Tag: josè mourinho

  • Moggi: “Tornerò nel mondo del calcio a breve”

    Moggi: “Tornerò nel mondo del calcio a breve”

    Direttamente da  LiberoTv l’ex dirigente juventino Luciano Moggi, torna a parlare di calcio lanciando qualche provocazione attraverso la sua nuova rubrica “Luciano Moggi. Il calcio dal suo punto di vista”. Intervistato da Fabrizio Biasin, responsabile delle pagine di sport di Libero, Moggi in questa video intervista risponde a molte domande arrivate direttamente dai lettori del quotidiano parlando con un occhio di riguardo della sua ex società bianconera.

    Ecco un estratto delle dichiarazioni di Luciano Moggi.

    Moggi tornerà nel mondo del calcio?

    “Io penso di ritornare, certo non dipende solo da me, dipende anche da altri, però l’idea mia è quella di tornare nel calcio e anche a breve possibilmente”

    C’è una speranza di rivederla alla Juve? Magari come presidente?
    “Mai dire mai nel calcio, ma il presidente lo lascio fare agli altri, io sono un direttore generale”.

    Chi terrebbe per il prossimo anno e chi farebbe andare via per una Juve competitiva?
    “Sui giocatori non mi esprimo perché se rispondessi con le mie idee poteri andare contro gli attuali dirigenti e questo non sarebbe un bene per la Juve. Per l’allenatore può andare bene Delneri se la Juve continua a non fare grandi partite ma anche a non perdere. Mancini e Spalletti sono solo chiacchiere e secondo me non sarà né l’uno né l’altro il prossimo allenatore della Juventus”.

    John Elkann ha detto (il 27/04 alla Exor) che se sarà fatto un investimento importante se sarà necessario, lo è per lei?
    “Se ci fossero dirigenti abili a vendere i giocatori non più parte del progetto Juventus non sarebbe necessario, noi lo facevamo e lo facevamo bene. A questi dirigenti serviranno dei bei soldi per rinnovare la squadra”.

    Chi è il campione su cui puntare che acquisterebbe subito?
    “Beh dipende per che squadra, se parliamo della Juve il primo campione che prenderei è la conferma di Buffon, l’unico portiere che è capace di far guadagnare punti. Secondo me verrà confermato come del resto anche Del Piero che nonostante l’età è ancora fondamentale per la Juve”.

    Sulla partita tra Real Madrid e Barcellona e sulle polemiche arbitrali seguenti il match di Champions League. Moggi da che parte sta?

    ” Mourinho gioca spesso con le sue polemiche per far innervosire gli avversari, ma questa volta gli è andata male perché si sono innervositi di più i suoi, poi in sostanza l’arbitro ha deciso la partita espellendo Pepe, perché l’espulsione secondo me non doveva essere fatta e Pepe doveva restare in campo con un giallo. Quindi sono dalla parte di Mourinho per questo, ma dalla parte del Barcellona per la qualità della squadra. Probabilmente il Barcellona vincerà la Champions.”

    Campionato deciso?Scudetto al Milan?
    “L’avevo detto prima dell’inizio del campionato: vincerà il Milan e secondo arriverà l’Inter, ora possiamo solo confermare e in più sappiamo anche che una delle due vincerà la Coppa Italia. Per la lotta Champions, il Napoli è sicuro, poi è una lotta tra Lazio e Udinese che se la giocano (la prima favorita), la Roma potrebbe rientrare a sorpresa ma parte sotto. Retrocessione: è molto difficile dire chi sia favorito per rimanere in A. Anche perché ognuno tira l’acqua al suo mulino (vedi le ultime polemiche di Di Canio, ndr)”.

    Sarà ancora dominio Milan nei prossimi anni?
    Per un periodo sarà ancora dominio milanese, ma vedo più il Milan dell’Inter. I nerazzurri devono rifarsi 5-6/11 di squadra. L’Inter doveva seguire il nostro consiglio, doveva vendere Milito la scorsa estate e rifarsi la squadra… lo farà quest’anno prendendo la metà dei soldi. Da quando è andato via Mourinho è ricominciato il pasticcio dell’Inter, le cose sono passate di nuovo in mano a Moratti… Devono trovare un allenatore capace di prendere in mano la situazione e zittire Moratti… ma non può essere Leonardo. Se continuano così saranno secondi al Milan”.

    (Fonte: Tutto Mercato Web- Libero Tv)

  • Giallo Cristiano Ronaldo, Mourinho non lo convoca. Punizione o riposo?

    Giallo Cristiano Ronaldo, Mourinho non lo convoca. Punizione o riposo?

    Come se non ce ne fossero già abbastanza di problemi, in casa Real Madrid scoppia il giallo Cristiano Ronaldo. Il portoghese non è stato convocato da Josè Mourinho per la gara interna di campionato di domani sera contro il Saragozza, da quanto si apprende dallo stesso Special One per scelta tecnica e non per infortunio e ciò sta facendo discutere e non poco i media iberici e non solo. Facile ipotizzare che alla stella del Real Madrid fosse stato concesso un turno di riposo per l’imminente ritorno della semifinale di Champions League al Camp Nou di Barcellona considerato anche che il primato nella Liga è ormai un chimera per i madridisti.

    E invece i più maligni hanno insinuato che la vicenda sia viziata da una sorta di punizione per Cristiano Ronaldo dopo le recenti dichiarazioni di non condividere l’atteggiamento troppo difensivista del tecnico portoghese attuato contro i nemici blaugrana “Non mi piace scendere in campo per giocare in questo modo, ma devo adattarmi” che non sono di certo piaciute a Mourinho che aveva replicato seccato all’attaccante “Puo’ dire cio’ che vuole ma questa e’ la sua opinione” trovandosi di fatto alla prima volta che un suo giocatore avanza una critica nei suoi confronti. Ma come si dice solitamente in questi casi, la verità sta nel mezzo….

  • Leonardo:”L’Inter c’è e io mi sento più allenatore”

    Leonardo:”L’Inter c’è e io mi sento più allenatore”

    Consolidare il secondo posto in classifica, questa è la mission aziendale e stagionale richiesta da Moratti, cancellando l’incubo delle due partite (derby e match contro lo Schalke 04) che hanno praticamente rovinato l’intera annata nerazzurra. Leonardo prende alla lettera gli ordini del presidente interista e si appresta ad affrontare una trasferta ostica contro un Cesena alla disperata ricerca di punti utili per cancellare l’incubo retrocessione.

    CESENA– Il tecnico brasiliano è convinto che la gara di domani sarà sicuramente una sfida impegnativa per i suoi ragazzi, considerando inoltre come ci siano  le assenze importanti di Stankovic (infortunato contro la Lazio, per lui stagione finita), e Sneijder alle prese con un leggero problema al polpaccio: “Credo che il Cesena sia davvero in forma in questo momento.- ha spiegato Leonardo nella conferenza stampa alla vigilia della partita-  Hanno entusiasmo, sarà una gara difficile quella di domani: noi, comunque, li affrontiamo con voglia di vittoria. Come squadra non dà punti di riferimenti e sicuramente, anche per questo, non è facile da affrontare. Abbiamo avuto una settimana per lavorare con quasi tutti, tranne con Sneijder, che purtroppo non ci sarà per un piccolo problema fisico, e Stankovic”.

    OBIETTIVI E VOTI- Il discorso si sposta agli obiettivi stagionali dell’Inter, adesso che il campionato è praticamente già in mano ai cugini rossoneri. Leonardo spiega come: “In campionato, vogliamo mantenere il secondo posto, e ovviamente, poi, anche la Coppa Italia. Questa squadra sa quanto sono importanti i nostri obiettivi. E io, dopo questo ultimo periodo, anche dopo le sconfitte, mi sento ancor più allenatore di prima. Che voto mi darei? Senza voto, non mi posso dare un voto, ma mi sento tanto allenatore ora, molto di più rispetto a prima, e quello che voglio fare è questo. Mi sento più forte: è un momento di crescita per me, son cambiato e cambierò tantissimo. E l’Inter, come squadra, c’è.”

    CICLO FINITO?-Leonardo è infastidito e non vuole sentire parlare di crisi e ciclo conclusivo delle vittorie nerazzurre: “Ciclo finito? Non capisco cosa voglia dire, non credo che siano cose che abbiano tanto senso. Tanto più che quest’anno, con tutti problemi e dopo aver vinto tutto negli ultimi cinque anni, siamo in lotta per la Coppa Italia, per il secondo posto in campionato, con questa squadra che è campione del Mondo e ha vinto la Supercoppa italiana”.

    MOURINHO- Poche parole sul collega e amico Josè Mourinho dopo la disfatta e le polemiche seguite alla sfida di Champions League tra il Real e il Barcellona: “Con lui non ci siamo sentiti. È difficile da qui analizzare quello che è successo, mancano le informazioni per farlo”.

    CHAMPIONS E TIM CUP- Chiuso il discorso sul campionato si inizia già a vedere la sfida di ritorno delle semifinali di Coppa Italia dove l’Inter affronterà la Roma l’11 maggio a San Siro: “Noi vogliamo arrivare in finale, non ci interessa quale sarà l’avversario, se il Milan o il Palermo”.

    Guardando invece alla facilità con cui il Manchester United di Sir Alex Ferguson abbia liquidato la pratica Schalke 04 in Champions e abbia praticamente già un piede nella finale di Wembley, Leonardo non nasconde l’amarezza: “C’è molto rammarico, ma andiamo avanti”.

    FUTUROSentendo parlare di grandi nomi, Guardiola, Villas Boas o un clamoroso ritorno di Josè Mourinho sulla panchina nerazzurra, al tecnico brasiliano si chiede nel finale della conferenza stampa di fare maggiore chiarezza sul suo futuro all’Inter: “Ho preso un impegno e sono sempre a disposizione. Io sono felice, ho voglia di andare avanti e sono sempre più convinto di fare l’allenatore. Io sarò qui se avrò la forza, se non avrò più la forza non sarò qui. E andrò sempre incontro alla società”.

    (Fonte: Fc InterNews)

  • Real – Barcellona a colpi di denunce. Mou rischia la stangata

    Real – Barcellona a colpi di denunce. Mou rischia la stangata

    La coda polemica del match del Bernabeu tra Real Madrid e Barcellona innescata dalla dichirazioni post partita di Josè Mourinho paventando poteri forti a sostegno dei catalani tirando in mezzo sopratutto l’Unicef.

    L’Uefa a tal proposito ha aperto una inchiesta e il Barcellona ha formula una denuncia per tutelare la propria immagine e storia. Dalla sponda madrilena è partita una contro denuncia con tanto di filmato atto a provare il comportamento antisportivo dei giocatori di Guardiola pronti ad accentuare ogni contrasto per far cadera Stark in errore.

    L’episodio chiave ovviamente è il fallo di Pepe su Dani Alves che è costato il rosso al giocatore ed ha forse compromesso la partita, i madrileni sostengono che il difensore portoghese non tocca il brasiliano nel suo intervento e che quindi fosse passible solo con un giallo.

    Ma a rischiare è solo Josè Mourinho, il portoghese rischia una lunga squalifica ma sopratutto la panchina del Real Madrid, se al momento infatti Perez ha imposto il silenzio stampa per sbollire la tensione usando Mou come parafulmine presto dovrà fare i conti con i mugugni dei tifosi e di Cristiano Ronaldo per il un Real mai cosi arrendevole e sottomesso.

  • Il Barça vuole denunciare Mourinho

    Il Barça vuole denunciare Mourinho

    Dopo lo sfogo di Josè Mourinho davanti ai giornalisti di mezza europa [guarda il video], il Barcellona starebbe pensando di tutelarsi con una denuncia nei confronti dello Special One. La società blaugrana ha comunicato che la conferenza stampa del tecnico madridista verrà esaminata attentamente dai legali del club catalano per stabilire se esistono i presupposti per intraprendere azioni legali contro il tecnico portoghese dopo quanto riferito pubblicamente.

    Mourinho aveva attaccato Stark, il direttore di gara di Real Madrid – Barcellona di ieri sera, citando e buttando nel calderone anche i colleghi Ovrebro, De Bleeckere e Busacca rei secondo Mou di aver sempre avvantaggiato il Barça nelle precedenti semifinali di Champions giocate chiedendosi insistentemente “porquè?”.

    In merito si attende anche la posizione della Uefa e in particolare al presidente del massimo organismo europeo Michel Platini al quale non saranno sicuramente piaciute le esternazioni e le allusioni del “Mourinho furioso”.

  • Tutti contro Mourinho, ma Por Qué? Anche Cristiano Ronaldo lo attacca

    Tutti contro Mourinho, ma Por Qué? Anche Cristiano Ronaldo lo attacca

    Lo show di Josè Mourinho nel post partita dello psico – classico ha fatto il giro del mondo ed il suo “Por Qué” diventerà con ogni probabilità, il nuovo tormentone dopo il nostrano “Zeru Tituli”.

    Sicuramente lo Specialone ha di nuovo sapientemente accentrato tutta l’ attenzione su di sé, ma stavolta non ha avuto lo stesso risultato, infatti molti si stanno interrogando sull’ atteggiamento tattico impostato da Mourinho in casa e proprio contro gli odiati rivali del Barcellona.

    Secondo “Marca” quotidiano di riferimento del Real, il 66% dei tifosi non è stato affatto contento della prestazione della squadra e più che dell’ espulsione di Pepe, hanno criticato il catenaccio Mourinhiano non degno sicuramente della storia madrilena. Anche dentro lo spogliatoio non tutto sembra filare liscio, con Cristiano Ronaldo in primis a protestare per essere stato lasciato completamente solo alla mercè dei difensori del Barcellona.

    Sempre il Barcellona è intenzionato a presentare una denuncia all’ Uefa per le dichiarazioni forti di Mourinho ed alle 19 si terrà una conferenza stampa per ufficializzare il tutto, ma anche se il Barça non dovesse presentare la denuncia, questa potrebbe essere attuata d’ ufficio anche dall’ Uefa, considerato l’ attacco mediatico a dir poco scellerato di Mourinho contro tutte le istituzioni.

  • Mourinho al veleno: “Dietro il Barcellona poteri forti”

    Mourinho al veleno: “Dietro il Barcellona poteri forti”

    Nella notte di Madrid, che ha proclamato eroi e vincitori gli uomini di Guardiola, le emozioni e le sensazioni sono molto diverse da una squadra all’altra. Il Real dello Special One sconfitto, accusa un arbitraggio totalmente sfavorevole che ha condizionato l’esito della sfida di Champions. Josè Mourinho si sfoga con parole molto forti nella conferenza stampa post partita.

    JOSE’ MOURINHO “Io non ho proprio detto niente all’arbitro. Ho semplicemente fatto un sorriso e applaudito la decisione. So solo che se dico quello che penso dell’arbitro la mia carriera finisce qui, in questa semifinale di Champions. Faccio solo una domanda. Perché Ovrebo? Busacca? Stark? In ogni semifinale succedono sempre le stesse cose. Perché hanno fatto fuori il Chelsea? Perché l’Inter si è salvata per miracolo? Con lo 0-0 entrava Kaka per Diarra. Non so se questo è il potere di Villar alla Uefa o per l’Unicef. Non capisco. Comunque auguri a questa squadra e a tutto il potere perché deve essere difficile raggiungerlo. Stiamo parlando di una squadra fantastica, il Barcellona, e non cambiate le mie parole perché è quello che penso. Io non capisco perché una squadra come il Barcellona deve aggrapparsi a questi episodi. C’è sempre un arbitro che aiuta e da il colpo decisivo agli avversari. Sì, siamo eliminati. La Champions è andata e a volte mi fa schifo vivere in questo mondo che poi è il nostro mondo. Dobbiamo andare a Barcellona e andare con orgoglio. Ci andremo con il nostro orgoglio ma senza Pepe che non ha fatto assolutamente niente, senza Ramos che non ha fatto niente e senza l’allenatore al quale è stato tolto il diritto a sedersi in panchina”.

    CRISTIANO RONALDO – Cristiano Ronaldo aggiunge un particolare che potrebbe far pensare ad un suo addio dai blancos per la felicità di Berlusconi: “Avete visto tutti quello che è successo. È sempre la stessa storia con il Barcellona? È solo una coincidenza? Poteva finire 0-0 e dopo si andava a Barcellona per segnare un gol. Doveva entrare Kakù e invece è successo tutto quello che avete visto. Non ho potuto aprire bocca per tutta la partita. Se avessi detto qualcosa sarebbe arrivato il giallo. Messi? Contro dieci è sicuramente più facile. Magari potessi giocare io tutte le volte con un avversario in dieci ma succede solo a lui. Per quanto riguarda la partita a me non piace giocare così. Non è il mio stile ma è questo è lo stile del Real e non posso che adattarmi”.

    PEP GUARDIOLA – Ovviamente opposte le emozioni nello spogliatoio blaugrana, dove Guardiola non vuole commentare l’episodio che è costato l’espulsione a Pepe, evitando di parlare già della finalissima di Wembley e ringraziando i suoi uomini, in particolare Messi autore di una prestazione superlativa. No comment anche sulle dichiarazioni di Mourinho, volendo evitare ulteriori polemiche:“Se siamo già a Wembley? Non ci credi nemmeno tu (rivolto al giornalista, ndr), resta ancora molto da fare. La Liga è vicina e nel ritorno delle semifinali dovremo essere molto prudenti. Dobbiamo rispettare il Real Madrid, se al ritorno verremo meno alle nostre caratteristiche, loro possono fare di tutto. Ho apportato dei cambiamenti alla formazione, abbiamo giocati con gli esterni più aperti del solito, sapevamo che avrebbero potuto crearci problemi sulle palle inattive. Non ho visto l’entrata di Pepe e quindi non giudico la sua espulsione. La squadra è stata aggressiva. Abbiamo preso il controllo del gioco. Abbiamo ottenuto un risultato molto buono. Congratulazioni alla mia squadra. Siamo a due vittorie e un pareggio per diventare campioni della Lega. Pensiamo allora al ritorno e arrivare a Wembley. Messi? Sono molto fortunati ad averlo. A 23 anni è diventato il terzo miglior marcatore della storia del Barcellona. Le dichiarazioni di Mourinho? Non ho idea, non lo so, non ho alcuna opinione. Chiedo ai media di non vendere qualcosa che abbiamo ancora conseguito. Non abbiamo raggiunto la finale. Abbiamo vinto 2-0. Dobbiamo preparare la partita di campionato e giocare con il miglior rendimento possibile.”

    GERARD PIQUE’ – Meno leggero Pique che non ha peli sulla lingua e commenta in questo modo l’espulsione di Pepe, e la partita giocata dal Real: “L’intervento di Pepe è assolutamente da rosso, è entrato col piede a martello e poteva fare davvero molto male a Dani Alves. Anche Marcelo rischiava l’espulsione per aver calpestato Pedro. Quando giochi al limite, ti esponi a questo tipo di rischi. Ha vinto la squadra che, espulsione a parte, ha provato sempre a giocare a pallone; loro non l’hanno fatto, erano sotto pressione per la spinta del loro pubblico. Non ci consideriamo ancora in finale, nel match di ritorno di martedì dovremo fare un’altra grande partita”.

  • Vince il calcio ed il suo Dio, Leo Messi. Real Madrid – Barcellona 0-2

    Vince il calcio ed il suo Dio, Leo Messi. Real Madrid – Barcellona 0-2

    Lo psico – classico viene vinto da Pep Guardiola e dal suo Barcellona che sbanca il Bernabeu con la doppietta nel secondo tempo di Leo Messi mettendo una seria ipoteca per la finale di Wembley.

    E’ il Real che arriva in condizioni fisiche e psicologiche sicuramente migliori alla partita del Bernabeu. Guardiola è privo di Abidal, Adriano, Maxwell, Bojan ed Iniesta. Soprattutto quest’ultima è una perdita dolorosissima per Pep, è costretto ad adattare Puyol, non al meglio della condizione, sulla fascia sinistra. Mourinho, privo dello squalificato Carvalho, riproporre il modulo e gli uomini che gli hanno regalato la Coppa del Re la scorsa settimana, con Pepe a centrocampo e Ronaldo punta centrale.

    Primo tempo assolutamente carico di veleni, il Barcellona fa il gioco ed il Real Madrid è tutto chiuso ad aspettare i giocatori blaugrana. Primo sussulto Barça dopo 11’ con Villa che tira di poco a lato da posizione molto invitante, il Barcellona attacca ed il Real si difende e la partita diventa brutta, addirittura dopo 25’ arriva la seconda occasione per il Barça con Xavi liberato splendidamente da Messi che tira in faccia a Casillas da buona posizione. Al 39’ e’ Pedro che tenta di accendere la partita simulando una gomitata da Arbeloa ma Stark non abbocca e ammonisce solamente il difensore spagnolo. Si gioca pochissimo ed il primo tempo finisce con uno scialbo 0-0 degno di una partita del campionato italiano.

    La ripresa si apre con la novità rappresentata da Adebayor al posto di un deludente Ozil ed il Real sembra almeno di volersela giocare, ma nonostante i primi 5 minuti si ritorna con il solito catenaccio alla Jose’ Mourinho un piano tattico che viene mandato all’ aria da Pepe che pensa bene di entrare in maniera assassina su Dani Alves procurandosi il rosso diretto. L’ espulsione fa comunque imbestialire Mourinho che viene espulso anche se potrà seguire la partita da poco lontano. Guardiola toglie Pedro ed inserisce Afellay che spacca letteralmente in due la partita, al 77’ si beve Marcelo e mette al centro un pallone d’oro che viene spinto in rete dal suo detentore, Leo Messi. Mourinho è impassibile dietro il suo cancelletto ma il Barcellona no che chiude la partita e forse anche la qualificazione con un assolo fantastico di messi che al 87’ si beve tutta la difesa madrilena concludendo di destro alle spalle di Casillas.

    Perde il Real e perde anche l’ anti calcio di Mourinho che paga la troppa prudenza dimostrata in campo non degna assolutamente di una semifinale Champions e vince il calcio con il suo più degno rappresentante e cioè, Leo Messi.

  • Real – Barcellona, il Super Clasico. Assenze per Pep, incubo diffida per Moui

    Real – Barcellona, il Super Clasico. Assenze per Pep, incubo diffida per Moui

    Ci siamo. Questa sera il Bernabeu ospiterà il quarto Clasico stagionale, sarà forse quello più importante e in grado di mutare le gerarchie in Spagna e sopratutto contribuirà a decidere chi tra Mou e Pep è il più Special.

    Ovviamente non sono mancate le polemiche, dagli arbitri all’erba per finire al vero modo di intendere il calcio. Questa sera il Barcellona si presenterà a Madrid con qualche certezza in meno frutto del ko in Coppa del Re e di qualche defezione importante. Al problema sull’out sinistro sorto dopo l’infortunio di Maxwell si è aggiunto la grana Iniesta. Il centrocampista si è fermato ieri in allenamento e difficilmente sarà della partita, al suo posto dovrebbe giocare Keita. In difesa confermato MAsacherano nel ruolo di centrale al fianco di PIquè mentre a sinistra si rivedrà il convalescente Puyol.

    Problemi di abbondanza invece per Mou che ritrova finalmente la sua artiglieria pesante con Benzema, Higuain e Kaka in gran spolvero e pronti a dar man forte. L’incubo però sono le diffide di quattro pezzi da novanta: Cristiano Ronaldo, Di Maria, Sergio Ramos ed Albiol.

    PROBABILI FORMAZIONI
    REAL MADRID (4-3-3): 1 Casillas; 17 Arbeloa, 4 Sergio Ramos, 18 Albiol, 12 Marcelo; 10 L. Diarra, 3 Pepe, 14 Xabi Alonso; 23 Ozil, 7 C. Ronaldo, 22 Di Maria (25 Dudek, 19 Garay, 11 Granero, 8 Kakà, 9 Benzema, 20 Higuain, 6 Adebayor) Allenatore Mourinho. Squalificato Carvalho. Diffidati Di Maria, C.Ronaldo, S.Ramos, Albiol. Indisponibili Khedira, Gago.

    BARCELLONA (4-3-3): 1 Valdes; 2 Dani Alves, 14 Mascherano, 3 Piquè, 5 Puyol; 6 Xavi, 19 Busquets, 8 Iniesta; 17 Pedro, 10 Messi, 7 Villa (13 Pinto, 26 Fontas, 32 Bartra, 15 Keita, 30 Thiago A., 20 Afellay, 11 Jeffren.) Allenatore Guardiola. Squalificati nessuno. Diffidati nessuno. Indisponibili Abidal, Adriano, Maxwell, G.Milito, Bojan.

    ARBITRO: Stark (GER)

  • La vigilia del Clasico. L’arbitro lo sceglie Guardiola

    La vigilia del Clasico. L’arbitro lo sceglie Guardiola

    Il quarto Clasico della stagione non poteva che esser condito da polemiche e illazione create ad arte da ambo le parti degli schieramenti in cerca di destabilizzarsi a vicenda.

    Questa volta a scendere subito sul piede di guerra è stato Guardiola che ha riposto il suo tradizionale aplomb per avvisare l’Uefa sulla scelta dell’arbitro. Nel giorno di Pasqua infatti dal Portogallo erano iniziate a circolare indiscrezioni sulla designazione di Pedro Proenca. Un arbitro lusitano cosi come avvenne lo scorso anno nel match tra l’Inter e il Barcellona quando Luis Figo scese dalla tribuna alla panchina per comunicare con le giacchette nere.

    L’Uefa ha cosi designato il tedesco Stark accontentando Guardiola ma sul piede di guerra adesso ci sono i madrileni che attraverso As fanno sapere che l’arbitro teutonico è un fan di Messi rispolverando una sua dichiarazione di questa estate in Sudafrica.