Tag: Jonathan Biabiany

  • Il Parma frena l’Udinese, Biabiany straripante

    Il Parma frena l’Udinese, Biabiany straripante

    Alla vigilia, il pari era considerato il risultato maggiormente probabile, bilanciando le volontà dell’Udinese di balzare al comando della classifica e la volontà del Parma di far bene in casa, dando maggiore continuità alle sue prestazioni.

    Sebastian Giovinco | © Dino Panato/Getty Images

    E’ arrivato, invece, il risultato che non ci si attendeva, con la sconfitta per gli uomini di Francesco Guidolin, per lunghi tratti troppo lontani dalle loro caratteristiche di gioco, dalla loro abituale coralità di espressione: al contrario, al Tardini, questo pomeriggio non hanno avuto la possibilità di esprimersi, bloccati nelle ripartenze, meno incisivi nei recuperi, lontano dalla forma fisica migliore, soprattutto nei sette uomini impegnati con le rispettive Nazionali, sfiancati dai viaggi transoceanici.

    L’inizio del match aveva dato l’illusione ai friulani, quest’oggi in maglia arancione, di una gara in discesa, ma – dopo un avvio positivo nei primi minuti – il Parma riesce a prendere le misure, e frenare le velleità friulane. Al 10′ il Parma si rende pericolosissimo con Galloppa che colpisce il palo su azione innescata da un’incursione di Biabiany, dopo il tentativo di parata di Handanovic, qualche minuto dopo, ci prova, invece, Sebastian Giovinco su punizione, ma la palla è alta.
    Solo sul finire del primo tempo, al 42′, si rende pericolosa l’Udinese con Totò Di Natale, ma la palla finisce alta sulla traversa: sarà questa, per l’Udinese, l’occasione più importante per i friulani nella gara di questo sfortunato pomeriggio.

    Nel secondo tempo, infatti, il Parma riesce a raccogliere quanto di buono aveva seminato nella prima frazione di gioco, con un Biabiany in grande spolvero, capace di accendere la luce delle ripartenza gialloblu, e di fare la differenza: è proprio del francese la rete che sblocca la gara, al 58′, su azione di calcio d’angolo, battendo di testa Handanovic anche se, in tale occasione, sono gravi le responsabilità della difesa Udinese, perchè l’esterno offensivo ducale è stato colpevolmente lasciato solo nell’area piccola.
    Un minuto più tardi, altra occasione per i padroni di casa gialloblu con Pellè che prova a girarsi per battere Handanovic anche se non riesce a tenere la palla bassa. Ad un quarto d’ora dalla fine altra straripante azione di spinta di Biabiany in contropiede, che termina in un’azione rocambolesca quanto sfortunata per i gialloblu: la difesa friulana riesce a sbrogliare sulla linea di porta, con Handanovic battuto, deviando in calcio d’angolo, mentre Sebastian Giovinco era pericolosamente in agguato a pochi passi dalla porta.
    La formica atomica, però, riesce a timbrare comunque il cartellino al 78′, su calcio di rigore concesso dal direttore di gara per ingenuo fallo di Basta sull’incontenibile Biabiany, battuto magistralmente, con freddezza e chirurgica precisione, spiazzando un “pararigori” come Handanovic e sigillando il risultato sul 2-0 definitivo.

    Al termine della gara, il tecnico dei friulani, Francesco Guidolin commenta la sconfitta attribuendo le responsabilità alla scarsa umiltà dei suoi, che hanno affrontato la gara con eccessiva sufficienza: con amarezza si dichiara “deluso”, sostenendo che i suoi – dopo quanto mostrato questo pomeriggio – non possono ambire a grandi traguardi, necessitando, invece, di “volare bassi” per non cadere nelle insidie che il campionato presenta. L’Udinese, infatti, ha mostrato poca cattiveria agonistica ed eccessiva leziosità, non supportata da una condizione fisica ottimale, aggravata soprattutto dalle non perfette condizioni di alcuni uomini chiave, soprattutto a centrocampo. Una leziosità che, secondo il mister dovrà essere corretta al più presto, con un approccio totalmente differente alle partite, e con maggiore cattiveria agonistica e concentrazione.

    Il Parma di Franco Colomba, invece, si proietta al sesto posto in classifica, dimostrando grande capacità di lettura del match, riuscendo a porre l’incontro sui binari giusti, quelli desiderati, ossia sfruttando i contropiedi e le ripartenze dei suoi uomini più rapidi, mettendo il luce Biabiany come il migliore in campo, e Sebastian Giovinco come punto di riferimento per i meccanismi di squadra, oltre che freddo e lucido nell’episodio del calcio di rigore.

  • Parma-Atalanta 1-2, Moralez vince la sfida dei “piccoletti”

    Parma-Atalanta 1-2, Moralez vince la sfida dei “piccoletti”

    Parma e Atalanta si studiano a lungo, in una domenica assolata in cui le due squadre riescono a sfruttare bene le caratteristiche dei loro interpreti principali, ossia la velocità ed i guizzi dei loro “piccoli geni”, Giovinco e Moralez. Ripartenze e cambi repentini di fronte, questo il leit motive della gara, in cui però spicca maggiormante uno dei due folletti, quello “ospite”, in casa della Formica Atomica, ossia l’argentino Maxi Moralez, autore di una doppietta, ora a quota quattro gol in campionato, uomo-partita, insieme a Schelotto, straordinario assist man. La gara nel primo tempo è targata perlopiù Parma, con un Giovinco sempre in gran forma, protagonista di alcune giocate importanti. La prima, al 18′ del primo tempo, con un’azione al limite dell’area bergamasca, dribblig e tiro, in un batter di ciglia, palla di poco fuori, con  un brivido sulla schiena degli Atalantini. L’attacco gialloblu aveva perso Sergio Floccari per infortunio dopo pochi minuti dal fischio d’inizio, sostituito da Pellè, ma nella prima fase di gioco sembra più convinto e pungente, sfruttando buone combinazioni fra Pellè e Biabiany e le iniziative di Sebastian Giovinco, molto ispirato soprattutto in veste di uomo assist.

    Denis duella con Paletta | ©Valerio Pennicino/Getty Images
    L’occasione migliore della prima frazione di gioco capita ai padroni di casa emiliani con Modesto, autore di un tiro al volo sul quale Consigli è fenomenale e salva il risultato, deviando in angolo. Al 43′ altra occasione Parma: azione di Giovinco che mette una palla molto interessante al centro dell’area, dove, però, Morrone non è pronto a realizzare il tapin vincente. Il primo tempo si chiude al 48′ con una punizione per l’Atalanta, battuta da Cigarini, che si spegne sul fondo. Il secondo tempo, invece, inizia con i gol che cambiano l’equilibrio della gara, firmati proprio da Moralez. Al 10′ l’argentino è abile a sfruttare il tiro cross di Schelotto realizzando il terzo gol in campionato e portando in vantaggio i suoi, capaci di soffrire nella prima frazione dove il dominio territoriale del Parma poteva metterli alle corde, e ripartire in velocità. Il Parma, dopo il gol nerazzurro, appare stordito e, infatti, solo due minuti dopo arriva il raddoppio di Maxi Moralez, al suo quarto gol in campionato, cinico e furbo nello sfruttare un pallone vagante nell’area di Mirante sul quale sono visibili le colpe della difesa gialloblu e, in particolare, di Paletta. Al 14′, il Parma prova a scuotersi, con Giovinco che dal limite dell’area ha una buona occasione che, però, finisce sul fondo dando, per la seconda volta, l’illusione del gol. Ancora Sebastian Giovinco al 22′ è geniale nel fornire un pallonetto morbido che libera Biabiany davanti a Consigli, ma la sua posizione è irregolare, ed il gol realizzato non conta nulla. Al 27′ ancora una grande occasione per i bergamaschi che avrebbero la chance di chiudere la gara sullo 0-3: protagonista ancora Schelotto, che dalla sua fascia fornisce un assist perfetto all’argentino Denis che arriva leggermente in ritardo sulla corsa e non riesce a deviare in porta. Al 31′ occasione per Morrone su assist prezioso di Giovinco ma il centrocampista gialloblu è fermato nell’area piccola da un’ottima e tempestiva diagonale di Masiello che evita in extremis il tu per tu con il portiere Consigli. Al 34′ la gara si riapre con Valdes che permette al Parma di accorciare le distanze, autore del suo primo centro in campionato: un gol di precisione, nell’angolo dove il portiere Atalantino nulla può fare, ed è 1-2. La gara si accende, con una punta di nervosismo di troppo, soprattutto in occasione delle palle inattive e dei calci d’angolo: al 40′ grandi proteste di Alessandro Lucarelli per una trattenuta in area, sulla quale reclama il rigore, che l’arbitro Brighi non concede, ammonendo il difensore gialloblu per proteste giudicate eccessive. La gara si chiude con quattro minuti di recupero, in cui il risultato non cambia: l’Atalanta festeggia per il 2-1 conquistato, con carattere e caparbietà, capacità di soffrire e sfruttare ogni occasione, che le consente di salire ad otto punti in classifica e che sarebbero 14 se non ci fosse stata la penalità iniziale. Il Parma interrompe la striscia positiva delle vittorie consecutive, dopo Genoa e Napoli.

  • Fiorentina-Parma senza Gilardino e Giovinco. Ultime e probabili formazioni

    Fiorentina-Parma senza Gilardino e Giovinco. Ultime e probabili formazioni

    Al Franchi di Firenze questa sera scenderanno in campo Fiorentina e Parma per una sfida dal sapore importante, soprattutto per il momento delicato che stanno vivendo i padroni di casa, con l’infortunio di Gilardino – che resterà fermo sei settimane – una perdita importante per l’incisività del reparto offensivo Viola, che dovrà provvedere a sostituirlo in qualche modo, con un Vargas non ancora al meglio ed il brasiliano prelevato dal Velez, Santiago Silva, soprannominato El Tanqe, che deve essere sperimentato da titolare.

    © Dino Panato/Getty Images
    Riccardo Montolivo, invece, dovrebbe essere riconfermato al centro della mediana, nonostante la prova a dir poco impalpabile del Friuli di Udine, quando fu anche sostituito nel corso del match. La sua posizione nei confronti della società, però, è rimasta la medesima, in un clima di guerra fredda ed in un contesto di tensione con la dirigenza ma non con Sinisa Mihajilovic che ha deciso di dargli spazio finchè sarà a sua disposizione, dunque almeno fino al mercato di riparazione di Gennaio. In casa Parmense, invece, mancherà Sebastian Giovinco, squalificato a causa dell’espulsione rimediata domenica scorsa, quando fu il migliore in campo ed assolutamente decisivo per la conquista dei tre punti, oltre che autore unico dei tre gol fin qui segnati dal Parma in campionato: senza di lui gli uomini di Colomba perdono molto del loro potenziale offensivo, soprattutto in termini di imprevedibilità e di velocità della manovra d’attacco, anche perchè mancheranno gli infortunati Valiani e Pellè. La responsabilità dell’attacco, dunque, spetterà con tutta probabilità a Floccari e Biabiany, con Crespo pronto a rendersi utile nel corso della gara. Le probabili formazioni in campo: Fiorentina, con modulo 4-3-3, schiererà Boruc in porta, De Silvestri, Gamberini, Natali, Pasqual in difesa, Behrami, Montolivo, Vargas a centrocampo; Jovetic, Santiago Silva e Cerci in attacco. Il Parma, invece, agirà con il collaudato 4-4-1-1, con Mirante in porta, Zaccardo, Paletta, Lucarelli, Gobbi in difesa, Ze Eduardo, Blasi, Galloppa, Modesto a centrocampo, Biabiany a supporto di Floccari. Arbitrerà Nicola Rizzoli.

  • Niente regali, Sampdoria–Palermo 1-2, Blucerchiati in serie B

    Niente regali, Sampdoria–Palermo 1-2, Blucerchiati in serie B

    Incredibile retrocessione in serie B della Sampdoria che nemmeno un anno fa di questi tempi festeggiava la qualificazione ai preliminari di Champions League. Decidono i gol del leccese Miccoli nel primo tempo e di Pinilla nella ripresa, inutile il momentaneo pareggio di Biabiany.

    Senza gli squalificati Mannini e Ziegler, è una Sampdoria a trazione anteriore, con Biabiany a sostenere le punte Pozzi e Maccarone. In difesa confermato Da Costa tra i pali, con Zauri e Laczko esterni e la coppia di centrali Volta-Lucchini. Nel Palermo fresco di qualificazione alla finale di Coppa Italia, Rossi fa riposare diversi titolari: in porta Benussi prende il posto dell’infortunato Sirigu e fa il suo debutto stagionale in campionato; out anche Balzaretti, a centrocampo Migliaccio, Liverani e Nocerino, con Ilicic mezza punta alle spalle di Hernandez e Miccoli.

    Samp che parte molto bene creando qualche pericolo in zona benussi soprattutto con Massimo Maccarone, ma il segnale che la partita della Sampdoria non sarà fortunata è rappresentato dal gol, assolutamente regolare annullato a Pozzi, lo stesso si inginocchia davanti all’assistente quasi a supplicarlo di cambiare idea, ma non c’è verso e al 46’ Fabrizio Miccoli mantiene la promessa fatta alla sua squadra del cuore, il Lecce, insaccando alle spalle di Da Costa un diagonale su assist di Ilicic gelando tutto lo stadio Marassi attonito ed incredulo a quanto sta accadendo.

    Si riparte e la Samp centra subito il pareggio. Calcio d’angolo, mischia in area, colpo di testa di Biabiany e gol, con qualche dubbio circa una carica proprio del francese sul portiere del Palermo Benussi. Il Lecce vince a Bari ed alla Sampdoria il pareggio non basta, ma invece della vittoria arriva la condanna definitiva rappresentata dal gol di Mauricio Pinilla su azione di contropiede su assist di Abel Hernandez.

    Fine ingloriosa della squadra del presidente Garrone che paga lo screzio avuto con Cassano e la cessione di Pazzini un po’ frettolosa o comunque mal monetizzata con una retrocessione in serie B e con tutti i suoi giocatori, con in prima linea capitan Palombo, a piangere ed a chiedere scusa a tutta Marassi