Tag: juan carlos ferrero

  • Tennis. Barcellona, Nadal avanti. Vagnozzi sconfitta con onore

    Tennis. Barcellona, Nadal avanti. Vagnozzi sconfitta con onore

    Rafa Nadal non conosce soste sulla terra rossa ed oggi ha avuto la meglio nei confronti del colombiano Santiago Giraldo per  6-3 6-1  approdando ai quarti, dove affronterà il francese Gael Monfils, che ha battuto il connazionale Richard Gasquet 6-4 7-6. Superba la prova del numero 1 al mondo che allunga a 31 la striscia di vittorie consecutive sul rosso dall’ultima sconfitta, al Roland Garros del 2009 contro Robin Soderling.

    Simone Vagnozzi non riesce a bissare l’ exploit che l’ ha visto uscire vittorioso contro Juan Monaco, arrendendosi allo spagnolo Ferrero solamente al terzo set dopo un match molto combattutto dove l’ azzurro ha avuto tante occasioni ma, purtroppo, non sfruttate. Il marchigiano ha perso il primo set al tie break per 7-3, ha vinto il secondo 6-4, si è issato 3-1 al terzo, ma ha subito il ritorno del campione del Roland Garros 2003 che ha chiuso la terza partita, e il match, per 6-4.

    Barcellona, i risultati:
    Monfils (Fra/7) b. Gasquet (Fra/9) 6-4 7-6(7)
    Ferrer (Esp/4) b. Hanescu (Rom) 6-3 6-2
    Nadal (Esp/1) b. Giraldo (Col) 6-3 6-1
    Melzer (Aut/6) b. Montanes (Esp) 6-7(2) 6-3 6-2
    Almagro (Esp/8) b. Davydenko 7-6(2) 6-3
    Ferrero (Esp) b. VAGNOZZI 7-6(2) 4-6 6-4

  • Masters Series, Montecarlo: Solo Djokovic resiste al dominio iberico

    Continua il dominio spagnolo al primo Masters 1000 sulla terra rossa, con tre tennisti su quattro portati in semifinale ed il solo serbo Djokovic a rappresentare il resto del mondo.

    • FERRER b. KOHLSCHREIBER 7-5 7-6

    David Ferrer assicura una semifinale tutta di marca iberica piegando in due set il tedesco Kohlschreiber. Non è stato un incontro semplice per il favorito che ha servito per il match una prima volta sul 5-4, ha ceduto il servizio ma si è comunque ripreso in tempo per dominare il tie-break. Continua quindi il buon momento di forma dell’iberico, e ottimo anche il torneo del tedesco conclusosi ben oltre le sue aspettative iniziali.

    • NADAL b. FERRERO 6-4 6-2

    Match condizionato dalle bizze del tempo ma sostanzialmente senza storia con Nadal che, appena trovato il ritmo sulla palla, non ha più lasciato nessun margine d’uscita al connazionale Ferrero. Nadal ha confermato la sua buona condizione anche contro un avversario decisamente più severo dei due che aveva piegato in precedenza, De Bakker e Berrer. Per Ferrero un buon primo set (che è durato come i due match precedenti di Rafa) ma una brutta sensazione di impotenza quando il ragazzo di Manacor ha preso il largo.

    • DJOKOVIC b. NALBANDIAN 6-2 6-3

    Una partita deludente quella tra Novak Djokovic e David Nalbandian: troppo scostante l’argentino autore di poche prodezze e tanti errori. Un piccolo sussulto a metà del secondo parziale: sul 4-3 Nalbandian vola 15-40 sul servizio del rivale, che però trova una splendida palla corta per annullare la prima palla break e, in seguito, incassa un regalo dell’argentino. E’ l’ultima chance per David che cede anche il servizio successivo e dunque la partita. Davvero troppo solido Djokovic di fronte a un avversario che deve ancora ritrovare completamente se stesso. Ma basterà per fermare gli spagnoli?

    • VERDASCO b. MONTANES 6-3 6-7 6-0

    Fernando Verdasco fa valere per tre quarti di gara il suo talento e la sua maggior pesantezza di palla nei confronti del connazionale Albert Montanes che già aveva fatto un mezzo miracolo arrivando fino a questo punto e al quale non bastano una solida regolarità e un bel rovescio. Nel primo set Montanes ci prova e alla fine la differenza non è enorme: 34 punti contro 28. Ma la sensazione è che Verdasco abbia un certo margine. Sensazione confermata dall’avvio del secondo parziale nel quale basta un break per indirizzare la partita, con un Montanes che appare abbastanza scorato dall’impossibilità di fare match pari. Verdasco serve una prima volta per il match sul 5-1 riuscendo a perdere il servizio per due volte di fila e cedendo addirittura il secondo set al tie-break, con diversi errori gratuiti e un Montanes rigenerato che comanda spesso lo scambio. Nel terzo però tutto torna nella norma fin dal principio e il favorito, che torna concentrato, chiude comodamente a zero.

    Queste le semifinali : Djokovic – Verdasco e Nadal – Ferrer

  • Masters Series, Montecarlo: Spagna avanti tutta. Bene Djokovic e Nalbandian

    Dominio spagnolo al masters monegasco con addirittura 5 giocatori iberici qualificati ai quarti di finale.

    NADAL B. BERRER 6-0 6-1

    Match senza storia e punteggio impietoso per il tedesco. Impressionante il primo set, con lo spagnolo che mette a segno 24 punti a 5, uno score che non ha bisogno di commenti. “Mi sentivo bene – ha detto l’iberico in conferenza stampa – e ho capito che le cose stavano andando meglio quando mi sono accorto di aver ritrovato il feeling col rovescio. Per lo spagnolo nei quarti c’ e’ Ferrero.

     MONTANES B. CILIC 6-4 6-4

    La vera sorpresa del torneo è proprio Montanes che è bravo a sfruttare una parte di tabellone particolarmente interessante, battendo oggi in due set il croato Marin Cilic, che è cresciuto molto ma sulla terra continua ancora a far fatica. Peccato per Seppi che poteva sfruttare questa parte di tabellone.

     VERDASCO B. BERDYCH 5-7 6-3 6-2

    La partita più interessante della giornata va al mancino, Fernando Verdasco che riesce ad emergere da un primo set molto combattutto, travolgendo nei restanti due, il ceco Berdych, che pure aveva ben impressionato nei primi turni e che lascia intravedere, finalmente un po’ di continuità nei suoi risultati. Verdasco resta una delle mine vaganti del torneo.

     FERRER B. LJUBICIC 6-0 7-6

    Rispettato il pronostico in questo incontro con il croato che nel primo set non scende praticamente in campo. Secondo, invece più equilibrato che vede però la supremazia della regolarità di gioco dello spagnolo.

     FERRERO B. TSONGA 6-1 3-6 7-5

    Due ore e 14 minuti di gioco per la partita più bella della giornata. Ferrero, che qui ha vinto due volte di fila nel 2002 e nel 2003, non sarà quello di sette anni fa ma sulla terra può far male a tanti. Tsonga ci ha provato in tutti i modi, ha preso una valanga di rischi, ha persino annullato un matchpoint con un clamoroso rovescio vincente morto all’incrocio delle righe. Ma non è bastato per vincere.

    Per fortuna che, in questo dominio spagnolo, ci ha pensato Nalbandian a evitare la presenza del sesto iberico nei quarti. L’argentino ha avuto la meglio nei confronti di Robredo, superato in due set (6-3 6-4) segnali importanti per l’ argentino. Bene anche Novak Djokovic, che senza impressionare raggiunge i quarti superando in due set (6-4 6-4), un avversario ostico come Stanislas Wawrinka: basta un break per set, al serbo, per andare avanti, ma per battere gli spagnoli servirà qualcosa in più. Buona prestazione per Kohlschreiber, che ha confermato la vittoria su Murray piegando in due set (6-3 6-4), come da pronostico, anche il connazionale Petzschner.

     Nei quarti: Nadal-Ferrero, Ferrer-Kohlschreiber, Verdasco-Montanes e Nalbandian-Djokovic.

  • Milan: rossoneri piu deboli che mai. Taci specula e la Fininvest è costretta a smentire

    Milan: rossoneri piu deboli che mai. Taci specula e la Fininvest è costretta a smentire

    stemma milanLa superpotenza Milan è ormai un ricordo, la dirigenza modello inattaccabile che veniva presa come standard di rifermento si è sgretolata come neve al sole. Gli insuccessi degli ultimi anni, dovuti a scelte di mercato sbagliate che miravano più al marketing di breve periodo che al reale rafforzamento della squadra ha fatto perder competitività al Milan e potere di mercato alla società.

    Sarà stato l’allontanamento dalla vicende Milan da parte di SIlvio Berlusconi, la crisi finanziaria che attanaglia il mondo ma obiettivamente i rossoneri avrebbero potuto scegliere strade diverse per non esser costretti ad alzare bandiera bianca come un pugile alle corde. Se in estate ha fatto notizia la cessione di Kaka per ripianare i debiti quel che sta accadendo nelle ultime settimane dimostra la debolezza del Milan attuale. La società infatti attraverso la Fininvest, l’azienda della famiglia Berlusconi che controlla interamente il pacchetto Milan, è costretta a smentire continue voci di possibili cessione del club a personaggi che cosi come han fatto con la Roma prima e poi con Bologna e Bari sfruttano la debolezza del club per farsi pubblicità personale.

    E’ inspiegabile come un club come il Milan debba smentire continue illazioni sul futuro del club, se poi a farle è Rezart Taci attraverso i maggiori quotidiani sportivi nazionali definendosi grande amico di Galliani e Berlusconi vuol dire che qualcosa bolle in pentola? A voler entrare nel Milan in ordine di tempo si sono susseguiti lo scorso anno l’industriale dolciario Ferrero, poi Flavio Briatore a capo di una cordata di imprenditori lombardi, nei giorni scorsi il leader libico Gheddafi da sempre voglioso di entrare nel gotha del calcio e adesso torna di moda Rezart Taci. Il petroliere albanese dopo aver sedotto e abbandonato il Bologna, non fa mistero di voler comprare interamente il Milan se il presidente Berlusconi volesse vendere, dice di aver disponibile i 700 milioni di euro necessari all’acquisizione piu quelli necessari per rinfondare la squadra ma tiene a precisare. “Non è assolutamente vero che sono già azionista, con il club rossonero ho soltanto relazioni sportive. Poi c’è la profonda amicizia con Silvio Berlusconi e Adriano Galliani, oltre a un programma di collaborazione per il futuro in iniziative come “Milan Junior Campus” e “Milan Parc”. Noi siamo più interessati a investire nella industria energetica italiana, diventare partner delle maggiori compagnie presenti nel Paese”.

  • Milan: siamo ad una svolta? Il club adesso ha un prezzo

    Milan: siamo ad una svolta? Il club adesso ha un prezzo

    berlusconi_milan1Per la prima volta nella lunga e gloriosa era berlusconiana il Milan ha un prezzo, da voci vicine alla società infatti sembra sia emerso che il premier in persona abbia commissionato uno studio per valutare il valore del vecchio diavolo: il valore? 800 milioni di euro. Mettiamo in chiaro una cosa, il club non è in vendita e in questo momento non c’è la volontà del presidente Berlusconi di privarsi della sua creatura come invece vorrebbe la sua famiglia. Ma qualunque cosa ha un prezzo è acquistabile e questo mette il Milan sul mercato adesso starà ai possibili trovare modo e credibilità per formulare un offerta.

    La cifra è enorme ma non impossibile per gli sceicchi arabi o la famiglia Gheddafi piu volte accostata al Milan e alla società di Berlusconi per affari in diversi settori, nel passato si era fatto il nome anche dell’industriale italiano leader delle brioscine Ferrero e il petroliere albanese Taçi gia alle cronache per aver sedotto e poi abbandonato il Bologna. Un primo passo verso il passaggio di consegne potrebbe arrivare nei prossimi mesi, sembra infatti che Berlusconi si sia deciso a cedere quote minoritarie del club rossonero ad imprenditori italiani per una cifra che si aggira intorno ai 150 milioni di euro, l’ingresso di denaro fresco potrebbe consentire a Galliani di perfezionare una mediocre campagna acquisti sin da gennaio ragalando magari i terzini a Leonardo e qualche chicca a centrocampo