Tag: josè mourinho

  • La Figc indaga sul caso Mourinho

    Come era naturale che fosse il procuratore generale della Federcalcio ha aperto un fascicolo sulla presunta aggressione operata da Mourinho sul corrispondente del Corriere dello Sport Andrea Ramazzotti. Dopo il sollecito dell’Ussi era un atto dovuto approfondire questa spiacevole vicenda che potrebbe costringere il tecnico portoghese a seguire la sua Inter dalla tribuna. Sembra che Pallazzi abbia in programma di sentire sia il giornalista che lo Special One nei prossimi giorni

  • Moratti non commenta Mourinho. Altro passo verso l’addio?

    Massimo Moratti tutto d’un tratto diventa cauto e prende parzialmente le distanze dal suo tecnico dopo l’aggressione fisica e verbale che l’ha visto protagonista nel dopo gara contro l’Atalanta. Il presidente da sempre vicino alla squadra e ai suoi tesserati vuol vederci chiaro prima di dar un suo parere sull’accaduto ma sembra fin troppo evidente che il dopo Barcellona presenta tantissime analogie con lo sfogo post Liverpool che costò la panchina a Roberto Mancini.

    Mourinho a differenza del suo predecessore si è trincerato dietro un misterioso silenzio stampa simbolo evidente del malcontento verso i media che lo hanno aspramente criticato dopo il tonfo del Camp Nou. La manifesta inferiorità dimostrata nei confronti del Barcellona ha contribuito ad aprir gli occhi al presidente Moratti disposto sempre a sacrifici per la sua squadra ma a differenza del passato adesso esige risposte sul campo dai suoi e l’atteggiamento del tecnico portoghese nei confronti di arbitro e stampa non fanno certo piacere a chi in passato ha criticato questo tipo di comportamenti da parte di altri club.

    A meno di clamorosi colpi di scena il rapporto tra il tecnico portoghese e l’Inter si interromperà in estate ma per il toto panchina è ancora presto visto che il candidato più altisonante Laurent Blanc sembra sia deciso ad accettare la panchina della Francia del dopo Domenech.

    “Mi dispiace molto per Berlusconi, ha subìto un fatto gravissimo” Massimo Moratti esprime solidarietà al premier aggredito ieri a Milano. Intervistato dai giornalisti sotto agli uffici della Saras, il presidente dell’Inter è poi tornato sullo spiacevole episodio con protagonisti Mourinho e un gionalista ieri a Bergamo:Per il momento non faccio commenti perché non ho ancora tutti gli elementi per farlo, però mi dispiace. Intanto sentirò il responsabile dell’Ussi per capire che tipo di ‘intervento energico’ ci chiede di adottare”.

    Parlando di calcio giocato, Moratti vede il bicchiere mezzo pieno del pareggio con l’Atalanta: “Gli altri hanno perso e quindi è un punto guadagnato in confronto alle nostre inseguitrici, ma è un’occasione mancata sotto il profilo di un maggior salto. L’espulsione di Sneijder? Da quello che ho visto in tv, si è trattato di un’ingenuità da parte del nostro giocatore”.

  • Prandelli bacchetta Mourinho “facciamo un bellissimo lavoro e siamo ben pagati”

    Prandelli bacchetta Mourinho “facciamo un bellissimo lavoro e siamo ben pagati”

    Cesare Prandelli

    L’aggressione di Jose Mourinho al giornalista Andrea Ramazzotti del Corriere dello Sport ha riportato in auge il decennale problema sull’eccessivo nervosismo che genera la Serie A. Il campionato quest’anno sta vivendo un momento splendido con molte piazze che stanno rivalutando la propria dimensione cercando il risultato attraverso il gioco. Se l’Inter di Mourinho nonostante il nervosismo sembra irraggiungibile dietro può davvero accadere di tutto.

    A commentare l’episodio è forse uno dei tecnici più preparati dell’attuale serie A, Cesare Prandelli l’eroe del miracolo Fiorentina cerca di riportare i toni ad aspetti tecnici ricordando la posizione privilegiata che vivono in qualità di allenatori.

    “Così andiamo fuori dimensione. Sono un po’ in difficoltà a rispondere, molto probabilmente ci prendiamo troppo sul serio. Si stenta a controllarsi, ma ricordiamoci che facciamo un bellissimo lavoro e siamo ben pagati . E sull’eccessivo nervosismo il tecnico risponde dai microfoni di Radio Rai: “Il campionato italiano porta a questo, ci sono tante tensioni perché non si riescono a gestire le emozioni. Questo comunque lo ricorderemo come uno dei migliori campionati, ad oggi ci sono dieci squadre che lottano per la Champions. Dal punto di vista delle emozioni, per me è un campionato interessante con Inter, Juve e Milan che lottano per lo scudetto. Sul piano della mentalità si è fatto un grandissimo passo avanti, si gioca meglio e molte squadre sono riuscite a vincere fuori casa meritatamente”

  • L’Ussi insorge contro Mourinho: intervenga la giustizia sportiva

    Potrebbe aver ripercussioni sul proseguo della stagione di Jose Mourinho il folle gesto nei confronti del giornalista del Corriere dello Sport Andrea Ramazzotti e gia´ iniziati dopo la partita Inter-Rubin Kazan, l’Ussi infatti insorge condannando il folle gesto e chiedendo l’intervento della giustizia sportiva. Non si capisce però da cosa deriva questo nervosismo da parte del tecnico portoghese visto che il campionato della sua Inter è fino a questo momento ottimo e pur soffrendo è arrivato anche il passaggio del turno.

    “Il gesto di Mourinho segna uno dei momenti più bassi e allarmanti nei rapporti tra il calcio e la stampa sportiva – commenta il presidente dell’Unione stampa sportiva italiana, Luigi Ferrajolo – La giustizia sportiva intervenga e, sulla base di una giurisprudenza consolidata che ritiene le società responsabili di eventuali aggressioni a giornalisti da parte di loro tesserati, esamini il comportamento di Mourinho per eventuali sanzioni. L’Ussi esprime non solo la sua indignazione, ma una forte preoccupazione per gesti e comportamenti così inqualificabili, che alimentano solo tensioni e polemiche. Mourinho – ricorda il presidente dell’Ussi – si era già segnalato, alla vigilia della gara di Champions con il Rubin Kazan, per i toni ineducati e poco rispettosi, con cui si era rivolto verso alcuni colleghi. Questa aggressione segna un’escalation irresponsabile e inaccettabile. L’Ussi esprime non solo la sua indignazione, ma una forte preoccupazione per gesti e comportamenti così inqualificabili, che alimentano solo tensioni e polemiche.”

  • Liscio & Sbalascio: i trionfi di Lazio e Palermo, le sfuriate di Mourinho e Lavezzi

    Si è da poco conclusa la sedicesima giornata di campionato che anche quest’oggi è ricca di promossi e bocciati.
    Iniziamo a promuovere il Bari di Ventura, che con la vittoria schiacciante contro la Juventus, si porta a quota 24 punti. Ventura era costretto ad una formazione rimaneggiata visto i tanti assenti, ma ciò nonostante ha messo in seria difficoltà la squadra bianconera, che ne è uscita umiliata (almeno nel risultato) dal San Nicola.

    Merita ancora una volta gli elogi il Parma, che questa settimana, in rimonta contro il Bologna, continua la scia positiva portandosi a 2 punti dalla Juve e 3 dal Milan.

    Oggi entra nella classifica dei premiati anche la Lazio di Ballardini, che finalmente conquista la vittoria mancante da più di tre mesi. E allo stesso modo  promuoviamo la vittoria del Palermo contro il Milan che regala i primi 3 punti della gestione Rossi.

    Vogliamo promuovere oggi anche Cagliari e Napoli per lo strepitoso spettacolo che hanno offerto sabato pomeriggio in campo. La formazione sarda, sotto di due goal recupera la partita (impresa questa che fin’ora era sempre riuscita al Napoli di Mazzarri) portandosi addirittura sul 3-2. Poi il Napoli torna a fare “il Napoli” e chiude in pieno recupero sul 3-3. Per la serie, non si molla mai!

    E’ arrivato il momento di esaminare i peggiori della giornata, e non possiamo non iniziare con l’ennesima disfatta bianconera. Ferrara ormai è una conferma in negativo, la conferma che è troppo inesperto per guidare una squadra che ha una storia come la Juve. E’ facile anche condannare i giocatori sui quali si è puntato un’intera stagione e che continuano a deludere, ma chi più di ogni altro vogliamo condannare è la dirigenza bianconera, che continua a non volersi prendere le proprie responsabilità e che calma i propri tifosi con un misero: “Continuiamo il nostro progetto!“. Verrebbe da chiedersi in cosa consiste il progetto, se consiste nello sfasciare una storia calcistica già tormentata dai fatti del 2006, e allora dobbiamo dare atto alla società che il progetto sta avanzando alla grande. Se il progetto consiste nel mantenere saldo l’impegno verso gli unici (o l’unico) obiettivi rimasti, allora qualcosa da rivedere ci sarebbe. Aspettare la fine del mondiale per l’ingresso al vertice di Lippi, potrebbe essere troppo tardi.
    Qualcuno a fine partita tra Bari e Juve ha detto: “La differenza tra Leonardo e Ferrara è che il primo ha alle spalle una società importante, il secondo no” e noi condividiamo in pieno questo pensiero.

    Anche questa settimana entra nella classifica dei bocciati Jose Mourinho, e non per il mancato allungamento in classifica visti gli stop di Milan e Juve, ma per il suo comportamento a fine partita. Mourinho non accetta le critiche, Mourinho non ha gli stessi problemi di Ferrara e di Leonardo ad inizio campionato, eppure è bastato metterlo in “discussione” dopo la partita di Champions contro il Barcellona che l’idillio con la stampa (la stessa che non ha mai attaccato il tecnico nerazzurro dal suo arrivo in Italia) è saltato. Oggi è stato protagonista di un gesto poco elegante nei confronti di un giornalista. Quest’ultimo sarebbe stato insultato e spinto dal portoghese solo perchè si era presentato nei pressi del pullman dove erano previste le interviste di Inter Channel(però al momento non vi sono nè smentite nè conferme sull’episodio) Ad ogni modo riteniamo la sua reazione e la sua decisione di ignorare la stampa troppo esagerata!

    Condanniamo anche il gesto irrispettoso di Lavezzi nei confronti di Allegri. Va bene la rabbia e la foga agonistica ma a tutto ci deve essere un limite. E, ad onor del vero (ma non vuole essere una giustificazione per il Pocho), va condannato anche il gesto poco sportivo di Allegri che allontana il pallone dalla rimessa in campo, scatenando le ire dell’argentino.

  • Serie A: Mourinho perde il controllo e insulta un giornalista

    Non accenna a placarsi l’ostilità di Mourinho verso la stampa, ancora una volta diserta l’appuntamento con i giornalisti a fine gara tra Inter e Atalanta, ma secondo quanto riferito da un giornalista del Corriere dello Sport, Andrea Ramazzotti, il portoghese sarebbe stato a dir poco scortese con lo stesso citato sopra.
    Ramazzotti, che si era avvicinato al pullman dei nerazzurri dove sono previste le interviste con Inter Channel, sarebbe stato preso per le braccia dallo Special One (che nel frattempo era sceso dal pullman) urlandogli “Non devi stare qui, devi andare in sala stampa“.
    Ramazzotti riferisce anche di aver ricevuto frasi ingiuriose da parte del tecnico.
    Si tratta di un episodio esagerato da parte dei giornalisti (visto che oramai l’idillio fra loro e il tecnico sembra essersi dissolto) o davvero lo Special One comincia a non gestire la sua capacità di comunicatore?

  • Leonardo l’opposto di Mourinho: educato, disponibile e sorridente

    Leonardo l’opposto di Mourinho: educato, disponibile e sorridente

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    Milano vive un momento di grande soddisfazione dal punto di vista calcistico, le due maggiori squadre cittadine sono agli ottavi di Champions League in campionato i nerazzurri comandano oramai da tre anni mentre i rossoneri stanno vivendo un ottimo momento galvanizzati dalla cura Leonardo.

    Paradossalmente l’Inter pluriscudettata vive un momento stranissimo, in piena corsa su tutti i fronti ma incazzata con il mondo, le conferenze stampa vengono disattese e quando sono obbligatorie (partite di Champions) vengono utilizzare per inveire contro chiunque tanto da darsi questo tono burbero.

    Se Mourinho annulla le conferenze stampa per una sconfitta contro la Juventus, Leonardo come al solito arriva alla conferenza stampa della vigilia sempre tranquillo e disponibile verso i giornalisti per analizzare la sfida contro il Palermo che come indica il brasiliano sarà ricca di insidie “E’ una squadra che gioca un ottimo calcio e sarà una partita interessante”. “Nel passaggio da Zenga a Rossi é rimasta sicuramente un’identità e un modo di giocare. La squadra rosanero è composta da giocatori duttili che possono cambiare modo di giocare, quindi dobbiamo fare attenzione, hanno giocatori dinamici e questo fa del Palermo una squadra pericolosa”

    Leonardo analizza anche il difficile momento dei senatori rossoneri con le proteste plateali di Gattuso e i mugugni silenziosi di Abbiati e Inzaghi “Capisco il suo malumore ma al momento è un giocatore infortunatoNon c’é gelo, tutti loro sanno quello che penso io. Sono giocatori al Milan da tanti anni vincendo tutto, è normale che anche le difficoltà siano più difficili da gestire, ma sono situazioni normali e comprensibili”. Spezzata invece una lancia a favore anche di Pato: “E’ difficile che ogni giocatore dotato di un grande talento possa essere costante per 90 minuti per 60 partite all’anno. Lui è ancora molto giovane ed essendo un giocatore pericoloso viene marcato molto. Non credo che abbia bisogno di fare panchina per imparare “.

    Sul turno di Champions il tecnico rossonero non si sbilancia consapevole della forza degli avversari e quindi di non aver preferenze. Infine elogi per Abate e Ronaldinho, il primo si è calato al meglio in un ruolo non suo mentre il brasiliano è quasi tornato ai livelli di Barcellona e il premio come miglior giocatore del decennio lo fa solo continuare a crescere di condizione.

    Infine un commento sul Progetto Milan’: “L’idea della società è quella di riuscire ad avvicinare il livello di gioco della Primavera affinchè possa essere utile alla prima squadra. In prima squadra c’è una rosa importante e a livello di opportunità per i Primavera non è facile. Ma tra i giovani ci sono giocatori che hanno la possibilità di giocare in prima squadra come Merkel, Zigoni, Albertazzi”.

  • Toni – Inter, è fatta. Il bomber torna in Italia a gennaio

    L’Inter ha superato la concorrenza di Milan, Roma e Napoli per riportare Luca Toni in Italia. L’accordo tra società nerazzurra e Bayern Monaco sta per essere concluso sulla base di un prestito a gennaio con diritto di riscatto a giugno e il centravanti tornerebbe a giocare in Serie A dopo una permanenza nel clu bavarese di due anni e mezzo.
    Come contropartita l’Inter ha proposto uno tra Suazo e Mancini, che non rientrano nei piani di Mourinho già da un sacco di tempo.

    Toni nel Bayern Monaco attualmente è fuori rosa per aver avuto dei contrasti irrimediabili con il tecnico Louis Van Gaal e ultimamente aveva confermato in un’intervista il suo ritorno in Italia a gennaio per riconquistare la fiducia di Lippi e giocarsi così le sue chanche di convocazione al Mondiale in Sud Africa.

    Il giocatore è stato chiesto espressamente da Mourinho che perderà Eto’o per circa un mese per via della Coppa d’Africa e il parco attaccanti nerazzurro non offre alternative alle caratteristiche del camerunense. Inoltre il bomber italiano sarà esclusivamente un rinforzo per il campionato perchè non potrà disputare la Champions League essendo stato inserito nella lista a settembre dal Bayern Monaco.

  • Mourinho non parla, annullata la conferenza stampa

    Se da un lato Ferrara si presenta ai giornalisti aggressivo più che mai, dall’altra parte della barricata sponda Inter, Josè Mourinho continua il suo “sciopero” nei confronti della stampa e, in accordo con la società, ha deciso di non presentarsi al confronto con i giornalisti, ne lui e ne il suo vice Baresi.
    Mourinho non sarà in panchina per la sfida contro l’Atalanta perchè squalificato e ricordiamo che non si presentò neanche nel dopo gara di Juventus – Inter terminata 2-1 per i bianconeri mentre mercoledì dopo la vittoria e conseguente qualificazione in Champions League ha rilasciato l’intervista solo ad una parte della stampa perchè obbligato dalla Uefa.

  • Champions League: Inter – Rubin Kazan, le interviste

    Al termine della gara vinta contro il Rubin Kazan e valida per l’accesso agli ottavi di Champions, parla Eto’o, uno dei protagosti dell’Inter e autore del primo delle due reti messi a segno:

    La squadra ha corso molto, ma soprattutto ha corso bene. Tutti giocavano per tutti, stasera.Il mio è stato un goal Importante, e pesante, in chiave qualificazione naturalmente. Non spero di trovare nessuna squadra in particolare agli ottavi, è risaputo che spesso le meno blasonate schiaffeggiano le big, perciò dipenderà solo ed esclusivamente dall’atteggiamento dell’Inter, e non dall’avversaria che ci ritroveremo di fronte. Noi non abbiamo paura di nessuno, quando giochi in una squadra come l’Inter nessuno al mondo può incuterti timore.  Quattro giocatori offensivi significano sacrificio per le punte. Ma quando ci sono lo spirito e la voglia di vincere, si riesce a fare tutto“.

    Cordoba: “Abbiamo affrontato la gara come una finale. Mourinho era molto contento. Abbiami raggiunto un obiettivo e adesso non ci dobbiamo fermare. Stasera seve essere un punto di partenza per crescere ancora. Sinceramente ora non si deve pensare ai possibili avversari. Tanto per arrivare alla fine le grandi squadre vanno affrontate tutte. Sicuramente questa partita ci ha dato qualcosa in più a livello di convinzione. Ringrazio i tifosi che si sono comportati alla grande. Su Balotelli – “Piano piano tutto si sistemerà, il mister ha grande esperienza e Mario deve ascoltarlo ed esprimersi al meglio“.
    Mourinho: “Questa vittoria è merito di tutti, di un gruppo che ha saputo soffrire” Poi qualcuno in Rai fa notare che l’Inter visto oggi somiglia molto al modulo di leonardo è qui lo Special One risponde alterato: “Sembra che adesso il Milan sia la prima squadra della storia a giocare con questo modulo. Ma noi abbiamo giocato altre volte così, non è la prima. Quando in conferenza stampa avevo detto che l’Inter non avrebbe pensato al risultato del Barcellona, pensavo che in quel momento i giornalisti potessero capire con che tipo di schieramento avremmo giocato. Lo abbiamo fatto ed è andata bene grazie al lavoro dei tre centrocampisti: Thiago Motta per me è stato il miglior giocatore dell’Inter. E anche Sneijder e Stankovic hanno dato equilibrio. Dietro abbiamo avuto qualche problema che Julio Cesar ha saputo risolvere. Abbiamo una serata piuttosto tranquilla e siamo agli ottavi di finale. Il merito è di tutti, da Julio Cesar a Mario, fino a quelli che non hanno giocato. E’ merito di un gruppo che ha saputo soffrire insieme. Balotelli ha fatto la sua partita come sempre, con le sue cose negative e positive. Milito anche senza segnare ha fatto un lavoro importante così come Eto’o che è anche andato in gol. Non ho nessuna preferenza sulla squadra da tovare agli ottavi di finale“.

    Infine, Mou ci tiene a togliersi qualche sassolino dalla scarpa con chi pensava al suo esonero in caso di mancata qualificazione:

    Pensavo che l’Italia fosse un paese in cui contano i risultati, ma evidentemente non è così per tutti. Solo per qualcuno. E questo faccio un po’ fatica a capirlo. Siamo stati campioni d’Italia lo scorso anno, siamo in testa quest’anno, lo scorso anno siamo stati eliminati dai campioni d’Europa del Manchester e quest’anno siamo arrivati secondi in un girone con il Barcellona campione”.