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  • Moratti: “piena fiducia in Mourinho ma bisogna riflettere”

    Massimo Moratti questa volta ha atteso un pò prima di parlare per far scemare in qualche modo la delusione e riuscire ad avere un quadro più lucido dell’inaspettato tonfo del Camp Nou. Il presidente è comunque molto severo ed esigente con la squadra perché a suo dire gli undici in campo martedi sera contro il Barcellona erano più forti di quelli schierati da Pep Guardiola.

    “E’ stato un viaggio inutile… Poi, mi sembra che, più che altro, abbiamo assistito a una perdita dei giocatori stessi. Quindi è un qualche cosa che giudicherei, anche se in un momento importante, come un singolo episodio, perchè non è mai successa una cosa così e credo che finisca lì. Questo non cancella la bontà del gioco delle altre partite, non cancella la continua crescita, non cancella il fatto che stiamo facendo una stagione ottima. Abbiamo fatto una pessima partita nel momento sbagliato”.

    Le parole post gara di Mourinho non hanno però incrinato il rapporto con il presidente Moratti che ribadisce la fiducia al tecnico ed al sul modus operandi:

    “Non ci siamo sentiti mercoledì perchè era la sua giornata tranquilla. Assolutamente non c’è nessun problema. Continua con la stessa fiducia, certamente lui analizzerà la partita dell’altro giorno, e dovrà farlo sia sul punto di vista dei giocatori sia su quello tattico. Quindi in tutti i casi sarà lui a dover fare questa cosa. Ma c’è la piena fiducia nei confronti di qualcuno che finora ha dimostrato di saper rispondere a questa fiducia”.

    L’ultimo appunto sulle prossime importanti partite che vedranno i nerazzurri impegnati contro Fiorentina, Juventus e Rubin Kazan: “Tutte queste partite sono sempre importanti. Sarà importante quella con il Rubin, le altre sono di campionato”. A dimostrazione di come il presidente Moratti quest’anno tenga tantissimo a fare bene in Champions League.

  • Evade dagli arresti domiciliari per vedere la Juventus

    A volte l’amore per la propria squadra di calcio ti porta fare gesti inspiegabili per chi non prova la stessa passione. Uno di questi è il gesto che ha compiuto un pregiudicato palermitano di Bagheria che per vedere la sua Juventus in coppa contro il Bordeaux decide di uscire di casa (dove era agli arresti domiciliari) per recarsi ad un vicino club bianconero. L’uomo sorpreso dai carabinieri è stato arrestato e a nulla è valsa la proposta del quarantacinquenne di poter almeno veder la partita, doppio dolore dunque per il siciliano oltre alla brutta sconfitta rimediata dalla sua squadra anche il ritorno in cella.

  • Champions League 5 Giornata: highlights di tutte le partite del 25-11-2009

    Tutti i gol del mercoledì di Champions League della quinta giornata. Juventus sconfitta a Bordeaux, Milan bloccato in casa dal Marsiglia e colpaccio del Besiktas vittorioso a Manchester.

  • Champions League: highlights Bordeaux – Juventus 2-0. I bianconeri crollano

    Serata da dimenticare per la Juventus che perde meritatamente a Bordeaux, già agli ottavi, per 2-0 trovandosi così a giocarsi le chance qualificazione nello scontro diretto contro il Bayen Monaco nell’ultima gara del girone l’8 dicembre. I francesi, orfani di Gourcuff, vanno a segno nella ripresa prima con Menegazzo al 54′ e poi con l’attaccante marocchino Chamakh che chiude la partita al 93′.

  • Champions League: le italiane e l’arte di complicarsi la vita

    La due giorni di Champions League poteva esser una rivincita del calcio italiano sui più quotati campionati esteri ma ancora una volta i team di casa nostra impegnati in coppa hanno deluso ad eccezione della Fiorentina ovviamente.

    Paradossalmente la squadra da cui nessuno si aspettava exploit è riuscita a buttar fuori dalla competizioni il Liverpool di Rafa Benitez, incubo ancora di tanti milanisti e una tra le squadre più accreditate per l’ambito trofeo. La situazione per i viola di Prandelli è ottima, in un girone di ferro sono riusciti nell’intento storico di qualificarsi con una giornata d’anticipo ma devono riuscire a compiere l’ennessimo miracolo contro il Liverpool per assicurarsi il primato e aver cosi più possibilità di andar avanti nella competizione.

    L’Inter delle italiane era quella ad avere l’ostacolo più duro, i campioni in carica al Camp Nou sono davvero un osso duro per chiunque ma quantomeno ci saremmo aspettati una squadra più tonica per cercare di scalfire il predominio del Barcellona. La qualificazione è ancora un obiettivo concreto ma per raggiungere il primato si dovrebbe sperare in un tonfo del Barcellona a Kiev e la vittoria dei nerazzurri sul Rubin Kazan.

    Si è bloccato anche il Milan costretto al pareggio da un Marsiglia ostico e deciso a non regalare niente agli avversari. La partita ai punti l’avrebbe vinta la squadra di Deshamps ma anche i rossoneri con Borriello e Pato avrebbero avuto la possibilità di chiudere il discorso qualificazione. Basterà vincere in casa dello Zurigo per esser sicuri del passaggio del turno e per aver il primo posto bisogna sperare che la squadra di Deshamps fermi il Real Madrid.

    Situazione complicata per la Juventus colpita ed affondata dal Bordeaux di Blanc, l’undici bianconero è apparso in un evidente stato confusionale con il recuperato Del Piero adattato in un ruolo non suo e Diego in evidente affanno. Alla Juventus manca ancora un identità di gioco ben precisa ma per continuare il cammino in Champions bisogna serrare i ranghi e riuscire a portare un risultato utile tra le mura amiche contro il Bayern Monaco per agganciare un secondo posto ricco di insidie.

    Arrivare secondi per le italiane significherebbe affrontare le ostiche spagnole e inglesi in dei match ad alto rischio che sarebbe stato meglio affrontare nei turni successivi.

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  • Champions League: Juventus sconfitta a Bordeaux. Decisiva la sfida con il Bayern Monaco

    Serata da dimenticare per la Juventus che perde meritatamente a Bordeaux, già agli ottavi, per 2-0 trovandosi così a giocarsi le chance qualificazione nello scontro diretto contro il Bayen Monaco nell’ultima gara del girone l’8 dicembre. I francesi, orfani di Gourcuff, vanno a segno nella ripresa prima con Menegazzo al 54′ e poi con l’attaccante marocchino Chamakh che chiude la partita al 93′.
    E’ l’ennesima prestazione deludente per gli uomini di Ferrara che ancora non è riuscito a dare un’identità alla squadra: manca il gioco, Diego sembra un pesce fuor d’acqua e continuando così vincerà sicuramente il premio come flop dell’anno a fine stagione, Felipe Melo, al momento, è stato sopravvalutato e Grosso si trasforma in peggio quando gioca con la maglia bianconera.
    Del Piero ha fatto quel che ha potuto (a lui non si poteva chiedere di più visto il recente ritorno dall’infortunio) ma non è riuscito a prendere la squadra per mano e guidarla al risultato positivo.
    Il Bordeaux un’identità ce l’ha eccome; Blanc ha preparato una partita perfetta sotto l’aspetto tattico ingabbiando il centrocampo juventino e mettendo le ali nel vero senso della parola alla squadra. Gouffran e Wendel hanno straripato dalle parti di Caceres e Grosso che per fermarli sono dovuti ricorrere più di una volta al fallo.

    La partita è stata sempre in mano ai francesi vicinissimi al gol con Chamakh al 38′ che imbeccato dal lancio lungo di Menegazzo si trova a tu per tu con il portiere ma Buffon non abbocca alle sue finte e sventa il pericolo. La Juventus del primo tempo è tutta in un tiro telefonato di Diego.
    Nella ripresa i bianconeri rientrano in campo con un altro piglio ma è il Bordeaux a passare in vantaggio al 54′: calcio di punizione battuto da Plasil e colpo di testa vincente di Menegazzo. Del Piero e compagni tentano una timida reazione ma producono solo un tiro dalla distanza di Diego che Carrasso respinge di pugno.
    A questo punto Ferrara decide per le sostituzioni (discutibili): prima toglie Del Piero per il giovane Immobile poi toglie Amauri gettando nella mischia Giovinco ma ne nessuno dei due incide sulla partita. A tempo scaduto arriva il gol del raddoppio di Chamakh che chiude i giochi.
    Tra due settimane sfida decisiva contro il Bayern Monaco da dentro o fuori.

    Il tabellino
    BORDEAUX – JUVENTUS 2-0
    54′ Menegazzo, 93′ Chamakh
    BORDEAUX (4-2-3-1): Carrasso; Chalmé, Ciani, Planus, Tremoulinas; Diarra, Menegazzo; Plasil, Gouffran (75′ Traorè), Wendel; Chamakh.
    A disposizione: Ramè, Placente, Sanè, Bellion, Saivet, Cavenaghi.
    Allenatore: Blanc
    JUVENTUS (4-2-3-1): Buffon; Caceres, Legrottaglie, Chiellini, Grosso; Sissoko (89′ Marchisio), Felipe Melo; Camoranesi, Diego, Del Piero (68′ Immobile); Amauri (78′ Giovinco).
    A disposizione: Manninger, Cannavaro, Grygera, Poulsen.
    Allenatore: Ferrara
    Arbitro: Gonzalez
    Ammoniti: Camoranesi (J), Felipe Melo (J), Legrottaglie (J), Caceres (J), Menegazzo (B), Traorè (B)

  • Champions League: Bordeaux – Juventus 2-0. Le interviste post gara

    Ciro Ferrara:“Abbiamo subito il gol forse nel nostro momento migliore. Abbiamo sofferto tantissimo i calci da fermo, mi ero raccomandato di non fare falli nei pressi dell’area di rigore eppure ne ho visti veramente tanti. E infatti entrambi i gol sono arrivati proprio da lì. Su palla inattiva quando hai una marcatura la devi tenere e mi sembra che nel primo gol non ci sia proprio stata. In queste situazioni ci deve essere la massima attenzione. Comunque il Bordeaux ci è stato superiore. Credo che la squadra abbia sofferto e chiaramente anche lui ha patito la grossa spinta del Bordeaux. Io non sono soddisfatto della prova della Juventus, non di Alessandro Del Piero. Vorrà dire che ci giocheremo tutto davanti al nostro pubblico. E la vogliamo vincere, non pareggiare, la sfida contro il Bayern”

    Nicola Legrottaglie: “Nel secondo tempo stavamo giocando meglio ma purtroppo ancora una volta abbiamo subito gol su palla inattiva. Peccato perché speravamo in un secondo tempo migliore. In queste competizioni sono decisivi i calci da fermo, loro sono bravi a sfruttarli. Complimenti a loro, pensiamo alla prossima. Non abbiam giocato da Juve ma ci può stare in un percorso, sappiamo cosa abbiamo sbagliato e sappiamo che non si deve ripetere. Siamo fiduciosi per l’ultimo impegno, lo affrontiamo in casa e abbiamo due risultati su tre”

    Gigi Buffon:La sconfitta di stasera non è una questione tattica, credo che sia una questione di mentalità, c’è una grande differenza tra giocare in Italia e giocare in Europa. Se non hai una organizzazione di gioco importante non ti basta essere forte fisicamente e avere un po’ di qualità, cose che magari bastano nella serie A ma non in Champions. E infatti non ricordo negli ultimi 5-6 anni una squadra italiana che va in trasferta in Europa e domina. L’unica che ha queste caratteristiche è il Milan, e infatti è quella che spesso riesce a vincere. Fino a stasera eravamo la migliore difesa della Champions League, ci affidiamo a questo. Vogliamo con tutte le forze raggiungere l’obiettivo minimo, poi vedremo. E su i cori a Balotelli: I cori? Per me si sta esagerando si sta facendo demagogia spicciola e si crea il razzismo all’incontrario. Non perdiamo quando ci dicono di tutto. La misura non va oltrepassata: anche a me ne dicono di tutti i colori, siamo grandi e vaccinati per sopportare”

  • Champions League 5 Giornata: Risultati, marcatori e classifiche dei Gironi A, B, C, D

    Un pareggio e una sconfitta, questo il bilancio delle italiane nel mercoledì di Champions League giunto alla quinta giornata:la Juventus viene sconfitta a Bordeaux per 2-0 e si giocherà la qualificazione agli ottavi di finale contro il Bayern Monaco. Il Milan pareggia in casa contro il Marsiglia 1-1 e deve rimandare la qualificazione all’ultima gara contro lo Zurigo.
    Risultato a sorpresa la vittoria del Besiktas all’Old Trafford contro i Red Devils del Manchester United.

    [Cliccando sul girone si potranno visualizzare le classifiche, risultati, marcatori e calendario del girone]

    GIRONE A

    • Bordeaux – Juventus 2-0
      54′ Menegazzo, 93′ Chamakh
    • Bayern Monaco – Maccabi Haifa 1-0
      62′ Olic

    GIRONE B

    • Cska Mosca – Wolfsburg 2-1
      18′ Dzeko (W), 58′ Necid (C), 66′ Krasic (C)
    • Manchester United – Besiktas 0-1
      20′ Tello

    GIRONE C

    • Milan – Marsiglia 1-1
      10′ Borriello (M), 16′ Lucho (M)
    • Real Madrid – Zurigo 1-0
      21′ Higuain

    GIRONE D

    • Apoel Nicosia – Atletico Madrid 1-1
      5′ Mirosavljevic (Ap), 62′ Simao (At)
    • Porto – Chelsea 0-0
      69′ Anelka
  • Juventus: cori razzisti contro Balotelli anche a Bordeaux

    Non si placano gli insulti degli ultrà bianconeri nei confronti dell’ interista Mario Balotelli. Ricordiamo come domenica scorsa durante la partita contro l’Udinese dalla curva juventina si alzò l’ignobile coro “se saltetti muore Balotelli” che costò 20 mila euro di ammenda alla società. Se i cori di quella sera potevano esser interpretati come un insulto alla persona e non al colore della sua pelle questa sera per non lasciar dubbi al coro di domenica si è aggiunto “un nero non può esser italiano“.

    L’intervento dello speaker, cosi come quello del ds Secco e del neo presidente Jean Claude Blanc sembra che siano riusciti a placare i cori scellerati di una curva ma questa volta il danno per la Juventus potrebbe esser maggiore visto l’intransigenza dell’Uefa intorno al tema razzismo.

  • Juventus: escluso Felipe Melo. E’ la conferma di un flop?

    Juventus: escluso Felipe Melo. E’ la conferma di un flop?

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    Dopo l’ennesima partita sbagliata contro l’Udinese Felipe Melo è costretto a lasciar il suo posto in mediana al recuperato e insostituibile Momo Sissoko nella partita di questa sera contro il Bordeaux in Champions League. In estate il brasiliano era stato preso per formare proprio con il maliano la cerniera del nuovo centrocampo bianconero ma le sue prestazioni altalenanti hanno convinto mister Ferrara a sostituirlo con il danese Poulsen passato dallo stato di cedibile di inizio campionato a quello di titolare quasi inamovibile.

    Nonostante le grandissime qualità Melo non riesce ad incarnare a pieno ciò che vuole la Juventus in quella posizione poiché spesso a portare troppo palla permettendo cosi alle difese avversarie di chiudersi e mandando fuori giri l’intera manovra. Il recupero di Sissoko e quello ormai imminente di Claudio Marchisio potrebbero relegare Felipe Melo ad un ruolo marginale confermando in tal modo le perplessità di chi in estate aveva valutato eccessiva la spesa di 25 milioni di euro per assicurarsi il brasiliano della Fiorentina.