Tag: josè mourinho

  • L’Inter di Mourinho prepara l’assalto alla Champions

    L’Inter di Mourinho prepara l’assalto alla Champions

    Milito e Obi Mikel i primi colpi. Adesso si cerca il faro per il centrocampo

    Con il campionato ormai chiuso, l’Inter del prossimo anno inizia a prender forma. La tanto discussa lista della spesa di Mourinho è stata letta dalla società nerazzurra ed ha iniziato gli approcci con le varie società per accontentare le voglie dello Special One. Con le sicure partenze in attacco di Crespo, Cruz e del malinconico Adriano l’Inter è alla ricerca dell’attaccante da affiancare ad Ibra per il salti di qualità definitivo. Gli incontri tra Genoa e Inter sono iniziati e sembra ormai sicuro il trasferimento del Principe Milito alla corte di Moratti, Preziosi è consapevole di non poter competere sugli ingaggi con le big della serie A e per questo è allettato di far cassa con il trentenne Milito, per rinforzare ulteriormente il suo Genoa. militoLa sua valutazione è 25 milioni di euro che potrebbe esser abbassata inserendo nella trattativa una contropartita tecnica, si parla di Acquafresca ma difficilmente l’Inter si priverà del giovane bomber che con ogni probabilità insieme a Balotelli completerà il reparto avanzato nerazzuro. Potrebbe essere Jimenez o Cruz ad andare al Genoa sopratutto se i rossoblu riusciranno a centrare il quarto posto utile per la Champions. A centrocampo sembra sicuro l’arrivo dal Chelsea di Obi Mikel, il giovane nigeriano lanciato proprio da Mourinho ai tempi del Chelsea è in scadenza di contratto e prenderà il posto come caratteristiche tecniche del partente Vierà. Il centrocampo però è il reparto che a detta dello Special One necessita maggiormente del salto di qualità sopratutto sotto l’aspetto tecnico, per questo si è fatto in un primo momento il nome di Diego ma la Juve sembra esser in vantaggio nella trattativa per il brasiliano, per questo si sta seguendo con interesse D’Agostino, il faro del centrocampo friulano ha dimostrato di aver un ottima visione di gioco e di esser pronto per illunimare il centrocampo di una big, a Mourinho piace anche Thiago Motta, ma l’ex Barcellona è un idolo dei tifosi genoani e difficilmente lascierà la squadra sopratutto se arriverà la Champions. La difesa sembra il reparto meglio attrezzato, verrà rimpiazzato qualcuno solo in caso di partenza, l’unico certo sembra Maxwell in scadenza di contratto ma con l’esplosione di Santon quel settore sembra al sicuro, come sostituto potrebbe arrivare il giovane granata Rubin.

  • Juve-Inter: Mourinho vs Ranieri 2-0

    Dopo la bella vittoria dell’andata i nerazzurri se ancora ce ne fosse bisogno hanno dimostrato di non aver rivali nel campionato italiano. Il pari premia oltre ogni merito la squadra di Ranieri che nelle ultime 5-6 partite ha avuto una brutta involuzione tattica mettendo in dubbio anche il secondo posto. I nerazzurri dopo un primo tempo di studio ma con una grande occasione di Balotelli che buca Buffon in uscita ma la sua conclusione viene respinta sulla linea di porta da Tiago, nella ripresa leggittimano la propria superiorità schiacciando i bianconeri nella propria metà campo. J. Zanetti sull’out di destra non fa rimpiangere l’assenza di Maicon, ottime la sua prova insieme a quella di Muntari autore anche dell’assist per il gol del vantaggio di Balotelli al termine di una bellissima azione in contropiede. Nella Juve iniziano ad esser palesi le divisioni interne allo spogliatoio, Ranieri è sempre in confusione e non riesce a leggere la partita, i big sembrano giocare senza motivazioni, Trezeguet continua a partire dalla panchina e come se non bastasse dopo la bravata di Camoranesi della settimana scorsa anche Tiago dimostra di non saper controllare la tenzione lasciando per l’ennesima volta i bianconeri in 10. E’ solo lo spirito Juve che si può salvare di questa partita, tutti questi indizi dovrebbero far riflettere la società sulle strategie future, mettendo in discussione anche Ranieri perchè se gli infortuni possono esser un parafulmine sulla brillantezza in alcune partite, sbagliare nei momenti cruciali della stagione non lo può essere.
    IL TABELLINO
    Juventus-Inter 1-1
    Juventus (4-4-2): Buffon ; Grygera, Legrottaglie, Chiellini, Molinaro (18’st De Ceglie); Marchionni  (28’st Trezeguet ), Tiago , Poulsen , Nedved ; Del Piero  (35’st Giovinco), Iaquinta. A disposizione: Chimenti, Mellberg, Zebina, Knezevic. All.: Ranieri
    Inter (4-3-3): Julio Cesar; Zanetti , Cordoba, Samuel , Chivu; Stankovic, Cambiasso, Muntari  (33’st Burdisso ); Figo  (43’st Cruz ), Ibrahimovic , Balotelli  (31’st Vieira). A disposizione: Toldo, Santon, Materazzi, Maxwell. All. Mourinho
    Arbitro: Farina (Stagnoli, Copelli)
    Marcatori: 19’st Balotelli (I), 46’st Grygera (J)
    Ammoniti: Figo (I), Legrottaglie (J), Poulsen (J), Balotelli (I)
    Espulsi: 30’st Tiago (J)

  • Chiambretti Night atto secondo: questa volta tocca a Mancini

    Il Mancio replica al suo successore dalla stessa platea del Chiambretti Night: Non si è fatta attendere tantissimo la replica di Roberto Mancini che dalla stessa poltrona del Chiambretti Night ha lanciato frecciatine allo Special One e allo staff del presidente Moratti. Il programma andrà in onda giovedi sera su Italia 1 alle 23:40 ma da alcune indiscrezioni sembra che Mancini non abbia mandato giu il paragone tra il comportamento  suo e di Mourinho dopo l’eliminazione dalla Champions. Come ricordate Mancini lo scorso anno dopo l’eliminazione annunciò che molto probabilmente avrebbe lasciato l’Inter a fine stagione, mentre lo Special One subito dopo la disfatta dell’Old Trafford iniziò a programmare il futuro. Alla domanda di Chiambretti «Mourinho ha detto che dopo l’eliminazione dalla Champions ha chiesto una riunione di mercato mentre io avevo annunciato l’addio? risponde il Mancio “Chissà, probabilmente è stata un’altra riunione da 100 milioni”. Poi la seconda battuta pungente è sull’ufficio fatto costruire  da Mourinho ad Appiano Gentile “Io e il mio staff amavamo stare sul campo, non in ufficio. Ai giocatori, anche a quelli bravi, si può insegnare qualche cosa sul campo, non in ufficio. E comunque un ufficio c’era. Ora c’è una nuova legge che permette di costruire il 30 per cento in più…Sai che ufficio grande sarebbe venuto….”. Poi il tecnico di Iesi ha avuto modo di ribadire, cosi come aveva fatto dal programma della Bignardi, di non aver mandato giu quel comunicato di esonero:”Dopo la partita contro il Liverpool, ho detto credo che me ne andrò, non che me ne andavo. Poi sono stato da Moratti e gli ho spiegato perché mi ero espresso in quei termini. Credevo fosse finita così, non mi aspettavo quello che è successo. E non mi è piaciuto quello che è stato fatto dopo. Intendo quello che ha fatto il suo staff con quei comunicati che si riferivano a situazioni successe nella settimana prima dello scudetto. Se mi avesse detto quello che voleva fare prima, per me sarebbe stato più facile trovare una squadra”. Conclude con una battuta sull’esonero «E’ vero, sono stato il primo allenatore a far giocare una squadra italiana con tutti stranieri, poi io che ero italiano sono diventato di troppo…». E ancora: “Sono stato per quattro anni all’Inter e dopo questo periodo era necessario modificare alcune cose. O si faceva così, oppure era meglio cambiare strada. Il presidente Moratti ha scelto la seconda soluzione, come era nel suo diritto”.
    fonte:corrieredellsport

  • Soldi e pallone: il più ricco è Beckham

    Soldi e pallone: il più ricco è Beckham

    Nella classifica dei calciatori più ricchi del mondo, stilata ogni anno da France Football, il gradino più alto del podio spetta allo “spice boy” del Milan David Beckham che risulta essere ancora il “Paperon De Paperoni” del calcio. L’inglese resta primo e si tratta della quarta volta dal 1999 a oggi, nonostante il sacrificio economico fatto per rimanere a giocare nei rossoneri. Ha guadagnato 32.4 milioni di euro, considerando gli introiti oltre che allo stipendio, seguito David Beckhamda Messi con 28.6 milioni di euro e Ronaldinho con 19.6 che perde la seconda posizione a favore dell’argentino del Barcellona.
    Per quanto riguarda gli stipendi il più pagato è Ibrahimovic che guadagna la bellezza di 12 milioni di euro all’anno seguito da Kakà con 9 e Messi a 7.7.
    Fra gli allenatori più pagati Scolari batte Mourinho, che incassa l’indennità di licenziamento dal Chelsea: 12.5 contro gli 11 del tecnico dell’Inter. Al terzo posto colui che ha preso il posto proprio di Scolari, Guus Hiddink che guadagna 9 milioni di euro in totale.
    Di seguito le classifiche dei più pagati. Cifre in milioni di euro.

     

    I più ricchi:

    1. Beckham 32.4
    2. Messi 28.6
    3. Ronaldinho 19.6
    4. C. Ronaldo 18.3
    5. Henry 17
    6. Kakà 15.1
    7. Ibrahimovic 14
    8. Rooney 13.5
    9. Lampard 13
    10. Terry 11.7

    I più pagati:

    1. Ibrahimovic 12
    2. Kakà 9
    3. Messi 7.7
    4. Lampard 7.5
    5. Gerrard 7.5
    6. C.Ronaldo 7.3
    7. Toni 7

    Gli allenatori:

    1. Scolari 12.5
    2. Mourinho 11
    3. Hiddink 9
    4. Capello 8.5
    5. Ferguson 7.6
    6. Advocaat 7.5
    7. Ramos 7
    8. Wenger 6.2
    9. Mancini 6
    10. Klinsmann 5.7
  • Adriano perde l’aereo. Sarà una coincidenza?

    Adriano perde l’aereo. Sarà una coincidenza?

    Il lupo perde il pelo ma non il vizio. Così Adriano perde per l’ennesima volta l’aereo ritardando il suo rientro in Italia. Il brasiliano doveva partecipare all’allenamento dell’Inter previsto per ieri pomeriggio dopo il suo doppio impegno con la nazionale verdeoro per le qualificazioni ai Mondiali del 2010.
    L’Inter è stata avvisata del ritardo del giocatore che sicuramente non verrà convocato dal tecnico Josè Mourinho in vista dell’insidiosa trasferta di Udine e che verrà multato dalla società.
    AdrianoLa settimana scorsa era stato protagonista di festini a luci rosse organizzati in casa con altri giocatori della nazionale brasiliana che gli erano costati l’eliminazione dagli undici titolari contro Ecuador e Perù.
    Sullo stesso aereo del brasiliano sono ritornati in Europa Julio Cesar, suo compagno nell’Inter, e altri connazionali ma di lui non si hanno tracce: è disperso e nessuno sa dove sia, neanche la madre del calciatore.
    La società nerazzurra ha presentato una richiesta al collegio arbitrale della Lega per multare con 150 mila euro il suo tesserato per negligenza e inadempienza del contratto.
    La realtà è che Adriano non vuole rinnovare con l’Inter e ritornare a giocare in Brasile. Non resta che aspettare gli sviluppi e assistere all’ennesima “telenovela-Adriano”.

  • Ecco perchè Mourinho resta all’Inter

    Ecco perchè Mourinho resta all’Inter

    Sarà l’erede di Sir Alex Ferguson nel 2010

    BRITAIN SOCCER CHAMPIONS LEAGUEIn questi mesi in Italia di Mourinho  siamo riusciti a deliniare un profilo di Mourinho e in base a questo è facile intuire il perchè lo Special numero uno resti un altro anno in nerarazzurro. Orgoglioso, difficilmente attaccabile sulle sue scelte ed organizzazione di gioco, terribilmente mediatico e senza peli sulla lingua. E’ per tutto questo e per il suo ricco ingaggio che le società appetibili si contano sulle dita di una mano. Esclusa la pista italiana, panchine papabili potrebbero essere quelle delle spagnole Barcellona e Real Madrid e quelle inglesi del suo vecchio amore il Chelsea e quella dei petroldollari del Manchester City. Gli azulgrana con Pep Guardiola hanno trovato gioco, spettacolo e sopratutto i risultati: Eto’o, Messi e finalmente Henry si trovano a meraviglia e deliziano l’esigente pubblico spagnolo. Al Madrid la confusione regna sovrana, molto probabilmente Perez in estate tornerà ad esser il presidente e per questo attorno alle merengues si è innestato un gigantesco vortice di nomi, a turno Ancelotti, Wenger, Benitez e Mourinho sembrano i papabili per seder sulla calda panchina madrilena. Ma sicuramente Benitez e Wenger resteranno saldamente sulle panchine di Liverpool e Arsenal, Ancelotti sembra aver ritrovato l’entusismo nel progetto Milan, per questo sembrerebbe che l’unico disponibile potrebbe esser Mourinho, ma ci sono molte perplessità nei tifosi madrileni, come è ben noto per gli spagnoli non è importante vincere ma vincere e dar spettacolo, è per questo che venne dato il ben servito in passato a Capello e Del Bosque. Sulla robustezza e compattezza delle squadre di Mourinho nessuno può mette dubbi, sulla parte spattacolare qualche obiezione potrebbe sorgere. Il portoghese infatti attua un gioco maschio, basato piu sul fisico che sulla gestione della palla, è per questo che Juande Ramos sembra piu gradito a Madrid. Sfogliando la rosa sembra non esserci altra destinazione per lo Special One, ma è notizia di pochi giorni fa: Ferguson dopo decenni di Red Evil’ andrà in pensione e sostituire sir Alex sarà difficile per qualsiasi allenatore, non per Mourinho, acclamato dai tifosi dello United nel ritorno di Champions, che ha la personalità giusta per sfidare l’ingombrante confronto con il vincente Ferguson.

  • Ancelotti:”Non so Mourinho dove vuole arrivare”

    Ancelotti:”Non so Mourinho dove vuole arrivare”

    Il Milan non ha bisogno di una rinfondazione, basta qualche rinforzo.

    carloancelotti_773038In un intervista rilasciata al Corriere dello Sport e riportata su goal.com Ancelotti parla a tutto campo, dal suo futuro all’ormai antagonista Mounrinho. E’ consapevole che  il Milan quest’anno ha deluso tutti i tifosi e tutti quelli che in estate avevano prospettato lo scudetto per il Diavolo. A detta di Ancelotti: “Il mancato successo è legato agli infortuni pesanti come quelli di Nesta e Gattuso. E’ mancato Borriello, la sua assenza forse è stata sottovalutata ma in estate avevamo cercato un attaccante con quelle caratteristiche. Abbiamo puntato su Borriello ma non l’abbiamo mai utilizzato a causa degli infortuni”. E comunque, per spiegare le ragioni dei nostri problemi, bisogna aggiungere che l’inserimento di alcuni giocatori come Ronaldinho e Flamini ha comportato delle difficoltà».

    Si dice convinto di restare al Milan e di non aver bisogno di far una “lista della spesa”, convinto che un allenatore debba esser parte integrante della società e deve sapere oltre gli aspetti tecnici anche quelli economici e anche per questo si sente sempre in sintonia con la società, dopo tutti questi anni (5 da giocatore e 8 da allenatore) però non sottovaluta l’ipotesi di una separazione che comunque avverrebbe con un abbraccio. Poi analizza il mercato, il Milan fa rinforzato ma non rifondato, Kaka e Pato sono delle certezze, Flamini si sta integrando bene, e i “vecchietti” Pirlo e Gattuso sono ancora tosti e tra i piu forti al mondo. Nei giorni scorsi si era parlato di una acquisti di spessore, il difensore che farà coppia con il promettente Thiago Silva e la prima punta da sempre cercata dal tecnico. Come prima punta sembra che oltre ai soliti nomi di Eto’ò, Adebayor e Drogba, nelle ultime ore si sia aggiunto anche quello del bomber Kanoute, autore di una stagione strepitosa lo scorso, ma anche quest’anno sta segnando con continuità tenendo il Siviglia a ridosso del duo di testa Barcellona e Real. E’ inevitabile poi che le domande poi cadino sull’Inter e su Mourinho. Sul portoghese dopo le ultime esternazioni sulla dignità dell’allenatore che si fa imporre la squadra dal presidente, risponde:”Io la penso come Ulivieri e dico che la scuola italiana è molto apprezzata in Italia e all’estero. Mi sorprende quello che dice Mourinho e mi fermo. Non capisco perchè tira in ballo il Milan e a questo punto non mi interessa. E’ una sua strategia? “Non so quali sono le sue intenzioni, nè dove vuole arrivare”. Poi è convinto che l’Inter vinca lo scudetto meritatamente anche se rispetto alla sqaudra di Mancini  gioca peggio, quella mirava piu al fraseggio questa piu alla concretezza, è una squadra che basa molto sul fisico e sulla grande qualità dei suoi attaccanti come Ibrahimovic».


  • Ibra ha l’Inter ai suoi piedi!

    Ibra ha l’Inter ai suoi piedi!

    I suoi continui “mal di pancia” iniziano a far preoccupare la dirigenza nerazzurra.

    ibraDopo la debacle in Champions, Ibra si è messo sulle spalle l’Inter segnando a raffica ed evitando cosi il contraccolpo psicologico dopo l’ennesimo uscita agli ottavi. Ma se in campo il capocannoniere delle Serie A non manifesta insoddisfazione, lo stesso non si può dire nei commenti post-partita. Lo svedese infatti ad ogni occasione ribadisce che la sua permanenza all’Inter non è cosi scontata e se adesso bada a vincere l’ennesimo scudetto a fine stagione vorrà un confronto con la dirigenza.

    A detta dei piu informati il male di Ibra è la consapevolezza che con i nerazzurri difficilmente avrà la possibilità di alzare la coppa dalle grandi orecchie e vincere il tanto sognato pallone d’oro. In un primo momento le dichiarazioni in risposta allo svedese di Mourinho e Moratti erano tese a minimizzare il tutto. Lo Special One, sembra che abbia già avuto il famoso faccia a faccia con il presidente per tracciare la lista della spesa, ed ai microfoni ribadisce che il volere della società è quello che conta di piu quindi per Ibra sarà difficile muoversi, anche se continua il portoghese, “la forza di una squadra non la fa un giocatore”. Moratti invece in un primo momento ha glissato, pensando, come avviene ogni anno a dei capricci per poi prsentare attraverso il suo procuratore l’ennesima richiesta di adeguamento. Oggi invece dopo averci pensato bene gli interisti corrono ai piedi di Ibrahimovic consapevoli che lo svedese è il punto di partenza per vincere nell’Europa che conta.

    Moratti oggi a Roma per la riconferma di Abete cerca di placare la polemica:“Non credo si tratti di una questione di soldi. La sua è solo ambizione, se l’è presa dopo il mio sfogo di Manchester, ma io non volevo colpevolizzare solo lui, mi riferivo a tutti i giocatori. Ibra ha un buon rapporto con Mourinho e la società, magari vuole partire per vincere la Champions, ma è difficile individuare un club che possa farcela. Un prezzo lo hanno tutti i giocatori, anche lui se decidesse di andarsene, poi però va da un’altra parte e la Champions la vinciamo senza di lui”.  Comunque continua Moratti “può star tranquillo, il prossimo anno riproveremo a vincere la coppa con lui e con Mourinho“. Anche il tecnico da Lisbona interviene sulla vicenda Ibra mostrandosi sicuro di riuscir a convincerlo a restare,  ” la sua delusione è esterna allo spogliatoio, dopo Manchester è molto motivato. Certo la delusione c’è in lui come in tutti noi, ma sono sicuro di convincerlo a restare anche se controvoglia come feci con Deco nel 2003 per poi vincere la Champions. Facendo una panoramica in Europa le squadre che possano interessare ad Ibra e permettersi il suo ingaggio sono Real Madrid e Barcellona in Spagna, Chelsea e Manchester United in Inghilterra, anche il City potrebbe permettersi il suo ingaggio ma non può esser ambizioso per come vorrebbe Ibra. Quella piu interessata sembra esser il Barcellona che sta discutendo il rinnovo di Eto’o e non sembra cosa abbastanza semplice trovar l’accordo. Il Real lo tiene come nome di “scorta” infatti il futuro presidente Perez non fa mistero di puntare al milanista Kaka o al portoghese dei Red Evils Cristiano Ronaldo come primo obiettivo. Muovere questi pezzi pregiati del mercato è difficile ma siamo sicuri se si trova l’accordo con qualcuno di loro, poi ci saranno tanti movimenti come in uno scacchiere.

  • Mourinho non teme il ritorno di Mancini

    Mourinho non teme il ritorno di Mancini

    Per il portoghese mancano ancora 23 punti alla conquista dello scudetto

    MourinhoNella conferenza stampa di stamattina, Josè Mourinho ha risposto in maniera secca ai giornalisti che chiedevano se stesse avvertendo l’ombra dell’ex tecnico nerazzuro Mancini: “Se mi dà fastidio la sua ombra? No, mi e’ indifferente? Si. Lui ha ancora 3 anni di contratto con l’Inter, io ne ho 2”.
    La concentrazione è interamente rivolta alla partita con la Reggina: “È una squadra che merita grande rispetto – dice Mourinho riferendosi alla squadra calabrese – che adesso è in difficoltà e che fino alla fine del campionato cercherà di trovare i punti necessari per la salvezza. Verrà a San Siro fortemente motivata a fare bene, ma ho estrema fiducia nella mia squadra e nella risposta che potrà dare. “Abbiamo bisogno di 23 punti per vincere lo scudetto – prosegue il portoghese – non dobbiamo metterci davanti alla tv per vedere cosa fa la Juventus. Loro devono vincere tutte le partite e aspettare il risultato dell’Inter. Noi possiamo anche perdere qualche punto e non dobbiamo preoccuparci dei risultati degli altri. Non siamo campioni, ma possiamo”.
    Per quanto riguarda la formazione che manderà in campo, Mourinho schiererà al centro della difesa Cambiasso e Rivas arretrando Stankovic nel ruolo di guardiano della difesa mentre Adriano non ce la fa a recuperare dal problema alla caviglia e rimane a casa.
    Chi non gioca da un bel pò di tempo è il brasiliano Maxwell, la cui avventura all’Inter sembra destinata a concludersi a fine stagione: “L’unico colpevole della situazione di Maxwell e’ Santon – dichiara Mourinho -. Questo ‘bambino’ puo’ fare 15 anni di Inter al piu’ alto livello. Partita dopo partita ha un rendimento in campo incredibile, gioca con il Milan, la Roma, contro Ronaldo… Sembra che abbia 30 anni, con 10 anni di esperienza al top.”

  • Roberto Mancini:” Anche la mia Inter uscì dignitosamente”

    Roberto Mancini:” Anche la mia Inter uscì dignitosamente”

    Dopo il brusco divorzio il Mancio torna a parlare all’Era Glaciale della Bignardi.

    robertomanciniRoberto Mancini dopo l’addio brusco di Maggio non aveva piu rilasciato interviste, si era defilato perchè l’umiliazione era stata cocente, non si aspettava di esser liquidato con un freddo comunicato dalla scoietà che aveva riportato alla vittoria dopo decenni di delusione. Incalzato dalla domande della Bignardi ha gonfiato il petto ed ha rivendicato i suoi meriti ricordando come la sua Inter lo scorso anno uscì contro il Liverpool per un errore arbitrale “l’espulsione di Materazzi dopo cinque minuti e per l’infortunio di Cordoba che disorientò tutta la squadra”, ma quell’Inter uscì dignitosamente tanto quanto quella dello Special One. Lo sfogo post-partita? “non so se mi sono pentito, ma andava fatto.” Si dice orgoglioso di aver cambiato la storia dell’Inter e sui rumors che lo rivorrebbero un altra volta sulla panchina nerazzurra risponde: “Non leggo i giornali da molto tempo, non saprei. Non è vero che il presidente Moratti mi ha allertato, ci siamo visti per altre cose ma non per questo. Sono sotto contratto per altri tre anni ma l’Inter non ha bisogno di un allenatore in questo momento, sono obbligato perché sono sotto contratto. Se sarei contento? In questo momento non è un problema dell’Inter, ma nel calcio può accadere qualsiasi cosa”.Il Mancio di questo calcio cambierebbe sicuramente i giornalisti, a suo dire quindici anni fa erano piu preparati, l’ex doriano non ha mandato giu la “vigliaccata” a suo dire, delle intercettazione in cui parlava con il pregiudicato Brescia:”Credo che i giornali le avessero lì da un po’ e le hanno fatte uscire a tre giorni da una partita importante. E’ stata una vigliaccata da parte di alcuni giornalisti che spero paghino molto”. Poi una stoccata anche ad Ancelotti rispondendo ad una domanda secca della Bignardi:”Sarebbe meglio Moratti presidente del Consiglio o Berlusconi presidente del Milan?” il Mancio rispose:”Berlusconi è l’allenatore del Milan”.