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  • Serie A: Parma – Inter. Balotelli preferito ad Eto’o, Valiani sostituisce Dzemaili

    Domani sera andrà di scena al Tardini di Parma il match di recupero tra Parma e Inter. I nerazzurri in caso di vittoria darebbero l’ultimo scossone al campionato portando a +11 il distacco sulla Roma. Non molto turnover da parte di Mourinho che riproporrà il tridente con Balotelli al posto di Samuel Eto’o questa volta, mentre in difesa Lucio riprende il suo posto. Discorso diverso per il Parma di Guidolin in crisi di risultati e con una classifica che inizia a farsi pericolosa, sarà l’ultimo arrivato Valiani a sostituire lo sfortunato Dzemaili in mezzo al campo, in avanti tridente con Lanzafame e Biabiany ai lati di Bojinov, con il bulgaro che dovrebbe esser preferito a Paloschi.

    PROBABILI FORMAZIONI
    PARMA (4-3-3): 83 Mirante; 15 Dellafiore, 5 Zaccardo, 6 Lucarelli, 3 Antonelli; 80 Valiani, 4 Morrone, 14 Galloppa; 20 Biabiany, 86 Bojinov, 9 Lanzafame. A disp.: 1 Pavarini, 26 Traore, 7 Castellini, 8 Lunardini, 16 Baccolo, 11 Jimenez, 43 Paloschi. All. Guidolin.

    INTER (4-3-3): 12 Julio Cesar; 13 Maicon, 6 Lucio, 25 Samuel, 39 Santon; 4 Zanetti, 19 Cambiasso, 8 Thiago Motta; 45 Balotelli, 22 Milito, 27 Pandev. A disp.: 1 Toldo, 23 Materazzi, 2 Cordoba, 7 Quaresma, 15 Khrin, 17 Mariga, 9 Eto’o. All. Mourinho.

  • Chelsea: Ancelotti teme l’Inter “è l’avversario peggiore che poteva capitarci”

    Se in casa Inter la partita con il Chelsea veniva vista qualche mese fa come uno scoglio insormontabile la crescita degli ultimi mesi e il recupero dei giocatori importanti fanno vedere quell’appuntamento, difficile ma non insormontabile. L’Inter in questo momento è la migliore squadra d’Europa, cresciuta tantissimo grazie agli acquisti di Milito e Sneijder in estate e Pandev nel mercato invernale.

    Il Chelsea è un avversario ostico e difficile da affrontare e Carlo Ancelotti è un mago nelle gare di Coppa, ma è lo stesso tecnico in una intervista concessa a Repubblica a metter in guardia i suoi: “L’Inter è riuscita a ribaltare partite perse che nessun altro poteva. Si batte solo se si è al 100 per cento delle possibilità; ha gente di grande qualità come Milito e Sneijder; non ci poteva capitare di peggio negli ottavi, ma credo che tale discorso valga anche per loro”

    Sarà un match sicuramente avvincente e con l’esito incerto ma per l’Inter potrebbe significare la definitiva consacrazione. Una vittoria infatti potrebbe riuscire a scacciare quella zavorra che frena il club di Massimo Moratti in Champions League

  • Mou attacca Allegri: “Io comunicatore? Ma è sempre lui in tv”

    Che all’Inter e Mourinho non fosse andata giù la mancata vittoria da parte del tecnico portoghese la Panchina d’Oro era chiaro sin dal giorno dell’ufficializzazione, così come è chiaro che tra il tecnico del Cagliari e quello dell’Inter non ci sia particolare stima.

    In occasione del ritiro del premio Allegri aveva definito più che un tecnico è un bravo comunicatore anche se a volte noioso. Mou ha usato la partita di ieri proprio contro il Cagliari per rispondere di par suo al tecnico:

    “A fine gara io vado a casa con la mia squadra, il Cagliari è partito senza il suo tecnico, impegnato in televisione – ha detto – La Panchina d’oro? Chissenefrega. Anche Allegri avrebbe barattato il suo premio con i tre punti.”

    “C’è bisogno che elenchi tutti i miei titoli? Per me conta solo l’Istituto di statistica, che mi ha eletto due volte miglior allenatore del mondo e una volta secondo. E sono convinto che Allegri avrebbe volentieri barattato la Panchina d’oro con i tre punti”.

    “Lui ha parlato di me come di un comunicatore ma è sempre lui, e non il sottoscritto, quello che andrà in diretta tv. Ed è sempre lui quello che lascia i suoi giocatori tornare da soli a Cagliari. Da quando sono in Italia non l’ho mai fatto”. E ancora: “Quando non sarò più qui il presidente Moratti andrà da Chiambretti, che è un grande comunicatore, per affidargli l’Inter…”.

  • Serie A: le società contro la classe arbitrale. Torna in voga la teoria del sospetto

    Serie A: le società contro la classe arbitrale. Torna in voga la teoria del sospetto

    Il clima di comprensione post Calciopoli sembra esser passato e per le terne arbitrali torna come un macigno la teoria del sospetto e del complotto. In Serie A di domenica in domenica il tono dello scontro si fa sempre più alto e alle terne arbitrali praticamente non viene perdonato più il minimo errore.

    A differenza del passato, si protesta in maniera focosa ed accesa anche e sopratutto quando si vince. Il precursore anche in questo campo è stato Josè Mourinho nell’ormai famoso dopo partita nel derby stravinto contro il Milan, “noi questa partita non dovevamo vincerla” e “se Ronaldinho avesse realizzato il rigore si sarebbe giocato fino al pari del Milan” le frasi più pesanti.

    La domenica successiva è a Napoli che scoppia la polemica il presidente De Laurentis e mister Mazzarri chiedono occhi aperti e vigili per non inficiare la lotta al quarto posto, da Udine rispondono e dopo l’incontro di ieri le proteste aumentano. Il Napoli perde dopo 15 turni ma sulla partita pesa un ingiusta espulsione ai danni di Maggio (che salterà l’Inter).

    Zamparini e il Palermo protestano per la gara di sabato contro il Parma, un fallo su Cavani in avvio del gol di Biabiany manda su tutte le furie i siciliani che rilasciano un comunicato ufficiale di protesta. Giornata nera per gli arbitri ma il presidente Nicchi non ci sta:

    “Il problema principale non sono gli arbitri, per quello basterebbe dire che sono scarsi invece di inventarsi congetture sul fatto che abbiano preclusioni. Stanno facendo i miracoli sui campi italiani dove manca totalmente la collaborazione” – dichiara deciso Nicchi che prosegue – “Non siamo soddisfatti dell’ultima giornata ma c’è da dire che la moviola realizzata in questo modo è massacrante. Gli arbitri sono uomini, non macchine, e ciò che si vede in campo non è quello che si riesce a vedere comodamente da casa. Gli errori ci sono stati ma penso si rientri nella normalità”

  • Inter – Cagliari 3-0: le interviste post partita

    Goran Pandev: “Posso migliorare ancora tanto, però sono felice per i tre punti, il Cagliari è una buona squadra ma abbiamo preso tre punti fondamentali dimostrando il nostro valore . Il passato laziale? Ho dimenticato tutto, ora sono tornato a giocare, sono contento e l’ho dimostrato oggi. Due punti sul Milan? Pensiamo solo a noi stessi, dobbiamo prendere tre punti a partita senza guardare agli altri”

    José Mourinho: “Oggi è stata una vittoria importante, gennaio ha dato tante vittorie e tanta autostima con vittorie importanti anche in coppa, Cagliari è forte e non è facile batterlo, anche sul 2-0 ha dato battaglia. Sono 3 punti importanti anche perchè il Milan ne ha persi due. Abbiamo avuto un controllo totale ma loro giocano bene, Pandev ha fatto una partita spettacolare, dietro tranquilli. Vittoria senza discussioni, avvalorata da un ottimo avversario.”

    Massimiliano Allegri:
    “Oggi la partita non è mai stata in discussione, loro sono in un grandissimo momento. Per noi era difficile portare via punti da San Siro, ora ci aspettano partite difficili, dobbiamo fare punti per poi poterci togliere altre soddisfazioni…”. Una battuta finale sul tecnico avversario, che ha virtualmente sconfitto ricevendo il premio come miglior tecnico dell’anno scorso: “Mourinho sta facendo grandi risultati, io spero di continuare a far bene”.

  • Serie A: Inter rullo compressore, Milan a -10. Il Cagliari protesta

    Continua la marcia inarrestabile dell’Inter di Mourinho, 35° risultato utile a San Siro, e la consapevolezza di aver chiuso il discorso scudetto. L’avvio nerazzurro è veemente ma il giovane Agazzi, alla prima in serie A, sembra disimpegnarsi bene, è infatti un rimpallo fortunoso a regalare la palla al macedone Pandev al 6′ per il vantaggio nerazzurro. L’Inter raddoppia grazie ad una capocciata di Samuel lasciato troppo solo in area di rigore su azione di calcio d’angolo.

    La partita virtualmente chiusa potrebbe esser riaperta se Gervasoni non annullasse un gol regolarissimo a Matri per un inesistente fuorigioco, è il baby Santon a consegnare il pallone all’ex attaccante di scuola Milan per il gol del possibile 1-2. Il Cagliari non si demoralizza ed è strepitoso Julio Cesar su un occasione al colpo sicuro di Nenè.

    Ad inizio del secondo tempo è il solito Milito a chiudere la contesa con una bella azione firmata dal trio d’attacco: Eto’o inizia l’azione per Pandev che serve l’assist d’oro per il Principe. Il Cagliari non ha più forze per reagire ed è ancora l’Inter ad andare vicino alla marcatura. Campionato virtualmente chiuso dai nerazzurri con un +10 sul Milan che la dice lunga sui reali valori della squadra.


    IL TABELLINO
    Inter (4-3-3)
    : Julio Cesar; Maicon, Cordoba, Samuel, Santon; Zanetti, Cambiasso, Thiago Motta (30′ st Mariga); Pandev, Milito (38′ st Balotelli), Eto’o (15′ st Muntari). A disposizione: Toldo, Quaresma, Krhin, Materazzi. All.: Mourinho.
    Cagliari (4-3-1-2): Agazzi; Dessena, Astori, Canini, Agostini; Biondini (11′ st Barone), Conti, Lazzari; Jeda (38′ st Nainggolan); Matri, Nenè (15′ st Larrivey). A disposizione: Vigorito, Ariaudo, Marzoratti, Parola. All.: Allegri.
    Arbitro: Gervasoni di Mantova
    Marcatori: 6′ Pandev (I), 20′ Samuel (I), 2′ st Milito (I)
    Ammoniti: Thiago Motta, Milito (I)

  • Serie A: Inter – Cagliari. Mourinho ritrova Eto’o, Balotelli in panchina

    Dopo la pausa forzata di domenica scorsa torna in campo l’Inter capolista. Mourinho dovrà far a meno degli squalificati Sneijder e Lucio ma recupera Samuel Eto’o, l’ex bomber del Barcellona occuperà il posto del ribelle Balotelli nel tridente con l’intoccabile Milito e Pandev. Santon dovrebbe esser confermato nel ruolo di esterno sinistro e Thiago Motta preferito a Muntari in mezzo al campo.

    Allegri dovrà far a meno di Lopez e Cossu, appiedati dal giudice sportivo. Al loro posto dovrebbero giocare Canini e Lazzati, in mezzo al campo Conti con Dessena e Biondini. In avanti Larrivey dovrebbe esser preferito a Jeda.


    PROBABILI FORMAZIONI
    Inter-Cagliari
    Inter (4-3-3): Julio Cesar; Maicon, Cordoba, Samuel, Santon; Zanetti, Cambiasso, Thiago Motta; Eto’o, Milito, Pandev.
    A disposizione: Toldo, Materazzi, Mariga, Muntari, Quaresma, Balotelli, Arnautovic. All.: Mourinho.
    Squalificati: Lucio (1), Sneijder (2)
    Indisponibili: Chivu, Krhin

    Cagliari (4-3-1-2): Agazzi; Marzoratti, Canini, Astori, Agostini; Dessena, Conti, Biondini; Lazzari; Matri, Larrivey.
    A disposizione: Vigorito, Ariaudo, Parola, Barone, Ragatzu, Nené, Jeda. All.: Allegri
    Squalificati: Cossu (1)
    Indisponibili: Lupatelli, Pisano, Lopez, Marchetti

  • Juventus, Felipe Melo boccia Ferrara: “Poca esperienza, l’Inter vince perchè ha Mourinho”

    Il centrocampista della Juventus Felipe Melo, rilasciando un’intervista al quotidiano brasiliano “Globo Esporte”, ha parlato, tra le altre cose, del suo ex tecnico Ciro Ferrara: tra i due i rapporti non sono mai stati idilliaci (vedi sostituzione alla mezz’ora del primo tempo contro il Catania) ma, al contrario di quanto ci si poteva aspettare, il brasiliano non affonda il coltello nella piaga limitandosi a dire solo che l’ex tecnico bianconero ha pagato con l’allontanamento dalla panchina per la sua scarsa esperienza di allenatore:

    Ferrara è stato un buon tecnico, di qualità ma con poca esperienza. Il suo esonero è stato una scelta della dirigenza. Ora in panchina c’è Zaccheroni che si sta dimostrando una persona valida, con le idee chiare“.

    Poi Felipe Melo si lascia andare ad un confronto con la squadra che attualmente in Italia sta dettando legge, l’Inter:

    Secondo me non siamo inferiori all’Inter, lo dimostra il fatto che l’abbiamo battuta per 2-1 in casa nostra. In coppa Italia, poi, abbiamo perso ma il match è stato molto equilibrato. La differenza fra noi e i nerazzurri è evidente: il loro progetto va avanti da anni, il nostro è solo all’inizio. Loro poi hanno Mourinho, un grande tecnico mentre la Juventus ha cominciato la stagione con un tecnico senza esperienza. Siamo partiti fortissimi in campionato e forse abbiamo dato un’impressione errata di squadra imbattibile che avrebbe vinto sicuramente lo scudetto. Poi sono arrivati i primi problemi e fra di noi c’è stata meno convinzione. La Juve è un grande club e la pressione è altissima“.

  • Inter: Balotelli multato, la società sta con Mourinho

    Inter: Balotelli multato, la società sta con Mourinho


    La società nerazzurra ha multato Super Mario Balotelli dopo la plateale reazione nei confronti di Mourinho al momento della sostituzione nella gara di Coppa Italia di mercoledi sera contro la Fiorentina. Ventimila euro è quanto dovrà sborsare il giovane e ribelle talento nerazzurro e a questo punto è chiaro che il rapporto con il tecnico portoghese è ancora più i bilico. In tarda mattinata durante la conferenza stampa di presentazione del nuovo arrivato Mcdonald Mariga lo Special One ha avuto ancora parole dure per SuperMario, pun senza nominarlo ha confessato di preferire giocatori con più neuroni e meno metti tecnici a quelli con un solo neurone e per di più poco funzionante. E’ chiaro il riferimento a Balotelli e a questo non è più scontata una sua permanenza nella prossima stagione, il Manchester City e l’Arsenal sono alla finestra.

  • Inter: ennesimo scontro Mourinho – Balotelli, è rottura?

    E’ il 23 minuto del secondo tempo, Balotelli in uno scontro con Natali, rimane nella traquarti campo della Fiorentina con le mani al volto mentre i viola si apprestano a battere un calcio d’angolo. Mourinho richiama a gran voce il suo giocatore invitandolo a fare il lavoro di copertura richiesto dal tecnico, l’attaccante nerazzurro si toglie i guanti e li getta per terra stizzito del rimprovero dell’allenatore che due minuti più tardi lo sostituisce con Thiago Motta; Balotelli abbraccia il compagno e barbotta qualcosa verso Mourinho (che non lo degna di uno sguardo) e si infila dritto negli spogliatoi.

    Nell’intervista a fine partita puntualmente a Mourinho è stato chiesto dell’episodio:

    Se mi fa arrabbiare Balotelli? È normale, perché ad un certo punto non ha giocato nella posizione che volevo e non ha rispettato i compiti che deve seguire quando la mia squadra è disposta in senso difensivo. Prima vai dietro a difendere sul calcio d’angolo e poi quando il pericolo è scampato puoi avere perso la lente a contatto e tutti i problemi che vuoi. Nei miei schemi i giocatori devono sempre difendere, anche se hanno un problema, se si sono fatti male. Prima la squadra poi tutti gli altri problemi“.

    Questa potrebbe essere la goccia che fa traboccare il vaso e, vista l’evidente incompatibilità tra i due ormai ai ferri corti, si fa strada la possibilità di una cessione dell’attaccante nerazzurro a fine stagione che è più probabile di un addio di Mourinho alla panchina dell’Inter.

    In caso di rottura, voi chi terreste all’Inter?

    • Balotelli (62%, 8 Voti)
    • Mourinho (38%, 5 Voti)

    Totale Votanti: 13