Tag: jupp heynckes

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    Pallone d’oro, Finalmente Cristiano Ronaldo

    Il sorpasso si è compiuto, Cristiano Ronaldo finalmente ha conquistato il Pallone D’Oro a discapito del rivale degli ultimi anni per il prestigioso trofeo Lionel Messi. (altro…)

  • Finale Champions League, il trionfo del Bayern Monaco

    Finale Champions League, il trionfo del Bayern Monaco

    Nella notte più bella per il calcio tedesco, il Bayern Monaco conquista meritatamente quella Coppa che tanto li aveva fatti penare nelle finali del 2010 (0-2 Inter) e 2012 (4-5 d.c.r. Chelsea). (altro…)

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    Leo Messi ed i meravigliosi della Champions League

     I quarti di finale della Champions League hanno riservato uno spettacolo ed emozioni pure. Dei quattro doppi confronti che ha riservato il tabellone principale della massima competizione nessuno ha previsto un esito scontato. (altro…)

  • Ambizione, ricchezza e vivaio. Ecco perché Guardiola ha scelto il Bayern

    Ambizione, ricchezza e vivaio. Ecco perché Guardiola ha scelto il Bayern

    Con un contratto da 8 milioni di euro per tre anni, non può essere considerata una seconda scelta eppure farà discutere parecchio nelle prossime ore. Naturalmente parliamo della nuova avventura di Pep Guardiola al Bayern Monaco a partire dalla prossima stagione. Una volta messo nero su bianco e ufficializzato il tutto si possono andare a cercare le motivazioni che potrebbero aver spinto l’ex tecnico del Barcellona verso la Germania, in una squadra che nelle ultime stagioni ha raggiunto per due volte la finale di Champions League senza vincerla e conquista il titolo della Bundesliga un anno si e uno no. Il Chelsea e il Manchester City sono rimaste al palo, convinte di poter convincere lo spagnolo attraverso la faraonica offerta da 12 milioni annui e la ricchezza estrema dei due presidenti. Ma Pep non ha guardato il portafoglio (e comunque in Germania andrà a guadagnare 8 milioni…) e ha esaminato attentamente progetti, ambizioni e pazienza del club.

    Infatti, la paura più grande di Guardiola è quella di fallire al primo campionato lontano dalla sua amata Barcellona. I media non lo risparmieranno e ritrovarsi con due patron che mettono il risultato immediato prima di tutto, sarebbe stato davvero traumatico per l’ex centrocampista di Barcellona e Brescia.

    Guardiola al Bayern Monaco, perché? © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images
    Guardiola al Bayern Monaco, perché? © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    Il vivaio – Uno dei punti che hanno pesato maggiormente per la scelta del Bayern è sicuramente le strutture a livello giovanile di un club che sforna periodicamente, giocatori che successivamente si affacciano alla prima squadra con ottimi risultati. Probabilmente non sarà ricco tecnicamente come quello blaugrana ma sarà compito proprio di Pep seguire attentamente la crescita dei giovani bavaresi.

    Ricchezza del club – La squadra tedesca, nonostante un prestito dalla banca ancora in corso per la costruzione del nuovo stadio (sempre sold out), vanta ogni anno un ritorno economico di circa 12 milioni di euro. Tanta roba per un club che non fa parte di un campionato importante come quello spagnolo o inglese. Secondo le ultime statistiche è in quarta posizione in tutta Europa tra le società più ricche (dietro Manchester United, Real Madrid e Barcellona). Grande attenzione ai particolari, oculatezza negli investimenti e nelle spese ed infine ottima gestione manageriale sono le caratteristiche principali dell’esponenziale crescita della squadra tedesca. Se poi, analizzando la situazione vediamo che i 160 milioni di euro spesi annualmente per gli ingaggi, corrispondono solamente al 45% del fatturato del club, è facile capire che ci ritroviamo davanti ad un club dagli enormi margini di miglioramento.

    Bundesliga – Vogliamo parlare del campionato tedesco? Il Bayern, tranne in alcuni casi, non ha rivali. Proprio questo permetterebbe a Guardiola di poter far crescere la squadra con calma secondo il suo credo tattico. Certo, non sarà una passeggiata, ma la pressione mediatica e di risultati sarà minore rispetto alla Premier, dove Chelsea e City l’avrebbe ingaggiato pretendendo da subito vittorie importanti. Il vero obiettivo dei bavaresi è sollevare la Champions League e il compito di Guardiola sarà di guidarli con un calcio spumeggiante e pratico.

    Tiki Taki – Osserviamo le statistiche e notiamo che il Bayern Monaco è la seconda squadra, dopo il Barcellona per numero di passaggi completati e percentuale di possesso palla. Un buon punto a favore per la scelta dei tedeschi, che possono contare su giocatori tecnici come Muller, Ribery, Robben (infortuni permettendo), Schweinsteigen e Kroos, in grado di garantire tanto palleggio, se poi aggiungiamo la presenza di Javi Martinez, pagato 40 milioni sei mesi fa che può occupare la posizione che fu di Busquets al Barça, ci ritroviamo una formazione dalle potenzialità immense. Guardiola dovrà inculcare da subito la sua mentalità. L’unica posizione a rischio è quella di Mario Gomez. Infatti, lo spagnolo non ama tanto gli attaccanti di stazza importante (vedi conflitto con Ibrahimovic in Spagna) e preferirebbe giocatori rapidi e tecnici pronti a buttarsi negli spazi. C’è tempo per pensarci…

    Guardiola può garantire 14 titoli vinti sulla panchina del Barcellona e la capacità di superare al meglio le pesanti eredità, come è capitato proprio al Barça subentrando a Rijkaard. Stavolta dovrà prendere il posto di Jupp Heynckes, tecnico con contratto in scadenza a fine anno e pronto a ritirarsi. Lo spagnolo, dedicherà questi mesi prima del suo arrivo in Germania allo studio del tedesco, e conoscendo la sua precisione e la cura dei dettagli, siamo sicuri che in estate avrà imparato la lingua. Adesso non resta che attendere luglio, e la prima tappa italiana del buon Pep che effettuerà il ritiro estivo in Trentino.

  • Pep Guardiola ha scelto il Bayern Monaco

    Pep Guardiola ha scelto il Bayern Monaco

    Dopo l’anno sabbatico newyorkese, Pep Guardiola ha spesso dichiarato di sognare l’Inghilterra, ossia la Premier League, suo sogno “proibito” da calciatore, facendo leva proprio sul fascino indiscutibile di quell’ambiente, del contesto e dei tifosi a ridosso del campo che creano un’atmosfera unica. Nonostante questo intento dichiarato, però, continuano a circolare in maniera più che insistente le voci connesse al fatto che Guardiola “sarà al 99 per cento l’allenatore del Bayern Monaco per la prossima stagione“, andando ad intraprendere un’esperienza in Bundesliga che potrebbe consentirgli di compiere un drastico cambiamento rispetto alla precedente ed entusiasmante esperienza al Barcellona, che lo ha consacrato in panchina.

    Due mondi tanto diversi, quello spagnolo e quello tedesco, che si riflettono ovviamente su una concezione del calcio diametralmente opposta, anche sotto un profilo prettamente organizzativo. Nonostante il Barcellona sia uno dei più importanti club al mondo, per Guardiola sembra sia scattata la volontà di intraprendere un’esperienza in panchina in un club di primo livello che, oltre alla solidità gestionale, alla serietà ed all’efficienza tipicamente teutoniche, cerchi proprio quel brio e quel marchio tattico tipico del gioco di Guardiola, che con i blaugrana (e le caratteristiche di quei giocatori) ha incantato il mondo intero: al Bayern, dunque, Guardiola potrebbe avere carta bianca nel plasmare la squadra, oltre che avere la possibilità di scoprire una realtà per lui totalmente nuova.

    Guardiola: sognando la Premier sceglierà il Bayern | ©  Christof Koepsel/Getty Images
    Guardiola: sognando la Premier sceglierà il Bayern | © Christof Koepsel/Getty Images

    Ovviamente, sulla buona riuscita dell’accordo pesa anche un altro fattore molto importante, ossia l’ingaggio che il Bayern Monaco corrisponderà a Guardiola, “da nababbi” secondo quanto trapela dalla stampa tedesca, anche con il benestare dell‘Adidas, lo sponsor tecnico del club bavarese.

    Nei giorni scorsi erano giunte le smentite da ambo le parti interessate ma, ora, sembra che l’accordo sia realmente vicino, con il benservito a fine stagione al tecnico attuale Jupp Heynckes, che finora ha comunque ben gestito la squadra, portandola a giocarsi la finale della scorsa Champions League (poi persa contro il Chelsea, ndr), ed in questa stagione a condurre con solidità la classifica della Bundesliga (attualmente a più nove sul Bayer Leverkusen secondo in classifica ed a più dodici sui campioni uscenti del Borussia Dortmund) approdando anche agli ottavi di Champions League, da disputare contro l’Arsenal.

    Tutto questo, però, non basterà a conservare il posto se in arrivo c’è la possibilità di affidarsi a Pep Guardiola.

  • Calciomercato estero, scambio Dzeko-Muller. Maicon verso il Chelsea

    Calciomercato estero, scambio Dzeko-Muller. Maicon verso il Chelsea

    Mentre in Italia il calciomercato stenta a decollare, almeno per quanto riguarda i colpi in entrata visto che in uscita andiamo d’amore e d’accordo con gli sceicchi, in Europa non badano a spese fin quando è possibile. Uno scambio alla pari (o quasi) rimbalza nelle ultime ore dalla stampa tedesca e vede come protagoniste il Manchester City e il Bayern Monaco. I tedeschi (soprattutto il tecnico Heynckes) non puntano più su Thomas Muller quindi per il nazionale tedesco quale soluzione migliore se non quella di cambiare squadra e paese emigrando in Premier League sponda City. I citizens dal canto loro godono di grande abbondanza in attacco ed Edin Dzeko, arrivato una stagione e mezza fa in Inghilterra, è pronto a ritornare nel campionato che l’ha lanciato: la Bundesliga.

    Scambio Dzeko-Muller –Sono queste le premesse di una trattativa che si sta per perfezionare sull’asse Monaco-Manchester, in particolare l’operazione prevede che Muller vada a Manchester portando con sé sei milioni di conguaglio in cambio del ritorno di Dzeko in Bundesliga.

    Edin Dzeko in azione © Alex Livesey/Getty Images

    L’attaccante bosniaco ha già giocato nel campionato tedesco con la maglia del Wolfsburg e per la precisione in tre stagioni e mezzo (dal 2007 al gennaio 2011) ha totalizzato 111 presenze e 66 gol, numeri impressionanti che avevano spinto Roberto Mancini a puntare su di lui.

    Le vie di mercato, si sa, sono infinite. Inoltre avere la strada libera ti permette di raggiungere l’obiettivo prima e al meglio. E’ questa la sintesi di due operazioni che potrebbero generarsi a breve. Infatti è sempre più insistente il pressing del Real Madrid su Branislav Ivanovic, difensore del Chelsea campione d’Europa. Lo stesso Ivanovic ha ammesso l’interesse della squadra di Mourinho anche se per adesso il difensore serbo sembra non pensarci più di tanto. Tattica o stato reale delle cose? In ogni caso è facile intuire che un eventuale passaggio di Ivanovic al Real lascerebbe campo libero ai blues nella corsa a Maicon, terzino destro dell’Inter stimato fortemente dall’attuale allenatore del Real ovvero Jose Mourinho (ex allenatore del Chelsea). Non solo le vie, anche gli intrecci sono infiniti.

  • L’Inter piomba su Thomas Muller

    L’Inter piomba su Thomas Muller

    Spunta un nome nuovo in casa Inter. Thomas Muller risulta essere nella lista della spesa del club di Massimo Moratti. A confermare l’interesse dei nerazzurri è proprio il nazionale tedesco, che intervistato dal quotidiano tedesco Bild non ha nascosto il contatto arrivato da Milano: “Si è vero, mi hanno contattato. Al momento, però, sono pienamente concentrato sulla nazionale. Il futuro? Sto bene al Bayern, è il mio club”. Il 22enne attaccante tedesco ha poi ammesso di non essere contento riguardo le varie esclusioni subite nel corso dell’ultima stagione con il Bayern Monaco: “Sono molto innervosito dal fatto di non essere stato convocato per alcuni match importanti. E’ una situazione nuova per me, e mi ha creato disagi, non lo nascondo – spiega l’attaccante che poi ritorna sulla proposta dell’Inter – Per come è la mia situazione in questo momento non posso dire di non prenderla in considerazione”.

    Thomas Muller in azione © ODD ANDERSEN/AFP/GettyImages

    Dichiarazioni alquanto clamorose che non faranno dormire sogni tranquilli ai dirigenti bavaresi. Il giovane Muller è uno dei pezzi pregiati del club di Monaco, in soli 4 stagioni con la maglia del Bayern ha totalizzato 121 presenze e 46 gol. L’ultima stagione lo ha visto un pò in disparte anche se il 22enne attaccante tedesco ha comunque dato il suo contributo nella stagione bavarese conclusasi con la bruciante finalissima di Champions League persa davanti ai propri tifosi. Proprio Thomas Muller fu uno dei protagonisti della finale persa con il Chelsea. Infatti andò a segno a 10 minuti dalla fine e portò i suoi in vantaggio prima che uno straordinario Drogba e la lotteria dei rigori regalassero la prima Champions della storia ai blues. La delusione di una Champions svanita sul più bello potrebbe portare scompigli all’ambiente bavarese che rischia di perdere uno dei suoi interpreti migliori anche perchè quest’anno più volte il tecnico Jupp Heynckes ha preferito Kroos a Muller. L’attaccante della selezione tedesca per adesso è concentrato sugli Europei in Polonia e Ucraina dove la sua Germania è una delle squadre da battere, ma dopo la rassegna europea potrebbe tornare a Monaco solo per preparare le valigie. Voi ci credete?

  • Finale Champions League 2012, formazioni Bayern Monaco Chelsea

    Finale Champions League 2012, formazioni Bayern Monaco Chelsea

    Manco poco a Bayern Monaco Chelsea : la finale Champions League 2012. Tra meno di un’ora all’Allianz Arena di Monaco di Baviera si sfideranno i padroni di casa del Bayern Monaco e i londinesi del Chelsea allenato da Roberto Di Matteo. Arbitro della sfida sarà il portoghese Pedro Proença. C’è grande attesa in città da parte di entrambe le tifoserie e i tedeschi già pregustano l’idea di vincere la loro quinta coppa dalle grandi orecchie. Non mancherà però l’apporto dei tifosi londinesi (circa 20000 blues saranno presenti allo stadio) che sperano di alzare la coppa per la prima volta nella loro storia. Non saranno della sfida per squalifica ben 7 giocatori che hanno contribuito alla cavalcata europea delle due finaliste; rispettivamente mancheranno 3 giocatori per il Bayern (Alaba, Badstuber e Luiz Gustavo) e 4 giocatori per il Chelsea ( Terry, Ivanovic, Ramires, Raul Meireles).

    Finale Champions League 2012 Bayern Monaco – Chelsea

    Da tenere d’occhio in questa attesissima finale i pezzi pregiati dello scacchiere tedesco ovvero Mario Gomez, Arjen Robben, Frank Ribery e Bastian Schweinsteiger mentre nelle fila dei londinesi spiccano le presenze di Didier Drogba, Juan Mata e il capitano blues Frank Lampard. Grande sfida anche tra i portieri in quanto si affrontano due dei migliori portieri al mondo: Manuel Neuer e Petr Cech. E chissà che la sfida non si decida ai calci di rigore proprio come nel 2008 (Mosca) quando i ragazzi di patron Abramovic andarono vicinissimi alla conquista del trono europeo prima di perdere alla lotteria dei calci di rigore la finale contro il Manchester United. Anche il Bayern Monaco non ha ricordi positivi dell’ultima finale Champions disputata ( Madrid 2010 0-2 con l’Inter) . A Monaco sale l’attesa e i tedeschi sanno, e lo ha affermato anche il tecnico Heynckes nella conferenza stampa di ieri, che l’occasione di vincere una finale di Champions giocando in casa forse non ricapiterà mai più. Buona visione.

    PROBABILI FORMAZIONI  BAYERN MONACO – CHELSEA

    BAYERN MONACO (4-2-3-1): Neuer; Lahm, J. Boateng, Tymoschuk, Contento; Muller, Schweinsteiger; Robben, Kroos, Ribéry; Gomez. Panchina: Butt, Usami, Riedmulle, Rafinha, Petersen, Pranjic, Olic. Allenatore: Heynckes

    CHELSEA (4-2-3-1): Cech, Bosingwa, Cahill, David Luiz, Ashley Cole, Mikel, Lampard, Malouda, Mata, Kalou, Drogba. Panchina: Turnbull, Paulo Ferreira, Romeu, Essien, Lukaku, Sturridge, Torres. Allenatore: Di Matteo

     

  • Verso Bayern – Chelsea, tutto pronto per la finale Champions League 2012

    Verso Bayern – Chelsea, tutto pronto per la finale Champions League 2012

    Tutto pronto per l’atto finale Champions League 2012. Domani sera ore 20:45 all’Allianz Arena di Monaco andrà in scena l’attesissima finale europea tra i padroni di casa del Bayern Monaco e il Chelsea. I tedeschi partono favoriti soprattutto per il fattore campo che vedrà 2/3 dello stadio completamente biancorossi. Il Chelsea di Roberto Di Matteo proverà a centrare il primo successo nella massima competizione europea, successo sfuggito nel 2008 nella finale persa a Mosca con il Manchester United mentre per il Bayern Monaco una vittoria vorrebbe dire quinta Champions della loro storia. Non è la finale che tutti noi aspettavamo ma sarà sicuramente una partita vibrante ed emozionante se si pensa alle qualità delle due squadre in campo. I padroni di casa sono arrivati a giocarsi la finale dopo aver superato brillantemente Basilea, Marsiglia e Real Madrid mentre il Chelsea dopo aver rischiato l’eliminazione negli ottavi contro il Napoli, ha estromesso il Benfica e il Barcellona, campione uscente.

    Entrambe le squadre arrivano a questa sfida dopo delusioni in patria. Infatti i tedeschi si sono arresi sia in campionato che in finale di Coppa di Germania al Borussia Dortmund, mentre il Chelsea nonostante abbia vinto l’FA Cup, ha chiuso la Premier League al sesto posto. Ciò significa che i blues per partecipare alla prossima edizione della Champions dovranno vincere la finale. Spettatore interessato alla sfida di domani sera sarà il Tottenham, piazzatosi quarto nell’ultima Premier League. La squadra di Harry Redknapp prenderà parte ai preliminari Champions di agosto solo se i tedeschi trionferanno sul Chelsea.

    Non saranno della sfida gli squalificati Alaba, Badstuber e Luiz Gustavo per i bavaresi mentre il Chelsea sarà privo di Terry, Ivanovic, Ramires e Meireles. Assenze importanti che potrebbero pesare soprattutto in casa blues. I due allenatori, Heynckes e Di Matteo, si sfideranno con moduli speculari ovvero il 4-2-3-1. Ma il pacchetto offensivo tedesco sembra molto più esplosivo e potrebbe mettere a ferro e fuoco la difesa del Chelsea, che recupera per la finale di domani sia David Luiz che Gary Cahill; saranno loro due i centrali blues che avranno il compito di neutralizzare Mario Gomez e compagni.

    Finale Champions League 2012 Chelsea Bayern Monaco
    Protagonisti annunciati della finale saranno Frank Ribery e Arjen Robben; proprio loro due non hanno dimenticato la cocente delusione della finale di Madrid 2010 quando l’Inter di Mourinho trascinata dalla doppietta di Diego Milito infranse i sogni di gloria dei bavaresi. Il numero 10 del Bayern Monaco è fresco di rinnovo e spera di poter finalmente alzare la Champions: “È ora di vincere. Bisogna vincere la Champions League una volta nella vita”.  Il Chelsea si affida al suo bomber Didier Drogba mentre Fernando Torres si accomoderà per l’ennesima volta in panchina. A supportare il bomber ivoriano, probabilmente all’ultima partita in maglia blues, ci sarà il trio Mata-Malouda-Kalou.

    Queste le probabili formazioni della Finale Champions League 2012
    BAYERN MONACO CHELSEA

    BAYERN MONACO (4-2-3-1): Neuer; Lahm, J. Boateng, Tymoschuk, Rafinha; Pranjic, Schweinsteiger; Robben, Kroos, Ribéry; Mario Gomez. Panchina: Butt, Usami, Riedmuller Contento, Petersen, Muller, Olic. Allenatore: Heynckes

    CHELSEA (4-2-3-1): Cech, Bosingwa, Cahill, David Luiz, Ashley Cole, Mikel, Lampard, Malouda, Mata, Kalou, Drogba. Panchina: Turnbull, Paulo Ferreira, Romeu, Essien, Lukaku, Sturridge, Torres. Allenatore: Di Matteo

    Arbitro: Pedro Proença

  • Real Madrid – Bayern Monaco 2-1, rigori fatali a Mourinho

    Real Madrid – Bayern Monaco 2-1, rigori fatali a Mourinho

    Sarà il Bayern Monaco a sfidare il Chelsea nella finale di Champions League. Al Bernabeu infatti la squadra di Heynckes la spunta dopo i calci di rigore sul Real Madrid e può così festeggiare il raggiungimento della finale che si giocherà, ironia della sorte, all’Allianz Arena, proprio nell’impianto dei tedeschi dunque. Il tutto nonostante per i madridisti la strada verso la finalissima sembrava spianata già dopo un quarto d’ora grazie alla doppietta di Cristiano Ronaldo, ma i tedeschi sono rimasti aggrappati alla qualificazione grazie al gol di Robben. Da li in poi si è visto un match equilibrato che si è trascinato sino ai rigori dove decisiva è stata la segnatura di Schweinsteiger ma anche le parate del portiere Neuer, bravo a neutralizzare Cristiano Ronaldo e Kaka prima del clamoroso errore di Sergio Ramos.

    Nessuna sorpresa nei due undici iniziali. Il Real parte a razzo e al 5’ sblocca il punteggio: fallo di mani, dubbio, di Alabà in area di rigore e l’arbitro fischia un penalty che Cristiano Ronaldo realizza. Il portoghese però non si ferma qui visto che al quarto d’ora la difesa del Bayern si apre e lui ha la possibilità, servito da Ozil, di entrare facilmente in area di rigore e calciare a rete. Il 2 a 0 suona come una sveglia per i baveresi che con Robben mancano di poco il 2 a 1. Ma il giocatore olandese si rifà al 26’ quando l’arbitro assegna un penalty ai tedeschi: Gomez a centro area viene stretto da due Pepe e dal dischetto si presenta proprio Robben che insacca. Il Bayern si ringalluzzisce e poco dopo Gomez e Ribery mancano di poco il pareggio mentre Robben, proprio poco prima della chiusura della prima frazione si vede respingere una grande punizione da Casillas.

    Nella ripresa le squadre si dimostrano più guardinghe, quasi a non voler rischiare. E di conseguenza latitano le occasioni da rete. Intanto Mourinho si gioca la carta Kakà ma l’unica vera palla gol ce l’ha il Bayern con Gomez che, servito da Robben, spreca incredibilmente. Si va ai supplementari con Heynckes che prova a calare l’asso Muller al posto di Ribery ma accade poco. Solo nel secondo tempo supplementare Kakà perde una buona occasione per calciare a rete e il match si trascina via sino ai calci di rigori.

    Esultanza Bayern Monaco © CHRISTOF STACHE/AFP/GettyImages

    E qui il Real Madrid parte ad handicap visto con Neuer neutralizza sia i penalty di Cristiano Ronaldo che di Kaka. Tuttavia la risposta di Casillas non tarda ad arrivare su Kroos e Lahm. Ma il rigore che dovrebbe sancire la parità viene fallito da Sergio Ramos. Il tiro decisivo è sui piedi di Schweinsteiger che non lo sbaglia: il Bayern cosi vola in quella finale tanto sognata nel proprio stadio. Al Real Madrid, come consolazione, resta la Liga.

    Le pagelle di Real Madrid Bayern Monaco:
    Casillas 6,5: Il suo lo fa sia in partita che ai calci di rigore. Ma non basta.
    Cristiano Ronaldo 6: Parte a mille con un rigore e un gol facile facile. Potrebbe essere la sua serata ma quel rigore fallito pesa come un macigno.
    Kakà 5: Entra per dare la scossa all’attacco madridista e invece spreca una clamorosa palla gol e sbaglia il rigore. Serata da dimenticare.
    Neuer 7: Decisivo con due rigori parati. Basta e avanza per portare i suoi in finale.
    Boateng 7: Gioca come centrale e lo fa con grande sicurezza, lasciando veramente pochissimi spazi agli avversari.
    Robben 7: Imprendibile. Riesce a creare tante palle gol, non sempre sfruttate a dovere, ma ha il merito di siglare il gol su rigore che porterà i suoi ai supplementari.

    Il tabellino:
    REAL MADRID (4-2-3-1): Casillas 6,5; Arbeloa 5, Pepe 5,5, Sergio Ramos 5,5, Marcelo 6; Xabi Alonso 6, Khedira 5,5; Cristiano Ronaldo 6, Ozil 6 (6′ sts Granero 6), Di Maria 5 (30′ st Kakà 5); Benzema 5,5 (1′ sts Higuain sv). In panchina: Adan, Albiol, Coentrao, Callejon. Allenatore: Mourinho 5,5.
    BAYERN MONACO (4-2-3-1): Neuer 7; Lahm 6,5, Boateng 7, Badstuber 6, Alaba 6,5; Luiz Gustavo 6, Schweinsteiger 7; Robben 7, Kroos 6,5, Ribery 7 (5′ pts Mueller 6); Gomez 6. In panchina: Butt, Rafinha, Contento, Pranjic, Timoshschuk, Olic. Allenatore: Heynckes 7

    La video sintesi della partita:
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