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  • Anche la Fifa boccia Benquerenca, i suoi mondiali a rischio

    Solo qualche giorno fa, al termine della gara Inter-Barcellona valevole per la semifinale di Champions League, la stampa Spagnola gettava accuse verso l’arbitro Olegario Benquerença, definendo l’impresa nerazzurra come una “Rapina alla portoghese“. “Furto all’italiana”. Dopo qualche giorno salta fuori la notizia che in realtà tra Mourinho e Benquerença vi è un’amicizia che dura da più dieci anni e, pare, i due sarebbero anche soci in affari per la gestione di un ristorante.

    Ci si chiede come mai la Uefa abbia assecondato la scelta di far arbitrare un portoghese, per una squadra allenata da un portoghese, soprattutto considerando che Benquerença divenne famoso nel 2004 in occasione della direzione di Benfica – Porto segnata da un grossolano errore arbitrale a vantaggio del Porto (allenata allora da Jose Mourinho) e per il quale fu scelto per l’arbitro il soprannome di “O Larápio” (il ladro).

    Intanto dopo il “pasticcio” del direttore di gara di martedì scorso, anche la Fifa sembra decisa a voler prendere provvedimenti, imputandogli una direzione lacunosa, con errori gravi anche da parte degli assistenti: nel mirino sono finiti il rigore sul blaugrana Dani Alves, trasformato in simulazione, il fuorigioco inesistente fischiato a Milito a inizio partita e il gol del 3-1 concesso all’Inter con Milito in fuorigioco. Per queste sviste Benquerença potrebbe essere retrocesso come riserva ai mondiali di calcio in Sud Africa.

  • Inter, vittoria e primato. Atalanta battuta 3-1

    Inter, vittoria e primato. Atalanta battuta 3-1

    Nel primo anticipo della 35esima giornata della Serie A, l’Inter torna al comando della classifica battendo a San Siro l’Atalanta per 3-1 risorpassando la Roma, ora a -2 dai nerazzurri. Dopo la paura iniziale con lo svantaggio firmato Tiribocchi, la squadra di Mourinho rialza la testa e completa la rimonta con le reti del solito Milito e di Mariga, nel primo tempo, e di Chivu a 12 minuti dal termine del match.

    Mourinho concede un turno di riposo a Lucio, Samuel, Cambiasso e Maicon, per quest’ultimo forzato per il problema ai denti riportato in uno scontro fortuito con Messi, ma l’attacco viene riconfermato in blocco con Sneijder, Eto’o e Milito per cercare di avere la meglio sulla Roma per la corsa scudetto. Balotelli, dopo gli ultimi “litigi” con la tifoseria nerazzurra, è stato avvistato a Brescia per seguire la gara tra Rondinelle e Reggina.
    La gara si mette subito in salita per i nerazzurri di casa con Tiribocchi che beffa difesa e Julio Cesar al 5′. Una doccia gelata per l’Inter che rischia di capitolare due minuti più tardi ancora con l’attaccante romano dei bergamaschi che di testa fallisce di un niente il raddoppio. L’Inter, dopo lo sbandamento iniziale, piano piano si rimette in carreggiata e, aiutata anche dalla fortuna, trova il pari al 24′ con un pallonetto di Milito a scavalcare Coppola ma è uno svarione difensivo di Bianco a lanciare il Principe verso la porta degli ospiti. Pochi minuti più tardi è Mariga a ribaltare il risultato: cross di Eto’o con la sfera che sbuca da una selva di gambe giungendo sui piedi del keniota in mezzo all’area che di piatto fa 2-1.
    Il primo tempo si chiude con Sneijder che tiene in ansia i tifosi nerazzurri: il fantasista olandese infatti rimane negli spogliatoi accusando un problema muscolare e mettendo così a rischio la sua presenza al Camp Nou di Barcellona per la gara di ritorno della semifinale di Champions.

    La ripresa è giocata a viso aperto, l’Atalanta trova coraggio dopo la “mazzata” dei due gol subiti e impegna Julio Cesar con Guarente e Manfredini. L’Inter gioca per lo più di rimessa e viene premiata quando al 78′ Chivu con un bolide da fuori area chiude definitivamente la partita segnando il suo primo gol in questa stagione.
    Il pensiero ora è rivolto tutto verso mercoledì, al Camp Nou si gioca per la finale di Champions League e per la storia. Un vantaggio cospicuo quello dell’Inter che può giocare con tranquillità in virtù del 3-1 di San Siro. Intanto il Barcellona però ha risposto per le rime battendo con il medesimo risultato lo Xerez ultimo in classifica nella Liga.

    Il tabellino
    INTER – ATALANTA 3-1
    5′ Tiribocchi (A), 24′ Milito (I), 35′ Muntari (I), 78′ Chivu (I)
    INTER (4-3-1-2): Julio Cesar; Zanetti, Materazzi, Cordoba, Chivu; Mariga, Stankovic (70′ Thiago Motta), Muntari; Sneijder (46′ Cambiasso); Milito (80′ Arnautovic), Eto’o.
    A disposizione: Orlandoni, Lucio, Samuel, Quaresma.
    Allenatore: Mourinho
    ATALANTA (4-4-1-1): Coppola; Capelli, Bianco, Manfredini, Peluso; Ferreira Pinto (57′ Amoruso), Padoin, Guarente, Valdes (57′ Ceravolo); Doni (71′ Radovanovic), Tiribocchi.
    A disposizione: Rossi, Bellini, De Ascentis, Chevanton.
    Allenatore: Mutti
    Arbitro: Orsato
    Ammoniti: Bianco, Coppola, Manfredini, Capelli (A), Stankovic, Cordoba, Materazzi (I)

  • Ranieri replica a Mou: “il tuo gesto era contro le istituzioni”

    Non accenna a placarsi la polemica a distanza tra Roma e Inter sul trattamento riservato a Francesco Totti rispetto a quello di Mourinho. Alle accuse da parte nerazzurra sulla disparità di trattamento tra i pollici verso il basso di Totti e le manette di Mourinho risponde in conferenza stampa Claudio Ranieri:

    “Mi sembra giusto che siano stati usati due pesi e due misure. Uno è un gesto rivolto alle istituzioni l’altro invece ai nostri tifosi, in risposta ad uno striscione raffigurante un imperatore con i pollici verso il basso”.


    E sulla Sampdoria?

    “E’ una gara difficilissima, come lo saranno tutte da qui alla fine del campionato. Tutte. Fino all’ultimo secondo dell’ultima partita con il Chievo. Noi siamo in un buon periodo di forma e affrontiamo una squadra che e’ in un periodo altrettanto buono. Roma e Sampdoria sono le due sorprese”.

    Cassano?
    “Antonio e’ una persona stupenda. E’ un grandissimo giocatore, vale il prezzo del biglietto come Del Piero, Totti e come ora Menez“. “Francesco sta tornando ai suoi livelli di forma – dice in riferimento a capitan Totti – Vucinic è un altro campione, gioca e si diverte. Le sue qualità le sta facendo vedere a tutti, buon per noi”. Infine un pensiero anche per Menez, croce e delizia della sua gestione: “I meriti in primis sono del giocatore che ha grandi qualità e dei compagni che gli sono stati vicini. Io ho fatto solo quello che un allenatore deve fare”.

  • Balotelli chiede scusa

    Mario Balotelli chiede scusa. E’ questo l’evento più importante in casa Inter nella giornata di oggi.

    Balotelli ha affidato ad un comunicato i suoi pensieri:

    Chiedo scusa a tutti per il mio gesto di martedì sera. Quando sono entrato in campo e ho sentito i fischi della gente e le urla dell’allenatore ho perso la testa, non capivo più niente e poi alla fine mi son tolto la maglia solo per sfogare la mia rabbia. Mi dispiace di non essere riuscito a controllare la tensione e la frustrazione che da mesi mi stanno logorando“.

    Nell’allenamento fatto svolgere da Mourinho si sono presentati circa 2000 tifosi che hanno fatto sentire il loro calore ai propri beniamini (viste anche le temperature tutt’altro che primaverili ad Appiano Gentile), attesi da 2 sfide di importanza vitale, domani pomeriggio con l’Atalanta in casa per dare l’assalto alla Roma capoclassifica, e poi mercoledì appuntamento al Camp Nou di Barcellona per la semifinale di ritorno di Champions League contro i Catalani in un clima che si preannuncia infuocato come hanno fatto sapere i più importanti quotidiani spagnoli. l’Inter però non trema di fronte a queste “minacce”, anzi si stringe e si compatta con i suoi tifosi, pronta a stupire di nuovo il mondo intero, forte di una mentalità e di una personalità fino ad ora sconosciute ma che sono venute fuori nel momento migliore. Dovrebbe essere il Barcellona a temere i nerazzurri e non il contrario dopo la sonora lezione subita martedì 20. L’accesso alla finale è più che un sogno e  tutto il popolo nerazzurro vuole godersi il momento d’oro sperando in una trionfale continuazione.
    Comunque sia tra Mario Balotelli e i tifosi dell’Inter ci sono stati importanti segnali di disgelo dopo le polemiche scatenate dal gesto della maglia gettata a terra al termine di Inter-Barcellona. La contestazione nei confronti del numero 45 si è limitata ad una scritta in vernice spray verde su un cancello della Pinetina che lo invitava ad andar via e a qualche foglio con la foto dell’attaccante ed un simbolo di divieto d’accesso sopra. I tifosi hanno regalato applausi e cori a Mourinho, Milito e Zanetti, un paio di cori sono stati fatti anche per Balotelli. Al termine dell’allenamento, durata circa un’ora, l’attaccante nerazzurro uscendo dal campo ha lanciato un paio di palloni al pubblico ed è stato applaudito. E non è finita qui perchè domani il ragazzo di colore potrebbe partire titolare per scardinare in men che non si dica la retroguardia bergamasca.
    Tuttavia dopo il comunicato di Balotelli anche la Curva Nord si è fatta sentire con una lettera pubblicata sul proprio sito:

    Per noi non esisti più caro Mario, e con questa nostra lettera, ti diciamo addio. Sai bene che i fischi che ti sono piovuti sulla testa da parte di tutto lo stadio non erano il frutto di un tiro sbilenco, di un passaggio sbagliato o di un dribbling mal riuscito, ma della rabbia nel vedere dieci giocatori con la tua stessa maglia sputare sangue inseguendo gli avversari, mentre tu trotterellavi in mezzo al campo. Come avresti potuto, tu che ti appresti a diventare il giocatore più forte al mondo e che esulterai solo per un tuo gol nella finale dei Mondiali, sprecare sudore per una squadretta che si sta giocando la semifinale di Champions?. Che ci pensassero gli altri a sbattersi! E chi se ne frega se si tratta di campioni, alcuni con quasi il doppio dei tuoi anni, tutti nazionali nei rispettivi paesi e con alle spalle trionfi di cui oggi tu nemmeno ti puoi sognare“.

    I tifosi non hanno mandato giù il gesto della maglia gettata a terra al termine della semifinale di Champions League:

    Ti ricorderemo sempre, Mario, ti ricorderemo come il bamboccio che, primo (e, speriamo, ultimo) nella storia, a San Siro, si è permesso di sfilarsi la maglia e di gettarla per terra in segno di spregio. Quella stessa maglia per cui ciascuno di noi spende tempo, denaro e amore per seguirla ovunque e che tu hai avuto la fortuna di indossare. Se la società decidesse di ritirare il numero di maglia, oltre che per meriti sportivi, anche che per chi ha infangato l’immagine del club, il 45 non potrebbe più comparire sulla schiena dei nostri giocatori per i prossimi 200 anni!“.

    Nella lettera è sancita la rottura totale tra la Curva e Super Mario perchè la “scenata” di martedì è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. In più, l’atteggiamento di superiorità verso i suoi stessi compagni non è stato per niente apprezzato da nessuno. E infatti come ultimo pensiero si legge:

    Ci auguriamo solo che, al termine di questa stagione sportiva assolutamente esaltante comunque vada a finire, quando ci ritroveremo a tributare il dovuto applauso ai protagonisti, tu non abbia l’ardire di presentarti. Per noi non esisti più caro Mario“.

    Presa di posizione netta ma che speriamo non deturpi le ultime prestazioni dei nerazzurri che hanno bisogno del contributo di tutti, dai tifosi, ai giocatori alla dirigenza (che tanto ottimamente ha lavorato fino ad ora), per riuscire a centrare tutti gli obiettivi che ancora sono nel mirino dell’Internazionale! Per far sì che questa stagione entri nella storia non solo dell’Inter ma di tutto il calcio italiano!

  • Calciomercato Inter: Vargas è vicinissimo, dal Perù arrivano conferme

    Il peruviano Juan Manuel Vargas è dell’Inter. Il laterale della Fiorentina stando alle voci che arrivano dal Perù la trattativa per il passaggio sarebbero in dirittura d’arrivo. Sarebbe un colpaccio per l’Inter che metterebbe in organico un altro elemento di assoluto valore e nel momento migliore della sua carriera.

    Il costo dell’operazione si aggirerebbe sui 25 milioni di euro anche se l’Inter starebbe lavorando ad ottenere uno sconto da parte di Pantaleo Corvino magari attraverso qualche contropartita tecnica. Su Vargas, autore di una stagione straordinaria sia in Champions League che in campionato, c’era il forte interesse del Real Madrid e della Juventus.

    Per Mourinho sarebbe una valida alternativa sulla sinistra sia nel 4-2-3-1 di quest’anno che in un più prudente 4-4-2. L’Inter si dimostra ancora una volta forte nel presente ma con le idee giuste per primeggiare anche nel futuro: Ranocchia prima e Vargas ora ne sono la reale testimonianza.

  • Da Moratti a Biagio Antonacci, tutti contro Balotelli

    Da Moratti a Biagio Antonacci, tutti contro Balotelli

    E’ il giocatore più chiacchierato del momento, i suoi comportamenti non piacciono ai suoi tifosi ne ai compagni di squadra e ne tantomeno al presidente che lo considera come una sua creatura. Stiamo parlando di Mario Balotelli: beccato dal pubblico di San Siro fin dal suo ingresso in campo durante la semifinale di Champions League giocata contro il Barcellona, l’attaccante, al fischio finale del direttore di gara, anzichè andare a festeggiare l’impresa appena compiuta con il resto dei compagni, si è tolto la maglia gettandola sul terreno di gioco infilandosi subito negli spogliatoi rivolgendo ai tifosi frasi poco educate dettate dall’eccessivo nervosismo accumulato.

    Sul suo gesto poco disciplinato sono intervenuti il presidente nerazzurro Massimo Moratti Prenderemo sicuramente provvedimenti“, l’ad Ernesto PaolilloUn gesto da condannare, le scuse si fanno subito e non dopo un pò” passando per il tecnico Josè MourinhoStasera è successa una cosa che è brutta, dobbiamo essere un gruppo unito” ma non solo. Sulla questione sono intervenuti anche addetti ai lavori e personaggi del mondo dello spettacolo. L’ex dg della Juventus Luciano Moggi divide le colpe “Sono tutti colpevoli, giocatore, allenatore e società. Balotelli deve scendere dalla pianta e capire che bisogna camminare coi piedi per terra, l’Inter non lo ha saputo gestire, Mourinho in particolare“, l’attaccante del Palermo Fabrizio Miccoli lo assolve per metà “E’ un ragazzo giovane, appena entrato si è sentito fischiare da tutto lo stadio ed ha reagito. Ritengo che sia un grande campione, ma questi gesti in pubblico è meglio non farli“, il giornalista di fede nerazzurra Enrico Mentana non ci va leggero “Il comportamento di Balotelli è indifendibile” a cui fa eco la campionessa olimpica di nuoto Federica PellegriniDeve crescere ma deve capire l’importanza e il rispetto di vestire i colori di una squadra“. Stessi umori dal mondo della musica dove il super tifoso interista Biagio Antonacci lo critica aspramente “Uno che getta via la maglia per cui gioca e viene pagato, non dovrebbe più indossarla per rispetto dei tifosi“.

  • Mourinho prolunga fino al 2013: Addio Real

    Mourinho al Real?, oppure al Chelsea di Ancelotti? Se n’è  sempre parlato , ma indiscrezioni dicono che trattasi di un ipotesi molto difficile, perchè l’allenatore portoghese è molto vicino al rinnovo offerto da Moratti fino al 2013. Saranno certamente contenti i tifosi interisti, che hanno dovuto sentire probabili voci di un suo addio, proprio quando il Portoghese ha incominciato a dare la sua impronta in champions, motivo per il quale è stato chiamato.

    Ci ha pensato Moratti ad interrompere queste voci di mercato che davano una probabile partenza del tecnico lusitano al Real Madrid di Florentino Perez al posto di Pellegrini, quest’ ultimo contestato da tutto l’ambiente perchè considerato protagonista di una stagione più che fallimentare. A quanto pare Mourinho è stanco dell’Italia, dei media, ma non dell’ambiente narazzurro dove starebbe pensando di non arrendersi e di portare il club nerazzurro a vincere tutto.

    Il tecnico avrà carta bianca anche sul mercato, cosa che lui ha sempre voluto, ma non solo per le entrate ma anche su rinnovi. Quello di Zanetti è stato accolto con molta euforia non solo da parte del tecnico ma anche di tutto lo staff e società. Molti nomi da Inter, ma quello che importa per i tifosi è il prolugamento di Mourinho, che vorrebbe dire anche il prolungamento di un ciclo.

  • Barcellona – Inter: la stampa iberica accusa Mourinho “era socio di Berenquença”

    Gli errori dell’arbitro portoghese Berenquença non sono andati giù al Barcellona e se Pep Guardiola ha preferito mantenere un profilo basso evitando di parlare degli episodi e concentrandosi sulla gara di ritorno la stampa iberica e sopratutto quella catalana non hanno adottato la stessa tattica.

    Pesanti accuse verso l’Inter e sopratutto verso i suoi portoghesi Mourinho e Figo. Chi va giù pesante è il quotidiano Sport che parla di un amicizia di vecchia data tra Josè Mourinho e Berenquença nata agli inizi della carriera del tecnico e consolidata con la presunta gestione in società di un ristorante.

    Accuse anche per Luis Figo stranamente in panchina per la sfida contro il Barcellona come delegato di campo dell’Inter e per i giornali spagnoli proprio per sfruttare l’ascendente dell’odiato ex sui connazionali.

    Il Camp Nou si preannuncia più caldo del solito e ci vorrà la migliore Inter per non cadere nel tranello che gli spagnoli stanno architettando con una forte spinta mediatica.

  • L’Inter ad un passo dal sogno Madrid

    L’Inter ad un passo dal sogno Madrid

    Ieri a ricordarlo prima della partita è stata la coreografia spettacolare della curva nord nerazzurra: “Andiamo insieme a Madrid”. La curva nord ci crede e ci ha sempre creduto e si articola in una coreografia che parla da se, che ha il sapore di un invito che attendi da tempo, troppo tempo. Perchè sì, anche i tifosi sono convinti che dopo a doppia vittoria sul Chelsea l’Inter in campo europeo è cambiata, ormai vecchi ricordi, lontani, quelli che vedevano l’Inter in difficoltà anche contro l’Anorthosis di Cipro. Ci hanno creduto, ed hanno ottenuto la vittoria, i tifosi con la voce ed i giocatori con cuore e polmoni, hanno ottenuto tutto quello che meritavano, una vittoria schiacciante che sancisce al meglio una grande serata per la squadra di Mourinho.

    A cercare di rovinare la festa ci ha pensato Pedro Rodriguez, enorme talento Catalano, che nonostante la sua piccola età, ha già segnato in tutte le competizioni. Ci ha pensato Wesley Sneijder che per un attimo si è trasformato da rifinitore a finalizzatore, da grande centrocampista  bomber di razza, ha riportato sottocontrollo la situazione, che alla fine del primo tempo si è conclusa in parità. Prima Maicon poi Milito hanno steso definitivamente Messi e compagni che disperatamente negli ultimi 10 minuti hanno cercato di tentare il goal del 3-2, ma ormai era troppo tardi, un Inter in grande serata ha saputo gestire la situazione al meglio, riuscendo ad arginare qualunque affondo offensivo del Barca, sfruttando allo stesso tempo i favorevoli contropiedi.

    I veri “Marziani” sono i nerazzurri che sono riusciti a devastare la compagine Blaugrana fino ad ora considerata imbattibile,inarginabile, in una sola parola impossibile.  Infatti i Blaugrana dovunque hanno imposto il loro gioco, dovunque sono andati a segno con una facilità disarmante, neanche lo strepitoso Chelsea di Hiddink a confronto con un Barcellona in guiornata sfavorevole, era riuscito nel K.O, ma questa Inter è degna di averla battuta e di giocarsela al ritorno.

  • Inter – Barcellona, “rapina portoghese” la stampa iberica accusa Benquerença

    Digerire una sconfitta è difficile per tutti e anche il Barcellona pluridecorato fa fatica a digerire la lezione di ieri sera a San Siro. Se Pep Guardiola è riuscito a mantenere il suo self control evitando di parlare di Olegario Benquerença, arbitro della partita limitandosi a fare i complimenti all’Inter, Xavi ha avuto un brutto diverbio con José Mourinho nel tunnel degli spogliatoi.

    L’Inter per almeno 75′ ha dato una lezione di calcio al Barcellona ma purtroppo sul risultato finale pesano le sviste arbitrali in occasione del gol di Milito e su due episodi da rigore in area nerazzurra. La stampa spagnola questa mattina non ci sta: El Mundo Depotivo titola “Rapina” in prima pagina e poi rincara la dose con un titolone a pagina 2 e 3 “Rapina alla portoghese”. “Furto all’italiana” per Sport.

    Su tutt’altra posizione il madrileno Marca che esalta l’Inter e Mourinho “Mourinho più vicino al Bernabeu” chiaro riferimento alla finale ma sopratutto alla prossima destinazione del tecnico portoghese.