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  • Ribeiro salva i sardi. Polemiche nel finale nel Derby delle Isole

    Ribeiro salva i sardi. Polemiche nel finale nel Derby delle Isole

    Un pareggio tra le polemiche finali. Il Derby delle Isole, Cagliari-Palermo, finisce 1-1 con le reti di Ilicic e Thiago Ribeiro. Una sfida molto sentita da entrambe le parti, una gara delicata dal doppio valore viste le posizioni che occupano le due squadre in classifica. Alla fine, un risultato che va bene al Cagliari, che tiene a distanza di sicurezza la zona retrocessione, mentre va male al Palermo che si trova ancora in una situazione critica. Continua la striscia negativa dei siciliani che da otto turni non portano a casa l’intera posta in palio (solo 3 punti guadagnati), mentre per i sardi terzo risultato utile consecutivo dopo la vittoria casalinga contro il Genoa e il pareggio esterno a Bergamo. Polemiche sul finale di gara con le proteste dei rosanero per il gol del pareggio cagliaritano arrivato su un presunto errore di valutazione dell’arbitro nell’assegnazione di una rimessa laterale.

    LA PARTITA – Gara tesa tra due squadre che si giocano gran parte della stagione in questa sfida. Il Cagliari, grazie ad una classifica migliore, parte a razzo e mette in crisi la difesa siciliana, salvata da un super Sorrentino (che nel giro di un mese si ritrova ad Is Arenas prima con la maglia del Chievo e ora con quella del Palermo). I sardi rallentano il ritmo e subiscono l’azione del Palermo che trova il vantaggio alla mezz’ora con Ilicic, abile a farsi trovare a centro area sull’assist di Dossena, travolgente sulla sinistra. I padroni di casa subiscono il colpo e faticano a reagire.

    I giocatori del Cagliari esultano al gol di Thiago Ribeiro © Enrico Locci/Getty Images
    I giocatori del Cagliari esultano al gol di Thiago Ribeiro © Enrico Locci/Getty Images

    Nella seconda frazione di gara, Pulga inserisce Thiago Ribeiro e schiera quattro attaccanti (salvo poi togliere qualche minuti più tardi Pinilla per inserire Cossu). Il Cagliari alza il baricentro e cerca in ogni modo il pareggio che arriva solamente nei minuti finali con il colpo di testa di Thiago Ribeiro servito ottimamente da Avelar. Proteste e polemiche finali da parte della panchina del Palermo per un presunto errore arbitrale (errata valutazione di una rimessa laterale poco prima del gol del pareggio), con le conseguenti espulsioni di Miccoli e Gasperini.

    SALVEZZA – Adesso diventa davvero difficile la rincorsa del Palermo verso la zona salvezza. Il punto conquistato all’Is Arenas serve poco alla società rosanero che stava iniziando a pregustare il ritorno alla vittoria e la possibilità di ritrovarsi ad un solo punto dalle dirette concorrenti. Il Cagliari invece continua a muovere la classifica e il pareggio arrivato in extremis salva un week end che poteva trasformarsi in incubo.

    PAGELLE CAGLIARI-PALERMO
    Sorrentino 7.5 – Quando Stefano Sorrentino vede l’Is Arenas abbassa la saracinesca. Era capitato appena un mese fa con la maglia del Chievo (migliore in campo), è capitato quest’oggi con quella del Palermo (migliore in campo). Portiere di sicura affidabilità, ottimo acquisto dei siciliani.
    Ilicic 6 – Fa il gol e poco altro. Si sacrifica in fase difensiva, ma punge poco in quella offensiva. Il Palermo ha ritrovato un giocatore che potrà risultare determinante per la salvezza del club.
    Ibarbo 7 – Questo colombiano scoordinato e tutto gambe ha numeri importanti. Palla al piede mette in crisi la difesa del Palermo, fornisce ottimi cross e diventa importante in fase difensiva con i suoi recuperi in velocità.
    Nainggolan 7 – E c’è ancora chi dice che non è da grande squadra… Aprite gli occhi e ammirate il belga. Tecnica importante, contrasti eccellenti. Tanta corsa e inserimenti senza palla. Affidategli la palla e lui non la perde, ditegli di recuperarla e lui lo farà (senza fallo!). L’oro del Cagliari è Radja Nainggolan.

    TABELLINO CAGLIARI-PALERMO 1-1
    Cagliari (4-3-3):Agazzi 6; Pisano 6, Rossettini 6.5, Astori 6.5, Avelar 6.5; Dessena 7 (59′ Thiago Ribeiro 6.5), Conti 7, Nainggolan 7; Ibarbo 7, Pinilla 6.5 (76′ Cossu 5.5), Sau 6.
    Palermo (3-4-3): Sorrentino 7.5; Munoz 5.5, Von Bergen 6, Aronica 6; Morganella 5.5 (92′ Donati sv), Kurtic 6.5, Barreto 6, Dossena 7; Ilicic 6 (70′ Formica 6), Brienza 6.5 (83′ Anselmo sv), Dybala 6.5.
    Marcatori: 30′ Ilicic (P), 90′ Thiago Ribeiro (C)

  • Al Friuli è già Natale. Protagonisti del match i due portieri

    Al Friuli è già Natale. Protagonisti del match i due portieri

    Tanti regali al Friuli nella sfida Udinese-Palermo con i portieri protagonisti in negativo nelle reti avversarie. Il clima natalizio probabilmente inizia a farsi sentire e la quadratura del cerchio si conclude con il gol di Di Natale nei minuti finali. Un cognome, un perché. E’ il suo periodo, e non per la sua forma in crescendo, ma semplicemente per la festività ormai alle porte. Per la cronaca, la partita è terminata 1-1 con le reti di Ilicic per i siciliani e Di Natale per i friulani. Da segnalare soprattutto il rientro in campo di Muriel, fuori per infortunio da inizio stagione e finalmente a disposizione di mister Guidolin che punterà molto sul colombiano per scardinare le difese avversarie. Per i rosanero invece altra occasione persa ad un passo dalla vittoria con tante occasioni sprecate nel corso della gara e il pareggio arrivato all’89’.

    La gara – Una prima frazione di gioco molto equilibrata, con le due squadre costrette a duellare a centrocampo senza creare grossi pericoli dalla parte dei portieri avversari, fino alla mezz’ora, quando un tiro non irresistibile di Ilicic porta in vantaggio gli ospiti, grazie anche ad una traiettoria che costringe alla papera Brkic. Guidolin, cerca subito di dare la scossa ai suoi ragazzi e rafforza l’attacco con Muriel che non riesce a pungere la difesa siciliana. Il secondo tempo vede l’Udinese alla ricerca del gol del pareggio ma l’espulsione per doppia ammonizione di Heurtaux mette in difficoltà i padroni di casa che devono ringraziare il loro portiere che tiene a galla la squadra con una serie di parate prodigiose. Nei minuti finali, Di Natale approfitta di un’incertezza di Ujkani e pareggia i conti.

    Totò Di Natale esulta dopo il gol del pareggio © Tullio M. Puglia/Getty Images
    Totò Di Natale esulta dopo il gol del pareggio © Tullio M. Puglia/Getty Images

    Le strane sostituzioni – Ha lasciato parecchio perplessi prima il cambio di Guidolin dopo quaranta minuti di Badu con l’ingresso in campo di Muriel. Il tecnico friulano, non soddisfatto del centrocampista, avrebbe voluto dare una scossa alla squadra già nelle battute finali del primo tempo.

    Ma la sostituzione che ha creato qualche imbarazzo, è stata quella di Miccoli che non ha fatto ingresso in campo nella seconda frazione di gioco. Perché? Non sembrava certo in giornata positiva ma sarebbe stato utile per sfruttare i varchi che i friulani avrebbero lasciato per cercare il pareggio.

    La crescita – In netta crescita la condizione dell’Udinese. Nonostante il pareggio sia arrivato a pochi minuti dalla fine, con il rischio di subito il colpo del ko in varie circostanze, la squadra bianconera ha dimostrato di essere cresciuta dal punto di vista del gioco e della capacità di soffrire. Una nuova sfida può iniziare. Le Coppe Europee non sono poi così distanti.

    Solo sfortuna? – Al Palermo mancano i risultati. Gioca bene, crea tanto, spreca altrettanto ma alla fine dei conti si ritrova al momento ad un punto dalla Zona Retrocessione. Con l’arrivo di Gasperini i siciliani hanno ritrovato entusiasmo e idee. Certo, i risultati latitano, ma con il duro lavoro e la pazienza, arriveranno anche quelli. Nella partita di oggi, i palermitani recriminano anche per un rigore non concesso a loro nella prima frazione di gioco.

    LE PAGELLE DI UDINESE-PALERMO

    Brkic 7.5: Ok, compie una piccola papera sul gol di Ilicic ma nel secondo tempo si esibisce in una serie di parate che salvano il risultato permettendo successivamente ai propri compagni di pareggia la partita. Handanovic è completamente dimenticato.
    Muriel 6.5: Guidolin al suo ingresso in campo gli ha chiesto semplicità. Lui esegue alla perfeziona, limitandosi al compitino. Prova qualche spunto ma non punge. Decisivo nel pareggio di Di Natale.
    Ujkani 5: Che errore! La squadra stava per compiere l’impresa di strappare i tre punti nella difficile trasferta di Udine ma a pochi minuti dalla fine, l’albanese si fa sfuggire la palla in area regalando al numero 10 friulana la rete del pareggio.
    Ilicic 6.5: La cura Gasperini sembra dare i suoi frutti. Finalmente si rivede in parte lo sloveno che fece meraviglie in coppia con Pastore. Ritrovato.

    TABELLINO UDINESE-PALERMO 1-1
    Udinese (3-5-1-1): Brkic 7.5; Heurtaux 5.5, Danilo 6.5, Domizzi 6; Basta 6.5, Pinzi 6 (67′ Lazzari 6), Allan 6, Badu 5.5 (41′ Muriel 6.5), Pasquale 5.5; Pereyra 6 (77′ Maicosuel 5.5); Di Natale 7.
    Palermo (3-4-3): Ujkani 5; Munoz 5.5, Donati 6.5, Von Bergen 6; Pisano 6.5, Barreto 6.5, Kurtic 6, Garcia 5.5 (72′ Giorgi 5.5); Ilicic 6.5, Dybala 5.5 (57′ Arevalo Rios 6.5); Miccoli 6 (45′ Brienza 6).
    Marcatori: 33′ Ilicic (P), 89′ Di Natale (U)

    Azioni salienti Udinese-Palermo
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  • Palermo-Catania 3-1, Miccoli e Ilicic show

    Palermo-Catania 3-1, Miccoli e Ilicic show

    Il derby siciliano Palermo-Catania apre la quattordicesima giornata “spezzatino” di serie A, ed è un match dai temi interessanti sia in campo che fuori, alla luce dell’intensa rivalità che tradizionalmente accompagna i rosanero ed i rossoazzurri anche se, a guardare la classifica, il match appariva come lo scontro tra una squadra in difficoltà, il Palermo di Gasperini invischiato in pieno nella lotta salvezza, ed il brillante  Catania di Maran che occupa il settimo posto in classifica.

    I derby, però, sfuggono ad ogni regola logica e, dunque, è proprio il Palermo a partire forte per sorprendere gli etnei e, dopo soli 10′ di gioco, Fabrizio Miccoli beffa la difesa catanese con un perfetto tiro dal limite dell’area che diviene imprendibile per il portiere etneo: 1-0 e centesima rete in serie A nel match da lui più sentito. Inoltre, per Miccoli è quantomeno curiosa la successione di “dieci” che lo riguardano in quest’azione in cui compare il suo numero 10 di maglia, il numero 10 del minuto di gioco e il 100, inteso come dieci per dieci, che rappresenta i suoi gol nella massima serie. Il Catania dopo il gol subìto non riesce a scuotersi, anche perchè il Palermo aggredisce molto bene ed appare molto reattivo anche in fase d’iniziativa, creando un gran pericolo per Andujar anche con Brienza che colpisce la traversa.

    Il secondo tempo si apre con il botto, dopo soli 4′ il Palermo trova il gran raddoppio con Ilicic con un altro tiro dal limite dell’area sul quale Andujar non può far nulla: 2-0. Il Palermo continua a macinare gioco, con il Catania che fatica a farsi avanti: la prima azione degli etnei giunge al 13′ con Morimoto che si infila in area e viene bloccato in calcio d’angolo. Sul capovolgimento di fronte, un minuto dopo, grandissima azione di Ilicic, imbeccato da Brienza, con il numero 27 rosanero che s’invola e supera in velocità palla al piede tutta la difesa catanese e realizza al minuto 14 della ripresa il 3-0.

    Al 19′, dopo la grande rete di Ilicic, il Catania prova a scuotersi e crea la prima vera occasione da gol con Barrientos, ma il portiere rosanero Benussi neutralizza a terra. Al 20′ il Barbera offre la standing ovation per il numero dieci Miccoli, autore del primo gol e di un’ottima partita, con il salentino che rivolge il saluto alla curva rosanero baciando la maglia all’altezza del cuore, dimostrando ancora una volta grande attaccamento al Palermo.

    Al 24′ il Catania prova a riaprire una gara che sembrava ormai chiusa con il suo specialista delle punizioni, Francesco Lodi, che realizza magistralmente su calcio piazzato il gol del 3-1 che permette agli etnei di accorciare le distanze. Al 35′, però, è ancora il Palermo ad attaccare, con una grande iniziativa di Brienza sulla quale può giungere Morganella per la deviazione in gol, ma Spolli salva sulla linea con Andujar ormai battuto. Al 42′ è il neo entrato Dybala che si rende pericolosissimo palla al piede e si invola verso la porta di Andujar, con il portiere catanese che riesce a deviare sull’esterno della rete.

    Palermo-Catania si chiude, così, con la vittoria finale dei rosanero che esultano alla grande con il loro pubblico, riuscendo a vincere nuovamente il derby dopo due anni, riscattando il difficile inizio di stagione e mostrando un potenziale ben superiore rispetto a quanto “fotografato” dalla classifica; il Catania in versione trasferta, invece, è apparso molto appannato e lontano dalla solita brillantezza del Massimino: il derby è sempre la gara delle sorprese e le motivazioni ne rappresentano la chiave fondamentale.

    I rosanero festeggiano la vittoria in Palermo-Catania
    I rosanero festeggiano la vittoria in Palermo-Catania | © Tullio M. Puglia/Getty Images

    Pagelle Palermo-Catania:

    Ilicic 8 Il migliore in campo: segna una doppietta ed è straordinaria l’azione che conduce al 3-0: sembra lontanissimo dal giocatore appannato di questo inizio di stagione e conferma il suo enorme potenziale

    Miccoli 7 Sblocca il risultato, realizza il centesimo in serie A, riceve una standing ovation dal Barbera: serata perfetta, se non fosse per l’ammonizione rimediata dalla panchina che gli farà saltare il match con l’Inter

    Almiron 4 In occasione della sua distrazione connessa al cambio scarpe, lascia la squadra in dieci e Miccoli realizza l’1-0: un errore imperdonabile, in particolare in Palermo-Catania

    Lodi 6.5 Il voto positivo è dato dalla straordinaria punizione che realizza, che poi sarà il gol della bandiera per il Catania

    Tabellino Palermo-Catania:

    Palermo: Benussi 6.5; Munoz 6, Donati 6, Von Bergen 6 (30′ st Pisano sv); Morganella 6.5, Arevalo Rios 6, Kurtic 6.5, Garcia 6.5 ; Ilicic 8, Brienza 7 (41′ st Viola sv); Miccoli 7  (21′ st Dybala 6.5)

    Catania: Andujar 6; Alvarez 5.5, Legrottaglie 5.5, Spolli 6 (41′ st Capuano), Marchese 5; Izco 5.5 (44′ Castro), Lodi 6.5 , Almiron 4; Barrientos 5, Morimoto 5 (19′ st Doukara), Gomez 5.

    Marcatori di Palermo-Catania 3-1: 10′ Miccoli, 4′ st e 15′ st Ilicic, 25′ st Lodi

    Video di Palermo-Catania:

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  • La Roma asfalta il Palermo, Totti in stato di grazia

    La Roma asfalta il Palermo, Totti in stato di grazia

    La Roma più bella e concreta dell’era Zeman fa a pezzi il Palermo nel posticipo della decima giornata e torna a respirare dopo le ultime due uscite all’insegna della follia pura. A una settimana dal derby il 4-1 rifilato dai giallorossi agli uomini di Gasperini vuol dire sesto posto, a due soli punti dalla Lazio. All’Olimpico scende in campo una Roma finalmente equilibrata e con una gran voglia di rimettersi in carreggiata (e di rinsaldare la panchina del tecnico Boemo). Detto fatto. Grazie anche ad un Palermo da brividi che rende tutto più semplice a Totti e compagni.

    Fuori Destro, dentro Osvaldo – La Roma scende in campo con qualche novità in formazione. Destro e Pjanic partono dalla panchina. Allora spazio ad Osvaldo e Bradley, che di benzina ne hanno a ettolitri. Maglia da titolare anche per Piris (alla fine uno dei migliori). Gasperini rimpolpa il centrocampo e schiera 3-5-2 con Pisano e Kurtic in mezzo e Ilicic in panchina. La densità sulla mediana voluta dal tecnico rosanero alla fine sarà solo una vana pretesa. In attacco il tandem Brienza – Miccoli, alla ricerca del gol numero 100 in serie A. Pronti via e i padroni di casa premono il pedale dell’acceleratore. Gioco in verticale, ritmi alti e concentrazione d’antologia. I rosanero ci capiscono davvero poco e al minuto 11 Totti firma il cartellino. Assist di Piris, Osvaldo non ci arriva, il capitano sì. La reazione ospite non arriva, e Gasperini prova ad arretrare Pisano varando un  4-4-2 che sa di corsa ai ripari. Ma è la Roma a trovare ancora la via del gol. Al 31′, con Osvaldo che approfitta di un pasticcio fra Munoz e Ujkanie infila un destro angolato. Al rientro negli spogliatoi solo applausi per i giallorossi.

    L'esultanza dei giocatori della Roma dopo il gol di Francesco Totti Giuseppe Bellini Getty Images Sport
    Giuseppe Bellini
    Getty Images Sport

    Poker senza attenuanti – Visti i precedenti il secondo tempo si preannuncia una sofferenza. E invece la Roma dimostra equilibrio vero, aiutata anche da un Palermo incapace di impensierire seriamente gli avversari. I ragazzi di Zeman ci mettono l’anima, e forse è la poca lucidità a far sbagliare alcune azioni da rete a Lamela, Totti e Balzaretti. Gasperini si gioca l’ultima carta: Ilicic per Kurtic e tridente servito. Nulla da fare però: la Roma dilaga e prima con Lamela al 24’, poi con Destro dieci minuti dopo sigla il poker che significa ritorno alla vittoria. Al 39’ Ilicic di sinistro mette in rete il gol della bandiera. Ma la pillola per il Palermo è comunque amarissima.

    ROMA-PALERMO 4-1

    MARCATORI: 11’pt Totti, 31’pt Osvaldo, 24’st Lamela, 34’st Destro, 39’st Ilicic.

    ROMA (4-3-3): Goicoechea; Piris, Marquinhos, Burdisso, Balzaretti; Bradley, Tachtsidis, Florenzi (25′ st Marquinho); Lamela (36′ st Pjanic), Osvaldo, Totti (27′ st Destro). In panchina: Svedkauskas, Leandro Castan, 11 Taddei, 16 De Rossi, 17 Lopez, 20 Perrotta, 27 Dodò, 46 Romagnoli. Allenatore: Zeman.

    PALERMO (3-5-2): Ujkani; Munoz, Von Bergen, Garcia; Morganella, Arevalo Rios, Kurtic (9′ st Ilicic), Barreto, Pisano (33′ pt Bertolo); Brienza (25′ st Dybala), Miccoli. In panchina: Benussi, Mantovani, Viola, Milanovic, Zahavi, Giorgi, Labrin, Budan, Brichetto. Allenatore.: Gasperini.

    ARBITRO: De Marco di Chiavari

    LE PAGELLE

    Tachtsidis 7: Un assist per Lamela e tante buone sensazioni per il centrocampista della Roma. Gara convincente. In crescita.

    Florenzi 7: Anche lui in crescita costante. La sintonia con i compagni di reparto inizia ad essere cosa concreta. Grande prospettiva.

    Lamela 8: Uno che doveva dimostrare, e ha dimostrato. Alla grande. Fondamentale per il gioco di Zeman e per la Roma. Il gol è la ciliegina sulla torta di una partita sopra le righe.

    Osvaldo 7: Il suo sacrificio per tutti i 90’ è ossigeno puro per la squadra. Trova anche il gol. Certezza.

    Totti 8: L’ennesima risposta a chi lo vorrebbe seduto in tribuna a commentare le partite. Invece Totti smista palloni, fa gioco e segna. Campione vero insomma.  

    Destro 6: Si fa espellere per una ingenuità. Ma finalmente trova la via della rete. In ogni caso la sufficienza ci sta tutta.

    Ilicic 6:  Dopo quasi un anno torna al gol. L’unico a salvarsi in un Palermo disastroso per ampi tratti del match.

    Ujkani 5,5: Cuce e scuce a corrente alternata. Grossissime responsabilità sul gol di Osvaldo. Poi però salva la porta in diverse occasioni.

    VIDEO ROMA-PALERMO 4-1

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  • Roma-Palermo, in panchina Osvaldo e De Rossi

    Tutto in 90’. La Roma di Zeman contro il Palermo di Gasperini. Nel posticipo della decima giornata di campionato giallorossi e rosanero sono chiamati ad una vittoria scaccia fantasmi, quantomeno per dare un senso a questo inizio di stagione. Perché se i siciliani navigano in cattive acque (in pratica terzultimi con il Pescara a otto punti), le cose non vanno meglio per Totti e compagni, impelagati in un rebus difficilissimo da sciogliere. E allora non si capisce chi ha più chance. La vera protagonista della vigilia è l’incertezza: la Roma si interroga, in un tourbillon di voci e mezze smentite, sul futuro di tecnico e squadra. Qualcosa che non quadra c’è – la gestione delle gare fino ad oggi è stata a dir poco “leggera” – e la Zeman mania sembra già un bel ricordo. Tutti giù per terra e processo avviato per tutti. Con un esonero che a Trigoria pende ormai da giorni. Il Palermo arriva all’Olimpico con un trend di risultati che appare in miglioramento, ma fino a un certo punto. I pareggi non sono sconfitte, ma evidentemente neanche vittorie. E le vie di mezzo spesso non portano in nessun luogo.

    De Rossi in dubbio – L’aria che si respira in casa giallorossa è pesantissima. Anche perché la variabile “fiducia” non appare più nell’elenco delle carte spendibili da Zeman. Soprattutto se la formazione da mettere in campo è un puzzle con le tessere mancanti. Castan, De Rossi e Osvaldo, sono stati convocati, ma probabilmente rimarranno in panchina viste le precarie condizioni fisiche. Quindi pronto Pjanic a completare il reparto mediano con Tachtsidis e Florenzi. Destro dovrebbe comporre il tridente d’attacco insieme agli inamovibili Totti e Lamela. Con Stekelenburg alle prese con un problema al polpaccio spazio a GoicoecheaIl tecnico giallorosso Zednek Zeman, già in discussione dopo nove partite

    Tridente in soffitta – Per i rosanero qualche dubbio sul modulo. Donati non sarà della partita a causa di un affaticamento muscolare patito nella gara contro il Milan. Al suo posto pronto Von Bergen. A centrocampo ballottaggio tra Mantovani e Pisano. Per l’attacco si ritorna al “classico”. In soffitta l’esperimento delle tre punte. Fuori  Ilicic quindi, con Brienza e Miccoli in tandem offensivo.

    ROMA-PALERMO LE PROBABILI FORMAZIONI

    ROMA (4-3-3): Goicoechea; Piris, Burdisso, Marquinhos, Balzaretti; Pjanic, Tachtsidis, Florenzi; Lamela, Destro, Totti. All.: Zeman

    PALERMO (3-5-2): Ujkani, Munoz, Von bergen, Garcia; Morganella, Rios, Kurtic, Barreto, Mantovani; Brienza, Miccoli. All.: Gasperini

  • Cesena – Palermo, torna Miccoli. Iaquinta in panca

    Cesena – Palermo, torna Miccoli. Iaquinta in panca

    Al “Dino Manuzzi” di Cesena i bianconeri di Beretta ospiteranno il Palermo di mister Bortolo Mutti in un match che riscuote interesse esclusivamente per la salvezza matematica ancora da raggiungere per gli ospiti.

    Infatti la serie A è stata abbondantemente abbandonata dai padroni di casa nelle scorse giornate, con le ultime sei partite, che devono essere utilizzate per onorare al meglio un Campionato partito sotto ben altre aspettative e finito nel peggiore dei modi.

    Beretta recupera un paio di pezzi importanti per l’undici iniziale, Adrian Mutu, sicuramente la delusione più grande in casa bianconera, affiancherà Malonga con Vincenzo Iaquinta che partirà inizialmente dalla panchina. Recupero importante anche in mediana con il rientro di Parolo che formerà, insieme a Guana e Colucci, il trio a copertura del trequartista Santana mentre in difesa Gianluca Comotto, recupera il suo posto nella fascia sinistra.

    Fabrizio Miccoli ©Tullio M. Puglia/Getty Images

    Il Palermo deve fare a meno dello squalificato Josip Ilicic, ma viste le ultime prestazioni dello sloveno, l’assenza non è di quelle sicuramente più importanti. Fabrizio Miccoli, dopo la panchina a Verona contro il Chievo, riprende le redini dell’attacco rosanero con l’uruguaiano Abel Hernandez a supporto, Vazquez dovrebbe prendere il posto di Ilicic sulla destra offensiva, mentre in difesa ci sono da registrare una buona ed una cattiva notizia: in settimana forfait di Federico Balzaretti a causa di un risentimento muscolare, ma è importantissimo il recupero di Matias Silvestre al centro della difesa che sarà affiancato da Munoz con Mantovani spostato a sinistra.

    Le probabili Formazioni di Cesena  Palermo

    Cesena (4-3-1-2): Antonioli; Comotto, Moras, Von Bergen, Lauro; Guana, Colucci, Parolo;Santana; Mutu, Malonga. Panchina: Ravaglia, Ceccarelli, Rodriguez, Djokovic, Arrigoni, Delnero, Iaquinta. Allenatore: Beretta.

    Palermo (4-4-2): Viviano; Mantovani, Munoz, Silvestre, Pisano; Vazquez, Donati, Dellarocca, Bertolo; Miccoli, Hernandez. Panchina: Tzorvas, Bacinovic, Milanovic, Acquah, Zahavi, Budan. Allenatore: Bortolo Mutti.

  • Fiorentina – Palermo 0-0, viola in lotta per non retrocedere

    Fiorentina – Palermo 0-0, viola in lotta per non retrocedere

    Fiorentina Palermo finisce a reti bianche al “Franchi” di Firenze, un pareggio che, in concomitanza della rocambolesca vittoria del Lecce a Catania, riapre la lotta per la zone retrocessione che adesso vede coinvolti anche i viola.

    In occasione del turno infrasettimanale, niente turn over per Delio Rossi che si affida allo zoccolo duro che ha espugnato San Siro per cercare di dare un po’ di continuità a questa disastrata stagione viola mentre, dall’altra parte, Bortolo Mutti manda un po’ a sorpresa in panchina il capitano del Palermo, Fabrizio Miccoli, schierando a fianco di Abel Hernandez lo sloveno Josip Ilicic.

    La prima mezz’ora di gioco vede i padroni di casa decisi a sbloccare il risultato andandoci anche vicini con il palo colpito da Nastasic e due occasioni pericolosissime di Amauri e Cesare Natali. Stefan Jovetic sembra ispirato ma la classe del montenegrino si accende ad intermittenza ed in quelle poche occasioni, viene sprecata malamente dai propri compagni di squadra. Il Palermo cerca di sfruttare le ripartenze e non dispiace nel finale della prima frazione di gioco rendendosi anche pericoloso sia con Ilicic che con Hernandez che in due occasioni, fa tremare seriamente la curva Fiesole.

    Stefan Jovetic ©Tullio M. Puglia/Getty Images

    La ripresa si apre con dei ritmi un po’ più bassi rispetto al primo tempo, la Fiorentina inizia a pensare che un punticino non sarebbe poi così male, considerato che il Lecce inizia la ripresa a Catania sotto di un gol e dello stesso avviso sembra essere anche Bortolo Mutti, con la dimostrazione della panchina per tutti i 90’ regalata a Fabrizio Miccoli. Iniziano i cambi per le due squadre ma l’inserimento di Bacinovic e Lazzari non cambiano il ritmo blando del match con L’unico sussulto di una scialba seconda frazione di gioco, rappresentato dalla “furbata” tentata da Amauri che tenta di mascherare con un colpo di testa, una schiacciata con la mano in rete. L’arbitro in un primo tempo concede il gol ma fortunatamente per i rosanero, il guardalinee segnala il fallo con il consequenziale annullamento del gol. Gli ultimi minuti vengono vissuti più con l’orecchio rivolto al Massimino di Catania dove arriva, proprio nei minuti finali, la notizia più brutta per i viola con il vantaggio firmato da David Di Michele allo scadere.

    Adesso si fa molto dura per la compagine guidata da Delio Rossi che non è certamente abituata a lottare per simili piazzamenti e tutti sappiamo come finì un anno fa con la Sampdoria, con il pianto finale di Angelo Palombo. Prestazione così così per il Palermo che si è comportato da vera e propria compagine in lotta per la salvezza e rischiando di capitolare solamente, nella prima metà del primo tempo.

    Tabellino e Pagelle Fiorentina Palermo

    FIORENTINA (3-5-2): Boruc 6; Gamberini 6, Natali 6,5, Nastasic 6,5; De Silvestri 6 (dal 32′ s.t. Cassani s.v.), Behrami 6, Montolivo 5,5, Kharja 6 (dal 23′ s.t. Lazzari 5,5), Pasqual 6; Jovetic 5,5, Amauri 5,5. (Neto, Felipe, Salifu, Cerci, Ljajic). All: Rossi

    PALERMO (3-5-2): Viviano 6; Munoz 6, Mantovani 6,5, Labrin 6,5; Pisano 6, Della Rocca 6, Donati 6,5, Barreto 5,5 (dal 4′ s.t. Bacinovic 6), Bertolo 6; Ilicic 6 (dal 44′ s.t. Vazquez s.v.), Hernandez 6 (dal 30′ s.t. Budan s.v.). (Tzorvas, Kosnic, Zahavi, Miccoli). All: Mutti

  • Fiorentina – Palermo, probabili formazioni. Amauri si, Ilicic no

    Fiorentina – Palermo, probabili formazioni. Amauri si, Ilicic no

    Fiorentina Palermo sarà uno dei match più interessanti del turno infrasettimanale di mercoledì 11 aprile. I viola sono a caccia della seconda vittoria consecutiva dopo l’exploit inatteso a San Siro contro il Milan, mentre i rosanero devono cercare di racimolare quei punti necessari per raggiungere la salvezza matematica e dare spazio a quei giovani tanto invocati dal patron Zamparini.

    La vittoria ottenuta a San Siro è stata vero e proprio ossigeno per i viola che hanno potuto calmare per un po’ le critiche di tifoseria ed addetti ai lavori mentre, per quanto riguarda la compagine di Bortolo Mutti, si deve assolutamente raggiungere quanto prima la quota salvezza, che con la vittoria del Lecce contro la Roma dell’ultimo turno, si è alzata non consentendo ancora di chiudere il campionato in tranquillità.

    Delio Rossi non ha sciolto ancora i pochi dubbi dell’undici iniziale viola ma si dovrebbe andare verso una riconferma in blocco della squadra che ha espugnato San Siro con l’italo – brasiliano Amauri da titolare e con Adem Ljajic in panchina. In mediana possibile opportunità dal primo minuto per Lazzari con il ballottaggio per l’ultimo posto fra Berhami ed Olivera con lo svizzero favorito. Bortolo Mutti recupererà Mantovani, Donati ed Hernandez, tutti assenti contro la Juve per squalifica con lo sloveno Josip Ilicic che si dovrà accomodare in panchina dopo la scialba – e per certi versi irritante prestazione – fornita al Barbera contro i bianconeri di Conte. In difesa sono ancora assenti sia Matias Silvestre che Federico Balzaretti e quindi, altra opportunità da titolare per il giovane Labrin che non ha certamente sfigurato nelle precedenti uscite.

    Amauri ©Gabriele Maltinti/Getty Images

    Probabili formazioni Fiorentina Palermo

    Fiorentina (3-5-2) – Boruc; Gamberini Natali Nastasic; De Silvestri Behrami Montolivo Lazzari Pasqual; Jovetic Amauri. A disposizione: Neto, Felipe, Olivera, Kharja, Vargas, Marchionni, Ljajic. Allenatore: Rossi

    Palermo (3-5-2) – Viviano; Munoz Mantovani Labrin; Pisano Migliaccio Donati Barreto Acquah; Miccoli Hernandez. A disposizione: Tzorvas, Milanovic, Della Rocca, Bertolo, Vazquez, Ilicic, Budan. Allenatore: Mutti.

  • Palermo – Juventus 0-2, sorpasso al Milan missione compiuta

    Palermo – Juventus 0-2, sorpasso al Milan missione compiuta

    Se vogliono lo scudetto dovranno sudare” – aveva detto ai suoi Conte nel corso della seduta di allenamento di mercoledì scorso – e ora la Juve si trova al comando della classifica a +1 sul Milan. La Juventus passa al Barbera superando i padroni di casa per 2-0 con le reti di Leonardo Bonucci e Quagliarella.

    Conte preferisce l’attaccante partenopeo da affiancare a Vucinic con Caceres e Estigarribia sulle fasce. Retroguardia affidata a Chiellini, Bazagli e Bonucci mentre sulla mediana Pirlo, Marchisio e Vidal. Il Palermo invece deve fare i conti con le numerose assenze con Mutti costretto a rimaneggiare il reparto difensivo affidandolo a Munoz, Labrin e Milanovic. In attaco coppia formata da Ilicic e Miccoli.

    Parte subito con la convinzione di poter fare il salto in classifica la squadra bianconera che con molta facilità riesce a portarsi nell’area dei rosanero, anche se, anche in questa partita, bisognerà sempre attendere la fase di “maturazione” per poter tradurre i guizzi in gol. Ci prova al 9′ Vucinic a metter dentro su invito di Quagliarella, lo stesso attaccante napoletano spreca una ghiottissima occasione di portare la squadra in vantaggio e ancora toccherà poco più tardi al montenegrino approfittare di una distrazione della difesa dei siciliani e tentare il tiro in porta da posizione defilata. Poco Palermo, anzi quasi assente la risposta della squadra allenata da Mutti e anche per questo match a Buffon toccherà fare da spettatore. Il primo tempo si conclude sullo 0-0.

    Palermo – Juventus © Tullio M. Puglia/Getty Images

    Nella ripresa la Juventus dimostra di non aver poi così tanta fretta di andare in gol, la pressione del primo tempo sembra aver lasciato il posto alla calma e la ragionevolezza. Fino a quando al 56′ a salire in cattedra e a trafiggere Viviano ci pensa Bonucci, abile a colpire di testa su corner battuto da Pirlo. Il Palermo prova a reagire al 68’ quando Miccoli salta Chiellini scodella un tiro cross su cui Ilicic non riesce ad approfittarne per poco. Poco più tardi i bianconeri chiuderanno definitivamente il match con Quagliarella che fa partire un tiro a giro nei pressi del limite d’area di rigore avversaria che batte Viviano. Per la Juventus è la certezza di aver raggiunto l’obiettivo settimanale, quello di approfittare di un eventuale altro passo falso del Milan e la consapevolezza che il cammino ancora è lungo e insidioso per raggiungere quello finale, il tricolore che in bacheca significherebbe il 30° anche se in tutti gli almanacchi sarebbe numerato come 28°.

    LE PAGELLE

    PALERMO

    Milanovic 6.5: risponde presente alla chiamata di Mutti che lo manda in campo vista l’emergenza in difesa della squadra rosanero. Alla sua terza presenza in Seria A, il giovane difensore serbo dimostra già una buona personalità e tanto coraggio quando decide di rimanere ugualmente in campo con una frattura al setto nasale.

    Migliaccio 6.5: eroico, gioca tutta la partita con una microfrattura al dito del piede che non gli permette di esprimersi come vorrebbe ma da ugualmente il 100% in campo.

    Barreto 5.5: tanta imprecisione nei passaggi, sbaglia diversi appoggi facili. Non è nella sua giornata migliore, gara più di quantità che di qualità per il mediano paraguaiano che ha l’arduo compito di arginare i centrocampisti bianconeri.

    Miccoli 5: il capitano rosanero, che ha tra le sue vittime predilette proprio la Juventus, non riesce mai ad essere incisivo in avanti. Ci si aspettava una partita diversa per l’ex con ancora il dente avvelenato.

    Ilicic 4.5: tanto fumo e niente arrosto: nel primo tempo non trova la giusta collocazione in campo anche per merito della pressione di Chiellini, nella ripresa  sembra svogliato ed esce tra i fischi del proprio pubblico. Ha subito un’involuzione spaventosa rispetto allo scorso anno.

    JUVENTUS

    Bonucci 7: si prende, forse per la prima volta da quando è alla Juve, la palma di migliore in campo e migliore del reparto difensivo. Ha il merito di sbloccare la situazione permettendo ai bianconeri di giocare il resto della gara in discesa, questa volta il gol è tutto suo (con il Napoli rete assegnata a Vucinic), ma soprattutto si rende prezioso con i suoi interventi difensivi sia in anticipo sull’avversario che uno contro uno, dalle sue parti non passa nessuno. Di testa le prende tutte lui.

    Chiellini 6.5: ha trovato una costanza di rendimento incredibile dopo che nella scorsa stagione e nella prima parte di questa era stato indicato come il punto debole della retroguardia con le sue dormite difensive. Limita Ilicic con una marcatura asfissiante, andandolo a pressare, in alcune circostanze, anche nella metà campo avversaria.

    Vidal 6: luce brillante con Fiorentina, Inter e Napoli, il centrocampista cileno oggi va a intermittenza alternando buoni recuperi a palle perse. Forse aveva bisogno di tirare un pò il fiato dopo le recenti eccezionali prestazioni fornite.

    Estigarribia 5: non si vedeva in campo dalla partita con il Milan, l’esterno paraguaiano non sfonda sulla sua corsia risultando il peggiore dei suoi. De Ceglie al momento è di un altro pianeta.

    Quagliarella 6.5: dopo aver punito il Napoli con il classico gol dell’ex che ha fatto masticare amaro i tifosi partenopei, segna il suo secondo gol consecutivo con un bel sinistro a giro mettendo il risultato al sicuro. Attaccante ritrovato, la Juve ha bisogno anche dei suoi gol se vuole continuare a coltivare il sogno scudetto.

    PALERMO (3-5-2): Viviano 6; Munoz 5.5, Milanovic 6.5, Labrin 6; Pisano 5.5, Migliaccio 6.5 (73′ Bacinovic 5.5), Della Rocca 5.5, Barreto 5.5, Acquah 5 (62′ Budan 5.5); Miccoli 5, Ilicic 4.5 (83′ Vazquez sv). Allenatore: Mutti 6.

    JUVENTUS (3-5-2): Buffon 6; Barzagli 6.5, Bonucci 7, Chiellini 6.5; Caceres 6.5, Vidal 6 (82′ Pepe sv), Pirlo 6.5, Marchisio 6.5, Estigarribia 5; Quagliarella 6.5 (77′ Del Piero 6), Vucinic 5.5 (67′ Matri 6). Allenatore: Conte 7

    VIDEO PALERMO – JUVENTUS 0-2

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  • Bologna Palermo 1-3, prima gioia esterna per i rosanero

    Bologna Palermo 1-3, prima gioia esterna per i rosanero

    Bologna Palermo 1-3, prima vittoria esterna per il Palermo di Bortolo Mutti che al Dall’Ara supera un Bologna svagato e sprecone per tre reti a uno in rimonta dopo il vantaggio iniziale rossoblù con i gol firmati tutti nella ripresa.

    Bortolo Mutti deve rinunciare sia a Balzaretti che a Fabrizio Miccoli, due assenze pesantissime, soprattutto quella del capitano salentino costretto a stare vicino alla moglie per un problema familiare. Stefano Pioli sceglie alla fine di affidarsi a capitan Di Vaio davanti, con il duo Ramirez – Diamanti a supporto.

    I primi 45’ sono soporiferi con le due squadre che sembrano non volersi fare del male reciproco e con il gioco che si sviluppa, in maniera sterile, a centrocampo. L’unica emozione del primo tempo è rappresentata da un incursione di Josip Ilicic che spara un sinistro a giro di poco alto a Gillet battuto. Il Bologna si dimostra una squadra con un organizzazione di gioco migliore ma la sua fantasia, rappresentata da Ramirez e Diamantiviene tenuta a bada dal pressing asfissiante dei rosanero che riescono a chiudere il primo tempo a reti bianche.

    Abel Hernandez ©Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images

    Di tutt’altro tenore agonistico ed emozionale risulta essere la ripresa che viene accesa dopo pochi minuti da un occasionissima di Marco Di Vaio che viene anticipato all’ultimo momento da Viviano miracoloso che evita così, il vantaggio dei padroni di casa. Un vantaggio che è comunque è nell’aria e viene firmato, dopo pochi minuti dalla sua entrata in campo, dal danese Rosensen che lascia partire un destro al fulmicotone che batte un Viviano impotente. Il gol sveglia improvvisamente la partita con il Palermo che reagisce in maniera assolutamente inaspettata costringendo i rossoblù a difendersi tutti nella propria meta campo. Una punizione velenosa di Donati viene solamente sfiorata da Budan con Gillet che può solo raccogliere la palla in fondo alla rete per il pareggio momentaneo dei rosanero. Ilicic sfodera tutta la sua classe ed Hernandez non fa rimpiangere l’assenza di Miccoli, l’uruguaiano servito da Donati porta avanti gli ospiti e sul finire di gara, nonostante la superiorità numerica causata dall’espulsione di Mantovani, è Morleo che toglie ad Ilicic la gioia del gol, firmando l’autorete che chiude la partita sul 3-1 finale.

    Bologna Palermo 1-3, Tabellino e Pagelle

    BOLOGNA:  Gillet 6,5; Sorensen 6,5, Portanova 5,5, Cherubin 5; Pulzetti 5,5 (37’st Gimenez 6), Taider 5,5, Krhin 5,5 (45’pt Kone 5), Morleo 5; Diamanti 5,5, Ramirez 5; Di Vaio 5,5 (28’st Acquafresca 5). (Agliardi, Crespo, Loria, Rubin). All.: Pioli

    PALERMO:  Viviano 7; Labrin 6, Munoz 6,5, Mantovani 5,5; Pisano s.v. (23’pt Milanovic 6,5), Migliaccio 5,5 (16’st Budan 6,5), Donati 7, Barreto 6, Aguirregaray 6 (1’st Della Rocca 6,5); Ilicic 7; Hernandez 7. (Tzorvas, Acquah, Vazquez, Zahavi). All.: Mutti

    Ammoniti: Barreto (P), Donati (P), Labrin (P), Hernandez (P), Taider (B)

    Video Bologna Palermo 1-3 hihglights Youtube
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