Tag: josè mourinho

  • Eto’o al Real? Fantacalcio. Arrivano le smentite

    Eto’o al Real? Fantacalcio. Arrivano le smentite

    Indiscrezioni giornalistiche in mattinata direttamente dalle pagine della Gazzetta dello Sport, parlavano di una possibile partenza di Eto’o destinazione Real Madrid. Secondo la rosea infatti, il calciatore camerunense dopo il pessimo episodio di razzismo che l’ha visto coinvolto direttamente all’uscita di un noto locale milanese, con degli ultrà milanisti pronti a cantare il fastidioso e antipatico coro “delle rose sul metrò”,  sia stufo di queste situazioni, e che no sopporti più questa storia. Ci sarebbero testimonianze di persone che avrebbero sentito dire  “come faccio a vivere in una città che mi insulta sempre?” direttamente pronunciate dall’attaccante nerazzurro.  Oltre al fattore pazienza finita per un giocatore che ne ha subite tante nel corso della sua carriera, c’è anche l’incudine del Fair play finanziario pronta ad abbattersi sui club più spendaccioni, e l’ingaggio di Eto’o (11 milioni netti a stagione) è di certo un bel lusso in casa nerazzurra. Associando a questo particolare un possibile interessamento del Real Madrid, in primis di Josè Mourinho, con un’ipotetica offerta di 50 milioni di euro, Moratti potrebbe decidere di privarsi del suo giocatore migliore in questo momento. 30 anni per Eto’o, capace quest’anno di arrivare a quota 35 gol, con ancora la finale di Tim Cup da giocare. Stagione irripetibile, e forse per questo, volendo evitare l’errore fatto con Milito, un pensierino di fronte ad una sontuosa offerta Moratti ce lo farebbe volentieri, prima di chiudere le porte in faccia agli spagnoli. Ipotesi di mercato? Inter da ringiovanire con gli arrivi di Sanchez e Banega, e Real che si priverebbe volentieri di Benzema per uno come Eto’o. Questa la prospettiva della Gazzetta dello Sport, ma la realtà dice ben altre cose. La replica in casa Inter arriva prima dal presidente Moratti e poi dal diretto interessato Samuel Eto’o.

     

    MORATTI- Il presidente nerazzurro presente ad una commemorazione a Livorno per i 40 anni dalla scomparsa di Armando Picchi, intercettato dai microfoni di Sky Sport 24 ha voluto smentire categoricamente una qualsiasi ipotesi di mercato relativa a Samuel Eto’o “Eto’o è nostro al cento per cento. Questi incidenti sono incresciosi, ma possono capitare. Non credo che possa andarsene dall’Inter per questo motivo. 50 milioni? Non c’è una cifra per Eto’o, rimarrà sicuramente all’Inter”.

    Sui possibili arrivi soprattutto in attacco Moratti parla di diversi obiettivi: “Sanchez è fortissimo, ma ci sono anche altri attaccanti in giro che stiamo seguendo”.

    Discorso diverso per Montolivo, spesso accostato ai colori nerazzurri : “Non credo proprio che Montolivo possa arrivare all’Inter” ha precisato Moratti.

    Moratti messo da parte il discorso mercato, chiude con stile la ‘polemica’ nata con il tecnico rossonero Allegri, che aveva definito Mourinho patetico in un’intervista recente: “Allegri ha subito detto che stava scherzando, quindi è inutile commentare questa frase. Altrimenti sarebbe stata una frase vergognosa”.

    Il pensiero finale è rivolto alla Coppa Italia: “E’ un trofeo importante, ne abbiamo vinte molte. Vogliamo dare continuità”.

    SAMUEL ETO’O– L’attaccante più amato dal popolo nerazzurro, attraverso il sito ufficiale dell’Inter, ha voluto dire la sua facendo chiarezza sul momento che sta vivendo e sul brutto episodio di razzismo che lo ha visto protagonista, scrivendo una lettera a tutti i tifosi interisti:

    “Cari tifosi dell’Inter,stamane, come voi, sono rimasto molto sorpreso leggendo quanto riportato da alcuni quotidiani, in particolare da ‘La Gazzetta dello Sport’. Voglio essere chiaro, come lo sono stato in tutta la carriera e con voi, che mi avete dimostrato grande affetto e grande rispetto sin dal primo giorno a Milano. Tranquilli, ho un solo pensiero: vincere, insieme con i miei compagni, la Coppa Italia, il sesto trofeo in due stagioni, il terzo di questa stagione. Nessuna situazione extra professionale, anche se mi amareggia come uomo, può allontanarmi dall’Inter.

    Dichiarazioni tratte dalla Gazzetta dello Sport- Fc Inter News- Inter.it

  • Real Madrid: via Valdano, Zidane nuovo ds

    Real Madrid: via Valdano, Zidane nuovo ds

    Dopo gli screzi continui in stagione fra Valdano e Josè Mourinho, il Real ha scelto: via Valdano, assecondando le richieste di Josè Mourinho, spazio alla rivoluzione interna al club. Una decisione clamorosa, dopo lunghi anni di sodalizio fra il Real e il direttore generale argentino che ha, appunto, come causa principale Josè Mourinho e che ora dovrà necessariamente condurre alla scelta di un successore, che sia gradito a Mou naturalmente.

    Il nome più probabile è quello di Zinedine Zidane, dal 2010 consigliere del presidente Florentino Perez, come ha anticipato il quotidiano sportivo Marca. L’ex calciatore di Juve e Real dovrebbe, però, ricoprire il ruolo di direttore sportivo, nell’ottica di riorganizzazione del club delle merengues, sostituendo nello specifico Miguel Pardeza, ed il potere che apparteneva a Valdano andrebbe direttamente a Josè Mourinho, in un’impostazione prettamente inglese, con un ruolo da tecnico-manager, così come faceva ai tempi del Chelsea: “Tutto il potere a Mou“, il titolo più che eloquente di Marca.

  • Ha vinto Mou, Perez silura Valdano

    Ha vinto Mou, Perez silura Valdano

    Dopo un lungo consiglio di amministrazione il Real Madrid ha deciso di accettare la richiesta di Josè Mourinho sollevando dall’incarico di direttore generale Jorge Valdano. Il dg, punto di riferimento di Florentino Perez, è da inizio stagione in aperta contestazione con il tecnico portoghese criticandone scelte tecniche e sopratutto il modo di porsi alla stampa.

    Florentino Perez sceglie dunque la linea di Josè Mourinho caldeggiando lo scontro aperto in questa stagione ai nemici storici del Barcellona e alla federazione spagnola accusata spesso di favorire i catalani.

    Mou, che pare aver posto il licenziamento di Valdano come condizione per restare, adesso dovrebbe avere un ruolo ancora più importante in sede di calciomercato e stando alle indiscrezioni dopo gli acquisti di Sahin e Altintop starebbe pensando a Coentrao, Schweinsteiger e sopratutto ad Ibrahimovic.

    L’annuncio ufficiale arriverà nella conferenza stampa indetta questa per le ore 21 da Florentino Perez mentre alle 21:30 parlerà Valdano.

  • Mou vuole Figo al Real al posto di Valdano

    Mou vuole Figo al Real al posto di Valdano

    Gli scontri e gli screzi sempre più frequenti fra Valdano e Josè Mourinho potrebbero portare il tecnico portoghese a richiedere al Presidente Florentino Perez l’arrivo di un uomo di fiducia al posto del direttore generale Valdano con il quale, ormai è certo, non è riuscito a costruire un feeling positivo.

    Il candidato il pole position sarebbe, secondo il quotidiano “El Mundo Deportivo”, Luis Figo, connazionale dello Special One che Mourinho ha già allenato da calciatore all’Inter e con il quale ha lavorato dopo che il portoghese, una volta appesi gli scarpini al chiodo, ha intrapreso la carriera dirigenziale. A Florentino Perez spetta l’ardua decisione: accontentare i desideri di Mourinho e scaricare il suo storico braccio destro oppure lasciare che lo status quo all’insegna di frecciatine quotidiane continui?

  • Tevez: “Addio Manchester”. Juve e Inter pronte?

    Tevez: “Addio Manchester”. Juve e Inter pronte?

    Il futuro di Carlos Tevez inizia in questi giorni a diventare più chiaro. Facciamo un passo indietro per ripercorrere le vicende dell’argentino in forza al City. Roberto Mancini in principio l’aveva convinto a restare fino alla fine della stagione, dopo la prima rottura avvenuta a dicembre quando lui aveva deciso di punto in bianco di non trovarsi più bene a Manchester. Trascinatore assoluto dei Citizens, nella finale di Fa Cup felicissimo per la vittoria dichiara ai microfoni con assoluta sincerità di voler seguire gli interessi della sua famiglia, facendo chiarezza sul suo futuro. La decisione se lasciare o no l’Inghilterra è ormai cosa fatta.

    ADDIO MANCHESTER – Le ultime indiscrezioni parlano di una sua intervista ad una radio argentina dove l’Apache pare sia stato chiarissimo in merito al suo futuro: “Voglio andare via dal Manchester City. Il modo in cui vivo il calcio è cambiato, non so nemmeno se arriverò sino al prossimo Mondiale. Indipendentemente che sia convocato o meno. Comunque sì, vorrei andarmene. Sono stato trattato bene e sono grato al City. Ma devo cambiare ambiente. Tornare al Boca? No, sarebbe difficile”.

    INTER E JUVE PRONTE? – A questo punto l’asta è aperta. Real, Juve e Inter sono le squadre in pole per l’acquisto del bomber argentino. Anche se la Juventus nella prossima stagione non potendo disputare le coppe europee avrebbe sicuramente poco appeal per un giocatore di tale calibro. In casa nerazzurra il direttore sportivo Ausilio in una recente intervista ha parlato di Tevez come un colpo difficile da realizzare visto l’oneroso costo del suo cartellino, ma a questi livelli, si potrebbe parlare di tattiche per sviare le trattative di mercato. Mentre per quanto riguarda il Real Madrid, Josè Mourinho è da considerarsi uno dei più grandi estimatori dell’attaccante del City, sin dai tempi in cui allenava l’Inter il portoghese non aveva mai nascosto l’ammirazione per Tevez.

    CRISTIANO RONALDO – Alla domanda su chi prenderebbe il posto di Tevez al City, la risposta arriva dal quotidiano sportivo spagnolo As, che annuncia la bomba di mercato dell’anno, con il forte interessamento dello sceicco Mansour sulla stella dei blancos Cristiano Ronaldo. Le cifre dell’operazione sfiorano il ridicolo, con un’offerta di 180 milioni di euro per strappare il capocannoniere della Liga a Mourinho e fare un altro regalo al suo tecnico Roberto Mancini.

    Dichiarazioni tratte da Eurosport

  • Tangenti all’arbitro Paixao dal Porto di Mourinho

    Tangenti all’arbitro Paixao dal Porto di Mourinho

    Ombre sul passato portoghese di Josè Mourinho, relative ad una questione di tangenti pagate dal suo Porto all’arbitro Jacinto Paixao, come lo stesso fischietto ha ammesso in un video diffuso pubblicamente. In particolare, il Porto avrebbe concesso diversi regali sia all’arbitro che ad i suoi assistenti, fra cui un viaggio di lusso in Marocco oltre che favori sessuali. I fatti risalgono alla stagione 2003/2004, ma Paixao avrebbe taciuto fino ad oggi per proteggere la propria famiglia, sottoposta a pressioni e minacce.

    L’aspetto curioso, però, nonostante la “confessione” di Paixao, riguarda la decisione del giudice incaricato, che avrebbe ritenuto inattendibili le prove e le intercettazioni raccolte dalla polizia.

  • Scambio Ibrahimovic – Kakà, idea di Mourinho

    Scambio Ibrahimovic – Kakà, idea di Mourinho

    Con il terminare della stagione calcistica, si avvicina la fase più intensa del calcio mercato, che nelle assolate giornate estive presenterà potenziali scambi, colpi ad effetto, cessioni clamorose.

    Fra queste, si annovera di certo la notizia del progetto di Josè Mourinho, riportata dal Mundo Deportivo, di realizzare un clamoroso scambio fra Kakà ed Ibrahimovic, per consentire il ritorno del brasiliano al Milan, dove è rimasto in ottimi rapporti con la dirigenza, e con Adriano Galliani in particolar modo, e per riabbracciare il suo pupillo Zlatan, con il quale ha conquistato il suo primo scudetto sulla panchina nerazzura. Per Ibra sarebbe un ritorno in Liga spagnola, ma sul fronte del più acerrimo nemico della sua ex squadra, ossia il Barcellona: per lui, però, questo non sarebbe di certo un problema rilevante, dato che ha già sperimentato in prima persona il passaggio dall’Inter al Milan, oltre che dalla Juventus all’Inter nel post Calciopoli.

    Per Ibra, inoltre, sarebbe un’ottima occasione per vendicarsi con Pep Guardiola con il quale nella scorsa stagione in blaugrana non ha mai instaurato un gran feeling, anche per le difficoltà di adattamento dello svedese alla coralità della manovra voluta da Guardiola.

    Dal punto di vista economico, nonostante lo scambio appaia come fantamercato, l’operazione avrebbe buoni margini di riuscita anche se il presidente del Real Florentino Perez non vorrebbe svendere Kakà, poichè lo acquistò a circa 65 milioni di euro mentre ora sarebbe valutato intorno ai 25 milioni di euro, pressocchè la stessa cifra spesa dal Milan per acquistare Ibra in estate dal Barca.

  • Juve, Marotta incontra Perez, sarà una Juve Real?

    Juve, Marotta incontra Perez, sarà una Juve Real?

    Beppe Marotta, direttore generale della Juventus ed il suo inseparabile braccio destro Fabio Paratici, sono stati avvistati oggi a pranzo con il presidente del Real Madrid Florentino Perez.

    Il pranzo deve essere stato molto ricco considerato che tra i due club le trattative possono essere davvero tante. Florentino perez avrebbe chiesto delle informazioni sulla possibile cessione di Giorgio Chiellini da sempre pupillo e sogno di Jose Mourinho, mentre dall’ altra parte, Beppe Marotta ha cercato di capire fino a che punto il Real madrid sia intenzionato a privarsi dell’ attaccante francese Karim Benzema.

    Oltre ai due giocatori sono circolati altri nomi tra le due dirigenze, infatti Mourinho sembra essere interessato anche al redivivo Amauri, mentre per quanto riguarda il club bianconero interessano Diarra e Higuain.

    Quest’ incontro fa capire ai tifosi, come la dirigenza bianconera abbia finalmente capito che il mercato prossimo dovrà essere fatto soprattutto comprando giocatori di qualità e non c’e’ supermercato migliore di quello offerto da Florentino Perez ed il suo Real Madrid.

  • Valdano-Mourinho: è scontro “Real”

    Valdano-Mourinho: è scontro “Real”

    In casa Real Madrid si stanno accorgendo sempre più di quanto possa farsi sentire il peso della presenza di Josè Mourinho, nello spogliatoio, nei rapporti con la stampa, in campo. E per questo motivo, il direttore generale Jorge Valdano, braccio destro del presidente Florentino Perez, pare ormai giunto ai ferri corti con il tecnico portoghese, alla luce anche delle polemiche che avevao riguardato i due nel corso dell’ inverno.

    Dopo la partita vinta dal Real contro il Gestafe, infatti, Valdano avrebbe espresso il suo pensiero, sottolineando “quanto sia importante che Mourinho abbia fatto un passo di lato e che cali il rumore che lo accompagna”, riferendosi non troppo velatamente al fatto che Mourinho abbia deciso di far parlare al suo posto il vice Aitor Karanka, per far spegnere le roventi polemiche seguite alle sue dichiarazioni del post semifinale d’andata con il Barcellona, intervallate da incalzanti Por què?

    La replica dell’addetto stampa del tecnico portoghese, però, non si è fatta attendere, specificando che “Valdano è il portavoce del Real Madrid, ma non di Josè Mourinho. Se afferma che Josè ha fatto un passo di lato si sbaglia, perchè Josè ha fatto e farà baccano quanto gli pare e parlerà con chiarezza”.

    Chiarissimo, dunque, come il rapporto fra i due si sia ormai deteriorato, forse irrimediabilmente.

  • Balotelli: “Mou? Mancini è lo Special One”

    Balotelli: “Mou? Mancini è lo Special One”

    “I’m not a bad boy!” Mario Balotelli non sopporta più l’etichetta del cattivo ragazzo che si è fatto in terra inglese, da quando ha iniziato a vestire la maglia dei Citizens, per tornare sotto la guida del suo maestro e mentore Roberto Mancini. Il talento poco genio e molta sregolatezza in  una lunga intervista al giornale britannico Guardian ammette le sue colpe, ma aggiunge come i tabloid inglesi abbiano la mano pesante nel ‘pompare’ ad arte e mestiere alcuni casi che lo hanno riguardato: “Ho sentito che avrei preso delle multe per 12 mila sterline. Se fosse vero, dovrei prendere 35 multe al giorno e non è possibile. Ne avrò prese in tutto 20, che so che sono tante e so di essere stato stupido. Ho parcheggiato la mia auto fuori dal ristorante San Carlo troppe volte in divieto ma non ho ricevuto multe per 12 mila sterline”.

    C’è una sorta di differenza abissale tra l’immagine pubblica che arriva alla gente attraverso i media scandalistici e il modo in cui è realmente SuperMario, considerando come però tutte le sue  bravate siano spesso azioni ingiustificabili: “La mia immagine pubblica non riflette correttamente chi sono davvero. Alle volte sbaglio, ci sono cose di cui mi pento ma ho vent’anni e chi mi conosce sa che non sono un cattivo ragazzo. Anzi, sono timido e per me è difficile anche essere qui a concedere questa intervista”.

    MOURINHO vs MANCINI- Caratteraccio? Non l’ha mai nascosto nemmeno Josè Mourinho, che gli aveva detto di avere solo un neurone per cervello definendolo come un giocatore ingestibile:  Forse l’ha detto perché non riusciva a gestirmi – spiega Balotelli – eppure, Mancini ci sta riuscendo per cui quello che ha detto Mourinho non è vero. Parliamo di due grandi allenatori ma diversi. Quando ho avuto problemi con Mourinho, lui ha provato a lavorare contro di me, mentre Mancini mi ha sempre supportato”. Senza però far passare Mancini come un allenatore poco severo, anzi: “Mi ha massacrato nello spogliatoio quando sono stato espulso contro la Dinamo Kiev – ricorda Balotelli – Mi ha detto ‘sei un idiota, non so perché ti ho compratò, ma davanti alla stampa mi difende. Il problema tra me e Mourinho è che abbiamo lo stesso tipo di carattere”.

    MANCINI SPECIAL ONE– E quando nell’intervista viene fuori il nome di Josè Mourinho in lizza per la panchina del City per la prossima stagione, Mario storce un po’ il naso aggiungendo: “Perché? Siamo quarti in campionato e siamo arrivati in finale di FA Cup per la prima volta in 30 anni. Non vedo perché qualcuno dovrebbe volere un altro allenatore. Roberto sta facendo molto bene, perché cambiarlo? È uno che non mente mai, che dice quello che deve dire. è per questo che mi piace, ho fiducia in lui”. Senza dubbio un bel attestato di stima da parte di un giocatore da sempre poco incline a fare lodi ai propri ex tecnici.

    CAMPIONE- Ovviamente arriva la solita autocelebrazione, con un ‘pizzico’ di modestia, “Se continuo a lavorare duramente, magari nel giro di uno o due anni posso diventare uno dei migliori giocatori del mondo. Ma non il migliore, perchè davanti a tutti c’è sempre Messi”. E a chi gli facesse notare come la strada sia ancora molto lunga per definirsi tale, considerando soprattutto il bilancio tutt’altro che positivo in questa prima annata con il City, Mario risponde con sincerità: “Non riesco a pensare a una sola partita in cui posso dire di aver giocato come avrei voluto. È stata una stagione difficile, mi sono fatto male due volte e non mi sono allenato al meglio durante il pre-campionato. Non ho giocato benissimo ma penso ancora che posso far bene in Inghilterra. è un calcio più fisico ma anche più facile rispetto all’Italia, specie per un attaccante”.

    PENTIMENTO- Mea culpa nel finale di intervista sull’episodio che ha fatto infuriare più di tutti i suoi ex tifosi interisti: “Quando ero all’Inter ho indossato una maglia del Milan in tv e fu una cosa sbagliata da fare” ammettendo come l’errore gli sia servito e che in futuro non ricapiterà: Per cui tranquilli, non indosserò una maglia del Manchester United”.

     

     

    (Fonte: Eurosport)