Tag: josè mourinho

  • Mourinho: intervistato dai bambini di Bonolis lancia un altra stoccata a Mancini [video]

    Mourinho grazie ai microfoni dell’allegra trasmissione “Chi ha incastrato Peter Pan” di Paolo Bonolis torna a parlare dopo un periodo di grosse incomprensioni con i giornalisti. Lo Special One, divertito dalle domande dei bambini non perde il suo sarcasmo rispondendo a tono a tutte le domande e riuscendo a lanciare l’ennesima freccia nei confronti del suo predecessore sulla panchina nerazzurra Roberto Mancini.

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  • Inter: misteriose richieste di mercato per Julio Cesar

    Inter: misteriose richieste di mercato per Julio Cesar

    julio_cesar_susana_wernerSusana Werner, moglie di Julio Cesar, rivela: “Mio marito è assediato dalle richieste di un grande club”. Dopo i tormentoni estivi legati a Maicon e Ibrahimovic, in casa Inter potrebbe presto aprirsi un nuovo caso di mercato. E in questo caso il termine telenovela potrebbe essere quello più azzeccato. Lo spunto nasce dalle poche righe scritte dalla moglie di Julio Cesar, Susana Werner, sul blog personale. Poche righe, ma che fanno tremare i polsi ai tifosi nerazzurri: “E’ una settimana di grandi emozioni – scrive la Werner -. Mio figlio ha festeggiato il settimo compleanno, mentre mio marito e’ stato assediato dalle richieste di un grande club e questo ci rende felici. E’ chiaro che non abbiamo intenzione di lasciare Milano, ma nel calcio puo’ succedere di tutto. Spero che l’Inter si renda conto del valore di mio marito e di quanto merita, in modo che lui non sia tentato di andare a giocare altrove”. Poche parole, ma chiarissime. E talmente precise da costringere Julio Cesar a rettificarle a stretto giro di posta. “Smentisco tutto – dichiara il portiere interista da Rio de Janeiro dove è in ritiro con la Nazionale brasiliana -. Io ho un contratto con l’Inter”.
    fonte: datasport

  • Inter è fatta per Pandev! Parola di Moggi. Ma Mourinho ha in mente nuovi colpi

    Inter è fatta per Pandev! Parola di Moggi. Ma Mourinho ha in mente nuovi colpi

    Goran PandevDopo tanti rumors sul possibile passaggio di Pandev dalla Lazio all’Inter nella finestra di mercato invernale la trattativa trova l’illustre conferma dal personaggio piu odiato negli ambienti nerazzurri vale a dire Luciano Moggi. L’ex dg della Juventus, intervistato a tal proposito ha risposto “stando alle informazioni in mio possesso la trattativa dovrebbe esser gia conclusa”, sarebbe davvero un colpo importante di mercato sopratutto se le cifre dell’operazione saranno confermate. Si parla di 4 milioni di euro piu il prestito di due giovani importante uno dei quali dovrebbe esser Obi, Pandev andrebbe a coprire il vuoto che lascierà Samuel Eto’o impegnato nella Coppa d’Africa e darebbe a Mourinho un alternativa importante qualora decidesse di giocare con il tridente.

    L’arrivo di Pandev seppur a condizioni vantaggiosissime è una bocciatura in primo luogo per Balotelli, il giovane azzurrino non riesce a ritagliarsi un spazio da titolare nell’Inter che Mourinho ha in mente e se arrivasse Pandev anche la sua posizione di prima scelta come sostituto di Milito ed Eto’o andrebbe a vacillare, poi per la società che non è riuscita a programmare in modo efficiente la sostituzione del camerunese e dopo un importante mercato estivo si trova costretta ad intervenire sul mercato, per ultimo la posizione di Arnautovic da scommessa nerazzurra a comparsa ad Appiano Gentile.

    Pandev comunque potrebbe non esser l’unico colpo di mercato dell’Inter, in quanto la società proverà nel difficile compito di piazzare quei giocatori come Mancini, Quaresma e Suazo non funzionali al progetto tattico di Mourinho e deve risolvere i nodi Muntari e Viera, il nigeriano inviso alla tifoseria sembra voglia cambiare aria, il francese per non perdere la possibilità di disputare il mondiale qualora la Francia riuscisse a qualificarsi vorrebbe giocare con piu continuità per questo pare voglia valutare il trasferimento. In sostituzione potrebbe arrivare il mediano del Parma Mariga e l’esterno Jenas

  • Liscio&Sbalascio: Gasperini e Prandelli il coraggio delle idee, Ferrara e Leonardo vittime del sistema

    Come ogni lunedi torna la nostra rubrica Liscio&Sbalascio che si pone come obiettivo di analizzare la domenica calcistica della serie A in un ottica diversa e con spirito critico cercando di metter in evidenza aspetti meno evidenziati.

    La settima giornata fa capitolare anche la Juventus di Ferrara togliendo lo zero alla voce sconfitte da tutte le squadre di serie A, la sconfitta bianconera ha aperto una nuova analisi di riflessione ponendo qualche dubbio sulla scelta estiva di squadre blasonate come Milan e Juventus affascinate dall’exploit di Guardiola ed affidarsi a tecnici giovani ed inesperti. La situazione dei due è completamente diversa per carità ma Ferrara dimostra di non saper ancora preparare bene la partita soffrendo spesso e sopratutto fuori casa la pressione avversaria lasciando praticamente in mano il pallino del gioco e limitandosi a contenere e al lancio lungo per Amauri e Iaquinta rimandando cosi la crescita del nuovo progetto tattico incentrato intorno a Diego e Felipe Melo. Se poi sotto di due gol si decide di toglier Diego e Camoranesi inserendo un De Ceglie e Trezeguet significa che si ha qualche dubbio sul reale affidamento del modulo con il fantasista.

    Discorso ancor piu complicato per il Milan di Leonardo salvato da un gol di Ronaldinho su un geniale assist di Nesta, ma il Milan sotto di un gol attacca male consentendo all’Atalanta di divendersi al meglio e di rendersi pericolosa nelle ripartenze. E’ discutibile la gestione di Huntelaar in campo dall’inizio e con il Milan che va solo per vie centrali sostituito da Inzaghi nel momento in cui i cambi e la superiorità numerica permettono a Zambrotta ed Abate di arrivare al cross dal fondo.

    L’inesperienza è l’aggettivo comune per i due tecnici e a tal proposito vengono in mente le parole di Gasperini di inizio stagione, il tecnico del Genoa insieme a Prandelli cosi come Zenga a Palermo o Ventura a Bari sono gli esempi piu evidenti di come la gavetta sia necessaria sopratutto nel ruolo di allenatore. Il Genoa vola grazie all’acume tattico di Gasperson un vero stratega nel metter in cambio la squadra ma anche e sopratutto la bravura di legger la partita in corso rimodellando l’organico come un artigiano con la creta. Ancora piu evidente la mano di Prandelli nella grinta dei viola, in un momento critico l’ex tecnico del Parma è riuscito a far gruppo riuscendo a togliere qualcosa in piu dello standard ad ogni giocatore.

    Tra le note positive di giornata c’è da annoverare le ennesime prodezze di Francesco Totti autentico leader della Roma e sempre decisivo con i suoi gol, il giovane Parma di Guidolin che è riuscito a strappare un pareggio sul campo della capolista Sampdoria, decisamente negativa: l’involuzione di Pato nel Milan a secco dalla prima giornata, la mancanza di Pazzini e Cassano nei lista dei convocati di Marcello Lippi e l’esultanza di Mourinho.

  • Serie A 7 Giornata: Sneijder regala la vittoria all’Inter, nel pomeriggio pari tra Bari e Catania

    Serie A 7 Giornata: Sneijder regala la vittoria all’Inter, nel pomeriggio pari tra Bari e Catania

    Wesley SneijderNell’anticipo serale della settima giornata di Serie A l’Inter vince a San Siro 2-1 contro l’Udinese grazie al gol a tempo scaduto di Sneijder che così regala 3 punti, insperati, e testa della classifica provvisoria, in attesa delle partite di domani, ai nerazzurri.
    La partita era cominciata nel migliore dei modi per la squadra allenata da Mourinho che concede poco agli avversari nei primi minuti di gioco fino a quando Eto’o serve un assist perfetto per Stankovic che in corsa con una bordata sul palo opposto batte Handanovic portando l’Inter in vantaggio. E’ qui che i nerazzurri staccano la spina e si fanno beffare dopo pochi minuti da Di Natale che riporta il punteggio in parità. L’Udinese prende sempre più coraggio e quando si avvicina dalle parti di Julio Cesar si rende sempre pericolosa: Sanchez è in serata di grazia e, sul finire del primo tempo, si smarca dalla marcatura di Lucio ma in girata manda alto sopra la traversa.
    Nel secondo tempo i ritmi calano e bisogna attendere il minuto 60 per vedere un’altra occasione da gol: missile di Stankovic dalla lunga distanza, Handanovic para e sulla respinta si avventa Muntari che spara in curva. La partita scivola lentamente verso il 90′ quando i friulani quasi non gelano San Siro: Pepe lancia in profondità Di Natale in posizione regolare che si presenta a tu per tu con il portiere ma Julio Cesar capisce le intenzioni dell’attaccante bianconero e blocca la sfera.
    La legge del calcio parla chiaro: gol mangiato, gol subito. Infatti dopo pochi secondi, su capovolgimente di fronte, Eto’o resiste alla carica di un difensore friulano, cross in area per il liberissimo Sneijder che con il piatto destro la piazza sul secondo palo; vantaggio Inter a pochi secondi dal termine e Mourinho esplode di gioia in panchina, come se avesse appena vinto la Champions League.
    Poco prima i nerazzurri avevano protestato per un rigore non concesso per fallo su Balotelli.

    Nel pomeriggio perfetta parità al san Nicola tra Bari e Catania: i padroni di casa possono recriminare per un palo colpito da Kutuzov alla mezz’ora del primo tempo.
    I pugliesi possono ritenersi soddisfatti per quanto fatto nella prima parte del campionato, discorso diverso per gli etnei che ancora devono ottenere la prima vittoria stagionale. La panchina di Atzori comincia a traballare.

    Il tabellino
    INTER – UDINESE 2-1
    INTER (4-3-1-2): Julio Cesar; Zanetti, Lucio (88′ Santon), Samuel, Chivu; Muntari (72′ Suazo), Cambiasso, Stankovic; Sneijder; Eto’o, Milito (25′ Balotelli).
    A disposizione: Toldo, Cordoba, Krhin, Mancini.
    Allenatore: Mourinho.
    UDINESE (4-4-2): Handanovic; Basta (70′ Zapata), Coda, Domizzi, Lukovic; Sanchez, D’Agostino, Inler, Pepe (90′ Pasquale); Floro Flores (75′ Corradi), Di Natale.
    A disposizione: Belardi, Sammarco, Felipe, Lodi.
    Allenatore: Marino.
    Arbitro: Bergonzi di Genova
    Marcatori: 22′ Stankovic (I), 27′ Di Natale (U), 93′ Sneijder (I)
    Ammoniti: Sneijder, Chivu (I), Domizzi, Lukovic, Corradi, Coda, Floro Flores (U)

    Il tabellino
    BARI – CATANIA 0-0
    BARI (4-4-2): Gillet; A. Masiello, Ranocchia, Bonucci, S. Masiello; Alvarez, Donati, Gazzi, Rivas (90′ Almiron); Kutuzov (59′ Meggiorini), Barreto (76′ Greco).
    A disposizione: Padelli, Belmonte, Langella, Stellini.
    Allenatore: Ventura
    CATANIA (4-3-2-1): Andujar; Bellusci, Silvestre, Spolli, Marchese; Izco, Biagianti, Llama (68′ Pesce); Ricchiuti (81′ Plasmati), Mascara; Morimoto (87′ Augustyn).
    A disposizione: Campagnolo, Moretti, Terlizzi, Ledesma.
    Allenatore: Atzori
    Arbitro: Romeo
    Marcatori: –
    Ammoniti: 6′ Marchese (C), 25′ Llama (C), 8′ st Spolli (C), 17′ Izco (C), 36′ st Andujar (C)

  • Adriano si racconta: “ho rinunciato a tanti milioni, ma ho comprato la felicità”

    Adriano si racconta: “ho rinunciato a tanti milioni, ma ho comprato la felicità”

    adriano-flamengo“Non esiste quantità di denaro sufficiente a ripagare il mio ritorno a casa. La situazione all’Inter era diventata insostenibile. Non smettevo mai di bere e questo creava tensioni nello spogliatoio” E’ l’Adriano-pensiero che affida alla rivista ‘R7’ i suoi ricordi e le sue impressioni sul passato nerazzurro e sul futuro con il rossonero del Flamengo. “Dopo la morte di mio padre sono caduto in una depressione che riuscivo a curare solo con l’alcol. Ero felice solo quando bevevo, e non smettevo mai. Uscivo tutte le sere e bevevo qualsiasi cosa mi capitasse davanti: vino, whisky, birra…molta birra. La gente pensa che sia stato un folle a rinunciare al contratto milionario che avevo, ma la verità è che non esistono soldi in grado di compensare l’affetto familiare. Ho rinunciato a tanti milioni, ma ho comprato la felicità. Questo il segreto della rinascita dell’Imperatore, che è riuscito a conquistare nuovamente la Nazionale con le sue prestazioni positive.

    NUBI NERAZZURRE – Dopo la morte del padre, come ha dichiarato lo stesso Adriano, l’alcol è diventato il suo ‘migliore amico’: “Mi presentavo ogni giorno ubriaco. Non dormivo per paura di fare tardi, ma alla fine arrivavo comunque in condizioni impresentabili, e allora mi mandavano a dormire in infermeria, mentre ai giornalisti dicevano che avevo avuto qualche problema muscolare. Non smettevo mai di bere e la situazione divenne insostenibile, finché iniziai ad entrare in conflitto con Mancini e dovetti lasciare l’Inter”. Poi, il prestito al San Paolo, il ritorno all’Inter e l’arrivo di Mourinho sulla panchina nerazzurra: “Pensavo di aver superato i miei problemi, ma presto tornai quello di prima, solo e senza nessuno su cui fare affidamento, e così ricominciai a bere. Tornai per Mourinho, ma non fu sufficiente. Ricominciai di nuovo con le feste, le donne e l’alcol. Mi dispiace per il tecnico, che addirittura litigò con alcuni dirigenti nel tentativo di convincerli a trattenermi“. Adesso, però, dopo la rescissione contrattuale con l’Inter e il ritorno in Brasile, Adriano ha ritrovato la felicità, la Nazionale e, magari, anche la necessaria maturità per affrontare nuovamente un’avventura europea dopo i Mondiali del 2010.
    [via calciomercato.it]

  • Mourinho trova il capro espiatorio ma l’Inter di Champions non convince

    Mourinho trova il capro espiatorio ma l’Inter di Champions non convince

    balotelliL’opaca Inter di Champions League è ormai un abitudine, non bastano piu le scuse di Mourinho e il suo isterismo per cercare di nascondere la realtà i nerazzurri nella massima competizione europea steccano sempre, la vittoria manca adesso da sette partite e di queste è il tecnico portoghese a doverne rispondere. I nerazzurri stentano a prescindere dell’avversario, da Barcellona al Rubin Kazan la consuetudine è la stessa gli altri ad aggredire e far la partita i nerazzurri come un pugile stordito incapaci di reagire.

    La situazione non è ancora compromessa ma dopo il deludente  girone eliminatorio dello scorso anno che portò l’Inter a scontrarsi con il Manchester United agli ottavi tutti si aspettavano un squadra piu convinta e cattiva per cercar di duellare con il Barcellona per il primo posto evitando cosi spiacevoli sorprese negli ottavi. L’ingenuità di Balotelli è l’ennesima conferma del nervosismo della squadra ma non può esser usata come l’ennesima scusa per Mourinho che adesso deve iniziare a dare spiegazioni.

  • Champions League: highlights Rubin Kazan – Inter 1-1 [video]

    L’Inter rimanda ancora una volta la vittoria in Champions League, i nerazzurri disputano la solita partita confusionaria di coppa facendosi schiacciare dai meno quotati avversari e solo grazie ad un pò di fortuna e al solito Stankovic riescono a portare via dalla Russia un risultato positivo

  • Champions League: Rubin Kazan – Inter. Probabili formazioni e live streaming [ore 18:30]

    Dopo il passo falso in campionato l’Inter di Mourinho si tuffa nella Champions per ritrovare certezze e stroncare le polemiche susseguite alle parole al vetriolo del tecnico porteghese su Del Neri che hanno scaturito una reazione a catena di commenti l’ultimo dei quali del boemo Zeman. L’Inter non recupera Sneijder e Motta e rispetto alla formazione schierata contro la Sampdoria dovrebbe effettuare due cambi, in difesa Chivu prenderà il posto del distratto Santon e Stankovic giocherà a centrocampo al posto di Viera, in avanti confermato Balotelli nel tridente con Eto’o e Milito. Il Rubin Kazan è una formazione da prendere con le pinze, alla sua prima apparizione nella massima competizione europea è considerata la migliore espressione del calcio russo, si esalta quando gioca in casa e sa esser pericolosa quando gli viene lasciato il controllo della partita.

    Le probabili formazioni:
    Rubin Kazan (4-4-2): Ryzhikov; Ansaldi, Sharonov, Navas, Kaleshin; Ryazantsev, Balyaykin, Semak, Karadeniz; Dominguez, Bukharov. In panchina: Kozko, Kasaev, Gorbanets, Popov, Salukvadze, Noboa, Murawski. Allenatore: Berdyev

    Inter (4-3-3): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, Chivu; Zanetti, Cambiasso, Stankovic; Milito, Eto’o, Balotelli. In panchina: Toldo, Cordoba, Santon, Vieira, Muntari, Quaresma, Mancini. Allenatore: Mourinho
    Arbitro: Hauge (Norvegia)

  • Zeman su Mourinho: “Tecnico mediocre”. Mou replica: “Non lo conosco”

    E’ scontro Zeman – Mourinho. L’ex tecnico di Roma e Lazio ritiene Mourinho “un grandissimo comunicatore, che nasconde bene la propria mediocrità come tecnico”:

    Io penso che Mourinho si trovi all’Inter perchè è un grande gestore di giocatori, anche se è ancora più bravo a gestire i giornalisti. Certo, con lui i tifosi nerazzurri non vedranno mai un bel gioco. Detto questo la squadra di Moratti resta la grande favorita del campionato, anche se gioca malissimo, perchè ha la rosa più attrezzata”.

    Ma nel mirino del boemo non c’è solo il tecnico portoghese: Zeman non risparmia critiche sui colleghi giovani che allenano in grandi club come Ferrara e Leonardo:

    “Posso dire che io ho fatto la gavetta ed ho imparato tanto. Si vede che loro non hanno bisogno d’imparare, perchè sanno già tutto”.

    La risposta di Mourinho non tarda ad arrivare che con il suo solito “elegantissimo” stile risponde a Zeman:

    Non lo conosco“.