Tag: josè mourinho

  • I Doriani asfaltano le milanesi….

    Il Pibe de Bari dopo aver accentuato la crisi del Milan domenica in campionato si ripete in Coppa Italia contro i nerazzurri. Ovvio la competizione, le motivazioni sono diverse ma il tre a zero non può passare in secondo piano e per i doriani è una serie ipoteca sulla finale. L’uragano Mourinho forse voleva salvaguardare il suo lavoro e quello dei suoi giocatori con le sue dichiarazioni della settimana, ma i nerazzurri sembrano sempre nervosi, protestano per qualunque decisione arbitrale anche per le piu scontate e non decisive. La partita è stata un ennesima conferma che la corazzata nerazzurra non può far a meno dei suoi uomini migliori, le assenze di J. Cesar, Maicon,Cambiasso e Ibra si fanno sentire anche in coppa Italia. Disastrosa la prova di Rivas, ma anche Muntari sembra sempre piu avulso dalla manovra interista, Mancini ha cercato di mettersi in  mostra ma è ancor ben lontano dalle ottime prestazioni in giallorosso. Mazzarri( ieri squalificato) ha preparato la partita al meglio, mettendo in campo la migliore formazione possibile e facendo capire ancora una volta che la stagione opaca doriana è dovuta in primo luogo alla mancanza di una prima punta, infatti da quando Pazzini veste blucerchiato le prestazioni di tutta la squadra sono migliorate e i risultati iniziano a vedersi. I tifosi sono entusiasti del fantastico duo messo a loro disposizione dal presidente, Cassano-Pazzini si trovano alla perfezione ed a molti ricordano un altra coppia d’oro per i tifosi della Samp, quella leggendaria Vialli-Mancini… chi sa se riusciranno a percorrere anche loro la strada di chi regalò lo scudetto a doriani…

  • Deferiti Mourinho, Balotelli e De Rossi

    Domani verrà ufficilalizzata la decisione della Figc

    Dopo la squalifica del tecnico della Roma Luciano Spalletti, il procuratore della Federcalcio, Stefano Palazzi, ha deciso di deferire Mario Balotelli, Daniele De Rossi e José Mourinho a seguito delle dichiarazioni e dei comportamenti degli interessati negli ultimi giorni. Il provvedimento sarà completato domani per questioni formali dallo stesso procuratore Palazzi.
    “All’esito delle valutazioni compiute dalla Procura federale – si legge in una nota – nella giornata di domani verranno adottati i provvedimenti relativi ai comportamenti e alle dichiarazioni dei tesserati Balotelli, De Rossi e Mourinho”.
    Il tecnico portoghese pagherà la conferenza stampa di martedì, l’attaccante nerazzurro sarà punito per le provocazioni rivolte ai tifosi giallorossi dopo il rigore contestatissimo del 2-3 e il centrocampista della Roma e della Nazionale sconterà l’eventuale squalifica per le interviste rilasciate subito dopo la gara di San Siro contro l’Inter.

  • Coppa Italia:c’è Samp-Inter

    Anche se tutte le polemiche di questi ultimi giorni hanno messo la Coppa Italia in secondo piano, stasera a Marassi si affrontano per la seconda semifinale Sampdoria e Inter. Partita di grande importanza per i doriani, infatti gli uomini di Mazzarri in caso di passaggio del turno si troverebbero quasi sicuramente con un posto in Europa. E’ la partita che potrebbe cambiare il volto della stagione della squadra blucerchiata. «Vogliamo la finale, sarebbe prestigioso per noi e per i nostri tifosi andarci a giocare il trofeo all’Olimpico di Roma», ha detto ieri Angelo Palombo, presentando la sfida di Marassi. Walter Mazzarri è squalificato e stasera seguirà la sfida in tribuna, da una cabina solitamente riservata alle televisioni. Il tecnico blucerchiato propone la migliore formazione. Gli unici indisponibili sono gli squalificati Lucchini e Mirante e l’infortunato Delvecchio. Un piccolo dubbio in difesa, dove Raggi e Accardi sono in ballottaggio per una maglia, con il primo leggermente favorito. In attacco, spazio al genio di Cassano e alla vena realizzativa di Pazzini. In panchina Bellucci, ma non è escluso che nella ripresa, a seconda del risultato e dell’andamento del confronto, il romano possa entrare. Mourinho applica un mini turnover lasciando a casa in vista della Champions Ibrahimovic, Samuel, Burdisso, Chivu, Figo e Julio Cesar. Spazio quindi a Toldo( ha appena rinnovato il contratto fino al 2011) in porta, il rientrante Materazzi in difesa al fianco di Cordoba, Vierà a centrocampo con lo stacanovista Cambiasso e Muntari, in attacco possibile fiducia a Crespo dopo l’importantissimo gol di Domenica contro la Roma. J. Zanetti e Stankovic dovrebbero partire dalla panchina.

    SAMPDORIA (3-5-2): 1 Castellazzi; 16 Campagnaro, 28 Gastaldello, 5 Accardi; 20 Padalino, 21 Sammarco, 17 Palombo, 19 D. Franceschini, 3 Ziegler; 11 Bellucci, 99 Cassano.

    A disp. 90 Fiorillo, 84 Raggi, 29 Ferri, 88 Dessena, 46 Pieri, 10 Pazzini, 89 Marilungo. All. Mazzarri INTER (4-3-3): 1 Toldo; 13 Maicon, 2 Cordoba, 23 Materazzi, 6 Maxwell; 14 Vieira, 19 Cambiasso, 20 Muntari; 33 Mancini, 18 Crespo, 45 Balotelli.
    A disp. 22 Orlandoni, 24 Rivas, 4 J. Zanetti, 5 Stankovic, 11 Jimenez, 10 Adriano, 21 Obinna. All. Mourinho

    Arbitro Saccani, diretta Rai Uno ore 20:45

  • Inter non si dissocia. Ranieri: “è il loro stile”

    Ancora botta e risposta tra le due società

    Dopo il comunicato stampa della Juventus di ieri sera a seguito delle dichiarazioni di Mourinho, in cui si chiedeva all’ Inter di dissociarsi dall’esternazioni del tecnico portoghese, arriva la risposta del club nerazzuro, che condivide il Mourinho pensiero e contrattacca: “Dopo aver letto con attenzione la nota ufficiale di Juventus F.C., si sottolinea che Josè Mourinho ha risposto in maniera chiara ed esplicita a un attacco di pari livello – si legge sul sito dell’Inter -. Il nostro allenatore ha espresso le sue idee, senza insinuazioni, senza malizia, con sincerità, secondo il suo stile, molto apprezzato”.
    Non si poteva far attendere la replica della Vecchia Signora tramite il suo presidente Cobolli Gigli, giunta nell’intervallo della partita di Coppa Italia di ieri sera: “Ognuno mantiene le sue posizioni – ha detto ai microfoni della Rai -. Immagino che Mourinho si sia sentito provocato da qualcosa ma non capisco da cosa. Mi sembra una reazione esagerata ma finiamola qui, perché bisogna cercare di fare il calcio giocato e meno possibile quello parlato. Noi società, piccole, grandi e medie, dobbiamo dare l’esempio. Io ci provo».
    Gli fa eco Il tecnico bianconero Ranieri a fine partita: “Non mi hanno dato fastidio le parole di Mourinho. Era una cosa personale, quando lo incontrerò di nuovo, se mi ricorderò quello che gli devo dire, glielo dirò” e poi conclude “Tocca alla società rispondere. Io posso solo dire che è lo stile Inter”
    Capitolo chiuso? Ci sembra proprio di no.

  • MOURINHO, il suo Porto conivolto in calciopoli portoghese

    Proprio ieri mentre Special One si esibiva nel suo personalissimo show contro Roma, Juve, Milan, classe arbitrale e stampa italiana, partiva in Portogallo il processo al suo ex presidente Jorge Da Costa che deve rispondere di presunta corruzione dell’arbitro Augusto Duarte in occasione di Beira Mar-Porto dell’aprile 2004.

    All’epoca dei fatti Mourinho allenava la squadra rivelazione d’Europa, il Porto appunto che poi qualche tempo dopo fu coinvolta nell’ambito dell’inchiesta ‘Fischietti d’oro’. Il dirigente è accusato di aver ricevuto a casa il direttore di gara che sarebbe poi uscito dall’abitazione del presidente del Porto con una busta pare contenente 2500 euro. Da Costa si difende dicendo che l’arbitro si recò da lui ‘per discutere di un problema familiare’. Da Costa era gia’ stato accusato di aver fornito prostitute ad un altro arbitro, ma il 12 febbraio la giustizia portoghese ha confermato in appello il non luogo a procedere.

    fonte:TMW

  • Juve su Mourinho: “Inter si dissoci”

    Dopo Spalletti, la Figc sta valutando le sue dichiarazioni

    Non si è fatta attendere la replica della Juve che non ha gradito l’esternazioni di José Mourinho: “Dopo aver letto con attenzione le gravi dichiarazioni rilasciate dall’allenatore dell’Inter, la Juventus manifesta stupore e sdegno e chiede all’Inter di dissociarsi pubblicamente da tali esternazioni”, recita una nota del club. “Con le sue dichiarazioni, l’allenatore dell’Inter ha mancato di rispetto non solo alla Juventus e ai suoi 14 milioni di tifosi, ma a tutto il calcio italiano. Piuttosto che alimentare una pericolosa cultura del sospetto, i rappresentanti delle società hanno il dovere di dimostrare educazione e senso di responsabilità per sostenere l’evoluzione del calcio italiano e della sua immagine internazionale”.
    Anche in Federcalcio, comunque, le parole del tecnico interista non sono state digerite: “I toni usati dall’allenatore portoghese determinano soltanto l’inasprimento dei rapporti. Le sue sono frasi di nessuna utilità per il mondo del calcio”.
    “Fermo restando – conclude la nota della Federcalcio – l’approfondimento di competenza degli organi della giustizia sportiva. Che naturalmente sta valutando il contenuto delle dichiarazioni di Mourinho”.

  • Ranieri-Spalletti attaccano, Mourinho risponde

    Il tecnico bianconero prosegue la querelle a distanza con il portoghese

    Le polemiche del dopo inter roma non si placano e a buttare benzina sul fuoco ci pensa Ranieri che continua a punzecchiarsi con Mourinho, suo rivale di sempre.
    I temi più scottanti sono i ripetuti favori arbitrali di cui sta godendo l’Inter in questa stagione e il caso Balotelli che si è candidato al premio di giocatore più odiato dell’anno con gesti e atteggiamenti contestati.
    Alla domanda su Mourinho, il tecnico bianconero risponde: “Bravo allenatore, ma è meglio come comunicatore”, e fa sapere che condivide il pensiero di Spalletti: “La Roma ha disputato una grande partita, ha giocato meglio e meritava di vincere”, per poi affrontare l’inevitabile tema arbitri: “Mou ha detto che non gli è piaciuto l’arbitro? Come dargli torto… Ha detto le stesse cose di Spalletti, solo che non è entrato nel merito”, l’ironica allusione di Ranieri.
    Poi rincara ancora la dose: “Qui tutti si lamentano degli arbitri, chi non lo fa, fa la figura del cog…”. Il concetto è stato ripreso da Spalletti nel dopo-partita di Inter-Roma, e il collega bianconero ne ha approfittato per solidarizzare ulteriormente con Luciano: “Si sa, i cog… viaggiano sempre in coppia, e da qualche tempo a questa parte io e Luciano formiamo una bella coppia”.
    A Roma, tecnico e giocatori continuano ad essere molto arrabbiati e fanno quadrato intorno a De Rossi che domenica sera ha lasciato dichiarazioni piuttosto pesanti (come dargli torto?) e ora rischia il deferimento. Intanto i tifosi preparano una protesta silenziosa: “Esporremo i nostri striscioni al contrario – ha annunciato L’Associazione Italiana Roma Club – per l’ennesimo torto che la Roma ha subito a San Siro”.
    Le polemiche diventano roventi quando si parla dell’atteggiamento e dei gesti di Balotelli che hanno dato molto fastidio non solo ai romanisti ma un pò a tutti (Moratti e Mourinho esclusi). Se Panucci si limita “non ha gli atteggiamenti giusti”, Spalletti ci è andato giù pesante: “Balotelli ci prende per il c…, è una cosa bruttissima, se un mio calciatore facesse così vorrei venisse espulso”.
    Mourinho oggi ha contrattaccato: “Mi sembra ci sia una manipolazione per cambiare opinione del pubblico” (?). A proposito della squadra di Spalletti, lo Special One dice : “Non si è parlato della Roma che ha grandissimi giocatori, ma che finirà la stagione con zero titoli”. Sulla Juventus, l’impetuoso portoghese, dichiara: “Non si è parlato della Juve che ha conquistato tanti punti con gli errori arbitrali”. Una stoccata anche al Milan di Ancelotti, che “ha undici punti meno di noi e chiuderà la stagione con zero titoli”. Battuta finale sul siparietto che ha visto Claudio Ranieri e Luciano Spalletti uniti nella protesta contro l’Inter. “Se loro si spalleggiano – ha detto Mou – allora io spalleggio tutti gli altri allenatori, Prandelli, Marino, Del Neri, che hanno subito torti contro la Juventus” (e “Barnetta” no, Josè?). “Io rifiuto le interviste nel prime time perchè non manipolo la realtà”, conclude il portoghese.
    Ci saranno risposte nei prossimi giorni o sarà finita qui?

    per vedere la conferenza stampa di Ranieri clicca qui

    per vedere la conferenza stampa di Mourinho clicca qui

  • Mourinho: ora basta!

    Dopo Inter-Roma s’infiammano le polemiche

    Il tecnico portoghese sta stancando ormai un pò tutti. Nella conferenza stampa di presentazione ufficiale come allenatore dei nerazzurri, si era dipinto come una persona che non ha timore di “dire le cose come stanno”. Critica i suoi giocatori in pubblico quando le loro prestazioni non sono convincenti (vedi caso Balotelli) perchè lui “dice semplicemente le cose come stanno”.
    Ieri nelle interviste del dopo partita, alla domanda se per lui fosse rigore il fallo su Balotelli, ha risposto: “Il fallo su Balotelli? Per me è rigore”. Mourinho, per una volta, apri gli occhi e ammetti che il rigore di ieri sera non stava nè in cielo nè in terra, perchè le moviole di tutta italia lo hanno dimostrato e gli occhi di tutti gli italiani, tranne quelli nerazzuri ovviamente, lo hanno visto. Ora basta lamentarti sempre perchè l’Inter ha indubbiamente i migliori giocatori e non ha bisogno di questi favoritismi da parte degli arbitri per vincere lo scudetto.
    All’epoca di Moggi la Juventus fu condannata alla retrocessione in Serie B per gli stessi episodi favorevoli che sta avendo l’Inter in questi ultimi anni. Intercettazioni a parte, vere o false che siano, i bianconeri erano una corazzata invincibile (si ricordi che nella finale mondiale del 2006 tra Francia e Italia erano 8 i giocatori presenti in campo che militavano nelle file bianconere e 3 erano i grandi ex: Zidane, Henry, Inzaghi. Insomma una squadra titolare) che, forse, poteva beneficiare dell’occhio di riguardo del direttore di gara (in buona fede), ma mai nessun tesserato ha negato l’evidenza degli episodi. Mourinho lo fa. E lo fa anche mancando di rispetto agli addetti ai lavori perchè tutti sono capaci di interpretare un episodio.
    Spalletti ieri si è sentito derubato e preso in giro dai giocatori nerazzurri da poco rientrati negli spogliatoi che gli urlavano che il rigore fosse netto: un atteggiamento strafottente che ha mandato su tutte le furie l’allenatore della Roma che risponde ai microfoni “Vedete, poi ci pigliano per il c… perché da quattro anni vengo a Milano e ogni volta sono sfortunato nell’andamento degli episodi”.
    Bisogna essere onesti nel “dire le cose come stanno”. Vero Mourinho? Altrimenti si incappa nelle famose cadute di stile sempre che, di stile, caro Josè, tu ne abbia mai avuto.

  • I pezzi da novanta del mercato tra campo e panchina

    Si infiamma  il mercato in vista della prossima stagione

    E’ stata una settimana all’insegna delle Coppe europee e molte squadre si sono date da fare sia in campo che fuori, con i dirigenti che hanno visionato e ammirato i tantissimi fuoriclasse. Alcuni di loro sono blindati dai loro contratti, altri lo sono meno e sul piede di partenza. Ecco i nomi caldi sia in campo che in panchina.
    La Juventus ha approfittato della trasferta londinese per approfondire il discorso Deco che, dopo l’esonero di Scolari e l’avvento di Hiddink, sta trovando sempre meno spazio nell’ undici titolare del Chelsea. La stampa inglese afferma che sia stato lo stesso giocatore a chiedere alla società di essere ceduto per evitare che il suo talento appassisca in panchina; il d.s. bianconero Alessio Secco pare intenzionato ad inserire un altro portoghese, oltre a Tiago, nel motore juventino.
    Ma l’obiettivo numero uno in casa Juventus rimane sempre il brasiliano Diego del werder Brema, tanto più dopo le ottime prestazioni offerte contro il Milan in Coppa Uefa. La prima offerta bianconera di 18 milioni di euro è stata rifiutata dalla dirigenza teutonica che vorrebbe incassare almeno 20 milioni dalla sua cessione. E’ probabile che la trattativa si concluda positivamente ma la Juve deve trovare anche il sostituto di Nedved, che ha dichiarato di voler smettere a fine stagione (?), e David Silva del Valencia, pallino di Ranieri, costa tanto.
    Altro nome nuovo in chiave mercato è il francese del Bayern Monaco Franck Ribery che sta incantando le platee di mezza europa con le sue giocate e che in molti vorrebbero vederlo giocare nella propria squadra. Il Real Madrid ha messo gli occhi su di lui già da molto tempo ormai, ma in questo momento è il Barcellona ad essere in pole position per poter usufruire delle sue prestazioni. I Blaugrana hanno raggiunto un accordo di massima con il giocatore per un accordo quadriennale, resta da convincere il Bayern che, prima di privarsi del suo gioiello, vorrebbe tentare un ultimo tentativo di trattenerlo. Difficile che ciò accada.
    Restando a parlare di Barcellona, Samuel Eto’o, corteggiato a lungo dai club più importanti al mondo quest’estate, ha giurato amore eterno ai catalani: “Resterò fino al 2010, poi vorrei continuare”. Sarà vero o è tutta una strategia? A quanto pare si, a meno di ulteriori colpi di scena.
    L’Inter ormai ha messo le mani su Aguero e vuole portarlo alla corte di Mourinho già dalla prossima stagione ma servono dai 50 ai 60 milioni di euro, non noccioline. L’argentino però è un investimento sicuro data la sua giovane età (20) e Moratti è intenzionato a prenderlo.
    Si è aperto ufficialmente anche il mercato delle panchine e Milano, sia sponda Milan che Inter, in questo momento, è sicuramente la capitale.
    Ancelotti dopo l’eliminazione dalla Uefa ha dichiarato che “se la stagione finisse ora, il bilancio del Milan sarebbe negativo” (e non potrebbe essere altrimenti). L’obiettivo principale resta quello della qualificazione diretta in Champions e, per ora, non è stato compromesso, ma a Milanello tira aria di fine ciclo.
    Mourinho è al centro nelle ultime ore di voci di mercato che lo vorrebbero sulla panchina del Liverpool l’anno prossimo al posto di Rafa Benitez. Il sogno del portoghese rimane quello di succedere a Sir Alex Ferguson al Manchester Utd, ma la dirigenza dei Reds starebbe promettendo soldi e garanzie tecniche. Mourinho ci penserà?

  • Champions: Mourinho sicuro di arrivare ai quarti

    La concentrazione è alta, l’adrenalina è giusta e sono sicuro al 100% che possiamo farcela“.

    E’ iniziata la conferenza stampa di José Mourinho in vista della sfida di Champions League contro il Manchester United.

    14.52 – “Vidici assente? Loro sono forti in difesa solo perché i loro avversari hanno paura. Chi va all’Old Trafford gioca senza ambizione. Manchester ha tanti difensori bravi e davanti hanno giocatori che coprono bene. L’assenza di Vidic non sarà un grande problema”.

    14.46 – “La mia è sempre stata una mentalità vincente, fin da quando allenavo una piccola squadra in Portogallo. Non c’è motivo per non avere fiducia. I giocatori hanno sempre riposto bene, ma non dobbiamo passare al passato, altrimenti non si vince. Dobbiamo guardare avanti e non alle sconfitte del passato con Villarreal o Valencia”.

    14.44 – “Ibra è un giocatore che gioca per la squadra, lavora per noi. Vuole dare il suo contributo a vincere le partite. Questo è l’Ibra di oggi. Vincerà il Pallone d’Oro prima o poi. L’importante adesso è vincere domani e Ibra in questo momento è un giocatore fondamentale”.

    14.43 – “Se giocherà Santon? Sì, gioca Santon”.

    14.42 – “Ibra e Ronaldo sono due grandissimi campioni, ma molto diversi”.

    14.40 – “Ancelotti si lamenta ancora della mano di Adriano? Pensa che siamo dei pirla? Lui si dimentica il fuorigioco sul gol nel derby d’andata. Ha la fortuna che Allegri è uno tranquillo e domenica non si è lamentato. Inzaghi merita tre giornate di squalifica. Potremmo parlare di tante cose, tipo il rosso non dato ad Ambrosini. Carlo è un allenatore fortunato, anche io ho vinto tanto perché sono fortunato. E’ una qulaità dei grandi”.

    14.39 – “Io sono fiducioso e voglio infondere questa mia fiducia alla squadra. L’aspetto psicologico è stato importante fin dal mio arrivo. Stiamo preparando molto bene questa partita e mi piacerebbe una prova come contro la Juve. La squadra ha risposto sempre bene in queste sfide importanti”.

    14.37 – “Ferguson è fiducioso e ha ragione, ha una squadra al top. Mi conosce, ma sa che sarà difficile con noi. Sarà una grande piacere rivederci, abbiamo sempre un grande rapporto e rispetto”.

    14.35 – “Ci serviranno due difensori centrali, per forza. Ho ben in mente chi giocherà e chi no, ma me la tengo per me”.

    14.34 – “Adesso aspettiamo la partita con grande voglia di giocare. Tra 15 giorni potremmo essere dentro o fuori. L’importnate è divertirsi”.

    14.31 “L’esperienza conta fino a un certo punto. Le mie scelte in difesa dipenderanno dalle qualità degli avversari. Maicon è un giocatore unico, poi gli altri verranno decisi sugli avversari”.

    14.24 – “La parte più facile del lavoro è che sono tutti motivati, però non credo che Manchester venga qui per divertirsi. Mi aspetto una grandissima partita, però dopo non potremo dire che è già finita. Sarà una sfida di 180 minuti. Niente si deciderà domani. Loro i migliori? Ci vince è il migliore. Noi siamo preparati bene, li abbiamo studiati bene, però noi non siamo di meno”.

    14.24 – “In questa competizione tutti possono vincere, nei campionati nazionali sono solo 3 o 4 le squadre potenzialmente campioni. In Champions anche 10 squadre possono vincere. Nel 2004 il Manchester è stato eliminato dal Porto, che poi ha vinto tutto. Il Milan? E’ stato grande nel passato, ma il presente dice che siamo davanti di 11 punti e siamo qui. Noi non abbiamo paura, tra due mesi potremmo essere in finale”.

    14.21 – “Tutti loro sono bravi, ma credo che giocheranno in modo più difensivo. Noi giocheremo col 4-4-2 a diamante. Ibra e Adriano davanti, Cambiasso, Zanetti, Stankovic e Muntari a centrocampo”.

    14.17 – “Non credo che ci temano, di sicuro ci rispettano e sanno che potrebbero perdere. Li ho studiati bene, fuoricasa cambiano, hanno approccio diverso. Loro modificheranno il loro gioco, molto più di noi. Hanno grandi campioni come Rooney, Ronaldo, Berbatov, ma non credo che giocheranno tutti assieme…”

    14.15 – “Il Manchester è solo un avverario, nonostante il mio passato in Premier, l’importante è passare il turno, sarebbe lo stesso con un altra squadra di fronte. La concentrazione è alta, l’adrenalina è giusta e sono sicuro al 100% che possiamo farcela”.

    14.10 – “La Serie A è diversa dalla Champions League, sono due competizioni diverse. Il campionato d’Europa è più emozionale, ma in Italia tatticamente il torneo è migliore, a volte è difficile vincere, tutte le squadre hanno un’ottima organizzazione. La Serie A sta migliorando. Le squadre del secondo gruppo come Udinese, Fiorentina, Genoa, giocano un ottimo calcio. Abbiamo 9 punti di vantaggio, ma ne servono altri 30 per vincere il titolo. E lo stesso vale anche per il Manchester in Premier”, è stata la prima risposta