Tag: jorge lorenzo

  • Lorenzo rinnova con Yamaha fino al 2014

    Lorenzo rinnova con Yamaha fino al 2014

    In previsione di un mercato piloti rovente come non lo è mai stato e reso ancor più incandescente dalla decisione di Stoner di ritirarsi a fine stagione con l’australiano che lascerà libera l’ambitissima sella della Honda ufficiale, la Yamaha gioca d’anticipo e mette a segno il suo colpaccio riconfermando Jorge Lorenzo per le prossime due stagioni. La casa giapponese, come ha comunicato attraverso il proprio sito ufficiale, ha infatti rinnovato il contratto del campione iridato 2010 per altri due anni prolungandolo fino al 2014.

    Por Fuera sarebbe andato in scadenza come del resto tutti i big, a partire da Casey Stoner passando per Dani Pedrosa, Ben Spies, Andrea Dovizioso, Cal Crutchlow per finire a Valentino Rossi. Una “coincidenza astrale” di quelle che si verificano una volta ogni mille anni che avrebbe radicalmente modificato lo scenario attuale, con l’elevata possibilità di avere un rimescolamento di piloti all’interno dei vari team presenti ai nastri di partenza del Mondiale 2013. «Sono contento di aver rinnovato il contratto per altri due anni, in Yamaha hanno fatto un grande sforzo per trattenermi perciò intendo ringraziare tutti quelli che hanno lavorato per questo obiettivo. Rimanere era la mia prima opzione da sempre. Adesso mi concentro sul campionato e guardo al futuro con l’intento di ripagare la Yamaha della fiducia che mi ha dimostrato, a partire da Silverstone in questo weekend. Il mio sogno è quello di riuscire a vincere più titoli insieme e di chiudere la carriera con la Yamaha» sono state le parole del pilota spagnolo subito dopo aver messo nero su bianco sul nuovo accordo.

    Jorge Lorenzo | © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    La permanenza di Lorenzo, che Honda ha cercato di avvicinare una volta appresa la notizia dell’abbandono delle corse del suo alfiere Stoner, in Yamaha apre sempre di più ad un ritorno di Valentino Rossi in HRC a distanza di 12 anni. Il 7 volte campione del mondo della classe regina è, come dicevamo, in scadenza di contratto e le difficoltà palesate nel trovare il feeling con la Ducati (e anche con il team, ndr) in questo anno e mezzo potrebbero spingere il Dottore e la casa di Borgo Panigale a prendere due strade diverse una volta terminata la stagione che, come lo scorso anno, non promette niente di buono. Il team manager di Honda Livio Suppo non ha escluso questa possibilità, ammettendo anche i contatti avuti con l’entourage di Dani Pedrosa per il rinnovo contrattuale. Ma occhio anche a Marc Marquezche è destinato un giorno non molto lontano, se non già dal prossimo campionato, a vestire i colori del team Repsol.

    In Yamaha non resta da decifrare il nome di colui che dividerà il box con il campione spagnolo nel 2013. In bilico la posizione dell’attuale compagno di team Ben Spies, lo statunitense in questa prima parte di stagione ha incontrato parecchie difficoltà a fronte di un ottimo campionato l’anno prima; in lizza per un posto anche Andrea Dovizioso e Cal Crutchlow che bene si stanno comportando con la Yamaha del team clienti Tech 3 di Poncharal. Il mercato piloti è solo all’inizio.

  • MotoGP, pagelle GP Catalunya. Lorenzo impeccabile, Rossi migliora

    MotoGP, pagelle GP Catalunya. Lorenzo impeccabile, Rossi migliora

    Il quinto appuntamento della stagione se lo aggiudica Jorge Lorenzo, che nel Gran Premio di casa sul circuito di Barcellona, piazza il sorpasso nel numero di vittorie stagionali rispetto al rivale numero uno nel mondiale, Casey Stoner (3-2 il parziale momentaneo) con conseguente allungo sull’australiano, che ora insegue con 20 punti di distacco.

    Il campione del mondo in carica pare aver perso quella brillantezza che per lungo tempo gli ha permesso di dominare le gare e ora si trova in difficoltà. Piccoli segni di ripresa per Valentino Rossi, che anche sull’asciutto riesce a compiere una gara più che accettabile. Bravo anche Andrea Dovizioso, al suo primo podio stagionale. Diamo i voti ai protagonisti del GP.

    Lorenzo 9,5: non gli diamo il massimo dei voti solo perchè ha avuto qualche difficoltà in più a ripetere la gara diLe Mans, pur avendone tutto il potenziale. Questo però non significa che la vittoria conquistata sia sta meno importante, anzi sicuramente più bella per come è avvenuta visto che ha dovuto lottare per tutta la gara con un osso duro come Pedrosa, che giocava anche lui in casa. Ma in questo periodo battere il binomio Yamaha-Lorenzo sembra quasi un’utopia, e pur commettendo qualche errore di troppo recupera e vince la gara, aumentando il vantaggio in classifica su Stoner. Comunque perfetto.

    Pedrosa 9: viene battuto per l’ennesima volta in qualifica da Stoner, che proprio in casa sua gli fa fare l’ennesima figuraccia. Poi in gara le cose si capovolgono vincendo nettamente il duello in famiglia tra HRC avendo anche la stessa configurazione di moto. Lui va forte ma questa volta (e non solo questa volta) ha trovato in Lorenzo un avversario più forte di lui.

    Dovizioso 8,5: parte bene e pare tenere alla grande il passo dei primi due che giravano fortissimo. Ad un certo punto però sparisce dalle telecamere e da che lottava per la prima posizione a causa di un lungo lo ritroviamo indietro a cercare di difendere il terzo posto da Stoner. Lui ci riesce senza nemmeno troppa difficoltà dimostrando di essere un pilota all’altezza, conquistando il primo podio stagionale, unico a riuscirci con un team satellite, il che non è poco.

    Stoner 5,5: è da due gare che sembra aver perso lo smalto dei tempi migliori, proprio dal suo annuncio del suo ritiro alle corse a fine stagione. In qualifica pare voglia far ricredere tutti anche se in gara si scioglie clamorosamente sbagliando anche la scelta della gomma per cercare di ridurre al minimo i problemi di chattering. Risultato disastroso, mai protagonista in gara e lui che aveva intenzione di lasciare le corse da campione del mondo deve darsi una mossa perchè Lorenzo è in condizione strepitosa. Per la prima volta dopo un anno buono scende giù dal podio. Non è un caso

    Jorge Lorenzo © JOSEP LAGO/AFP/GettyImages

    Bautista 7,5: era anche per lui il GP di casa e l’aria di casa pare aver fatto bene allo spagnolo che mette in atto la sua solita gara consistente pur avendo una Honda leggermente inferiore rispetto alle HRC Repsol. Sempre in costante crescita.

    Rossi 7,5: l’obiettivo era arrivare alle spalle delle Honda e delle Yamaha. Detto fatto Valentino è stato buon profeta, arrivando settimo e praticamente primo tra i piloti della sua scuderia. Qualche segno di miglioramente, almeno da parte sua lo si è visto, ora deve continuare a spingere per arrivare almeno a livello dei primi, che hanno almeno ancora 8 decimi di vantaggio al giro.

    Honda 7: pur avendo evidenti problemi tecnici è ancora li davanti, quando con Stoner, quando con Pedrosa a lttare per la vittoria. Ma non è più la moto perfetta dell’anno scorso e questo è almeno un punto a sfavore.

    Yamaha 9: la moto è ben equilibrata e soprattutto quella che tratta meglio e consuma meno le gomme che in GP infuocati come quello di ieri fa davvero la differenza. Ne sono la dimostrazione le prestazioni delle moto satelliti che viaggiano al passo delle Honda ufficiali. Sicuramente la migliore del lotto.

    Spies 6,5: veniva da un inizio di stagione disastroso e in un GP dove è stato finalmente competitivo ha provato ha cercato di essere il più aggressivo possibile tentando il sorpasso a Pedrosa, con scarsi risultati visto che la sua gara in pratica è finita là per una caduta. Ha fatto bene comunque a provarci ma per la riconferma deve fare di più.

    Iannone 10: è il protagonista assoluto del week-end spagnolo, e ha dimostrato che pur avendo una moto inferiore, quando è in giornata non ce n’è per nessuno. Per compiere un ulteriore salto di qualità dovrebbe correrle tutte cosi ma intanto è l’unico portabandiera italiano che in questo momento può aspirare veramente al titolo. E noi glielo auguriamo.

  • MotoGP, Lorenzo trionfa a Barcellona. Stoner giù dal podio, Rossi 7°

    MotoGP, Lorenzo trionfa a Barcellona. Stoner giù dal podio, Rossi 7°

    Jorge Lorenzo si aggiudica il Gran Premio di Catalunya sul circuito amico di Barcellona, teatro del quinto appuntamento stagionale del Mondiale MotoGP. Il pilota maiorchino ha avuto la meglio dopo una lunga battaglia durata quasi tutta la gara sul connazionale Daniel Pedrosa, che dopo essersi sfogato all’inizio non ha retto il passo inarrivabile della Yamaha M1 che nel finale di gara ne aveva sicuramente di più rispetto alla Honda.

    Allo spagnolo infatti non è bastata una grande partenza che gli ha permesso nel giro di pochi metri di andare subito in testa alla corsa. La strategia del pilota della Honda, che come il suo compagno aveva montato una gomma dura al posteriore, non ha pagato come ci si aspettava, complice il brusco calo delle temperatura che nella mattinata aveva portato anche l’arrivo della pioggia con conseguente diminuzione della temperatura dell’asfalto di una decina di gradi, che a questi livelli porta ad una differenza come dal giorno alla notte, per cui Lorenzo, sempre pulito ed elegante alla sua guida, ha lasciato sfogare inizialmetnte il connazionale per poi piazzare la zampata vincente nel finale, a 5 giri dal termine, sfruttando un largo di Pedrosa a “La Caixa” e allungando grazie alla maggior freschezza delle gomme arrivando in solitaria al traguardo.

    Con la vittoria odierna Lorenzo conquista la terza vittoria stagionale, seconda consecutiva, scavalcando nel numero di vittorie il rivale più accreditato per la lotta al titolo Mondiale Casey Stoner fermo a quota due successi portando a quota 115 i punti nella classifica iridata allungando il vantaggio sull’australiano che ora è di 20 punti. Alle spalle di Lorenzo e Pedrosa, che hanno completato una doppietta tutta spagnola per la gioia del pubblico di casa, troviamo il primo degli italiani Andrea Dovizioso, bravo a rimanere freddo nel finale e a neutralizzare gli attacchi di Stoner che nelle ultime curve aveva cominciato a insidiare la sua terza posizione. Il forlivese dopo aver passato oltre metà gara in compagnia dei primi due ha poi perso terreno permettendo il recupero dell’australiano spinto da dietro anche da un arrembante Cal Crutchlow, aggressivo in ogni punto del circuito. Il pilota della Yamaha Monster riesce comunque facilmente a resistere e a portare a casa un importante ma soprattutto meritato terzo posto sul gradino più basso del podio.

    Jorge Lorenzo © JOSEP LAGO/AFP/GettyImages

    Per Stoner invece è la seconda gara consecutiva opaca dopo quella di Le Mans, in cui è arrivato l’annuncio del suo ritiro alle corse a fine stagione. L’australiano non è riuscito a sfruttare la pole position ottenuta nelle qualifiche di ieri, e nonostante non faccia trasparire nulla del suo stato d’animo è chiaro che non abbia più quella tranquillità e quella serenità che ad inizio stagione, ma soprattutto negli anni scorsi, gli permettevano di dominare indiscutibilmete. Ne è chiaro segnale l’esclusione dal podio che non avveniva da un anno abbondante, e cioè dal Gran Premio di Jerez del 3 aprile 2011 in cui venne speronato sotto la pioggia da Valentino Rossi alla prima curva dopo pochi giri. Anche per lui, come per Pedrosa, la scelta della gomma dura al posteriore non è stata la migliore soluzione per la gara e alla fine deve accontentarsi della quarta posizione nella morsa delle Yamaha Tech 3 di Dovizioso e Crutchlow, scioltosi nel finale.

    Sesta posizione per un ottimo Alvaro Bautista, che porta la Honda del team Gresini vicino alle prestazioni dei primi. Solita gara consistente quella dello spagnolo che con una moto leggermente inferiore rispetto alle HRC di Stoner e Pedrosa riesce a tenere dietro Valentino Rossi, primo tra i piloti Ducati e settimo al tragurado. Il massimo che si poteva fare in condizioni d’asciutto era arrivare alle spalle delle Honda e delle Yamaha, anche se la pioggia arrivata in mattinata, aveva dato speranza al pilota di Tavullia di poter ripetere la bella gara della settimana scorsa a Le Mans ma così non è stato. Si notano comunque segni di leggera ripresa che fanno ben sperare per il futuro.

    Alle spalle del Dottore la Honda LCR del campione del mondo della Moto2 Stefan Bradl, che precede di ben sette secondi un deludente Nicky Hayden, sempre più in difficoltà negli ultimi tempi. Lo statunitense precede di pochi secondi il connazionale della Yamaha Ben Spies, finalmente in condizione e competitivo come mai in questa stagione ma anche sfortunato ad inizio gara quando, nel tentativo di superare Pedrosa in prima posizione, arriva lungo e si stende toccando l’erbetta esterna del circuito. Il texano riesce comunque a risalire in sella e a compiere una bella rimonta che lo porta fino alla decima posizione a chiudere la top-ten.

    Chiudono invece il gruppetto dei prototipi le due Ducati di Hector Barbera e Karel Abraham, poi solo CRT con Aleix Espargaro ad aprire il gruppetto in 13esima posizione subito seguito da Michele Pirro in 14esima. 17esima posizione invece per Mattia Pasini mentre Danilo Petrucci chiude in 19esima e penultima posizione davanti al solo Ivan Silva. Ritirato l’acciaccato Colin Edwards, non nelle migliori condizioni dopo che rientrava  dall’infortunio alla clavicola del Gran Premio del Portogallo all’Estoril.

  • MotoGP, Stoner pole a Barcellona. Rossi soltanto 9°

    MotoGP, Stoner pole a Barcellona. Rossi soltanto 9°

    Casey Stoner conquista la pole position del Gran Premio di Catalunya sotto il caldo torrido di Barcellona che domani sarà teatro del quinto appuntamento della stagione del Mondiale MotoGP. L’australiano partirà davanti a tutti per la seconda volta in stagione, 40esima della carriera, dopo aver conquistato anche la pole del GP del Portogallo all’Estoril, e lo fa segnando il giro più veloce al 17esimo dei suoi 19 passaggi complessivi fermando il cronometro sul tempo di 1:41.295, migliore di ben un secondo e due decimi della pole position fatta registrare lo scorso anno da Marco Simoncelli, anche se con cilindrata 800, che aveva girato sull’1:42.413. Il pilota australiano è anche ad un soffio dalla pole record di Barcellona, fatta registrare nel 2008 in sella alla Ducati con il tempo di 1:41.186.

    Il tutto dopo un venerdì passato a nascondersi nelle retrovie e che aveva lasciato presagire ad un week-end tutto in salita per il campione del mondo, che invece riesce a trovare il guizzo giusto per portare la sua RC213V davanti a tutti beffando lo spagnolo e idolo di casa Jorge Lorenzo, che deve accontentarsi della seconda posizione staccato di soli 146 millesimi dalla prima delle Honda. Il maiorchino non è riuscito a ripetere le prestazioni delle libere del venerdì ma comunque ha mostrato un passo che lo tiene indubbiamente in lizza per la vittoria di domani. Anche perche la Yamaha M1 sembra la moto che meglio si è adattata alle caratteristiche del circuito come dimostra la terza posizione di Cal Crutchlow, che chiude la prima fila con la prima delle Yamaha Monster del team Tech 3.

    Casey Stoner © LLUIS GENE/AFP/GettyImages

    Ad aprire la seconda fila ancora un’altra Yamaha, è quella di Ben Spies, che fortunatamente dopo un inizio disastroso di stagione ha mostrato su questo tracciato segni di netta ripresa in attesa della gara. Allespalle del trio Yamaha l’altro spagnolo Daniel Pedrosa, che stamattina nelle terze e ultime libere era stato anche il più veloce in pista, ma che nelle qualifiche non è riuscito a fare meglio della quinta posizione. Affianco a Spies e Pedrosa partirà Andrea Dovizioso che chiuderà la seconda fila con la sesta posizione.

    Settimo tempo per Nicky Hayden che aprirà la terza fila con la prima delle Ducati. Lo statunitense accusa un ritardo anche abbastanza contenuto riuscendo a tenere il suo gap dalla vetta sotto il secondo, a sette decimi, ma ne prende circa quattro da Andrea Dovizioso che lo precede. Alle sue spalle Stefan Bradl lo tallona distanziato di soli 36 millesimi, mentre dietro alla Honda LCR del tedesco troviamo la seconda Ducati ufficiale, quella di Valentino Rossi, in nona posizione. Il campione di Tavullia ha utilizzato anche oggi il forcellone in carbonio e sembra aver abbandonato l’idea di utilizzare quello in alluminio che era stato provato nei test del Mugello. Il distacco del Dottore ammonta a 8 decimi da Stoner, quindi per la prima volta in stagione sotto il secondo. Segno che le cose stanno leggermente migliorando, anche se le prime posizioni in condizioni di pista asciutta sembrano essere ancora lontane, cosa che potrebbe essere del tutto capovolta se, come annunciato dalle previsioni metereologiche, domani dovesse arrivere la pioggia, che in quel caso potrebbe rimescolare le carte.

    Decima posizione per Alvaro Bautista con la Honda del team Gresini, che chiude la top-ten davanti ad Hector Barbera e Karel Abraham entrambi su Ducati. Dalla 13esima alla 21esima posizione solo le CRT con Randy De Puniet e Colin Edwards, ripresosi dopo la frattura alla clavicola nel GP del Portogallo, a guidare il gruppetto. Per trovare gli altri italiani dobbiamo scendere sino alla 16esima posizione dove troviamo Michele Pirro mentre Mattia Pasini chiude le sue qualifiche in 18esima posizione. 20esima e penutlima posizione per Danilo Petrucci.

  • MotoGP, Lorenzo domina a Le Mans. Rinascita Rossi 2°

    MotoGP, Lorenzo domina a Le Mans. Rinascita Rossi 2°

    Jorge Lorenzo ha praticamente dominato il Gran Premio di Francia, quarto appuntamento stagionale della MotoGP. Sull’asfalto bagnato e insidioso di Le Mans, lo spagnolo, dopo aver superato alla partenza le due Honda di Stoner e Pedrosa, non ha più mollato la vetta della classifica, guidando alla perfezione su un tracciato reso viscidissimo dalla pioggia e accumulando giro dopo giro un vantaggio incolmabile per gli avversari.

    Il pilota della Yamaha è stato dunque il più abile di tutti visto che sin dalle prove libere del venerdi aveva lavorato nella direzione giusta, ovvero in previsione di una gara che tutti avevano annunciato bagnata e che tale si è manifestata e una volta di più ha dimostrato di aver aver raggiunto il livello di maturità giusto che potrebbe permettergli di vincere il mondiale pur non avendo la moto migliore del lotto.

    La vittoria di oggi infatti, seconda stagionale dopo quella ottenuta a Losail nel Gran Premio del Qatar, lo riporta in vetta lla classifica generale davanti al duo Honda composto da Stoner e Pedrosa.

    La notizia del giorno, che non mette in secondo piano la strepitosa vittoria di Lorenzo ma vi si pone a pari merito, è la straordinaria impresa di Valentino Rossi che sull’asfalto bagnato di Le Mans da lui stesso tanto invocato nei giorni scorsi dimostra di non aver perso lo smalto dei tempi migliori e di poter essere molto competitivo quando la moto glielo consente. Il Dottore, con una Ducati finalmente all’altezza dei primi che si è adattata bene alle condizioni critiche dell’asfalto, si scrolla di dosso tutte le critiche degli ultimi tempi andando a conquistare di forza la seconda posizione, il miglior piazzamento in due anni di Ducati.

    Il tutto grazie ad un duello come ai vecchi tempi fatto di rimonte, sorpassi e controsorpassi che lo ha visto duellare con la ben più quotata Honda di Casey Stoner. L’australiano che non è riuscito a recuperare terreno nei confronti del fuggitivo Lorenzo, si ritrova a fine gara con le gomme finite e con alle spalle un Rossi arrembante che dopo averlo studiato per un paio di giri lo supera prendendo quel margine necessario per chiudere la gara davanti a lui.

    Jorge lorenzo © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    Evidentemente il circuito francese porta bene al pilota di Tavullia che già lo scorso anno in condizioni simili andò a conquistare il suo primo e fino ad oggi unico podio con la casa di Bologna. Stoner invece deve accontentarsi del gradino più basso del podio, che non lo soddisfa certamente visto che perde la leadership della classifica mondiale proprio nel week-end dell’annuncio del suo ritiro alle corse.

    Chi invece deve recriminare più di tutti considerando la pole position conquistata nelle qualifiche di ieri è Daniel Pedrosa, che già dalle prime curve esce fuori dalla lotta per i primi posti nonostante su queste condizioni in passato si sia sempre comportato bene. Lo spagnolo, molto sotto tono, chiude la sua deludente corsa senza acuti in quarta posizione, ed esce per la prima volta in stagione fuori dal podio. Alle sue spalle il compagno di marca Stefan Bradl, quinto sulla Honda LCR, che beffa nel finale la Ducati di Nicky Hayden, staccato sul traguardo di soli 4 decimi.

    In settima posizione troviamo invece uno sfortunatissimo Andrea Dovizioso, che dopo una gara corsa insieme al gruppetto dei primi, fatta eccezione per il solo Lorenzo che oggi ha fatto un altro sport, scivola a pochi giri dal termine nel tentativo di restare incollato agli scarichi della Ducati di Rossi che nel frattempo si stava avvicinando alla Honda di Stoner. Il forlivese, dopo essersi steso nella ghiaia, è poi riuscito a ripartire ma è chiaro che per la gara che stava realizzando meritava un epilogo certamente migliore. Stessa sorte per il compagno di squadra Cal Crutchlow, che completa nel peggiore dei modi la giornata nera del team Monster Tech 3. Il britannico, caduto al 18esimo giro della corsa, chiude la sua gara in ottava posizione a pochi secondi dal Dovi.

    Completa la top-ten il duo spagnolo composto dalla Ducati di Hector Barbera e la Honda Gresini di Alvaro Bautista, a più di un minuto dalla testa della corsa. Chi invece vede lontana la parola fine per la sua crisi è Ben Spies, 16esimo ad un giro di distacco dal compagno di squadra Lorenzo, vincitore della corsa. Per il texano anche una sosta ai box per aver perso la visiera del casco che comunque non basta a spiegare quanto di negativo stia facendo in questa stagione. E la terzultima posizione dietro a quasi tutte le CRT ne è la dimostrazione.

    Davanti a lui anche i nostri Mattia Pasini e Michele Pirro rispettivamente 12esimo e 14esimo, cosi come James Ellison, Aleix Espargaro e Yonny Hernandez. Chiudono la classifica in penultima e ultima posizione Chris Vermeulen, sostituto di Colin Edwards sulla CRT NGM e Ivan Silva. Fuori Randy De Puniet, Karel Abraham e soprattutto Danilo Petrucci caduto a 4 giri dal termine ma fino a quel momento autore di una grandissima gara in 11esima posizione.

  • MotoGP, pole per Pedrosa a Le Mans. Rossi è 7°

    MotoGP, pole per Pedrosa a Le Mans. Rossi è 7°

    Dopo tre turni di prove libere dominate da Casey stoner, nelle qualifiche del Gran Premio di Francia, valevole per il quarto appuntamento del Motomondiale ecco rispuntare Daniel Pedrosa, che con un guizzo porta a casa la prima pole position della stagione.

    Lo spagnolo ha saputo interpretare al meglio le condizioni del tracciato di Le Mans, inizialmente bagnato a causa della pioggia caduta copiosamente questa mattina dopo il terzo turno di libere, dopo che appunto tutte e tre le sessioni si erano disputate sull’asciutto. Il circuito si è via via asciugato permettendo ai piloti di  montare le gomme slick e abbassare tornata dopo tornata i tempi sul giro. Pedrosa è stato il più rapido grazie al tempo di 1:33.638, un decimo meglio del giro più veloce fatto segnare da Casey Stoner nelle seconde libere di ieri, e di 303 millesimi migliore rispetto altempo dello stesso pilota australiano che si piazza al secondo posto dietro alla Honda RC213V gemella del compagno di squadra. Il campione del mondo, il più veloce nella mattinata e autore nella stessa sessione di una caduta alla destra-sinistra della curva Chemin Aux Boeufs, non riesce nell’impresa di conquistare anche l’ultimo turno di prove, ed è costretto a rinunciare all’assalto alla pole negli ultimi minuti della sessione a causa del traffico che non gli permette di migliorare il suo tempo.

    Daniel Pedrosa © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    Stesso discorso per Jorge Lorenzo, costretto ad alzare più volte l’acceleratore della sua M1, che aprirà la seconda fila dalla quarta posizione. Più bravo di lui Andrea Dovizioso, terzo,  che con il tempo di 1:33.976 conquista una meritata prima fila staccato di soli 35 millesimi dall’ex compagno di squadra Stoner. Il pilota forlivese deve rinunciare anche alla possibilità di un ultimo tentativo alla pole a causa di un problema tecnico al motore della Yamaha che lo costringe ha restare forzatamente ai box, senza però togliergli la soddisfazione e la certezza di aver disputato delle ottime qualifiche. Tutta la seconda fila invece sarà composta dalla colonia Yamaha, con appunto Lorenzo, Cal Crutchlow e Ben Spies, in ripresa rispetto alle ultime gare.

    La prima Ducati è quella di Valentino Rossi che domani aprirà la terza fila dalla settima posizione, decisamente meglio rispetto alle ultime uscite. Il Dottore chiude ad 1 secondo e due decimi dal leader della classifica ma sembra trovarsi più a suo agio in questa pista, che non a caso l’anno scorso gli ha regalato il primo podio in Ducati, ma soprattutto sembra essere uno dei migliori interpreti delle condizioni variabili della pista anche se sarà molto difficile tenere lo stesso passo dei primi. Alle spalle del pesarese la Honda del team Gresini di Alvaro Bautista, caduto nel finale, poi solo Ducati con Hector Barbera, Karel Abraham e Nicky Hayden, soltanto 11esimo e fuori dalla top-ten.

    Grande risultato per Randy De Puniet con la prima delle CRT, capace di chiudere in 12esima posizione davanti anche alla Honda prototipo di Stefan Bradl, anche se malconcio a causa di una caduta ad inizio sessione. In 14esima posizione Michele Pirro con la FTR del team Gresini, mentre per trovare gli altri italiani dobbiamo scendere in 18esima e 20esima posizione occupate rispettivamente da Danilo Petrucci e Mattia Pasini. Ultima posizione ancora una volta per Chris Vermeulen che paga un distacco di circa 5secondi dai primi.

  • MotoGP, Stoner domina le libere a Le Mans

    MotoGP, Stoner domina le libere a Le Mans

    Neanche l’annuncio del suo ritiro precoce dalle corse (ancora deve compiere 27 anni) a fine stagione deconcentra Casey Stoner che nelle prove libere del Gran Premio di Francia sul circuito di Le Mans piazza la sua Honda davanti a tutti in entrambe le sessioni: 1:34.321 il miglior tempo della mattina abbassato di quasi 6 decimi netti (1:33.740) il pomeriggio. La decisione di dire basta al termine di questo campionato è arrivata come un fulmine a ciel sereno anche se nel paddock si era intuito nelle settimane scorse il malessere del pilota asutraliano che, come affermato in conferenza stampa, è scemata la sua passione verso questo sport, che è anche il suo lavoro, a causa del l’incompatibilità con la MotoGP di oggi.

    Stoner ha preceduto il compagno di team Dani Pedrosa che ha chiuso la giornata con il secondo miglior crono in entrambe le prove libere dimostrando come la Honda RC213V sul tracciato francese disponga già di un ottimo potenziale. Un pò più attardato Jorge Lorenzo che è riuscito a risalire dal sesto tempo registrato nella prima sessione al terzo della seconda, riducendo il gap dal leader da 9 a 3 decimi. Il passo gara del campione del mondo 2010 comunque è ottimo anche in previsione della perturbazione che si abbatterà sulla Francia nel week-end e che porterà tantissima pioggia.

    Casey Stoner © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    Quarta piazza ai piedi del podio virtuale per Alvaro Bautista, che con il tempo di 1:34.437, si mette alle spalle la Yamaha ufficiale di Ben Spies, ancora una volta non brillantissimo e a dimostrazione del suo non perfetto feeling con il tracciato francese una caduta per la perdita dell’anteriore della sua M1. Alle spalle del texano segue il duo Yamaha Tech3 con Andrea Dovizioso che precede seppur di pochi millesimi il compagno di squadra Cal Crutchlow. Anche il passo gara dei due sembra essere allineato sugli stessi tempi perciò nel team Monster si preannuncia un’altra avvincente sfida in famiglia per la gara.

    La prima delle Ducati la si trova in ottava posizione ed è quella clienti del team Pramac di Hector Barbera, che bene si era comportato anche al mattino con il quinto posto a soli otto decimi dal solito Stoner. Lo spagnolo precede di pochissimi millesimi le due Desmosedici ufficiali di Valentino Rossi e Nicky Hayden che compiono un leggero salto avanti rispetto al mattino con il campione di Tavullia che avanza dalla decima alla nona posizione, sempre in linea con il distacco registrato dai primi da inizio stagione, ovvero un secondo abbondante. L’americano inverte invece la posizione con il Dottore rispetto al mattino mantenedo invariato il suo distacco dalla vetta. Anche in Ducati, cosi come in Yamaha, si sta lavorando in previsione gara, anche perchè nel team sono sicurissimi dell’arrivo della pioggia, che a quel punto potrebbe davvero rimescolare le carte in tavola e favorire i due alfieri della casa di Bologna.

    Appena dietro la top-ten in 11esima posizione la Honda LCR di Stefan Bradl, davanti alla Ducati Cardion di Karel Abraham, sempre alla prese con problemi fisici che lo hanno accompagnato anche all’Estoril, e ultimo in sella ai prototipi di cilindrata 1000. Segue appunto il gruppetto di CRT aperto dal solito Randy De Puniet, che precede il colombiano Yonny Hernandez in sella alla sua Avintia Blusens. Subito dopo troviamo i due italiani con Mattia Pasini e Michele Pirro rispettivamente in 15esima e 16esima posizione mentre Danilo Petrucci chiude in 18esima posizione anche a causa di un problema al motore della sua Ioda Racing.

    Chiude il gruppo Chris Vermeulen, vincitore a Le Mans nel 2007 quando era in sella alla Suzuki, che ritorna per sostituire Colin Edwards, infortunatosi nelle qualifiche del GP del Portogallo alla clavicola. L’australiano, assente da 3 anni dalla MotoGP, non ritorna però nel migliore dei modi e chiude la sua prima giornata di prove libere in ultima posizione.

  • MotoGP, Stoner domina all’Estoril. Meglio Rossi 7°

    MotoGP, Stoner domina all’Estoril. Meglio Rossi 7°

    Casey Stoner bissa il successo ottenuto la settimana scorsa a Jerez nel Gran Premio di Spagna vincendo anche all’Estoril, terzo appuntamento stagionale del Motomondiale. L’australiano centra la sua seconda vittoria consecutiva dominando dall’inizio alla fine replicando tutto ciò che aveva fatto lo scorso week-end, scattando bene in partenza e tenendo con autorità la testa della classifica per tutta la gara.

    Cosi come accaduto a Jerez, fondamentale è stato il gap acquisito ad inizio gara dai suoi principali rivali, che poi non hanno avuto più il guizzo giusto per riportatrsi sotto e sferrargli l’attacco decisivo, lasciando il via libera ad uno Stoner che con l’ennesima vittoria, oltre a conquistare la vetta solitaria della classifica, allontana le voci di un suo possibile ritiro a fine stagione.

    Neanche i presunti problemi al braccio del campione del mondo hanno permesso a Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa di insidiarlo, nonostante il distacco stazionasse quasi sempre sul secondo. Il maiorchino, dopo prove non all’altezza del suo potenziale, può dirsi comunque soddisfatto per aver conquistato una seconda posizione insperata alla vigilia, ma ora è costretto a rincorrere il rivale che gli è balzato davanti in vetta alla classifica mondiale di un punto.Per Pedrosa invece soltanto la consolazione di aver conquistato con il terzo posto il suo 100esimo podio in carriera e la consapevolezza di essere attualmente un gradino sotto il suo team-mate.

    Casey Stoner | © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    Ai piedi del podio un positivo Andrea Dovizioso, primo al traguardo degli italiano, che si prende la soddisfazione di aver battuto per la prima volta in stagione il suo compagno di team Cal Crutchlow. Le due Yamaha Monster del team Tech 3, come del resto da inizio stagione, chiudono staccati di un abisso dai magnifici tre ma per il momento devono accontentarsi di fare gara a sè occupando stabilmente la quarta e la quinta posizione il che è comunque un ottimo risultato per un team satellite.

    Alle loro spalle la Honda Gresini di Alvaro Bautista che piano piano, gara dopo gara, si sta avvicinando alle prestazioni delle Yamaha clienti. Lo spagnolo precede al traguardo di 5 secondi Valentino Rossi, finalmente primo tra le Ducati, e che può dirsi cautamente soddisfatto dei piccoli miglioramenti della GP12 che gli hanno permesso di battere per la prima volta in stagione il suo compagno di squadra Nicky Hayden, 11esimo al traguardo e ultimo delle moto di cilindrata 1000, mai cosi in difficoltà in questa stagione come oggi.

    Ancora più in difficoltà Ben Spies, in ottava posizione e parecchio in difficoltà seppur con la Yamaha ufficiale. Lo statunitense per il momento deve accontentarsi di lottare con la Honda clienti di Stefan Bradl, battuto soltanto al fotofonish, troppo poco se comparato ai risultati del suo compagno di squadra Lorenzo che con la stessa moto sembra volare e che probabilmente, continuando cosi, gli costeranno la sella della M1.

    A chiudere la top-ten la Ducati di Hector Barbera davanti ad Hayden mentre le uniche CRT arrivate al traguardo sono quelle di Aleix Espargaro e Randy De Puniet, dolorante al traguardo a causa della caduta che ha coinvolto nelle qualifiche anche Edwards, oggi assente, e che gli ha procurato un trauma al torace. Ritirati tutti gli altri.

  • MotoGP, Stoner in pole all’Estoril davanti a Pedrosa. Rossi 9°

    MotoGP, Stoner in pole all’Estoril davanti a Pedrosa. Rossi 9°

    Casey Stoner conquista la sua prima pole position personale della stagione sul circuito dell’Estoril, teatro del Gran Premio di Portogallo, terzo appuntamento del Mondiale MotoGP.

    Il campione australiano firma il miglior tempo fermando il cronometro sul tempo di 1:37.188 che sa tanto di grande impresa, non tanto per la bravura e lo stile del pilota quanto per le difficoltà dimostrate fino al warm-up dalla Honda nell’ultimo settore, il più ostico per gli ormai noti problemi di chattering che sfavoriscono i piloti dal “cavatappino” in poi.Nonostante ciò, Stoner, grazie anche ad una guida al limite, è riuscito a portare a casa una prima posizione sudatissima, visto che il compagno di squadra Daniel Pedrosa lo segue a ruota, staccato di soli 13 millesimi. Lo spagnolo non è riuscito a spuntarla nei confronti del suo team-mate ma è pronto a giocarsi la vittoria nella gara di domani a cospetto di un buon passo gara che nelle ultime libere di questa mattina lo aveva portato davanti a tutti.

    Al terzo posto la vera sorpresa di giornata, un sempre più positivo Cal Crutchlow, che piazza la sua Yamaha Monster in prima fila staccato di soli 101 millesimi dalla vetta. Il britannico aveva per un attimo anche assaporato la possibilità di partire davanti a tutti ma la fame dei piloti Honda lo ha fatto scalare fino all’ultimo posto della prima fila, risultato comunque più che positivo.

    Il pilota del team Tech3 relega cosi in seconda fila il suo compagno di marca Jorge Lorenzo, scivolato in quarta posizione e mai apparso brillantissimo per tutto week-end portoghese. Il pilota spagnolo, che venerdì ha festeggiato il suo 25esimo compleanno, è però sempre fortissimo sul passo gara tanto che domani in gara cercherà di farsi come regalo la seconda vittoria stagionale per cercare almeno di dare agli avversari il primo segnale del Mondiale.

    Casey Stoner © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    Anche perchè la Yamaha sembra esserci, come dimostra la quinta posizione di Ben Spies, che sembra ritrovato dopo aver passato i primi due Gran Premi un pò nell’ombra. Le due Yamaha ufficiali precedono la Honda del team Gresini di Alvaro Bautista che proprio all’ultimo giro scalza dalla sesta posizione un Andrea Dovizioso abbastanza incolore, soprattutto se paragonato al suo compagno di squadra Crutchlow, che fino a questo momento lo ha sempre battuto sia in gara che in qualidfica.

    Per trovare la prima Ducati dobbiamo scendere invece fino alla ottava posizione, dove troviamo la prima GP12 satellite di Hector Barbera staccato di soli 63 millesimi dal forlivese e che a sua volta precede di 53 millesimi Valentino Rossi, che questa volta ha fatto meglio del suo compagno di squadra Nicky Hayden, in decima posizione. La nota positiva per il Dottore è che per la prima volta nella stagione il suo distacco è sceso sotto il secondo e la Ducati comincia a dare i primi segnali positivi e incoraggianti di qualche possibile miglioramento, anche se obiettivamnete i primi restano ancora lontani.

    Alle spalle dei primi dieci chiude il gruppetto dei prototipi la Honda LCR del campione del mondo Moto2 Stefan Bradl, davanti alla lunga compagine di CRT aperta da Aleix Espargaro. I nostri Michele Pirro e Mattia Pasini navigano in 16esima e 17esima posizione, mentre penultimo chiude Danilo Petrucci, in 20esima posizione.

    Buone notizie arrivano dalla clinica mobile, dove sono stati trasportati Colin Edwards e Randy De Puniet, autori di un incidente che ha costretto i commissari di gara ad esporre la bandiera rossa e ad interrompere temporaneamente la sessione. La moto del francese dopo una scivolata è andata a finire contro quella dell’americano che nella caduta non ha riportato gravi conseguenze fisiche a parte la frattura della clavicola sinistra già infortunata qualche tempo fa. Con tutta probabilità il texano sarà costretto domani a dare forfait e a non prendere parte alla gara.

  • MotoGP, Stoner vince in casa di Lorenzo. Rossi 9°

    MotoGP, Stoner vince in casa di Lorenzo. Rossi 9°

    Casey Stoner si aggiudica il secondo appuntamento stagionale del Mondiale 2012 vincendo meritatamente il Gran Premio di Spagna. Il campione del mondo australiano conquista la sua prima vittoria sul circuito di Jerez de la Frontera, tana del nemico numero uno Jorge Lorenzo, anche un pò a sorpresa vista la non brillantissima prestazione delle qualifiche che lo hanno classificato soltanto in quinta posizione, oltretutto il tracciato spagnolo non è da sempre uno dei preferiti dall’australiano.

    Ma oggi il pilota della Honda ha dimostrato di saper difendersi alla grande anche su un circuito a lui ostico soprattutto quando nel finale le gomme hanno cominciato a calare di prestazione. A differenza del Qatar, dove perse di consistenza cedendo la prima e la seconda posizione a Lorenzo e a Pedrosa, l’australiano trova l’accelerazione definitiva negli ultimi giri della gara rendendo vani gli attacchi di Lorenzo che si era riportato prepotentemente su di lui e andando a conquistare il suo 40esimo successo in carriera.

    Allo spagnolo della Yamaha invece non riesce la stessa rimonta di Doha e deve accontentarsi della seconda posizione in casa sua, laddove gli anni scorsi aveva quasi sempre lasciato soltanto le briciole agli avversari. Il maiorchino è stato bravo a ridurre il gap da Stoner nella parte centrale della corsa ma lo sforzo notevole fatto fare alle gomme lo costringe nel finale a qualche lungo di troppo che gli impedisce di giocarsi la vittoria fino alla fine, ma che comunque non gli compromette la vetta della classifica con i suoi 45 punti.

    Casey Stoner © CRISTINA QUICLER AFP/Getty Images

    Stesso podio del Qatar, solo con protagonisti invertiti, con Dani Pedrosa, terzo, che nel finale ha il suo bel da fare per difendersi dagli attacchi di un arrembante Cal Crutchlow, in crescita con la Yamaha del team Tech 3. Alla fine saranno pochi i millesimi che divideranno i due piloti al traguardo. Più staccato invece, ma stabilmente per tutta la gara in quinta posizione, Andrea Dovizioso, ancora una volta battuto dal suo compagno di squadra e in attesa di tempi migliori per ritornare a lottare con i primi.

    Sesto posto per la Honda Gresini di Alvaro Bautista davanti all’altra Honda del team LCR di Stefan Bradl. Il campione del mondo della classe Moto 2 riesce a beffare nel finale Nicky Hayden, ancora primo delle Ducati al traguardo. Lo statunitense è protagonista di una prima parte di gara strepitosa e coraggiosa al limite della guida che aveva fatto presagire ad un risultato diverso per la casa bolognese. E invece con il passare dei giri il ritmo del campione del mondo 2006  perde di consistenza, e complice anche un contatto con Crutchlow, finisce con il lottare nelle retrovie.

    Hayden riesce comunque a chiudere ancora una volta davanti al suo team-mate Valentino Rossi, mai nel vivo della gara e protagonista soltanto del duello con Barbera, che alla fine deve cedergli la posizione. Il Dottore è ancora alle prese con qualche problema di troppo sulla sua GP12 e alla fine sono tanti i 34 secondi di distacco dalla vetta ma probabilmente a pesare di più sono i 6 secondi di ritardo dal compagno di squadra.

    In difficoltà ancora una volta Ben Spies, che come in Qatar chiude con una prestazione deludente. L’americano, campione del mondo Superbike nel 2009, sembra un lontano parente del pilota ammirato in questi anni ma ha come attenuante il fatto di non essere in perfette condizioni fisiche. Alle sue spalle soltanto le CRT capitanate da Aleix Espargaro, fratello di Pol che ha vinto in Moto 2, seguito dai nostri Danilo Petrucci e Mattia Pasini.

    Penultimo, in 16esima posizione, Colin Edwards in mezzo a Ivan Silva e Karel Abraham. Ritiri soltanto per le CRT di Randy De Puniet, Michele Pirro, Yonny Hernandez e James Ellison.