Tag: josè mourinho

  • Mourinho vuole la squalifica del campo della Juve

    Mourinho torna a commentare i cori da parte della curva della Juventus riservati a Balotelli e confessa ai giornalisti, anche se afferma di voler giocare a Torino, di aspettarsi la squalifica dell’Olimpico per la super sfida in programma il 5 dicembre: “Quella che riguarda Mario è una storia vecchia, io non posso fare niente per cambiarla, posso solo lavorare sul giocatore per farlo migliorare. Mentre Balotelli stava in un albergo di Barcellona, in ritiro con la sua squadra, succedeva tutto questo contro di lui in uno stadio in Italia. Vedremo cosa succederà adesso. A me piacerebbe che Juve-Inter si giocasse a Torino, io voglio giocare a Torino, però ci sono delle regole e quindi magari la partita non si giocherà a Torino…

    In casa bianconera però c’è tranquillità in merito perchè a differenza del precedente dell’anno scorso, quando il giudice sportivo optò per la squalifica dell’Olimpico poi convertita in gare a porte chiuse, non ci si trova davanti a insulti razzisti ma a cori contro un giocatore che poteva essere chiunque a prescindere dal colore della sua pelle.
    Ulteriore attenuante a favore della Juventus è il tempestivo intervento dello speaker della società bianconera che ha cercato di mettere a tacere i cori incriminati minacciando la sospensione della partita qualora si fosse andato avanti con le offese.

    E poi diciamola tutta: se condanniamo il “se saltelli muore Balotelli” da parte dei tifosi juventini dobbiamo fare altrettanto con gli ultrà interisti che durante i derby contro i cugini rossoneri intonano “nella camera iperbarica
    Ci Mettiam Weah Leonardo e Ba, rossoneri ebrei” per non parlare delle offese che si riservano ai napoletani. Quindi evitiamo questi falsi moralismi e condanniamo tutti gli insulti razzisti sia che provengano dai sostenitori della Juve che da quelli dell’Inter o del Milan etc etc.
    Detto ciò Mourinho non aveva detto che aveva la testa solo alla gara contro il Barcellona…?

  • Mourinho difende Maicon: “dipende dall’arbitro, dalla squadra, dal giocatore…”

    Mourinho difende Maicon: “dipende dall’arbitro, dalla squadra, dal giocatore…”

    maicon-douglas
    Mourinho è sulla stessa lunghezza d’onda del presidente Massimo Moratti e tende a scusare il laterale brasiliano Maicon per l’evitabile espulsione nel finale di partita contro il Bologna. A rigor di regolamento stando a quello trapelato nel dopo gara il pendolino brasiliano rischia due giornate di squalifica e quindi l’Inter dovrebbe far  a meno per le importantissime sfide con Fiorentina e Juventus di uno dei suoi uomini migliori.

    Ieri in serata il presidente Moratti aveva detto che è stata solo un incomprensione e per questo spera che il giudice sportivo non squalifichi Maicon perchè sarebbe assurdo perderlo per due partite importanti senza aver fatto nulla. Oggi è Mourinho a giustificare il brasiliano e semmai aggiungere del pepe sulla scelta arbitrale “Una partita tranquilla, non mi sembra un dramma qualche parola contro l’arbitro, qual è il problema? Dipende poi chi è l’arbitro, chi è il guardalinee, chi è la squadra e chi è il giocatore”.

  • Moggi: “Zeman soffre di complessi ed è bugiardo”

    Luciano Moggi continua a stupire anche nella nuova veste di conduttore televisivo del programma “Studio Stadio” in onda sul Gold Sport. Nel corso della trasmissione l’ex dg bianconero parla dei temi più importanti della giornata calcistica ma non “dimentica” l’ennesima bordata nei confronti di Zeman dopo le dichiarazioni di quest’ultimo nella scorsa settimana al processo in corso a Milano. Leggi di seguito i passi più importanti:

    TOTTI
    “Le sorti della Roma dipendono da Totti e forse non solo quelle della squadra giallorossa.
    Se Totti rientra in piena forma e decide di tornare in Nazionale, Lippi lo convocherà ai mondiali.
    Per Del Piero invece la vedo difficile, quasi impossibile e nel caso di un ballottaggio tra loro due per un posto in attacco, credo che il CT della Nazionale sceglierà il romanista”
    MILAN
    “L’Inter sta facendo un campionato a se. Per il secondo posto vedo un testa a testa tra Juventus e Milan. La squadra rossonera è tornata competitiva da quando Ronaldinho ha riacquistato una forma decente sfruttando anche gli spazi creati dalla fisicità di Borriello in attacco”
    MOURINHO
    “E’ il miglior “dirigente” del campionato. Nessuno è capace come lui di difendere la propria squadra a livello mediatico. E’ sempre pronto a spostare le discussioni dove vuole lui.Guardate in ultimo il caso Maicon: ha già creato i presupposti per gridare allo scandalo nel caso al terzino brasiliano siano assegnate 2 giornate di squalifica…”
    BALOTELLI
    “Con me righerebbe dritto o finirebbe altrove. In una società di calcio non sono tollerabili trattamenti di favore per chicchessia. Ricordate come mi comportai con Camoranesi quando fece le bizze in ritiro?
    Il ragazzo fu punito severamente e capì immediatamente che un altro caso del genere non sarebbe più stato tollerato”
    PARMA
    “E’ presto per parlare di rivelazioni del campionato. Di certo il Parma ha vinto la scommessa Boijnov. Nel calcio come nella vita ogni tanto bisogna rischiare come facemmo anche noi con Mutu, ad esempio. Mi fa piacere inoltre che in questa squadra si stia affermando Lanzafame, ancora un altro prodotto di quel vivaio da noi lasciato in dote alla Juventus (penso a Giovinco, Marchisio, De Ceglie).”
    BALLARDINI
    “Mi dispiace ma non è assolutamente un tecnico in grado di guidare una squadra che rappresenta una piazza così importante come quella di Roma, sponda Lazio.”
    GIOCO VIOLENTO
    “Cosa ne penso dello scontro Cruz-Rinaudo, fatto di pugni e morsi?
    Penso che quando si è in trance agonistica può capitare di tutto…
    Ricordo ai miei tempi uno scontro in allenamento tra Zebina ed Ibrahimovic.
    Il francese entrò durissimo sullo svedese che replicò con un violento pugno che mise ko il nostro terzino.Prognosi: 3 giorni di ospedale.
    Ma per la stampa inventammo la scusa del ricovero di Zebina per dissenteria….”
    CHAMPIONS LEAGUE
    “Il prossimo turno sarà fondamentale per le italiane. L’Inter è quella che rischia di più. Il Milan, se non si spengono le luci contro il Marsiglia…. non dovrebbe avere problemi mentre la Juve è praticamente già qualificata perché anche se non vincesse in Francia gli basterebbe non perdere in casa nell’ultima gara contro il discontinuo Bayern dell’arrogante Rumenigge.
    Comunque è solo una questione di guadagnare turni, perché le italiane non hanno chance di vittoria.
    La finale sarà quasi sicuramente tra il favoritissimo Chelsea ed il Barcellona.”
    ZEMAN
    “Ma l’avete ascoltata la testimonianza di Zeman al processo?
    E’ evidente che soffre di complessi ed è un bugiardo.
    Dice che gli ho rovinato la carriera facendolo ingaggiare dal Napoli?
    Se tutti i miei nemici potessero avere 2 miliardi e mezzo netti di vecchie lire per poco più di un mese di lavoro credo che non avrei più amici.
    La verità è che ormai non è più sereno nel parlare. Ma vi rendete conto che ha detto che era il miglior tecnico di Europa pur non avendo mai vinto nulla e che per colpa mia non ha più allenato?E gli esoneri in Turchia, Serbia. C’èra il mio sistema anche lì?”
    CALCIOPOLI E LA MISTIFICAZIONE DELLA CARTA STAMPATA
    “In questo momento mi sto battendo in due processi paralleli: quello di Napoli e quello dei media che stanno mistificando la verità del processo come nel caso della tosse di Manfredi Martino.
    E che dire poi di come è stata strumentalizzata la vicenda delle visite dei dirigenti agli arbitri negli spogliatoi?
    Dopo la gara praticamente vi ci si recavano tutti, mentre per averlo fatto in corso di gara sono stati squalificati solo 2 dirigenti: LUCCHESI ed il compianto FACCHETTI.
    Eppure i media l’unico colpevole sono io”
    [via: il blog stefano discreti]

  • Serie A 13 Giornata: Bologna – Inter 1-3. Le interviste a Colomba e Mourinho

    COLOMBA: Abbiamo provato a fermarli, quando si preparano le partite si presume che tutto vada bene, che si sbagli poco e che gli avversari facciano qualche errore. Invece abbiamo concesso noi qualcosa, due calci piazzati che nel primo tempo sono stati determinanti. Peccato avevamo recuperato subito dopo il loro gol con la rete di Zalayeta, poi il nostro cruccio è aver subito il secondo gol a fine primo tempo, sarebbe stato importante andare all’intervallo sull’1-1. Fino al 3-1 la partita è rimasta in gioco, poi non abbiamo avuto la spinta mentale per riprovarci, anche se non abbiamo mollato fino all’ultimo secondo, creando anche qualche palla-gol
    L’Inter è molto forte, ieri l’avevo definita un carroarmato che travolge. Ha uno strapotere fisico imponente, ma può contare anche su qualità tecniche importanti e quindi diventa quasi imbattibile, per farlo servono una serie di circostanze favorevoli.

    MOURINHO: La scelta di mandare in campo Balotelli dal primo minuto? Abbiami tre attaccanti bravi, di valore, ed era giusto far riposare un po’ Eto’o che ancora soffre per il dolore al piede e dovrà giocare col Barcellona. Mario si era allenato durante tutta la settimana e stava molto bene. Non voglio ora parlare del suo copmportamente fuori dal campo. Posso dire che abbiamo vinto bene, meritando e giocando una bella gara. Ho tolto Balotelli alla fine del primo tempo perchè era stato ammonito e l’esperienza mi dice che lui con un cartellino sulle spalle non riesce a gestirsi. I cori contro Balotelli? Voglio parlare solo della partita.
    Sono soddisfatto perchè questa squadra tiene sempre il possesso di palla, e quindi corriamo meno e non subiamo attacchi pericolosi. Per questo fisicamente stiamo molto bene, perchè tenendo la palla facciamo meno fatica degli altri. Io però adesso voglio pensare solo al Barcellona, la mia testa è completamente concentrata su quella sfida. Se l’Inter gioca meglio in trasferta? Chissà, è vero che fuori casa abbiami fatto grandi vittorie, segnando anche molti goal. Noi se abbiamo spazi diventiamo molto pericolosi. Al Camp Nou dovranno divertirsi. Per me sarà un test, per capire che personalità hanno i miei giocatori

  • Serie A 13 Giornata: l’Inter espugna Bologna e vola in classifica

    Josè Mourinho può finalmente dire di voler pensare solo al Barcellona. Archiviata la “scampagnata”emiliana, i nerazzurri martedì saranno impegnati nella super sfida del Camp Nou dove in ballo c’è la qualificazione agli ottavi di Champions League.
    L’Inter dunque vince meritatamente a Bologna per 3-1 e allunga sulla Juventus in classifica (+8). Reti di Milito e Balotelli nel primo tempo con il momentaneo pareggio di Zalayeta e tris nella seconda frazione di gara di Cambiasso.

    Mourinho decide di tenere a riposo Eto’o e Snejider, quest’ultimo in forte dubbio per la trasferta catalana, e schiera la coppia Milito-Balotelli in avanti affidando le chiavi della regia a Stankovic. Colomba ripropone il 4-3-1-2 che ha demolito il Palermo due domeniche e conferma Adailton dietro le due punte Zalayeta e Di Vaio.
    Dopo una prima fase di studio dove entrambe le squadre non riescono a trovare sbocchi è l’Inter a passare in vantaggio al 22′ sugli sviluppi di un calcio d’angolo con il principe Milito, rapido a girare la sfera in rete da due passi; il tempo di portare la palla a centrocampo e, su lancio millimetrico di Adailton, Zalayeta di sinistro batte Julio Cesar per l’1-1.
    La reazione dei nerazzurri è immediata: prima Balotelli, smarcato splendidamente da Stankovic, spreca una clamorosa occasione facendosi ipnotizzare da Viviano, poi è il serbo che fa tremare il Dall’Ara con un doppio palo e sfera che danza pericolosamente sulla linea di porta rossoblu.
    Il gol del vantaggio arriva a 5 minuti dalla fine del primo tempo: calcio d’angolo battuto da Maicon e Balotelli svetta più in alto di tutti battendo così Viviano.

    Nella ripresa il giovane attaccante nerazzurro lascia il posto ad Eto’o che si mette subito in evidenza servendo una palla d’oro al compagno di reparto Milito che dal dischetto dell’area di rigore prende in pieno la traversa. Al 72′ il gol di Cambiasso che inizia e conclude l’azione: il centrocampista lancia Milito, in posizione di fuorigioco, e poi porta a 3 le marcature dei suoi su assist di esterno dell’attaccante argentino chiudendo definitivamente la partita.
    Unico neo di una partita perfetta, l’espulsione ingenua di Maicon a tempo scaduto che si becca il rosso diretto per aver insultato il guardalinee (poteva risparmiarsela) e salterà così le sfide fondamentali contro Fiorentina e Juventus.

    Il tabellino
    BOLOGNA – INTER 1-3
    22′ Milito (I), 23′ Zalayeta (B), 41′ Balotelli (I), 72′ Cambiasso (I)
    BOLOGNA (4-3-1-2): Viviano; Raggi, Britos, Portanova, Lanna; Valiani (59′ Mudingayi), Guana (85′ Zenoni), Mingazzini; Adailton; Zalayeta (70′ Osvaldo), Di Vaio.
    A disposizione: Colombo, Vigiani, Bombardini, Marazzina.
    Allenatore: Colomba.
    INTER (4-3-1-2): Julio Cesar; Maicon, Samuel, Lucio, Chivu; Zanetti, Cambiasso, T. Motta; Stankovic (75′ Vieira); Balotelli (46′ Eto’o), Milito (79′ Mancini).
    A disposizione: Toldo, Cordoba, Materazzi, Krhin.
    Allenatore: Mourinho
    Arbitro: Rosetti
    Ammoniti: Balotelli (I), T. Motta (I)
    Espulsi: Maicon (I)

  • Mourinho: “Se Balotelli tifa Milan allora Pato tifa Inter…”

    Pochi giorni fa Mario Balotelli, in visita all’istituto di Don Gnocchi, alla domanda di uno dei ragazzi per quale squadra tifasse l’attaccante aveva risposto di tifare per il Milan. Subito si è scatenato un caso, con tifosi e presidente Moratti infastiditi dalla confessione, la sorella di SuperMario pronta a smentire il nerazzurro spiegando che si trattava solo di una battuta. A spegnere le polemiche una volta per tutte è Mourinho che caccia dal cilindro una battuta delle sue:
    Se Balotelli tifa Milan, Pato allora è interista… scherzi a parte, credo che Mario non sia responsabile per questo tipo di cose che io definisco naif…
    Dopo la simpatica battuta lo Special One parla dei prossimi impegni cruciali dell’Inter, prima fra tutti la sfida di Champions contro il Barcellona.
    per vincere campionato, Champions League e Coppa Italia bisogna avere fortuna, ma anche essere una squadra assolutamente fantastica e disputare una stagione assolutamente perfetta. La Champions è una competizione talmente difficile, nella quale si affrontano squadre con così tanta qualità, che non riesco a dire se sia meglio chiudere il girone al primo o al secondo posto
    Poi però ritorna alle battute e dice: “Se l’Inter è pazza anche l’interista lo è. Io, ad esempio, ho una passione pazzesca per quello che faccio e forse l’Inter ha un allenatore adatto proprio alle caratteristiche della squadra e dell’interista

  • Mourinho: non basta la smentita, il Times ribatte “vuole il Manchester”

    Vi avevamo parlato ieri di un intervista concessa dal tecnico dell’Inter al Times nella quale Mourinho confessa la sua voglia di iniziare un nuovo step della sua carriera coronando il sogno di condividere appieno un progetto con la società in pieno stile Ferguson o Wenger e per farlo dice il tecnico ha bisogno di ritornare ad allenare in Premier League.

    La smentita dello Special One non si è fatta attendere, dicendo che le sue parole sono state travisate dal giornalista del Times in cerca di uno scoop ma la sua panchine è e resterà quella nerazzurra.

    Il Times però rincara la dose e nell’edizione odierna svela il sogno del tecnico portoghese e cioè esser il successore di Alex Ferguson sulla panchina del Manchester United “Mourinho ha un gran rapporto personale con Ferguson ed è sicuro che Sir Alex avrà un certo peso nella scelta del suo successore. Sebbene Ferguson, 67 anni, non abbia annunciato la data del suo addio, questo dovrebbe avvenire nel caso dovesse vincere un’altra coppa europea

  • Jose Mourinho prepara il ritorno in Inghilterra. “La Premier League è casa mia”

    Jose Mourinho prepara il ritorno in Inghilterra. “La Premier League è casa mia”

    Jose MourinhoJose Mourinho in un intervista rilasciata al The Times dice di esser pronto ad un ulteriore step della sua carriera. Sogna di creare un rapporto di profondo molto vicino al rapporto che lega Arsene Wenger all’Arsenal ormai da 13 anni. Voglio creare qualcosa di più profondo“. L’Inghilterra è il luogo per farlo, l’Inghilterra è il mio paese, il mio calcio è il calcio inglese.

    Mourinho sembra essersi stancato del calcio italiano che lui stesso definisce “E’ la madrepatria della tattica, il paese del catenaccio e del calcio difensivo. L’obiettivo era quello di vincere non solo in un terzo campionato diverso, ma un luogo in cui si dice allenatori stranieri hanno avuto poco successo”

    Il sogno di Mourinho adesso è creare qualcosa di suo pari a ciò che ha costruito il nemico Alex Ferguson al Manchester United anche se lui stesso confessa come sia impossibile stare lo stesso tempo su una panchina come Sir Alex. “Ho vinto con il Porto sognando di poter allenare e vincere in un altro campionato, cosa che mi è riuscita al Chelsea con Abramovic, in Italia sono riuscito a vincere ma per creare qualcosa di stabile e duraturo c’è bisogno di un calcio con la cultura inglese, ciò che manca al Chelsea perchè Abramovic al pari dell’Inter di Moratti dove conta solo vincere.

    Week End tormentato dunque per gli interisti che da adesso fino alla fine del campionato dovranno assistere ad un nuovo toto allenatori per la prossima stagione, per Mourinho l’ipotesi migliore sembra esser il Liverpool di Rafa Benitez dove il tecnico spagnolo sembra esser arrivato al capolinea. Ma un ipotesi suggestiva potrebbe esser anche la panchina del Manchester United dove è possibile che Alex Ferguson decida di abdicare

  • Sneijder: infortunio reale o suggerito da Mourinho?

    Sneijder: infortunio reale o suggerito da Mourinho?

    Wesley SneijderMourinho mi ha detto che nell’Italia giocano tanti juventini che mi daranno la caccia per tutto il campo per colpirmi con interventi violenti e, per questo, di fare attenzione. Non mi preoccupano queste cose, ma ad ogni modo i suoi consigli mi serviranno per fare più attenzione durante la partita“.
    Lo ha dichiarato Wesley Sneijder in un intervista. Qualcuno maliziosamente c’avrà pensato quando ha letto la notizia del suo infortunio in allenamento che lo costringerà a saltare l’amichevole di domani sera contro l’Italia a Pescara.
    Magari il tecnico di Setubal, considerate le già precarie condizioni di salute del fantasista, avrebbe consigliato a Sneijder di simulare l’infortunio per non correre il rischio di perderlo per davvero in un infortunio serio.
    Il centrocampista avrebbe riportato un risentimento muscolare alla coscia destra.

    Sneijder poi si lascia andare ad un complimento verso il suo rivale mancato della sfida di domani e avversario nella stracittadina di Milano, Andrea Pirlo: “Andrea è per me attualmente il miglior giocatore italiano, un atleta completo“.

  • Inter: Guti a gennaio insieme a Pandev?

    Inter: Guti a gennaio insieme a Pandev?

    Sembra decollare il calciomercato in vista della sessione invernale che potrebbe contribuire a cambiare gli equilibri del campionato di serie A. Chi sembra non aver problemi di organico è l’Inter, la squadra di José Mourinho in campionato ha dimostrato di esser un autentica schiacciasassi e aldilà del mezzo passo falso interno di domenica scorsa contro la Roma ha dimostrato di esser superiore alle rivali per lo scudetto.

    Guti_1Nonostante la superiorità e un organico che non mostra grosse lacune sembra che la società si stia muovendo sul mercato per aggiungere qualità all’organico, sembra ormai fatta con la Lazio Goran Pandev, il macedone negli schemi societari andrebbe a sostituire Samuel Eto’o impegnato dal 10 al 31 gennaio nella Coppa d’Africa. C’è però un idea suggestiva che nelle ultime ore sta rimbalzando dalla Spagna, sembra che il centrocampista del Real Madrid Guti si sia proposto ai nerazzurri tramite l’ex compagno di squadra Sneijder dopo le innumerevoli incomprensioni con il tecnico Pellegrini.

    Guti è un prodotto del vivaio della cantera madrilena ed è un autentico jolly del centrocampo avendo giocato praticamente in qualsiasi posizione, l’ingaggio e l’età non giocano a suo favore ma potrebbe esser per Mourinho una valida alternativa ai titolari sopratutto se il francese Patrick Viera riuscisse a trovare una sistemazione che gli permetta di giocare con più continuità. Con le valigie pronte per gennaio ci sarebbe il portoghese Quaresma, il suo futuro dovrebbe esser all’Atletico Madrid dove l’ex giocatore del Porto arriverebbe in prestito con la possibilità di guadagnarsi sul campo la riconferma.