Il Covid19 ha rivoluzionato le nostre vite, le nostre abitudini e anche il mondo dello sport, oggi a Nyon sono andati in scena i Sorteggi Champions ed Europa League per stabilire il tabellone.
Sarà una formula totalmente inedita, saranno sfide giocate tutte nel mese d’agosto a Lisbona, veniamo ad analizzare i risultati dei Sorteggi Champions per le italiane.
L’urna di Nyon non è stata per niente buona con le compagini del nostro paese, se la Juventus passerà il turno, rimontando lo 0-1 di Lione, si troverà contro nei quarti la vincente della sfida tra Manchester City e il Real Madrid (con i citizens avanti dopo il successo per 2-1 al Bernabeu).
Sorteggi Champions non certo positivi nemmeno per il Napoli.
I ragazzi di Gattuso se riusciranno ad eliminare il Barcellona dopo l’uno ad uno al San Paolo, si troveranno contro una tra Bayern Monaco e Chelsea (tedeschi nettamente favoriti dopo il successo per 3-0 in terra inglese) e poi andranno ad incrociare una tra Lione, Juventus, Real Madrid o Manchester City.
Lato del tabellone decisamente meno complesso per l’Atalanta che però per raggiungere la semifinale con una tra Atletico Madrid o Lipsia, dovrà eliminare i campioni di Francia del Psg che però arriveranno alla sfida senza aver ripreso il campionato.
RIEPILOGO SORTEGGI CHAMPIONS
Dopo i Sorteggi Champions passiamo ad analizzare i Sorteggi Europa League con Inter e Roma tra le protagoniste.
Anche qua si avrà una final 8, tutta in Germania, ma prima di arrivarci si dovranno disputare le gare di ritorno di sei partite e la gara secca delle altre due che sono proprio le sfide delle italiane, l’Inter contro il Getafe e la Roma contro il Siviglia.
Anche in Europa League non è andata poi benissimo, l’Inter, se supererà il Getafe se la vedrà con la vincente tra Rangers e Bayer Leverkusen (tedeschi vittoriosi 3-1 in Scozia) e poi in una eventuale semifinale con una tra Wolfsburg-Shakhtar e Eintracht Francoforte-Basilea.
Tremendo anche il cammino della Roma che prima dovrà battere il Siviglia, poi si troverà la vincete di Olympiacos-Wolverhampton (1-1 l’andata in Grecia) e poi nell’eventuale semifinale una tra Manchester United-Lask Linz e Copenhagen-Basaksehir.
Sono serviti i calci di rigore per assegnare la Coppa Italia, il primo trofeo post Lockdown se l’è aggiudicato il Napoli.
Gli uomini di Gattuso sono stati infallibili dal dischetto mentre per la Juventus hanno sbagliato Dybala e Danilo.
Una partita non certo spettacolare, anzi piuttosto bruttina, che ha visto però il Napoli meritare qualcosa di più già nei 90 minuti.
Per Gattuso primo trofeo da allenatore, per Sarri seconda finale stagionale persa.
Veniamo al racconto della finale di Coppa Italia Coca Cola.
Sarri decide di schierare i suoi con il 4-3-3 con Cuadrado sulla fascia al posto di Danilo mantenendo il tridente offensivo Douglas Costa, Cristiano Ronaldo, Dybala.
Gattuso oltre allo squalificato Ospina, sostituito da Meret, effettua altri tre cambi rispetto alla gara contro l’Inter: dentro Mario Rui, Fabian Ruiz e Callejon, fuori Hysaj, Elmas e Politano.
Pronti via e al 5° un errore in disimpegno di Callejon permette a Dybala di rubare palla e servire Ronaldo, Meret si tuffa e respinge.
La partita non regala emozioni, il Napoli attende tutto chiuso e la Juventus non trova spazio, al 20° ci prova Bentancur, troppo debole per impensierire il portiere degli azzurri.
Al 24° punizione pennellata di Insigne che scheggia il palo esterno.
Un altro errore in disimpegno permette a Dybala di cercare Cristiano Ronaldo ma Meret in uscita bassa è perfetto e fa suo il pallone, passano 3 minuti e Demme con la percussione riesce a calciare davanti a Buffon che chiude in corner. Dal calcio d’angolo palla che arriva ad Insigne che calcia da fuori, altro tocco di Buffon sul fondo.
Il primo tempo si chiude sullo 0-0
La ripresa comincia senza cambi.
La prima occasione della ripresa è per Fabian Ruiz che al 60° va al tiro da fuori, palla che finisce lontana dalla porta.
Grossa chance per Milik al 72° ma il suo tiro da posizione comoda, finisce altissimo, altra occasione per il Napoli ci prova Politano di testa, blocca Buffon.
Al 92° straordinario Buffon che respinge un colpo di testa di Maksimovic, sulla ribattuta arriva Elmas ma Buffon la tocca di quel tanto per mandarla sul palo.
Finisce 0-0, la Coppa Italia Coca Cola si deciderà ai calci di rigore.
Il primo a calciare è Dybala, Meret para. Per il Napoli calcia Insigne, gol. Tocca a Danilo, palla alta. Va Politano, Buffon intuisce ma non para, il Napoli si porta sul 2-0. Bonucci calcia, traversa e palla in rete. Anche Maksimovic non fallisce, 3-1 per il Napoli. Ramsey segna ed accorcia sul 2-3. Milik spiazza Buffon e regala la Coppa Italia al Napoli.
NAPOLI – JUVENTUS 0-0 (4-2 d.c.r.)
Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Maksimovic, Koulibaly, Mario Rui (80° Hysaj); Zielinski (87° Elmas), Demme, Fabian Ruiz (80° Allan); Callejon (66° Politano), Mertens (66° Milik), Insigne.
Allenatore: Gattuso.
Juventus (4-3-3): Buffon; Alex Sandro, Bonucci, de Ligt, Cuadrado (85° Ramsey); Bentancur, Pjanic (73° Bernardeschi), Matuidi; Douglas Costa (65° Danilo), Cristiano Ronaldo, Dybala.
Una Juve troppo brutta gioca un primo tempo troppo opaco con tanto di rete subita, non basta un’ultima mezz’ora in continua crescita per trovare il pari, a Lione i bianconeri escono sconfitti 1-0.
Lenta, a tratti impacciata e sottomessa per lunghi tratti al gioco dei padroni di casa, questo è stato il primo tempo della squadra di Sarri.
E’ vero che il gol vittoria di Tousart è arrivato con i bianconeri in 10 perché de Ligt era uscito a farsi medicare una grossa ferita sanguinante in testa, e con la difesa totalmente impacciata, non è stata però l’unico momento critico della prima frazione. La squadra di Garcia ha gestito a proprio piacimento il gioco creando altri potenziali pericoli.
Nel secondo tempo, con l’uscita di un Pjanic non proprio al top ed il conseguente ingresso di Ramsey la squadra è sembrata crescere ed ha preso in mano il pallino del gioco, sfiorando quel pareggio che forse avrebbe anche meritato.
Niente è compromesso ovviamente ma solo nel caso in cui allo Stadium si veda la Juve del secondo tempo, in quel caso il passaggio del turno è alla portata.
Veniamo al racconto della partita di Champions League tra Lione e Juventus.
La partenza della gara è decisamente su ritmi alti anche se per i primi 20 minuti i due portieri rimangono sostanzialmente inoperosi. Al 21° Ekambi attacca il primo palo su azione da corner, il suo colpo di testa sbatte contro la traversa. Alla mezz’ora de Ligt è costretto ad uscire per farsi curare una ferita alla testa, il Lione ne approfitta e con il perfetto inserimento di Tousart passa in vantaggio. Al 35° ci prova Ronaldo ma il suo tiro non rientra verso l’angolo basso. Al 41° pasticcio difensivo Pjanic-Bonucci, Ekambi prova ad approfittare ma calcia alto. Il primo tempo, per fortuna della Juventus, si chiude soltanto sul 1-0 per il Lione.
Si riparte senza cambi per il secondo tempo. La Juve prova a far gioco, il Lione si chiude molto bene. E’ un possesso palla però sterile, Lopes non deve compiere alcun intervento. Al 69° gran cross di Alex Sandro, Dybala arriva a colpire al volo ma mette fuori. Al 84° Ronaldo prova a colpire di testa, viene disturbato e cade chiedendo il rigore, Gil Manzano non fischia. Un minuto dopo Dybala inventa, Higuain però pasticcia e spreca. Al 87° Dybala riesce anche a trovare il gol ma è in fuorigioco di un niente, rete annullata. L’assedio non basta, finisce così, la Juventus perde a Lione e dovrà provare a ribaltarla a Torino nel ritorno per ottenere il pass per i quarti di Champions League.
Nell’altra gara di sera il Manchester City di Guardiola va sotto al Bernabeu per la rete di Isco ma poi la ribalta in pochi minuti grazie ai gol di Gabriel Jesus e De Bruyne. Altro problema per Zidane, il rosso a Sergio Ramos.
La Lazio ripete quello che aveva fatto solo pochi giorni fa in campionato e con lo stesso identico risultato batte la Juventus ed alza al cielo di Riad la Supercoppa Italiana 2019.
Un successo sostanzialmente meritato per la squadra di Inzaghi che nel primo tempo ha trovato il vantaggio con Luis Alberto prima di farsi riagguantare nel finale da Dybala.
Nella ripresa, l’equilibrio creatosi è stato spezzato dal gran gol al volo di Lulic bravo a sfruttare una difesa bianconera piuttosto incerta.
La punizione di Cataldi in pieno recupero è stata solo le ciliegina di una torta gustosa.
I complimenti vanno tutti alla Lazio che conquista così la sua quinta Supercoppa Italiana e visto che la vetta del campionato non è così distante magari può iniziare a fare un pensierino allo Scudetto, che non vuol dire esser la favorita al titolo ma che certamente la vedrà lottare con Inter e Juventus sino alla fine.
La finale di Supercoppa oltre ad evidenziare i meriti della Lazio ha portato alla luce alcune lacune nella Juventus.
La squadra di Sarri certamente con il tridente ha tanta potenzialità offensiva (anche se stasera si è vista poco) ma non consente un corretto equilibrio e concede molto dietro tant’è che gli avversari riescono spesso a creare occasioni e a segnare reti.
Niente di irrecuperabile ovviamente, a parte la delusione del titolo sfumato, se però la Juventus vorrà coronare quel sogno che rincorre da parecchi anni, dovrà certamente porre dei rimedi.
Veniamo al racconto della finale di Supercoppa Italiana 2019.
I primi minuti vedono la Juve tenere il possesso palla anche se è la Lazio a rendersi insidiosa con un tiro da fuori di Luis Alberto. Al 16° la Lazio passa in vantaggio, cross dal fondo di Lulic, sponda di Milinkovic-Savic e tocco vincente di Luis Alberto. La Juventus non riesce ad abbozzare una reazione rabbiosa, ci prova Ronaldo al 22° ma il suo tiro esce sul fondo. Al 31° pennellata di Dybala su punizione, palla fuori di niente. Passano un paio di minuti e un diagonale di Correa costringe Szczesny al riflesso prodigioso. Al 45° conclusione rasoterra dal limite di Cristiano Ronaldo, Strakosha respinge corto e da due passi Dybala spinge in rete. Si va al riposo sul 1-1.
Si riparte senza cambi per il secondo tempo. La prima conclusione è di Dybala ma il suo rasoterra esce non di molto. La Lazio ci prova con un paio di tiri che non impegnano Szczesny. La partita si mantiene equilibrata con possesso palla alternato tra le due compagini. Al 69° ci prova Correa su azione da corner, colpo di testa fuori di poco. Immediata risposta di CR7, palla che non passa lontana dal palo. Al 72° cross di Lazzari, sponda di Parolo e palla a Lulic che al volo segna. Al 82° Correa in contropiede trova il 3-1 ma si alza la bandierina, gol annullato. Al 90° gran colpo di testa di Bonucci, palla che sfiora il palo. Nel recupero un calcio di punizione di Dybala finisce contro la barriera, ripartenza Lazio, Szczesny salva ma sulla ribattuta Bentancur commette fallo e prende il secondo giallo. Sulla successiva punizione Cataldi trasforma per il definitivo 3-1. La Lazio conquista la Supercoppa Italiana.
JUVENTUS – LAZIO 1-3 (17° Luis Alberto (L), 45° Dybala (J), 73° Lulic (L), 93° Cataldi (L))
Juventus (4-3-3): Szczesny; De Sciglio (56° Cuadrado), Demiral, Bonucci, Alex Sandro; Bentancur, Pjanic, Matuidi (76° Douglas Costa); Dybala, Higuain (66° Ramsey), Cristiano Ronaldo.
Allenatore: Sarri.
Lazio (3-5-2): Strakosha; Luiz Felipe, Acerbi, Radu; Lazzari, Milinkovic-Savic, Lucas Leiva (64° Cataldi), Luis Alberto (67° Parolo), Lulic; Correa, Immobile (82° Caicedo).
Allenatore: Inzaghi.
Arbitro: Calvarese.
Ammoniti: Matuidi (J), Lucas Leiva (L), Luis Alberto (L), Cataldi (L).
I Sorteggi Champions di Nyon hanno regalato sorrisi a Juventus ed Atalanta mentre hanno accoppiato il Napoli con un avversario davvero temibile.
La Juventus giocherà infatti gli ottavi di Champions League contro il Lione, l’Atalanta se la vedrà con il Valencia, sarà spagnola anche l’avversaria del Napoli, i partenopei hanno infatti pescato il Barcellona.
Parola d’ordine non sottovalutare nessuno ma certamente questi Sorteggi Champions lasciano un sapore piuttosto dolce per la Juve.
Il Lione di Rudi Garcia, subentrato a Sylvinho, è certamente l’avversaria meno insidiosa tra le 5 che i bianconeri potevano trovarsi contro, oltretutto la certa assenza del talentuoso Depay, rottura del crociato nella sfida di Ligue 1 contro il Rennes, rende la sfida sbilanciata in favore dei bianconeri che nell’ultimo scontro Champions con i francesi, fase a gironi 2016/17, avevano vinto 1-0 in Francia e pareggiato 1-1 a Torino.
Per quanto riguarda questa edizione della Champions League il Lione si è qualificato al secondo posto nel gruppo G con 8 punti (2 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte) alle spalle del Lipsia.
Se i Sorteggi Champions hanno fatto sorridere la Juve, certamente l’urna di Nyon ha fatto molto felice l’Atalanta che ha evitato le super big europee e negli ottavi sfiderà un non certo imbattibile Valencia.
Los Murciélagos non sono certo gli ultimi arrivati, hanno vinto il proprio girone con 11 punti (3 vittorie, 2 pareggi ed una sconfitta) davanti a Chelsea ed Ajax ed hanno tra le proprie fila l’attaccante Rodrigo, l’ex Inter Kondogbia, gli esperti Gameiro e Garay ed anche il talentuoso Ferran Torres.
La Dea non dovrà certamente sottovalutare gli spagnoli o pensare di avercela già fatta ma certamente ci sono molte possibilità di veder proseguire i bergamaschi nel già storico e straordinario percorso Champions.
Amarissimo invece il risultato dei Sorteggi Champions per il Napoli, la squadra di Rino Gattuso agli ottavi dovrà vedersela contro il Barcellona.
Una sfida dal coefficiente di difficoltà altissimo, uno scontro che vede gli azzurri partire, sulla carta, in svantaggio e che vedrà Messi venire a giocare per la prima volta in quel San Paolo che fu teatro delle gesta del suo grande connazionale Diego Armando Maradona.
Il Barcellona si troverà di fronte la seconda italiana in questa edizione di Champions, i blaugrana hanno infatti vinto da imbattuti (4 vittorie e 2 pareggi) il proprio gruppo tenendosi alle spalle il Borussia Dortmund e costringendo all’Europa Legue l’Inter.
Nelle altre 5 sfide spiccano scontri di altissimo livello come Real Madrid-Manchester City,Chelsea-Bayern Monaco e Atletico Madrid-Liverpool. Il Tottenham di Mourinho se la vedrà con il Lipsia mentre Tuchel con il suo Psg sfiderà il proprio passato affrontando il Borussia Dortmund.
Serviva una vera e propria impresa calcistica, sembrava una montagna impossibile da scalare ed invece l’Atalanta è riuscita a rendere il sogno una vera e dolcissima realtà.
Già data per spacciata dopo 3 sconfitte nelle prime tre gare, la Dea ha saputo rialzare la testa ed arrivare a questa gara con tutte le porte ancora aperte.
La gara in Ucraina sembrava comunque uno scoglio difficile da superare, i nerazzurri di Bergamo invece hanno giocato un match di altissimo livello ed hanno trovato un grande successo, firmato dai gol di Castagne, Pasalic e Gosens tutti e tre nella ripresa, che permette a giocatori e tifosi di continuare a sognare.
Una Juventus decisamente inedita, con tante assenze, ha chiuso il girone di Champions da imbattuta uscendo dalla BayArena con un 2-0 maturato tutto nei minuti finali (CR7 ed Higuain i marcatori) proprio quando Maurizio Sarri ha messo in campo Dybala per comporre il trio d’attacco che molti vorrebbero vedere sempre in campo.
Davvero positivo anche il duo di centrali Demiral e Rugani.
Veniamo al racconto delle italiane in Champions partendo dalla gara in Ucraina dell’Atalanta.
La partenza vede l’Atalanta provare a fare la gara con lo Shakhtar in attesa e pronto a lanciarsi in rapide ripartenze. Al 5° clamorosa palla gol per i nerazzurri, Ismaily sbaglia il retropassaggio ma Muriel anziché tirare, su assist di Gomez, cerca Pasalic, anche il croato non sfrutta l’occasione, Pyatov si salva. L’Atalanta ci riprova anche con Gomez ma al 15° trema, Kovalenko trova il gol del vantaggio ma il guardalinee alza la bandierina, il VAR conferma. I padroni di casa provano a crescere con Taison che cerca di entrare in partita ma gli uomini di Gasperini reggono. Al 37° super parata di Gollini che mette in corner il colpo di testa da pochi passi di Moraes. Si va al riposo sullo 0-0.
Si riparte per il secondo tempo senza sostituzioni. Come ad inizio gara anche nella ripresa è l’Atalanta a fare la partita. Al 50° ci prova Muriel su calcio di punizione, Pyatov alza in corner. Al 56° Muriel, già ammonito, entra in scivolata e commette fallo, l’arbitro decide di non dare il secondo giallo all’attaccante colombiano. Al 64° altra grande parata di Gollini, l’azione però era stata fermata per fuorigioco. Al 66° Castagne riesce a trovare sotto porta il gol su assist di Gomez, si alza però la bandierina del guardalinee, l’azione però non è semplice da decidere, il VAR deve valutare. Il VAR ribalta la decisione, il gol è buono. Gli ucraini tentano una reazione così facendo si aprono varchi per l’Atalanta che però non sfrutta il contropiede. Al 77° Dodo commette fallo di reazione che gli costa il rosso diretto. Al 80° arriva il raddoppio, calcio di punizione laterale di Malinovsky che pesca Pasalic per il 2-0 dell’Atalanta. Al 86° gran tiro da fuori di Ismaily, la traversa dice di no. Al 91° super Gollini a deviare un gran rasoterra da fuori. Al 94° pasticcio di Stepanenko che serve Gosens, il tedesco da due passi non perdona. E’ impresa, l’Atalanta di Gasperini batte lo Shakhtar ed ottiene la qualificazione agli ottavi di Champions.
Ammoniti: Muriel (A), Alan Patrick (S), Freuler (A), Hateboer (A).
Espulso: Dodo (S).
Passiamo adesso alla gara di Leverkusen tra Bayer e Juventus.
Inizio gara su ritmi bassi, con i tedeschi a gestire maggiormente il pallone. Al 10° primo squillo Juve, Danilo pesca Higuain in profondità, il Pipita anziché tirare cerca l’assist, CR7 non ci arriva. Risposta Bayer con un gran tiro di Diaby che centra il palo. Al 21° si vede Cristiano Ronaldo, ottimo il movimento ma il suo diagonale non trova la porta per poco. Immediata risposta tedesca con un bel tiro di Bellarabi,Buffon respinge. Dopo una lunga serie di minuti senza emozioni arriva una bella chance per Higuain che da dentro l’area calcia alto. Al 44° Havertz viene liberato in area al momento del tiro pero Demiral si oppone e mette in corner. Senza recupero si va al riposo sullo 0-0.
Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Al 51° bel filtrante di Bernardeschi per Ronaldo che calcia e trova il gol, si alza la bandierina, rete annullata. E’ una Juve però che cresce e trova anche giocate di qualità. I ritmi rimangono bassi, non si vedono occasioni pericolose da ambo le parti. Al 75° bellissima azione della Juventus con Pjanic che lancia Dybala, la Joya dal fondo mette in mezzo per CR7 che da due passi non sbaglia. Il Leverkusen prova una reazione ma Buffon non viene praticamente mai impegnato. Al 92° arriva anche il raddoppio, Higuain si trova una palla al limite e lascia partire il rasoterra che batte il portiere. Finisce così, la Juve, se pur con molte assenze, vince anche a Leverkusen e chiude con 16 punti il proprio girone di Champions.
Nelle altre gare di serata tutto facile per Psg e Real che battono rispettivamente 5-0 il Galatasaray e 3-1 il Bruges. Vincono anche Bayern Monaco, 3-1 sul Tottenham, e l’Olympiacos, 1-0 contro la Stella Rossa. Nel girone della Juve l’AtleticoMadrid batte 2-0 la Lokomotiv Mosca e si qualifica. Fa il suo dovere il Manchester City che espugna 4-1 il campo della Dinamo Zagabria.
Basta un gran gol di Dybala, su punizione, per permettere alla Juve di ottenere successo e primo posto nel proprio girone di Champions. Muriel, su rigore, ed il Papu Gomez segnano i gol che liquidano la Dinamo Zagabria e lasciano ancora qualche speranza ai nerazzurri di raggiungere gli ottavi.
L’obiettivo per gli uomini di Sarri è stato raggiunto addirittura con un turno d’anticipo, il primo posto del girone permetterà di andare a Leverkusen in tutta serenità.
Protagonista della serata è stato certamente Paulo Dybala, autore dello straordinario gol partita ma anche di un gran primo tempo. Degna di nota anche la prova di de Ligt, perfetto nella ripresa quando l’Atletico Madrid ha iniziato a spingere alla ricerca del pareggio.
Nella gara di San Siro una straordinaria Atalanta ha totalmente dominato la partita, ha creato molte occasioni, ha segnato due reti ed ha portato a casa la prima storica vittoria in Champions League che, nonostante il pareggio tra City e Shakhtar, tiene ancora viva la possibilità di qualificazione.
In Ucraina servirà un successo, con la Dinamo che contemporaneamente non deve battere il Manchester City già qualificato come primo nel girone. Non sarà facile ma se la Deagiocherà come stasera allora anche gli ottavi non saranno un obiettivo così irraggiungibile.
Veniamo al racconto di questa serata di Champions League partendo dalla sfida dell’Allianz Stadium tra Juventus ed Atletico Madrid.
Prova a partire subito forte la Juventus con l’Atletico che si chiude nella propria trequarti. Al 9° gran giocata tra Ramsey e Dybala la conclusione dell’argentino è debole, Oblak salva. I ritmi iniziali si abbassano e le due squadre alternano momenti di stanca a fiammate. Al 24° gran tiro rasoterra di Saul, Szczesny è attento e blocca in 2 tempi. La Juve fa lungo possesso palla costringendo i colchoneros sulla difensiva. Nel primo minuto di recupero Dybala lascia partire un calcio di punizione dalla linea di fondo che sorprende Oblak, Juventus in vantaggio. Il primo tempo si chiude coi bianconeri avanti per 1-0.
Si riparte senza cambi per il secondo tempo. E’ un Atletico diverso che costringe la Juventus sulla difensiva. Al 60° grande ripartenza di Cristiano Ronaldo che però non riesce ad inquadrare la porta con la conclusione. Al 62° ci prova Joao Felix ma il suo tiro esce. Al 67° grande giocata personale di Bernardeschi che dal limite calcia ma colpisce il palo. L’Atletico spinge ma de Ligt è in super serata e non concede praticamente niente agli avversari. Al 94° Morata a porta spalancata fallisce il tocco che sarebbe valso il pareggio, finisce così, la Juventus batte l’Atletico e conquista il primo posto nel proprio girone di Champions.
Passiamo ora al match di San Siro tra Atalanta e Dinamo Zagabria.
Ci prova subito l’Atalanta con una conclusione di Pasalic che esce di poco. Ottimo inizio di gara della Dea, la Dinamo però è attenta e non si limita alla fase difensiva. Al 17° ci prova Muriel, attento il portiere dei croati. L’Atalanta preme ma prima Pasalic “liscia” poi Gosens trova la traversa a negargli il gol sul proseguimento dell’azione però i padroni di casa usufruiscono di un calcio di rigore, dal dischetto Muriel non sbaglia. Non si vede grande reazione ospite, anzi è Muriel a sfiorare la doppietta. Dopo una grande chance per Hateboer, salvata a pochi passi dal gol, arriva un brivido per Gollini per una perfetta conclusione a giro di Orsic fermata solo dalla traversa. Il primo tempo si chiude coi nerazzurri avanti per 1-0.
Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Pronti via ed il Papu Gomez con un tunnel ed una conclusione violenta ed angolata firma il raddoppio. E’ una Atalanta in gran serata e Muriel al 53° va vicino al tre a zero. La squadra di Gasperini gestisce bene la gara, non rischia e va più volte vicina al terzo gol. Al 69° ci prova il neo entrato Ilicic ma il palo gli nega il gol. Al 76° è Gomez a sprecare una grande occasione davanti al portiere. Finisce così, l’Atalanta batte 2-0 la Dinamo Zagabria e tiene viva la speranza di qualificarsi agli ottavi di Champions League.
Nelle altre gare di serata successo in goleada, 6-0, del Bayern Monaco in casa della Stella Rossa. Il Psg rimonta un doppio svantaggio e chiude sul 2-2 a Madrid col Real. Nello stesso girone finisce 1-1 tra Galatasaray e Bruges. Vittoria in rimonta per il Tottenham di Mourinho che va sotto 2-0 in casa ma poi batte 4-2 l’Olympiacos. Nel girone della Juve il BayerLeverkusen espugna 2-0 il campo della Lokomotiv Mosca mentre in quello dell’Atalanta, come già detto, finisce 1-1 tra Manchester City e Shakhtar Donetsk.
Una grandissima giocata di Douglas Costa nel recupero permette ad una Juventus opaca di vincere 2-1 a Mosca e guadagnare il pass per gli ottavi di Champions, pareggio con rimpianti nel finale per l’Atalanta a San Siro contro il Manchester City.
La Juventus a Mosca aveva bisogno del successo per garantirsi il passaggio matematico del turno con due giornate di anticipo.
La vittoria è arrivata ma non è stata certo una bella Juve.
Il gol del vantaggio di Ramsey, arrivato nei primissimi minuti grazie ad una papera del portiere su punizione di CR7, sembrava poter metter in discesa la sfida. Così non è stato perché la Lokomotiv ha pareggiato subito e poi ha sempre tenuto in apprensione la Juve.
E’ servito il gioiello di Douglas Costa nel recupero per vincere la gara e poter già archiviare il passaggio agli ottavi.
Qualche rimpianto invece per l’Atalanta che nel primo tempo subisce il gol di Sterling e rischia più volte di capitolare, con anche un rigore fallito da Jesus sul finire di frazione.
Nella ripresa però gli uomini di Gasperini partono subito forte, pareggiano con Pasalic e nel finale hanno la grossissima occasione per il rosso al portiere Bravo, con il Manchester City che già aveva sostituito il portiere e che quindi aveva inserito Walker tra i pali. Il rimpianto di non aver calciato mai in porta in questo periodo di tempo è grande, alla fine arriva un punto, il primo storico, che tiene ancora aperta la porta verso gli ottavi di Champions.
Partiamo con la prima italiana impegnata in questa serata di Champions League, la gara delle 18.55 tra Lokomotiv Mosca e Juventus.
Pronti via e la Juventus passa subito in vantaggio, punizione laterale di Ronaldo, il portiere è insicuro e si fa sfuggire il pallone che beffardo passa tra le sue gambe e rotola oltre la linea, c’è però il tocco di Ramsey, il gol viene assegnato a lui. Al 12° arriva il pareggio russo, Miranchuk svetta di testa, la palla colpisce il palo ma poi gli torna sui piedi con la porta spalancata ed è semplice per lui siglare l’uno ad uno. La Juve prova a reagire facendo giro palla ma la difesa Lokomotiv è ben chiusa e quando recupera palla sa esser insidiosa. Al 21° ancora Miranchuk si rende insidioso e col colpo di testa sfiora il gol. E’ una Juventus opaca, sono i russi a farsi preferire. I bianconeri provano a crescere e al 33° gran palla di Khedira per Higuain che calcia molto bene ma stavolta Guilherme è super e mette in corner. Nel finale di tempo ci prova anche Ronaldo ma il suo tiro finisce alto, si va al riposo sul 1-1.
Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Ronaldo si rende subito pericoloso con un calcio di punizione ma il portiere stavolta respinge. Al 56° bello scambio Ramsey-Ronaldo, CR7 lascia partire un gran tiro ma Guilherme c’è. La Lokomotiv non sta a guardare e quando può cerca di creare pericoli con il solito Miranchuk. Al 78° ripartenza Lokomotiv con Joao Mario che calcia a botta sicura, ma sulla linea c’è Bonucci a salvare. Al 93° straordinaria giocata di Douglas Costa che parte veloce, chiede l’uno-due ad Higuain e poi entra in area e batte Guilherme. Il gol del brasiliano è pesantissimo perché manda la Juventus matematicamente agli ottavi di Champions.
LOKOMOTIV MOSCA – JUVENTUS 1-2 (3° Ramsey (J), Miranchuk (L), 93° Douglas Costa (J))
Lokomotiv Mosca (4-4-2): Guilherme; Ignatjev, Howedes, Corluka, Rybus; Zhemaletdinov (81° Murilo), Krychowiak, Barinov, Joao Mario (86° Kolomeytsev); Miranchuk, Eder.
Allenatore: Semin.
Juventus (4-3-1-2): Szczesny; Danilo, Bonucci, Rugani, Alex Sandro; Khedira (69° Douglas Costa), Pjanic, Rabiot; Ramsey (65° Bentancur); Higuain, Cristiano Ronaldo (81° Dybala).
Allenatore: Sarri.
Arbitro: Buquet.
Ammoniti: Bonucci (J), Rybus (L), Douglas Costa (J).
Passiamo ora alla sfida di San Siro tra Atalanta e Manchester City.
Parte bene l’Atalanta con Hateboer che però non sfrutta l’occasione. Il City invece è spietato e al 6° passa in vantaggio con Sterling, bell’assist di Gabriel Jesus di tacco, che da due passi batte Gollini. Il gol carica gli ospiti che insistono alla ricerca del raddoppio. Il City controlla e gioca al suo ritmo, l’Atalanta non riesce a creare praticamente nessun pericolo anzi è Sterling a sfiorare il 2-0. Al 39° Sterling scappa a Toloi che lo trattiene, l’arbitro concede il rigore ma richiamato dal VAR cambia idea, è punizione per fallo fuori area. Sulla punizione Ilicic tocca la palla con la mano in barriera, l’arbitro va a rivedere al VAR e concede rigore. Dal dischetto Gabriel Jesus però calcia a lato. L’errore scuote l’Atalanta che prova a cercare il pari ma la rete non arriva, si va al riposo col City avanti 1-0.
Si riparte con il cambio del portiere per il Manchester City. L’Atalanta trova subito il pareggio, gran cross di Gomez per l’inserimento di Pasalic che di testa non perdona. La rete del pari dà coraggio all’Atalanta che va vicina al vantaggio con Djimsiti su azione da corner. I nerazzurri giocano con molta più personalità e provano anche a trovare il gol vittoria. Al 81° gran palla di Gomez per Ilicic, lo sloveno viene toccato da Bravo in uscita fuori area, per l’arbitro è rosso ma Guardiola non ha portieri in panchina e deve inserire un giocatore di movimento tra i pali, tocca a Walker. Dopo una lunga attesa Malinovsky calcia la punizione ma Walker blocca. Finisce così, l’Atalanta negli ultimi minuti non sfrutta il vantaggio numerico, e di avere un giocatore di movimento in porta nel City, conquista il primo storico punto in Champions e grazie al 3-3 tra Dinamo e Shakhtar tiene ancora viva qualche speranza di passaggio del turno.
ATALANTA – MANCHESTER CITY 1-1 (7° Sterling (M), 49° Pasalic (A))
Manchester City (4-3-3): Ederson (46° Bravo); Cancelo, Otamendi, Fernandinho, Mendy; De Bruyne, Gundogan, Bernardo Silva; Mahrez (88° Walker), Gabriel Jesus (73° Aguero), Sterling.
Nelle altre gare di serata successo in goleada per il Real Madrid contro il Galatasaray. Vincono anche il Tottenham 4-0 a Belgrado contro la Stella Rossa, il Bayern, 2-0 casalingo contro l’Olympiacos e il Psg, 1-0 con rete di Icardi contro il Bruges.
Nel girone della Juventus il Bayer Leverkusen batte 2-1 l’Atletico Madrid mentre come già anticipato, finisce 3-3 tra Dinamo Zagabria e Shakhtar Donetsk nel girone dell’Atalanta.
Paulo Dybala rende dolce la serata Champions della Juventus con una doppietta, in due minuti, nel finale che ribalta l’iniziale vantaggio russo. Niente da fare per l’Atalanta che subisce un pesante 5-1 in casa del City.
Come detto l’eroe bianconero è stato Paulo Dybala, in una serata che si era fatta complicatissima per l’atteggiamento molto difensivo dei russi, che avevano anche trovato il vantaggio sfruttando un errore difensivo dei bianconeri, è servito un gol capolavoro de La Joya al 77° per sfondare il muro Lokomotiv.
Trovato il pari Dybala si è reso nuovamente protagonista dopo 2 minuti con un tap-in facile, facile per il definitivo 2-1.
Un successo, quello degli uomini di Sarri, quindi sofferto, senza un gioco spettacolare ma alla fine davvero pesante.
Situazione totalmente opposta per l’Atalanta, gli uomini di Gasperini sono partiti fortissimo, hanno spaventato il Manchester City trovando pure il vantaggio con un calcio di rigore trasformato da Malinovsky.
Il vantaggio però è durato pochissimo, solo tre minuti ed Aguero ha trovato il pari e poi, dopo altri 5, ancora il Kun ha trovato il gol del vantaggio dal dischetto.
Nel secondo tempo praticamente non c’è stata partita, anzi si è scatenato Sterling che ha infilato la tripletta che ha mandato definitivamente al tappeto l’Atalanta.
Un k.o. che poteva esser prevedibile vista la forza dell’avversario, che però ora rende complicatissima la corsa europea della Dea, non solo in ottica Champions ma anche per il terzo posto valevole per la qualificazione all’Europa League.
Partiamo con la sfida di Champions League dell’Allianz Stadium tra la Juventus e la Lokomotiv Mosca.
Parte subito forte la Juve con una conclusione di Dybala, dopo meno di due minuti, deviata e finita di poco a lato. La squadra russa si chiude bene e non concede molto spazio ai bianconeri. Il possesso palla è totalmente in mano ai padroni di casa ma il portiere russo non corre grossi rischi. Al 30° a sorpresa la Lokomotiv passa in vantaggio, Joao Mario libero arriva alla conclusione, Szczesny respinge ma Miranchuk a porta vuota deposita in gol. La reazione della Juventus non è quella che ci si attende, la Lokomotiv tiene bene. Il primo tempo si chiude con la Juve sotto per uno a zero.
Si riparte senza cambi nel secondo tempo. Subito grande occasione sprecata da Dybala che solo in area calcia alto. E’ una Juventus che preme ma è una pressione senza grande costrutto, il muro russo tiene. Al 72° gran numero di Higuain che si libera e calcia in diagonale, palla fuori di poco. Passano 3 minuti ed è ancora Higuain a sfiorare il gol, stavolta di testa. Al 77° un vero e proprio gioiello di Dybala, sinistro preciso dal limite, riporta la partita in parità. Al 79° la Joya si ripete, gran conclusione di Alex Sandro, Guillherme salva ma Dybala deposita in gol col tap-in. La Lokomotiv non ha la forza per reagire e la Juve conquista, in rimonta, un successo pesantissimo che la porta in testa al proprio girone di Champions League.
Veniamo ora alla sfida dell’Etihad Stadium tra Manchester City ed Atalanta.
Ritmi bassi nei primi minuti a Manchester con la squadra di Gasperini che tiene bene il campo. Al 13° grande occasione per l’Atalanta con il bel cross di Gosens, Castagne colpisce di testa ma manda alto. Ci si aspetta la risposta del City ed invece è Ilicic a provarci al 19°, bravo Ederson a deviare la conclusione. Al 24° primo squillo dei padroni di casa con la conclusione di Aguero che però non riesce a superare un ottimo Gollini. Al 27° Ilicic viene steso da Fernandinho, è rigore che Malinovsky trasforma con freddezza, Dea in vantaggio. La gioia però dura solo 5 minuti perché al 33° Aguero s’infila tra i due centrali e col tocco in allungo beffa Gollini. Al 37° Sterling subisce fallo in area da Masiello, è rigore che Aguero trasforma senza problemi.
Si riparte con un doppio cambio per l’Atalanta, dentro Pasalic e Muriel per Masiello e Gomez. Il City parte meglio cercando di attaccare per trovare quel gol che spegnerebbe le speranze dei bergamaschi. Al 58° grande giocata del City che arriva in area, Foden potrebbe calciare ma in maniera altruistica tocca per Sterling che batte Gollini. Il City dilaga e al 64° arriva anche la doppietta per Sterling che supera Toloi e batte Gollini. Non è finita qua perché al 69° Sterling cala il tris personale per la cinquina City. I ritmi crollano, l’Atalanta prova a trovare il secondo gol ma rischia anche di prendere il sesto. Al 83° la squadra di Guardiola rimane in dieci con Foden che prende due gialli in pochi minuti. Finisce così, l’Atalanta si illude per qualche minuto ma poi non può niente e crolla dinanzi allo strapotere del Manchester City.
MANCHESTER CITY – ATALANTA 5-1 (28° rig. Malinovsky (A), 33°, 38° rig. Aguero (M), 58°, 64°, 69° Sterling (M))
Manchester City (4-3-3): Ederson; Walker, Fernandinho, Rodri (41° Stones), Mendy (72° Cancelo); De Bruyne (68° Otamendi), Gundogan, Foden; Mahrez, Aguero, Sterling.
Nelle altre gare di serata successi in goleada del Psg in casa del Bruges e del Tottenham sul proprio campo contro la Stella Rossa. Vittorie di misura, ma molto importanti, per il Bayern Monaco 3-2 in casa dell’Olympiacos, e per il Real Madrid, 1-0, in Turchia contro il Galatasaray. Nel girone della Juventus l’Atletico Madrid ha vinto 1-0 contro il Bayer Leverkusen mentre in quello dell’Atalanta finisce 2-2 tra Shakhtar e Dinamo Zagabria.
Una serata di Champions League dal doppio volto: sorriso per la Juventus che all’Allianz batte tre a zero il Bayer Leverkusen, beffa atroce per l’Atalanta che a San Siro subisce il gol del 1-2 al 95°.
Partiamo proprio dai bergamaschi che nella prima casalinga di Champions (giocata però sul palcoscenico di San Siro) hanno disputato una gara di altissimo livello, hanno fallito un rigore sullo 0-0, l’hanno sbloccata al 28° con Zapata e poi, dopo il pareggio dello Shakhtar sul finire della prima frazione, hanno continuato a creare numerose palle gol subendo però la peggiore delle beffe, un contropiede al 95° che ha regalato i 3 punti agli ucraini.
Un’Atalanta decisamente all’opposto rispetto a quella vista a Zagabria, una squadra che avrebbe meritato i 3 punti ma che alla fine si ritrova a quota zero nel proprio girone di Champions.
Tutta altra storia per la Juventus che sul proprio campo ha vinto con discreta facilità contro il Bayer Leverkusen (zero tiri nella porta di Szczesny).
Grande protagonista Higuain che ha segnato il gol del 1-0 e poi nel secondo tempo ha fornito l’assist per il 2-0 di Bernardeschi. Una Juve forse un po’ lenta nel primo tempo ma che poi quando ha accelerato ha chiuso agevolmente il match.
Gioia nel finale anche per Cristiano Ronaldo che dopo un paio di gol falliti, per merito anche del portiere avversario, ha trovato la rete del definitivo 3-0.
Veniamo al racconto della prima casalinga, a San Siro, dell’Atalanta in Champions League.
Dopo il tremendo Poker incassato dalla Dinamo Zagabria all’esordio, l’Atalanta ha l’obbligo di trovare un immediato riscatto e la partenza è decisamente positiva con i nerazzurri di Gasperini molto propositivi. Al 14° chance enorme per la Dea, Ilicic viene toccato in area e si conquista così un calcio di rigore, dagli 11 metri va proprio lo sloveno ma Pyatov respinge la sua conclusione. L’Atalanta non si demoralizza e torna ad attaccare, al 28° grande imbucata di Ilicic per Pasalic, quest’ultimo va al tiro ma la palla si schianta contro il palo. La gioia del gol è solo rimandata perché pochi secondi dopo Hateboer pennella un bel cross, Pyatov buca l’uscita e Zapata di testa deposita in gol. La rete sveglia gli ucraini che cominciano a premere e al 41° pervengono al pareggio: grande imbucata di Patrick per Moraes che prima supera Gollini e poi deposita in rete. Nel recupero grosso brivido per i bergamaschi, Marlos su punizione crea una traiettoria quasi perfetta che si schianta sulla traversa. Si va al riposo sul 1-1.
Il secondo tempo riparte senza cambi nelle due formazioni. E’ un inizio brillante con potenziali chances da ambo i lati. Al 63° clamorosa occasione per Zapata, il colombiano si lancia in scivolata sul perfetto rasoterra di Gomez ma non riesce a trovare la porta per pochi centimetri. Passano 5 minuti e Zapata si trova nuovamente davanti a Pyatov, la conclusione è forte ma il portiere chiude lo specchio. Gli uomini di Gasperini insistono e tengono in mano il pallino del gioco ma non riescono a trovare il gol del vantaggio. L’Atalanta respira per qualche minuto, subisce qualche potenziale pericolosa ripartenza e poi torna ad attaccare con Malinovsky che ci prova dal limite al 87°, palla fuori di niente. Al 91° ripartenza dell’Atalanta, Muriel si libera con una gran giocata, mette in mezzo ma nessuno riceve, la palla rimane giocabile ed arriva a Gomez che gira subito, Pyatov è nuovamente attento. Al 95° arriva una beffa clamorosa, lo Shakhtar attacca sfruttando l’Atalanta sbilanciata, il pallone arriva in area a Solomon che dopo un rimpallo si ritrova con la porta spalancata e mette in rete il definitivo 1-2, poco dopo arriva infatti il fischio finale. Una doccia gelata per un’ottima Atalanta che rimane a 0 punti nel suo girone di Champions.
Passiamo ora alla gara dell’Allianz Stadium tra Juventus e Bayer Leverkusen.
L’inizio di gara è decisamente equilibrato con i tedeschi che cercano di pressare impedendo alla Juve di giocare facile. I bianconeri crescono e dopo un paio di palle geniali di Pjanic non sfruttate, al 17° Higuain approfitta di un errore di Tah, controlla e dal limite trova l’angolo basso. La reazione del Bayer non è poi così veemente, la Juventus prova a controllare ed eventualmente a ripartire. Al 38° si rivede la Juve, ancora Higuain che calcia di forza, il portiere è bravo a respingere. Il Leverkusen sostanzialmente non si rende mai pericoloso e si va così al riposo con i padroni di casa avanti sul 1-0.
Si riparte con un cambio nel Bayer Leverkusen, fuori Demirbay, dentro Amiri. I tedeschi sembrano più convinti, la Juve più attendista. Al 57° gran giocata di Cuadrado che serve Ronaldo al limite, CR7 calcia a botta sicura ma Radecky salva. Al 62° Ronaldo imbuca per Higuain, il Pipita va sul fondo e prova a renderla al portoghese che la manca ma alle sue spalle c’è Bernardeschi che non può sbagliare. Il Bayer cerca di pressare ancora in maniera più intensa ma dietro Cuadrado chiude tutto. Al 74° altra sfida Ronaldo-Radecky e anche stavolta vince il portiere che respinge la conclusione del portoghese. Al 78° distrazione della difesa bianconera e per poco Paulinho non beffa Szczesny in uscita. Al 89° però Radecky è costretto a capitolare nella sfida con CR7, il portoghese, servito da Dybala, piazza il rasoterra tra le gambe del portiere per il gol del 3-0. Finisce così, dopo il pari del Wanda Metropolitano, la Juve ottiene il primo successo in questa Champions 2019/20.
Sorprese nelle altre gare di serata, il Real Madrid rimonta ma viene fermato sul 2-2 in casa dal Brugge. Un gol di Icardi regala i tre punti al Psg in casa del Galatasaray. Tutto facile per il Bayern Monaco che espugna il campo del Tottenham per 7-2. Netta vittoria, 3-1, della Stella Rossa contro l’Olympiacos. Nel girone della Juve vince anche l’Atletico Madrid, 2-0 in casa della Lokomotiv Mosca. Nel girone dell’Atalanta il City batte 2-0 la Dinamo Zagabria.