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  • Manchester sorride, lo United di Mourinho trionfa in Europa League

    Manchester sorride, lo United di Mourinho trionfa in Europa League

    In una Friends Arena di Stoccolma avvolta dalla tristezza per la tragedia di pochi giorni fa alla Manchester Arena, il Manchester United di Josè Mourinho batte 2-0 l’Ajax e conquista l’Europa League.

    Una partita in cui i giovani lancieri sono stati bloccati dalla strategia impostata del tecnico portoghese. Una volta trovato il vantaggio, con una conclusione di Pogba deviata dal difensore dell’Ajax Sanchez, per lo United è stato tutto ancora più semplice.

    La mazzata definitiva alla gara l’ha data Mkhitaryan con il gol dopo soli due minuti dall’inizio del secondo tempo. Gli uomini di Bosz non hanno praticamente mai espresso il loro consueto gioco spumeggiante e il temibile e temuto Dolberg è stato praticamente un fantasma.

    L’omaggio del Manchester City allo United a fine gara | © Profilo Twitter ufficiale ManCity

    Veniamo al racconto della gara.

    L’Ajax scende in campo con il 4-3-3 con il bomber Dolberg supportato dai talentuosi Traore e Younes. In difesa Riedewald prende il posto dello squalificato Viergever.

    Il Manchester United, che deve rinunciare da tempo a Zlatan Ibrahimovic, affronta la sfida con un 4-1-4-1 che vede Rashford in attacco con Mata e Mkhitaryan da esterni e con Fellaini-Pogba coppia di centrocampo.

    Il primo tempo parte senza grandi sussulti, come c’è da aspettarsi da una finale non certo abbonda lo spettacolo. Al 18° da un errore della retroguardia dei lancieri, ne approfitta Herrera che appoggia a Fellaini, il belga la passa a Pogba che dal limite lascia partire un tiro non certo imparabile, la deviazione di Sanchez però mette completamente fuori causa Onana ed il pallone s’insacca per l’uno a zero dello United.

    La reazione dell’Ajax è fatta di tanta grinta ma di poco costrutto, il centrocampo di Mourinho chiude bene sui pensatori di gioco olandesi e le punte non ricevono i giusti rifornimenti. Si va al riposo sullo 0-1.

    Nella ripresa l’Ajax pare avere lo spirito giusto ma dopo solo due minuti il Manchester United raddoppia con Mkhitaryan lesto in acrobazia, su azione di corner, a girare in porta la palla del 2-0.

    I ritmi dell’Ajax rimangono troppo bassi, lo United si chiude con estrema facilità e Romero sostanzialmente non corre alcun pericolo.

    Bosz le prova tutte ma il risultato non cambia, l’Ajax non riesce mai ad impensierire la retroguardia dello United, anche per merito di un Darmian in versione extra lusso.

    Lingard avrebbe anche la palla per sigillare il risultato ma si addormenta e si fa recuperare da Sanchez. C’è giusto il tempo per far entrare Rooney, i 4 minuti di recupero servono solo per preparare la festa, per una Manchester che trova un pizzico di sorriso in giorni decisamente pieni di tristezza.

     

    AJAX – MANCHESTER UNITED 0-2 (18° Pogba, 47° Mkhitaryan)

    AJAX (4-3-3): Onana; Veltman, Sanchez, De Ligt, Riedewald (81° De Jong); Klaassen, Schone (70° Van de Beek), Ziyech; Traore, Dolberg (62° Neres), Younes.

    Allenatore: Bosz.

    MANCHESTER UNITED (4-1-4-1): Romero; Valencia, Smalling, Blind, Darmian; Herrera; Mata (90° Rooney), Fellaini, Pogba, Mkhitaryan (74° Lingard); Rashford (84° Martial).

    Allenatore: Mourinho.

    Arbitro: Skomina.

    Ammoniti: Mkhitaryan (M), Fellaini (M), Veltman (A), Younes (A), Mata (M), Riedewald (A)

  • Premier: altro tonfo United, Lampard ferma il Chelsea

    Premier: altro tonfo United, Lampard ferma il Chelsea

    La 5° giornata di Premier League ha visto il primo rallentamento del Chelsea. Nel big match contro il Manchester City i Blues sono stati fermati sul pareggio, a segnare per i Citizens è stato il grande ex Frankie Lampard.

    Altra clamorosa sconfitta per il Manchester United di Van Gaal che subisce la clamorosa rimonta della neopromossa Leicester. Prosegue l’ottima partenza del Southampton che adesso si trova al secondo posto a meno 3 dalla banda Mourinho.

    Veniamo al racconto delle gare di questo turno.

    Botta e risposta nell’anticipo del sabato tra Qpr e Stoke, con gli ospiti due volte in vantaggio e sempre rimontati con il definitivo 2-2 di Kranjcar giunto al minuto 89°.

    Con un secco tre a zero in trasferta, i Gunners spazzano via l’Aston Villa e tutte le polemiche che erano piovute dopo il Ko in Champions con il Borussia Dortmund.

    Burnley e Sunderland non riescono a superarsi e si spartiscono un punto a testa terminando la gara a reti bianche.

    L’Hull City spreca la chance di fare bottino pieno, avanti 2-0 sino ad un quarto d’ora dal termine in casa del Newcastle, si fa raggiungere dalla doppietta di Cissè che permette ai Magpies di incamerare un punto che fa morale.

    Successo importantissimo per il Southampton, ai Saints basta il gol di Graham a dieci minuti dal termine per espugnare il campo dello Swansea e portare a casa tre punti importantissimi per continuare a respirare aria di alta classifica.

    Brutto Ko per il Liverpool di Mario Balotelli che nel posticipo del sabato incassa nei primi 7 minuti due gol dal West Ham. I Reds abbozzano una reazione ed accorciano con Sterling al 26°. Nel finale però ci pensa Amalfitano a trovare il gol sicurezza per gli Hammers per il definitivo 3-1.

    La domenica si è aperta con due risultati a sorpresa, il primo è stato lo stop casalingo del Totthenam che a White Hart Lane subisce il gol di Morrison che consegna il successo al Wba.

    Ma è da Leicester che arriva quel che non ci si aspetta sopratutto calcolando che sino al 60° il Manchester United stava vincendo per 3-1. Poi l’imprevedibile, i padroni di casa nel giro di due minuti trovano la parità con Nugent al 62° e Cambiasso al 64° e poi vanno addirittura a vincerla segnando altri due gol e facendo sprofondare nel baratro Louis Van Gaal.

    Frankie Lampard
    Frankie Lampard

     

    Il Chelsea frena. Era prevedibile che in casa del Manchester City gli uomini di Mourinho avrebbero potuto arrestare la propria striscia di vittorie consecutive. Certo dopo il vantaggio siglato da Schurrle al 71° sembrava possibile l’impresa di portare a casa la 5 vittoria consecutiva ed invece al 85° è arrivata la beffa, non tanto per il pareggio ma più che altro per chi lo ha realizzato, il grande ex Frankie Lampard.

     

    Colpaccio del Crystal Palace che va a battere a domicilio l’Everton e prova pian piano a risalire la classifica.

     

    RISULTATI 5° GIORNATA

    QPR-Stoke City 2-2 (11° Diouf (S), 42° Caulker (Q), 52° Crouch (S), 89° Kranjcar (Q))

    Aston Villa-Arsenal 0-3 (32° Ozil, 34° Welbeck, 36° aut. Cissokho)

    Burnley-Sunderland 0-0

    Newcastle-Hull City 2-2 (48° Jelavic (H), 68° Diame (H), 74°, 87° Cisse (N))

    Swansea-Southampton 0-1 (80° Graham)

    West Ham-Liverpool 3-1 (2° Reid (W), 7° Sakho (W), 26° Sterling (L), 88° Amalfitano (W))

    Leicester City-Manchester United 5-3 (13° Van Persie (M), 16° Di Maria (M), 17°, 83° rig. Ulloa (L), 57° Herrera (M), 62° rig. Nugent (L), 64° Cambiasso (L), 79° Vardy (L))

    Tottenham-Wba 0-1 (74° Morrison)

    Everton-Crystal Palace 2-3 (9° Lukaku (E), 31° rig. Jedinak (C), 54° F. Campbell (C), 69° Bolasie (C), 83° rig. Baines (E))

    Manchester City-Chelsea 1-1 (71° Schurrle (C), 85° Lampard (M))

     

    CLASSIFICA

    Chelsea 13, Southampton e Aston Villa 10, Arsenal e Swansea 9, Manchester City e Leicester 8, West Ham e Tottenham 7, Hull City e Liverpool 6, Manchester United, Stoke, Everton, Crystal Palace e Wba 5, Sunderland e Qpr 4, Burnley e Newcastle 3

  • Premier League: Liverpool, City e Chelsea bene all’esordio

    Premier League: Liverpool, City e Chelsea bene all’esordio

    Nella prima giornata di Premier League, dopo il tonfo dello United ed i successi di Arsenal e Spurs non hanno deluso le aspettative le altre tre grandi d’Inghilterra: il Liverpool, il Manchester City e il Chelsea tutte e tre vincitrici nelle gare disputate domenica, le prime due, e nel Monday Night i Blues.

    Raheem Sterling
    Raheem Sterling

    I Reds di Brendan Rodgers, alla prima gara di Premier nel post Luis Suarez, a causa anche delle assenze dei due neo acquisti Lallana e Markovic, soffrono in quel di Anfield contro un buon Southampton ma portano a casa i 3 punti. Il Liverpool trova il vantaggio al 23° con Sterling che ben imbeccato non può sbagliare davanti al portiere. Sembrerebbe tutto in discesa ma crescono i Saints che ad inizio ripresa trovano la parità con Clyne al minuto 56°. Gli ospiti continuano a premere ma al 79° Sturridge tocca una torre di Sterling e riporta avanti i padroni di casa che poi possono ringraziare la buona stella quando il tiro di Schneiderlin colpisce la traversa e rimbalza in campo.

     

    Buona anche la partenza dei campioni in carica del Manchester City che dopo la sberla subita dall’Arsenal in Community Shield, ancora non convincono ma  portano a casa un bel 2-0 in casa del Newcastle. Partono forte i Citizens che dopo alcune occasioni in avvio, trovano il vantaggio al 39° con Silva servito con un colpo di tacco da Dzeko. Nella ripresa i Magpies si lanciano in avanti ed hanno una ghiotta occasione per pareggiare al 91° ma Sissoko fallisce. Passa un minuto ed Aguero la chiude siglando il gol dello 0-2.

     

    Nel Monday Night qualche preoccupazione in avvio per il Chelsea di Mourinho che contro la matricola Burnley va sotto al 14° per il gol di Arfield ma reagisce in pochi minuti pareggiando al 17° con il neo arrivato Diego Costa e ribaltandola al 21° con Schurrle che mette in rete dopo una super giocata di Fabregas. Il gol del definitivo 1-3 lo segna Ivanovic al 34°. Nella ripresa non accade niente di che permettendo ai Blues un facile successo all’esordio.

     

    RISULTATI

    Liverpool – Southampton 2-1 (23° Sterling (L), 56° Clyne (S), 79° Sturridge (L))

    Newcastle – Manchester City 0-2 (39° Silva, 92° Aguero)

    Burnley – Chelsea 1-3 (14° Arfield (B), 17° Diego Costa (C), 21° Schurrle (C), 34° Ivanovic (C))

     

    CLASSIFICA

    Swansea, Tottenham, Aston Villa, Hull City, Arsenal, Liverpool, Manchester City e Chelsea 3, Everton, Sunderland, Leicester e Wba 1, Crystal Palace, Qpr, Stoke City, West Ham, Manchester United, Burnley, Southampton e Newcastle 0

  • Mourinho frecciata a David Luiz ma il suo Chelsea perde col Werder Brema

    Mourinho frecciata a David Luiz ma il suo Chelsea perde col Werder Brema

    Il solito Josè Mourinho si potrebbe dire, il portoghese oltre che per i titoli, o tituli come direbbe lui, è famoso anche per le sue interviste, spesso farcite di frecciatine verso colleghi, calciatori o giornalisti.

    Questa volta l’obiettivo dello Special One è stato il suo ormai ex calciatore David Luiz, passato in questa sessione di mercato dai londinesi al Paris Saint Germain per una cifra intorno ai 60 milioni di euro.

    Mourinho ha dichiarato, in un’intervista al DailyMail, che l’addio del difensore brasiliano non ha indebolito il Chelsea ma anzi i Blues senza David Luiz saranno ancora più forti in questa stagione:

    Josè Mourinho
    Josè Mourinho

    Come difensore centrale David Luiz non era la mia prima scelta la scorsa stagione, lo erano Terry e Cahill, è risultato molto più utile a centrocampo grazie alla sua fisicità, specialmente in Champions League visto che Matic non poteva giocarla, quest’anno Matic può giocare in Champions e quindi non sentiremo la mancanza di David Luiz.

    Il tecnico di Setubal però oltre a questo ribadisce il concetto utilizzando anche belle parole per David Luiz dal punto di vista umano:

    E’ un ottimo professionista e un bravo ragazzo. A livello umano ne sentiremo la mancanza ma, calcisticamente parlando, credo che la nostra squadra sarà più forte.

    Lo Special One conclude l’intervista parlando del suo futuro e dichiarando amore ai Blues:

    Se resto? Finchè Abramovich vorrà non lascerò questo club

    Parole senza dubbio che lasciano il segno, una dichiarazione di forza che però ieri ha avuto subito un incredibile stop con la clamorosa sconfitta del Chelsea in amichevole contro il Werder Brema.

    Al Weserstadion davanti a 30mila persone lo Special One ha schierato dal primo minuto grossi calibri come Terry, Cesc Fabregas, Fernando Torres e Diego Costa. Nella ripresa sono pure entrati il talento belga Hazard e Didier Drogba, tornato al Chelsea in questa sessione di mercato, ma non c’è stato niente da fare. I tedeschi si sono imposti nettamente con le reti dell’ex Juventus Eljero Elia al 20° dal dischetto, Felix Kroos al 37° e  Obraniak al 89° anche lui dagli 11 metri.

     

  • SimeONE domina in casa Mourinho, l’Atletico vola in finale

    SimeONE domina in casa Mourinho, l’Atletico vola in finale

    Per una notte il Cholo Diego Simeone si trasforma in Sime-ONE e va a dominare a Stamford Bridge nella casa dello Special One Josè Mourinho. I Colchoneros hanno fatto la gara, sono andati sotto al 35° ma hanno saputo reagire trovando il pari prima della fine del tempo e poi ha continuato a premere nella ripresa trovando i due gol della sicurezza. I Blues hanno evidenziato parecchi limiti, troppo poco propositivi, non hanno saputo gestire il vantaggio di Torres e nella ripresa hanno avuto solo  una reazione d’orgoglio dopo il 2-1 e nei minuti di recupero, troppo poco  per far male ai biancorossi. A Lisbona sarà derby di Madrid mentre per Mourinho arriva la 4° eliminazione consecutiva nelle semifinali di Champions League.

    Per quanto riguarda le formazioni, Mourinho schiera un Chelsea prudente con un 4-2-3-1 che prevede 6 difensori nella formazione iniziale: Schwarzer tra i pali, Cole, Terry, Cahill e Ivanovic in difesa, David Luiz e Ramires in mediana, Azpilicueta, Willian e Hazard alle spalle di Torres.

    Simeone sceglie ancora di tenere in panchina Villa e nel 4-4-2 inserisce Adrian Lopez al fianco di Diego Costa con un centrocampo composto da Arda Turan, Suarez, Tiago e Koke, Courtois tra i pali con Juanfran, Godin, Miranda e Filipe Luis in difesa.

    L'esultanza dei Colchoneros
    L’esultanza dei Colchoneros

    Si parte e c’è subito uno spavento per i tifosi di casa con un cross dell’Atletico che sorprende Schwarzer, il pallone supera il portiere ma sbatte prima sulla traversa, poi sul palo ed infine deviato dalla difesa finisce sul fondo. Il Chelsea risponde con una conclusione in rovesciata di David Luiz fuori di poco al 22°. L’equilibrio regna senza altre grandi occasioni sino al 36° quando Willian si inventa una giocata, arriva Azpilicueta che dal fondo mette un cross rasoterra arretrato per l’accorrente Torres che calcia di prima intenzione, il suo tiro deviato leggermente da Miranda mette fuori causa Courtois per il vantaggio Blues. La gioia del Chelsea non arriva nemmeno all’intervallo perchè al 44° Tiago pennella un lancio che taglia il campo e trova Juanfran solissimo che fa la sponda ad Adrian Lopez che dentro l’area impatta trovando il pareggio, si va al riposo sul 1-1.

    Nella ripresa parte fortissimo l’Atletico che però rischia al 53° con Courtois costretto a sfoderare una grande parata su Terry e poi vede premiati i propri sforzi al 60° quando Eto’o, entrato da pochi minuti, commette un’ingenuità in fase difensiva con un intervento da rigore su Diego Costa, l’attaccante naturalizzato spagnolo si presenta dal dischetto e batte senza problemi Schawarzer per il vantaggio Colchoneros. Il Chelsea reagisce d’orgoglio e sfiora il pareggio al 64° quando David Luiz colpisce il palo con Courtois bravo a deviare in seguito il pallone in corner. Al 72° arriva il colpo del K.o, azione fotocopia del 2-1, lancio di Tiago sponda di Juanfran con Arda Turan al posto di Adrian Lopez, la conclusione del turco finisce sulla traversa ma il 10 biancorosso è pronto a ribadire in gol la respinta del legno per il 3-1 che in pratica consegna il biglietto per Lisbona ai suoi. I Blues di Mourinho infatti subiscono il colpo psicologico e non riescono a riaprire la gara, al 95° Rizzoli fischia la fine certificando che la finale non solo sarà tutta spagnola ma sarà un Derby di Madrid con le merengues di Carletto Ancelotti che proveranno a fermare i Colchoneros del Cholo Simeone che nella notte di Stamford Bridge è diventato Sime-ONE.

     

    CHELSEA – ATLETICO MADRID 1-3 (1-1) (36° Torres (C), 44° Adrian (A), 60° rig. Diego Costa (A), 72° Arda Turan (A)).

    Chelsea (4-2-3-1): Schwarzer 6; Ivanovic 5.5, Terry 5.5, Cahill 5, Cole 4.5 (54° Eto’o 4); David Luiz 6, Ramires 5.5; Azpilicueta 5, Willian 5.5 (76° Schurrle 5.5), Hazard 6; F. Torres 6.5 (67° Ba 5.5).

    Allenatore: Mourinho.

    Atletico Madrid (4-4-2): Courtois 7; Juanfran 7.5, Miranda 6.5, Godin 7, Filipe Luis 6.5; Arda Turan 7.5 (84° Rodriguez sv), Mario Suarez 6, Tiago 8, Koke 7; Adriàn 7 (66° Raul Garcia 6), Diego Costa 7.5 (76° Sosa 6).

    Allenatore: Simeone.

    Arbitro: Rizzoli.

    Ammoniti: Cahill (C), Diego Costa (A), Adrian (A).

     

  • L’Atletico attacca ma il MOUro Chelsea non cade

    L’Atletico attacca ma il MOUro Chelsea non cade

    L’andata della prima semifinale di Champions League, al Vicente Calderon, tra Atletico Madrid e Chelsea ha deluso le aspettative di chi si aspettava di assistere ad un grande spettacolo, i Colchoneros ci hanno provato facendo la partita ma si sono scontrati con il Chelsea di Mourinho che ha tenuto per tutta la gara un atteggiamento difensivo e decisamente rinunciatario.

    Simeone sceglie un 4-4-2 con Courtois tra i pali, Juanfran, Godin, Miranda e Filipe Luis sulla linea di difesa, Raul Garcia, Mario Suarez, Gabi e Koke a centrocampo e in attacco l’ex Juventino Diego accanto al bomber Diego Costa.

    Dall’altra parte Mourinho decide di inserire Fernando Torres al centro dell’attacco con Willian e Ramires a supportarlo, Lampard, Obi Mikel e David Luiz a centrocampo, Cech tra i pali con Cole, Terry, Cahill e Azpilicueta sulla linea difensiva.

    Si parte in un Vicente Calderon ribollente di entusiasmo con i Colchoneros che prendono subito a far gioco. Il primo episodio della gara nasce al 18° da un corner dell’Atletico sul quale Cech dopo esser svettato a deviare la palla oltre la traversa ricade male sulla spalla, Mourinho al termine della gara ai microfoni di Sky parlerà di stagione finita, ed è costretto a lasciare il campo al quasi 42enne Schwarzer. Nel resto del primo tempo è sostanzialmente un monologo dei padroni di casa con una conclusione pericolosa di Suarez, di poco a lato ed un paio di tiri di Diego Costa respinti dalla difesa Blues, per il Chelsea solo tanta buona volontà per Torres che là davanti si sbatte cercando di difendere i pochissimi palloni che gli arrivano, si va così al riposo sullo 0-0.

    Diego Costa
    Diego Costa

    Nella ripresa il copione della gara non cambia, sempre Colchoneros a far gioco e Chelsea chiuso nella propria metà campo. Le emozioni continuano a latitare, Simeone inserisce anche Arda Turan per provare a sfondare il fortino Blues, il Chelsea perde anche Terry per infortunio e al 75° Schwarzer è costretto al più difficile intervento della gara quando respinge in corner una punizione insidiosa di Koke. Nonostante i continui attacchi dell’Atletico, spesso anche dettati più dal cuore che dalla razionalità, il muro di Mourinho non crolla e così dopo 5 minuti di recupero l’arbitro fischia la fine sul risultato di 0-0, si deciderà tutto la prossima settimana a Stamford Bridge.

     

    ATLETICO MADRID – CHELSEA 0-0

    ATLETICO MADRID (4-4-2): Courtois 6; Juanfran 6, Godin 6, Miranda 6, Filipe Luis 6; Raul Garcia 6.5 (86° Villa sv), Gabi 6, Suarez 6.5(79° Sosa 6), Koke 6.5; Diego 6.5 (59° Arda Turan 6), Diego Costa 5.5.

    Allenatore: Simeone.

    CHELSEA (4-3-3): Cech 6 (18° Schwarzer 7); Azpilicueta 6.5, Cahill 6, Terry 6 (72° Schurrle 5.5), Cole 6; Obi Mikel 6, David Luiz 6, Lampard 6; Ramires 5.5, Torres 6, Willian 6 (94° Demba Ba sv).

    Allenatore: Mourinho.

    Arbitro: Eriksson.

    Ammoniti: Lampard (C), Obi Mikel (C), Gabi (A), Miranda (A), Demba Ba (C).

  • Spettacolo ed emozioni in Champions League, Chelsea e Real Madrid vanno in semifinale

    Spettacolo ed emozioni in Champions League, Chelsea e Real Madrid vanno in semifinale

    Una serata di continue emozioni, una serata davvero incredibile dove una rimonta si è compiuta e l’altra, quella più difficile è andata ad un passo dal trasformarsi da sogno in realtà. Due partite che hanno mostrato la bellezza e lo spettacolo di questo sport ed un equilibrio che non lascia mai certezze in alcuna gara sino al triplice fischio finale.

    Il Chelsea di Josè Mourinho partiva dalla sconfitta per 3-1 subita a Parigi ma con la convinzione di poter riuscire nell’impresa di portare i Blues a giocarsi le semifinali. Il tecnico portoghese schierava i suoi con un 4-2-3-1 dove Eto’o si piazzava punta centrale con Torres in panchina. Blanc invece deve rinunciare ad Ibrahimovic infortunatosi nella gara d’andata e schiera il 4-3-3 con Lucas esterno d’attacco e Cavani punta centrale. La partita sembra mettersi male per il Chelsea al 18° quando Hazard deve lasciare il campo peer infortunio, il suo sostituto però si rivela decisivo, Schurrle infatti dopo solo 15 minuti dall’ingresso s’inserisce bene su una sponda di David Luiz e porta avanti i suoi. Il primo tempo si chiude sul 1-0 con il Chelsea che ci prova e con il Psg che pare accontentarsi del possesso palla senza premere. Ad inizio ripresa arrivano due traverse in successione per i Blues, prima con una conclusione di  Schurrle poi con Oscar su calcio di punizione. Blanc sostituisce uno spento Verratti e il Psg pare pian piano provare a sfruttare qualche ripartenza con Cavani che ha sul piede il match point ma lo spedisce alto. Quando ormai la gara sembra volgere al termine ecco che al 87° in una mischia sbuca il piede di Demba Ba nell’area piccola, e dopo aver vinto il contrasto con Maxwell spinge in qualche modo il pallone in rete per l’immensa gioia di Stamford Bridge. La ciliegina sulla torta la mette Cech che nel recupero salva su una grande conclusione di Marquinhos per il 2-0 finale che lancia gli uomini di Mourinho in semifinale.

    Demba Ba
    Demba Ba

    CHELSEA – PSG 2-0 (1-0) (32° Schurrle, 87° Demba Ba)

    Chelsea (4-2-3-1): Cech; Ivanovic, Cahill, Terry, Azpilicueta; David Luiz, Lampard (66° Demba Ba); Oscar (80° Torres), Willian, Hazard (18° Schurrle); Eto’o.

    Allenatore: Mourinho.

    Psg (4-3-3): Sirigu; Jallet, Thiago Silva, Alex, Maxwell; Matuidi, Verratti (55° Cabaye), Thiago Motta; Lucas (79° Marquinhos), Cavani, Lavezzi (73° Pastore).

    Allenatore: Blanc.

    Arbitro: Proença.

    Ammoniti: Willian (C), Lampard (C), Ivanovic (C), David Luiz (C); Verratti (P), Cavani (P), Lucas (P), Maxwell (P).

     

    Anche la gara del Westfalenstadion è stata decisamente emozionante nonostante il Borussia Dortmund si trovasse dinanzi una montagna da scalare, ovvero la sconfitta per 3-0 incassata al Bernabeu. Klopp continua con l’emergenza e nel suo 4-2-3-1 inserisce Friedrich accanto ad Hummels, in mediana Jojic e Kirch, con Mkhitaryan titolare ed Aubameyang in panchina. Ancelotti è costretto a rinunciare a Cristiano Ronaldo, che va solo in panchina, al suo posto Di Maria mentre a centrocampo gioca Illarramendi per Isco. Ritmi blandi all’inizio, poi arriva al 16° un rigore per il Real, cross di Coentrao sul braccio di Piszczek, dal dischetto va Di Maria ma Weidenfeller è bravo a parare la conclusione e tenere in vita i gialloneri. A questo punto si accende il Borussia che prima fallisce un gol con Mhkitaryan e poi sfruttando due errori del Real Madrid, prima Pepe e poi Illarramendi, trova la doppietta di Reus al 24° e 37°, per un 2-0 che mette i brividi ai Blancos. Nella ripresa Ancelotti prova a cambiare i suoi inserendo Isco per Illarramendi ed i frutti paiono vedersi con le Merengues che premono e sfiorano in un paio d’occasioni il gol. Dal 65° al 70° arrivano 5 minuti da brivido per il Real Madrid prima Mkhitaryan evita Casillas in dribbling e a porta vuota centra il palo, poi con il Real in crisi al 68° e poi  al 70° Casillas si supera chiudendo la porta a conclusioni a botta sicura di Mkhitaryan e Grosskreutz. A questo punto il Borussia finisce le energie e lascia enormi spazi al Real che però non riesce a sfruttarli, il finale è 2-0 ed il turno lo passa il Real Madrid di Carlo Ancelotti.

    BORUSSIA DORTMUND – REAL MADRID 2-0 (2-0) (24°, 37° Reus)

    Borussia Dortmund (4-2-3-1): Weidenfeller; Piszczek (35′ st Aubameyang), Friedrich, Hummels, Durm; Jojic, Kirch; Grosskreutz, Mkhitaryan, Reus; Lewandowski.

    Allenatore: Klopp.

    Real Madrid (4-3-3): Casillas; Carvajal, S. Ramos, Pepe, Coentrao; Illaramendi (1′ st Isco), Xabi Alonso, Modric; Di Maria (28′ st Casemiro), Benzema (47′ st Varane), Bale.

    Allenatore: Ancelotti.

    Arbitro: Skomina.

    Ammoniti: Reus (B), Aubameyang (B), Sergio Ramos (R), Xabi Alonso (R), Carvajal (R), Casemiro (R).

     

     

  • Eto’o fa sognare i tifosi di Juve e Napoli

    Eto’o fa sognare i tifosi di Juve e Napoli

    Konstantin Remchukov, dirigente dell’Anzhi, team al tredicesimo posto in classifica, ha comunicato tramite Twitter l’intenzione della dirigenza di ristrutturare il bilancio del club russo con alcune cessioni importanti.

    Il presidente del direttorio dell’Anzhi, Konstantin Remchukov, ha annunciato, alla luce delle ultime non brillanti prestazioni del club russo, la decisione del patron Kerimov di voler risanare il bilancio societario mettendo in vendita alcune pedine illustri: “L’Anzhi sara’ oggetto di riorganizzazione. Alcuni big lasceranno il club. Il budget del club verra’ ridotto di 50-70 milioni di dollari all’anno”Igor Denisov, Yuri Zhirkov ed Aleksandr Kokorine, i tre calciatori russi dell’Anzhi, hanno recentemente manifestato l’intenzione di voler abbandonare il team (probabilmente acquistati dalla Dinamo Mosca). Le altre cessioni potrebbero riguardare Willian, Lacina Traorè e Samuel Eto’o. L’attaccante camerunense in particolare potrebbe accasarsi al Chelsea di Mourinho, già suo allenatore ai tempi dell’Inter, altre pretendenti potrebbero essere le italiane Juventus Napoli, alla ricerca di un top player per il reparto avanzato.

    Samuel Eto'o lascia l'Anzhi? | © PATRIK STOLLARZ / Getty Images
    Samuel Eto’o lascia l’Anzhi? | © PATRIK STOLLARZ / Getty Images

    Sulejman Kerimov, presidente dell’Anzhi, in seguito all’ultima sconfitta in casa per 1-0 contro il Rostov ed un conseguente tredicesimo posto in classifica avrebbe deciso una riorganizzazione del club russo. Decisione clamorosa considerati i passati investimenti del magnate russo (si parla di 200 milioni di dollari) sostenuti dal 2011 ad oggi, compreso l’acquisto di Samuel Eto’o, attaccante ex Inter giunto all’Anzhi nell’agosto 2011, con un ingaggio di 20,5 milioni di euro a stagione, compenso nel settore calcistico più alto di tutti i tempi.

    Secondo la stampa russa la volontà del patron Kerimov non sarebbe quella di svendere frettolosamente i big del club ma piuttosto di riorganizzare complessivamente tutto l’Anzhi, come nel caso della sostituzione del tecnico Guus Hiddink con Rene Meulensteen, per poi giungere a Gadzhi Gadzhiev, coprotagonista in passato dei successi del club russo, per la quarta volta alla guida dell’Anzhi.

  • Cantera Milan in gol Kingsley Boateng. Mourinho batte Mazzarri

    Cantera Milan in gol Kingsley Boateng. Mourinho batte Mazzarri

    Dopo la deludente prova contro il Manchester City rimediando una pesante sconfitta per 5-3, il Milan trova il riscatto battendo in finalina il San Paolo per 1-0. (altro…)

  • Edinson Cavani ad un passo dal Chelsea

    Edinson Cavani ad un passo dal Chelsea

    L’attaccante uruguaiano Edinson Cavani è sempre più vicino all’approdo in Inghilterra con il Chelsea di Roman Abramovich e soprattutto mister Josè Mourinho in pole position per assicurarsi le prestazione sportive future dell’uomo “più infelice” del Mondo. (altro…)