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  • Trezeguet nella leggenda: 167 reti come El Cabezón Omar Sivori

    Trezeguet nella leggenda: 167 reti come El Cabezón Omar Sivori

    trezeguetDavid Trezeguet è ormai una pietra miliare della storia juventina, il bomber francese con la rete del 5 a 2 segnata questa sera all’Atalanta raggiunge il prestigioso traguardo di 167 reti in carriera raggiungendo una leggenda del calcio juventino come Omar Sivori.
    Trezeguet che a fine stagione lascerà la Juventus è l’attaccante straniero più prolifico della lunga storia bianconera e in questa stagione è il capocannoniere della rosa prendendosi l’ennesima rivincita su chi nella passata stagione lo definiva finito. ecco le parole del bomber francese: Questa sera è stata la partita perfetta“E’ qualcosa che non mi aspettavo quando sono arrivato alla Juve – ammette Trezeguet davanti alle telecamere di Sky – Adesso mi manca un gol per superare Sivori. E questo è un traguardo molto importante per me”

  • Serie A: le interviste di Atalanta – Juventus

    David Trezeguet: “Sono contentissimo, sono arrivato a un traguardo personale molto importante, raggiungere Omar Sivori è qualcosa che non mi aspettavo quando sono arrivato alla Juve, però la cosa più importante per quel che riguarda stasera è che abbiamo fatto un’ottima gara, abbiamo dimostrato che abbiamo ritrovato la voglia, che la squadra è molto tosta. Siamo contenti, molto stanchi perché il campo era un po’ pesante, però alla fine siamo riusciti a vincere una partita molto importante”.

    Ciro Ferrara: “Riprendere l’Inter? Calma, calma, calma, perché noi sappiamo che l’Inter è campione d’Italia e tutte le squadre quest’anno fanno la lotta contro l’Inter per cercare di strappargli lo scudetto. La Juve deve pensare al proprio campionato e a continuare a migliorarsi». Predica calma, Ciro Ferrara, dopo il rotondo successo per 5-2 sull’Atalanta che ha portato la Juve momentaneamente a quattro punti dall’Inter. «Credo che le gare come quella di stasera ti diano convinzione, forza e ti facciano capire che noi, con questo spirito, possiamo giocarcela fino in fondo -dice Ferrata a Sky-. Non sarà facile, non è facile recuperare il distacco, ma siamo tenuti a provarci, non è ammissibile rilassarci, siamo a novembre, il campionato è ancora lungo” – continua Ferrara – “Dobbiamo avere questo tipo di mentalità, sempre propositiva, che ci spinge a tenere lontano dalla nostra area gli avversari. Devo essere sincero, secondo me, a parte la gara contro il Napoli in cui ci siamo fatti recuperare, la Juventus viene da una striscia positiva di risultati e migliora anche nel gioco. Stasera sono molto soddisfatto di come la squadra, con personalità, ha gestito anche momenti difficili, perché nel momento in cui per due volte accorciano le distanze un po’ di timore ci può essere, invece i ragazzi hanno continuato con la stessa mentalità, sono stati bravi nel possesso palla, si sono fatti trovare spesso liberi dalla marcatura”.

    Diego: “Sono molto felice per il gol ritrovato, per me è molto importante. Stasera ho provato sempre a farmi trovare smarcato vicino all’area e ho subito anche meno falli. Sono molto contento per il risultato ottenuto, così ritroviamo fiducia ma adesso dobbiamo trovare continuità. Stasera è stata la notte perfetta, ho segnato e abbiamo vinto. Il gol ti dà allegria e voglia di lavorare in serenità”

    Cannavaro: “Do un voto alto alla Juve, abbiamo imposto il nostro gioco dall’inizio alla fine anche se c’è stato qualche momento di tensione. Comunque anche dopo il gol dell’Atalanta c’è stata subito la nostra reazione in due occasioni». «Lo spirito in campo era giusto e non c’è stato mai l’incubo Napoli -conclude-. Giochiamo meglio fuori casa? Forse sì, infatti abbiamo ancora grandi margini di miglioramento”

    Conte: “Questa sera sono molto più sereno rispetto ai post-partita di Livorno e Cagliari. Credo che la gara, almeno sino al micidiale uno-due bianconero, sia stata bene interpretata dalla mia squadra che nella circostanza ha mostrato una notevole capacità di reazione riuscendo a tenere aperto il confronto sino a cinque minuti dal termine. Se avessimo pareggiato non avremmo rubato nulla. Dobbiamo sicuramente lavorare sulle situazioni difensive. Tramite il lavoro miglioreremo e riusciremo a centrare quello che è il nostro obiettivo: la salvezza”.

  • Serie A: highlights Atalanta – Juventus 2-5. I bianconeri tremano ma poi dilagano [video]

    Festival del gol all’Atleti Azzurri d’Italia di Bergamo che questa sera vedeva contrapposti l’Atalanta di Antonio Conte alla Juventus di Ferrara. Nella prima mezzora gioca meglio l’Atalanta ma su un invenzione di Grosso è Camoranesi a segnare il gol del vantaggio e pochi minuti dopo a regalare il raddoppio. Ma la partita non perde di intensità e nella ripresa Valdes accorcia le distanze ma è Felipe Melo a riportare sul doppio vantaggio i bianconeri. Ceravolo riporta a galla i bergamaschi ma Diego e Trezeguet chiudono definitivamente la parita

  • Calciopoli: le dichiarazioni di Manfredi strumentalizzate, ecco la fedele trascrizione

    In questi anni si è più volte parlato del maxi processo a Calciopoli come una grandissima bolla di sapone basata su scoop giornalistici e fomentato dall’esposizione mediatica. Non volendo entrare nel merito, in attesa che la giustizia faccia il suo corso, mettendo finalmente alla gogna i colpevoli e portando a galla i fatti reali, gradiremmo però che gli organi di stampa questa volta facciano da fedeli cronisti del Processo in corso a Napoli evitando di strumentalizzare con l’ormai famosa strategia “divide et impera” di romana memoria.

    Le dichiarazioni dell’ex segretario del CAN estrapolate ieri dagli organi di stampa non facevano altro che aumentare i sospetti sul come avveniva il sorteggio arbitrale accusa peraltro già smentita da una sentenza della Corte di Appello del Tribunale di Roma.

    Per aiutarvi a farvi una vostra idea su questa vicenda riportiamo dal blog dell’Uccellino di Del Piero la trascizione integrale della deposizione rilasciata da Martino Manfredi alla Procura di Napoli.

    “Mi viene chiesto come poteva essere falsato il sorteggio arbitrale tanto da poter predeterminare gli abbinamenti arbitri-partite così come emerso e se in merito a tali aspetti possa avere in qualche modo conoscenza di specifiche circostanze. Rispondo affermativamente nel senso che ora intendo spiegare. Nel corso degli anni le sfere sono sempre state le stesse e con il passare del tempo le stesse presentavano visibili segni di usura. In particolare a causa dei difetti di apertura e chiusura delle sfere, nel corso dei sorteggi le stesse venivano battute per terra per aprirle e proprio tale azione meccanica aveva provocato con il passare del tempo una perdita della vernice nella parte della rigatura per l’avvitatura di ciascuna semisfera (erano palline di metallo laccate con vernice colorata, ndACB). Tale mancanza della verniciatura differiva da sfera a sfera per grandezza della chiazza. Tale usura riguardava in modo particolare le sfere di colore giallo contenente i biglietti indicanti gli arbitri mentre erano di numero inferiore quelle verdi e rosse che presentavano tali segni distintivi. Generalmente l’estrazione delle sfere avveniva prima delle partite e poi dell’arbitro ma non so indicare le volte in cui è avvenuto il contrario o in cui l’azione è avvenuta in contemporanea. Al sorteggio venivano portate un numero di buste corrispondente a seconda della stagione ad un numero di fascie in cui venivano suddivise le gare ovvero se il sorteggio prevedeva che le partite fossero suddivise in un dato numero di fascie. A tale numero corrispondeva naturalmente un medesimo numero di arbitri divisi per tale fascia. I sorteggi mediamente duravano poco, tra i 10 e i 15 minuti circa, e si svolgevano in un’atmosfera solitamente serena caratterizzata anche da pause dovute a scambi di battute fra i designatori e le persone presenti alla designazione tanto da determinare un atteggiamento solitamente amichevole e non certo di rigido controllo. Mi viene chiesto quindi a cosa potesse servire l’inserimento di una pallina gialla caratterizzata da segni distintivi e rispondo che ciò era legato all’esigenza dei due designatori di poter individuare una scelta arbitrale a loro gradita aggirando il sorteggio davanti al notaio. In pratica, il momento importante era rappresentato dalle pause di cui sopra accennato laddove Pairetto da una parte e il giornalista dall’altra rimanevano sospesi con le sfere tra le mani all’interno dell’urna stessa affermando la sfera prescelta o anche dopo che la sfera raccolta era stata portata fuori dall’urna e prima che fosse aperta. In pratica Pairetto, a cui spettava l’onere di scegliere la palla verde o rossa relativa alle partite, nel caso in cui era necessaria abbinare una scelta arbitrale individuata dai designatori, temporeggiva con scioltezza per qualche istante in attesa che il giornalista designato provvedesse a prendere la pallina gialla”.

    Il pm Narducci a questo punto interrompe il teste contestando al presidente le dichiarazioni e riportando uno stralcio della deposizione dello stesso Manfredi ai Carabinieri nel Maggio del 2006 “Torno a spiegare per farmi comprendere meglio la prassi regolare che Bergamo e Pairetto avrebbero dovuto osservare durante le fasi dell’estrazione delle palline. Pairetto doveva estrarre le palline relative alle partite. Si voleva che Pairetto doveva leggere il bigliettino relativo alla partita di calcio sorteggiata e solo in quel momento il giornalista scelto, che si trovava a fianco di Paolo Bergamo, avrebbe dovuto a sua volta estrarre la pallina contenente il nome dell’arbitro, così poi da poter determinare il regolare abbinamento partita-arbitro”. Quindi prosegue: “Sia in occasione dell’incontro Milan-Juve, sia in occasione di quest’altra gara di quel campionato – lasciamo stare per un attimo adesso di quale gara si tratta – mi sono accorto che Gigi Pairetto, magari contestalmente colloquiando con qualcuna delle persone presenti in sala, non aveva fatto la prescritta operazione da prassi, ma aveva indugiato ed aveva poi estratto realmente la pallina e letto il bigliettino della gara solo dopo che aveva notato quale era la pallina concretamente presa nelle mani dal giornalista”. E prosegue: “Cioè dunque le dice che al di là del colpo di tosse in questa circostanza ed in un’altra che lei non riesce a collocare esattamente nel tempo, aveva notato una variazione della prassi”.

    Ed ecco la risposta di Manfredi: ““Praticamente.. essendo comunque il giornalista a scegliere la pallina dell’arbitro.. il tergiversare era.. gli piaceva comunque mettere la mano dentro e girare in attesa della scelta del Pairetto della pallina della partita, quindi il tergiversare io lo intendevo dire.. magari mentre il Pairetto stava per prendere la pallina nel frattempo già il giornalista ha messo la mano dentro l’urna e girato le palline degli arbitri e scelto la pallina che avrebbe estratto dopo comunque che Pairetto avesse scelto la pallina della partita. Non so se sono stato chiaro..”

  • Serie A 12 Giornata: Atalanta – Juventus. Live streaming e probabili formazioni

    • ATALANTA – JUVENTUS (ore 20:45)

    Le ultime: Conte dovrà fare i conti con i tanti infortunati: Garics dovrebbe essere sostituito da Padoin che verrà arretrato sulla fascia difensiva di destra, out Manfrdini, De Ascentis, Barreto, Ferreira Pinto ed Acquafresca; in attacco la coppia sarà formata da Doni e Tiribocchi.
    Il “collega-amico” Ferrara non se la passa meglio. Uomini contati per il tecnico bianconero: riconfermato il 4-2-3-1 delle ultime uscite stagionali con Caceres a destra, Melo e Poulsen a formare la diga di centrocampo e Diego, Camoranesi e Giovinco alle spalle dell’unica punta Trezeguet che giocherà dal primo minuto viste le indisponibilità di Iaquinta e Del Piero e la squalifica di Amauri.

    ATALANTA (4-4-2): Consigli; Padoin, Talamonti, Peluso, Bellini; Ceravolo, Caserta, Guarente, Valdes; Doni, Tiribocchi.
    A disposizione: Coppola, Pellegrino, Garics, Radovanovic, Layun, Madonna, Tiboni.
    Allenatore: Conte
    Indisponibili: Acquafresca, Ferreira Pinto, Manfredini, De Ascentis, Barreto
    Squalificati: nessuno
    JUVENTUS (4-2-3-1): Buffon; Caceres, Cannavaro, Chiellini, Grosso; F. Melo, Poulsen; Camoranesi, Diego, Giovinco; Trezeguet.
    A disposizione: Manninger, Grygera, Molinaro, Legrottaglie, De Ceglie, Tiago, Immobile.
    Allenatore: Ferrara
    Indisponibili: Iaquinta, Salihamidzic, Marchisio, Zebina, Sissoko, Del Piero
    Squalificati: Amauri

    Potrai assistere alla partita direttamente dal tuo pc cliccando sul link che ti collegherà al canale: CANALE 1, CANALE 2, CANALE 3

  • Juventus, Del Piero: “Torno e conquisto il Mondiale”

    Juventus, Del Piero: “Torno e conquisto il Mondiale”

    Alessandro Del PieroNei momenti grigi di questa stagione da più parti arrivavano mugugni e critiche sui silenzi di Alessandro Del Piero, volevano che il capitano intervenisse per rassicurare tutti con le sue parole della bontà del progetto Juve. Del Piero non è persona da dichiarazione, non è il tipo che vuol addosso le telecamere fuori dal rettangolo verde, il capitano juventino è da sempre pronto ad assumersi le responsabilità in prima persona trasmettendo a tutta la squadra la sua voglia di lottare fino all’ultimo sforzo, trasmettendo l’importanza di mantenere un profilo basso fuori dal campo per non alimentare inutili polemiche.

    Pinturicchio però adesso è pronto e dopo la sosta tornerà ad indossare la fascia di capitano portata magistralmente nella prima parte di stagione da Gigi Buffon. “Tornerò dopo la sosta con ancora più desiderio di vincere. E a fine stagione arriverò più riposato. Sì, anche per il Mondiale – queste le parole rilasciate alla Gazzetta dello Sport – Ora sto bene ma è stata dura, più dura di quanto ricordassi. Non erò più abituato, da quattro anni non avevo un infortunio serio“. Del Piero poi analizza il momento della sua Vecchia Signora “Esprimiamo un buon calcio, sappiamo di poter ancora migliorare, ma il gioco c’è e si vede. Ci serve solo continuità di risultati”

    E rispondendo alla domanda sulla voglia di Diego di giocare in coppia con lui Alex sorridendo risponde “Diego non vede l’ora di giocare con me? “Dovrei essere io a dirlo a lui. Torno con più voglia di prima, non che prima non ne avessi ma ora ancora di più. Io largo a sinistra nel nuovo modulo? Ha detto bene Ferrara, non fossilizziamoci sui numeri”.

  • Il calcio è uno sport maschio! Ne siete sicuri? Guardate questo video….

    In Italia è di questi giorni la polemica dei presidenti delle società calcistiche per tutelare i loro gioielli dalle randellate di rudi difensori e centrocampisti avversari, la Juventus ha reclamato per il trattamento ricevuto dal brasiliano Diego. In passato anche Adriano Galliani si era lamentato del trattamento che riceveva Kaka e lo stesso successe a Roma per il suo capitano Francesco Totti.
    Se siete ancora convinti che il calcio sia una sport di soli uomini fatto di agonismo e forza fisica, guardate questo video di una partita di calcio femminile americano in cui le giocatrici se le danno di santa ragione, come due pugili sul ring.

  • Calciopoli: “le palline dei sorteggi erano truccate”

    Calciopoli: “le palline dei sorteggi erano truccate”

    Lega CalcioL’ex segretario del Can (Commissione arbitrale nazionale) Manfredi Martino interrogato come teste dalla Procura di Napoli in merito allo scandalo che sconvolse la serie A alla vigilia del campionato del Mondo e soprannominato Calciopoli svela particolari interessanti su come venivano sabotati i sorteggi arbitrali avvalorando la tesi di chi allora squalificò i designatori arbitrali Bergamo e Pairetto e di fatto decapitando i vertici della Juventus.

    “Le palline utilizzate per i sorteggi arbitrali erano vecchie, usurate e decolorate, soprattutto nella stagione 2004-2005” – ha raccontato Manfredi Martino – Nella scelta dell’arbitro di Milan-Juventus, decisiva per quel campionato qualcosa non andò per il verso giusto…”. Il pm Narducci, durante la fase di ascolto dei teste, ha focalizzato la sua attenzione sullo strano sorteggio di quel giorno, facendosi dare da Martino altri dettagli particolari: “Ci fu uno strano colpo di tosse del designatore Bergamo quando il giornalista incaricato dall’Ussi scelse la pallina gialla degli arbitri”.

    Bergamo presente all’udienza ad onor di cronaca ha smentito le accuse precisando le regole su come veniva effettuato il sorteggio “Il designatore arbitrale Pier Luigi Pairetto era troppo lontano dal tavolo dei sorteggi per riuscire a vedere le palline che venivano pescate dal giornalista di turno. Mi preme chiarire con precisione – ha detto Bergamo – come avveniva il sorteggio. In un’aula aperta al pubblico e davanti alle telecamere della tv ci sistemavamo a un tavolo lungo quattro-cinque metri. A un’estremità c’era Pairetto e davanti a sé aveva un’urna di vetro dove venivano poste le palline con all’interno i nomi degli arbitri. Al centro del tavolo sedeva un notaio incaricato dalla Figc, e c’ero io. All’altra estremità del tavolo c’era l’altra urna con all’interno le sfere relative alle partite da abbinare. Dalla sua posizione Pairetto non poteva vedere cosa ci fosse nell’altra urna. Inoltre noi non conoscevamo il nome del giornalista che sarebbe stato designato dall’Ussi se non pochi attimi prima del sorteggio”.

    Alla luce di quest’altra confessione bollenti tutti quelli che credono ancora nel complotto ai danni della Juventus dovranno quantomeno ricredersi e aprire gli occhi.

  • Champions League: il punto sulla 4 Giornata [Gironi A, B, C, D]. Bordeaux, Manchester United, Chelsea e Porto qualificate agli ottavi

    Champions League: il punto sulla 4 Giornata [Gironi A, B, C, D]. Bordeaux, Manchester United, Chelsea e Porto qualificate agli ottavi

    Champions LeagueClicca su girone per vedere calendario, risultati, marcatori e classifica del girone.

    Nel Girone A buone notizie per la Juventus che, considerata la crisi di gioco che sta affligendo la squadra di Ferrara, vince 1-0 a Tel-Aviv contro il Maccabi Haifa e mette una serie ipoteca sul passaggio agli ottavi di finale. Il gol della vittoria lo segna Camoranesi sul finire del primo tempo, imbeccato alla perfezione da un assist di Caceres. In classifica i bianconeri rafforzano la seconda posizione con un margine rassucurante di 4 punti sul Bayern Monaco quando mancano due giornate al termine.
    Il Bordeaux invece espungna l’Allianz Arena di Monaco di Baviera e ottiene la qualificazione agli ottavi di finale. I francesi regolano 2-0 il Bayern con le reti del sempre più convincente e trascinatore della squadra Gourcuff e dell’attaccante marocchino entrato in orbita Juve già da parecchio tempo Chamakh.

    Nel Girone B pari pirotecnico tra Manchester United e Cska Mosca: all’Old Trafford finisce 3-3 con i Red Devils sotto di 2 gol all’84’ quando poi ristabiliscono la parità con il gol di Scholes e l’autorete di Shennikov. Il Manchester passa agli ottavi di finale mentre i russi dovranno giocarsi ancora il passaggio del turno con il Wolfsburg che ha battuto a domicilio il malcapitato Besiktas: 3-0 con i gol di Misimovic, Gentner e Dzeko. Tedeschi a quota 7 e Cska che segue a 3 lunghezze di distanza con lo scontro diretto a Mosca in programma il 25 novembre.

    Nel Girone C il derby d’Europa tra Milan e Real Madrid finisce 1-1. Spettacolo puro a San Siro, gara giocata ad alti ritmi e portieri protagonisti in più di un’occasione. Vantaggio merengues di Benzema, lesto a cogliere una respinta corta di Dida, pareggio di Ronaldinho su rigore per fallo di mano di Pepe su cross di Zambrotta. In classifica Milan e Real Madrid guidano appaiate con 7 punti mentre si avvicina il Marsiglia protagonista della goleada sullo Zurigo: 6-1 il risultato finale e francesi che si giocheranno le chance di qualificazione nelle prossime due gare.

    Nel Girone D raggiungono la qualificazione agli ottavi il Chelsea di Ancelotti, 2-2 a Madrid contro l’Atletico con le doppiette di Drogba e Aguero, e il Porto, corsaro a Nicosia (1-0 con gol di Falcao).