre allentano la pressione e il ritmo di gioco cala vistosamente. Al 26′ Iaquinta grida nuovamente al gol ma la sua gioia viene strozzata da una parata colossale di Sereni che vola a respingere il perfetto colpo di testa dell’attaccante bianconero. Palla che danza sulla linea, ma il guardalinee vede bene e non concede, giustamente, il gol. I giocatori in campo tirano il fiato e l’ultima emozione la regala Marchisio, al 41′, con una bordata con Sereni che riesce a respingere in quanche modo
    La ripresa è decisamente meno divertente: giocatori stanchi, soprattutto quelli di Novellino, che dopo pochi minuti perde per infortunio Rosina. Poche le occasioni da gol, la più nitida capita ancora ai bianconeri che però si trovano nuovamente di fronte un super Sereni che prima respinge un colpo di testa di Mellberg e poi riesce a toccar di quel tanto che basta il tentativo di Salihamidzic che si stampa sul palo.La partita cambia con l’ingresso in campo di Nedved al …. che prende il posto di un Giovinco poco tonico. Il ceco corre avanti e indietro, recuperando palloni e impostando il gioco. A 9 minuti dal novantesimo, arriva la rete che decide questo bellissimo derby: su una punizione calciata proprio da Nedved, la difesa granata si dimentica Chiellini che, da pochi passi, anticipa l’intervento del portiere bucando Sereni con un perfetto colpo di testa.Il Toro è in ginocchio e non servono a niente i 4 minuti di recupero: il derby della Mole si tinge di bianconero. Ranieri, dopo le polemiche di questa settimana, si porta a casa 3 punti fondamentali per continuare la rincorsa a Mourinho: una vittoria che permetterà ai bianconeri di preparare con il morale alto l’attesissima sfida di martedì con il Chelsea. Una partita che vale una stagione intera.

    IL TABELLINO
    TORINO-JUVENTUS 0-1
    Torino (4-4-2): Sereni 6.5, Colombo 5.5, Natali 6, Dellafiore 6, Pisano 6, Abate 6.5, Corini 6 (30′ st Saumel 5.5), Dzemaili 6, Barone 6.5 (26′ st Gasbarroni 6), Stellone 5, Rosina 5.5 (6′ st Ventola 6). In panchina: Calderoni, Ogbonna, Rivalta, Bianchi. All. Novellino.
    Juventus (4-4-2): Buffon 6, Zebina 5 (14′ st Ariaudo 6), Mellberg 6.5, Chiellini 7, Molinaro 6, Salihamidzic 5, Poulsen 5.5 (39′ st Sissoko sv), Marchisio 6.5, Giovinco 5.5 (23′ st Nedved 6.5), Amauri 5, Iaquinta 6,5. In panchina: Manninger, Tiago, Del Piero, Trezeguet. All. Ranieri.
    Arbitro: Farina
    Marcatori: 36′ st Chiellini (J)
    Ammoniti: 22′ Marchisio (J), 30′ Corini (T), 48′ st Saumel (T)
    Espulsi:

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  • Orgoglio Mourinho, self control Ranieri, sarcasmo Spalletti

    Domani si torna in campo ma continuano le polemiche

    Claudio Ranieri non vuole più parlare della polemica con Mourinho: “Penso solo al derby, mi autocensuro, preferisco non dire ciò che penso”. Il tecnico bianconero vuole dedicare anima e corpo al derby di domani sera con il Torino:  “Siamo pronti per la stracittadina, le polemiche dei giorni scorsi non hanno influito minimamente sulla nostra marcia di avvicinamento. Ogni derby è affascinante e quello di Torino è molto atteso. Mi aspetto un avversario molto carico e molto aggressivo, e poi qui non contano le posizioni di classifica, come in tutti i derby: in quei novanta minuti si azzera tutto. E si lotta alla pari. Ci sono buoni giocatori nel Torino e li rispettiamo”.
    José Mourinho, alla vigilia della partita con il Genoa a Marassi, torna sulle polemiche scoppiate dopo Inter-Roma: “Io arrabbiato? No, anzi. Sono orgolioso di me. Quello che ho detto e’ quello che avrei voluto dire”. E a chi gli chiede se l’eventuale eliminazione dalla Champions League possa provocare un suo addio anticipato alla panchina nerazzurra (si parla del ritorno di Mancini) il tecnico risponde così: “Ho detto che tra 87 giorni saluterò tutti voi, solo perché le mie vacanze non saranno sicuramente in Italia. Insieme al mio staff, lavoro tutti i giorni per pianificare la prossima stagione e non lo faccio sicuramente per preparare qualcosa per un altro allenatore”.
    Luciano Spalletti risponde alle provocazioni di Mourinho: “Ci ha fatto una gufata pazzesca, dimostrazione di poca serenità”. Il tecnico giallorosso dice la sua sulle polemiche innescate nei giorni scorsi dall’allenatore dell’Inter: “Le parole di Mourinho mi hanno un po’ sorpreso, perché domenica dopo la partita mi ha abbracciato e augurato di qualificarci contro l’Arsenal, poi però ci ha fatto una gufata tremenda e cattiva parlando di zero titoli. Io so che se non arrivo quarto e non vinco niente avrò fallito a livello personale, ma lui con questo comportamento ha fatto vedere di aver perso sicurezza e serenità”.
    L’allenatore portoghese aveva inoltre invitato Udinese e Torino di presentarsi con la Primavera in campo contro Roma e Juventus in vista di uno scandalo che stava per arrivare: “E’ una grave offesa alla classe arbitrale, – ha detto Spalletti – è stata la sua frase più brutta perché ha fatto un’accusa precisa. Ha detto che io pago per andare in tv? Non mi sembra il caso di adire le vie legali. Posso dirgli solo che questo è il nostro campionato, difficile e carico di pressioni, questo lo so meglio di lui”.
    Infine sulla squalifica comminatagli dalla disciplinare per aver rivolto insulti al quarto uomo: “La squalifica è giusta, non dovevo avere quella reazione. E’ la terza squalifica della mia carriera e mi dispiace, ora si va avanti cercando di stare più attenti”.
    Tornando a parlare di calcio giocato, la prima squadra a scendere in campo domani alle 16 è proprio la Roma che vedrà di fronte l’Udinese all’Olimpico. Il tecnico giallorosso rinuncia a Totti con la speranza di recuperarlo per la sfida di ritorno con l’Arsenal; questi i convocati:  Aquilani, Artur, Baptista, Bertagnoli, Cicinho, De Rossi, Diamoutene, Doni, Filipe, Juan, Loria, Menez, Mexes, Montella, Motta, Panucci, Pizarro, Taddei, Tonetto, Vucinic.
    Alle 18 scende in campo l’Inter che, dopo la batosta subita in Coppa Italia contro la Sampdoria, torna a Marassi contro il Genoa di Gasperini.
    Mourinho predica prudenza: “Sarà una partita importante. Il Genoa gioca bene, in modo veloce e adattato alle caratteristiche dei suoi giocatori. È una squadra di gran qualità, gioca un bel calcio, senza pressione perché la loro unica pressione è solo quella di giocar bene. La loro attuale posizione in classifica li permetterà di arrivare in zona Uefa e, forse, anche in Champions League. Gioca con grande gioia e tranquillità e questo è positivo per loro”. Sulla formazione: “In difesa ci saranno gli stessi giocatori che c’erano in campo contro la Sampdoria, oltre a Nicolas Burdisso e Davide Santon, a centrocampo tornano Cambiasso e Stankovic, in porta Julio Cesar e in attacco ci sarà Ibrahimovic. A chiudere il sabato degli anticipi è la Juventus che vorrà fare suo il derby; Per quanto riguarda la squadra che intende mettere in campo, Ranieri dice: “Credo che tutti vorrebbero giocare queste partite e chiaramente chi non giochera’ magari sara’ deluso. Ma se ne fara’ una ragione”. Grygera non sarà del match a causa di un pestone, mentre Nedved, così come Chiellini, potrebbe essere in campo fin dal primo minuto.

  • Moggi: Mourinho ha paura

    L’ex direttore generale della Juventus continua a sparare a zero sul tecnico portoghese

    Luciano Moggi torna a parlare riguardo le polemiche che hanno interessato l’Inter e i presunti favori arbitrali di cui starebbe beneficiando. “Mourinho ha paura di perdere il campionato. Alla fine la squadra vincerà perché è superiore alle altre. Questo testimonia com’è fatto il calcio: esistono delle guerre tra le società che non hanno nulla a che vedere con gli arbitri. Nessun direttore di gara viene comprato, alle squadre forti arrivano i favori senza essere richiesti, spontaneamente. Il più forte resta sempre il più forte”. E aggiunge: “Prima all’Inter si utilizzava Telecom, adesso le polemiche escono spontaneamente. Poi guarda caso la Juve va a Roma contro la Lazio e nell’incertezza gli annullano un gol. I dirigenti della Juve stanno zitti perché sono educati, diventano simpatici mentre l’Inter, che nel frattempo vince, diventa una squadra antipatica a tutti, e oggi sta provando qualcosa di cui un tempo accusava i bianconeri. Bisogna essere forti anche in questo. E quando dicevo che mi difendevo…”.
    Poi un pensiero va al derby di campionato contro il Torino: “La Juve ha giocato ogni tre giorni, la sfida contro la Lazio non era fondamentale. E’ stata penalizzata in tutto, pure nel calendario, di più non si può. E’ chiaro comunque che il derby è una partita che sfugge a ogni pronostico”. E i granata? “Evidentemente Cairo non ha investito bene. E’ appassionato, sta facendo il possibile, ha perso il vizio di fare tutto da solo. Stanno cercando di risollevarsi e mi sembra che ci stiano riuscendo. Ma sabato la partita sarà complicata”.

  • Maldini:”ma lo Special One cosa ha vinto?”

    “Per ogni suo trofeo noi ne abbiamo vinti cinque”

    Se il Milan ha deciso di tener un profilo basso e non cotrobbatere alle parole di uno scatenato Mourinho, il suo capitano non è dello stesso avviso.  Maldini entra da difensore puro e sicuramente alimenteranno ancora le polemiche le sue esternazione anche se specifica che non vuol creare un botta e risposta con Mourinho e che a pare suo “è stato troppo duro nei confronti della Juve sopratutto”. Poi continua la bandiera del Milan “non credo che gli convenga metterla sul piano dei trofei vinti. Per quel che mi riguarda, nei miei anni di Milan, per una cosa che può aver vinto lui io ne ho vinte cinque“. Adesso attendiamoci la replica dello Special One o nuovi protagonisti in questa vicenda che sta surriscaldando troppo gli animi, in un momento delicato, di un campionato già chiuso da tempo.

  • Juventus: La Conad è il primo partner per il nuovo stadio

    Juventus: La Conad è il primo partner per il nuovo stadio

    20 Milioni alla Juve in cambio dei diritti di gestione delle aree commerciali esterne allo stadio

    TORINO – Sarà uno “stadio alla torinese”, più che uno stadio all’inglese. La definizione è dell’ad bianconero Jean Claude  Blanc, alla presentazione dell’accordo tra la Juventus e la Conad, che vedrà il colosso della distribuzione alimentare titolare dei diritti di gestione delle aree commerciali esterne del nuovo stadio bianconero. Un investimento di oltre 90 milioni per la Conad, che ne ha pagati 20 alla Juventus per la cessione dei diritti commerciali, più una decina al Comune di Torino per gli oneri di urbanizzazione. Un investimento che produrrà posti di lavoro: 3000 a tempo determinato per due anni, nel cantiere messo in piedi per la totale riedificazione del vecchio Delle Alpi, 800 fissi in futuro, tanti saranno gli impiegati del centro commerciale. Non basta: ci sono ancora altri 8mila metri quadrati di spazio da cedere ad altro partner, che ovviamente non sarà un concorrente nel settore della grande distribuzione alimentare. I tempi: il 20 marzo inizieranno i lavori di demolizione esterna; ad aprile ci sarà la firma per lo sponsor che darà il nome allo stadio e a ottobre inizieranno i lavori interni, che dureranno meno di due anni, per consegnare l’impianto nel luglio del 2011. “E’ lo stadio più autonomo e integrato d’Europa”, ha spiegato Blanc, intendendo dire che l’impianto potrà funzionare 7 giorni su 7 indipendentemente dal calcio e che tra la parte prettamente sportiva e quella commerciale non ci saranno barriere di sorta, cioé chiunque voglia vedere la partita potrà al tempo stesso fare la spesa o mangiare o intrattenersi in compagnia in ogni area. Solo la Prefettura deciderà, in caso di partite a forte rischio, di vietare la somministrazione di bevande alcoliche, caso per caso. E’ una sfida innovativa, il primo esempio in Italia, che secondo Blanc lancia anche un modello di sicurezza e vivibilità: “Comincia di qui la nuova storia del calcio, un calcio verso il quale sta andando tutto il mondo, con stadi a dimensione umana, senza violenza e come uno spettacolo vero e proprio, da fruire da parte della famiglie”, come ha ribadito Jean Claude Blanc.
    fonte:ansa

  • Coppa Italia: Lazio-Juventus 2-1

    All’Olimpico i biancocelesti ribaltano il risultato nel secondo tempo

    La Lazio si impone, in rimonta, sulla Juve per 2-1 nella semifinale di andata di Coppa Italia giocata a Roma. Un risultato che premia i bianconcelesti, in attesa del ritorno a Torino il 22 Aprile prossimo, che tengono molto alla competizione visto che apre le porte ad una qualificazione Uefa per la prossima stagione.
    La Juventus, orfana di Buffon e Del Piero, si presenta all’Olimpico di Roma senza Buffon e Del Piero, tenuti a riposo da Ranieri in vista del derby di sabato sera con il Torino e della decisiva sfida di ritorno di Champions con il Chelsea di martedì prossimo.
    Tra i pali c’è Manninger e Ranieri si affida alla coppia d’attacco Amauri-Iaquinta con Trezeguet che si accomoda in panchina e pronto ad entrare; la Lazio risponde invece con Pandev e Foggia a supporto di Rocchi.
    La gara è piacevole e giocata a ritmi altissimi: sono i bianconeri a rendersi pericolosi per primi con Iaquinta che al 2′ lascia partire un destro che termina di poco a lato. Al 15’ è ancora lui a provarci, ma Muslera para a terra. Sempre l’attaccante bianconero, 3 minuti più tardi, viene lanciato in profondità da Tiago e batte Muslera ma l’arbitro Tagliavento annulla per fuorigioco che pare non esserci.
    La Lazio risponde timidamente con un tiro di Kolarov dalla distanza che non impensierisce Manninger.
    Il gol è nell’aria e la Juve passa in vantaggio a 10 minuti dal termine del primo tempo con Marchionni che raccoglie una respinta corta e dal limite dell’area, complice una deviazione di Kolarov, mette alle spalle di Muslera  realizzando l’1-0.
    I biancocelesti riordinano le idee e sfiorano in 2 occasioni il pareggio, prima con un tiro di Rocchi e poi su punizione di Ledesma ma Manninger si fa trovare pronto. Si chiude il primo tempo che vede la Juventus meritatamente in vantaggio.
    Nel secondo tempo il ritmo del match rimane altissimo come nel primo, e la Lazio attacca di continuo alla ricerca del pareggio. Rocchi al 53’, su assist dalla destra di Manfredini, non trova la porta, mentre 4’ dopo ci prova Matuzalem dalla distanza, ma inutilmente. Il portiere bianconero si supera al 65’ sulla conclusione ravvicinata di Lichsteiner, ma non può nulla sul sinistro di Pandev che, sulla ribattuta, firma il gol del pareggio.
    La Lazio, trascinata dall’incitamento del suo pubblico, va vicino al 2-1 con Foggia, ma Manninger si salva in angolo con un gran colpo di reni. E’ ancora il centrocampista biancoceleste a rendersi pericoloso al 71’ direttamente su calcio di punizione, mentre poco dopo un diagonale sinistro di Mauri esce di un soffio.
    I padroni di casa premono e si portano in vantaggio al 78’ con Rocchi, che resiste a Chiellini e batte di destro Manninger in uscita. La Juve è stordita e rischia di subire il 3-1, passivo forse troppo pesante per gli uomini di Ranieri alla luce di quanto fatto vedere nel primo tempo dai bianconeri.
    Delio Rossi può sorridere, Ranieri, invece, è già in clima derby e concentrato sulla sfida che vale una stagione con il Chelsea. La partita che la Juve non può proprio perdere.

    Il tabellino

    Lazio-Juventus 2-1
    Lazio (4-4-2) Muslera; Lichtsteiner (35′ st De Silvestri), Siviglia, Cribari, Kolarov;  Manfredini (9′ st Mauri), Ledesma, Matuzalem, Foggia (41′ st Brocchi); Pandev, Rocchi. (A disposizione: Carrizo, Rozenhal, Radu, Inzaghi) All.: Rossi
    Juventus (4-4-2) Manninger, Grygera, Mellberg, Chiellini, Molinaro; Marchionni, Sissoko (15′ st  Marchisio), Tiago (25′ st Poulsen), Nedved; Amauri (35′ st Trezeguet), Iaquinta (A disposizione: Chimenti, Ariaudo, Salihamidzic, Giovinco) All.: Ranieri
     Marcatori: 34′ pt Marchionni (J), 20′ st Pandev (L), 33′ st Rocchi (L)
    Arbitro: Tagliavento
    Ammoniti: Matuzalem (L), Iaquinta (J), Grygera (J), Sissoko (J), Chiellini (J), Marchisio (J), Rocchi (L)

    per vedere i gol clicca qui

  • Juve su Mourinho: “Inter si dissoci”

    Dopo Spalletti, la Figc sta valutando le sue dichiarazioni

    Non si è fatta attendere la replica della Juve che non ha gradito l’esternazioni di José Mourinho: “Dopo aver letto con attenzione le gravi dichiarazioni rilasciate dall’allenatore dell’Inter, la Juventus manifesta stupore e sdegno e chiede all’Inter di dissociarsi pubblicamente da tali esternazioni”, recita una nota del club. “Con le sue dichiarazioni, l’allenatore dell’Inter ha mancato di rispetto non solo alla Juventus e ai suoi 14 milioni di tifosi, ma a tutto il calcio italiano. Piuttosto che alimentare una pericolosa cultura del sospetto, i rappresentanti delle società hanno il dovere di dimostrare educazione e senso di responsabilità per sostenere l’evoluzione del calcio italiano e della sua immagine internazionale”.
    Anche in Federcalcio, comunque, le parole del tecnico interista non sono state digerite: “I toni usati dall’allenatore portoghese determinano soltanto l’inasprimento dei rapporti. Le sue sono frasi di nessuna utilità per il mondo del calcio”.
    “Fermo restando – conclude la nota della Federcalcio – l’approfondimento di competenza degli organi della giustizia sportiva. Che naturalmente sta valutando il contenuto delle dichiarazioni di Mourinho”.

  • Coppa Italia: le semifinali. Oggi Lazio-Juve, domani Inter-Samp

    La Lazio per salvare una stagione, la Juve per dar minuti a chi ha giocato meno.

    Nel momento piu incandenscente della stagione, arrivano le semifinali di coppa Italia. Sicuramente sia Ranieri che Mourinho ne avrebbero fatto a meno, per poter lavorare in vista dell’anticipo di campionato ma sopratutto in vista del fondamentale ritorno di Champions League. Con morale diverso,Lazio e Samp, ma sopratutto per salvare una stagione fino a questo momento condita da alti e bassi, arrivano a questa semifinale.In casa Lazio, la Coppa Italia è l’obbiettivo principale della stagione. In caso di finale, magari contro l’Inter, pur perdendo un posto in Uefa sarebbe garantito. Rossi sembra intenzionato a scheierar la migliore formazione possibile in modo da sfruttare il fattore campo e metter gia stasera una serie ipoteca sulla finale di Coppa Italia, che può valere l’Europa.Ranieri ieri s’è lamentato , anche con qualche ragione, ma pure abbondantemente fuori tempo massimo: «Non è una seccatura, perché noi vogliamo fare bene, ci teniamo – ha attaccato il tecnico della Juve – ma avevamo chiesto di cambiare data».”«Era doveroso spostare questa partita – ha continuato Ranieri – almeno se vogliamo avvantaggiare le squadre italiane in Europa”. Ci hanno detto che c’era la Coppa Uefa, ma quando io giocai la semifinale di Champions contro il Monaco, in Francia fermarono il campionato». Oggi, avrebbe preferito impiegare diversamente i suoi: «Allenarmi, invece di fare un’altra partita». In porta ci sarà Manninger, mentre in difesa Mellberg prenderà il posto di Legrottaglie. Il centrocampo potrebbe essere formato da Salihamidzic, Sissoko, Tiago e Nedved, mentre la coppia d’attacco sarà composta da Iaquinta e Amauri. In panchina potrebbe riverderi Zebina, assente dall’estate scorsa, ma ormai pronto a tornare in gruppo.

    Le formazioni
    LAZIO (4-4-2): Carrizo, Lichtsteiner, Siviglia, Cribari, Kolarov; Foggia, Ledesma, Matuzalem, Mauri, Rocchi, Pandev All. Rossi
    A disposizione: Muslera, De Silvestri, Rozehnal, Radu, Manfredini, Brocchi, S. Inzaghi.

    JUVENTUS (4-4-2): Manninger; Grygera, Ariaudo, Chiellini, Molinaro, Salihamidzic, Sissoko, Tiago, Nedved, Iaquinta, Amauri. All. Ranieri
    A disposizione: Chimenti, Mellberg, Marchionni, Poulsen, Marchisio, Giovinco, Trezeguet.

    Arbitro Tagliavento, diretta su RaiUno ore 20:45