Tag: josè mourinho

  • Verso Lecce Inter, Ranieri sogna l’ottava

    Verso Lecce Inter, Ranieri sogna l’ottava

    È ora di rialzarsi dopo la sconfitta al San Paolo, e l’Inter di Ranieri avrà l’occasione per farlo nel prossimo turno di campionato in trasferta contro il Lecce di Cosmi. Nella consueta conferenza stampa alla vigilia della partita il tecnico romano rassicura i giornalisti su un possibile contraccolpo dovuto all’interruzione della striscia positiva in Tim Cup contro gli azzurri di Mazzarri: “La sconfitta di Napoli non mi preoccupa, ma sono curioso di vedere come reagiamo. Noi abbiamo sempre la forza e l’energia per risollevarci. Abbiamo visto tutti come siamo caduti a Napoli, però adesso dobbiamo continuare a fare bene in campionato per vedere poi quanti punti avremo”.

    Alla ricerca dell’ottava vittoria consecutiva in campionato Ranieri analizza un girone d’andata terminato con buoni risultati dopo la pessima partenza, fissando a questo punto gli obiettivi stagionali: “Fin qui abbiamo fatto bene, ma ora dobbiamo risalire. Questa deve essere la nostra motivazione. Vogliamo la zona Champions, per questione di prestigio e anche economica. Davanti ci sono tre ottime squadre e da dietro altre incalzano. Ora c’è un girone di ritorno dove bisognerà fare più punti possibile”.

    Ranieri | ©GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images
    QUESTIONE MERCATO– Le voci di un addio sempre più prossimo di Thiago Motta monopolizzano ogni discorso relativo al mercato in uscita nerazzurro. Ranieri si dice ottimista sulla permanenza dello stesso, però lasciando qualche dubbio sulla sua mancata convocazione a Lecce: “No, oggi il giocatore non si è allenato quindi non mi sembra corretto convocarlo. Se devo rispondere a tutte le parole di procuratori, fratelli e quant’altro, dovrei andare su quelle diavolerie tipo Facebook o Twitter…”.
    Sulle fondate preoccupazioni dei tifosi il tecnico nerazzurro chiede pazienza: “Io ho sempre detto che vuole restare. Poi dico ai tifosi di aspettare un pochino”.
    Mentre si mostra abbottonatissimo per quanto riguarda i nomi caldi sul mercato in entrata: “Aspettiamo e poi vi dirò tutto se ci sarà chi verrà o chi andrà via. Io lavoro con questi ragazzi e cerco di tirare il massimo da loro come deve fare ogni allenatore”.

    LECCE- Ranieri non si fida del Lecce e soprattutto di un tecnico esperto come Cosmi, in grado di rivitalizzare i salentini soprattutto dal punto di vista del gioco. L’obbligo è di non sottovalutare l’avversario vista la posizione in classifica e prepararsi a una partita difficile: “Cosmi sta dando la giusta determinazione. Di Michele? Ha fatto sei gol come Milito, ha ritrovato la vena giusta. Poi c’è Muriel che aveva segnato a San Siro, Cuadrado che è uno velocissimo. Ci sarà campo pesante e dovremo fare una bella partita”.

    L’IMPORTANZA DI SNEIJDER-  Il recupero dell’olandese è un obiettivo fondamentale per il tecnico romano, che sminuisce le critiche piovute su uno Sneijder troppo nervoso nella partita contro il Napoli: “Mah, Sneijder nervoso? In Coppa ha fatto un fallo brutto ma a Napoli nel secondo tempo ha fatto vedere le cose di cui è capace. Io sono fiducioso sulla voglia di Wes di fare bene, credo che in vista della Champions raggiungerà il top della forma”.
    Massima fiducia per l’inserimento del numero dieci nerazzurro in una rosa che ha appena trovato la sua quadratura:  “Beh, avete visto Sneijder che sta entrando nel suo meccanismo. Quando Forlan starà bene, capiremo quanto possiamo riuscire a migliorare. Però io sto sempre lì con l’ago della bilancia per vedere quali obiettivi raggiungere. Con Forlan, Chivu e Deki abbiamo una bella rosa. Vogliamo rimontare, io mi auguro che non ci siano sbandamenti verso una cosa che potrebbe essere più bella. Mi auguro che praticità e bellezza si possano sposare per fare il salto di qualità”.

    INSULTI A CELI- Nel finale a chi gli avesse chiesto sugli insulti all’arbitro Celi nella sfida di Coppa, Ranieri risponde con una smentita: “Non credo di avere insultato l’arbitro, anzi se è un ragazzo intelligente farà esperienza di quello che gli ho detto e gli servirà per migliorare”.  In merito all’episodio con protagonista Mourinho, nel post partita di Barcellona Real, il tecnico nerazzurro risponde in maniera ironica sdrammatizzando: ” Io non ho mai aspettato un arbitro in garage”.
    Dichiarazioni tratte da : Fc Inter News.it, Eurosport.com

  • Inter, torna Mourinho? Tronchetti Provera “Tutto è possibile”

    Inter, torna Mourinho? Tronchetti Provera “Tutto è possibile”

    Tutto è possibile, in futuro almeno. Le dichiarazioni di Tronchetti Provera potrebbero scuotere l’ambiente madridista, così come quello nerazzurro, in prospettiva di un clamoroso ritorno sulla panchina di Appiano Gentile, quello che tutti i tifosi nerazzurri sognano e agognano, da quel lontano addio, nel post Triplete, dopo essere stati irrimediabilmente sedotti ed abbandonati.

    Il ritorno in questione, dunque, sarebbe quello di Josè Mourinho: un boomerang di emozioni e sensazioni, un tuffo nei ricordi più dolci, neppure troppo lontani nel tempo, risalenti al 2010, ma già offuscati da due stagioni non all’altezza di quell’Inter, l’Inter dello SpecialOne.

    Le parole di Provera, quindi, sono un modo per lasciare aperta una porta, uno spiraglio o qualcosa di più, in vista della prossima stagione, facendo leva anche sul clima infuocato nello spogliatoio merengues, soprattutto per i dissapori sempre più frequenti tra Mourinho ed i suoi calciatori.

    Marco Tronchetti Provera | © Getty Images

    Per ora, secondo Tronchetti Provera – che ha parlato da Abu Dabi dove la Pirelli presenta la sua seconda stagione in Formula Uno – conta il presente, con la soddisfazione per il lavoro svolto da Ranieri sin qui, con la speranza che i risultati della squadra possano ancora migliorarsi, con piena consapevolezza delle straordinarie qualità del tecnico romano, che ha dato alla squadra la serenità per compiere questa rimonta, insperata, e di puntare, ora, a rimanere con stabilità in zona Champions, provando anche a continuare il percorso Europeo.

    Parlando di mercato, poi, Marco Tronchetti Provera preferirebbe che l’Inter non faccia investimenti su mercato, puntando sui giovani e continuando sulla strada finora intrapresa, “che è quella giusta”. Niente Carlito Tevez, dunque, ormai un capitolo definitivamente chiuso, nonostante da parte dell’Inter e di Provera rimanga sempre comunque una “grande stima” per uno dei migliori calciatori d’Europa.

    Capitolo partenze: Thiago Motta resta o meno in nerazzurro? Nessuna conferma e nessuna smentita da Tronchetti Provera che, però, ci tiene a precisare quanto di buono Thiago Motta ha dato alla causa nerazzurra. In gergo calcistico, probabilmente, si tratta di un modo per congedarlo con tanti ringraziamenti per ciò che è stato.

     

     

  • Coppa del Re, Barcellona Real Madrid 2-2. Mou accarezza l’impresa

    Coppa del Re, Barcellona Real Madrid 2-2. Mou accarezza l’impresa

    Sarà il Barcellona a giocare la semifinale di Coppa del Re. Il verdetto arriva dopo il quarto di finale di ritorno contro il Real Madrid terminato 2-2. Un risultato che premia i blaugrana, forti del 2-1 conquistato al Bernabeu e che con ogni probabilità nel prossimo turno sfideranno il Valencia. Ma non è stato facile per i catalani, che nonostante fossero avanti per 2-0 e avessero dalla loro la vittoria dell’andata, hanno tremato fino alla fine contro i detentori della coppa che dopo aver raggiunto il 2-2 hanno forzato alla ricerca di quel 3-2 che poteva significare grande i impresa.

    Nel complesso, tra le cinque disputate, è stata la gara migliore che i madridisti hanno giocato contro i rivali di sempre. Ma ciò non è bastato: per Mou sfuma ancora la possibilità di violare il Camp Nou. Un tempo per parte, parlando prettamente di gol segnati, con i padroni di casa che grazie a Pedro e Dani Alves hanno chiuso avanti la prima frazione. Nella ripresa Cristiano Ronaldo e Benzema riaprono i giochi, facendo sognare i propri tifosi sino al termine.
    Guardiola non cambia nulla rispetto all’undici preventivato alla vigilia. Tra i big infatti restano fuori solo Mascherano e Pedro. Diverse sorprese invece nel Real: giocano Arbeloa, Kakà e Higuain al posto di Albiol, Marcelo e Benzema.

    Real Madrid Barcellona | © Jasper Juinen/Getty Images

    Nel primo tempo parte meglio il Real, obbligato al successo, ma Higuain manda di poco a lato su un errore della difesa di casa. Ci prova due volte Cristiano Ronaldo ma senza fortuna. Al 25’ l’occasionissima targata Ozil: il tiro del tedesco, a Pinto battuto, incoccia la traversa. Le cose per Guardiola non sembrano mettersi bene quando Iniesta deve abbandonare il campo per infortunio. Dentro Pedro. Una mossa che darà i suoi frutti al 44’ quando Messi, dopo una splendida azione personale, serve il nuovo entrato che non sbaglia. Il Real accusa il colpo e dopo pochi istanti subisce ancora: gran destro di Dani Alves che si infila sotto l’incrocio.

    Nella ripresa il Real le tenta tutte. Mourinho si gioca la carta Granero per Diarra e al 8’ trova il gol con Sergio Ramos ma l’arbitro ravvede un fallo annullando la segnatura tra le polemiche. Poco dopo dentro Benzema e Callejon per Kakà e Higuain e al 23’ ecco il gol del 2-1: filtrante di Ozil per Cristiano Ronaldo il quale mette a sedere Pinto e insacca. Stavolta sono i madridisti a colpire due volte nel giro di pochi minuti: al 27’ infatti il neo entrato Benzema, con un sombrero, salta Pinto e gonfia la rete. Sono 18’ di fuoco nei quali Messi spreca due volte il 3-2 e Sergio Ramos si fa espellere. Per il Real sfuma l’impresa. A fare festa sono solo i tifosi catalani.

  • Coppa del Re, Barcellona Real Madrid, Mou rinuncia a Di Maria

    Coppa del Re, Barcellona Real Madrid, Mou rinuncia a Di Maria

    Si giocherà stasera alle 22 al Camp Nou il quinto confronto stagionale tra Barcellona e Real Madrid. Il match, valevole per il ritorno dei quarti di finale di Coppa del Re, vedrà di fronte due squadre che arrivano con stati d’animo differenti. Tanta tensione in casa madridista dove il tecnico portoghese Jose Mourinho, nelle ultime ore accostato nuovamente all’Inter in vista della prossima stagione, è finito sotto accusa della stampa e non solo, visto che dopo la lite con Sergio Ramos anche parte dello spogliatoio è contro lo Special One. Una vittoria nel match più atteso dai tifosi potrebbe essere la chiave per la risoluzione di tutti questi problemi, considerando che nei quattro precedenti stagionali il bilancio è tutto dalla parte dei blaugrana che hanno vinto per tre volte concludendo un solo match in parità. Ma servirà un’impresa per centrare il passaggio del turno visto il 2-1 targato Puyol e Abidal venuto fuori dal confronti di andata al Bernabeu. Sarà necessario dunque vincere con due gol di scarto. Molto più tranquillo invece il clima in casa Barcellona. La qualificazione alla semifinale ad un passo ha favorito il lavoro di Guardiola che però punta al successo pieno davanti al pubblico amico.

    Jose Mourinho e Josep Guardiola | © JOSEP LAGO/AFP/Getty Images

    Consueto 4-3-3 per Guardiola che davanti al portiere Pinto schiererà una difesa formata da Dani Alves e Abidal laterali con Piquè e Puyol al centro. In mezzo al campo spazio a Xavi, Busquets e Fabregas mentre Iniesta e Sanchez agiranno accanto al Pallone d’oro Leo Messi.

    Mou dovrebbe schierare una formazione per buona parte simile a quella dell’andata. Davanti a Casillas difesa a quattro con Sergio Ramos e Pepe, protagonista nel match di andata per i diversi comportamenti antisportivi, centrali, mentre sugli esterni agiranno Arbeloa e Marcelo. Diarra, Xabi Alonso e Coentrao saranno i tre di centrocampo mentre in avanti toccherà a Ozil e Cristiano Ronaldo, quest’ultimo in gol nel confronto del Bernabeu, assistere la punta centrale Benzema. Fuori Kakà, Di Maria e Higuain.

    PROBABILI FORMAZIONI BARCELLONA REAL MADRID

    BARCELLONA (4-3-3) Pinto; Dani Alves, Piquè, Puyol, Abidal; Xavi, Busquets, Fabregas; Iniesta, Messi, Sanchez. A disp: Valdes, Mascherano, Adriano, Cuenca, Thiago, Pedro. All. Guardiola
    REAL MADRID (4-3-3) Casillas; Arbeloa, Sergio Ramos, Pepe, Marcelo; Diarra, Xabi Alonso, Coentrao, Ozil, Benzema, C. Ronaldo. A disp: Adan, Varane, Callejon, Kakà, Di Maria, Higuain. All. Mourinho

  • Mourinho Real Madrid, divorzio a giugno?

    Mourinho Real Madrid, divorzio a giugno?

    Mourinho sta vivendo il periodo più difficile della sua permanenza al Real Madrid. Dopo la discussione avuta in allenamento con Sergio Ramos e Casillas all’indomani dell’ennesima sconfitta contro il Barcellona, il tecnico portoghese ha dovuto subire l’onta della rivolta dei tifosi al Bernabeu, durante l’ultima sfida di campionato contro l’Athletic Bilbao (vinta in rimonta per 4-1). La trasmissione spagnola Punto Pelota lancia il “bombazo”, ovvero l’addio dell’allenatore “Blancos” a fine stagione. Ci sono poi le stesse dichiarazioni di Mou ai giornalisti iberici, che lasciano trasparire la volontà di abbandonare il transatlantico spagnolo. Mourinho Real Madrid, fine di un idillio?

    josè mourinho | ©OLAF KRAAK/AFP/Getty Images

    “LA PRIMA VOLTA” – C’è sempre una prima volta, in alcune occasioni può portare a drastiche conseguenze. Il dietrofront del Bernabeu nei confronti del “vate” di Setubal è una novità assoluta nella carriera dell’ex tecnico di Porto, Chelsea e Inter. La remuntada subita dagli uomini di Guardiola nell’andata degli ottavi di Copa del Rey ha acceso la contestazione del pubblico madrileno, sfociata infine nei copiosi fischi rivolti all’undici di Mou nella partita interna contro il Bilbao, anche dopo la notizia lanciata da Marca circa la polemica che ha avuto luogo nel quartier generale del Real fra il tecnico e la coppia spagnola Ramos-Casillas. “Non mi era mai successo, ma non c’è nessun problema, c’è una prima volta per tutto, queste le affermazioni cariche di ironia nei confronti dei supporter della squadra, ricordando anche come Zidane, Ronaldo e lo stesso CR7 sono stati oggetto in passato di pesanti contestazioni da parte del Bernabeu.

    “VIA IL 30 GIUGNO” – Nella stessa serata la trasmissione televisiva spagnola Punto Pelota ha messo in agitazione il club di Florentino Perez sostenendo come Mourinho lascerà la squadra a fine stagione, sia che ottenga un successo di rilievo (Liga o Champions) oppure concluda la carriera al Real con la sola Copa del Rey dello scorso anno vinta contro il Barcellona nell’unico Clasico dove il Barça è uscito sconfitto nell’ultimo anno e mezzo.

    VENTATA DI FUOCO – Lo stesso allenatore portoghese ha contribuito a gettare benzina sul fuoco terminando la conferenza stampa con frasi piuttosto eloquenti e che mai prima d’ora erano uscite dalla sua bocca. “Non sono stato io a volere il Real Madrid, mi hanno chiamato loro”, la presa di posizione forte di Mou, che ha aggiunto inoltre: “Io faccio solo il mio lavoro, e magari riesco ad aver successo e un giorno saranno altri a essere tristi”. Tifosi e Bernabeu sono avvisati. Altra tappa cruciale nell’avventura di Mourinho in Spagna sarà il ritorno del Clasico contro il Barcellona, in programma nella serata di domani. Una rimonta Real rimetterebbe tutto in discussione, mentre l’ennesima sconfitta farebbe piombare ai minimi termini la popolarità del portoghese fra i fan dei “Blancos”.

  • Alta tensione al Real, Sergio Ramos e Casillas contro Mourinho

    Alta tensione al Real, Sergio Ramos e Casillas contro Mourinho

    Maestro a fare da parafulmine e ad attirare su di sè tutte le attenzioni e le critiche per proteggere la squadra, questa volta Josè Mourinho si trova a dover far fronte ad una situazione nuova e che non aveva mai avuto la necessità di affrontare prima, la rottura, così pare, con una parte dello spogliatoio, in particolare con i senatori spagnoli. Nonostante il primo posto nella Liga, l’aria che si respira in casa Real Madrid dopo la sconfitta del Bernabeu in Coppa del Re, l’ennesima contro i rivali storici del Barcellona, è a dir poco pesante.

    Josè Mourinho | © Denis Doyle/Getty Images

    Come si apprende oggi da Marca infatti, una fonte più che attendibile dal momento che il quotidiano spagnolo è da sempre molto vicino e attento a tutto quello che succede nell’ambiente madridista, durante un allenamento il tecnico portoghese avrebbe avuto una discussione piuttosto accesa con Sergio Ramos. Lo Special One avrebbe accusato i giocatori, con particolare riferimento al difensore, di averlo “ucciso in zona mista” nelle interviste al termine della gara con i blaugrana, “No Mister, lei ha letto solo quello che è uscito sui giornali, non tutto ciò che abbiamo detto” la risposta di Sergio Ramos. La replica piccata non è piaciuta per niente a Mourinho che avrebbe rincarato la dose coinvolgendo in prima persona anche il portiere e capitano del Real Madrid Iker Casillas, imputando loro il fatto di essere considerati intoccabili dalla stampa “Ovvio, voi spagnoli avete vinto il Mondiale e quindi i vostri amici della stampa vi proteggono. Come al portiere per esempio...”. Il numero uno del Real e della nazionale spagnola, percepita la frase mentre stava allenandosi in un’altra zona del campo, non ha atteso un secondo per rispondere al tecnico “Mister, qui le cose si dicono in faccia, ok?“.

    Il battibecco poi si sarebbe spostato sugli errori commessi in campo, in particolare Mourinho avrebbe chiesto a Ramos dove si trovasse in occasione del vantaggio del Barcellona invece di marcare il giocatore designato e, poi autore del gol, PuyolMarcavo Piqué misterla risposta – “No, dovevi marcare Puyol. Ora ti metti pure a fare l’allenatore…?” Il botta e risposta sarebbe continuato “No, ma a seconda della situazione della gara a volte bisogna cambiare le marcature. E visto che lei non ha mai giocato non sa che a volte si generano questo tipo di situazioni.

    L’atmosfera nello spogliatoio del Real è incandescente nonostante il primato in classifica, stasera nella gara con l’Athletic Bilbao vedremo il comportamento sul campo degli uomini, se così si possono ancora chiamare, di Mourinho. Nella peggiore delle ipotesi infatti il tecnico potrebbe essere sfiduciato dai giocatori, sul quale peserà appunto soprattutto il parere dei senatori dello spogliatoio e Casillas e Sergio Ramos sono due di questi. In tal caso un divorzio anticipato nel pieno della stagione non sarebbe poi così improbabile. Riuscirà il vate di Setubal ad evitare un ammutinamento dei suoi uomini?

  • Pepe calpesta Messi, stampa spagnola “vergognoso”

    Pepe calpesta Messi, stampa spagnola “vergognoso”

    Il difensore del Real Madrid Pepe è finito sotto l’occhio del ciclone dei media spagnoli, dopo aver platealmente calpestato la mano di Messi nel secondo tempo del Clasico di ieri sera, vinto dai blaugrana per 1-2 sul campo dei “Blancos”, valevole per l’andata dei quarti di finale di Copa del Rey. Sdegno unanime nei media spagnoli, e lo stesso tecnico del Real Jose Mourinho ha avuto parole di condanna contro il gesto del proprio difensore. Botta e risposta su Twitter fra l’attaccante del Manchester Rooney e l’ex bandiera del club spagnolo Guti, con l’inglese che definisce “idioa” il portoghese.

    pepe | © PEDRO ARMESTRE/AFP/Getty Images

    EROE IN NEGATIVO – La mossa di Mourinho di schierare Pepe come centrocampista centrale al fianco di Xabi Alonso e Diarra rivelava chiaramente il progetto del “vate” di Setubal, ovvero consegnare la gestione del pallone al Barça e giocare di rimessa con grande cattiveria agonistica in mezzo al campo. Una mossa già utilizzata in precedenti sfide contro la squadra di Guardiola, e spesso foriera di forti polemiche nell’immediato post partita. L’ultimo episodio è stato il cartellino rosso ricevuto nella semifinale d’andata di Champions League la scorsa stagione quando Pepe piombò su Dani Alves facendolo volare dal terreno di gioco. Il calciatore “imprescindibile” per Mourinho è stato espulso in altre due occasioni quando il Real ha incontrato il Barça, in campionato e nella Supercoppa spagnola.  L’aggressività del portoghese è esplosa al 21′ della ripresa quando decide di passeggiare letteralmente sulla mano del Pallone d’oro Messi. Non è stato l’unico episodio della “serataccia” del difensore madrileno, impreziosita da una clamorosa simulazione nel tentativo di spingere l’arbitro a punire un’inesistente gomitata di Fabregas.

    L’ATTACCO DEI MEDIA – Marca, quotidiano madrileno, definisce il comportamento di Pepe “Vergognozo”. As censura il gesto del centrale portoghese, riportando anche le parole del tecnico Mourinho, che nella conferenza del post partita ha affermato di essere “l’unico padre di questa sconfitta”. Eloquente il titolo del giornale catalano Sport, che sceglie come apertura “El Barca barre al Madrid mas sucio”, il Barcellona batte il Real Madrid più sporco, con chiaro riferimento a Pepe e la “passeggiata” sulla mano di Messi.

    CENSURA MOU – Lo stesso Mourinho critica pesantemente il fattaccio del suo connazionale e lo etichetta come “un gesto sicuramente censurabile se fatto intenzionalmente”. E’ molto probabile che la federazione di calcio spagnola prenderà una netta posizione nella vicenda Pepe-Messi, squalificando il calciatore del Real Madrid per numerose giornata di Liga. Il portoghese si rese già protagonista nella stagione 2008-2009 di una scazzottata in stile Far West nella partita contro il Getafe che gli costò dieci giornate di squalifica e un polverone mediatico senza precedenti in Spagna.

    ROONEY CONTRO GUTI – La bufera ha fatto presto il giro del mondo e anche i social network hanno vissuto ore frenetiche, con l’attaccante Red Devils che subito dopo il fallo da bollino rosso di Pepe ha rivolto parole al vetriolo contro il calciatore dei “Blancos”, definendolo un “vero idiota”. Non si è fatta attendere la risposta della bandiera del Real Madrid che risponde piccato all’inglese, affermando che sbagliare è umano, e se vuole essere un santo potrebbe dare l’esempio”. Real Madrid Barcellona, il Clasico è riuscito a diventare il derby planetario calcistico.

    IL VIDEO 

    [jwplayer config=”30s” mediaid=”119330″]

  • Coppa del Re, Real Madrid Barcellona 1-2, Puyol e Abidal violano il Bernabeu

    Coppa del Re, Real Madrid Barcellona 1-2, Puyol e Abidal violano il Bernabeu

    Il Clasico è ancora blaugrana. Ennesimo successo del Barcellona che supera in rimonta il Real Madrid al “Bernabeu” e ipoteca così già nel match di andata dei quarti il passaggio alle semifinali di Coppa del Re. Terzo successo stagionale su quattro confronti dunque per la squadra di Pep Guardiola che dopo essersi trovata sotto di un gol per effetto della marcatura iniziale di Cristiano Ronaldo ha saputo reagire trovando la rimonta grazie alle reti di due difensorsi, Puyol ed Abidal. Non riesce a rompere l’incantesimo dunque Josè Mourinho capace di raccogliere appena un pareggio in quattro gare stagionali contro i rivali storici.

    Real Madrid Barcellona | © PEDRO ARMESTRE/AFP/Getty Images

    Un match a tratti nervoso, in particolare a causa di uno scatenato Pepe che nel corso della ripresa, senza che l’arbitro se ne accorga, “passeggia” sulla mano di Messi. Dopo la rimonta i catalani hanno amministrato senza problemi con il Real Madrid chiamato all’impresa al Camp Nou nel match di ritorno. Ma i favori del pronostico a questo punto sono tutti per Puyol e compagni.

    Ma andiamo alla gara. Mourinho sorprende tutti per ciò che riguarda l’undici iniziale. In difesa infatti si affida a Carvalho, il quale affianca così Sergio Ramos. Sugli esterni invece spazio ad Altintop e Coentrao. Pepe dirottato a centrocampo insieme a Diarra e Xabi Alonso mentre in avanti ci sono sia Higuain che Benzema accanto a Cristiano Ronaldo. In panchina dunque Ozil, Callejon e Marcelo. Secondo previsioni invece il Barcellona. Guardiola infatti schiera l’undici pronosticato alla vigilia schierando tuttavia una difesa a quattro con Dani Alves a destra. In porta c’è Pinto al posto di Valdes.

    Passano appena 11’ e il Real Madrid trova il vantaggio: lancio preciso di Benzema per Cristiano Ronaldo il quale appostato sulla sinistra prende palla e si accentra calciando verso la porta e bucando un Pinto tutt’altro che irresistibile nell’occasione. La reazione dei blaugrana di Guardiola è immediata: passano appena 5’ e l’ex Udinese Sanchez approfitta di un bell’assist di Fabregas per colpire di testa ma la palla si infrange sul palo a Casillas battuto. Ci prova anche Messi pochi minuti dopo, ma il rasoterra della Pulce trova l’opposizione del portiere madridista. Poco prima della mezz’ora avrebbe la palla del pari anche Iniesta dopo una bella azione cominciata da Xavi e rifinita da Sanchez ma il tiro del giocatore spagnolo si perde a lato. Il Real dal canto suo bada ad amministrare il vantaggio cercando di chiudere i varchi alla squadra di Guardiola. E in parte sembra riuscirci.

    L’inizio di ripresa però regala subito emozioni. E’ appena il 4’ quando su un corner di Xavi il difensore Puyol, di testa, anticipa un Pepe apparso in ritardo, insaccando la palla dell’1-1. Il gol stordisce la formazione di Mourinho che 5’ dopo rischia ancora di capitolare: splendido passaggio di Fabregas per Iniesta il cui tiro, sporcato da Sergio Ramos, incoccia in pieno l’incrocio dei pali. L’episodio scuote i padroni di casa che vanno vicini al nuovo vantaggio con Benzema: il francese anticipa Piquè e di testa prende la parte esterna del palo. Il match si incattivisce, anche a causa dell’episodio prima descritto tra Pepe e Messi. Mourinho intanto correi ai ripari, inserendo Ozil e Callejon al posto di Diarra e Higuain. Ma è sempre il Barça a giocare meglio, e al 24’ su una punizione di Xavi per poco Busquets non trova il gol dell’1-2. Xavi lascia il posto a Thiago ed un minuto dopo questo cambio ecco il gol che permette agli uomini di Guardiola di mettere la freccia: Messi serve un gran pallone ad Abidal il quale in piena area di rigore aggancia la sfera e di sinistro anticipa Casillas proteso in uscita. Mou getta nella mischia Granero al posto di un nervosissimo Pepe mentre dall’altra parte Adriano e Cuenca rilevano Sanchez e Fabregas. Il Barcellona amministra e non rischia più di tanto. La semifinale, adesso, sembra essere davvero vicinissima.

  • Real Madrid Barcellona, probabili formazioni. Il Clasico in Coppa del Re

    Real Madrid Barcellona, probabili formazioni. Il Clasico in Coppa del Re

    Spettacolo assicurato. Non importa che sia “solamente” un match di Coppa del Re. Real Madrid Barcellona è sempre una partita dal fascino irresistibile. Le due squadre dopo i precedenti di campionato e Supercoppa di Spagna si ritroveranno di fronte questa sera al “Bernabeu” per la quarta volta.

    Real Madrid Barcellona | © Jasper Juinen/Getty Images

    Sinora il bilancio vede i blaugrana decisamente avanti con due vittorie e un pareggio, ma più in generale negli ultimi dodici confronti tra le due compagini i madridisti non sono mai riusciti a vincere nel corso dei tempi regolamentari. Riusciranno i “bianchi” di Mourinho ad invertire il trend contro gli uomini di Guardiola? Di sicuro non sarà facile, ma c’è da aspettarsi tanto spettacolo e, si spera, tanti gol.

    Madrileni che partono con i favori del pronostico, almeno sulla carta. Il tecnico portoghese si affiderà ai cosiddetti titolari puntando deciso su Cristiano Ronaldo, al centro delle critiche nel corso degli ultimi tempi ma che gode della piena fiducia del tecnico suo connazionale. Davanti al portiere Casillas giocheranno Sergio Ramos e Pepe. Sempre in difesa, ma sugli esterni, spazio a Diarra e Marcelo. In mezzo al campo agiranno Coentrao e Xabi Alonso, con il trio formato da Cristiano Ronaldo, Ozil e Callejon dietro l’unica punta che dovrebbe essere Benzema, il quale parte favorito su Higuain. In panchina invece Di Maria, alle prese con qualche problema fisico.

    Dall’altra parte Guardiola non dovrebbe cambiare tantissimo rispetto all’undici base e ovviamente in campo ci sarà anche il neo pallone d’oro Leo Messi che dunque intavolerà l’ennesimo duello a distanza della stagione con CR7. Davanti al secondo portiere Pinto, preferito in questa competizione a Valdes, difesa a tre con Puyol, Piquè e Abidal. A centrocampo linea a quattro tutta quantità e qualità con Busquets, Xavi, Fabregas e Iniesta. Tra le linee giocherà Messi a supporto del tandem formato da Daniel Alves e Sanchez.

  • Milan Inter, i 10 derby più belli degli ultimi 20 anni. Video

    Milan Inter, i 10 derby più belli degli ultimi 20 anni. Video

    Domenica sera Milan Inter si affrontano per la 155^ volta nel campionato di Serie A. Riviviamo i 10 derby più belli degli ultimi venti anni che hanno fatto la storia dei due club milanesi.

    ’89-90 Inter Milan 0-3 (Van Basten, Fuser, Massaro) – I rossoneri guidati da Arrigo Sacchi battono sonoramente i cugini nerazzurri per tre reti a zero, realizzando tutti i gol nella ripresa. L’episodio della seconda segnatura, con Fuser che strappa il pallone in piena area a Ferri e che mandò su tutte le furie l’estremo difensore dell’Inter Zenga, fa ancora oggi discutere le due tifoserie. In quella stagione gli uomini di Sacchi bissarono il successo in Champions League dell’anno precedente. L’Inter arrivò terza, non riuscendo a centrare per la seconda volta consecutiva il titolo italiano vinto nella stagione ’88-89.

    [jwplayer config=”120s” mediaid=”118691″]

     

    ’90-91 Milan Inter 0-1 (Berti) – Un anno dopo i nerazzurri si riprendono la rivincita battendo Van Basten e compagni con un gol indimenticabile di Nicola Berti. Il centrocampista trova all’85’ il colpo di testa che decide un derby tiratissimo. In quell’anno fu la Sampdoria a trionfare in campionato, lasciandosi alle spalle le due milanesi, nell’ordine Milan e Inter.

    [jwplayer config=”180s” mediaid=”118694″]

     

    ’96-97 Inter Milan 3-1 (Djorkaeff, Zamorano, Ganz, Baggio) – Clamorosa affermazione della squadra allenata da Roy Hodgson. Si chiude invece con una sconfitta l’avventura di Sacchi al Milan, che alla fine della stagione darà l’addio definitivo al Diavolo.

    [jwplayer config=”120s” mediaid=”118695″]

     

    ’97-98 Milan Inter 0-3 (Simeone, Ronaldo, Simeone) – Gli uomini di Simoni completano un’ottima stagione culminata con il successo in Coppa Uefa battendo i rossoneri nel derby di ritorno con la doppietta dell’argentino Simeone e la rete del Fenomeno.

    [jwplayer config=”120s” mediaid=”118702″]

     

    ’99-00 Inter Milan 1-2 (Ronaldo, Shevchenko, Weah) – Il Milan, reduce dalla vittoria della Serie A nell’anno del centenario, sconfigge in rimonta i rivali allenati da Marcello Lippi grazie alle reti di Sheva e Weah negli ultimi minuti della sfida.

    [jwplayer config=”60s” mediaid=”118704″]

     

     ’00-01 Inter Milan 0-6 (Comandini, Comandini, Giunti, Shevchenko, Shevchenko, Serginho)Il più largo successo dei rossoneri in tutta la storia dei derby. Una delle stracittadine entrate nell’immaginario collettivo dei tifosi. Nella stessa stagione però i nerazzurri allenati da Tardelli precederanno il Milan arrivando quinti nel campionato vinto dalla Roma di Capello.

    [jwplayer config=”60s” mediaid=”118709″]

     

    ’03-04 Milan Inter 3-2 (Stankovic, Cristiano Zanetti, Tomasson, Kaka, Seedorf) – E’ il derby della storica rimonta della squadra di Ancelotti, dopo che il primo tempo si era concluso sullo 0-2 a favore dei nerazzurri. Straordinario il gol dell’olandese Seedorf, ex dell’incontro, che decide il match.

    [jwplayer config=”240s” mediaid=”118710″]

     

    ’05-06 Inter Milan 3-2 (Adriano, Shevchenko, Martins, Stam, Adriano) – Una delle stracittadine milanesi più incerte e belle degli ultimi anni. La giostra di San Siro non conosce soste, fino al ’93 quando un gol del brasiliano Adriano mette d’accordo tutti.

    [jwplayer config=”240s” mediaid=”118711″]

     

    ’09-10 Milan Inter 0-4 (Motta, Milito, Maicon, Stankovic) – L’anno del triplete viene inaugurato da Mourinho con una vittoria a senso unico contro i rossoneri di Leonardo. Sarà il penultimo derby da allenatore nerazzurro per il “vate” di Setubal.

    [jwplayer config=”180s” mediaid=”118712″]

     

    ’10-11 Milan Inter 3-0 (Pato, Pato, Cassano) – Il successo dei rossoneri di Massimiliano Allegri contro i ragazzi dell’ex Leonardo spiana la strada per il successo al 18° titolo in Serie A del Milan. In molti ricorderanno a lungo la rete fulminea del “Papero” nei primi secondi di partita.

    [jwplayer config=”240s” mediaid=”118713″]

     

    Negli ultimi anni i derby della Madonnina hanno acceso la rivalità fra le due squadra anche al di là dei confini nazionali. Gli appassionati di calcio potranno ricordare la semifinale di Champions League del 2002-2003, quando due pareggi (0-0 all’andata e 1-1 al ritorno) qualificarono il Milan alla finale dell’Old Trafford dove ad attenderli c’era la Juve di Marcello Lippi, poi sconfitta ai rigori. L’ultima stracittadina europea vide ancora i rossoneri trionfare sull’Inter, nella stagione 2004-2005, con il discusso episodio che vide come sfortunato protagonista il portiere Dida, colpito da un fumogeno che sancì la vittoria a tavolino per 0-3 degli uomini di Carlo Ancelotti.