Il mercato dell’Inter è già entrato nel vivo: domani è il giorno di Goran Pandev che dopo le visite mediche si recherà nella sede nerazzurra per firmare il nuovo contratto che lo legherà al club di via Durini fino al 2014. Il macedone dovrebbe guadagnare circa 4 milioni di euro a stagione ed è stato voluto fortemente da Mourinho per sostituire Eto’o in partenza per la Coppa d’Africa con il suo Camerun.
Il tecnico portoghese è intenzionato a schierare Pandev già mercoledì contro il Chievo ed affiancarlo a Milito.
Ma la spesa dell’Inter non si fermerà certamente all’attaccante: infatti dalla Lazio nei prossimi giorni potrebbe arrivare anche il terzino sinistro Aleksandar Kolarov. Moratti stravede per il serbo offrendo a Lotito in cambio il centrocampista Khrin, l’attaccante Destro e 8 milioni di euro. Il presidente biancoceleste ha richiesto, però, per sbloccare la trattativa la comproprietà di Davide Santon che l’Inter è disposta solo a cedere a titolo temporaneo con un prestito secco fino a fine stagione. Il giovane nerazzurro pare abbia accettato il trasferimento a Roma che gli consentirebbe di giocare con più frequenza e riconquistarsi un posto nella Nazionale di Marcello Lippi.
Domani è in programma un incontro tra Lotito e il procuratore di Sergio Floccari Claudio Vigorelli per limare le divergenze sull’ingaggio; in questa occasione si parlerà anche di Santon essendo Vigorelli anche l’agente del giovane terzino nerazzurro.
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Inter: domani la firma di Pandev, Kolarov sempre più vicino
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Amichevole: l’Inter vince in Arabia contro l’Al Hilal, decide Milito
L’Inter vince la sua amichevole in Arabia contro l’Al Hilal per 1-0 grazie al gol segnato all’ 85′ dal solito Milito entrato da pochi minuti e dimostrando di essere l’attaccante più in forma a disposizione di Mourinho.
Il primo tempo a dir la verità è stata molto noioso con il tecnico portoghese che schiera al fianco dei titolari Julio Cesar, Lucio, Stankovic ed Eto’o i ragazzini Donati, Khrin e Stevanovic; quest’ultimo risulterà uno dei migliori della prima frazione di gara.
Nella ripresa Mourinho manda in campo Maicon, Cambiasso, Zanetti, Chivu e Balotelli che crea qualche occasione pericolosa ma è solo con l’ingresso di Milito a 5 minuti dal termine che si sblocca il risultato: largentino beffa con un piattone il portiere saudita.
L’Inter domani rientrerà in Italia e comincerà ad allenarsi ad Appiano per preparare la sfida del 6 gennaio contro il Chievo. -
Inter: Eto’o salta il Chievo. Il Camerun nega il permesso
Il Camerun di Paul Le Guen non concede all’Inter la possibilità di disporre del centravanti Samuel Eto’o per la partita dell’Epifania contro il Chievo Verona costringendolo ad aggregarsi al ritiro parigino della sua nazionale domenica 4 gennaio. Mourinho auspicava che la federazione camerunese concedesse all’Inter la possibilità di utilizzare l’attaccante e di aver cosi a disposizione una scelta in più in attesa dell’ufficializzazione di Goran Pandev.Con Suazo oramai al Genoa e Arnautovic declassato alla Primavera il tecnico portoghese avrà a disposizione soltanto Balotelli e Milito e avrà problemi a schierar la formazione vista anche le contemporanee squalifiche di Thiago Motta e Stankovic .
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Mourinho propositi bellici per il nuovo anno “E’ guerra ai giornalisti”
Josè Mourinho non abbassa l’ascia di guerra nell’ultimo giorno del 2009 e con la sua solita schiettezza si scaglia contro la stampa rea a suo dire di travisare le sue parole creando tormentoni non veri e modificando in tal modo il suo reale pensiero. A mandar su tutte le furie il tecnico portoghese è la strumentalizzazione dell’intervista concessa al Sun giorni addietro e nella quale usciva fuori che volesse tornare in Inghilterra.
Ecco le sue parole:
“Le mie dichiarazioni sono state travisate. Non ho mai negato di amare l’Inghilterra e di voler tornare lì un giorno, ma le stesse cose le ho dette dopo l’addio al Chelsea. Ho però ribadito di voler rispettare il contratto con l’Inter, scadenza 2012. L’Italia? Non amo i giornalisti, con loro è una guerra. Non ho parlato dell’Italia intesa come Paese o popolo italiano. Non sono nessuno per fare certi discorsi. Mi riferivo al rapporto con i giornalisti italiani che non è positivo. E’ una guerra ed è una guerra persa perché loro sono in tanti e io sono solo. Posso perdere una guerra, ma non perdo la mia personalità, la mia indipendenza e la mia libertà di pensiero – ha continuato – Non sarò mai un lecca… qualcosa, come si dice da voi. Sarò sempre indipendente e dirò sempre quello che penso. Anche se a tanti non piace”.
Il mercato?
“Non ho chiesto né di vendere né di acquistare nessuno, quello che fa Branca va benissimo. Pandev? Mi piace, ma non è ancora nostro. Cordoba? Non si muove da qui. Eto’o? Spero che il Camerun ce lo lasci per la partita con il Chievo” -
Ferguson difende il suo Manchester da Capello e Mourinho
Dopo le parole non propio dolci del ct della nazionale inglese Fabio Capello e quelle di ieri di Josè Mourinho che avevano indicato il Manchester United come una squadra in declino, arriva la pronta risposta di Alex Ferguson intervenuto per difendere la sua squadra e il suo operato. Più in particolare Capello aveva definito i Red Devils come “una macchina da guerra non più devastante come lo era prima” mentre il tecnico dell’Inter ha evidenziato la cessione di Cristiano Ronaldo come un errore imperdonabile del club inglese:
“Abbiamo attraversato un periodo cruciale e se questa sera battiamo il Wigan, ne usciremo senza troppi danni. Con tutti i problemi di infortuni ai difensori che abbiamo avuto, avrei firmato subito per poter essere ad appena due punti dalla vetta alla fine dell’anno. E poi abbiamo solo un punto in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno passato.
La mancanza di Ronaldo? Abbiamo avuto 14 diversi marcatori in questa stagione, quindi perché preoccuparsi? La cosa importante è che stiamo vincendo e che finora abbiamo segnato molto di più rispetto all’anno scorso“.Poi Ferguson conclude con un suo pensiero riguardo alla nostalgia del campionato inglese esternata ieri da Josè Mourinho al ‘Sun’, il candidato numero uno alla successione di Sir Alex sulla panchina dei Red Devils:
“Ogni volta che parlo con Jose, lui mi dice chiaro e tondo che preferisce il calcio inglese più di qualunque altro quindi, per lui tornare in Inghilterra rappresenta sempre un’attrazione e l’essere andato a vedere la partita fra Chelsea e Fulham ha riacceso i suoi sentimenti, perché lui ha sempre adorato l’atmosfera che si respira negli stadi inglesi e l’intensità che c’è sul campo. Sensazioni che non ci sono sempre in Italia e che, ovviamente, gli mancano“.
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Mourinho: “Tornerò ad allenare in Inghilterra. Se passiamo contro il Chelsea non festeggio”
Josè Mourinho in un’intervista rilasciata al ‘Sun’ durante la sua trasferta londinese per osservare da vicino il Chelsea prossimo avversario dell’Inter negli ottavi di Champions League, ha dichiarato di voler ritornare ad allenare in Inghilterra, nazione che ormai sente come casa sua:
“Voglio tornare in Inghilterra. Non sono il tipo di persona che riesce a nascondere i propri sentimenti. Io amo questi posti, li amo, li amo…Sono assolutamente certo che un giorno tornerò qui ma non lascerei mai un club a metà stagione per andare in un altro. Quindi fino al termine della stagione in corso non c’è alcuna possibilità che io me ne vada dall’Inter.
Sono rimasto lontano da qui tanto tempo perché non volevo diventare un fattore di disturbo o creare problemi. E poi era anche penoso per me, perché qui ho vinto tanto e non me ne sarei mai voluto andare. Ora, però, è passato del tempo ed era giusto che tornassi, soprattutto visto che il Chelsea è in testa alla Premier League. Credo davvero che possano vincere il campionato. Se passiamo contro il Chelsea? Niente feste, non farò assolutamente nulla. Amo ancora questo club, e ho un grande rispetto per i suoi giocatori ed i suoi tifosi“.Ma su quale panchina? Al Chelsea è appena arrivato Carlo Ancelotti, uno che difficilmente si farà rimpiazzare, il suo desiderio è sempre stato allenare il Manchester United e diventare così il successore di Alex Ferguson sulla panchina dei Red Devils ma come dichiarato da quest’ultimo non lascerà il “trono” almeno fino a quando non avrà raggiunto l’età di 70 anni (il 31 dicembre prossimo il tecnico scozzese compirà 68 anni, quindi vale a dire che per le prossime due stagioni rimarrà al suo posto). E allora torna di moda l’ipotesi Liverpool, se ne era già parlato in agosto. Se Benitez dovesse continuare con risultati negativi, allora il divorzio a fine stagione sarà inevitabile.
Una cosa è certa: Josè Mourinho sta per concludere la sua avventura all’Inter, sia per suo volere, sia per il volere del presidente nerazzurro Massimo Moratti che pare non sopporti più il tecnico portoghese, ingaggiato prevalentemente per vincere la Champions League e che al momento non è riuscito nel suo obiettivo. Tra i due è calato il gelo e se ne sono accorti tutti. -
Liverpool: senza Champions via Gerrard. L’Inter ci spera
Il Liverpool dopo exploit delle ultime stagioni vive un momento di empasse, fuori dalla Champions League, lontano dalle posizioni di vertice in Premier League e con un pesante passivo da ripianare (circa 300 milioni di euro). Il resto della stagione servirà a Rafa Benitez per agganciare il provvidenziale quarto posto valido per il preliminare di Champions League ed evitare quindi lo smembramento dell’organico.
Senza i lauti compensi derivanti dalla partecipazione alla coppa dalla grandi orecchie è inevitabile un ridimensionamento per i Reds. A quel punto i pezzi pregiati dell’organico sarebbero sul mercato e l’Inter è pronta a dar battaglia a Barcellona e Manchester City per il capitano Steven Gerrard. Il centrocampista da sempre è un pallino sia di Moratti che di Mourninho e nell’ambiente nerazzurro sarebbero disposti ad ogni tipo di sacrificio per portarlo in Italia.
Il costo di Gerrard si aggira sui 40 milioni di euro e non sarà facile battere la concorrenza delle altre big d’Europa per averlo ma l’attenzione potrebbe calare se insieme al centrocampista della nazionale di Capello anche Fernando Torres e Mascherano finirebbero sul mercato distogliendo in parte gli occhi da Gerrard l’Inter potrebbe aver la meglio grazie alla stima reciproca tra Mourinho e il giocatore.
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Pandev: dopo il divorzio dalla Lazio dice si all’Inter e a Nadica
Nuova vita per Goran Pandev che, dopo il divorzio dalla Lazio nei giorni scorsi, si rende protagonista di due matrimoni: infatti l’attaccante macedone si è sposato domenica scorsa con la compagna Nadica Adzi-Skerleva che lo renderà padre a marzo, nei prossimi giorni dirà di si all’Inter.
La notizia dell’accordo con la società nerazzurra la da il giornale macedone ‘Vest’, confermando che Pandev ha rivelato al quotidiano che è stato Mourinho in persona a concedergli una settimana di riposo dopo il processo contro Lotito.
Il giornale inoltre scrive che l’attaccante sbarcherà a Milano il 2 gennaio per la firma sul contratto e le visite mediche e il giorno successivo si presenterà ad Appiano Gentile per il primo allenamento. Si parla di un accordo di 5 anni a quasi 4 milioni di euro a stagione. -
Inter ingorda. Dopo Pandev si punta a Kolarov
Che Moratti non regalasse la quarta punta a Mourinho per Natale in pochi ci credevano. Il patron nerazzurro pur tra mille difficoltà nel far quadrare i conti societari trova sempre il modo per accrescere il valore della propria rosa. E allora dopo aver praticamente chiuso per Pandev (contratto di 5 anni da 3 mln a stagione) si punta al laziale Kolarov.
L’esterno di Lotito è considerato uno dei migliori laterali sinistri del nostro campionato e secondo Sportmediaset nonostante un contratto fino al 2012 a giugno vorrebbe abbandonare la Lazio ad ogni costo. L’Inter potrebbe sfruttare questa voglia di cambiamento per soffiarlo alle concorrenti già nel mercato invernale sfruttando i buoni rapporti con Lotito.
Mourinho ha individuato a sinistra infatti la “lacuna” in organico perchè l’involuzione di Santon e la cessione estiva di Maxwell hanno praticamente ridotto le scelte a Chivu e in casi estremi a capitan Zanetti.
Nel mercato invernale Cordoba potrebbe volare alla corte di Mancini al Manchester City e allora Chivu potrebbe esser impiegato anche come centrale lascinado cosi il posto a Kolarov sulla sinistra.
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Serie A spezzatino: le gare anche al venerdi. Al vaglio la proposta di Mourinho
La Serie A si potrebbe adeguare agli altri campionati europei scegliendo di far anticipare le partite delle squadre impegnate in Champions League addirittura al Venerdi in modo da arrivar più riposati all’appuntamento e riuscir cosi a qualificare più squadre possibili al turno successivo.A cercare più di ogni altro la possibilità di anticipare la partita al Venerdi è stato in passato il tecnico dell’Inter Jose Mourinho, il portoghese infatti avendo avuto anche un esperienza in Premier League è da sempre un paladino di questa battaglia dei club contro la Lega per anticipare gli incontri. A dire il vero la Lega sta prendendo in considerazione questa possibilità per salvaguardare il quarto posto in Champions League dal prepotente ritorno della Germania.
Sicuramente questa nuova regola al vaglio della Lega permetterebbe alla compagini italiane di arrivar con piu energie agli appuntamenti di Champions League ma nello stesso tempo ridurrebbe ulteriormente le gare domenicali della Serie A.