Tag: josè mourinho

  • Lippi contro Mourinho: “Mi piacciono i giovani”. Porte quasi chiuse per Cassano ed Amauri

    Lippi contro Mourinho: “Mi piacciono i giovani”. Porte quasi chiuse per Cassano ed Amauri

    Marcello LippiMarcello Lippi apre le porte della Borghesiana per il penultimo raduno azzurro in cui l’Italia affronterà in amichevole la temibile Olanda di Sneijder e Huntelaar e la Svezia orfana di Ibrahimovic. Partite importanti per gli azzurri in cerca di una maglia mondiale e dalle dichiarazioni di Lippi nella sua odierna conferenza stampa appare chiaro che i magnifici 23 che partiranno alla volta del Sud Africa usciranno da 30-35 elementi che il ct ha preso in considerazione nella fase di qualificazione dandosi come termine ultimo per gli esperimenti e quindi per volti nuovi il prossimo raduno di marzo. Non ci saranno quindi ingressi a sensazione dell’ultim’ora e questo può esser considerato un segnale per Antonio Cassano e Amauri, entrambi in odore di Nazionale secondo la stampa ma che per motivi diversi non saranno presi in considerazione da Marcello Lippi.

    Il ct azzurro trova il tempo di rispondere anche se indirettamente al tecnico interista Josè Mourinho, lo Special One nelle scorse settimane aveva criticato pesantemente i giovani definendoli bambini viziati chiaramente riferendosi ai talenti interisti Santon e Balotelli, Lippi risponde “E’ assolutamente esagerato – spiega il CT dell’Italia in riferimento a Mourinho – a me i ragazzi di oggi piacciono molto. Non possiamo pretendere che un ventenne di questi tempi sia uguale a un ragazzo di trent’anni fa: sono figli degli anni in cui nascono e crescono e anche se non hanno grandi esempi li trovo comunque intelligenti, maturi e pieni di passione” – e continua – “Mi dispiace per Santon, gioca poco, e per sperare di arrivare al Mondiale deve giocare un po’ di più. Sulla maturità di Balotelli non metto bocca: dico solo che tutte le volte che lo vedo entrare in campo, fa cose importanti”

    Lippi poi fa il punto sugli azzurri in vista del Sud Africa “Questa è la prima volta che ci ritroviamo dopo avere conquistato la matematica qualificazione al Mondiale 2010, ben consapevole che la strada, da qui in poi, sarà assolutamente in salita – il percorso di avvicinamento è entrato nella fase decisiva, dato che abbiamo a disposizione solo altre tre partite, due nei prossimi giorni, quindi torneremo in campo a marzo. L’obiettivo è quello di perfezionare il gruppo. “Abbiamo lavorato con un gruppo di 30-35 giocatori, da questi usciranno i 23 che andranno in Sud Africa. Credo sarà difficile che qualcuno entri nel gruppo dopo l’ultima amichevole, ma nulla è impossibile”.

  • Liscio & Sbalascio: rinascita Juve, piangono Mourinho e Ranieri

    Liscio & Sbalascio: rinascita Juve, piangono Mourinho e Ranieri

    David TrezeguetConclusa la 12esima giornata di campionato passiamo ad analizzare i promossi e i bocciati della settimana. Iniziamo subito col promuovere la goleada bianconera che trova un riscatto per la pessima figura rimediata sette giorni prima con il Napoli. Una Juve che travolge i bergamaschi, ma che evidentemente ama tenere i propri tifosi con il patema d’animo, visto che fino all 84′ , subisce l’attacco dei bergamaschi. Ma in questa Juve vogliamo premiare il giocatore che, insieme ad un impeccabile Buffon, è l’anima della squadra, Camoranesi: grinta, classe, un vero gladiatore in campo. Merita note di riguardo anche un altro importante campione che ha lasciato il segno nella storia juventina per ben 167 volte. Stiamo parlando di Trazeguet (al quale dedichiamo la copertina insieme al capitano) che, con il centro messo a segno ieri, ha raggiunto per numero di reti, un altro signore della storia juventina come Omar Sivori.

    Stesso discorso iniziale fatto per la Juve, lo ropetiamo per il Milan che, avanti di due goal contro una Lazio poco convinta, decide bene di riaprire il match, pur su autorete fortunosa. Ad ogni modo la Lazio non sa approfittare degli spazi concessi dall’undici rossonero. Il Milan così si ritrova in terza posizione, la stessa che permette l’accesso in Champions League e che in molti ad inizio campionato ritenevano fosse una meta difficile da raggiungere.
    Risultato positivo per il Genoa che si riprende così dalle ultime malefatte. Non ci sorprende più di tanto la rapida doppietta di Crespo, che ai goal ci ha sempre abituati, ma merita oggi le lodi Palacio, impeccabile per tutta la partita, è la fonte ispiratrice di tre delle quattro reti segnate.

    Nei flop della settimana invece rientra ancora una volta lo Special One Mourinho, si intende, non per i risultati che registra in campo, ma per le dichiarazioni che riesce a sfornare a fine partita. Passi che l’allenatore non sia soddisfatto della prestazione della propria squadra e in particolare da quella di Balotelli (il tecnico l’ha giudicata vicino allo zseru), ma che addirittura si parli male dell’arbitraggio di Rocchi… Cosa si dovrebbe recriminare alla giacchetta nera? Forse perchè, pur non giudicandolo un fallo volontario, su Viera che salta col gomito alto (e manda in sala operatoria De Rossi) almeno un giallo per gioco pericoloso poteva starci? O forse per i mancati gialli a Balotelli, Thiago Motta e Muntari ( ammonito, quest’ultimo addirittura in occasione del giallo “abbraccia” calorosamente Rocchi per convincerlo a sottarsi alla decisione, per poi mandarlo “con affetto” a quel paese una volta non riuscito nel suo intento). Insomma va bene lamentarsi per l’arbitraggio, ma non certo per i minuti di recupero (e poi si dice che sia Ranieri quello che piange sempre) ci chiediamo se fosse stato un Serse Cosmi qualsiasi a dichiarare che “a un arbitro va bene un pari“, sicuramente si sarebbero pretesi chiarimenti da parte della federazione.
    E se è stato proprio lo Special allenatore nerazzuro a bocciare Balotelli, non possiamo sottrarci noi dal farlo, l’attanccante,  attento più a “stroncare” che a punire gli avversari, sicuramente non è in serata.

    Continuiamo a bocciare la Lazio di Lotito che, in evidente stato di crisi, continua sulla falsariga dell’esclusione di giocatori fondamentali.

    Continua ancora a naufragar il Siena che quasta volta deve fare i conti con la rinascita del Genoa, anche se la squadra toscana reagisce bene alla carica genoana riuscendo a riaprire una partita sul punteggio del 3-2 (finirà poi 4-2). In questo match ci sentiamo di bocciare i due portieri, Curci e Scarpi, decisamente in giornata no.

  • Serie A 12 Giornata: Inter – Roma 1-1. Le interviste

    MOURINHO: “Partita deludente, salvo solo il risultato. E’ stata una partita vicina al pessimo; anche l’arbitro ha fischiato troppo, spezzettando il gioco. La partita non mi è piaciuta, l’unica casa che mi è piaciuta è il risultato, perché un punto in casa contro una squadra di qualità come la Roma va bene.
    Rocchi? Poteva dare 7-8 minuti di recupero e invece ne ha dati 3. Magari il pareggio andava bene anche a lui….Ranieri? Lui piange sempre….
    A mio avviso Balotelli stasera è stato vicino allo zero. Non mi è piaciuto. Ha 19 anni e poteva fare molto di più. Con Mario ho giocato tutto quello che avevo, ora mi aspetto tutto da lui.
    La Roma? Hanno giocato un giorno dopo di noi ma in una competizione che ha un ritmo e un’intensità diversa dalla nostra, non hanno viaggiato, sono rimasti a Roma, non hanno vissuto un momento quasi storico ed epico per noi, che eravamo quasi fuori dalla Champions”.

    RANIERI: “E’ stata un’ottima Roma, è stata picchiata tanto. C’era una squadra che giocava a calcio contro un’altra che faceva falli tattici per non farci ripartire. Mi sorprendo che Mourinho si sorprenda dell’arbitro.
    Quando andavamo a centrocampo subivamo falli tattici, se non si buttano fuori gli avversari… Sono grossi e prepotenti se lo consentiamo se ne avvantaggiano. Quando una squadra cerca di venir via con fraseggi e ti viene sempre fatto fallo viene tutto più difficile. Mourinho dice che la Roma non ha fatto niente per vincere le partita? Con tutto l’attacco che ha ha tirato in porta molto meno di noi. Se va bene il primo contropiede a quest’ora piangeva… L’Inter si è buttata senza far nulla, la Roma ha fatto gioco. Volevamo ripartire ogni volta ma era sistematico il fallo per interrompere l’azione e diventa difficile con tutte le assenze e le problematiche che un allenatore può avere. Cercavamo di andare in contropiede e loro in difficoltà ci buttavano giù. Un gioco sistematico che andava punito. E’ una squadra fisica, d’accordo, ma l’arbitro deve privilegiare chi vuole giocare a calcio.
    De Rossi? Grazie a Vieira dovrà essere operato, salta sempre con i gomiti aperti. In Inghilterra veniva sempre cacciato fuori”.

  • Serie A 12 Giornata: Inter – Roma. Live streaming e probabili formazioni [ore 20:45]

    Organico al completo per l’Inter di Jose Mourinho che questa sera affronta la Roma dell’ex nemico Claudio Ranieri con il preciso intento di continuare il buon momento positivo mantenendo immutato il distacco sulla Juventus. Formazione speculare a quella dell’impresa di Kiev con l’eccezione di Chivu che verrà sostituito negli undici titolari da Thiago Motta e in campo dall’onnipresente capitan Zanetti. La Roma ancora senza il suo capitano cerca la partita perfetta per ritrovare entusiasmo e motivazioni, mancheranno anche gli infortunati Doni, Juan, Burdisso e lo squalificato Taddei. Ranieri ha in mente un centrocampo robusto e dinamico con ai lati di Pizzarro e De Rossi Brighi e Perrotta in avanti coppia Menez Vucinic.

    PROBABILI FORMAZIONI
    Inter-Roma domenica ore 20.45
    Inter (4-3-1-2)
    : J. Cesar; Maicon, Samuel, Lucio, Zanetti; Motta, Cambiasso, Stankovic; Sneijder; Eto’o, Milito. A disposizione: Toldo, Cordoba, Chivu, Muntari, Vieira, Mancini, Balotelli. All.: Mourinho


    Roma (4-4-2):
    Julio Sergio; Motta, Méxes, Andreolli, Riise; Brighi, De Rossi, Pizarro; Perrotta; Menez, Vucinic. A disposizione: Lobont, Cassetti, Faty, Cicinho, Guberti, Baptista, Okaka. All.: Ranieri

    Potrai assistere alla partita direttamente dal tuo pc cliccando sul link che ti collegherà al canale: CANALE 1, CANALE 2, CANALE 3

  • Inter: Mourinho teme la Roma e boccia ancora Santon

    Inter: Mourinho teme la Roma e boccia ancora Santon

    Jose MourinhoLa notizia in casa Inter è la seconda esclusione consecutiva dell’ormai ex “baby” prodigio Davide Santon, il giovane difensore prodotto del vivaio nerazzurro vive da separato in casa questo momento della stagione con la maglia interista. Santon è passato dalla Nazionale e da titolare fisso della scorsa stagione alla convocazione nell’Under 21 e alla tribuna nella stagione attuale.

    Mourinho in conferenza stampa cerca di minimizzare il caso ma è indubbio che la flessione del giocatore lascia perplessi e non ci stupirebbe se nella sessione di mercato invernale il giocatore potrebbe rientrare in qualche trattativa o esser girato in prestito a qualche club con pressioni minori della serie A. Lo Special One dopo aver glissato sull’argomento Santon predica umiltà sopratutto dopo l’entusiasmante vittoria di Kiev a suo dire è importante pensare di partita in partita “La vittoria di Kiev non ha lasciato niente di speciale – spiega Mourinho -. La squadra lavora sempre bene, con lo spirito positivo. Prepariamo la partita in tranquillità, niente di speciale. Non abbiamo fatto niente di particolare, abbiamo vinto una partita storica, epica, con una rimonta negli ultimi cinque minuti. Ma sono solo tre punti, non siamo neanche qualificati. Possiamo vincere il girone, andare in Europa League o andare a casa. Non capisco questo stato euforico. La corsa verso Julio Cesar? L’ho fatto anche l’anno scorso a Siena, ma quando la partita finisce finisce”

    Il passaggio successivo è per la Roma avversaria del posticipo di domenica sera “la Roma è una squadra “qualitativamente da scudetto”. “Non c’è verità in questa classifica, non ci sono 14 punti di differenza tra Inter e Roma. Noi abbiamo fatto sempre molto bene, loro hanno avuto qualche problema e hanno perso qualche punto che non dovevano perdere. Vedo questa partita come una partita tra due squadre che si giocano lo scudetto.

    Per quanto riguarda la formazione dovrebbe esser riconfermata per 10/11 quella vittoriosa di Kiev con Motta al posto di Chivu e il conseguente spostamento sull’out di sinistra per capitan Zanetti.

  • Inter: l’impresa del centenario. I tifosi adesso credono nella Champions League

    Inter: l’impresa del centenario. I tifosi adesso credono nella Champions League

    Massimo MorattiL’incredibile ed entusiasmante rimonta dell’Inter di ieri sera sul campo della Dinamo Kiev sarà ricordata dai tifosi nerazzurri come una delle più grandi imprese della loro storia. Per una piacevole coincidenza oggi ricorre il centenario dalla nascita del club e sicuramente l’impresa di Kiev è il modo migliore per festeggiare un evento di tale portata.

    Il secondo tempo della partita contro la Dinamo è stato un concentrato di emozioni regalata ai tifosi dagli undici gladiatori nerazzurri, la conferma di Milito come cecchino infallibile, la bontà della scelta estiva di affidarsi a Sneijder per il definitivo salto di qualità e la notizia più bella e voluta dai tifosi è la definitiva consacrazione di Balotelli, il giovane Under 21 spesso croce e delizia del tecnico Mourinho è finalmente riuscito ad esprimersi sui livelli che gli competono risultando determinante con il suo ingresso in campo nel secondo tempo.

    La vittoria contro la Dinamo Kiev è arrivata dopo un anno esatto e paradossalmente potrebbe esser riuscita a sbloccare psicologicamente i nerazzurri che nella massima competizione europea non riuscivano ad imporre la propria superiorità come nel campionato italiano. I tifosi con il patron Moratti in testa sognano finalmente la possibilità di riportare in via Durini la Coppa dalle grandi orecchie grazie ad una squadra che finalmente mostra di esser gruppo e con lo stratega Mourinho in panchina abile a leggere le partite come il mago Helenio Herrera e a motivare la squadra a superare qualsiasi tipo di ostacolo.

  • Champions League: Dinamo Kiev – Inter 1-2. Le interviste

    Mourinho: “E’ una prestazione fantastica, fatta di grande cuore, di voglia, di emozione. Questo è un secondo tempo da ricordare. Adesso dobbiami fare tre punti, perchè credo che 9 punti siano abbastanza per passare il turno. Tutto è nelle nostre mani, siamo arrivati qua ultimi e ne usciamo primi. Bene così. Ora mi aspetto un San Siro tutto esaurito contro il Rubin Kazan. Sneijder? Prestazione fantastica, ha lavorato in modo fantastico per recuperare e devo ringraziare anche lo staff medico. Questo è il carattere del giocatore. La gara di Barcellona? Ci servono punti, per qualificarci o per trovare il primo posto. Abbiamo il match point con il Kazan ed è un grande vantaggio. Prima però pensiamo al campionato”

    Muntari: Noi volevamo vincere la gara, ma nel primo tempo le cose non sono andate bene. Nei secondi 45′ per fortuna siamo riusciti a giocare la partita che volevamo trovando due goal importantissimi. Siamo stati molto bravi a non abbassare la testa, mai. Questa vittoria ci può dare tantissimo per il futuro, e adesso siamo felici perchè in campionato siamo primi e ora anche in Champions stiamo sistemando le cose. Dopo la gara di oggi siamo sicuramente più tranquilli”

    Samuel Eto’o: “Quando l’allenatore nell’intervallo ci ha chiesto di fare molta più pressione lo abbiamo fatto e credo che la vittoria alla fine sia stata meritata. Adesso ci bastano tre degli ultimi sei punti per ottenere la qualificazione matematica, non penso a quello che sta facendo il Barcellona ma credo che non avrà problemi a qualificarsi. Mi piacerebbe ritrovarlo di fronte in finale di Champions, ma adesso la mia preoccupazione è solo l’Inter”.

    Milito: “È una vittoria fondamentale in una gara durissima. La Dinamo gioca molto bene, ma nel secondo tempo abbiamo fatto una buona partita e abbiamo meritrato di vincere. Potevano segnare prima, abbiamo avuto tante occasioni, ma per fortuna abbiamo avuto fortuna nelle ultime due. Stiamo lavorando per arrivare il più lontano possibile, non è facile farlo, lo si è visto anche stasera, le squadre che si affrontano in questa competizione sono fortissime. Dobbiamo far bene contro Barca e Rubin? Sì, saranno gare difificili, ma ora godiamoci questa vittoria”.

    Shevchenko: “Penso che abbiamo pagato l’inesperienza dei molti giovani che abbiamo in squadra. Potevamo gestire molto meglio il vantaggio del primo tempo ma con i ragazzi che non sono abituati a giocare a questi livelli i rischi sono questi. L’Inter nel secondo tempo ha messo molti attaccanti per cercare una maggiore qualità ma noi dovevamo approfittarne in contropiede. Il girone? E’ tutto da giocare, se ci esprimiamo sui livelli delle ultime gare possiamo lottare fino in fondo”

  • Champions League: Shevechenko spaventa l’Inter, Milito e Snejder la riportano in paradiso

    Champions League: Shevechenko spaventa l’Inter, Milito e Snejder la riportano in paradiso

    Wesley SneijderPartita dalle mille emozioni questa sera a Kiev tra la Dinamo di Shevchenko e l’Inter, nerazzurri che dopo esser andati sotto grazie ad un pallonetto dell’ex milanista Shevchenko sbatte per 60 minuti contro il muro ucraino prima di ritrovare la gioia e il primato grazie ai gol del Principe Milito e dell’olandese Sneijder fino a quel momento spettatore non pagante.

    L’Inter parte forte ed ha subito con Snejider l’occasione del vantaggio, ma l’olandese lontano dalla condizione migliore e forse ancora acciaccato non riesce a superare Bogush. La Dinamo inizia a prender il controllo della manovra e trova con Shevchenko il gol del vantaggio con la complicità di una devizione che manda fuori causa Julio Cesar. Il primo tempo continua senza particolari sussulti, nerazzurri confusionari e ucraini abili a coprire gli spazi.

    Nella ripresa Mourinho si fa sentire, entrano Balotelli e Thiago Motta per Chivu e Cambiasso, l’Inter è arrembante ma la porta di Bogush sembra stregata. Balotelli, Eto’o Milito e Samuel sbagliano gol incredibili costringendo Mourinho alla mossa della disperazione dentro Muntari per Samuel per uno spregiudicatissimo 3-4-3. La mossa non sortire l’effetto sperato infatti i nerazzurri perdono campo, ma un sussulto di Milito porta i nerazzurri su un pareggio meritato e nel finale arriva la gioia: tiro dalla distanza di Muntari che trova impreparato Bogush, il pallone va sui piedi di Milito e poi la conclusione finale di Sneijder regala i tre punti meritati. L’Inter conquista la testa del girone con un impresa entusiasmante

    IL TABELLINO
    Dinamo Kiev – Inter 1 -2
    21′ pt Shevchenko, 85′ Milito, 89′ Snejder
    Dinamo Kiev (4-2-3-1): Bogush; Eremenko, Almeida, Khacheridi, Magrao; Mikhalik, Vukojevic; Shevchenko, Ninkovic, Yarmolenko; Milevskiy (25′ st Gusev). A disp. Rybka, Ghioane, Betao, Mandzyuk, Kravets, Zozulya. All. Gazzaev

    Inter (4-3-1-2): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel (34′ st Muntari), Chivu (1′ st Balotelli); Zanetti, Cambiasso (1′ st Thiago Motta), Stankovic; Sneijder; Milito, Eto’o. A disp. Toldo, Materazzi, Vieira, Mancini. All. Mourinho
    Arbitro: Layec (Fra)
    Ammoniti: Samuel (I), Almeida (D), Lucio (I), Mikhalik (D)

  • Champions League: Dinamo Kiev – Inter. Live streaming e probabili formazioni

    Partita verità per l’Inter di Mourinho. Sarà la coppia Eto’o e Milito a cercare di riportare alla vittoria i nerazzurri in Champions League dopo un anno di astinenza. Buone notizie per il tecnico portoghese che recupera Thiago Motta a centrocampo e potrà portare in panchina il talismano Sneijder e il rigenerato Balotelli. Per il resto formazione annunciata con Stankovic dietro le punte. La Dinamo di Shevchenko si schiera con il solito modulo super offensivo dietro la punta Milevskiy un tridente tutta qualità con l’ex milanista sulla destran Ninkovic in mezzo e Yarmolenko sulla sinistra.

    Probabili formazioni:
    DINAMO KIEV (4-2-3-1): Bogush; Eremenko, Almeida, Khacheridi, Magrao; Vukojevic, Mikhalik; Shevchenko, Ninkovic, Yarmolenko; Milevskiy. A disposizione: Rybka, Betao, Nandzyuk, Ghioane, Yussuf, Garmash, Kravets. All. Gazzaev.

    INTER (4-3-1-2): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, Chivu; Thiago Motta, Cambiasso, Zanetti; Stankovic; Etò’o, Milito. A disposizione: Orlandoni, Materazzi, Cordoba, Muntari, Vieira, Sneijder, Balotelli. All. Mourinho.
    Arbitro: Layec (Francia).

    Potrai assistere alla partita direttamente dal tuo pc cliccando sul link che ti collegherà al canale: CANALE 1, CANALE 2, CANALE 3

  • Liscio & Sbalascio: Perdizione Juve e Samp, bentornati Napoli e Borriello

    Dopo qualche assenza dovuta a cause di forza maggiore, ritorna il nostro appuntamento con la rubrica “Liscio & Sbalascio” e con essa passiamo ad analizzare il top e il flop di questa giornata calcistica.

    Oggi i riflettori sono tutti puntati su Ciro Ferrara e la Juventus tutta. In quella che si apprestava a diventare la notte di Halloween, i bianconeri si sono immedesimati nella tradizione, regalando ai propri tifosi una nottata da incubo. In vantaggio di 2 goal la squadra si fa rimontare dai partenopei in soli 5 minuti nella ripresa del secondo tempo, fino alla disfatta che equivale a “un pugno in faccia” (cit.). Per chi scrive in questo momento verrebbe più comodo ri-copiare le colpe del tecnico bianconero dagli articoli precedenti, poichè il capo d’imputazione è sempre uguale. Uguale alla disfatta per Palermo, e ancora prima di Bologna, del Genoa e via scorrendo: troppi contropiedi concessi all’avversario, scelte discutibili per le sostituzioni, la poca incisività di giocatori che quest’anno avrebbero dovuto fare la differenza (Diego, Felipe Melo, Grosso). Viene da chiedersi quale a quale delle due Juve degli ultimi tre giorni credere: quella cinica e spietata che ha battuto la Sampdoria o quella kamikaze che si è fatta rimontare col Napoli?

    Down questa settimana anche la Sampdoria che non riesce ad andare oltre uno sterile 0-0 con il Bari. I blucerchiati, pur rimanendo al secondo posto in classifica, sembrano aver perso lucidità nelle ultime uscite di campionato e lo dimostra il fatto che i tifosi oggi non si sono trattenuti dal contestare Cassano, reo, secondo loro (e di chi scrive) di non riuscire a fare la differenza nelle partite che contano. Soffermandoci su Cassano ancora, non abbiamo gradito le frasi nel dopo partita di minaccia di fuga verso i suoi contestatori: “Cassano sappiamo tutti che è molto istintivo” – dirà poi Del Neri – ma sono questi i comportamenti che non vogliamo vedere, occorre dare una prova di maturità anche in questo.

    Ancora male Lazio e Siena che si affrontano guadagnando un punticino che non serve a nessuno delle due per uscire dalla crisi. Il tecnico dei biancocelesti non è riuscito ancora a dare un’identità alla squadra, forse bisognerebbe mettere da parte l’orgoglio rigorista e far rientrare in squadra due pedine importanti in questi anni come Ledesma e Pandev.

    Nello scontro in tribuna tra le due presidentesse (Sensi e Menarini) super contestate dai propri tifosi, ha la meglio la giallorossa. Per la Menarini si prospetta un’altra settimana di critiche e contestazioni per la scelta di Colomba che ha già collezionato la seconda sconfitta consecutiva dalla sua gestione.

    Se per il Flop i riflettori erano puntati su Ferrara, sembra logico elogiare nei Top l’impresa di Mazzarri e dei suoi ragazzi.
    Come dicevamo ci sono voluti solo 5 minuti a metà ripresa per recuperare una partita che a dire il vero il Napoli non ha mai dato per vinta. E’ bastato un solo cambio, Campagnaro per Datolo, e Mazzari manda nello sconforto società e tifosi bianconeri.

    Premiazione anche per il ritrovato Marchionni che oggi regala due goal bellissimi ai suoi tifosi e chissà che in fondo in fondo non abbia pensato di fare una dedica a Torino per almeno una delle due reti…..

    Top anche per l’Inter, che, preso il largo dalle inseguitrici (assenti) registra numeri invidiabili in classifica e da record. E per fortuna che Mourinho ogni settimana non riesce a schierare la stessa formazione…..
    Concedeteci fare i complimenti anche al Cagliari che (insieme al Bari oggi penalizzata dagli errori arbitrali) è la squadra più in forma del momento. Tre vittorie consecutive che le fanno fare un bel balzo in classifica.
    Perchè sia di buon auspicio per un giocatore che dallo scorso anno è stato perseguitato dalla sfortuna, vogliamo far rientrare nella top Marco Borriello, un ritrovato bomber.