Tag: josè mourinho

  • Mourinho stangato, 5 giornate di squalifica con la condizionale

    Mourinho stangato, 5 giornate di squalifica con la condizionale

    L’annuncio dell’Uefa sulle sorti di Josè Mourinho è arrivato in via ufficiale. Cinque giornate di squalifica con la condizionale per lo Special One. Un turno di stop è già stato scontato nella semifinale di ritorno contro il Barcellona al Camp Nou, ne restano tre da scontare, più una giornata con la condizionale, quindi sospesa per i prossimi tre anni, che verrà scontata in caso di recidiva. Inoltre, il tecnico portoghese, dovrà pagare una multa di 50 mila euro, mentre il Real Madrid è stato multato per 20 mila euro per comportamento scorretto ed inappropriato dei propri tifosi nel corso della partita d’andata al Bernabeu.

    La conferenza stampa della partita d’andata contro il Barcellona, dunque, costa cara al tecnico portoghese reo di aver pubblicamente insinuato dubbi contro la condotta dell’arbitro Stark, che ha espulso in quel match Pepe del Real Madrid, costringendo gli uomini di Mou a disputare la partita in inferiorità numerica, e proseguendo con una serie di incalzanti “Porquè?” all’indirizzo di altri direttori di gara incontrati nel corso della sua carriera, come il belga Frank De Bleckeere colpevole dell’espulsione dell’Interista Thiago Motta nella semifinale di ritorno fra Barcellona ed Inter dello scorso anno.

    Mourinho con le sue frecciate ha ipotizzato la presenza di un disegno appositamente architettato per boicottare le sue squadre attaccando, inoltre, anche l’Unicef – sponsor del Barcellona – la Federcalcio Spagnola, il Barcellona ed il suo allenatore Pep Guardiola.

    La reazione della Commissione disciplinare dell’Uefa, dunque, a fronte dell’estrema gravità delle parole di Mourinho espresse in mondovisione, ha prodotto uno stop molto più morbido rispetto alle previsoni più pessimiste di alcuni quotidiani iberici che ipotizzavano addirittura ben sette giornate di squalifica per Mourinho; il Real Madrid, comunque, appare fermamente intenzionato nel presentare ricorso contro questo provvedimento, così come ha comunicato ufficialmente sul suo sito web, anche se i tempi tecnici per farlo stringono, poichè l’Uefa concede solo tre giorni di tempo per inoltrare il ricorso.

    E’ stata, inoltre, decisa la squalifica per tre giornate anche del secondo portiere del Barcellona Josè Pinto, espulso nel corso della semifinale d’andata, già assente nella semifinale di ritorno, e che salterà, così, la finalissima di Wembley in programma il 28 Maggio contro il Manchester United, ma anche il Barcellona potrà presentare ricorso entro tre giorni.

  • Mourinho rischia la stangata: oggi il verdetto dell’Uefa

    Mourinho rischia la stangata: oggi il verdetto dell’Uefa

    Josè Mourinho sotto accusa. Dopo le pesantissime dichiarazioni che hanno fatto seguito alla sconfitta del suo Real Madrid contro il Barcellona nella semifinale d’ andata di Champions League dello scorso 28 Aprile, con il monologo corredato da vari “Porquè?” d’ accusa all’ indirizzo di arbitri, Uefa, giocatori avversari, e chi più ne ha più ne metta, arriverà oggi il verdetto dell’ Uefa in merito alla “punizione” da attribuire al tecnico portoghese.

    Mourinho, che già nella semifinale di ritorno non ha seguito la squadra dalla panchina in virtù dell’espulsione rimediata nella gara d’ anadata, rischia ora  di dover scontare una pesantissima squalifica che, secondo i quotidiani iberici, potrebbe oscillare fra i quattro ed i sette turni: in quest’ ultimo caso, salterebbe tutte le partite della fase a gironi della prossima edizione della Champions League.

    Il Real Madrid, comunque vada, pare intenzionato a presentare ricorso al Tas, ma la controversia non avrà facile risoluzione date le fortissime accuse scagliate da Mourinho, in diretta mondiale, contro l’ Uefa.

  • Guardiola potrebbe rubare l’Inter di Mourinho

    Guardiola potrebbe rubare l’Inter di Mourinho

    La totale armonia ed unità d’intenti fra il tecnico brasiliano dell’Inter Leonardo ed il suo presidente Massimo Moratti non sembra essere più salda come all’inizio dell’avventura nerazzurra di Leo, quando Moratti spendeva continui elogi e parole al miele nei confronti dell’allenatore brasiliano.

    Il tecnico, che ha sfidato le ire dei suoi ex tifosi rossoneri, che gli hanno dedicato – non proprio amorevolmente – uno striscione in cui lo dipingevano come “Giuda”, per abbracciare il progetto Interista del Post- Benitez, oggi non è più in cima alla lista dei pensieri di Moratti nonostante un bilancio positivo della sua gestione, soprattutto a causa della delusione per il fallito sorpasso al Milan nel derby e per aver mancato la qualificazione alle semifinali di Champions con le clamorose sconfitte contro lo Shalke 04 precludendosi così la possibilità di difendere sul campo il titolo conquistato dalla squadra guidata da Josè Mourinho appena un anno fa.

    Secondo fonti di mercato, dunque, il presidente Massimo Moratti sarebbe concentrato sull’individuazione del possibile sostituto di Leonardo per la prossima stagione.

    L’ipotesi più suggestiva, anche più di quella di un clamoroso ritorno di Mourinho peventata nei giorni scorsi, sarebbe quella di un approdo di Pep Guardiola a Milano, lasciando, così, il suo capolavoro blaugrana dopo anni di straordinari successi, in termini di trofei, di brillantezza di gioco, di immagine. Il presente, naturalmente, per Guardiola si chiama finale di Wembley contro il Manchester United nel remake della sfida in finale di Champions League di Roma del 2009, vinta dai blaugrana proprio contro i red Devils di Alex Ferguson.

    L’aspetto più curioso della vicenda sarebbe duplice: in primis, se Guardiola accettasse di trasferirsi a Milano andrebbe ad occupare la panchina del suo più acerrimo rivale fra i colleghi allenatori, Josè Mourinho appunto, che nella presente stagione ha affrontato e battuto nei vari “Clasici” per 5 volte, con un bilancio di 3 vittorie, un pareggio ed una sconfitta. In tal caso, Pep Guardiola dovrebbe esser pronto ad accettare i continui confronti con il predecessore, abbandonando, così, definitivamente il clima di serenità dell’ambiente Barcellona per affrontare le tensioni e le polemiche continue che il calcio italiano propone. Un confronto, comunque, non facile da superare in termini di vittorie dato che Mourinho all’Inter in due stagioni ha vinto tutto il possibile: campionati, Coppe Italia,  Champions League, riportandola alla Milano nerazzurra dopo 45 anni, nel coronamento dell’ormai storico Triplete dello scorso anno.

    In secondo luogo, sarebbe curioso se Guardiola, tanto distante da Mourinho in termini di carattere, modi di fare, aplomb e stile, compiesse la stessa – criticata – azione del portoghese: lasciare la squadra dopo aver conquistato la Champions League, come fece il tecnico di Setubal nella gloriosa notte del 22 Maggio dopo la vittoria contro il Bayern Monaco in finale.

    La vicenda del trasferimento di Guardiola, però, non è così semplice da attuarsi, anche se il tecnico spagnolo sarebbe spinto dalla volontà di ricercare nuovi simoli, un’intenzione che si è colta abbastanza esplicitamente nella dichiarazioni di qualche giorno fa in cui Guardiola aveva sottolineato la necessità di non portar troppo per le lunghe i cicli calcistici, anche se vincenti, per evitare che i giocatori si stanchino dell’allenatore e viceversa. Il nodo da sciogliere resta la decisione del “quando”, ossia la scelta del momento più opportuno per lasciare lo squadrone blaugrana: al termine di questa stagione, oppure nel 2012?

    Le esternazioni di Guardiola però potrebbero sembrare una base per preparare l’ambiente al suo addio, ricollegandosi proprio alla volontà del tecnico di cambiare aria a breve, anche a causa dei non ottimi rapporti con il nuovo presidente del Barcellona, Rosell.

    Un motivo in più, dunque, per decidere di tuffarsi in una grande sfida: Moratti sarebbe ben felice di accoglierlo all’Inter.

  • Mou e Ronaldo ancora polemici. Il gesto del “robo”. Video

    Mou e Ronaldo ancora polemici. Il gesto del “robo”. Video

    Il gol annullato ad Higuain sullo 0-0 per un presunto fallo di Cristiano Ronaldo su Mascherano ha dato lo spunto ai madrileni di contestare ancora una volta l’operato degli arbitri e di De Bleeckere in particolare. Tra i più esagitati come al solito Josè Mourinho e Cristiano Ronaldo, i due portoghese sono stati beccati in aereoporto a far il gesto del “robo” in aereoporto verso i tifosi al seguito. Ovviamente il video è diventato un tormentone del web al pari del Por Què scandito a modo sfottò dai tifosi catalani ieri al Camp Nou.

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  • Barça-Real, tutto secondo copione e torna anche Abidal

    Barça-Real, tutto secondo copione e torna anche Abidal

    Barça-Real
    Finale doveva essere e finale è stata, nonostante l’impegno maggiore rispetto alla gara d’andata mostrata dagli uomini di Mourinho, il Barcellona come da copione ha raggiunto l’obiettivo e il 28 maggio volerà a Wembley probabilmente a sfidare il Manchester, per conquistare la quarta Champions della sua gloriosa storia. Venendo alla partita, la prima mezz’ora trascorre senza grosse occasioni da ambo le parti, i padroni di casa si limitano a mantenere il controllo della palla con la solita fitta serie di passaggi (oltre 400 dopo 30 minuti), ma dal 32° al 36° è solo grazie a Casillas se i blaugrana non passano in vantaggio, gli uomini di Guardiola, infatti, collezionano 3 importanti palle gol, la prima non poteva che portare la firma del fenomeno Messi, che sfruttando una corta respinta della difesa merengues, mette a sedere con una finta due avversari e calcia di poco a lato col suo sinistro magico. Un minuto dopo è Villa a rendersi pericoloso, El Guaje sfruttando un assist del solito Messi, calcia a botta sicura sul secondo palo, ma sulla sua strada trova un ottimo Casillas pronto a respingere il pericolo e a tenere a galla i suoi. Il numero uno madrileno si ripeterà due minuti dopo ancora su Messi, stavolta l’attaccante argentino prova a batterlo di destro dopo una splendida azione targata Villa-Pedro, con il primo a suggerire e il secondo a far da sponda per l’accorrente numero 10. Al 39° prova ad affacciarsi dalle parti di Victor Valdez anche il Madrid, con Cristiano Ronaldo pronto a scattare sulla fascia e a suggerire in mezzo per Di Maria anticipato di poco in un’uscita dall’estremo difensore catalano. Si va al riposo sul pareggio, ma adesso la partita appare più viva, la prova è l’inizio scoppiettante di ripresa, il Real prova ad intimorire gli avversari con un’azione personale di Ronaldo, che viene ostacolato da Pique e frana addosso a Mascherano liberando al tiro Higuita, che insacca, ma il gol a giudizio dell’arbitro non è regolare e il direttore di gara concede, anzi, una punizione a favore dei padroni di casa. Al 54° passa il Barça, azione che si sviluppa sulla destra con Dani Alves che vede e serve solo in mezzo al campo Iniesta, il centrocampista della nazionale spagnola alza la testa e vede Pedro pronto a scattare sul filo del fuorigioco, assist al bacio e da lì il giovane attaccante non può sbagliare controllo di destro e sinistro sul primo palo a battere l’incolpevole Casillas. Passano 10 minuti e l’undici di Mourinho si riportano in parità, Di Maria sfrutta un errore in uscita del centrocampo azulgrana, supera elegantemente Mascherano e calcia a botta sicura in porta colpendo però il palo, dopo la ribattuta la palla torna fra i suoi piedi ma stavolta il fantasista argentino decide di servire a centro area il liberissimo Marcelo che insacca senza problemi. Di fatto la partita si chiude qui, anche perchè il Barcellona continua a fare melina e ad amministrare il proprio vantaggio con il solito possesso palla, mentre il Real appare spossato e senza forza per cercare di siglare altre due reti necessarie a compiere El Miracle. Da segnalare il rientro in campo, accolto da un boato del pubblico, di Eric Abidal, il difensore transalpino è ritornato a giocare qualche minuto in gare ufficiali dopo solo 6 settimane dalla diagnosi del tumore al fegato, che tanto sconvolse tutto il mondo del calcio.

  • Mou resta in albergo, partita in tv e indicazioni via sms

    Mou resta in albergo, partita in tv e indicazioni via sms

    Il tormentone della vigilia della semifinale di ritorno Barcellona – Real Madrid, alla luce delle polemiche, dei Por què, e dell’espulsione rimediata, era: dove siederà Mourinho al Camp Nou? Nella giornata di ieri erano trapelate indiscrezioni circa una sua probabile presenza nella tribuna d’ onore, nel palco riservato alle autorità, per mantenersi a distanza di sicurezza da eventuali contatti ravvicinati con i tifosi blaugrana.

    L’ultimissima notizia, però, secondo Marca – quotidiano spagnolo ben informato sulle vicende delle merengues – sarebbe la decisione di Mou di restare a guardare la partita in televisione, nell’Hotel di Barcellona dove la squadra ha alloggiato in questi giorni di vigilia. La scelta sarebbe stata dettata da ragioni di sicurezza, in considerazione che al Camp Nou non sono presenti barriere, nè vetrate di delimitazioni e si teme che i tifosi blaugrana possano, in qualche modo, riversare proprio su Josè Mourinho – che ha notevolmente contribuito ad alimentare un clima ancor più rovente attorno al “Clasico” – le proprie esternazioni di gioia o di rabbia, a seconda del risultato del campo.

    Inoltre, se anche fosse stato presente in tribuna, Mourinho avrebbe dovuto accettare di essere sorvegliato da un funzionario dell’Uefa, incaricato di vigilare sul rispetto della regola che impedisce al tecnico squalificato di avere contatti diretti con la squadra e di non poter scendere negli spogliatoi fino ad un quarto d’ora dopo il termine dell’incontro.

    La squadra Madridista, dunque, sarà guidata da Aitor Karanka, il vice del tecnico portoghese, che dovrà però prestare attenzione al suo cellulare in virtù del fatto che Mourinho provvederà a “dirigere le operazioni” dalla sua camera d’albergo, distante circa un chilometro dallo stadio di Barcellona, tramite sms.

    L’assenza del tecnico sarà un ostacolo in più, dunque, alla già difficile “remontada”, partendo dal pesantissimo 0-2 subito all’andata al Santiago Bernabeu, ma la scelta di restare in Hotel potrebbe essere considerata anche una soluzione astuta e non casuale, ben ponderata dal meticoloso Special One.

    Infatti,  in questo modo, tramite il ricorso agli sms, sarà possibile evitare sia lo scambio epistolare di bigliettini in direzione della panchina, che verrebbe ripreso in diretta televisiva, così come sarà possibile eludere gli sguardi di tifosi avversari e dei Commissari Uefa.

  • Barcellona – Real Madrid, la mission impossible di Mou. Probabili formazioni

    Barcellona – Real Madrid, la mission impossible di Mou. Probabili formazioni

    Dire che quella di stasera sarà un’impresa ardua per gli uomini di Mourinho, pare essere un eufemismo, la conclamata remuntada appare tanto impossibile che anche gli stessi supporter merengues, che avevano prenotato il biglietto in anticipo, hanno deciso di disertare l’appuntamento e di rassegnarsi ad aspettare la prossima stagione per inseguire ancora una volta la tanto ambita decima Champions.
    I Blancos guidati dallo Special One, dovranno fare a meno di due pedine importanti come Pepe e Sergio Ramos, nonchè del loro stesso allenatore espulso nella partita precedente e stasera pedinato a vista da un delegato Uefa, per evitare che si ripeta quanto accaduto al Bernabeu nella gara di andata, quando Mou catechizzava il suo vice Karanka con pizzini e consigli.
    La formazione madridista dovrebbe dunque riportare al centro della difesa Carvalho con al suo fianco Albiol, sugli esterni dovrebbero agire, invece, Arbeloa e Marcelo. Sulla linea mediana vista la lunga indisponibilità di Khedira, sarà probabilmente confermato il duo Xabi Alonso-Diarra, in attacco ci sarà una novità rispetto all’andata, con l’inserimento dal primo minuto di Benzema come unica punta e ad agire alle sue spalle il solito trio Ronaldo, Ozil, Di Maria. Ancora panchina per Kaka, pronto a subentrare in qualsiasi momento della gara.

    Real Madrid (4-2-3-1): Casillas; Arbeloa, Carvalho, Albiol, Marcelo; Xabi Alonso, Diarra; Ronaldo, Ozil, Di Maria; Benzema.
    A disp.: Dudek; Garay, Nacho, Granero, Pedro Leon, Kaka, Adebayor.

    In casa blaugrana la vigilia non poteva che essere tranquilla, gli uomini di Pep Guardiola forti del doppio vantaggio esterno hanno sicuramente un pensiero rivolto già a Wembley e alla finale del prossimo 28 maggio, la notizia migliore per quanto riguarda i catalani è il rientro tra i convocati di Eric Abidal, il difensore francese ritorna a calcare i campi da gioco dopo sole 6 settimane d’assenza e dopo aver superato brillantemente l’operazione per l’asportazione del tumore al fegato che gli era stato diagnosticato circa due mesi fa. Per il resto nessun turn-over è previsto, quindi il Barça dovrebbe scendere in campo con il solito schema e con la formazione migliore, che prevede ancora l’utilizzo di Mascherano come centrale difensivo con al suo fianco Pique e il dirottamento del capitano Puyol sulla fascia sinistra, a destra agirà il solito Dani Alves, mentre a centrocampo, dopo l’assenza dell’andata per un piccolo problema, riprenderà il suo posto Iniesta che andrà a completare il reparto con i soliti Xavi e Busquets. In attacco il trio delle meraviglie Pedro, Villa e l’extraterrestre Messi, alla ricerca di gol che possa fargli battere l’ennesimo record, quello delle 14 reti in una sola edizione della Champions, appartenente al momento a Josè Altafini. In panchina oltre al già citato Abidal, ci sarà anche un altro protagonista della gara d’andata, Afellay, suo, infatti, l’assist che consentì alla Pulce di violare per la prima volta la porta difesa da Casillas.

    Barcellona (4-3-3): Victor Valdes; Dani Alves, Mascherano, Piquè, Puyol; Xavi, Busquets, Iniesta; Pedro, Messi, Villa.
    A disp.: Oler, Fontas, Abidal, Keita, Sergi Roberto, Afellay, Jeffren.

  • Uefa contro Mou, dopo De Bleeckere respinto anche il ricorso

    Uefa contro Mou, dopo De Bleeckere respinto anche il ricorso

    Alla vigilia della resa dei conti finale del Clasico, dopo una sfida infinita dentro e fuori dal campo che prosegue da ben diciotto giorni, nella giornata di oggi si registrano due brutte notizie per il Real Madrid di Josè Mourinho. Infatti,  oltre alla pesante sconfitta per 0 – 2 subita nella partita d’ andata al Santiago Bernabeu con la doppietta di Lionel Messi, le merengues hanno anche perso la battaglia con l’Uefa, ossia il  ricorso che avevano inoltrato nel post semifinale d’ andata, denunciando alcune presunte condotte antisportive di calciatori blaugrana, come Dani Alves, Sergio Busquets e Pedro. La Uefa ha, infatti, comunicato che è  stato respinto il ricorso della squadra di Florentino Perez.

    La tesi della squadra madridista sarebbe che i giocatori blaugrana citati avrebbero, in modo reiterato nel corso della gara, simulando i falli subiti, accentuando le cadute ed inducendo, con i loro comportamenti, l’arbitro ad espellere Pepe. Inoltre, sempre secondo il Real, Busquets avrebbe rivolte offese razziste all’ indirizzo di Marcelo, giocatore brasiliano del Real, apostrofandolo per ben due volte come ” mono “, ossia scimmia.

    Mourinho, dunque, potrà continuare a chiedersi i suoi tanti Por què?, ma il ricorso non è stato accolto, anche se il Real Madrid parrebbe intenzionato a presentare ulteriore ricorso contro la decisione in questione.

    A proposito di temi caldi Mourinhiani, l’arbitro designato per dirigere la semifinale di ritorno di domani sera al Camp Nou sarà il belga Frank De Bleeckere, di sicuro non gradito al tecnico portoghese. Lo scorso anno, infatti, il fischietto belga aveva arbitrato la semifinale di ritorno – sempre al Camp Nou – fra Barcellona ed Inter, finita in modo favorevole agli uomini di Mourinho, che però avevano concluso la partita il dieci a causa dell’ espulsione di Thiago Motta, che lo costrinse anche a saltare la finale contro il Bayer Monaco.

    Se Mourinho volesse abbandonare la sua celeberrima vis polemica per concentrarsi sull’ aspetto positivo della questione, potrebbe considerare alcuni aspetti beneauguranti: la semifinale di ritorno dello scorso anno giocata dalla sua Inter e diretta proprio da De Bleeckere si disputò, esattamente come accadrà domani, al Camp Nou, contro il Barcellona, e portò l’ Inter a staccare il tagliando per la finalissima contro il Bayern Monaco, poi vinta.

    Di certo, dopo un pesante 0 – 2 in casa il punto di partenza è ben diverso, anche in considerazione dell’esplosività funambolica del Messi della partita d’ andata che ha affettato facilmente la molle retroguardia delle merengues. Ecco perchè, dopo la designazione del fischietto belga e la decisione di respingere il ricorso avanzato dal Real Madrid per l’ “antisportività” dei blaugrana, sicuramente Mourinho si starà arrovellando ancora sui suoi infiniti Por què? In silenzio, però, perchè nella conferenza stampa di presentazione non si presenterà lasciando spazio per il suo vice Aitor Karanka, per evitare ulteriori polemiche.

    D’altronde, dopo l’espulsione subita nella partita d’andata non potrà sedere in panchina domani, e dovrà assistere alla gara dalla tribuna. A tal proposito, è partita la caccia al posto del tecnico portoghese, per scovare da quale posizione psserverà domani sera il match: la soluzione più accreditata è la tribuna autorità, dove Mourinho potrebbe sedere per evitare contatti con i tifosi blaugrana, e da dove potrebbe raggungere – un quarto d’ ora dopo il termine della gara secondo quanto prevede il regolamento – la squadra negli spogliatoi. Di certo, eviterà le posizioni vicine al campo. In tal caso, il rischio di entrare a contatto ravvicinato con i tifosi del Barca sarebbe troppo elevato.

  • Porqué De Bleeckere, dall’Uefa un dispetto a Mou

    Porqué De Bleeckere, dall’Uefa un dispetto a Mou

    Nell’ormai famosissima conferenza stampa del post Real Madrid Barcellona Mourinho lo aveva inserito nella lista “nera” degli arbitri che a suo dire hanno aiutato i catalani negli scontri contro di lui, l’Uefa ha però deciso di designarlo per la partita di ritorno.

    Il nome è quello di De Bleeckere, uno dei migliori fischietti europei che lo scorso anno diresse il match di ritorno tra Barcellona e Inter espellendo Thiago Motta per una manata su Busquets

  • Real e Barça distratte dalla Champions, doppio ko

    Real e Barça distratte dalla Champions, doppio ko

    La partita di Champions di mercoledi sera e sopratutto gli strascichi post match hanno portato via concentrazione e risorse nervose a Real Madrid e Barcellona che quest’oggi sono state inaspettatamente superate da Saragozza e Real Sociedad.

    Il primo ko è per l’undci di Mourinho che becca ancora una sconfitta al Bernabeu lanciato dalla doppietta di Lafita e dalla rete di Gabi: inutili i gol di Ramos e Benzema. In serata poi i catalani sprecano il match ball facendosi superare in rimonta dal Real Sociedad grazie alle reti di Ifran e Xabier Prieto, per i catalani la rete porta la firma di Thiago Alcantara.

    Gare in programma sabato
    Real Madrid-Saragozza 2-3
    41′ Lafita (S), 54′ rig. Gabi (S), 62′ Ramos (R), 77′ Lafita (S), 85′ Benzema (R)
    Real Sociedad-Barcellona 2-1
    29′ Thiago Alcantara (B), 70′ Infran (R), 83′ rig. Priexo (R)
    Deportivo La Coruña-Atl. Madrid 0-1
    80′ Aguero (A)

    Gare in programma oggi
    Almeria-Siviglia
    Levante-Sp. Gijon
    Malaga-Hercules
    R.Santander-Maiorca
    Villarreal-Getafe
    Osasuna-Valencia

    Gare in programma domani
    Espanyol-Ath.Bilbao