Tag: josè mourinho

  • Inter: Cole vuole rimanere a Londra

    Nelle settimane appena trascorse il nome di Ashley Cole, terzino sinistro del Chelsea, era stato accostato più e più volte all’Inter, per via del grosso momento di crisi personale e per l’amicizia e la stima con José Mourinho, sommate alla necessità nerazzurra dell’integrazione in rosa di un laterale sinistro. Nella tarda serata di giovedì, però, lo stesso Cole ha voluto smentire ogni voce:

    Non è il Chelsea il problema, non me ne andrò assolutamente da Londra

    Sfuma un possibile obiettivi per i nerazzurri che con Cole al loro servizio avrebbero sicuramente aumentato il tasso tecnico (per altro già elevatissimo) della loro rosa.

    Sempre a proposito di Chelsea si parla di una ricerca sul mercato di un portiere di ottimo livello in Europa da mettere alle spalle di Petr Cech e, eventualmente, per prenderne il posto tra un paio di stagioni. L’uomo nel mirino sarebbe Sergio Asenjo, numero uno acquistato lo scorso anno dall’Atletico Madrid e protagonista di una stagione non buona. Il Chelsea, ricordando le sue prodezze quando militava nel Valladolid, lo vorrebbe acquistare. Nell’Atletico, Asenjo è finito persino in panchina perdendo il posto a scapito del 19enne De Gea. Anche perchè Hilario, secondo portiere dei Blues, non offre adeguate garanzie sulla sicurezza difensiva.

  • Mourinho si vergogna per Calciopoli ma ai tempi del suo Porto….

    Mourinho si vergogna per Calciopoli ma ai tempi del suo Porto….

    “Voi italiani avete costruito una storia che mi ha fatto vergognare come uomo di calcio. Quando ho saputo di Calciopoli, mi sono vergognato terribilmente di dare da mangiare alla mia famiglia con i soldi del calcio. Però adesso qualcuno dice che bisognare abbassare i toni… L’Italia comunque non mi cambierà: sono arrivato onesto, me ne andrò via onesto”

    In linea di massima il discorso di Jose Mourinho nel dopo partita di Inter-Chelsea non fa un grinza anche se forse il portoghese ha scelto il momento meno adatto visto l’aiuto di Mejuto Gonzales nella gara contro i Blue. Ogni sportivo con un briciolo di obiettività la penserebbe come lui ma da quanto si legge oggi sul portoghese Diario de Noticias, e riportato da Calciomercato.com, in Portogallo si è iniziato ad indagare su presunti condizionamenti da parte della classe arbitrale proprio negli anni in esplodeva la Mourinhomania al Porto.

    Azevedo Duarte, ex vicepresidente della Federacalcio portoghese, è stato accusato davanti alla Seconda Circoscrizione Penale di Lisbona di aver sollecitato, attraverso una serie di telefonate, favori a un ex arbitro.
    Per carità, il valore di Mourinho non si discute e la vittoria della Champions League è un impresa ma forse prima di ergersi a moralizzatore bisognerebbe pensarci visto che tutto il mondo è paese….

  • Moggi: Mourinho con me non potrebbe fare le sue sceneggiate

    Torna a parlare Luciano Moggi e lo fa a 360 gradi, esprimendo il suo pensiero sugli ultimi avvenimenti accaduti nel mondo del calcio.
    Ovviamente la prima stoccata non poteva che essere per Josè Mourinho, assoluto protagonista degli ultimi giorni con dichiarazioni (e gesti) che lasciano alquanto basiti e perplessi (almeno suscitano ciò nelle persone di senno). L’ex dirigente juventino ci tiene a precisare:

    Le manette? Con me dirigente sarebbe stato al suo posto, senza fare sceneggiate e stupidaggini che fanno danno solo a lui“.

    E poi prosegue esaminando gli ultimi errori arbitrali:

    Gli arbitri? Le società di calcio che vanno per la maggiore hanno sempre un vantaggio, nel senso che le decisioni arbitrali vanno sempre in una direzione: si chiama sudditanza psicologica. Ora piangono tutti: anche De Laurentiis, quando gli fa comodo, si lamenta“.

    Sulla lotta in campionato per scudetto e posti Champions invece è molto chiaro:

    Non c’é dubbio, la Juventus è più forte del Napoli. Gli azzurri possono competere solo per l’Europa League. Prima che cominciasse il campionato ho sempre detto che l’Inter avrebbe vinto lo scudetto e che il Milan sarebbe stato l’alter ego della squadra nerazzurra, con Roma e Juve a completare il quadro. Manca solo la Fiorentina, all’appello. Ma ho avuto ragione, finora“.

    Come al solito nelle dichiarazioni di Moggi non c’è traccia di diplomazia, ma visto che oramai è estraneo al mondo del calcio, può permettersi di esporre le sue idee senza il rischio di incappare in eventuali sanzioni. E quando parla l’ex D.G. della Juve “presenta sempre il conto”.

  • Mourinho: Col silenzio è stata costruita Calciopoli

    Come al solito, come nel suo stile, Josè Mourinho lascia il segno. E lo fa nel post partita di Inter-Chelsea, forse non pago della vittoria dei suoi nerazzurri sulla squadra londinese.
    Le dichiarazioni sono taglienti, brevi e potrebbero avere delle risposte nei prossimi giorni.
    Questo il Mourinho-pensiero:

    Sento dire da qualcuno (Galliani, Abete) che dobbiamo abbassare i toni. E’ stato così che voi italiani avete costruito una storia che a me come professionista di calcio e come persona ha fatto una vergogna incredibile (Calciopoli).”

    Il portoghese ha poi continuato:

    Io sono onesto e l’Italia non mi cambierà, non parlo del campionato perché se lo facessi, visto che mi hanno detto del rigore non dato contro il Milan a Firenze come successo a Bari, potrei prendere altre 3-4 giornate. Ora dobbiamo abbassare i toni, non parliamo di niente e facciamo come gli struzzi: testa sotto la sabbia. E’ stato così che voi italiani avete costruito una storia che a me come professionista di calcio e come persona ha fatto una vergogna incredibile. Lavoravo in Portogallo, ma mi ha fatto vergognare dare da mangiare alla mia famiglia con il calcio.

    La portata del pensiero è evidente, ognuno è libero di esprimersi come meglio crede, ma le verità andrebbero dette tutte, e fino in fondo.
    Anche perchè mettere in cattiva luce una nazione, un popolo, le sue idee e la sua cultura non sembra proprio giusto da parte di una persona che ha allenato il Porto che sotto la sua gestione è stato appurato che “comprava” le partite grazie al suo facoltoso Presidente, soprattutto nell’anno in cui Mou con la sua squadra vinceva la Champions (magari in quell’anno era stato reclutato anche qualche arbitro europeo compiacente!) e che allo scoppiare dello scandalo ha preferito abbandonare la nave andando al Chelsea visto che il Porto sarebbe stato estromesso dalle Coppe Europee.
    E’ molto bello e soddisfacente parlare delle disgrazie altrui, ma mai delle proprie: la vergogna di aver sfamato la sua famiglia con i soldi del mondo del calcio, non doveva essere per lo scandalo scoppiato in un’altra nazione, ma per quello che aveva vissuto lui in prima persona in Portogallo…! O di quello scandalo non ci si deve vergognare?

  • Champions League: Inter – Chelsea 2-1. A Mourinho il primo round

    Champions League: Inter – Chelsea 2-1. A Mourinho il primo round

    Vince il primo round l’Inter grazie alla caparbietà di Cambiasso. Nerazzurri subito avanti grazie all’ennesimo acuto del Principe Milito dopo appena 2′ minuti, l’Inter potrebbe metter la partita sui piani più congeniali ma inspiegabilmente si arrocca in difesa lasciando completamente al Chelsea l’opportunità di far la partita.

    E’ sul binario di sinistra che i Blue trovano i migliori spunti grazie alla coppia Malouda Kalou, ma è di Drogba il pericolo maggiore con una punizione magistrale che si va a stampare all’incrocio dei pali con Julio Cesar battuto. Nelle poche sortite offensive l’Inter potrebbe raddoppiare, ma Eto’o spreca incredibilmente. Allo scadere, un errore di Zanetti lancia Kalou a tu per tu con Julio Cesar, Samuel in un disperato recupero atterra l’ivoriano, sarebbe rigore ed espulsione ma Mejuto Gonzales lascia correre.

    Nella ripresa il Chelsea parte forte e con una bella sgroppata di Ivanovic, che taglia in due la difesa nerazzurra, la palla arriva a Kalou, tiro e rete con Julio Cesar non esente da colpe. E come capita spesso, i nerazzurri dopo il gol preso si trasformano. E’ l’argentino Cambiasso a suonare la carica con un doppio tiro al volo che trova il nuovo vantaggio. Il coraggioso Mou mette in campo anche Balotelli al posto di Thiago Motta e riesce a contenere la reazione degli uomini di Ancelotti, l’unica occasione capita sulla testa di Lampard, ma questa volta Cesar è attento.

    IL TABELLINO
    INTER-CHELSEA 2-1
    Inter (4-3-1-2): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, Zanetti; Stankovic (39′ st Muntari), Cambiasso, T. Motta (13′ st Balotelli); Sneijder; Eto’o (22′ st Pandev), Milito. A disp.: Toldo, Cordoba, Mariga, Quaresma. All.: Mourinho
    Chelsea (4-3-3): Cech (17′ st Hilario); Ivanovic, Carvalho, Terry, Malouda; Ballack, Mikel, Lampard; Kalou (33′ st Sturridge), Drogba, Anelka. A disp.: Bruma, Alex, Belletti, J. Cole, Borini. All.: Ancelotti
    Arbitro: M. Gonzalez
    Marcatori: 3′ Milito, 10′ st Cambiasso (I), 6′ st Kalou (C)
    Ammoniti: T. Motta, Milito (I), Kalou (C)
    Espulsi: nessuno

  • Champions League, ottavi: Inter – Chelsea, Mourinho vs Ancelotti ma non solo

    Champions League, ottavi: Inter – Chelsea, Mourinho vs Ancelotti ma non solo

    Ci siamo. Stasera finalmente dopo varie dichiarazioni, conferenze stampa e battutine si affrontano Inter e Chelsea nell’ottavo di finale più interessante. La sfida mette a confronto due tecnici di altissimo livello: sponda nerazzura Mourinho, tre stagioni passate sulla panchina dei londinesi dove ha conquistato 2 campionati inglesi, il tecnico portoghese tenterà l’assalto alla Champions League con l’Inter dopo essergli sfuggita di mano con il Chelsea.
    Sulle rive del Tamigi è sbarcato quest’anno Ancelotti, una vita trascorsa con la maglia rossonera, prima da giocatore, poi da allenatore. Con il Milan ha praticamente vinto tutto e il proprietario dei Blues Abramovic, non a caso, ha scelto uno degli allenatori più vincenti per affermarsi nella massima competizione europea. Tra i due, si è capito, non corre buon sangue.

    Ma Inter – Chelsea non è solo Mourinho contro Ancelotti: infatti nelle due squadre giocano i due attaccanti africani più forti. Il nuovo acquisto nerazzurro Eto’o, arrivato a Milano nell’affare Ibrahimovic, può riscattare una stagione dominata da luci e ombre. Questa è la sua partita.
    Sull’altro lato della barricata Drogba, stagione super per lui, si presenta a San Siro con un biglietto da visita che recita 21 reti in 25 partite, media altissima per l’ivoriano del Chelsea.
    Ma non dimentichiamo anche che nei due club militano due dei più forti portieri al mondo: Julio Cesar, dopo lo spavento dell’incidente di domenica sera, è arruolato e sarà in campo dal primo minuto. Il numero dei Blues Cech è stato nominato miglio portiere della Champions League per ben 3 volte.

    Concludiamo con Sneijder e Lampard, che a tecnica, sono inferiori a pochi. La bandiera del Chelsea e della nazionale inglese non è mai riuscito ad arrivare in finale di Champions League, stessa sorte per il fantasista olandese dell’Inter.
    Mancano poche ore al fischio d’inizio del match, i colpi di genio stasera sono assicurati. Basta con le chiacchiere, la parola passa in campo a Inter e Chelsea. Accomodiamoci in poltrona e godiamoci lo spettacolo.

  • Ancelotti non replica a Mou: “Abramovic come Berlusconi”

    “Non ho mai detto che tutta l’Italia tiferà contro l’Inter – ha detto il tecnico del Chelsea – I tifosi italiani saranno molto interessati a questo match, ma non so se supportino il Chelsea e non mi interessa. Voglio solo che la mia squadra faccia la migliore partita”.

    Smentisce di aver rilasciato quelle dichiarazioni ed evita di rispondere alla provocazione di Mourinho ed alla sua illusione al clan, sugli avversari:
    “L’Inter è stata per tanti anni un’avversaria di rispetto e lo sarà anche per questa volta, sappiamo che ha tanta voglia di vincere questa coppa, ma anche il Chelsea lo vuole – ha proseguito – Vogliamo giocare questa partita con il massimo del fair play e la massima intensità possibile. Per passare il turno dobbiamo dare il 100% e lo stesso dovrà fare l’Inter”.

    Sulla vicenda Terry e sulla formazione?
    “Ogni paese ha la sua cultura, prima mi sono sorpreso, adesso ci ho fatto l’abitudine. In Inghilterra, però, non mi chiedono al formazione. Qualche problema per domani c’è, da questo punto di vista: L’unico problema è che ci mancano i due terzini sinistri, Belletti ha poco allenamento nelle gambe, comunque vedremo se può giocare, altrimenti troveremo un’altra soluzione”.

    Le differenze tra Abramovic e Berlusconi?
    “E’ una bella lotta’ a chi da più consigli tattici. Ma Berlusconi ha avuto molto più tempo. Abramovich è solo all’inizio, ma spero di avere con lui tutto il tempo che ho avuto con Berlusconi”.

  • Mourinho: “Ancelotti informato dal clan”

    Mou dopo il silenzio stampa imposta da Massimo Moratti torna a parlare nella conferenza stampa di preparazione alla sfida contro il Chelsea, il portoghese non fa riferimento alla squalifica e precisa che parla solo perchè gli è imposto dall’Uefa. Tra le righe pero lancia un altra sua provocazione, rispondendo ad una battuta di Ancelotti (“tranne gli interisti tutti tifano Chelsea” ndr) se lo sa lui… magari l’avrà informato qualcuno del clan….. Chiaro riferimento al palazzo e al complotto che spesso tira in causa.

    Sulla partita di domani:

    E’ una Partita che può durare 180′ ma anche di più. La prima partita è sempre importante ma la seconda ancora di più perché decide tutto. Di solito si esce dalla prima senza sapere chi va ai quarti di finale.Conosco il Chelsea molto bene ma questo non vuol dire che sia più facile se non seleziono le informazioni giuste. Ancelotti conosce allo stesso modo molto bene l’Inter. Quindi conoscere il Chelsea non vuol dire avere un vantaggio a priori. Ho visto il Chelsea giocare in due modi, col 4-4-2 e col 4-3-3. Sono forti, hanno giocatori adatti a questo tipo di sistema e credo che giocheranno così. Sono orgoglioso che Lampard e Terry siano migliorati così tanto. Sono come il vino di Oporto, con il tempo la qualità migliora. La maggior parte del merito è loro, lavorano sempre duro, se parlo con qualcuno del Chelsea mi dicono sempre bene di loro.

  • Mourinho: “Non parlo della squalifica. Ancelotti dice che gli italiani tiferanno Chelsea? Anche lui fa parte del clan”

    C’era grande attesa per sentire il Mourinho pensiero dopo quanto accaduto sabato sera nella gara contro la Sampdoria dopo le 3 giornate di squalifica che il giudice sportivo gli ha comminato per il gesto delle manette alle telecamere e per aver insultato la terna arbitrale nel sottopassaggio che porta agli spogliatoi.
    Nella conferenza stampa, alla vigilia della sfida contro il Chelsea, a chi gli chiede cosa ne pensa della squalifica risponde:

    Hai sbagliato conferenza stampa, sei arrivato troppo presto. Questa è la conferenza stampa della Uefa per Inter – Chelsea e per questo sono qua. Devo stare qui, non sono squalificato e devo rappresentare il mio club“.

    Poi mostra un pizzico di nervosismo quando gli viene riferita una presunta frase di Ancelotti secondo il quale avrebbe detto che tutta l’Italia domani tiferà contro l’Inter:

    Se Ancelotti dice che tutta l’Italia tiferà contro di me, sarà perché lo sa, o perché glielo ha detto qualcuno, o forse perché fa parte di un clan. Ma io faccio sempre solo il mio lavoro. Io sono solo qui per giocare una partita di calcio, che è una delle cose che mi piace di più nella vita da quando sono bambino. Niente di più di questo“.

    Poi il tecnico portoghese si concentra sulla sfida di domani a San Siro contro la sua vecchia squadra:

    Conosco bene il Chelsea, ma questo non significa che sarà più facile. A volte è più difficile, perché se non riesci a fare selezione delle informazioni che hai e che devi passare ai tuoi giocatori finisci con l’avere problemi. Ho giocato contro il Porto il primo anno in cui sono andato al Chelsea e non è stato facile. E d’altra parte anche Ancelotti conosce bene l’Inter e Milano. Ho visto giocare il Chelsea con due moduli, il 4-4-2 a rombo e 4-3-3. Sono i due sistemi che usa sin dal 2004, non penso che cambieranno negli ultimi giorni per sorprenderci, specialmente in una partita così importante. Sono forti in questo sistema, che si adatta alle caratteristiche dei giocatori: mi aspetto che giochino con uno di questi due moduli, mi sorprenderebbe se cambiassero. Il Chelsea non entra mai in campo per un pareggio, e nemmeno lo fa l’Inter. Mi aspetto emozioni, e se possibile di spettacolo, anche se a volte fra due big non viene fuori un grande show. Sarei un allenatore deluso se domani non fosse una buona partita. L’Inter domani non sarà più difensiva del solito, non sarà più chiusa perché l’avversario è duro“.

    Infine Mourinho, alle continue domande sulla partita con la Samp, si è lasciato scappare una frase lanciando una sfida:

    Trovatemi un arbitro italiano che ho insultato. Voglio trovare un arbitro italiano che ha il coraggio di dire che Mourinho lo ha insultato“.

  • Inter, buone notizie: Julio Cesar si allena e giocherà contro il Chelsea

    Dopo il brutto incidente di domenica sera mentre era alla guida della sua Lamborghini per foruna senza conseguenze, Julio Cesar oggi è arrivato ad Appiano Gentile tornando così a disposizione di Mourinho.
    Il numero uno nerazzurro ha svolto un lavoro differenziato con il preparatore dei portieri Silvino; a parte i postumi di un mal di testa, delle ecchimosi sotto gli occhi e del naso gonfio (causate dall’impatto con l’airbag), le condizioni generali del portiere brasiliano sono buone, tant’è che domani sera per la delicatissima sfida di Champions League contro il Chelsea dovrebbe partire titolare. In caso di un suo forfait è già pronto Toldo.