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  • A Misano la pioggia condiziona le prove libere MotoGP

    A Misano la pioggia condiziona le prove libere MotoGP

    Venerdì praticamente inutile per la MotoGP che in questo week-end fa tappa a Misano per il Gran Premio di San Marino. Sul circuito intitolato a Marco Simoncelli l’acqua ha reso troppo umida la pista condizionandone l’intera sessione odierna con i piloti che si sono concessi qualche giro di pista senza però rischiare cercando la prestazione. Il miglior tempo quindi è stato registrato da Karel Abraham sulla Ducati del team satellite Cardion Ab Motoracing in 1:42.030 seguito dalle CRT, a più agio sulla pista bagnata, di James Ellison (1:43.204), Michele Pirro (1:44.299) e Yonny Hernandez (1:44.565).

    Quinto tempo per Jonathan Rea che sostituisce l’infortunato Casey Stoner sulla Honda ufficiale, il pilota britannico della Honda in Superbike è sceso in pista per prendere confidenza con la RC213V. A seguire Danilo Petrucci, David Salom, Ben Spies, Randy De Puniet, Mattia Pasini e Alvaro Bautista. Tutti i big da Jorge Lorenzo, Dani Pedrosa, Andrea Dovizioso a Valentino Rossi sono rimasti rintanati nei box dal momento che per domani le previsioni danno sole e temperature più alte e gradevoli.

    Valentino Rossi © GABRIEL BOUYS/AFP/GettyImages

    Peccato è stato un giorno completamente buttato via. E’ sempre utile girare, ma nel pomeriggio ho provato a fare qualche passaggio, soprattutto per verificare il motore che fumava a Brno, ma appena uscito ha iniziato a piovere” ha commentato Rossi al termine delle prove libere. Nonostante il campionato non esaltante in sella alla Ducati che lascerà a fine stagione per ritornare in Yamaha, il Dottore comunque vorrà fare bella figura sul circuit dedicato alla memoria del suo grande amico Simoncelli: “Vedere il circuito intitolato a Marco fa un certo effetto. E’ molto bello il nome ed è una bella idea. Inizialmente pensavo cambiasse poco, invece è bello vedere il nome Simoncelli proprio nel circuito vicino a casa sua. E’ una bella cosa per ricordarlo“.

  • Superbike, Checa e Melandri si impongono al Miller Park

    Superbike, Checa e Melandri si impongono al Miller Park

    La Superbike in questo week-end faceva tappa al Miller Park di Salt Lake City, nello Utah, per il Gran Premio degli Stati Uniti valido per il sesto round del Mondiale 2012. Sul lungo tracciato americano, incastonato tra le Montagne Rocciose, si sono imposti al termine di due splendide manches Carlos Checa e Marco Melandri.

    In gara 1 il campione del mondo in carica della Ducati non ha avuto particolari problemi vincendo su uno dei suoi circuiti prediletti dove negli anni scorsi aveva vinto già 4 volte (doppiette nel 2008 in sella alla Honda e doppietta lo scorso anno con Ducati). Per il pilota spagnolo si tratta della quarta affermazione stagionale, la 24esima nel campionato delle derivate di serie. Checa, una volta presa la testa della corsa, ha dominato la prima manche precedendo al traguardo Melandri in grande crescita con la Bmw ma che non è riuscito a contrastare l’attacco del campione del mondo al giro 8 e a rimenere attaccato al codone della sua Ducati. Completa il podio anche Max Biaggi che ha vinto il duello serrato con Johnny Rea per il terzo posto mentre Tom Sykes, scattato bene dalla griglia di partenza e rimasto in testa per quasi un terzo della gara, è transitato ottavo preceduto dall’Aprilia di Eugene Laverty, dalla Ducati di Jakub Smrz, partito dalla pole, e dalla terza Aprilia di Chuck Davies.

    Marco Melandri © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    Nella seconda manche gara subito interrotta per la caduta senza conseguenza di Hiroshi Aoyama che ha lasciato in pista olio fuoriuscita dalla sua Honda costringendo la direzione di gara ad esporre la bandiera rossa. Alla seconda ripartenza Carlos Checa ha preso subito il comando della gara guadagnando anche un discreto margine di vantaggio dal più immediato inseguitore, Marco Melandri, ma proprio quando per lo spagnolo poteva cominciare a delinearsi la terza doppietta in carriera sul tracciato americano, è caduto al settimo giro vanificando la sua corsa e dando così pista libera al pilota ravennate della Bmw che però va in crisi e viene recuperato da uno scatenato Jonathan Rea che prima fa fuori Tom Sykes, in affanno e giunto quinto, e poi il sorprendente Chuck Davies  mettendo nel mirino Melandri. Il pilota della Honda è riuscito a completare la rimonta portandosi in testa alla gara ma Melandri nel finale si è rifatto sotto “sverniciando” sul lunghissimo rettilineo iniziale prima di affrontare l’ultimo giro il britannico sfruttando tutta la potenza del propulsore Bmw tagliando il traguardo in prima posizione e raccogliendo la sua seconda vittoria stagionale (la seconda anche per Bmw in assoluto in Superbike) e la sesta in carriera nel campionato delle derivate di serie. Si riconferma sul gradino più basso del podio Max Biaggi che ha avuto la meglio nel duello con il compagno di marca Chuck Davies.

    In virtù di questi risultati, la classifica Mondiale vede al comando proprio il pilota romano con 160 punti seguito dalla coppia Sykes e Melandri a quota 142.5, poi Rea a 141, Checa a 130.5 e Haslam, week-end sottotono per lui, a 103. Tra due settimane, il 10 giugno, si vola a Misano Adriatico per l’attesissimo Gran Premio di San Marino.

  • Superbike, Guintoli e Rea trionfano ad Assen

    Superbike, Guintoli e Rea trionfano ad Assen

    Sylvain Guintoli e Jonathan Rea conquistano rispettivamente la prima e la seconda manche del Gran Premio d’Olanda, corso sullo storico tracciato di Assen, l’Università del Motomondiale. Il francese si impone in gara 1 sulle altre due Ducati di Davide Giugliano e Carlos Checa, mentre in gara 2 deve arrendersi al britannico della Honda autore di una grande corsa. Biaggi e Checa faticano più del previsto con condizioni di meteo a dir poco pazze, e il terzo appuntamento della stagione va dunque ai due outsider, ma alla fine chi sorride è il romano che ritorna in vetta alla classifica Mondiale proprio a discapito dello spagnolo campione del mondo in carica.

    GARA 1 –  Partiti con pista asciutta la gara vede subito fuori uno dei principali protagonisti di giornata, il poleman Tom Sykes che è costretto al ritiro a causa di problemi al motore della sua Kawasaki ZX10R mentre è al comando della corsa. In testa al gruppo resta cosi Marco Melandri che conduce la gara fino a nove giri dal termine, quando l’arrivo della pioggia comincia  a rimescolare le carte.

    La gara viene interrotta e ripresa successivamente sotto il diluvio che questa volta vede primeggiare l’altra BMW di Leon Haslam che accumula un grande vantaggio sul diretto inseguitore Ayrton Badovini. Ma le insidie del circuito olandese, bagnato come un lago, non risparmiano nessuno e colpisce prima il leader della corsa Haslam e successivamente Badovini, autore di una gara fino a quel momento a dir poco perfetta con la BMW clienti. Cosi chi ne beneficia è Sylvain Guintoli, da sempre bravissimo sotto la pioggia, che capotalizza al massimo gli errori degli avversari andando a conquistare la sua prima vittoria nelle derivate di serie. Al secondo posto un’altro italiano, Davide Giugliano, che riesce a conquistare il suo primo podio in Superbike grazie ad una gara tutta d’attacco.

    Il tris Ducati viene completato da Carlos Checa, che chiude davanti alle Aprilia del principale rivale in classifica Max Biaggi, autore di una fantastica rimonta dalla 17esima posizione fino alla quarta, e di Eugene Laverty. Melandri con pista bagnata non è più riuscito a trovare il feeling con la sua BMW e non è andato oltre la nona posizione. Meglio di lui Michel Fabrizio, sesto alle spalle del duo Aprilia.

    Sylvain Guintoli © VINCENT JANNINK/AFP/Getty Images

    GARA 2 – Colpi di scena sin da subito nella seconda manche. La gara viene dichiarata bagnata anche se la maggior parte della pista è completamente asciutta. Per questo motivo quasi tutti i piloti optano per entrambe le coperture slick ad eccezione di Carlos Checa, che decide di montare due gomme da bagnato sperando nel ritorno della pioggia. Scelta sbagliata quella del campione del mondo che dopo due giri è costretto a rientrare ai box per cambiare le gomme, rimanendo impatanato nel gruppone.

    Davanti Smrz allunga su Guintoli e Rea ma il calo delle sue coperture Pirelli è dietro l’angolo. Pochi giri più tardi infatti sia Guintoli che Rea superano il ceco che poco dopo viene costretto all’errore da Aitchinson, doppiato, che non si accorge del suo arrivo e lo spinge fuori dal cordolo dove l’erbetta sintetica bagnata lo scaraventa a terra facendogli dire addio ai sogni di gloria.

    Alla fine Rea, grazie anche ad una migliore scelta di gomme rispetto a Guintoli (due gomme morbide per il francese, dura al posteriore per il britannico) riesce a spuntarla andando a conquistare la sua nona vittoria in carriera. Guintoli conclude un week-end da favola portando a casa una vittoria e un secondo posto che neanche lui forse si aspettava.

    Alle loro spalle la lotta tra Laverty, Melandri e Haslam ha raggiunto l’apice nelle fasi finali di gara, con sorpassi e controsorpassi spettacolari che alla fine hanno visto uscirne vincitore il pilota della Aprilia sulle due BMW di Melandri e Haslam, che non riesce a sopravanzare il compagno di squadra sul traguardo per soli due millesimi.

    Il poleman Tom Sykes è stato il primo invece ad accusare il calo degli pneumatici e non è andato oltre la sesta posizione davanti al bravissimo Ayrton Badovini. Ottavo Max Biaggi che comunque torna dal week-end olandese con il primo posto nella classifica mondiale davanti a Carlos Checa, che paga a caro prezzo la scelta di gomme sbagliata chiudendo ultimo in 17esima posizione.

  • Primi test Superbike a Phillip Island verso il Mondiale 2012

    Primi test Superbike a Phillip Island verso il Mondiale 2012

    Sono partiti oggi sul circuito di Phillip Island in Australia i primi veri test pre-stagionali della Superbike che hanno dato il via alla stagione 2012. Il circuito australiano sta ospitando per una tre giorni di prove che dureranno da oggi fino a mercoledi le nuove derivate di serie, quelle che prenderanno parte al prossimo mondiale, in un test svoltosi in forma privata e al quale stanno partecipando solo alcuni dei team e dei piloti impegnati al campionato del mondo.

    Questi test daranno ai piloti la possibilità di provare le nuove moto, che da quest’anno saranno 1200 cc (1198 per la precisione) e che da regolamento peseranno 6 kg in più rispetto alle precedenti. All’appello è presente Carlos Checa, campione del mondo in carica che ha deciso di prolungare il suo rapporto con la squadra che gli ha consentito di coronare questo sogno, il team Ducati Althea Racing, che, pur essendo team satellite, gode dell’appoggio del team ufficiale, che ha deciso da due anni a questa parte di ritirare la propria candidatura al mondiale. Lo spagnolo, che ha già conquistato le prime prove della mattina facendo segnare il miglior tempo, nonostante sia campione in carica sfoggerà anche quest’anno sulla sua carena il numero 7, restando fedele al suo portafortuna. Il pilota Ducati potrà contare sull’aiuto di un’altro campione del mondo, Davide Giugliano, proveniente dalla classe Superstock 1000 e che comporrà un duo tutto italiano conla moto di Borgo Panigale.

    Sarà impegnato al test anche Max Biaggi, sempre in sella alla sua Aprilia RSV4 che proprio da quest’anno ha cambiato parte del suo organigramma per rimpiazzare i membri dello staff partenti lo scorso fine anno. Il campione del mondo 2010 è chiamato a riscattare un’annata abbastanza deludente e non priva di problemi anche fisici che per gran parte della stagione hanno condizionato il suo cammino verso la riconferma al titolo iridato. Al suo fianco ci sarà Eugene Laverty, proveniente da una stagione molto promettente in Yamaha come compagno di Marco Melandri. Come si sa il team giapponese quest’anno non prenderà parte (almeno in forma ufficiale) al campionato del mondo a causa della crisi economica che ha colpito il paese, preferendo cosi concentrare i suoi sforzi solo nel campionato MotoGP.

    Per questi motivi Macio è emigrato in casa BMW nel team ufficiale Motorrad Motorsport. Il pilota ravennate dopo aver fatto benissimo in sella alla R1 al suo primo anno nelle derivate di serie chiudendo in seconda posizione, cerca l’anno della consacrazione e le premesse per migliorare il piazzamento della passata stagione ci sono tutte visto gli ottimi risultati ottenuti nei pre-test invernali. Assieme a lui ci sarà Leon Haslam, che in BMW ha già corso lo scorso anno ed anche lui è pronto al salto di qualità dopo una stagione di alti e bassi che non gli ha permesso di esprimersi al meglio. I risultati di fine stagione perà hanno dato fiducia al team che si aspetta grandi cose dalla coppia. Tutto confermato anche nel team clienti che sarà composto dal promettente Ayrton Badovini e dal più esperto Michel Fabrizio.

    Squadra completata anche per la Suzuki che schiererà il rientrante John Hopkins, che dovrà dimostrarsi recuperato dopo l’amputazione della seconda e terza falange della mano destra, e Leon Camier, ex compagno di team di Max Biaggi e che ottime cose aveva fatto vedere lo scorso anno in sella alla moto italiana. Completa l’elenco delle moto ufficiali la Kawasaki. La verdona ha confermato anche quest’anno Tom Sykes e Joan Lascorz, mentre per il team clienti ci sarà David Salom, fratello di Luis Salom impegnato nel motomdiale nella classe Moto3, ex125, con il team Pedercini.
    Assente la Honda CBR di Jonny Rea e Hiroshi Aoyama. Il team  ha già fatto comparsa nei test sempre a Phillip Island dal 16 al 18 gennaio, e salterà questi attuali. Per rivederlo in pista bisognerà aspettare i test del 21 febbraio prossimo.

    Doverosa citazione anche per Noriyuki Haga, che dopo una vita passata in Superbike è stato costretto a scendere di categoria perchè non confermato dal team Pata con cui ha corso lo scorso anno. Il team della nota marca di patatine ha deciso di puntare su Lorenzo “Zorro” Zanetti, scaricando di fatto NitroNori che andrà a correre con la Yamaha del team Swan nel campionato BSB.

  • Superbike, Rea firma Superpole e giro più veloce a Portimao

    Superbike, Rea firma Superpole e giro più veloce a Portimao

    E’ di Johnny Rea il miglior tempo nell’ultimo appuntamento stagionale sul circuito di Portimao in Portogallo. Il britannico della Honda CBR bissa il risultato dell’ultima Superpole a Magny-Cours conquistando il miglior tempo assoluto e il giro più veloce del circuito in 1:41.712 abbassando di quasi quattro decimi il record del circuito ottenuto da Cal Crutchlow lo scorso anno.

    Jonathan Rea | © Mirco Lazzari gp/Getty Images
    A due decimi dal nordirlandese il neo campione del mondo Carlos Checa che ottiene la seconda posizione dopo essere scivolato durante il turno. Lo spagnolo intende chiudere in bellezza l’anno conquistando due vittorie che gli permetterebbero di chiudere la stagione con 16 successi, ma un Rea in stato di grazia sarà difficile. Inoltre a chiudere la prima fila alle sue spalle ci saranno le due Yamaha di Laverty e Melandri, secondo nel mondiale, che cercheranno di ostacolare i piani del campione della Ducati. Le due Ducati di Guintoli e Smrz apriranno la seconda fila davanti alla Kawasaki di Lascorz e alla prima Aprilia di Nori Haga. In difficoltà l’ex campione del mondo Max Biaggi, che non è riuscito ad entrare nella terza sessione di prove per giocarsi la Superpole. Il Corsaro della Aprilia chiude in quinta fila soltanto in17esima posizione ed è ancora afflitto da problemi fisici che lo accompagnano da qualche Gran Premio a questa parte e domani sarà costretto a correre una gara tutta in difesa. Male anche Michel Fabrizio con la Suzuki clienti in 14esima posizione, mentre ottima nona posizione per l’ormai sempre più sorprendent Ayrton Badovini.

    GRIGLIA DI PARTENZA

    Pos. Pilota Team Tempo Gap
    1.   REA HONDA 1:41.712
    2.   CHECA DUCATI 1:41.951 +0.239
    3.   LAVERTY YAMAHA 1:42.173 +0.461
    4.   MELANDRI YAMAHA 1:42.259 +0.547
    5.   GUINTOLI DUCATI 1:42.627 +0.915
    6.   SMRZ DUCATI 1:42.710 +0.998
    7.   LASCORZ KAWASAKI 1:43.282 +1.570
    8.   HAGA APRILIA 1:43.307 +1.595
    9.   BADOVINI BMW S2
    10.   SYKES KAWASAKI S2
    11.   HASLAM BMW S2
    12.   CAMIER APRILIA S2
    13.   BERGER DUCATI S1
    14.   FABRIZIO SUZUKI S1
    15.   GIUGLIANO DUCATI S1
    16.   AITCHISON KAWASAKI S1
    17.   BIAGGI APRILIA
    18.   CORSER BMW  –  –
    19.   MUGGERIDGE  HONDA  –  –
    20.   FORES  BMW  –  –
    21.   WATERS  SUZUKI  –  –
    22.   BARRAGAN  KAWASAKI  –  –
  • Superbike: Rea e Checa vincono ad Imola

    Superbike: Rea e Checa vincono ad Imola

    Con la vittoria in gara 2, la 12esima in stagione e la 17esima in carriera, e il terzo posto della prima manche del Gran Premio d’Italia Carlos Checa è a soli 3 punti dalla conquista del suo primo titolo mondiale in Superbike e della sua lunghissima carriera di motociclista. Sul tracciato di Imola lo spagnolo della Ducati allunga ulteriormente in classifica sul più immediato inseguitore Marco Melandri, che oggi termine le due manche in ottava e sesta posizione, portando il suo vantaggio a 97 punti quando mancano solo gli appuntamenti in Francia, a Magny Cours, e in Portogallo, a Portimao.

    © Mirco Lazzari gp/Getty Images
    In gara 1 si era affermato Jonathan Rea, tornato finalmente competitivo con la sua Honda dopo l’infortunio che ne ha condizionato il rendimento stagionale, che aveva prevalso su un grandissimo Noriyuki Haga. Solo un guaio al motore della sua Honda che lo ha costretto al ritiro non gli ha permesso di fare la doppietta sul circuito bolognese dove la Ducati è di casa. Il giapponese dell’Aprilia clienti, ma la prima vista l’assenza forzata di Max Biaggi ancora convalescente per una microfrattura al piede, torna a casa con due secondi posti e rinvigorito dopo la delusione del Nurburgring, caduto, seppur con condizioni della pista estreme e impossibili, quando era comodamente al comando della corsa nei giri finali. In gara 2 completa il podio l’Aprilia ufficiale di Leon Camier, compagno di squadra di Biaggi. Per quanto riguarda gli italiani, Melandri (Yamaha) ha chiuso con un sesto e ottavo posto, Ayrton Badovini (Bmw) nono e decimo mentre Michel Fabrizio è caduto nella prima manche e si è ritirato per un problema al cambio della sua Suzuki nella seconda. La Superbike non si ferma, settimana prossima c’è il Gran Premio di Francia a Magny Cours per il penultimo appuntamento della stagione che potrebbe incoronare re della Superbike Carlos Checa a quasi 39 anni. LE CLASSIFICHE

  • Superbike: ad Assen gara 1 è di Rea, Biaggi secondo

    Superbike: ad Assen gara 1 è di Rea, Biaggi secondo

    Il primo round del Gran Premio d’Olanda, terzo appuntamento del Mondiale 2011 Superbike, va al nordirlandese della Honda Jonathan Rea che sul circuito di Assen si afferma per la prima volta in stagione conquistando la quarta vittoria in carriera e interrompendo il dominio di Carlos Checa. Rea ha preceduto sul traguardo Max Biaggi, autore di una grande gara, e lo spagnolo della Ducati, che nei due Gran Premi già disputati aveva messo a segno 3 vittorie su 4 gare, che vanno a completare il podio di Gara 1.

    Grande equlibrio nelle prime battute di gara con il gruppetto composto da Biaggi, Checa, Rea, Laverty, Sykes e Corser che va subito in fuga, i piloti danno spettacolo in pista regalando al pubblico sorpassi e controsorpassi. Poi a metà gara Rea decide di scappare e porta con sè il campione del mondo in carica dell’Aprilia e Checa, quest’ultimo però perderà leggermente contatto e si troverà negli ultimi giti tagliato fuori dalla vittoria finale. Nel frattempo il pilota della Sykes, ottimo fino a metà gara, è costretto ad arrendersi a causa dell’usura della gomma morbida montata sulla sua Kawasaki giungendo 14esimo al traguardo. Melandri invece, partito male, riesce a guadagnare posizioni su posizioni transitando quarto sotto la bandiera a scacchi. Ottima anche la gara di Fabrizio che piazza la Suzuki al quinto posto.
    Tra meno di un’ora, alle 15:30, il via a Gara 2 sulla pista, quella di Assen, considerata, almeno un tempo prima di essere modificata, l’Università del motociclismo.

    Ordine d’arrivo

    Pos. Pilota Team Tempo
    1. REA HONDA 35:46.486
    2. BIAGGI APRILIA +0.739
    3. CHECA DUCATI +3.572
    4. MELANDRI YAMAHA +9.508
    5. FABRIZIO SUZUKI +9.892
    6. CORSER BMW +11.120
    7. LAVERTY YAMAHA +15.235
    8. XAUS HONDA +30.081
    9. BADOVINI BMW +32.071
    10. AITCHISON KAWASAKI +35.000
    11. LASCORZ KAWASAKI +43.287
    12. HASLAM BMW +45.289
    13. VENEMAN
    BMW +45.298
    14. SYKES
    KAWASAKI +50.764
    15. SMRZ
    DUCATI RIT
    16. GUINTOLI DUCATI RIT
    17. CAMIER
    APRILIA RIT
    18. BERGER
    DUCATI RIT
    19. VERMEULEN
    KAWASAKI RIT
    20. HAGA
    APRILIA RIT
    21. ROLFO
    KAWASAKI RIT
  • Superbike al via da Phillip Island. Assalto al re Biaggi

    Superbike al via da Phillip Island. Assalto al re Biaggi

    Dopo la pausa invernale torna il campionato delle moto derivate di serie, ovvero la Superbike. Stanotte, ore 5:30 italiane, il Mondiale 2011 partirà con le prime prove libere da Phillip Island valide per il Gran Premio d’Australia, appuntamento inaugurale della nuova stagione ormai da due anni, in programma domenica quando in Italia saranno le 2:00, per Gara 1, e le 5:00, per Gara 2.
    Inutile dire che il pilota e moto da battere sono Max Biaggi e la sua Aprilia campioni del mondo in carica e che hanno dominato la stagione 2010 grazie alle 10 vittorie conquistate (tra le quali 4 doppiette) nell’annata appena messa in archivio. Il 40enne centauro romano, alla sua prima affermazione in Superbike alla quinta partecipazione, dovrà difendersi dagli “affamati” Leon Haslam, dominatore della prima parte della passata stagione e che ha cambiato sella passando dalla Suzuki alla Bmw, e dal compagno di team nonchè due volte campione del mondo della categoria Troy Corser, Jonathan Rea sulla nuova Honda del team Castrol, Carlos Checa sulla Ducati 1098 del team privato Althea e Marco Melandri pronto alla nuova avventura in sella alla Yamaha YZF R1 senza dimenticare Noriyuki Haga, il funambolo giapponese eterno secondo che non è riuscito mai a vincere un titolo iridato sfuggito diverse volte per una manciata di punti, che archiviata l’avventura sulla Ducati ufficiale ripartirà dalla Aprilia del team Pata così come ripartirà dalla Suzuki Michel Fabrizio, l’altro ex pilota ufficiale della casa bolognese.

    Già, la Ducati. La casa di Borgo Panigale, la Regina della Superbike, ha deciso di prendersi un periodo di pausa per far ripartire un nuovo progetto nel prossimo futuro non presentandosi ai nastri di partenza del Mondiale 2011 ma allo stesso tempo fornendo appoggio, telai e pezzi ai team privati. Un’assenza che si sentirà molto visto che la Rossa nell’ancora breve storia della Superbike, istituita solo nel 1988, può vantare in bacheca ben 13 titoli piloti e 16 costruttori.
    Lo spettacolo nonostante ciò non dovrebbe mancare in una categoria che di spettacolo ne ha sempre regalato in quantità industriale prospettando per questa stagione 2011 una battaglia fino all’ultima curva dell’ultimo Gran Premio a cominciare dalle varianti veloci e dai sali e scendi del bellissimo e suggestivo circuito australiano situato su di un’isola alla punta dell’Australia sud-orientale proprio a ridosso del mare dove si incontrano le acque dell’Oceano Pacifico e di quello Indiano.

  • Superbike, GP Germania: a Nurburgring finalmente Haga. In gara 1 vittoria di Rea

    Superbike, GP Germania: a Nurburgring finalmente Haga. In gara 1 vittoria di Rea

    Sono Jonathan Rea e Noriyuki Haga i vincitori dei due round del Gran Premio di Germania che si è disputato oggi pomeriggio sul tracciato del Nurburgring.
    In gara 1 si è imposto il britannico della Honda che è scappato via insieme al giapponese della Ducati, caduto a metà gara mentre si trovava in seconda posizione, e Carlos Checa. Biaggi, partito male dalla pole position, si è dovuto accontentare del quarto posto. Un buon risultato se si considera che il diretto rivale per la corsa al titolo mondiale Leon Haslam è giunto sesto al traguardo.
    Da segnalare l’ottima gara di Sykes che con l’evoluzione della nuova Kawasaki è riuscito a piazzarsi quinto.

    Stesso copione in gara 2: il trio Rea, Haga e Checa ha fatto l’andatura ma lo spagnolo della Ducati si è steso nella stessa curva che aveva tradito Haga. Il giapponese in sella alla moto di Borgo Panigale ha staccato Rea guadagnando quel vantaggio che gli ha consentito di controllare la gara e di tagliare il traguardo in prima posizione. Il nipponico ha centrato così la vittoria che gli mancava da ben 7 Gran Premi (ultima affermazione a Valencia). A completare il podio Haslam con la Suzuki mentre Biaggi è transitato quinto sotto la bandiera a scacchi quinto.

    Per quanto rigaurda il campionato, quando mancano due Gran Premi e 4 corse al termine, guida ancora Biaggi che vanta un vantaggio di 58 punti su Haslam, più staccati gli altri con Rea terzo e Checa quarto.

    Ordine d’arrivo Gara 1GUARDA LA CLASSIFICA PILOTI E COSTRUTTORI

    1. REA HONDA 38’42”.640
    2. CHECA DUCATI + 1”.126
    3. CRUTCHLOW YAMAHA + 10”.006
    4. BIAGGI APRILIA + 10”.716
    5. SYKES KAWASAKI + 17”.391
    6. HASLAM SUZUKI + 19”.301
    7. XAUS BMW + 19”.613
    8. GUINTOLI SUZUKI + 19”.880
    9. BYRNE DUCATI + 21”.176
    10. SCASSA DUCATI + 29”.752
    11. LANZI DUCATI
    12. LOWRY KAWASAKI
    13. HAYDEN KAWASAKI
    14. BAIOCCO KAWASAKI







    Ordine d’arrivo Gara 2GUARDA LA CLASSIFICA PILOTI E COSTRUTTORI

    1. HAGA DUCATI 38’43”.565
    2. REA HONDA + 3”.061
    3. HASLAM SUZUKI + 8”.060
    4. CRUTCHLOW YAMAHA + 8”.457
    5. BIAGGI APRILIA + 9”.392
    6. GUINTOLI SUZUKI + 9”.556
    7. SYKES KAWASAKI + 16”.819
    8. TOSELAND YAMAHA + 20”.564
    9. XAUS BMW + 21”.040
    10. BYRNE DUCATI + 21”.168
    11. SMRZ APRILIA
    12. CORSER BMW
    13. LANZI DUCATI
    14. SCASSA DUCATI
    15. NEUKIRCHNER HONDA
    16. HAYDEN KAWASAKI
    17. BAIOCCO KAWASAKI
    18. LAI HONDA
    19. FABRIZIO DUCATI


  • Superbike, GP Gran Bretagna: in gara 1 si impone un super Crutchlow

    Podio tutto britannico quello di gara 1 del Gran Premio di Gran Bretagna a Silverstone. La vittoria è andata al pilota della Yamaha Cal Crutchlow alla sua prima vittoria in Superbike che conferma la sua ottima stagione, la prima nel campionato delle derivate di serie.
    Crutchlow ha ingaggiato un bel duello con il nordirlandese della Honda Jonathan Rea fino a tre quarti di gara, poi il centauro della Yamaha ha infilato una serie di giri veloci, fissando tra l’altro il record della pista, staccando il rivale giunto poi secondo al traguardo. I due avevano fatto il vuoto con il solo Haslam che aveva cercato di resistere al forcing di Crutchlow e Rea. Il pilota della Suzuki è salito sul gradino più basso del podio accorciando le distanze in classifica iridata su Max Biaggi (quinto).

    Il primo degli italiani è stato Fabrizio con la Ducati (quarto), poi appunto Biaggi mentre l’altro ducatista Haga continua il suo periodo nero, che dura ormai da inizio stagione, piazzandosi 14esimo.