Nonostante le assenze di 12 giocatori impegnati con le rispettiva nazionali, la Juve prosegue la preparazione con partita amichevole a fine seduta.
Le squadre, composte da una parte da Giovinco, Del Piero, Marchisio, Molinaro e quattro Primavera mentre dall’altra De Ceglie, Amauri, Diego, Grygera, Trezeguet e altri tre Primavera.
Il capitano, come aveva promesso nel video di lancio del suo nuovo sito ufficiale, sembra essere tornato in campo con la voglia di dimostrare che è più forte di prima e infatti è stato l’ autore, insieme al suo “avversario” Diego, di pregevoli giocate sotto lo sguardo di Ferrara e del Ds Secco.
Sissoko ha proseguito il suo allenamento che prevedeva un riscaldamento differenziato mentre l’unico assente di oggi era Zebina il quale ha usufruito di una giornata di permesso.
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Juventus: Del Piero e Diego che spettacolo!
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Materazzi: “Juve più forte dell’Inter”, ritornano le provocazioni
Marco Materazzi, dopo un lungo silenzio dovuto all’assenza dai campi di gioco, schiarisce la voce e ritorna con le provocazioni sul suo bersaglio preferito:
“La Juve è molto più forte dell’Inter, ma noi non molliamo mai e grazie a questo superiamo la loro classe e tecnica“.Poi, accantonata l’ironia, guarda in faccia la realtà e, con un pizzico di nostalgia, il difensore nerazzurro parla della Nazionale:
“Per tornare dovrei prima giocare nel mio club. Comunque io vado sereno per la mia strada, sono sicuro che la nazionale farà benissimo. Nella vita c’è anche altro, ci sono le moto, ci sono i musei, c’è la famiglia e ci sono gli amici ”Chissà se il difensore è riuscito nel suo intento di provocare i rivali bianconeri ed arriveranno delle risposte da Torino…
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Juventus: l’interesse per Schelotto è reale
Momento positivo per il giovane oriundo del Cesena Ezequiel Matias Schelotto, il centrocampista in questa settimana è stato premiato per il buon rendimento in campionato con la convocazione nell’Under 21 di Pierluigi Casiraghi ed è venuto alla luce il forte interesse per l’esterno di centrocampo autore di 4 reti nell’attuale campionato di serie B della Juventus.
Schelotto è stato seguito in 4 occasioni dagli osservatori della Juventus ed è previsto la presenza di Mauro Castagnini, capo degli osservatori della Vecchia Signora, nella prossima partita che vedrà contrapposto al Cesena il temibile Torino di Colantuono.
Bisoli, attuale suo allenatore, è entusiasta di Schelotto e a suo avviso è pronto per calpestare terreni prestigiosi. Veloce, abile nel dribbling e con un innata propensione a saltare l’uomo per arrivare sul fondo. Il cartellino del giocatore è in comproprietà tra Cesena e Atalanta e questo potrebbe esser un problema vista che la Juventus si troverebbe a trattare su più tavoli, ma i numeri del giovane ragazzo fanno ben sperare e per questo la Juventus sembra disposta a portare avanti la duplice trattativa.
Guarda la prodezza di Ezequiel Matias Schelotto contro la Triestina
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Milan: è fatta per Otamendi? Sull’argentino c’era la Juventus
Il Milan continua a rastrellare il mondo calcistico alla ricerca di giovani talenti per il nuovo progetto societario lanciato in estate dalla dirigenza con la decisione di affidare la prima squadra a Leonardo e il settore giovanile a Giovanni Stroppa e Filippo Galli sotto l’attento sguardo del talent scout Mauro Pederzoli.
Dopo i colpi ganesi Adiyiah e Hottor nell’attesa di regolarizzare la posizione del “Gatinho” Pereira sembra in dirittura d’arrivo l’accordo per il giovane ma già conosciuto Nicolas Otamendi, il ventunenne difensore del Velez, vanta già qualche convocazione nella nazionale maggiore di Diego Armando Maradona, ha vinto il torneo di Clausura ricevendo il premio di giocatore rivelazione del 2009.
Otamendi potrebbe imparare dalla colonna milanista Alessandro Nesta per poi andare a formare insieme a Thiago Silva una coppia giovane e di prospettiva. Per assicurarsi il giocatore sembra che i rossoneri siano disposti a staccare un assegno da 15 milioni di euro per toglierlo all’agguerrita concorrenza che tra le altre vedeva interessata in Italia la Juventus e la Lazio, anche se il club di Lotito sembrava scartata a priori non potendosi permettere in questo momento tali trattative.
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Moggi: “perchè nessuno parla delle intercettazioni di Carraro “
Nel pomeriggio vi avevamo riportato le dichiarazioni spontanee rese dall’ex dg della Juventus Luciano Moggi davanti alla corte del Tribunale di Napoli in merito alle nuove accuse mosse dell’ex segretario della Can, Manfredi Martino sui sorteggi pilotati (leggi qui). In serata sono usciti altri stralci della deposizione di big Luciano nella quale si scaglia ancora una volta verso la carta stampata e le televisioni che a suo dire evitano di riportare alla luce le intercettazioni che condannano l’allora presidente della Figc Franco Carraro “La sua intercettazione e’ passata inosservata. Sono stato anche accusato di aver fatto retrocedere il Bologna, quando poi si va a leggere un’intercettazione dell’allora presidente Figc Franco Carraro nella quale dice al designatore Bergamo che bisogna aiutare Lazio e Fiorentina ad evitare la retrocessione. Guarda caso retrocedono Bologna e Brescia e si salvano Lazio e Fiorentina”. e in virtù di questa intercettazione che Moggi si sente scagionato “Detto questo vorrei chiedere cosa c’entra in tutto questo il sottoscritto, impegnato a difendere gli interessi della propria società di appartenenza e totalmente all’oscuro delle iniziative del presidente Federale”.
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Alex Del Piero rassicura “Tornerò più forte di prima”. Intanto festeggia i 35 anni
Da tanto tempo i tifosi bianconeri aspettavano dichiarazioni da parte del proprio capitano, e queste arrivano proprio nel giorno del suo 35esimo compleanno.
Amato come pochi, circondato da stima e affetto che vanno aldilà della fede juventina, Alex Del Piero, sommerso dagli auguri di buon compleanno risponde ai propri tifosi rassicurandoli:“Grazie per gli auguri, ma il regalo più bello vorrei farmelo il 5 dicembre. Sarebbe una gran festa” – riferendosi al big match tra Juve e Inter – “L’attesa e’ stata lunga, mi sto preparando senza risparmiare energie, sto crescendo giorno dopo giorno. Ho un grande futuro davanti, sarò migliore di prima”
Il capitano bianconero potrebbe tornare a disposizine di Ferrara proprio contro l’Udinese, squadra con la quale 11 anni fa subì l’infortunio più grave della sua carriera.Anche dalla società bianconera non tardano ad arrivare gli auguri che, attraverso il proprio sito ufficiale scrive:
“35 anni per Ale, gli ultimi 16 passati a cambiare la storia della Juventus, scrivendo pagine memorabili e abbattendo ogni primato: giocatore con più presenze (604) e bomber con più gol (262). Un evento, questo 35° compleanno, da festeggiare insieme ai tifosi bianconeri che si attendono da lui il regalo più bello: il ritorno in campo a breve. Ad Alessandro vanno i migliori auguri di tutta la Juventus“.Anche noi ci uniamo all’augurio della società perchè questo straordinario giocatore, simbolo di lealtà ed umiltà per tanti, possa ancora regalarci emozioni da scrivere nelle pagine del calcio.
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Liscio & Sbalascio: rinascita Juve, piangono Mourinho e Ranieri
Conclusa la 12esima giornata di campionato passiamo ad analizzare i promossi e i bocciati della settimana. Iniziamo subito col promuovere la goleada bianconera che trova un riscatto per la pessima figura rimediata sette giorni prima con il Napoli. Una Juve che travolge i bergamaschi, ma che evidentemente ama tenere i propri tifosi con il patema d’animo, visto che fino all 84′ , subisce l’attacco dei bergamaschi. Ma in questa Juve vogliamo premiare il giocatore che, insieme ad un impeccabile Buffon, è l’anima della squadra, Camoranesi: grinta, classe, un vero gladiatore in campo. Merita note di riguardo anche un altro importante campione che ha lasciato il segno nella storia juventina per ben 167 volte. Stiamo parlando di Trazeguet (al quale dedichiamo la copertina insieme al capitano) che, con il centro messo a segno ieri, ha raggiunto per numero di reti, un altro signore della storia juventina come Omar Sivori.
Stesso discorso iniziale fatto per la Juve, lo ropetiamo per il Milan che, avanti di due goal contro una Lazio poco convinta, decide bene di riaprire il match, pur su autorete fortunosa. Ad ogni modo la Lazio non sa approfittare degli spazi concessi dall’undici rossonero. Il Milan così si ritrova in terza posizione, la stessa che permette l’accesso in Champions League e che in molti ad inizio campionato ritenevano fosse una meta difficile da raggiungere.
Risultato positivo per il Genoa che si riprende così dalle ultime malefatte. Non ci sorprende più di tanto la rapida doppietta di Crespo, che ai goal ci ha sempre abituati, ma merita oggi le lodi Palacio, impeccabile per tutta la partita, è la fonte ispiratrice di tre delle quattro reti segnate.Nei flop della settimana invece rientra ancora una volta lo Special One Mourinho, si intende, non per i risultati che registra in campo, ma per le dichiarazioni che riesce a sfornare a fine partita. Passi che l’allenatore non sia soddisfatto della prestazione della propria squadra e in particolare da quella di Balotelli (il tecnico l’ha giudicata vicino allo zseru), ma che addirittura si parli male dell’arbitraggio di Rocchi… Cosa si dovrebbe recriminare alla giacchetta nera? Forse perchè, pur non giudicandolo un fallo volontario, su Viera che salta col gomito alto (e manda in sala operatoria De Rossi) almeno un giallo per gioco pericoloso poteva starci? O forse per i mancati gialli a Balotelli, Thiago Motta e Muntari ( ammonito, quest’ultimo addirittura in occasione del giallo “abbraccia” calorosamente Rocchi per convincerlo a sottarsi alla decisione, per poi mandarlo “con affetto” a quel paese una volta non riuscito nel suo intento). Insomma va bene lamentarsi per l’arbitraggio, ma non certo per i minuti di recupero (e poi si dice che sia Ranieri quello che piange sempre) ci chiediamo se fosse stato un Serse Cosmi qualsiasi a dichiarare che “a un arbitro va bene un pari“, sicuramente si sarebbero pretesi chiarimenti da parte della federazione.
E se è stato proprio lo Special allenatore nerazzuro a bocciare Balotelli, non possiamo sottrarci noi dal farlo, l’attanccante, attento più a “stroncare” che a punire gli avversari, sicuramente non è in serata.Continuiamo a bocciare la Lazio di Lotito che, in evidente stato di crisi, continua sulla falsariga dell’esclusione di giocatori fondamentali.
Continua ancora a naufragar il Siena che quasta volta deve fare i conti con la rinascita del Genoa, anche se la squadra toscana reagisce bene alla carica genoana riuscendo a riaprire una partita sul punteggio del 3-2 (finirà poi 4-2). In questo match ci sentiamo di bocciare i due portieri, Curci e Scarpi, decisamente in giornata no.
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Juventus: il colosso Kiessling il sostituto di Trezeguet?
Dopo la convincente vittoria di Bergamo contro l’Atalanta, in casa Juventus è tornato finalmente il sorriso. Merito anche dell’ex Claudio Ranieri, che ha pareggiato ieri a San Sirio 1-1 contro l’Inter, riducendo a cinque i punti di svantaggio dei bianconeri dai campioni d’Italia.
L’imminente sosta per le Nazionali servirà ai bianconeri non solo per riprendere le energie in vista della ripresa del campionato, ma anche per continuare a monitorare il mercato in vista di gennaio e, soprattutto, giugno. David Trezeguet ha già annunciato di voler lasciare la Juventus a fine stagione e per questo l’obiettivo principale della Vecchia Signora è quello di trovarne un degno sostituto. Oltre a Chamakh del Bordeaux, l’ultima idea in casa bianconera è quella che porta al tedesco Stefan Kiessling, attaccante 24enne di quel Bayer Leverkusen che sta dominando la Bundesliga.
Kiessling è un colosso di 191 centrimetri, molto abile nel gioco aereo ma anche con i piedi, che sta trascinando con 8 gol in 12 partite la squadra di Heynckes. Acquistato nel 2006 dal Norimberga, Kiessling è esploso definitivamente lo scorso anno con la maglia del Bayer, meritandosi anche la fiducia del ct della Nazionale tedesca Loew. Data la giovane età sarebbe senza dubbio un ottimo investimento per la Juventus e, viste anche le sue caratteristiche tecniche, potrebbee rappresentare l’erede ideale di David Trezeguet.
[via: juvemania.it] -
Fiorentina: il miracolo di Prandelli e Corvino. Adesso i tifosi sognano
In estate erano stati tutti messi sulla graticola tanto a far decidere al presidente Della di distaccarsi un pò dalle vicende societarie e diventare quindi più patron attento alle vicende economiche che tifoso ed esser disposto sempre a metter mano al portafogli. Le cessioni eccellenti di Felipe Melo alla Juventus e Kuzmanovic allo Stoccarda peraltro rimpiazzati con gli scarti juventini Marchionni e Cristiano Zanetti avevano fatto pensare ad un possibile ridimensionamento degli obiettivi societari. E invece?
I tifosi, gli addetti ai lavori e tutti coloro che superficialmente non avevano fatto i conti con le intuizioni di Pantaleo Corvino e Cesare Prandelli straordinari nel gestire e far crescere i viola. Alle due partenze eccellenti è corrisposto la definitiva consacrazione di Jovetic e Vargas diventate due bocche di fuoco sulla corsia sinistra e il loro valore di conseguenza è salito alle stelle. E Marchionni, Zanetti e Natali si sono rivelati investimenti intelligenti “da usato sicuro” per intenderci vuol dire che molte volte è sbagliato ragionare con il portafoglio.
La prova maiuscola di ieri ad Udine dimostra anche che la coperta non è cosi tanto corta, priva di uomini importantissimi come Mutu e Jovetic oltre che la difesa titolare e Zanetti a centrocampo, la Fiorentina è riuscita a compiere l’ennesimo salto di qualità trovando le risorse in un gruppo che non ha nessuna intenzione di smettere di stupire.
La scelta di Corvino di non far mercato durante l’estate cosi come quella nel Milan di Galliani è risultata ancora una volta azzeccata, il mercato estivo è stato drogato dalle spese folli di Real Madrid, Barcellona e Manchester City. Si rischiava di spendere una barca di soldi per giocatori che poi non avrebbero rispettato le attese, adesso invece nelle posizioni che contano in serie A e con la qualificazione in Champions League ormai vicinissima i tifosi sognano un colpo alla Corvino per continuare ad esser protagonisti.
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Serie A 12 Giornata: Atalanta – Juventus 2-5. Super Camoranesi, Trezeguet nella storia
La Juventus si riprende dallo shock subito domenica scorsa nella partita persa contro il Napoli e vince a Bergamo contro l’Atalanta con una goleada: 5-2 il risultato finale per gli uomini di Ferrara, che fa suo il confronto con il suo grande amico Conte, in cui sono andati a segno Camoranesi, che firma una doppietta a coronamento di una grandissima prestazione, Felipe Melo, Diego e Trezeguet che raggiunge a quota 167 reti un mostro sacro della storia del club bianconero, Omar Sivori.
Il risultato, forse troppo pesante per i padroni di casa, è comunque rimasto in bilico fino a 5 minuti dal termine quando poi Diego e Trezeguet hanno chiuso definitivamente la partita. Ciò non toglie che la Juventus, si è rialzata dal tappeto e ha ripreso a “menare pugni”, per usare un gergo pugilistico, portandosi a -4 dall’Inter capolista in classifica in attesa del posticipo di domani sera contro la Roma.Ferrara ripropone il 4-2-3-1 e manda in campo Trezeguet, unica punta rimasta disponibile, e Diego, Giovinco e Camoranesi ad inventare alle sue spalle; Conte deve fare ancora a meno di Acquafresca e si affida alla fantasia di Doni per mettere in difficoltà la retroguardia bianconera.
La prima occasione da gol è per la Juve e capita sulla testa del centravanti franco-argentino che mette alle spalle di Consigli ma la sua posizione, al momento del cross, è irregolare: l’arbitro così annulla giustamente il primo dei 3 gol non convalidati ai bianconeri.
Poco dopo però arriva il vantaggio su azione fotocopia: cross di Grosso e Camoranesi in movimento stacca di testa solo in area firmando l’1-0. Passano pochi secondi e l’italo-argentino raddoppia con una conclusione precisa dal limite dell’area.
L’Atalanta subisce il colpo e bisognerà attendere l’inizio del secondo tempo per vederla nuovamente aggressiva, quando accorcia le distanze con Valdes che, approfittando dell’ennesima dormita della difesa juventina, trafigge Buffon.
Ferrara vede di nuovo gli spettri di una domenica, anche perchè nell’arco di pochi minuti ai bianconeri vengono annullati altri due reti: la prima a Felipe Melo (forse il gol era regolare), la seconda a Poulsen ancora per fuorigioco. La terza conclusione però è regolarissima e giunge da una fiondata di Felipe Melo dalla distanza, imparabile per Consigli.
La partita non è ancora finita perchè c’è ancora il tempo del gol atalantino del 3-2 di Ceravolo, che beffa Buffon sul palo più lontano con un tiro a giro.
Alla fine arrivano le “mazzate” di Diego, che torna al gol con una bella percussione in area e tocco magistrale di sinistro, e di Trezeguet che fissa il risultato finale sul 5-2.Il tabellino
ATALANTA – JUVENTUS 2-5
36′ Camoranesi (J), 37′ Camoranesi (J), 51′ Valdes (A), 55′ Felipe Melo (J), 71′ Ceravolo (A), 84′ Diego (J), 87′ Trezeguet (J)
ATALANTA (4-4-2): Consigli; Garics, Talamonti, Peluso, Bellini; Ceravolo, Padoin, Guarente, Valdes; Doni, Tiribocchi (88′ Madonna).
A disposizione: Coppola, Bianco, Pellegrino, Radovanovic, Caserta, Tiboni.
Allenatore: Conte
JUVENTUS (4-2-3-1): Buffon; Caceres, Cannavaro, Chiellini, Grosso; Felipe Melo, Poulsen; Camoranesi, Diego (89′ Immobile), Giovinco (73′ De Ceglie); Trezeguet.
A disposizione: Manninger, Grygera, Molinaro, Legrottaglie, Tiago.
Allenatore: Ferrara
Ammoniti: 16′ Padoin (A), 18′ Grosso (J), 43′ Doni (A), 51′ Guarente (A), 58′ Poulsen (J), 77′ Cannavaro (J), 79′ Bellini (A), 88′ Trezeguet (J)