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  • Tutto facile per Benitez, Monterrey-Chelsea 1-3

    Tutto facile per Benitez, Monterrey-Chelsea 1-3

    E’ il Chelsea la seconda finalista del Mondiale per Club. Gli inglesi hanno battuto in semifinale i messicani del Monterrey, andando a conquistare il traguardo minimo della spedizione giapponese. Sarà quindi Corinthians-Chelsea la finale 2012 dell’ex Intercontinentale. Si avvera il sogno per Rafa Benitez, che ha la possibilità di mettere in bacheca il secondo Fifa World Club della sua carriera, dopo quello ottenuto nel 2010 sulla panchina dell’Inter. A decidere l’incontro di quest’oggi sono stati gli spagnoli Mata e Torres. L’ex Liverpool ha confermato di attraversare un buon momento di forma, segnando il quinto gol da quando Benitez è sulla panchina del Chelsea. Dato che stupisce se consideriamo i precedenti record di Torres, 9 reti lo scorso anno e quattro nel primo.

    SBLOCCA MATA – L’imbarazzante dominio iniziale del Chelsea viene premiato al 17 minuto con il gol dell’iberico Mata, bravo a finalizzare una bellissima azione orchestrata dai Blues con la mente Oscar e il braccio Cole.

    SEGNALI DI VITA– Il Monterrey ha una reazione di orgoglio, che comunque risulta inefficace contro l’organizzazione messa in mostra dalla squadra di Benitez. La vitalità messicana ha il merito però di mantenere ancora aperta una partita che altrimenti sarebbe già stata etichettata con il classico game over.

    CF Monterrey v Chelsea FC - FIFA Club World Cup Semi Final
    Juan Manuel Mata trascina il Chelsea in finale del Mondiale per Club | ©Lintao Zhang/Getty Images

    L’ESPERIENZA – Delgado e compagni riescono in ogni caso a farsi beffare dal Chelsea ad inizio ripresa, quando i Blues approfittano della scarsa capacità degli avversari di essere da subito “sul pezzo” per chiudere il match nel giro di tre minuti.

    SPAGNA SHOW – In un amen il Chelsea raggiunge il 3-0, frutto delle reti di Torres (6 gol in Premier, 3 in Champions, 1 in Coppa, 1 nel Mondiale per Club) e dell’autogol del difensore Chavez sul cross di Mata per l’accorrente Oscar. Quando manca ancora tutto il secondo tempo, gli inglesi possono già festeggiare l’accesso alla finalissima di domenica.

    PER L’ONORE – Nel finale di match arriva il gol della bandiera di Aldo De Nigris, che sancisce il definitivo 3-1 dell’incontro. L’onore dei messicani è salvo, per loro ancora l’opportunità di conquistare il terzo posto nella finalina di domenica mattina contro gli egiziani dell’Al Ahly.

    Il video di Monterrey-Chelsea 1-3, semifinale Mondiale per Club 2012 [jwplayer config=”120s” mediaid=”163846″]

  • Spagna-Italia 4-0, triplete della Roja, azzurri in lacrime

    Spagna-Italia 4-0, triplete della Roja, azzurri in lacrime

    Game Over. Spagna-Italia termina 4-0 in favore degli iberici. La Roja con il successo di Kiev conquista un favoloso triplete (Europeo, Mondiale e di nuovo Europeo), impresa mai riuscita ad ogni altra Nazionale prima d’oggi. La vittoria porta la firma di David Silva (suo il gol al 14′ minuto che sblocca l’incontro), Jordi Alba, Torres e Mata. Vincendo oggi Del Bosque diventa il primo allenatore nella storia ad avere in bacheca Europeo, Coppa del Mondo, Champions League e Mondiale per club. Inoltre il 4-0 agli azzurri è il dodicesimo risultato utile consecutivo per la Spagna ai Campionati Europei (non perde dalla sfida contro il Portogallo ai quarti di Euro 2004). Numeri che testimoniano la forza spaventosa di questa squadra, che resta imbattibile per tutte le altre.

    PRIMO TEMPO – Da subito si è capito che non ci sarebbe stata partita. Troppa la differenza tra le due formazioni, con l’Italia apparsa fin dai primi minuti di gioco sulle gambe. Gli spagnoli giocano in scioltezza, pressano alto fin dalla trequarti italiana, senza lasciare un cm alle geometrie di Andrea Pirlo. Gli uomini di Prandelli sono in bambola. Dopo l’avvertimento di Xavi arriva il vantaggio delle Furie Rosse con David Silva. Il centrocampista del City è bravo a spizzare di testa il passaggio il passaggio del falso nueve Fabregas. L’1-0 spagnolo suscita la reazione dell’Italia. A parte su palle inattive e tiri da lontano però, gli azzurri faticano a creare pericoli alla retroguardia avversaria. Al 41′ arriva così il raddoppio di Jordi Alba, a legittimare la superiorità della Nazionale iberica. Quando l’arbitro Proenca fischia la fine del primo tempo, l’Italia è sotto di due reti. Recuperare ad una Spagna così sembra pura fantascienza.

    spagna-italia | ©Shaun Botterill/Getty Images

    SECONDO TEMPO – Al rientro dagli spogliatoi Prandelli decide di sostituire Cassano con Di Natale, lasciando in campo un abulico Balotelli. Il cambio non da gli effetti desiderati, ed è proprio l’attaccante dell’Udinese a fallire una clamorosa chance per riaprire la partita. Al 56′ ultimo cambio per gli azzurri: dentro Thiago Motta, fuori Montolivo. Scelta che col senno di più poi si rivelerà fallimentare. Infatti l’ex nerazzurro si infortuna dopo nemmeno cinque minuti dal suo ingresso (sospetto stiramento del bicipite fermorale gamba destra), lasciando i propri compagni di squadra in 10 uomini. Da lì in poi è monologo spagnolo. La squadra di Del Bosque fa ciò che vuole con il pallone, rallentando e aumentando improvvisamente a proprio piacimento. Nell’Italia è evidente la stanchezza accumulata nelle sfide contro Inghilterra e Germania. Assenza di forma che si fa sentire negli ultimi minuti di gara, quando la Spagna dilaga 4-0, andando a segno con Torres prima e Mata poi (i due giocatori del Chelsea appena entrati da poco sul terreno di gioco). Giù il capello alla Roja, troppo forte per qualsiasi altra Nazionale al giorno d’oggi.

    CHAPEAU – Giù il cappello di fronte a questa Nazionale e al commissario tecnico Del Bosque, che da oggi potrà guardare tutti gli allenatori da una postazione privilegiata. Onore però anche all’Italia di Cesare Prandelli. Gli azzurri non avranno vinto la finale, ma hanno comunque disputato un mese di gare ad altissimo livello, regalando grandi emozioni a tutti i tifosi presenti in Italia. Le partite contro Inghilterra e Germania resteranno come il più bel ricordo di questi Europei.

  • Cuore Red Devils, Chelsea Manchester United 3-3

    Cuore Red Devils, Chelsea Manchester United 3-3

    Pomeriggio freddo a Londra, temperatura vicina allo zero ma il clima partita e la posta in palio sono altissimi. Chelsea Manchester United sono scese in campo per il big match di giornata. Per i Blues le motivazioni  sono forti, sia per difendere il quarto posto in classifica e per non perdere troppo terreno dal Tottenham terzo in classifica, sia per dare un senso a questa stagione transitoria, mentre per i Red Devils fare punti era fondamentale per rimanere attaccati in vetta alla classifica ai cugini del Manchester City.

    Villa Boas mette in campo il solito 4-3-3, Sturridge, Torres e Malouda più Mata a centrocampo, con Essien e Raul Meireles a fare da schermo davanti alla difesa. Lo United si presenta con un 4-4-2 con Rooney e Welbeck in attacco, e Valencia e Young a supporto sugli esterni. Nella fase iniziale del primo tempo gli uomini di Ferguson controllano il gioco e si rendono pericolosi al 10′ con un contatto dubbio fra Cahill e Welbeck in area e al 28′ con Rooney che cerca con un gran passaggio in area  Welbeck che viene anticipato con un super intervento da parte di Ivanovic a un metro dalla porta . Passano alcuni minuti e il Chelsea va in vantaggio al primo affondo al 35′, con Sturridge che riesce ad arrivare sul fondo sulla destra, crossa teso in area andando a colpire Evans che mette la palla alle spalle di De Gea. Lo United sotto di un gol non si butta troppo giù di morale, e reagisce arrivando alla conclusione con Young e Welbeck entrambi bloccati in modo brillante da Cech.

    La prima frazione si conclude sull’1-0 e nella ripresa pronti via e il Chelsea raddoppia al 46′, Fernando Torres in versione uomo assist mette un cross al bacio dalla destra e Juan Mata al volo di sinistro piazza la palla sotto la traversa in modo imparabile per De Gea. Lo United stavolta è stordito e dopo appena 4′ al 50′ arriva addirittura il 3-0, Mata calcia una punizione dalla destra, David Luiz viene dimenticato dai difensori dello United e di testa infila De Gea per la terza volta, segnando il gol che chiude virtualmente la partita.

    Sul 3-0 il match sembra chiuso, ma lo United inizia a premere e a cercare il gol che potrebbe dare speranza, e al 57′ Evrà si avventura sulla sinistra, entra in area e Sturridge interviene in modo un po’ troppo irruento sul francese che si lascia cadere, per l’arbitro è calcio di rigore che Rooney trasforma con una botta sotto l’incrocio dei pali. Passano 10 minuti e lo United accorcia ulteriormente le distanze ancora su calcio di rigore, molto dubbio stavolta, con Sturridge che cerca nettamente il contatto con Ivanovic che ha fatto di tutto per evitare l’attaccante, ma per l’arbitro non ci sono dubbi e Rooney spiazza nuovamente Cech cambiando angolo. A questo punto il Manchester United ci crede veramente, e completa l’incredibile rimonta all’83’, quando Giggs pennella un cross in area dalla sinistra e Hernandez stacca fra Cahill e Luiz e trafigge Cech tra l’incredulità di Villa Boas e dei tifosi dei Blues. La partita termina senza troppi scossoni, con il Chelsea che esce veramente a testa bassa da questo match, consapevole di aver buttato al vento 3 punti fondamentali per la rincorsa al terzo posto del Tottenham, domani impegnato con il Liverpool nel monday night, e il Manchester ha dimostrato di essere veramente una grande squadra, non è una novità, dando un grosso segnale al City che dovrà veramente sudare tanto per vincere questo campionato.

    Video Chelsea Manchester United 3-3 highlights youtube
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  • Spagna campione d’Europa Under 21

    Spagna campione d’Europa Under 21

    Chi fermerà lo strapotere spagnolo? Chi pensa che il ciclo delle Furie Rosse si sia interrotto con la vittoria del Mondiale in Sudafrica fa un enorme errore di valutazione. La Spagna ha infatti seminato benissimo negli ultimi anni esportando un nuovo modo di concepire il calcio, basato sul possesso palla, su manovre asfissianti in grado di stordire gli avversari per poi punirli grazie alle immense qualità dei suoi interpreti.

    A vedere giocare l’Under 21 di Milla già si intravedono gli eredi di Xavi, Villa e Sergio Ramors. Un undici perfetto dove anche il milanista Didac Vilà riesce ad esaltare le sue qualità mai espresse in rossonero.

    La finale contro la comunqe ottima Svizzera è stato un concentrato di superiorità cosi netto da far venir i brividi, il maestro d’orchestra è sicuramente Thiago Alcantara, il nuovo Xavi che Guardiola ha ormai messo in pianta stabile nell’organico del Barcellona. Ma trovare un solo punto debole a questa squadra è davvero difficile, basti pensare che il quasi giallorosso Bojan non riesce a trovare spazio chiuso in avanti da giocatori come Muniain, Mata e Adrian.

    Il paragone con i nostri azzurri è veramente improbo, Ciro Ferrara per prepare il gruppo infatti è dovuto ricorrere alla Primavera o in serie B per trovare giocatori utili al progetto mentre molte delle piccole Furie Rosse giocano titolari e i restanti sono comunque prime alternative.

    La partita contro la Svizzera è stata decisa da Herrera e Thiago Alcantara con un gol per tempo. Il fantasista dell’Athletic Bilbao a 4′ dal termine del primo tempo va ad impattare un cross di Didac per il vantaggio. Il raddoppio è invece un’astuzia del playmaker catalano bravo a sorpredere Sommer con una punizione diretta da 40 metri. La Spagna è campione d’Europa, la Svizzera è campione tra le squadre “normali” ed entrambe si misureranno alle Olimpiadi di Londra 2012.

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  • Europei U21: Spagna-Svizzera è la finale

    Europei U21: Spagna-Svizzera è la finale

    Copione rispettato Spagna e Svizzera superano Bielorussia e Repubblica Ceca guadagnando l’accesso alla finalissima, in programma ad Aarhus sabato prossimo, che assegnerà il titolo di Campione d’Europa Under 21. Favoriti sono sicuramente le piccole Furie Rosse per la qualità dell’organico e per la presenza di due campioni della Spagna Mondiale (Mata e Javi Martinez) ma come abbiamo avuto modo più volte di dire la Svizzera non è un bluff, è una squadra compatta con grandissime individualità tra cui spiccano sicuramente quelle di Shaquiri, Xhaka e Mehmedi. L’undici rossocrociato inoltre è arrivato alla finalissima con nessuna rete al passivo a dimostrazione del grande gruppo messo insieme da Pierluigi Tami.

    Spagna Under 21 | © Michael Steele/Getty Images
    La ‘Rojita’ ha avuto la meglio sulla Bielorussia soltanto ai tempi supplementari e dopo aver sudato le proverbiali sette camicie. L’undici di Milla, come prevedibile, ha messo sotto gli avversari per tutti i novanta minuti non riuscendo però a legittimare la superiorità attraverso il gol. E’ cosi che sul finale di primo tempo un’azione di confusione in area spagnola ha portato alla rete in rovesciata Voronkov. La Bielorussia tiene seppur con tanta fortuna ma nel finale è ancora Adrian a trovare la rete del pari su assist di Jeffren. Nei supplementari la Spagna leggittima la superiorità con i gol dell’attaccante del Deportivo che sale a quota 5 centri e di jeffren possibile colpo di mercato dell’udinese.
    Svizzera Under 21 | © Ian Walton/Getty Images
    L’altro match tra Svizzera e Repubblica Ceca è stato più equilibrato e anch’esso risolto soltanto ai tempi supplementari. La voglia di non perdere ha bloccato per lunghi tratti le fonti di gioco delle due squadre ad andare più vicino al gol è stata però la Svizzera con Shaqiri nel finale di partita, la conclusione della stella elvetica si è però stampata sul palo. Nei supplementari a decidere è stato ancora una volta l’attaccante dello Zurigo Mehmedi. Sabato il grande giorno che metterà a confronto due delle migliori realtà giovanili d’Europa.

  • L’Inter si tuffa su Mata. Il grande colpo sarà a centrocampo

    L’Inter si tuffa su Mata. Il grande colpo sarà a centrocampo

    L’intervista rilasciata ieri da Massimo Moratti ai microfoni di Sky ha se non altro aiutato a delineare le idee dell’Inter per il prossimo calciomercato. Il grande sogno è Alexis Sanchez considerato l’uomo giusto per completare l’attacco attuale e sopratutto un colpo di prospettiva vista la giovane età del ragazzo, di contro però ci sono le richieste dell’Udinese disposta si a cedere il cileno ma solo per una offerta “irrinunciabile”.

    I friulani pare non vogliano scendere sotto i 40 milioni di euro e il patron nerazzurro quella cifra vorrebbe investirla per un campione già affermato è per questo che prende consistenza il nome di Juan Manuel Mata, l’assistman della Liga è un pallino del ds Branca da diversi anni e vista la necessità del Valencia di vendere e far cassa potrebbe un “colpo in linea con i parametri del club”.

    Solo qualche mese fa Mata ha rinnovato il contratto legandosi al Valencia fino al 2014 ma dalla Spagna son sicuri che con l’offerta giusta (10-12 milioni di euro) può liberarsi. Se non dovesse arrivare a Sanchez l’Inter si tufferebbe su Mata riservando un maggior budget per il colpo a centrocampo, il nome che da sempre stuzzica il presidente è quello di Cesc Fabregas anche se si è iniziato a monitorare la situazione di Daniele De Rossi al centro di un vero giallo a Roma.

  • Il Barcellona prende anche Mata, per Ibra non c’è più spazio

    Il Barcellona prende anche Mata, per Ibra non c’è più spazio

    Il Barcellona è scatenato. Dopo aver concluso in un batter d’occhio l’acquisto di David Villa ha praticamente concluso anche per Juan Mata. L’esterno offensivo, anch’esso del Valencia, e nel giro della nazionale stando a quanto annunciato dalla radio azulgrana Onda Cero costerà circa 20 milioni di euro.

    Mata è un esterno molto offensivo che nel 4-3-3 di Guardiola può sostituire uno dei due esterni del reparto d’attacco. Considerando Messi insostituibile e la presenza in organico di Villa e degli indemoniati Pedro e Jeffren le speranze di un posto per Ibrahimovic si riducono terribilmente.

    Pare che il Barcellona stia seriamente pensando di dar in prestito il giocatore per evitare un ulteriore svalutazione che renda ancor più preoccupante la minusvalenza

  • Confederation Cup: La Spagna vince e va in semifinale

    Confederation Cup: La Spagna vince e va in semifinale

    Non c’è stata la goleada rifilata alla Nuova Zelanda di 3 giorni fa ma la Spagna, seppur a fatica, vince di misura contro l’Iraq e vola in semifinale.
    Al “Free State Stadium” di Bloemfontein le “Furie Rosse” vincono grazie al gol di David Villa al 10 minuto della David Villaripresa e rimangono saldamente in testa nel gruppo A a punteggio pieno.
    Gli spagnoli partono bene e fanno capire di voler stravincere anche questa partita: è subito il “Ninho” Torres a mettere paura con un gran numero la retroguardia avversaria che sventa la minaccia; al 10 minuto l’Iraq si fa vedere per l’unica durante tutto il primo tempo dalle parti di Casillas con un tiro debole di Zahara ma il numero 1 spagnolo fa buona guardia. Gli iberici premono sull’acceleratore e sfiorano il gol in 3 occasioni (2 tentativi di Villa e 1 di Cazorla) con la palla fuori d’un soffio; il primo tempo si chiude con il punteggio di parità sullo 0-0.
    Nella ripresa i mediorientali non cambiano stile di gioco e si fanno schiacciare dagli spagnoli: prima Villa si fa respingere da pochi passi un colpo di testa dal portiere iracheno, poi due minuti più tardi l’attaccante del Valencia si rifà non fallendo l’ennesimo colpo di testa indirizzato all’angolino.
    Nonostante lo svantaggio, l’Iraq non esce fuori dalla propria metà campo, quasi come se si accontentasse dell’1-0 mentre continua l’assedio iberico: Torres al 65′ si mangia un gol praticamente già fatto, 3 minuti più tardi è Xabi Alonso a sfiorare la traversa e all’80’ Mata, dopo aver scambiato con Silva, si fa respingere la conclusione dal portiere avversario Kassid. Nei minuti finali la Spagna rischia di subire il gol del pareggio con Akram che, suo malgrado, non riesce ad indirizzare la sfera nel “sette”.
    Finisce qui la partita con la Spagna che fa 2 su 2 e aspetta di conoscere l’avversaria che incontrerà in semifinale.

    Il tabellino

    SPAGNA-IRAQ 1-0
    Spagna (4-4-2): Casillas; Sergio Ramos, Pique, Marchena, Capdevila; Cazorla (67′ Silva), Xavi (82′ Busquets), Xabi Alonso, Mata; Torres, Villa (74′ Guiza sv). A disposizione: Diego Lopez, Albiol, Puyol, Pablo Hernandez, Fabregas, Llorente, Arbeloa, Riera, Reina. C.T. Del Bosque
    Iraq (5-4-1): Kassid; Kareem, Khalid, Rehema, Shaker, Abbas; Saeed (60′ Kareem), Majeed, Akram, Hawar (70′ Karrar Jassim); Zahra (81′ Mahmoud). A disposizione: Sadir, Abdul Wahab, Isam, Salah, Talib, Mohammed, Habeib. C.T. Milutinovic
    Arbitro: Breeze (Australia)
    Marcatori: 55′ Villa (S)
    Ammoniti: Abbas (I), Xabi Alonso (S), Marchena (S)