Tag: josè mourinho

  • Mourinho snobba Sara Carbonero

    Mourinho snobba Sara Carbonero

    Sara Carbonero, giornalista sportiva spagnola, durante la notte del trionfo Spagnolo ai mondiali del Sudafrica 2010, è divenuta una delle donne più popolari ed invidiate al mondo. Il suo Mondiale, si diceva, lei lo ha già vinto. La sua relazione con il portiere Iker Casillas era già nota, tant’è che molti si preoccupavano di una possibile distrazione del portiere causata dalla presenza della bella giornalista nei dintorni del ritiro.

    Ma il colpo di scena fu quando, mentre lei stessa intervistava il suo portiere, Casillas, romanticamente le dedicò il titolo appena vinto, e suggellò il tutto con un bacio, proprio davanti alle telecamere.

    Oggi, Sara Carbonero, continua a lavorare per la TV Spagnola Telecinco, frequentando spesso l’ambiente del Real Madrid. Appare strano, dunque, che da inizio stagione non sia mai riuscita ad intervistare Josè Mourinho. Ecco perchè la giornalista si rammarica: “Da quando è arrivato a Madrid Telecinco gli ha chiesto un´intervista. A tutt’oggi non l’ha ancora concessa. Qualcuno lo definisce strambo: io non posso, non lo conosco”.

    Ancor più insolito, se un episodio come questo riguarda un tecnico come lo Special One che difficilmente si sottrae alle dichiarazioni ed alle interviste, che non difetta di dialettica e loquacia, come ha ampiamente dimostrato anche quando allenava in Italia.

    La questione, dunque, non può avere una spiegazione casuale, ed è per questo che in Spagna è emersa la tesi della “ritorsione di Mourinho”, indirizzata proprio contro la Carbonero, per punire, indirettamente, Iker Casillas. Il portiere, infatti, si sarebbe reso responsabile – secondo Mourinho – di aver rivelato alla fidanzata giornalista alcune indiscrezioni sulle prossime strategie di mercato del Real Madrid, comportandosi da traditore nei confronti della sua stessa società. 

    Per lo Special One, si sa, l’unità del proprio gruppo è un requisito imprescindibile che deve andare al di sopra dei tornaconti personali dei singoli giocatori, e, quindi, la ritorsione nei confronti della coppia Carbonero – Casillas potrebbe rappresentare un esempio per tutti gli altri.

  • Juve, ecco perchè Van Gaal è quello giusto

    Juve, ecco perchè Van Gaal è quello giusto

    La Juventus si trova ancora una volta davanti ad una scelta. Le 8 giornate alle fine del torneo saranno infatti l’ennesimo calvario per i tifosi bianconeri ormai abituati a veder esultare gli altri e a sentire i propri dirigenti parlare di rifondazione e ripartenza.

    A meno di clamorosi colpi di scena alla fine della stagione anche Del Neri saluterà la Vecchia Signora ed è per questo che è scattato, come in ogni stagione dell’era post Calciopoli il totoallenatore. In questi anni la Juventus ha provato varie strategie dalla “vecchia gloria” Deschamps, silurato per la follia di Blanc più che per i suoi demeriti, “all’esperto” Ranieri. Passando per la scelta “giovane” Ferrara “agli aziendalisti” Zaccheroni e Del Neri.

    I “papabili” adesso sembrano esser Luciano Spalletti, Antonio Conte, Roberto Mancini e un pò più defilato Gian Piero Gasperini, tutti allenatori validi e preparati ma per motivi diversi a mio giudizio non adatti al rilancio bianconero. La Vecchia Signora per ripartire veramente ha bisogno di un condottiero capace di sopportare le pressioni della piazza, riempire le lacune dirigenziale e sopratutto disposto alla lotta con la stampa.

    L’identikit porta dritti a Capello o Mourinho, tecnici che per ovvie ragioni non possono esser disponibili in questo momento e la JUve non ha tempo da perdere. Quello che si avvicina di più ai due è però Luis Van Gaal, l’orgoglio tecnico olandese scaricato dal Bayern Monaco ma con un curriculum di tutto rispetto.

    Van Gaal è un esteta, ama far giocare bene le sue squadre adattandosi però al materiale umano che ha a disposizione. L’esperienza in Italia e alla Juventus lo potrebbe caricare ancor di più e tutto questo andrebbe a vantaggio della società. Cambiare tanto per farlo non serve, o resta Del Neri o bisogna prendere il meglio in circolazione dando un taglio netto con le esperienze passate.

  • Guardiola, che differenza con Mou “allenerei il Brescia gratis”

    Guardiola, che differenza con Mou “allenerei il Brescia gratis”

    Qualche settimana fa il Real Madrid di Josè Mourinho doveva incontrare il Malaga di Manuel Pellegrini, ex tecnico madrileno e detentore del record di punti dei Galattici nella Liga.

    Le dichiarazioni pre partita dello Special One “Non sono un tecnico da Malaga” quanto ovvie sembrarono fuori luogo e denotarono l’ennesima mancanza di stile che noi in Italia ricordiamo per la lunga diaspora con Ranieri.

    A contendere la palma di miglior allenatore in circolazione è Pep Guardiola giovane tecnico del Barcellona delle meraviglie che approfittando della paura per le qualificazioni ad Euro 2012 ha pensato bene di far un salto dai vecchi amici al Brescia.

    Vedere l’allenatore della migliore squadra al mondo seduto in panchina a Brescia ad assistere all’allenamento di Iachini senza batter ciglio è qualcosa di suggestivo, cosi come gli abbracci affettuosi e le gag con i gemelli Filippini, il presidente Corioni e via via tutti gli altri.

    Un ritorno in famiglia che servirà al Brescia per aumentare la carica in vista del rush finale e al “Pep” di toglier le tossine di una stagione bella ma stressante. Guardiola saluta tutti, incita e fa il tifo per la salvezza del Brescia e incalzato da Corioni “Pep, quanto mi paghi se ti faccio allenare il Brescia?” risponde “Pres, se tornerò a lavorare in Italia sarà per allenare il Brescia. Quando lei vorrà, lo farò gratis”

  • Mourinho prepara l’assalto a De Rossi e Cavani

    Mourinho prepara l’assalto a De Rossi e Cavani

    I successi ottenuti con il Porto, Chelsea e Inter al secondo anno in panchina sono la prova evidente che Josè Mourinho dà il meglio di se dopo esser riuscito ad integrarsi con il club conoscendo a fondo l’organico a dispozione e pianificando il mercato.

    Gli acquisti di Lucio, Sneijder, Thiago Motta e Milito valsero il Triplete ai nerazzurri adesso lo Special One pare stia pianificando gli acquisti per il suo Real orientando il proprio sguardo ancora una volta verso l’Italia. In cima alla lista sembrano esserci Daniele De Rossi e Edinson Cavani.

    E’ Marca a tirar fuori ancora una volta il nome del centrocampista giallorosso apprezzato da tempi non sospetti da Mourinho e in una situzione di caos in giallorosso. Secondo Marca De Rossi sarebbe primo della lista ancor più di Fabregas e Schweinsteiger proprio per la sua completezza ma anche per il prezzo, pare infatti che il giocatore possa lasciare la capitale per “solo” 25 milioni di euro.

    A intaccare l’entusiasmo di Napoli ci pensa il procuratore di Edinson Cavani, Anellucci, che confessa alla Gazzetta dello Sport un incontro con Jorge Mendes, agente di Mou, nel quale si è parlato del talento e della sua disponibilità a trasfersi a Madrid.

  • Messi e Mourinho, i più ricchi del 2011

    Messi e Mourinho, i più ricchi del 2011

    Sono considerati il miglior giocatore e il miglior allenatore per quello che riescono a fare in campo ma che Messi e Mourinho hanno l’indole del leader lo si capisce anche da compensi economici che nel 2011 li porteranno ad esser i paperoni del calcio.

    Il Pallone d’Oro secondo un inchiesta di France Football guadagnerà guadagnerà 33 milioni di euro nel 2011 staccando il rivale di sempre Cristiano Ronaldo i cui comepnsi si attesteranno a 27,5 milioni di euro. Sul terzo gradino del podio si attesta la terza stella del calcio europeo: Wayne Rooney, l’attaccante del Manchester United può contare su 20,7 milioni.

    Guadagni importanti anche per gli ormai ex calciatori Beckham ed Henry, grazie alla Major League Soccer americana, intascheranno 19 e 13,6 milioni.

    Passando dal prato verde alla panchina troviamo in vetta lo Special One che secondo il magazine transalpino, nel 2011 si assicurerà 13,5 milioni di euro. Sul secondo gradino Pep Guardiola con 10,5 mentre è curiosa la posizione di Rafa Benitez che grazie alla doppia buonauscita con Liverpool e Inter guadagnerà 10,2 milioni di euro. Il “nostro” Fabio Capello si attesta a 8,5 milioni di euro.

  • Liga: al Real il derby di Madrid, il Barça supera il Getafe

    Liga: al Real il derby di Madrid, il Barça supera il Getafe

    La sfida infinita tra Real Madrid e Barcellona prosegue. Quando siamo giunti alla 29esima giornata il distacco in classifica rimane invariato, sono 5 i punti che dividono le due rivali storiche. Nel tardo pomeriggio i blaugrana di Guardiola avevano vinto, con brivido finale, contro un Getafe giunto al Camp Nou solo per non prenderle dedicando la vittoria al loro sfortunato compagno di squadra Abidal operato nei giorni scorsi per un tumore al fegato: Barça in vantaggio con Dani Alves con un bolide dal limite dell’area e raddoppio che porta la firma del giovane Bojan. Nel finale, all’88’ il gol della bandiera di Manu.

    Arriva in tarda serata la risposta del Real che fa suo il derby di Madrid contro l’Atletico: a segno il rivitalizzato Benzema che ha aperto le danze e il talento tedesco di origine turche Ozil, due reti nell’arco di 33 minuti di gioco. Ma proprio quando ci si aspetta una gara tutta in discesa ecco che nel secondo tempo l’Atletico comincia ad assediare la porta avversaria trovando il gol all’86’ con Aguero, l’attaccante argentino dei Colchoneros al centro di molte voci di mercato che riguardano proprio le merengues, ma non quello del pareggio nonostante il forcing finale. Il Real prolunga così la sua imbattibilità nella stracittadina madrilena dove non perde contro i cugini da ben 12 anni.
    Nell’altra partita giocata oggi, il Maiorca ha battuto 1-0 il Saragozza.

    Risultati e marcatori 29 Giornata Liga

    ATLETICO MADRID – REAL MADRID 1-2
    11′ Benzema (R), 33′ Ozil (R), 86′ Aguero (A)
    BARCELLONA – GETAFE 2-1
    17′ Alves (B), 50′ Bojan (B), 88′ Manu (G)
    MAIORCA – SARAGOZZA 1-0
    67′ De Guzman

    domani
    ATHLETIC BILBAO – VILLARREAL
    DEPORTIVO LA CORUNA – LEVANTE
    HERCULES – OSASUNA
    MALAGA – ESPANYOL
    RACING SANTANDER – REAL SOCIEDAD
    SPORTING GIJON – ALMERIA
    VALENCIA – SIVIGLIA

    Classifica

    1. BARCELLONA 78 29
    2. REAL MADRID 73 29
    3. VALENCIA 54 28
    4. VILLARREAL 51 28
    5. ESPANYOL 43 28
    6. ATHLETIC BILBAO 42 28
    7. ATLETICO MADRID 39 29
    8. SIVIGLIA 39 28
    9. MAIORCA 38 29
    10. REAL SOCIEDAD 35 28
    11. GETAFE 34 29
    12. OSASUNA 32 28
    13. LEVANTE 32 28
    14. DEPORTIVO LA CORUNA 31 28
    15. SARAGOZZA 30 29
    16. SANTANDER 30 28
    17. SPORTING GIJON 29 28
    18. ALMERIA 26 28
    19. HERCULES 26 28
    20. MALAGA 26 28
  • Il derby di Madrid, Aguero tra presente e futuro

    Il derby di Madrid, Aguero tra presente e futuro

    La rimonta sul Barcellona del Real Madrid di Mourinho passa per la partita di stasera contro l’altra squadra della capitale spagnola, l‘Altetico Madrid, che ospita le merengues al Vicente Calderon. Come al solito la vigilia del match è stata infuocata dalle provocazioni dello “Special One” che ha ribadito ancora una volta come il calendario imposto dalla federazione spagnola stia penalizzando il suo Real, impegnato mercoledì in coppa e di nuovo in campo oggi nell’anticipo: “Vedremo se sarà sufficiente per vincere dare quello che abbiamo. L’Atletico ha avuto una settimana per preparare la partita, mentre noi fino alla mezzanotte di mercoledì sera stavamo pensando a tutt’altra partita“. I riflettori saranno però puntati sul fuoriclasse argentino dei “colchoneros” Aguero, per il quale questo potrebbbe essere l’ultimo derby di Madrid giocato con la maglia dell’Atletico: sono infatti insistenti le voci di un suo possibile addio a fine stagione, magari con un clamoroso passaggio alla “Casa Blanca” che sembra una delle pretendenti più accreditate ad accaparrarsi “El Kun”.

    FORMAZIONI –  A tener banco in casa Real sono le condizioni di Cristiano Ronaldo regolarmente convocato per la partita di stasera ma resta incerta la sua presenza dal primo minuto. Mourinho dovrebbe schierare i suoi secondo un 4-2-3-1 con Xabi Alonso e Lassana Diarra come schermo davanti alla difesa e Ozil, Di Maria e proprio Ronaldo dietro l’unica punta Adebayor. Per Quique Sánchez Flores invece 4-4-2 con qualche vecchia conoscenza del calcio italiano come Ujfalusi e Tiago, ma soprattutto con la coppia offensiva Forlan-Aguero che dovrà essere innescata dalle giocate di Reyes.

    ATLETICO MADRID (4-4-2): De Gea; F.Luis, Dominguez, Godin, Ujifalusi; Elias, Tiago, M.Suarez, Reyes; Aguero, Forlan.

    Allenatore: Quique Sánchez Flores

    REAL MADRID (4-2-3-1): Casillas; Marcelo, R.Carvalho, Pepe, Sergio Ramos; Xabi Alonso, L.Diarra; C.Ronaldo, Ozil, Di Maria; Adebayor.

    Allenatore: Josè Mourinho

  • Urna di lusso per l’Inter, contro Mou solo a Wembley

    Urna di lusso per l’Inter, contro Mou solo a Wembley

    L’urna di Nyon è stata con l’Inter di Leonardo regalandogli un quarto sulla carta abbordabile contro i tedeschi dello Schalke 04 di Raul e dell’ex milanista Huntelaar. I nerazzurri hanno quindi evitato lo scontro con i titani del Barcellona ma sopratutto la sfida “sentimentale” con il Real Madrid di Mourinho.

    I Galattici se la dovranno vedere contro lo Shakhtar Donetsk di Mircea Lucescu occupando la parte alta del tabellone, se il cammino di Mou dovesse proseguire in semifinale poi dovremmo assistere al succulento scontro con il Barcellona impegnato nei quarti contro il Tottenham giustiziere del Milan.

    Il big match dei quarti è quello tra il Chelsea di Carlo Ancelotti e il Manchester United di Alex Ferguson, un derby tutto inglese che evoca ricordi spiacevoli per i Blue eliminati dalla Champions all’ultimo rigore per una scivolone di Terry mentre lo United volava poi a vincere la coppa dalle grandi orecchie.

    Quarti di finale

    A) Real Madrid-Tottenham
    B) Chelsea-Manchester United
    C) Barcellona-Shakhtar
    D) Inter-Schalke 04 (andata il 5 aprile a San Siro, ritorno il 13)

    Semifinali

    Vincente quarto D-Vincente quarto B
    Vincente quarto A-Vincente quarto C

    Le reazioni nerazzurre:

    “Diciamo che ora sono leggermente rilassato, qualche pericolo sulla carta più forte è stato evitato” – dice l’amministratore delegato dell’Inter, Ernesto Paolillo ai microfoni di Sky Sport – “C’erano da evitare pericoli come Real Madrid e Barcellona – continua ai microfoni di Sky Sport – ma non dobbiamo rilassarci e stare molto attenti. Queste partite che sembrano meno impegnative nascondono molte insidie, le otto squadre che sono arrivate in questa fase sono comunque forti”. “L’Inter sente il peso, positivo, di essere i campioni in carica e c’è la volontà di arrivare fino in fondo, il più avanti possibile – dice ancora Paolillo -. Contro il Bayern c’era un pò di apprensione perché la soddisfazione di arrivare ai quarti era vissuta come un obbligo. Il Bayern è stato superato e ogni ostacolo grande superato dà coraggio e motivazione”.

  • Antidoping a sorpresa per il Barcellona

    Antidoping a sorpresa per il Barcellona

    Dopo le accuse mosse dalla radio madrilena Cadena Cope arriva il controllo antidoping a sorpresa per il Barcellona. Dieci giocatori sorteggiati dall’organico blaugrana si sono sottoposti al controllo sotto gli occhi dei responsabili inviati dall’Uefa.

    Il Barcellona aveva già subito un controllo il 23 febbraio scorso e questo nuova visita non fa che aumentare il clima di scontro tra Barcellona e Real Madrid in questo ultimo scorcio di campionato.

    Il presidente Perez si era subito dissociato dalle accuse mosse dalla radio madrilena ma la stampa catalana contracca accusando il Real Madrid di usare questi stratagemmi per creare subbuglio nell’ambiente blaugrana.

    Ironico Piqué ha commentato sul web “Oggi abbiamo avuto un controllo antidoping della Uefa. Che coincidenza!”. Più diplomatico e vago Guardiola che nei giorni scorsi aveva commentato “il Real Madrid è molto potente, a tutti i livelli”.

  • Mou scaccia la maledizione, Real – Lione 3-0

    Mou scaccia la maledizione, Real – Lione 3-0

    Dopo 6 anni il Real Madrid infrange la maledizione degli ottavi di Champions League entrando tra le migliori 8 d’Europa. Mourinho compie dunque la prima “impresa” sulla panchina dei Galatticos superando il Lione di Puel con un netto tre a zero.

    I Blancos catechizzati a dovere dall’ex tecnico interista partono subito forte incanalando la partita sui binari più consoni. Il Lione però dopo lo sbandamento iniziale reagisce e sfiora il gol con Delgado, al 37′ una sontuosa giocata di Marcelo disorienta Lovren e permette al brasiliano di segnare il primo gol in Champions LEague.

    Gli spagnoli controllano e vanno per ben due volte vicine al raddoppio con Benzema prima del riposo. Il secondo tempo si apre con Gomis al posto di Briand, Puel cerca di dar più incisività all’attacco ma il Real controlla senza problemi e al 67′ trovano il raddoppio con Benzema abile a sfruttare uno svarione della difesa francese.

    A suggellare l’incontro ci pensa Di Maria con un colpo sotto delizioso su assist di Ozil. La partita non ha più niente da dire, il Real vola ai quarti e venerdì dall’urna di Nyon conoscerà la sua avversaria.