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  • Juventus: Del Piero sta con Ferrara

    Ieri la società, tramite il presidente Jean Claude Blanc, aveva riposto piena fiducia in Ciro Ferrara smentendo di fatto l’ipotesi esonero nel caso non fosse riuscito a vincere le delicate sfide contro Inter e Bayern Monaco, oggi è toccato al capitano bianconero Alessandro Del Piero schierarsi dalla parte dell’allenatore e analizzare il momento negativo che sta attraversando la sua Juventus. E quando parla il capitano, si sa, parla a nome di tutta la squadra:

    La responsabilità è di tutti, giocatori compresi, dobbiamo dipendere da noi stessi. La cosa bella però in questo momento negativo che stiamo vivendo è che, guardandoci negli occhi, abbiamo capito che siamo tutti sulla stessa linea d’onda ed è questa unione che fa la differenza. L’allenatore è con noi e noi con lui, la società anche. Siamo al lavoro dobbiamo correggere tante cose e prepararci bene per questa sfida e per quello che verrà dopo. Indubbiamente ci attende una settimana difficile e impegnativa, prima l’Inter, poi la Champions League. Ma da tutti i momenti difficili si esce con l’unione e il lavoro. Di momenti negativi ce ne sono stati, il più negativo di tutti solo pochi anni fa (la retrocessione in Serie B) ma ci siamo risollevati da quello, contiamo di farlo anche ora“.

    La Juventus ha bisogno di tranquillità per affrontare al meglio la settimana terribile che l’attende; società e giocatori stanno con il tecnico, ora bisogna cacciare gli attributi e tornare la squadra vincente di un tempo di cui tutti avevano timore. Il campo darà le sue sentenze.

  • Juventus: è l’ombra di Lippi a proteggere Ferrara

    Ciro Ferrara naufraga in Sardegna, ma prima che faccia buio interviene il commissario campione del mondo. Sostiene Marcello Lippi: «Il campionato di Serie A rimane ancora aperto. Indubbiamente certi valori si stanno delineando, ma parlare di scudetto già assegnato mi pare esagerato». Vero, magari non sarà un granché. Ma con la Juve terza in classifica, a -8 dall’Inter, sottolineare il concetto ha almeno due significati.

    Primo: è questione di buon senso, lo raccontano i numeri. La difesa Secondo: allungare il discorso campionato, significa allargare gli orizzonti di Ferrara. Dire che deve restare al suo posto, sulla panchina bianconera.
    Così, per evitare che un progetto delineato venga cancellato. Sulla scelta di Ciro Ferrara, un’estate fa, è stato decisivo l’intervento di John Elkann, presidente della Exor. E il nipote dell’Avvocato ha già proposto a Marcello Lippi (almeno in due occasioni) di tornare alla Juventus, con l’incarico di direttore dell’area tecnica. Tutto, ovvio, dopo l’avventura Mondiale in Sudafrica.

    La proposta è stata confermata (pubblicamente) dallo stesso Lippi. Che anche la settimana scorsa, in un’intervista al settimanale «Espresso», non ha escluso l’ipotesi. Lippi, in passato, ha detto: «Non tornerò più sulla panchina della Juventus». Infatti un dirigente siede in tribuna. In panchina può restare Ferrara. Non lo ha scelto Lippi, certo. Ma la scelta della Juventus è stata (assai) gradita dal commissario tecnico. Lippi più Ferrara, non è l’unica combinazione. Ma è la più gradita: ai due interessati, ai vertici della Juventus. Ed esclude altri abbinamenti futuri.

    Ferrara è stato giocatore del c.t., ha fatto parte del suo staff azzurro. E’ uomo che merita fiducia. Quella del commissario tecnico, quella della Juventus. Finirà così, qualunque cosa succeda, anche contro Inter e Bayern Quelle notti, sotto le luci di Torino, l’ombra di Lippi si farà vedere. A Ferrara, un’ombra così, non fa paura. Fa solo coraggio.
    [via: gazzettadellosport]

  • Calciomercato: Dominguez addio Italia, l’argentino vicino al Valencia

    Calciomercato: Dominguez addio Italia, l’argentino vicino al Valencia

    alejandro dominguez
    Il Valencia ha iniziato la trattativa per portare al ‘Mestalla’ l’argentino del Rubin Kazan, Alejandro Domínguez. Secondo lo spagnolo ‘As’ la trattativa sarebbe cominciata ieri con una telefonata tra il presidente Llorente e gli agenti del giocatore. Le due parti si sarebbero date appuntamento per oggi. Una trattativa che si presenta difficile per ‘As’ a causa della richiesta degli agenti del giocatore che vorrebbero un contratto da 2,4 mn di euro all’anno per tre anni contro l’1,5 offerto dal club levantino per quattro anni.
    Il giocatore avrebbe già rifiutato le ‘avences’ di Zaragoza, Atlético de Madrid, Juventus e Roma proprio perchè vuole giocare nel Valencia.
    [via:juvemania]

  • Juventus, Blanc blinda Ferrara: “Non è in discussione, continuiamo con il nostro progetto”

    Dopo la sconfitta di ieri a Cagliari e le ultime deludenti prestazioni che avevano aperto il toto-allenatore, il presidente della Juventus Jean Claude Blanc interviene in difesa del tecnico Ciro Ferrara confermandolo sulla panchina bianconera non solo per le prossime due partite cruciali contro Inter e Bayern Monaco ma dimostrandogli fiducia incondizionata.
    Infatti Blanc ha di fatto escluso un possibile esonero dell’allenatore nel caso non dovesse centrare l’obiettivo degli ottavi di Champions League: “L’esito delle prossime due partite non cambierà nulla, andiamo avanti con il nostro progetto“.

    Progetto in cui rientra anche il fantasista pagato a peso d’oro nella scorsa estate Diego ma che ancora non ha dimostrato il suo talento nel nostro campionato: “Serve un pò di tempo per adattarsi al meglio; ad ogni modo subisce troppi falli, per questo non riesce a giocare come sa“.
    Poi Blanc, analizzado il morale della truppa, è sicuro che dalla crisi di risultati in cui versa la Juventus possa nascere una grande squadra: “Ho visto i ragazzi molto arrabbiati, da questa carica e questa grinta possono nascere grandi cose. Molti grandi club hanno passato periodi di difficoltà“.

    Vedremo nelle prossime settimane se le dichiarazioni di Blanc vengano confermate (anche l’anno scorso Ranieri fu confermato più volte dalla stessa società) oppure se sia stato solo un modo per tranquillizzare l’ambiente e cercare di dare una scossa per i prossimi fondamentali impegni che valgono un’intera stagione e nel caso di esito negativo cambiare guida tecnica.

  • Maifredi difensore di Moggi “Calciopoli una farsa per bloccare la Juventus”

    Calciopoli? Meglio stendere un velo pietoso su questa vicenda. Ve lo dico, Moggi e Giraudo avevano già comprato Gerrard e Cristiano Ronaldo.
    Si erano gettate le basi per un dominio bianconero che sarebbe durato almeno 20 anni ed allora hanno dovuto per forza inventarsi uno scandalo che uccidesse una squadra del genere.
    E la nuova proprietà Juve ne è stata complice.
    Ma dove si è visto mai un avvocato difensore che ancora prima di esser giudicato va davanti alla giuria e patteggia una pena congrua?

    Ricordate Gigi Maifredi? L’ex allenatore della Juventus chiamato alla guida della Vecchia Signora agli inizi degli anni ’90 per traghettare la Vecchia Signora nel nuovo modo di concepire il calcio ma che fallì clamorosamente, torna a parlare della sua Juventus a distanza di un ventennio e nonostante l’addio burrascoso lo fa sempre da juventino convinto. Le parole riportate sopra e dette dall’ex allenatore torna in auge l’ìpotesi di complotto nei confronti della Juventus orchestrato ad arte per ledere il predominio che la triade si stava preparando a compiere addirittura con gli acqusiti di due pezzi pregiati come Cristiano Ronaldo e Gerrard.

    Maifredi parla anche della Juventus attuale non risparmiando dalle critiche il tecnico Ciro Ferrara per la sua poca esperienza e nei confronti delle scelte societarie “Ciro è stato un grandissimo giocatore. Nella mia carriera da allenatore ho provato in tutti i modi ad averlo in squadra ma allenare è un’altra cosa.
    Lui non era assolutamente pronto per una squadra come la Juventus. Se invece la scelta della società è stata fatta per il futuro è ancora più sbagliato perché alla Juve si gioca solo per vincere e non si può aspettare che uno faccia esperienza a Torino”

  • Galliani sornione “da giovane simpatizzavo per la Juventus”

    Con il ritrovato Milan anche il vicepresidente Adriano Galliani sembra aver trovato l’entusiasmo e il sorriso dei giorni migliori, ritrovando quello smalto e quella sottile linea ironica dei periodi d’oro rossoneri. Dopo la vittoria di Catania realizzata grazie al ritrovato Klaas Jan Huntelaar ha voluto subito precisare che il Milan non può esser l’anti Inter “”Il Milan ha un buon rendimento ma davanti c’è un’Inter straordinaria. Abbiamo sogni, come tutti, ma non siamo l’anti-Inter. Nelle ultime sette gare abbiamo vinto sei partite e ne abbiamo pareggiata una senza recuperare punti. Non abbiamo tormenti, pensiamo solo alla nostra squadra”.” ma in cuor suo spera nella clamorosa quanto inaspettata rimonta.

    Oggi Galliani inizia a pensare alla prossima settimana e prima pensa al suo Milan “dobbiamo battere la Sampdoria per recuperare tre punti” e poi con il sorrisetto ironico svela sulla scia di Balotelli e Santon prima e Ancelotti dopo la sua passione da piccolo per la Juventus “Come tutti i monzesi che non si sentono milanesi da ragazzo simpatizzavo per la Juve, in Brianza è così, ma l’altra squadra che seguivo era il Milan. Mai l’Inter“.

  • Juventus: cercasi identità. Ferrara sulla graticola, Inter e Bayern decisive

    E’ un lunedi nero per Ciro Ferrara, la sua giovane carriera da allenatore è messa a rischio dalla crisi d’identità in corso tra le fila bianconere. Dieci giorni fa la Juventus era considerata la squadra più accreditata per intaccare la supremazia dell’Inter in campionato e il passaggio del turno in Champions League era poco più di una formalità. Le sconfitte con il Bordeaux e il Cagliari però rischiano di relegare i bianconeri ad un ruolo marginale sin dalla prima parte del campionato.

    Ferrara è sotto accusa per l’eccessiva confusione dei bianconeri, la mancanza di una vera impronta di gioco ma il disagio più grande è la messa in discussione da parte del tecnico degli acquisti estivi della società. Felipe Melo e Diego secondo la società non sono riusciti ad esprimere il proprio valore per la mancanza di certezze, il loro ruolo della Juventus è spesso in dubbio e cozza con le idee di modulo scelte in estate per il rilancio bianconero.

    All’orizzonte c’è l’Inter e il Bayern Monaco e in questi giorni Ferrara si giocherà parte della sua credibilità e del suo futuro, magari dall’alto della sua esperienza ventennale sui campi da gioco riuscirà a trovare la quadratura del cerchio proprio nel momento di difficoltà riuscendo a far tirare fuori ai suoi quel qualcosa in più contro i nerazzurri per il rilancio in campionato e contro i tedeschi per non correre rischi in Champions League.

    Una parte della tifoseria però inizia a mette in discussione il tecnico cosi come fece lo scorso anno con Ranieri chiedendo l’ingaggio di un trainer navigato ed esperto per traghettare la Juventus verso i traguardi prefissati. In questo momento il nome più gettonato è quello dell’olandese Guus Hiddink ma difficilmente la dirigenza bianconera cambierà guida tecnica in corso sovvertendo cosi le idee iniziali avallate da tutta la società con il bene placido del prossimo direttore generale Marcello Lippi. John Elkann ha però subito contattato il presidente Blanc per una presa di coscienza e di responsabilità da parte di tutti.

  • Liscio & Sbalascio: Huntelaar che sorpresa! Ferrara ma che partita hai visto?

    Si è appena conclusa il 14°turno di campionato e “Liscio & Sbalascio” riprende le sue promozioni e bocciature della giornata calcistica.

    Partiamo da ieri sera e promuoviamo senza alcuna riserva l’impresa del Genoa che nel derby della Lanterna si impone con il risultato di 3-0 umiliando i cugini blucerchiati.
    I rossoblu erano chiamati alla svolta dopo gli ultimi passi falsi e un derby è sempre un’ottima occasione per dimostrarla. Nel duello GasperiniDel Neri è il primo a trionfare, per le scelte tecniche, per l’interpretazione della partita, per la capacità di motivare i giocatori. Dopo l’aspulsione di Biava, il Genoa con l’uomo in meno rialza la testa e affonda la Sampdoria, che a dire il vero in campo sembra non essere mai scesa.

    E all’improvviso si impone nei nostri promossi anche Huntelaar che, chiamato da Leonardo a risollevare le sorti di una partita destinata sullo 0-0, realizza una doppietta nel giro di 5 minuti dall’ingresso in campo (dal 93′ al 95’le reti segnate). Giocatore sempre criticato e mai entrato nelle grazie dei propri tifosi, impiegato nel momento peggiore dei rossoneri è stato poi messo in naftalina da quando Leonardo si è inventato il “Modulo Entusiasmo“.

    Bene anche la Roma di Ranieri che con oggi colleziona il quarto successo consecutivo e poco importa se la prestazione non è stata delle migliori, se l’Atalanta fino all’ultimo ha sfiorato il pareggio, nel calcio contano i risultati.

    Bocciato senza remissione di peccato Ciro Ferrara e la Juventus tutta. Una squadra fatta di importanti campioni, invidiati da molte società, ma che in campo continua a deludere. La Juventus oscilla tra le vittorie schiaccianti alle quali susseguono prestazioni da dimenticare. Dopo il crollo in Champions League contro il Bordeaux, ci si aspettava oggi una reazione della squadra. Reazione che non c’è stata. E Ciro Ferrara dovrebbe esaminare meglio le partite a cui assiste, se nel dopo partita si sentono frasi come ” Oggi non meritavamo di perdere. Se pensate che siamo stati deludenti avete visto un’altra partita“. Noi crediamo davvero di aver sbagliato canale.
    La Juventus non ha un’identità di squadra, la Juventus di oggi ha gli stessi punti dell’anno scorso, gli stessi che aveva fatto Ranieri. E Ferrara quest’anno era chiamato a fare meglio di Ranieri.

    Dopo aver tessuto le lodi per il Genoa non possiamo non criticare la Sampdoria nel derby. Avevamo già sottolineato che l’undici blucerchiato sembrava non fosse scesa in campo. Come in ogni occasione che conta Cassano non è riuscito a prendere per mano la squadra, e qui si possono capire le contestazioni di una frangia di tifosi doriani, che si aspettano da un leader una reazione da “Leader”.

    Bocciamo anche Zamparini che dopo aver contattato nell’estate scorsa Walter Zenga per portare lo scudetto a Palermo, e dopo aver giurato di non rischiare la panchina in caso di sconfitta nel derby col Catania, pensa bene di esonerarlo per il pareggio rimediato ma il suo successore Delio Rossi, dimostra che i Limiti dei rosanero non stavano nella conduzione tecnica.

    Infine bocciamo ancora una volta quei tifosi bianconeri che anche a Bordeaux, durante la partita di Champions League, non hanno risparmiato i cori contro Balotelli, allo stesso modo come condanniamo i “buu” di oggi a Cagliari contro Sissoko, malgrado tra i media non abbia suscitato il clamore come per l’attaccante nerazzurro.

  • Juve sentito Prandelli: “Felipe Melo non è un regista”

    A Felipe Melo affidavamo compiti semplici, sia a centro destra sia al centro, perché non è un regista. Ha forza fisica, ma deve sapere cosa fare quando ha la palla, senza iniziativa propria. Può giocare da vertice basso, ma se gli interni si aprono poco o se il vertice alto gli viene troppo incontro va in difficoltà. Ha fisicità, personalità e buona ma non ottima visione di gioco, abbiamo cercato di dargli dei punti di riferimento

    In un momento delicatissimo per le sorti della stagione bianconera le parole di Cesare Prandelli contribuiscono a creare polemiche intorno alle scelte estive della Vecchia Signora. Nell’ambiente juventino si inizia a mugugnare sulla scelta di Ciro Ferrara come tecnico e sopratutto la scelta dei giocatori. I brasiliani Diego e Felipe Melo sono i principali elementi sotto accusa, ma se sul fantasista c’è la sensazione che da un momento all’altro possa sbocciare su Felipe Melo le critiche sono più aspre e le parole citate sopra da Prandelli a Firenzeviola.it ne sono l’ennesima conferma.

    Con il passare delle giornate si ha sempre più l’impressione che i 25 milioni di euro siano un regalo alla premiata ditta Corvino Prandelli e manna dal cielo per le casse della Fiorentina.

  • Serie A: highlights della 14 Giornata 29-11-2009

    La 14esima giornata di Serie A vede l’Inter vincere a Milano 1-0 contro la Fiorentina grazie al rigore di Milito negli ultimi minuti di gioco e vola a +8 sulla Juventus in classifica, vantaggio più che rassicurante in vista del derby d’Italia di sabato prossimo. I bianconeri vanno ko a Cagliari e continuano con la crisi di risultati. La Roma espugna Bergamo dopo essere passata in svantaggio rimontando con le reti di Vucinic e Perrotta. Vittorie per Bari e Chievo, pareggi tra Lazio – Bologna e Parma – Napoli.