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  • Milan, Kakà pronto a tornare in rossonero

    Milan, Kakà pronto a tornare in rossonero

    Kakà è un giocatore rimasto nel cuore ai tanti tifosi del Milan. Il suo addio fu una botta terribile da digerire e il tutto avveniva a poco tempo di distanza da un altro addio illustre, quello di Shevchenko. Già l’ucraino fu ceduto al Chelsea per una somma altissima e il brasiliano rischiava seriamente di seguirlo in Premier, sponda Manchester City. Un intervento di Berlusconi bloccò la trattativa per la gioia dei rossoneri ma il tutto era solo rimandato di qualche mese perchè a fine stagione ecco la tanto temuta separazione. I ricconi del Real Madrid offrono una cifra irrifiutabile che la dirigenza rossonera accettano senza troppo dannarsi. C’è però da dire che Kakà non si è mai calato a trecentosessanta gradi nell’universo spagnolo. Numerose le partite del brasiliano sottotono che hanno costretto Mourinho addirittura a relegarlo in  panchina per certe sfide. La pressione a Madrid, negli anni del mercato faraonico che portò numerose stelle nella capitale spagnola, era altissima anche perchè la vittoria con una formazione così forte doveva essere scontata.

    Kaka pronto a tornare a "casa" | ©Jasper Juinen/Getty Images
    Kaka pronto a tornare a “casa” | ©Jasper Juinen/Getty Images

    MAL DI SPAGNA – Invece, con grande rammarico dei blancos, il Real Madrid riuscì a vincere meno del previsto tanto da ritenere un fallimento quella campagna, visti i milioni di euro spesi. Kakà è considerato essere uno di quei giocatori che più ha deluso le aspettative. Fra la pubalgia, le gare giocate malissimo e gli screzi con Mourinho, pochissime le gioie del brasiliano con la maglia del Real Madrid. Già quest’estate il Milan si era fatto avanti per riportare il figliol prodigo a Milano ma lo stipendio troppo alto del giocatore aveva fatto saltare tutto. Il Real inoltre non intendeva svendere i suoi campioni: casomai vendere ma non regalare. Niente prestiti come avrebbe voluto il Milan. A distanza di pochi mesi ecco la clamorosa indiscrezione: Kakà potrebbe tornare al Milan. Il motivo? Ieri il brasiliano è stato visto a Milano assieme ad alcuni suoi ex compagni rossoneri e i contatti fra lui e la società di via Turati sembrano infittirsi.

    CON ROBINHO – La prova più eclatante che farebbe pensare ad un avvicinamento fra il Milan e lo stesso KaKà sarebbe  la presenza dello stesso brasiliano in quel di Milano assieme a Robinho, suo grande amico, e altri giocatori rossoneri. Galliani continua però a smentire il tutto per via dell’ingaggio troppo alto del giocatore. Sarà un bluff di mercato o è veramente così? E’ presto per dirlo ma qualcosa sembra muoversi.

  • Josè Mourinho: “Un giorno tornerò ad allenare in Inghilterra”

    Josè Mourinho: “Un giorno tornerò ad allenare in Inghilterra”

    Josè Mourinho ha parlato espressamente del suo futuro. L’Inghilterra sembra essere la terra del ritorno dello Special One viste e considerate le sue frasi. Come riporta il sito SportMediaset.it: “In Inghilterra si sente la vera passione per il gioco. Mi è piaciuto allenarvi dal primo fino all’ultimo giorno. E’ stata la mia prima esperienza al di fuori del Portogallo. Ero ancora un allenatore molto giovane quando sono arrivato, ma non ci potrebbe essere un posto migliore dove andare. So che un giorno tornerò, perché il calcio inglese significa molto per me“. Mourinho ha potuto affermare ciò durante un video messaggio fatto per celebrare il centocinquantesimo anniversario della “Football Association” e la frecciatina scagliata alla dirigenza del Real Madrid mai era stata più chiara. Perchè un allenatore vincente come Mourinho dovrebbe lasciare la Spagna, in particolare la panchina delle merengues, una delle corazzate dell’Europa contemporanea?

    Josè Mourinho | ©  Denis Doyle / Getty Images
    Josè Mourinho | © Denis Doyle / Getty Images

    STAGIONE DISASTROSA – Rispondendo dettagliatamente alla domanda di prima, Mourinho avrebbe più di un motivo per cui lasciare la Liga. Intanto le mancate vittorie di certe competizioni, obiettivi fortemente voluti dalla società, volatilizzati in favore degli acerrimi rivali del Barcellona. In due stagioni con il Real Madrid, escludendo quella in corso, Mourinho non è riuscito a vincere la Champions League, vera e propria fissazione del club madrileno. In compenso, moltissimi sono stati i milioni spesi dalla società per mettere a disposizione dello Special One una rosa di primissimo livello, anzi forse dal punto di vista dei nomi, la più forte del mondo. Mourinho è riuscito però “solo”, si fa per dire, a portare a casa un campionato spagnolo, una coppa e una supercoppa di Spagna. Sicuramente non quanto auspicato dai dirigenti. Guardando poi la stagione in corso ci sarebbe da mettersi le mani nei capelli: terza forza in campionato a ben 17 punti dal Barcellona. C’è però ancora la Champions da disputare e chissà che Mou non voglia regalare al Real la coppa tanto desiderata prima di tornare in Inghilterra.
    Un altro motivo per cui lo Special One potrebbe salutare la Spagna è il dissidio avuto di recente con i tifosi: dalle polemiche su Casillas lasciato in panchina alle varie polemiche di ogni sorta. Non tira un buon vento per Mourinho in Spagna.

    CHELSEA – Come detto, Mourinho potrebbe presto tornare ad allenare un club della Premier League. Chi? Il “Guardian” fa sapere che ci sarebbe addirittura già un accordo fra lo stesso portoghese e Roman Abramovich per far tornare Mou sulla panchina del Chelsea.  Rafa Benitez, attuale allenatore dei Blues, farebbe bene a guardarsi le spalle da un’ombra molto ingombrante. Il “Daily Express” la pensa invece in modo diverso: lo Special One tornerebbe sì in Inghilterra ma andrebbe a sostituire Ferguson sulla panchina del Manchester United qualora il longevo allenatore dei Reds Devils si ritirasse. I più nostalgici parlano anche di un eventuale ritorno in Italia sulla panchina dell’Inter, squadra ancora amata dallo stesso Mourinho ma puntuali sono arrivate le smentite. Indiscrezioni o meno, Josè Mourinho ha lanciato il suo messaggio, ora non resterà che attendere per capire dove possa sedere il portoghese.

     

  • José Mourinho “pinocchio” sull’assenza al Pallone d’oro

    José Mourinho “pinocchio” sull’assenza al Pallone d’oro

    Devo preparare al meglio la partita di Coppa del Re in programma mercoledì contro il Celta Vigo” aveva detto. Ed invece era da tutt’altra parte. Una nuova raffica di polemiche investe il tecnico del Real Madrid Josè Mourinho, reo di aver disertato la serata di gala nella quale veniva assegnato il Pallone d’Oro oltre al titolo di miglior allenatore con una scusa rivelatasi poi infondata. Un giornalista del quotidiano sportivo As infatti ha pizzicato il tecnico portoghese nel quartiere di Hortaleza, intento ad osservare gli allenamenti del figlio. “Mourinho ha mentito” recitava la prima pagina del celebre giornale spagnolo, con la foto del tecnico insieme alle due guardie del corpo che hanno cercato, invano, di nasconderlo quando si sono accorti della presenza del cronista.

    Jose Mourinho
    Josè Mourinho © Jasper Juinen/Getty Images

    Mourinho era stavo invitato alla cerimonia di Zurigo poiché in nomination per il premio di miglior allenatore del 2012, vinto poi dal ct spagnolo Vicente Del Bosque. Se la scusa di voler preparare al meglio la sfida di Coppa, cosa poco credibile vista la modesta caratura dell’avversario, aveva fatto intuire ai tanti un forfait volontario da parte del portoghese, lo scoop del giornalista spagnolo ha dato quella conferma che mancava e ha mandato su tutte le furie il presidente dei madrileni Florentino Perez, il quale a quanto pare è stanco dell’ennesimo sgarbo nei suoi confronti da parte di Mourinho.

    Un altro passo in avanti dunque verso un divorzio che appare inevitabile a fine stagione, anche se tra campionato fallimentare, primo turno di Champions League superato con qualche difficoltà di troppo e continui affronti, non è escluso a questo punto un eventuale ribaltone a stagione in corso. Mourinho tuttavia non crede a questa ipotesi, complice una clausola nel suo contratto che condannerebbe il Real Madrid al pagamento di una somma cospicua. Ma si sa, la pazienza ha sempre un limite.

  • Il Barça cala il poker nel derby. Cristiano Ronaldo salva Mou

    Il Barça cala il poker nel derby. Cristiano Ronaldo salva Mou

    Con l’inizio del nuovo anno, torna anche la Liga Spagnola. La diciottesima giornata non regala grosse sorprese se non il pareggio esterno dell’Atletico Madrid contro il Maiorca, in piena bagarre per non retrocedere nella Liga Adelante. Le due big vincono e regalano spettacolo. Il Barcellona disintegra nel derby l’Espanyol per 4-0. In rete il solito Leo Messi, che alla prima gara dell’anno, già punta a superare il record di gol segnati in un anno solare. Completano il tabellino dei marcatori Xavi e Pedro (doppietta). Da segnalare il ritorno in panchina di Vilanova, dopo l’operazione per la rimozione di un tumore. Il Real Madrid vince a fatica in casa contro il Real Sociedad. L’espulsione del portiere Adan (preferito ancora una volta a capitan Casillas) dopo appena sei minuti di gioco cambia l’evolversi della gara.

    Ci pensa il solito Cristiano Ronaldo a togliere le castagne dal fuoco per i blancos con una doppietta. 4-3 il risultato finale e 2 punti racimolati ai cugini dell’Atletico.

    Futuro lontano da Madrid per Mourinho © PEDRO ARMESTRE/AFP/Getty Images
    Futuro lontano da Madrid per Mourinho © PEDRO ARMESTRE/AFP/Getty Images

    Protesta – Per Mourinho sono tempi duri a Madrid. Il pubblico del Santiago Bernabeu ha chiesto a gran voce il licenziamento del tecnico portoghese, a causa del suo carattere troppo duro e di alcune decisioni che hanno infastidito il tifo merengues (vedi la decisione di far partire per la seconda giornata consecutiva Casillas dalla panchina a favore di Adan). Continua il feeling tra l’ex allenatore dell’Inter e il Psg, anche se per la stagione prossima il futuro potrebbe essere inglese (con le due squadre di Manchester pronte a darsi battaglia per lo Special One).

    Il ritorno – Dopo una sola giornata di stop, torna in panchina il tecnico Vilanova, accolto da un forte applauso dal Camp Nou. La sua battaglia personale non è ancora finita, ma al momento può tornare regolarmente ad allenare la sua squadra e seguirla durante le partite. La vittoria per 4-0 non fa più notizia invece, vista la forza dei blaugrana.

    Lotta Champions – Clamorosa sconfitta esterna del Malaga contro il Deportivo la Coruna per 1-0. I ragazzi di Pellegrini non riescono a superare la difesa del Depor e si fanno raggiungere in classifica dal Betis, vittorioso in trasferta contro il Real Saragozza. Rimane in scia invece il sorprendente Levante, che dopo aver conquistato l’accesso all’Europa League nella scorsa stagione, tenta di ripetersi anche in questo campionato, con la possibilità di lottare per un posto in Champions. I rossoblu superano in rimonta l’Athletic Bilbao per 3-1. I cugini del Valencia, un po più staccati raccolgono tre punti importantissimi in casa del Granada, decisiva la rete di Piatti a otto minuti dalla fine.

    Chiusura – La diciottesima giornata si concluderà quest’oggi con la sfida di centro classifica Rayo Vallecano-Getafe.

    Risultati 18esima giornata
    Real Saragozza – Betis 1-2 — 44′ Castro (B), 58′ rig. Molinari (B), 77′ Montanes (S)
    Levante – Athletic Bilbao 3-1 — 6′ Aduriz (A), 26′ Lell (L), 45′ Iborra (L), 69′ El Zhar (L)
    Granada – Valencia 1-2 — 50′ Angulo (G), 60′ Jonas (V), 82′ Piatti (V)
    Deportivo la Coruna – Malaga 1-0 — 57′ Pizzi (D)
    Siviglia – Osasuna 1-0 — 63′ Spahic (S)
    Celta Vigo – Valladolid 3-1 — 9′ e 31′ rig. Aspas (C), 12′ rig. Bueno (V), 52′ Lopez (C)
    Real Madrid – Real Sociedad 4-3 — 2′ Benzema (R), 9′, 40′ e 76′ X.Prieto (RS), 35′ Khedira (RM), 68′ e 70′ Ronaldo (R)
    Barcellona – Espanyol 4-0 — 10′ Xavi (B), 16′ e 27′ Pedro (B), 29′ Messi (B)
    Maiorca – Atletico Madrid 1-1 — 72′ Raul Garcia (A), 87′ Kevin (M)

    Classifica alla 18esima giornata
    Barcellona 52; Atletico Madrid 41; Real Madrid 36; Malaga 31, Betis 31; Levante 30; Valencia 27; Real Sociedad 25, Rayo Vallecano 25*; Getafe 24*; Valladolid 22, Saragozza 22, Siviglia 22; Athletic Bilbao 21; Celta Vigo 18; Granada 16, Maiorca 17, Espanyol 15, Deportivo La Coruna 15; Osasuna 14.

    * Una partita in meno

  • Stramaccioni gli apre le porte, Sneijder le chiude. Vuole la cessione

    Stramaccioni gli apre le porte, Sneijder le chiude. Vuole la cessione

    Bye bye Milano. E’ tempo di saluti per Wesley Sneijder e consorte. Nonostante l’apertura totale di Stramaccioni per l’ex trequartista del Real Madrid, pronto a convocarlo e dargli una maglia da titolare per l’inizio del nuovo anno, l’olandese ha deciso di lasciare la Pinetina. E dove sta la novità? Forse, finalmente si è sbilanciato nettamente sulla sua posizione. Se nel recente passato, i suoi umori, i suoi pensieri e la sua rabbia uscivano fuori tramite i tweet della moglie, stavolta le dichiarazioni sono arrivate direttamente dal numero 10 dell’Inter “meglio andare via a gennaio”, frase che non lascia alcun dubbio sulla volontà di Sneijder. Vuole lasciare la formazione nerazzurra nel prossimo mese anche se aggiunge che, essendo sotto contratto fino al 2015 potrebbe essere costretto a rimanere nella Milano interista controvoglia.

    Rimane quindi il rapporto di tensione tra l’Inter e il giocatore. Vuole andar via a gennaio, altrimenti rimarrà in squadra senza però accettare nessuno sconto sull’ingaggio.

    Sneijder vuole andar via dall'Inter a gennaio © VINCENZO PINTO/AFP/GettyImages
    Sneijder vuole andar via dall’Inter a gennaio © VINCENZO PINTO/AFP/GettyImages

    Le pretendenti – La dirigenza nerazzurra a questo punto dovrà cercare acquirenti per il cartellino del giocatore. Il Psg si è tirato indietro con le parole del tecnico Carlo Ancelotti che ha chiuso il mercato dei parigini con l’arrivo di Lucas Moura dal San Paolo. Il Tottenham sembrava un’ottima chance per l’olandese ma le parti sembrano lontane e Sneijder preferirebbe una società più importante per poter conquistare nuovi titoli. Rimangono le due opzioni Manchester United e Real Madrid. Il manager degli inglesi, Alex Ferguson, ha sempre mostrato una certa stima nei confronti del numero 10 interista e il costo piuttosto vantaggioso (si parla di 15 milioni) potrebbe spingere i Red Devils a provare il colpaccio. La situazione in Spagna è diversa. Mourinho vorrebbe allenare nuovamente l’olandese, ma il suo futuro sulla panchina delle merengues è in bilico, quindi difficilmente la dirigenza effettuerà un’offerta per il giocatore.

    E il City pigliatutto? Rimane nascosto. Mancini lo apprezza, ma anche la panchina del tecnico italiano inizia a traballare.

  • Cristiano Ronaldo non rinnova, Real Madrid in pericolo

    Cristiano Ronaldo non rinnova, Real Madrid in pericolo

    Cristiano Ronaldo non rinnova il contratto con il Real Madrid. E’ di questa mattina la bomba di calciomercato pubblicata dal quotidiano iberico As, che attraverso le parole del giornalista Manu Sainz afferma che il numero 7 dei Blancos ha deciso di non prolungare il proprio contratto in essere con il club madrileno, che avrà come termine naturale la stagione 2014-2015.

    Fra due anni quindi l’avventura spagnola di Ronaldo, in un modo o nell’altro, terminerà. Resta da capire se il Real Madrid vorrà privarsi del calciatore già al termine di questa stagione oppure se aspetterà fino all’estate del 2014, augurandosi in un dietrofront del portoghese per quella data rispetto allo stato attuale delle cose, che vede CR7 un corpo estraneo all’interno dello spogliatoio Real.

    Il giornalista di As conferma quanto trapelato in queste settimane, ovvero di un Ronaldo triste non per i soldi ma per ben altri motivi, contingenti verosimilmente ad uno spogliatoio sempre più compatto contro il connazionale Mourinho, anche lui vicino all’addio.

    Cristiano Ronaldo al passo d'addio | ©Jorge Guerrero/AFP/Getty Images
    Cristiano Ronaldo al passo d’addio | ©Jorge Guerrero/AFP/Getty Images

    E non è difficile ipotizzare un prossimo futuro ancora insieme per Mourinho e Cristiano Ronaldo, con il Psg che resta ancora oggi una valida alternativa per i due portoghesi all’indomani della loro dipartita dalla Spagna, sia che Ancelotti vinca o meno la Ligue 1.

    Non vanno però dimenticate le parole di ampia stima da parte di Sir Alex Ferguson nei confronti dello stesso Ronaldo, prossimo avversario in Champions League nell’ottavo di finale più intrigante del torneo.

    E nemmeno vanno sottovalutate le dichiarazioni rilasciate dal terzino sinistro dei Red Devils Patrice Evra, il quale ha rivelato di aver mantenuto un grande rapporto con il suo vecchio compagno di squadra con cui si sente quotidianamente.

    La pista che porta al Manchester United però potrebbe non reggere dal punto di vista economico, visto e considerato che Ronaldo non andrà via dal Real Madrid per meno di 80-90 milioni di euro. Per questo motivo, tra lo United e il Psg, i favoriti restano ancora i francesi.

  • E’ tempo di sorteggio. Ecco cosa rischiano le italiane

    E’ tempo di sorteggio. Ecco cosa rischiano le italiane

    Milan, Juventus, Inter, Lazio e Napoli incrociano le dite e si aspettano un bel regalo di Natale dal sorteggio dell’urna di Nyon. Domani alle 11:30 ci sarà infatti l’ultimo sorteggio dell’anno per determinare gli accoppiamenti per gli ottavi di Champions League mentre alle 14 si scopriranno gli accoppiamenti per i sedicesimi di Europa League.Il sorteggio previsto inizialmente il 13 dicembre è slittato al 20 per problemi organizzativi allungando così l’attesa e il toto sorteggio.

    Se è scontato dire che ad un ottavo di Champions League non ci sono squadre materasso è altrettanto vero che evitare una big può render più agevole il percorso verso la finale per Milan e Juventus. Per i bianconeri, giunti primi nel proprio girone, l’avversario da evitare è senza dubbio il Real Madrid di Mourinho le altre invece sembrano tutte alla portata della Vecchia Signora. Celtic e Galatasaray sulla carta invece sono le due squadre “materasso” che proietterebbero la Juventus già ai quarti.

    Le possibili avversarie della Juventus agli ottavi di Champions League saranno Porto, Arsenal, Real Madrid, Valencia, Celtic e Galatasaray.

    In casa Milan invece ogni accoppiamento nasconde delle insidie diverse.Quelle da evitare sicuramente sono Barcellona e Manchester United che obiettivamente sembrano averne di più dei rossoneri. Suggestivo e difficile è invece lo scontro contro il Paris Saint Germain degli ex Ibrahimovic, Thiago Silva, Leonardo e soprattutto Carlo Ancelotti.

    Le possibili avversarie del Milan agli ottavi di Champions sono Schalke 04, Borussia Dortmund, Bayern Monaco, Manchester United, Barcellona, e Paris Saint Germain.

    In Europa League solo la Lazio è testa di serie e si eviterà il confronto con il Chelsea. Sparta Praga, Basilea o BATE Borisov sono le che sognano i tifosi mentre la rivincita contro lo spauracchio Atletico Madrid sarebbe meglio rimandarlo alle fasi successive.

    Le possibili avversarie della Lazio ai sedicesimi di Europa League sono Bate Borisov, Ajax, Basilea, Newcastle, Liverpool, Sparta Praga, Levante, Atletico Madrid, Dinamo Kiev, Zenit, Stoccarda, Borussia Monchengladbach o Bayer Leverkusen.

    E’ concreto il rischio Chelsea per Napoli e Inter. I partenopei furono estromessi dai Blue nella scorsa stagione di Champions League mentre l’Inter ritroverebbe da avversario un Benitez con il dente avvelenato. Decisamente più piacevole la prospettiva di incontrare il Genk, la Steaua Bucarest o il Viktoria Plzen.

    Le possibili avversarie del Napoli ai sedicesimi di Europa League Chelsea, Benfica, Liverpool, Lione, Hannover, Olympiakos, Rubin Kazan, Fenerbahce, Cluj, Steaua, Bordeaux, Metalist, Viktoria Plzen e Genk

    Le possibili avversarie dell’iInter ai sedicesimi di Europa League sono Olympiacos, Cluj, Benfica, Chelsea, Genk, Fenerbache, Lione, Bordeaux, Steaua Bucarest, Viktoria Plzen, Metalist, Dnipro, Anzhi, Hannover.

  • Con Mourinho al Psg via libera al valzer delle panchine

    Con Mourinho al Psg via libera al valzer delle panchine

    La notizia proviene dal quotidiano spagnolo As, ed è di quelle davvero clamorose. Nella prossima stagione potremmo assistere ad uno scambio di poltrone che nemmeno in Italia siamo abituati a conoscere. Il punto centrale di tutta la vicenda ruota intorno a Josè Mourinho. Il tecnico portoghese è dato in partenza già da tempo. Tuttora resta da capire dove andrà ad allenare. Esclusa la Spagna a priori, restano Premier League, Francia e Italia. Anche la Serie A per la verità non sembra più rientrare nei piani dello Special One. Il cerchio si restringe così a Premier e Ligue 1. Ad oggi Mourinho viene accostato con discreta costanza alla panchina del Paris Saint Germain, dove incontrerebbe nuovamente Zlatan Ibrahimovic e forse Wesley Sneijder.

    INTRECCI PERICOLOSI– Qualora Mourinho diventasse il nuovo tecnico del Psg al termine di questa stagione, scatterebbe un effetto domino di proporzioni mai viste. Chi può prendere il suo posto al Real Madrid? Marca dice Wenger, che è ai ferri corti con l’Arsenal dopo 16 anni di onorato servizio. Wenger sarebbe anche tra i tecnici preferiti dai tifosi spagnoli per un ipotetico successore di Mourinho. Insieme al francese ricordiamo che anche l’attuale commissario tecnico della Germania Low figura come candidato alla panchina dei Blancos per la stagione 2013-2014.

    Real Madrid Training And Press Conference
    Josè Mourinho fa scatenare l’inferno | ©Alex Livesey/Getty Images

    E ANCELOTTI? – E Carlo Ancelotti invece? Se realmente venisse scalzato da Josè Mourinho, il tecnico di Reggiolo non avrebbe difficoltà a trovare un altro incarico prestigioso. Tenendo sempre calda la pista Real, l’ex allenatore rossonero potrebbe ritornare in Inghilterra, dove può vantare numerosi estimatori, e “scegliere” tra Manchester City e gli stessi Gunners. Appare però credibile anche un suo clamoroso tuffo nel passato che lo porterebbe ad insediarsi nuovamente in quel di Milanello e iniziare da capo un nuovo ciclo raccogliendo l’eredità di Massimiliano Allegri.

    BOOKMAKERS – Anche i bookmakers sono d’accordo. In Inghilterra infatti le agenzie di scommesse assegnano virtualmente allo Special One la scottante panchina del Psg. Mourinho nelle quote ha scavalcato quello che fino a ieri era dato come favorito per la successione di Ancelotti a Parigi, ovvero Arsene Wenger.

    CAMPAGNA ACQUISTI TELEFONICA – Sempre dalla Spagna arrivano ulteriori indiscrezioni che confermano il passaggio ormai prossimo di Josè Mourinho al Psg, indiscrezioni secondo le quali il portoghese si sentirebbe addirittura con la dirigenza francese per discutere le prossime mosse da attuare durante la campagna acquisti estiva, che si preannuncia faraonica come quella dell’estate 2012, con gli arrivi di Ibra, Thiago Silva, Lavezzi e Verratti.

    ADDIO REAL – La cosa che pare ormai assodata è che Josè Mourinho lascerà la Spagna al 99,9%. L’ultimo strappo, forse definitivo, all’indomani della sconfitta in Copa del Rey, quando il portoghese ha tenuto a battesimo una conferenza stampa di fuoco, sparando a zero sui giocatori del Real, sostenendo come tanti titolari non volessero nemmeno scendere in campo per la trasferta di Vigo. Parole che fortificano la sensazione che tra lo spogliatoio dei Blancos e il tecnico Josè Mourinho i rapporti sono ai minimi termini, se non del tutto terminati.

  • Mourinho via dal Real, il portoghese confessa “Voglio nuovi stimoli”

    Mourinho via dal Real, il portoghese confessa “Voglio nuovi stimoli”

    E’ più di un indizio ormai, Mourinho via dal Real sta diventando sempre più una certezza. L’ennesimo capitolo, l’ennesimo solco tracciato fra lui e il club madridista, si è registrato nella giornata di ieri, quando il portoghese ad una radio di Capo Verde ha confessato come per andare avanti abbia bisogno sempre di stimoli nuovi. D’altronde è sempre stato così per Mourinho, e lo sarà con ogni probabilità anche al termine di questa stagione, iniziata come peggio non poteva sulla panchina del Real Madrid. Dopo il titolo conquistato lo scorso anno, Josè Mourinho pare aver perso le redini dello spogliatoio merengues, da sempre il casus belli di qualunque avversità affrontata dal vate di Setubal nella sua avventura a Madrid, che a giugno del 2013 verosimilmente conoscerà la parola fine.

    SEMPRE AL TOP– Dichiarazioni che non devono sorprendere più di tanto quelle di Mourinho, che ha dimostrato negli anni passati di fondare tutti i suoi più grandi successi attraverso uno spogliatoio forte e compatto, capace di remare in un’unica direzione, quella del successo ad ogni costo. E’ stato così al Porto, è stato così al Chelsea, e infine all’Inter, dove per sua stessa ammissione ha centrato il capolavoro. Al Real invece questo dettaglio fondamentale è sembrato spesso mancare, e soltanto il talento di Cristiano Ronaldo e la crisi di “fame” dell’ultimo Barcellona di Guardiola ha consentito a Mourinho di ottenere il successo nella Liga dello scorso anno.

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    Il navigatore lusitano Josè Mourinho | ©PHILIPPE MARCOU/AFP/Getty Images

    LA METAFORA – Suggestiva poi la metafora utilizzata dal tecnico del Real Madrid per spiegare la propria mentalità, quelle che sono state e che continueranno ad essere le sue ambizioni: “ho lo spirito dei navigatori portoghesi, mi piace sperimentare cose nuove in posti diversi”. Più chiaro di così.

    L’ULTIMA IMPRESA – Mourinho prima di andare via dal Real è chiamato all’ultima impresa spagnola, cercare di vincere la Champions League, la decima per il club madrileno. Lascerà con un trofeo, quello più importante, come d’altronde ha quasi sempre fatto, oppure andrà via dal Real dopo una stagione targata zero tituli?

  • Real Madrid, Ancelotti e Loew in pole per il dopo Mourinho

    Real Madrid, Ancelotti e Loew in pole per il dopo Mourinho

    C’è anche Carlo Ancelotti per la panchina del Real Madrid all’indomani della notizia rilanciata da Marca relativa al divorzio tra Mourinho e i Blancos a fine stagione. E’ lo stesso quotidiano spagnolo in edicola questa mattina a rilanciare l’ipotesi Don Carlos per il prossimo anno, quando appunto il vate di Setubal sarà lontano dalla penisola iberica. Marca dà ormai già per conclusa l’avventura di Mourinho al Real Madrid, a causa dell’insanabile frattura tra il tecnico e lo spogliatoio, e l’amore mai scoccato tra Mou e il presidente Florentino Perez. Il numero uno dei Blancos così starebbe già pensando al prossimo allenatore del Real Madrid, individuando in Carlo Ancelotti l’identikit perfetto per gestire il caldo spogliatoio del Bernabeu, capitanato dall’inossidabile Iker Casillas.

    DALLA FRANCIA– D’altronde non è la prima volta che il nome di Ancelotti viene accostato alla panchina del Real Madrid. Già in passato infatti l’ex tecnico del Milan fu vicino ai campioni di Spagna, salvo poi scegliere l’Inghilterra e la Premier League. Adesso che è in Francia, Ancelotti sta vivendo uno dei periodi più difficili da quando allena. La squadra non pare seguire le linee guida del tecnico di Reggiolo, ed è anche per questo motivo che Le Parisien sostiene da giorni come l’avventura di Ancelotti in Francia possa concludersi anche prima del termine della stagione, senza che Carlò abbia mai vinto nulla sulla panchina del Psg.

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    Anche Ancelotti nella rosa dei candidati alla successione di Mourinho per la panchina del Real Madrid | ©FRANCK FIFE/AFP/Getty Images

    ANCHE LOEW – In lizza per la panchina del Real Madrid c’è però anche il tedesco Loew, attuale ct della Nazionale tedesca. Sempre secondo il quotidiano Marca, Loew detiene quei requisiti necessari per sedere sulla panchina del Bernabeu, sopratutto per via del calcio offensivo che regala con la Germania da parecchi anni ormai.

    INTANTO MOURINHO – Nel frattempo Mourinho usa l’arma dell’ironia per allontanare le voci di un suo possibile addio al Real al termine della stagione in corso, dicendo come il suo futuro sia Real Madrid-Ajax, e di rivolgersi al direttore di Marca per qualsiasi altra domanda.