Tag: josè mourinho

  • Liscio&Sbalascio: palma d’oro per la Samp e cucchiaio di legno a Mourinho

    Dopo una breve pausa ritorna il nostro appuntamento con la rubrica Liscio & Sbalascio e per questo motivo andiamo subito a scoprire il top e il flop di questa giornata di campionato.
    Cosa dire della classifica, vi è la prima fuga della capolista che non è Inter, non è Juve ma Sampdoria. La squadra ligure, battendo in casa l’Inter si porta a quota 15 punti. Sempre più trascinata da un super Cassano e dalla rivelazione di quest’anno Daniele Mannini (ma a dire il vero già lo scorso anno al Napoli, nonostante lo stop forzato per buona parte di campionato, aveva dimostrato di essere un buon giocatore). Cambiamo squadra e trasferiamoci a Torino dove un altro giocatore sta diventando un vero punto fermo nella società bianconera: Claudio Marchisio che in poco tempo, dal dopo calciopoli ad oggi, è tecnicamente cresciuto fino a diventare quasi insostituibile.
    Un altro giovane importante, ma questa volta ci spostiamo sulla sponda viola, è Jovetic che ultimamente si è candidato come miglior cannoniere della Fiorentina. In attesa di risolvere il caso Mutu (insieme al ritrovamento di una migliore forma fisica) Prandelli sa ora di poter contare sul giovane montenegrino.

    Male questa giornata il Milan che non riesce ad andare oltre lo 0-0 contro il Bari. Ennesima bocciatura per Ronaldinho anche se ieri in campo oltre all’estro del Gaucho (del quale finora il Milan non ne ha mai usufruito) è mancata la compattezza e l’incisività dei campioni. Non a caso i tifosi milanisti non hanno risparmiato nessuno dai fischi tranne Storari, le cui parate equivalgono a un gol (in termini di punti, si intende).
    Passo falso anche per la formazione bianconera che si fa raggiungere a tempo quasi scaduto da un modesto Bologna. La storia è sempre la stessa, la Juve gioca, esaltano le prestazioni dei singoli, ma in difesa concede troppo agli avversari. Così vogliamo punire tra tutti Felipe Melo che, ancora una volta, pecca di ingenuità e troppa sicurezza. Suo l’errore in fase di impostazione per una leggerezza che fa scaturire (al 93° ndr) il goal di Adailton.
    Discutibile l’uscita del Presidente del Bologna Francesca Menarini la quale, si dice indignata per il comportamento degli arbitri i quali sarebbero condizionati dalla squadra, dai tifosi, dallo stadio e dalla Juve. Forse però il Presidente avrebbe fatto meglio a rivedere gli episodi della partita prima di parlare visto che un rigore (a nostro avviso più netto) non era stato fischiato alla Juve per trattenuta su Chiellini. Ma vogliamo giustificare il Presidente perchè da fonti certe, sappiamo che la visuale dal campo dello stadio Olimpico di Torino non è delle migliori, almeno per una parte di esso.
    A chi andrà quest’oggi la palma come peggiore della giornata di campionato? Ma ovviamente Mourinho che, dopo il passo falso di Genova, spinto da un eccessivo nervosismo post sconfitta, sputa veleni contro un tranquillo Del Neri. Alla domanda di un giornalista, reo di aver “osato” accostare il tecnico doriano come la bestia nera di Mou, lo Special One ricorda i trascorsi (poco felici) di Del Neri al Porto chiamato a sostituire il tecnico portoghese. Che dire, un vero atto di signorilità verso i propri colleghi… D’altronde lo Special One ormai ci ha abituato a queste uscite (vedi Ranieri, vedi Spalletti, vedi Ancelotti).

  • Serie A: gli anticipi si chiudono in polemica. Mourinho vs Del Neri, Spinelli accusa il palazzo

    Sesta giornata di Serie A che regala subito sorprese e polemiche, il tonfo a Marassi dell’Inter di Mourinho è una sorpresa anche se già nella scorsa stagione sia la Samp di Mazzarri che Del Neri con la sua Atalanta si erano rivelati avversari ostici per i nerazzurri.

    Perdere a Marassi contro la Sampdoria attuale ci può stare ma a lasciarci perplessi è il nervosismo del tecnico portoghese e sopratutto la gestione della partita, discutibile la formazione iniziale ma è sopratutto la gestione dei cambi ad esser opinabile. L’avere qualità in mezzo al campo per evitare il lancio lungo è stato il ritornello del portoghese per tutta l’estate ma poi decide di schierare una formazione fatta solo di interditori contro un avversario che può contare su un centrocampo di qualità, costringendo Eto’o ad agire da tornante e Balotelli a prender palla nella sua metà campo. Nella ripresa toglie il migliore in campo Balotelli per inserire Chivu e per difendere cosa? L’assurdità è però nelle dichiarazioni post partita, forse sarebbe stato meglio non parlare se si deve usare la parola per infangare un collega che seppur non avendo vinto la Champions League è uno dei migliori tecnici italiani come Del Neri.

    Nel anticipo serale il Livorno si deve inchinare alla Fiorentina nel derby grazie ad un rigore causato dallo sciagurato Diniz con una incomprensibile trattenuta su Gilardino e realizzato da Jovetic. Ma a generare le ire di Spinelli è un fallo da rigore su Tavano non concesso quando ancora la partita era sullo 0-0.

  • Serie A 6 giornata: ampia sintesi Sampdoria – Inter 1-0 [highlights]

    E’ ancora la Sampdoria la bestia nera dell’Inter, un gol di Pazzini regala i tre punti ai blucerchiati e la momentanea vetta della classifica. Partita non entusiasmante ma ben giocata dalla squadra di Del Neri che riesce a chiudere tutti gli spazi limitando i rifornimenti ad Eto’o e Milito, nella Samp è in ombra Cassano ma ci pensa a Pazzini a far sognare Genova

  • Serie A 6 giornata: Sampdoria – Inter. Probabili formazioni e live streaming

    L’Inter di Mourinho all’esame Cassano, il tecnico portoghese prepara un mini turnover lasciando a riposo l’olandese Sneijder alle prese con qualche acciacco e il nigeriano Muntari. Centrocampo cosi composto da Viera, Cambiasso, Zanetti e Stankovic, per il resto formazione confermata escluso il ballottaggio Santon con Chivu con il giovane italiano favorito. Del Neri ha la formazione al completo con il solo Semioli a non esser a disposizione.

    Sampdoria-Inter sabato ore 18.00
    Sampdoria (4-4-2): Castellazzi; Stankevicius, Gastaldello, M. Rossi, Zauri; Padalino, Palombo, Tissone, Mannini; Pazzini, Cassano. A disposizione: Guardalben, Lucchini, Cacciatore, Franceschini, Ziegler, Poli, Bellucci. All.: Delneri
    Indisponibili: Accardi, Fiorillo, Regini, Semioli


    Inter (4-3-1-2):
    Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, Santon; Zanetti, Cambiasso, Vieira; Stankovic; Milito, Eto’o. A disposizione: Toldo, Chivu, Cordoba, Krhin, Mancini, Balotelli, Suazo. All.: Mourinho.
    Indisponibili: Materazzi, Thiago Motta, Sneijder, Muntari

    Potrai vedere la partita direttamente dal tuo pc cliccando sul link che ti collegherà al canale: canale 1, canale, canale 3 (i link saranno inseriti qualche minuto prima dell’inizio del match)

  • Inter: Mourinho e il rumore del silenzio

    Inter: Mourinho e il rumore del silenzio

    Dopo le dure critiche forse ingiustamente piovutegli per il pareggio in Champions League contro il Barcellona e la squalifica susseguente all’espulsione nel match di campionato contro il Cagliari il tecnico dell’Inter Jose Mourinho ha deciso di protestare non rilasciando dichiarazioni alla stampa e alle emittenti televisive.

    jose mourinhoIl suo silenzio comunque fa notizia e lo Special One ancora una volta riesce ad attirare su di se le attenzioni del mondo sportivo calamitando tutto l’interesse sul suo modo di essere. Si è sempre detto che il tecnico portoghese è un grande comunicatore e le sue parole sono sempre frutto di scoop giornalistico e mediatico ma questa volta si è superato riuscendo in silenzio a manifestare il suo disappunto su situazioni che giudica non giuste.

    Nel match dopo Cagliari è stato Cambiasso ad aver il compito di commentare la partita, oggi Lucio ha presentato la sfida contro la Sampdoria di Cassano in programma sabato pomeriggio e Jose in disparte starà studiando la prossima mossa di un campionato che si annuncia spettacolare ed incerto fino all’ultima giornata nel testa a testa tra l’Inter e la Juventus consapevole che l’effetto mediatico può giocare un valore importante anche sui valori in campo.

  • Mourinho squalificato per un turno

    Mourinho squalificato per un turno

    Jose MourinhoIl giudice sportivo ha squalificato per un turno il tecnico dell’Inter Josè Mourinho, espulso domenica durante la gara con il Cagliari per “aver contestato platealmente una decisione arbitrale e indirizzato reiteratamente pesanti insulti al direttore di gara” come rilevato dal quarto uomo. Inoltre il tecnico portoghese dovrà pagare una multa di 15000 euro.
    Mourinho aveva protestato per la mancata ammonizione al difensore del Cagliari Astori reo, secondo il tecnico, di un intervento troppo falloso ai danni di Balotelli. Questa per lui è la terza espulsione da quando allena in Italia.

  • Mourinho show: critiche a Zaccheroni e alle agevolazioni per la Juventus

    L’appuntamento con la conferenza stampa prepartita dell’Inter di Mourinho è ormai un appuntamento imperdibile. Lo Special One in mezzora fa il sunto di tutta la settimana rispondendo a chi piu o meno velatamente ha osato criticare il suo operato. Il nuovo “nemico” è Zaccheroni, l’ex tecnico nerazzurro ha in settimana criticato il modo con cui l’Inter si è espressa contro i campioni d’Europa del Barcellona accusando Mourinho di una tattica troppo rinunciataria.

    Il tecnico portoghese ha risposto in maniera secca e stizzita “Ci sono ‘fenomeni’ che dimenticano un 5-1 subito in casa contro l’Arsenal. E’ nella storia dell’Inter, ma viene a dare a me lezioni su come giocare contro la migliore del mondo” . Snobbando l’impegno di domani al Sant’Elia contro il Cagliari critica le scelte della Lega di far giocare la domenica le squadre impegnate nelle coppe e nella sfortuna dell’Inter in questioni di calendario. Il riferimento guardacaso è alla Juventus che giocando di sabato e poi il giovedi avrà un giorno intero di riposo in più rispetto alle concorrenti per lo scudetto.

    Mourinho rispondendo alla sollecitazione di Galliani per non rischiare di perdere il 3° posto nel ranking Uefa torna a invocare una specie di ‘unità di intenti’ nazionale quando si tratta di giocare le competizioni in Europa. “In altri Paesi si sta tutti insieme, noi invece, portoghesi e italiani, siamo sempre negativi. Meno male che io sono russo…”.Basterebbe proteggere di più i nostri club. L’Italia è un Paese adatto a piangere sul problema, piuttosto che trovare soluzioni”.

  • Champions League: ecco perchè Inter – Barcellona si è trasformata in un amichevole

    Champions League: ecco perchè Inter – Barcellona si è trasformata in un amichevole

    Il big match della prima giornata e forse di tutta la fase a girone ieri sera ha tradito le attese, lo scialbo 0-0 di Inter Barcellona è un insulto alle mega operazioni di mercato che hanno trascinato Ibrahimovic nella penisola iberica e il protagonista dell’ultima finale di Champions League Samuel Eto’o a Milano in sponda nerazzurra.

    laporta_morattiI calorosi tifosi blaugrana dovevano aver intuito qualcosa disertando la trasferta milanese (meno di 500 tifosi al seguito dei campioni d’Europa) ma nell’aria c’era il sentore di una partita giocata senza il coltello tra i denti per ovvi motivi d’interesse. Con il passaggio di Ibrahimovic e Maxwell al Barcellona in cambio di Eto’o e un buon gruzzolo per le casse del presidente Moratti si ulteriormente rinsaldato un rapporto tra le due società creando una sorta di atto di non belligeranza in questa parte della stagione. Sembra che lo stretto rapporto tra Moratti e il presidente La Porta si sia rinsaldato la scorsa stagione quando quest’ultimo sconsigliò all’Inter di acquistare Ronaldinho definendolo giocatore ormai finito e poi acquistato dal Milan con risultati decisamente negativi.
    Il pranzo pre partita, l’invito a ignorare Ibrahimovic sono ulteriori segnali di una partita non giocata al massimo, condizionata anche da cervellotiche decisioni arbitrali e dalle polveri bagnate di Ibrahimovic affetto ancora dal mal di Champions o non tranquillo davanti ai propri tifosi?

  • Champions League: Inter – Barcellona 0-0. Ibrahimovic ed Eto’o non fanno male

    Champions League: Inter – Barcellona 0-0. Ibrahimovic ed Eto’o non fanno male

    Zlatan IbrahimovicFinisce con un pareggio a reti inviolate l’attesissima sfida tra Inter e Barcellona, due delle squadre che puntano alla vittoria finale del torneo, ma soprattutto c’era tanta curiosità di vedere in campo i due grandi ex della partita: Ibrahimovic da una parte ed il nuovo bomber nerazzurro Eto’o dall’altra. Chi si aspettava una sfida tra loro a suon di gol è rimasto più che deluso: i due attaccanti sono assenti ingiustificati, non si rendono mai pericolosi e sono sempre fuori dalla manovra delle rispettive squadre.
    La partita ha visto il dominio, per quanto riguarda il possesso palla, del Barcellona che ha costruito tanto ma è venuto a mancare il guizzo decisivo negli ultimi venti metri di campo dove l’Inter si è chiusa a riccio e ha sventato ogni minaccia blaugrana con Lucio e Samuel che hanno eretto una fortezza inespugnabile.
    L’Inter prova a farsi vedere in contropiede sporadicamente e va alla conclusione solo in due occasioni durante tutto l’arco della partita: nel primo tempo Milito è bravo a destreggiarsi in area eludendo la marcatura di Piquè ma la sua conclusione va a finire nelle braccia di Victor Valdes, mentre nel secondo tempo è il nuovo entrato Stankovic a far gridare al gol i quasi 80 mila di San Siro: è sempre Milito il più pericoloso dei suoi, protegge palla al limite dell’area e lascia il tiro al serbo che arrivava da dietro ma la sfera sorvola di pochi centimetri la traversa.
    Gli spagnoli hanno più occasioni da gol ma Julio Cesar è poco impegnato perchè gli uomini di Guardiola fraseggiano troppo al limite dell’area e non vanno mai alla conclusione in porta; tutto sommato Messi è un bel vedere: la sfera sembra cucita sul suo scarpino non perdendo mai palla. Unica fiammata di Ibra al 7′ con una gran conclusione al volo di destro che esce di poco a lato vicino l’incrocio dei pali. Poi il nulla.
    Moviola: poteva starci un rigore a favore del Barcellona per fallo di mani di Stankovic in area ma l’arbitro lascia proseguire. Forse in questa occasione Ferrara ha spento la tv ed è andato a cena a base di calamari fumanti (Mourinho docet) o magari il buon Ciro, con la grande autoironia che lo contraddisdingue, dirà che è andato solo a mangiare una buona pizza napoletana. Chissà.

    Il tabellino
    Inter-Barcellona 0-0
    INTER (4-3-1-2): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, Chivu; Zanetti, Thiago Motta, Muntari (62′ Stankovic); Sneijder (78′ Santon); Eto’o, Milito (79′ Balotelli).
    A disposizione: Toldo, Cordoba, Vieira, Cambiasso.
    Allenatore: Mourinho
    BARCELLONA (4-3-3): Valdes; Dani Alves, Puyol, Piquè, Abidal; Xavi, Yaya Tourè, Keita; Messi, Ibrahimovic, Henry (75′ Iniesta).
    A disposizione: Pinto, Maxwell, Marquez, Busquets, Jeffren, Pedro.
    Allenatore: Guardiola
    Arbitro: Stark (Ger)
    Ammoniti: Henry (B), Tourè (B)

  • Liscio&Sbalascio: Di Natale e le genovesi da copertina, cercasi Ronaldinho

    Dopo la sosta per gli impegni della Nazionale in vista della qualificazione ai Mondiali del 2010 in Sud Africa si è giocata ieri la terza giornata del campionato italiano e di conseguenza ritorna anche la nostra rubrica “Liscio & Sbalascio”.

    Promuoviamo a pieni voti Juve, Genoa e Sampdoria che si ritrovano al primo posto con punteggio pieno (9 punti in 3 partite). Della Juve ne esaltiamo il ritorno ai massimi livelli (dopo un lieve smarrimento lo scorso anno) di Buffon che lancia chiari segnali al collega Julio Cesar: “Sono ancora io il portiere più forte al mondo” e visto che non possiamo altrettanto esaltare la prestazione della squadra (messa in difficoltà da una buona Lazio) ci soffermeremo sulla dote che per anni ha caratterizzato la società bianconera: il cinismo, e si, perchè nel calcio è considerato un elemento e una dote fondamentale per portare a casa i 3 punti!

    Gasperini conferma di essere un ottimo allenatore, capace di costruire una squadra competitiva nonostante le cessioni importanti ( vedi Milito e T.Motta).

    La Sampdoria risponde per le rime ai cugini Genoani pur facendo a meno dei gol di Pazzini e Cassano (ispiratore comunque del gol che porta la firma di Mannini).

    Apriamo una parentesi su Cassano e permetteteci di collocare nel girone dei Lisci anche la “Cassanata” di farsi ammonire a pochi secondi dalla fine della partita e a pochi passi dall’uscita dal campo. Perchè? perchè a noi fa sorridere, perchè in fondo Cassano è così….

    La palma d’oro oggi la merita Di Natale che rifila una strepitosa tripletta al Catania salendo a quota 6 reti in 3 partite!

    Chi bocciamo questa settimana? Gli arbitri ovviamente! Iniziamo con Tagliavento, reo di aver espulso troppo fiscalmente il giovane Criscito per un’imprecazione diretta proprio a lui. Per carità, la regola esiste e va rispettata, ma permettetemi di dire che la trovo una regola assurda e poco equamente applicata. Mi spiego.

    Immaginate Gattuso, Totti o chicchesia che al fischio di un fallo si rivolge all’arbitro dicendo: “Perdindirindina ma cosa ha fischiato”? Attenzione non si sta qui giustificando la volgarità o i comportamenti irrispettosi, ma solo l’adrenalina che quasi sempre portano a un’uscita verbale del genere. E allora se vogliamo essere fiscali con la regola, che essa valga per tutti e non solo per alcuni. Basta ascoltare le dichiarazioni di Giampaolo che nel dopo partita tra Siena e Roma lamenta il comportamento poco rispettoso di Totti e De Rossi nei confronti dell’arbitro.

    Ma ancora pessima giornata di Tagliavento che punisce, ingiustamente, Campagnaro del Napoli con la massima punizione e l’espulsione.

    Anche Gervasoni non è da meno in Lazio-Juve, coi biancocelesti che si vedono ingiustamente invalidare (in relatà il fischio dell’arbitro arriva prima che la palla vada in rete) il goal di Mauri. Un episodio questo che ha fatto gridare ai molti “E’ tornata la Juve”, ha fatto addirittura anticipare la cena a Mourinho che, giusto per punzacchiare, ha detto: “Mi hanno chiesto se ho visto la partita della Juve e ho detto che ho visto sino al gol di Mauri e poi siamo andati a cena, c’erano i calamari da mangiare…” Speriamo che la cottura fosse al punto giusto….!

    Qualcuno si starà forse chiedendo come mai nessuna parola sul Milan, a parte la prestazione ancora una volta poco convincente, l’unica cosa che possiamo dire è forse, anche Leonardo ha finalmente capito chi è da bocciare tra i rossoneri: Ronaldinho! E noi diamo fiducia al mister e per questo anche questa settimana non vogliamo togliergli la palma del peggior in campo.