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  • Champions League: l’Inter supera il Rubin Kazan, Balotelli questa volta è delizia

    L’Inter non sbaglia l’appuntamento decisivo con l’Europa e superando il Rubin Kazan si qualifica al turno successivo come seconda alle spalle del Barcellona vittorioso a Kiev. Mourinho sceglie un modulo a trazione anteriore copiando un pò il modulo del Milan schiera Sneijder alle spalle del tridente Balotelli, Eto’o e Milito ma i primi venti minuti di gara sono ad appannaggio dei russi pericolosi sulle fasce e nelle ripartenze. E’ capitan Zanetti però a dar la scossa con le sue solite sgroppate questa volta sulla fascia sinistra, in una di queste il Rubin va in affanno e il pallone finisce a Balotelli che dalla linea di tacco serve Eto’o per il gol del vantaggio. La rete sblocca i nerazzurri che giocano con meno affanno e vanno più volte vicini al raddoppio che non arriva.

    La ripresa inizia sulla falsariga dei primi 45′ minuti Rubin pericolosissimo ma troppo impreciso e sfortunato sotto porta, al 19′ però è Balotelli che decidedi chiudere la contesa e con un bolide dalla distanza beffa l’incerto Ryzhikov. La partita cala d’intensità e i nerazzurri possono dilagare con Balotelli, Sneijder la cui conclusione finisce sul palo e poi con Milito. Qualificazione in tasca e adesso si attende un urna benevola perchè la qualificazione non sia un punto d’arrivo ma di partenza.

    IL TABELLINO
    INTER – RUBIN KAZAN
    2-0 31′ Eto’o (I), 64′ Balotelli (I)
    Inter (4-2-1-3): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel (15′ Cordoba), Zanetti; Stankovic (52′ Cambiasso), Thiago Motta; Sneijder; Eto’o, Balotelli (77′ Muntari), Milito. A disposizione: Toldo, Vieira, Materazzi. All.: Mourinho.

    Rubin Kazan (4-4-2): Ryzhikov; Kaleshin, Salukvadze, Cesar Navas, Popov; Ryazantsev (84′ Baliaykin), Noboa (81′ Bystrov), Semak, Murawski; Dominguez, Karadeniz (73′ Kasaev). A disposizione: Revishili, Ansaldi, Gorbanets, Sibaya. All.: Berdiyev.
    Arbitro: Vink (OLA)
    Ammoniti: Balotelli, Lucio (I), Murawski, Navas (R)

  • Champions League: Nervi tesi in casa Inter, Mourinho bacchetta i giornalisti e Mazzola

    L’Inter domani sera contro il Rubin Kazan si gioca una stagione, è chiaro che l’eliminazione dalla Champions League rivaluterebbe in ottica negativa il cammino nerazzurro anche se dovessero riuscire a vincere il campionato. Gli obiettivi stagionali dei nerazzurri infatti prevedevano oltre ad esser competitivi in campionato di far più strade possibile in Champions League e gli acquisti di Eto’o, Lucio, Sneijder e Thiago Motta dovevano esser un buon viatico.

    I nerazzurri però non arrivano nel migliore dei modi alla partita, le sconfitte contro Juventus e Barcellona mostrano analogie che non lasciano ben sperare, la squadra nei momenti decisivi ha un involuzione caratteriale preoccupante e per questo Mourinho è sotto accusa. Il portoghese ingaggiato due estati or sono per lanciare l’Inter alla conquista della Champions sembra impotente contro l’involuzione dei suoi giocatori e il nervosismo mostrato ancora oggi in conferenza stampa dopo aver disertato le interviste del dopo Juventu s- Inter fanno intender che il momento è delicato.

    Lo Special One usa la conferenza stampa (imposta dall’Uefa) per parlare a monosillabi e criticare aspramente i giornalisti e l’ex nerazzurro Sandro Mazzola. Di seguito vi proponiamo i passi più significativi della conferenza stampa:

    “Complimenti al Rubin, alla società e ai tifosi per la vittoria in campionato. E’ un campionato non facile, ci sono 5-6 squadre di qualità. Ma noi non abbiamo timore, siamo meglio del Rubin e penso che domani vinciamo. L’Inter dovrà vincere, nemmeno pareggiare” Il tecnico dopo aver risposto con un no comment alle domande sulla partita con la Juventus risponde come solo lui sa fare ad una considerazione di Sandro Mazzola riportata da un giornalista. L’ex giocatore nerazzurro nelle considerazioni post Juventus si era detto sicuro che in caso di non qualificazione agli ottavi il tecnico portoghese a giugno sarebbe stato esonerato, Mourino risponde: “Che fa all’Inter Sandro Mazzola? E’ nella società? Decide lui se vado via a giugno? E’ lui che firma l’assegno?”

  • Giudice sportivo: una giornata a Mourinho, multe salate a Juventus, Roma e Lazio

    Il Giudice sportivo ha squalificato 18 giocatori e 2 allenatori per quanto riguarda l’ultima giornata di Serie A disputata.
    I tecnici in questione sono Mourinho e Conte, espulsi entrambi nelle rispettive sfide per aver contestato l’operato arbitrale con applausi ironici.
    Per quanto riguarda i giocatori invece sono stati punti con due giornate i capitani di Udinese e Livorno, Di Natale e Lucarelli, per ingiurie all’arbitro.

    Multe salate a Roma e Lazio che vengono sanzionate con 40 mila euro: durante il derby le due tifoserie hanno fatto scoppiare ripetutamente petardi provocando l’interruzzione della gara per 8 minuti. Per la Juventus invece multa da 25 mila euro per i soliti cori indirizzati a Balotelli.

    2 Giornate: Di Natale (Udinese), Lucarelli (Livorno)
    1 Giornata: Felipe Melo (Juventus), Samuel e Muntari (Inter), Parisi e Ranocchia (Bari), Pizarro e Menez (Roma), Valdes (Atalanta), Baronio (Lazio), Mauri (Lazio), Codrea (Siena), Conti (Cagliari), Lukovic (Udinese), Marcolini (Chievo), Migliaccio (Palermo), Portanova (Bologna)
    1 Giornata (allenatori): Mourinho (Inter), Conte (Atalanta)

  • Liscio & Sbalascio: il derby a Juve e Roma. Il fair play voluto e poi condannato

    Con il derby della capitale si conclude la 15 giornata di campionato che ci ha riservato molti promossi e altrettanto bocciati.
    Prima di passare ad analizzare i promossi del big match tra Juve ed Inter, promuoviamo il coraggio ed il fair play di Giuseppe Pillon, il quale ha intimato ai suoi ragazzi di resistuire il goal subìto dalla Reggina mentre cercava di mandare fuori il pallone per consentire le cure ad un giocatore infortunato.

    Per prima promuoviamo la Juventus, com’è ovvio che sia, per la vittoria contro l’acerrimo rivale nerazzurro. In settimana Ferrara aveva chiesto una Juve perfetta per battere l’Inter, la perfezione non c’è stata, ma sabato serà la determinazione e il cuore hanno prevaricato sulla tecnica. Nello specifico è doveroso promuovere sul gradino più alto del podio lo splendido capolavoro di Claudio Marchisio, giocatore la cui assenza in campo in questo periodo ha fatto la differenza. Ma sabato per una conferma come Marchisio, è arrivata anche la sorpresa Caceres, giocatore partito in sordina e per questo criticato. L’uruguaiano è stato perfetto in campo, nella fase di chiusura come in fase offensiva.

    Per dovere di cronaca promuoviamo la Roma alla quale va il primo derby stagionale contro la Lazio. Un derby è sempre una partita che ha un significato che va oltre i tre punti, e i giallorossi hanno il merito di aver concretizzato nell’ultimo quarto rispetto alla Lazio che è addirittura sembrata a tratti più bella. Dopo l’avvio disastroso in campionato, i giallorossi risalgono in quinta posizione ad un punto dal Parma.

    Bentornato a Fabio Quagliarella, che con i due goal messi a segno riporta il Napoli alla vittoria con rimonta, come da abitudine. Scatenato il partenopeo, ha si è visto parare il destro da Gillet, poi si vede salvare un goal fatto sulla linea di porta da Ranocchia, poi mette a segno il goal del pareggio con un colpo di testa; c’è spazio per lui anche di un tiro che sfiora l’incrocio dei pali. Sul 2-2 Quagliarella, evidentemente stanco dai tanti tentativi falliti, decide di far segnare Maggio servendogli un assist disegnato con pennello. Ma non basta, perchè per tornare ad essere l’acclamato giocatore dei tempi dell’Udinese, è tempo di calarsi nelle vesti dell’idolo del San Paolo e portare a casa i tre punti. Ecco servito per la palla del 3-2 che questa volta non fallisce. Anche per lui a fine partita non sfuggiranno i segnali di fumo a Lippi.

    Se guardiamo la classifica ad oggi, tra i grandi nomi: Inter, Milan e Juve, troviamo la “cenerentola” del campionato italiano, il Parma, che punta ad obiettivi importanti come la Champions. Nessuno forse avrebbe scommesso ad Agosto di vedere gli emiliani come la quarta forza del campionato capace di esprimere uno del più bel calcio visto finora.

    Siccome è stato più volte criticato ad inizio campionato, promuoviamo quest’oggi anche Leonardo, l’allenatore rinato del Milan che continua l’inseguimento all’Inter (che ora si trova a -4 dai cugini) e che nelle ultime 10 giornate ha registrato numeri che neanche Ancelotti era riuscito a fare. Il Milan travolge la Sampdoria in soli 23 minuti, anche se ancora (stesso discorso che vale per la Juve) non si parla di squadra perfetta (considerandone il significato relativo del termine).

    Di personaggi e situazioni da bocciare ce ne sono tanti in questa settimana. Innanzitutto cominciamo con il bocciare i Campioni d’Italia in carica, che escono sconfitti dall’Olimpico di Torino. Non è stata una bella partita ma sicuramente è stata una partita molto dura sia sul piano dei muscoli che dei nervi.
    E il primo che perde i nervi durante la partita è proprio Mourinho (che si chiuderà in un silenzio stampa molto criticato), che si fa espellere per un applauso ironico all’arbitro sul fallo concesso a Del Piero da cui scaturisce il primo vantaggio bianconero.

    Bocciato l’arbitro Saccani che in un primo momento sembra non voglia fare il protagonista sanzionando troppi scorrettezze. E allora si lascia correre sull’intervento scomposto di Muntari su Sissoko in piena area di rigore, fino alla trattenuta di Cannavaro su Samuel per poi vedere quest’ultimo nel rovesciamento di fronte trattenere per la maglietta Chiellini. Poi tocca all’Inter reclamare il rigore per un dubbio intervento di Caceres ai danni di Milito. Ancora mancata espulsione di Samuel che ferma un Del Piero lanciato sulla fascia. Infine espulso (giustamente anche se per doppia ammonizione) Felipe Melo per gomitata alla spalla su Balotelli, che pensa bene di conquistare le simpatie di quanti in questi giorni lo criticano per i suoi comportamenti, simulando di aver ricevuto una gomitata in pieno volto. Recita che andrebbe premiata con un oscar come “Miglior attore non protagonista“.
    Infine, e si raggiunge davvero il massimo del sopportabile per una partita a grandi livelli, la rissa che vede protagonisti Chivu che rifila una testata (non si capisce bene se finta, visto i miglioramenti in recitazione dei nostri calciatori) e Buffon (che poco prima in campo si era comportato da campione riferendo all’arbitro di aver messo la palla in calcio d’angolo nonostante non fosse stato ravvisato) e Thiago Motta che se ne promettono di tutti i colori. La tattica del lasciar correre di Saccani non ha funzionato evidentemente.

    Altro spiacevole episodio da condannare è il teatrino nel dopo partita tra Genoa e Parma. Partita che ha regalato belle emozioni, è stata macchiata dal nervosismo tra i dirigenti. Preziosi che rifiuta di stringere la mano a Ghirardi per vecchi rancori, Panucci che minaccia Preziosi per non averlo ingaggiato al Parma (dovrebbe essere contento e soprattutto riconoscente verso la società emiliana per avergli concesso un’opportunità di rinascita). I tifosi di Roma e Lazio che anticiapno i botti di fine anno con petardi e quant’altro, portando alla sospensione della partita per oltre 6 minuti (e qui ci chiediamo l’efficienza dei tornelli, delle tessere del tifoso e simili, se poi si possono tranquillamente portare in campo fumogeni e bombe carta)

    Per ultimo bocciamo la reazione dei sostenitori dell’Ascoli che non hanno gradito il gesto di fair play di allenatore e giocatori, tanto da far gridare Pillon al “Non lo rifarei più, Siamo stati 2 ore negli spogliatoi“. E in questo caso ci sentiamo di comprendere il mancato fair play di Henry che ha eliminato l’Irlanda di Trapattoni e che tutto il mondo ha condannato.

    Come dire, siamo davvero lontani dal vero calcio…

  • Serie A: Parma tra le grandi, Napoli finalmente Quagliarella

    Nella 15 giornata di Campionato che ha visto negli anticipi l’affondo del Milan contro una Sampdoria ormai allo sbando e la rivincita Juve che chiude il big match contro l’Inter per 2-1, successi per il Napoli autore di una buona rimonta grazie a Quagliarella che prima di testa e poi di sinistra trova la gioia del goal. Gli uomini di Ventura rimangono in 9 per l’espulsione di Parisi al 64′ e Ranocchia nei minuti di recupero.

    Partita al cardioplama anche a Marassi tra Parma e Genoa che termina 2-2 con Biabiany autore di una doppietta, mentre a Palacio, prima rete in serie A per lui, nel Genoa replica Palladino che con un rasoterra nell’angolino sinistro supera Mirante. Il Parma si ritrova così da sola al quarto posto in classifica dietro le grandi del campionato: Inter, Milan e Juve .

    Dopo le due sconfitte trova il successo anche la Fiorentina di Prandelli contro un’Atalanta troppo nervosa. Espulso Valdes per doppia ammonizione Conte non controlla il suo di nervosismo e sarà il secondo allenatore espulso (della 15 giornata) dopo Mourinho.
    Trova il successo anche il Palermo di Delio Rossi che chiude il conto con il Cagliari nei dieci minuti finali. In verità il Cagliari è reo di non aver chiuso la partita nel momento peggiore dei rosanero.

    Aspettiamo di sapere il verdetto di questa sera per il primo derby stagionale della Capitale.

    • Risultati, marcatori e classifica 15 giornata
  • Serie A: Gioia Juve, stende l’Inter con una magia di Marchisio

    Va alla Juventus il derby d’Italia numero 153; i bianconeri vincono la battaglia dell’Olimpico grazie alla magia di Marchisio che firma il gol vittoria al 58′ riaprendo di fatto il campionato che solo la settimana scorsa sembrava destinato ai nerazzurri. In precedenza Chiellini aveva portato in vantaggio la Juve con un gol fortunoso e pochi minuti più tardi era arrivato il pareggio dell’Inter grazie al colpo di testa di Eto’o.

    Ferrara manda in soffitta il 4-2-3-1 e rispolvera il modulo con il trequartista, Diego, dietro le due punte Amauri e Del Piero; escluso dall’undici titolare Camoranesi, mossa rischiosa perchè l’italo-argentino ha dimostrato di essere l’unico in grado di inventare a centrocampo.
    Mourinho risponde con il solito modulo e speculare a quello dei bianconeri; Balotelli parte dalla panchina, Stankovic viene avanzato dietro i due attaccanti e Zanetti sostituisce lo squalificato Maicon sulla fascia destra.

    La Juve parte subito a pieno regime cercando di arrivare subito al gol; i padroni di casa reclamano il rigore al 5′ per una spinta di Muntari alle spalle di Sissoko che stava concludendo a botta sicura ma l’arbitro Saccani (serata piena di errori per lui) lascia proseguire; i bianconeri sono più tonici e spingono molto sulla fascia destra dove Caceres, ottima la sua prova, e Sissoko tengono impegnata la retroguardia nerazzurra.
    Al 20′ arriva il vantaggio juventino: Diego scodella in area su calcio di punizione, Chiellini colpisce la palla di testa che viene deviata da Lucio nella propria porta prendendo controtempo Julio Cesar. Mourinho si infuria e protesta con il direttore di gara per il calcio di punizione assegnato ai bianconeri da cui è scaturito il gol (il fallo di Samuel su Del Piero ci stava tutto): Saccani non può fare altrimenti e lo espelle.
    L’Inter prova a reagire e Samuel impegna Buffon con un colpo di testa; pochi giri di lancette ed Eto’o ristabilisce la parità: solita disattenzione juventina che lascia Stankovic libero di crossare, Chiellini e Cannavaro si perdono Eto’o in area di rigore e il camerunense indisturbato insacca alle spalle di Buffon.

    Nella ripresa il gioco si fa più maschio e aumenta il nervosismo sia da una parte che dall’altra. La prima occasione da gol è per i nerazzurri che non riescono a concludere il contropiede; sul capovolgimento di fronte Diego serve Marchisio che dopo una cavalcata di 30 metri serve Sissoko, il centrocampista maliano prova la conclusione da fuori con un tiro non irresistibile che Julio Cesar non trattiene; sulla palla si avventa Marchisio che estrae dal cilindro una giocata magica: salta con una finta Lucio intervenuto in scivolata e con un tocco sotto batte il numero uno nerazzurro. E’ il gol vittoria che permette alla Juventus di accorciare a 5 i punti di distacco in classifica.
    Finale nervoso con Felipe Melo espulso per un fallo di reazione su Balotelli e parapiglia tra Chivu che da una testata a Sissoko e tra Thiago Motta e Buffon. Poi il fischio finale e l’Olimpico che diventa una bolgia.

    Il campionato è riaperto: il Milan, vittorioso nell’anticipo del pomeriggio balza a -4 dall’Inter capolista, seguono i bianconeri ad un punto ma l’iniezione di fiducia che ha dato il successo di stasera potrebbe valere molto di più.

    Il tabellino
    JUVENTUS-INTER 2-1
    20′ Chiellini (J); 26′ Eto’o (I); 58′ Marchisio (J)
    JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon; Caceres, Cannavaro, Chiellini, Grosso; Sissoko, Melo, Marchisio (80′ Poulsen); Diego (91′ Grygera); Amauri, Del Piero (71′ Camoranesi).
    A disposizione: Manninger, Legrottaglie, Giovinco, Trezeguet.
    Allenatore: Ferrara.
    INTER (4-3-1-2): Julio Cesar; Zanetti, Lucio, Samuel (88′ Materazzi) , Chivu; Motta, Cambiasso (78′ Mancini), Muntari (63′ Balotelli); Stankovic; Eto’o, Milito.
    A disposizione: Toldo, Cordoba, Khrin, Vieira.
    Allenatore: Mourinho
    Arbitro: Saccani
    Ammoniti: Muntari (I), Melo (J), Samuel (I), Grosso (J), Amauri (J), Balotelli (I), Caceres (J)
    Espulso: 87′ Melo (J)

  • Juve-Inter: Le interviste

    Marchisio: “Sono felicissimo per questo gol, per la squadra e per i nostri tifosi. Non sono ancora al meglio, col Cagliari e nel primo tempo di stasera si era visto, ma poi nella ripresa mi sono sbloccato ed è andata bene. Questo successo è molto importante, perché arriva dopo un momento duro e in cui avevamo perso terreno da Inter e Milan. I nerazzurri sono una grande squadra, la migliore in Italia negli ultimi anni, è molto difficile stargli dietro. Adesso non dobbiamo perdere altri punti per continuare a lottare per il titolo”. Sulla vicenda Balotelli, il bianconero dice: “I nostri tifosi sono stati corretti, comportandosi molto bene

    Ferrara: “Siamo molto felici per la vittoria, con i ragazzi siamo rimasti a parlare felici e soddisfatti ma dobbiamo pensare a martedì. Stasera ero tranquillo, durante la settimana non ho dovuto preparare la squadra perchè i ragazzi sono preparati in queste partite, il problema è che ci sono partite di minore intensità in cui la squadra soffre” . Su Marchisio il tecnico bianconero dice: “Marchisio non è un ragazzo che si monta la testa, sta lavorando molto bene. Satsera era arrabbiato per il goal di Eto’o e si è voluto rifare con quel goal strepisoso
    Su Caceres invece: ” è un ragazzo che si trova in un ambiente nuovo, ma ora dimostra di avere personalità. Mi Piace.
    Con il 4-4-2 ho tenuto Diego più basso rispetto Amauri, almeno fino all’espulsione di Melo. Questo modulo ci ha permesso di fare una buona partita”
    .
    Sull’esclusione di Camoranesi il tecnico elogia il centrocampista: ” Camoranesi ha fatto tante partite non è stato facile tenerlo fuori ma ho fatto una scelta e devo fare i complimenti a Mauro al riguardo perchè è rimasto sereno e tranquillo“.

    John Elkan: “Mi è piaciuta la Juve, forte, determinata. Il goal di Marchisio? Bello, spettacolare. Ora aspettiamo Martedì, ci vuole la stessa determinazione

    Del Piero: “Ottimo sapore la partita visto il risultato. Abbiamo ritrovato certe giocate. una vittoria meritata, per martedì ci vuole la stessa aggressività e determinazione“.

    Buffon: ” E’ stata una settimana serena e per questo dobbiamo fare i complimenti al Mister per questo. Ci ha dato convinzione e la giusta determinazione. Sull’episodio che l’ha visto coinvolto con Thiago Motta dice: “Sono cose che accadono durante una partita a questi livelli. Ci sta

    Inter: Nessuno dello staff tecnico commenta la partita

    Julio Cesar: “Non consola sapere che comunque sia finita la partita siamo primi in classifica, perchè in una partita come Juve-Inter vorremmo sempre vincere. Ma siamo sempre primi. Mi piacerebbe vedere il primo goal, è stata una palla deviata” – il giornalista riferisce che probabilmente a deviarla sia stato Lucio – ” comunque anche se la palla va piano, diventa difficile per il portiere prenderla, soprattutto se il campo è scivoloso, come l’ Olimpico. Oggi sono successe delle cose particolari che hanno fatto vincere la Juve”.  Infine chiede ai giornalisti: “C’erano rigori chiari per noi? Comunque pensiamo a martedì e non pensiamo ad altro”

    Zanetti: “Dopo la partita Mourinho non ha parlato con noi. La partita è stata equilibrata non c’è stata differenza tra noi e la Juve che ha vinto con un gran goal di Marchisio

  • Ciro Ferrara: “Serve una Juve perfetta per battere l’Inter”

    Erano attese le parole dei due tecnici Ferrara e Mourinho in vista della partitissima di domani sera allo Stadio Olimpico di Torino tra Juve e Inter, e puntualmente arrivano:

    Per battere l’Inter serve una Juve perfetta – così Ferrara che in vista del momento delicato per i bianconeri non perde le speranze – l’ambiente è sereno nonostante le sconfitte. Io sono fiducioso, perché in settimana abbiamo lavorato molto bene. Certo, incontriamo l’Inter, ma alla fine per me sono pur sempre soltanto tre punti“.

    In questa settimana la Juve si è allenata lontana da sguardi indiscreti, senza stampa ma senza neanche amici e parenti: “Non c’era nessun segreto: penso che possa essere stato utile, lavorando in maniera serena“.
    Il tecnico bianconero può contare sull’impiego di Felipo Melo che contro il Cagliari era rimasto fuori per decisione tecnica, e ci sarà anche David Trezeguet che dovrebbe partire dalla panchina. Sono 23 i giocatori convocati per il big match

    Portieri: Buffon, Manninger, Chimenti
    Difensori:  Caceres, Cannavaro, Chiellini, Grosso, Zebina, Molinaro, Grygera, Legrottaglie
    Centrocampisti: Felipe Melo, Marchisio, Camoranesi, Poulsen, Sissoko, Tiago, De Ceglie
    Attaccanti: Giovinco, Amauri, Del Piero, Diego, Trezeguet

  • Maicon salta la Juventus. Respinto il ricorso dell’Inter

    La Corte di giustizia federale ha respinto il ricorso dell’Inter contro la squalifica di Maicon; il difensore nerazzurro salterà così il derby d’Italia di domani sera contro la Juventus nonostante Mourinho l’abbia inserito nei 21 convocati per la supersfida.
    Maicon aveva ricevuto due giornate di squalifica in seguito all’espulsione diretta durante i minuti di recupero di Bologna – Inter, rosso che aveva infastidito non poco Mourinho.

    Scontato a questo l’arretramento sulla linea di difesa di capitan Zanetti e prende sempre più corpo la possibilità di veder il tridente, Mourinho infatti potrebbe sfruttare la maggiore copertura dell’argentino sulla destra per inserire dal primo minuto il reintegrato Balotelli nel tridente con Eto’o e Milito.

  • Inter: anche Maicon e Balotelli convocati. Mourinho spera nel ricorso

    Jose Mourinho inserisce anche Maicon tra i convocati per il big match di domani sera contro la Juventus ma tiene a precisare che la convocazione è dovuta perchè il brasiliano doveva esser disponibile per questa partita ma non lo sarà per una ingiustizia.

    “Maicon è convocato perché sappiamo che doveva giocare questa partita e abbiamo ancora fiducia che possa essere in campo. Ma – ha spiegato l’allenatore portoghese durante la tradizionale conferenza stampa della vigilia – penso che succederà una giustizia non giusta, se si può chiamare ancora giustizia quando giusta non è. E’ questo che mi aspetto”

    Out l’olandese Sneijder ancora fermo per l’infortunio, risalta invece il nome di Mario Balotelli nella lista dei convocati. Il giovane talento Under 21 era stato messo in punizione per un comportamento non da atleta e lo stesso tecnico neroazzurro aveva anticipato la sua esclusione. A questo punto è ipotizzabile un suo utilizzo dal primo minuto nel tridente con Milito ed Eto’o.

    L’elenco dei 21 convocati per Juventus – Inter
    Portieri: Toldo, Julio Cesar, Orlandoni
    Difensori: Cordoba, Zanetti, Lucio, Maicon, Materazzi, Samuel, Chivu.
    Centrocampisti: Stankovic, Thiago Motta, Muntari, Vieira, Krhin, Cambiasso, Mancini.
    Attaccanti: Eto’o, Suazo, Milito, Balotelli.