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  • Brasile 2014: i giovani talenti messi in luce nel mondiale

    Brasile 2014: i giovani talenti messi in luce nel mondiale

    Il Mondiale di Brasile 2014 è giunto ai quarti di finale ma ha già espresso diversi giovani talenti interessanti da seguire per il futuro.

    Escludendo i vari Pogba, Neymar, Kovacic che già sono noti sui palcoscenici del calcio mondiale, abbiamo stilato una serie di 12 giovani calciatori che si sono messi in luce e che possono rivelarsi i campioni delle prossime stagioni e che sui quali siamo certi si siano già piazzati gli occhi degli osservatori di molte squadre nel mondo.

    Partiamo con la lista rigorosamente in ordine alfabetico:

    Serge Aurier
    Serge Aurier

    Serge AURIER (Costa d’Avorio): nato il 24 dicembre 1992 a Ouragahio, il terzino destro degli elefanti è abile nella diagonale difensiva e con una totale padronanza della fascia anche in fase offensiva, come ha dimostrato con i 2 perfetti cross che sono valsi le due reti contro il Giappone. Aurier è dal 2012 un calciatore del Tolosa, ha un valore di mercato intorno agli 8 milioni e potrebbe lasciare la Francia in questa sessione di mercato.

    Eder Balanta
    Eder Balanta

    Eder BALANTA (Colombia): nato a Bogotà il 28 febbraio 1993, difensore centrale dal fisico possente (1.81 x 80 kg), mancin0, abile nell’anticipo e con buona propensione ai contrasti, può far bene nella difesa a 3 ma può anche ricoprire il ruolo di terzino sinistro. E’ di proprietà del River Plate, piace a molte società europee ma potrebbe servire una cifra alta per strapparlo agli argentini. In Brasile ha giocato un buon match contro il Giappone.

    Nabil Bentaleb
    Nabil Bentaleb

    Nabil BENTALEB (Algeria): nato a Lille (Francia) il  24 novembre 1994, centrocampista, soprannominato Little Vieira, dotato di buon dribbling nonostante la stazza imponente, è alto 1.87, non fa dell’estro e della fantasia la sua dote ma è un vero e proprio playmaker, mancino naturale, abile a distribuire palloni con entrambi i piedi. E’ del Tottenham, difficile strapparlo alla Premier. Al mondiale è stato titolare in tutte e tre le gare del Gruppo H, rimanendo in panchina nell’ottavo perso contro la Germania.

    Joel Campbell
    Joel Campbell

    Joel CAMPBELL (Costa Rica): nato il 26 giugno 1992 a San Rafael Abajo, è un attaccante rapido, guizzante, dotato di ottima tecnica e una progressione micidiale oltre alla grande facilità nel trovare la porta. Può ricoprire il ruolo di prima o seconda punta. E’ di proprietà dell’Arsenal ma quest’anno ha giocato in prestito all’Olympiacos con ottimi risultati, i Gunners potrebbero puntar su di lui, anche se non è da escludere un altro prestito, quindi i club interessati dovranno tenere le antenne dritte. Al mondiale ha mostrato molto del suo repertorio e se la Costa Rica è ai quarti, molto merito è anche suo.

    Memphis Depay
    Memphis Depay

    Memphis DEPAY (Olanda): nato a Moordrecht il 13 febbraio 1994, rapidità e controllo di palla in corsa sono le doti principali di questo talento olandese capace di diventare decisivo anche a gara in corso. Destro naturale preferisce giocare sulla fascia sinistra per poi accentrarsi e far partire il suo buon tiro. Il suo cartellino appartiene al Psv che, dopo questo mondiale in cui si è messo in luce con due reti ed un assist, sicuramente riceverà l’assalto dei club di mezza Europa.

    Josè Gimenez
    Josè Gimenez

    Josè GIMENEZ (Uruguay): nato a Toledo il 20 gennaio 1995, difensore centrale di 1.85, lanciato in campo al posto di Lugano, ha dimostrato in questo mondiale tutte le sue doti, bravo sui palloni alti, forte fisicamente e con una buona propensione nell’avviare l’azione da dietro. E’ di proprietà dell’Atletico Madrid e difficilmente i Colchoneros se lo lasceranno scappare.

     

     

     

     

    Julian Green
    Julian Green

    Julian GREEN (Usa): nato a Tampa il 6 giugno 1995, attaccante agile, veloce, abile nell’utilizzare entrambi i piedi e dotato di buona tecnica ha tutte le potenzialità per risultare uno dei migliori attaccanti nel futuro. Cresciuto nelle giovanili del Bayern Monaco è tuttora nella rosa dei tedeschi e c’è da crederci che nella prossima stagione farà parte della prima squadra. Al mondiale ha mostrato che gli bastano pochi minuti per mettersi in luce, come visto nel caso del gol segnato nei supplementari al Belgio.

     

    Ahmed Musa
    Ahmed Musa

    Ahmed MUSA (Nigeria): nato a Jos il 14 ottobre 1992, esterno offensivo che fa della corsa e della rapidità il punto di forza, ha anche un buon tiro, potente ed insidioso, e può ricoprire ambo le fasce. Si è fatto notare nel Venlo prima di andare al Cska, ai mondiali ha realizzato una splendida doppietta contro l’Argentina e chi lo vorrà prendere potrebbe dover offrire tra i 5 ed i 10 milioni.

     

    Kenneth Omeruo
    Kenneth Omeruo

    Kenneth OMERUO (Nigeria): nato a Kaduna il 17 ottobre 1993, difensore centrale ben dotato fisicamente, non ha problema nel contrasto ed è duttile nel sapersi adattare anche sulla fascia destra. Di proprietà del Chelsea c’è da capire se i Blues dopo le buone prestazioni al mondiale decideranno di lanciarlo o lo riproporranno in prestito.

     

    Divock Origi
    Divock Origi

    Divock ORIGI (Belgio): nato a Ostenda il 18 aprile 1995, attaccante dal fisico possente, 1.85 per 75 kg, prima punta che sa difendere bene il pallone e dialogare benissimo con i compagni, ai mondiali si è dimostrato importante a gara in corso con la Algeria e Russia, segnando il gol decisivo contro gli uomini di Capello, e guadagnandosi il posto da titolare ai danni di Lukaku negli ottavi contro gli Usa. E’ di proprietà del Lille ma se continua così sarà dura per i francesi trattenerlo, serviranno comunque almeno 10 milioni.

    Ricardo Rodriguez
    Ricardo Rodriguez

    Ricardo RODRIGUEZ (Svizzera): nato a Zurigo il 25 agosto 1992, terzino sinistro dotato di grande velocità, ottima propensione in ambo le fasi e abilità nei cross. Ai mondiali con la sua nazionale ha “mangiato” la sua fascia, risultando sempre tra i migliori. Il cartellino è del Wolfsburg e ha un valore alto, si pensa che per acquistarlo possano servire 20 milioni.

     

    DeAndre Yedlin
    DeAndre Yedlin

    DeAndre YEDLIN (Usa): nato a Seattle il 9 luglio 1993, esterno dalle notevoli qualità atletiche, una spinta continua ed ininterrotta sulla fascia, velocissimo sul primo passo ed abile anche nella fase difensiva. La partita degli ottavi contro il Belgio lo ha consacrato, davanti è stato una spina nel fianco e nella fase difensiva ha ben coperto il temibile Hazard. Su di lui si sono subito spalancati gli occhi di molte società, non è da escludere nemmeno un futuro nella Serie A italiana.

     

     

     

     

     

  • Sorpresa Costa Rica, sconfitto per 3 a 1 l’Uruguay

    Sorpresa Costa Rica, sconfitto per 3 a 1 l’Uruguay

    Incredibile, senza dubbio è questa la parola giusta per descrivere il risultato finale di Uruguay-Costa Rica. In pochi avrebbero pronosticato alla vigilia un successo dei Ticos sulla Celeste, sopratutto se si pensa che al 23° gli uomini di Tabarez avevano trovato il gol del vantaggio con Cavani dal dischetto. La squadra di Pinto però non si è disunita, è tornata in campo con uno spirito diverso e non appena si è accesa la stellina Joel Campbell ha saputo rimontare ed allungare su un Uruguay che non ha avuto la forza di reagire ma anzi nel finale ha visto il passivo dilatarsi.

    Adesso le cose nel Gruppo D cambiano, la cenerentola ha sconfitto l’Uruguay e, in attesa di Inghilterra-Italia , ha conquistato il primo posto e siamo certi che anche nelle prossime gare i Ticos venderanno cara la pelle per cercare di essere la sorpresa del mondiale.

    L'esultanza di Joel Campbell
    L’esultanza di Joel Campbell

    Per quanto riguarda le formazioni Tabarez schiera l’Uruguay con il 4-4-2 rinunciando a Suarez e schierando Cavani-Forlan di punta.

    Pinto invece mantiene un prudente 5-4-1 con Campbell unica punta e con Ruiz pronto a dargli una mano.

    Nel primo quarto d’ora non succede praticamente niente, se si eccettua un gol annullato a Godin per fuorigioco. Passa un minuto e Cavani fallisce una clamorosa palla gol, da solo in area calciando malamente. Al 23° l’Uruguay trova il vantaggio, trattenuta in area su Lugano, per l’arbitro è rigore, dal dischetto Cavani trasforma. Il Costa Rica reagisce con una bella giocata di Campbell ed un palo esterno colpito in mischia. Nel finale di tempo altra chance per il Costa Rica che non sfrutta un’uscita sbagliata di Muslera ed un minuto dopo è strepitoso Navas nel salvare una conclusione di Forlan che dopo una deviazione si stava infilando sotto la traversa, si va quindi al riposo sul 1-0 Uruguay.

    Nella ripresa partenza super di Costa Rica, prima Muslera salva su Duarte, poi però al 53° ed al 57° arriva l’uno-due che manda al tappeto la Celeste: cross di Gamboa, controllo di Campbell ed è pareggio, calcio di punizione di Bolanos, si avventa Duarte che di testa batte Muslera. L’Uruguay subisce il colpo, non riesce praticamente mai a reagire, anzi è Campbell al 63° a sfiorare il palo con un siluro da lontano. Al 69° segni di vita dei sudamericani con Cavani che in due occasioni prova a rendersi pericoloso ma la difesa prima e Navas poi sbrogliano. Nel finale ci si aspetta l’assedio dell’Uruguay ma al 84° Campbell con un geniale passaggio in verticale mette in porta Urena che al primo pallone toccato della gara fa 3-1 che sarà poi il risultato finale. Da segnalare nel recupero un brutto fallo di Pereira su Campbell che gli costa il rosso.

     

    URUGUAY – COSTA RICA 1-3 (1-0) (23° rig. Cavani (U), 53° Campbell (C), 57° Duarte (C), 84° Urena (C))

    URUGUAY (4-4-2): Muslera; Caceres, Lugano, Godin, Pereira; Stuani, Rios, Gargano (60° Gonzalez), Rodriguez (76° Hernandez); Cavani, Forlan (60° Lodeiro).

    Allenatore: Tabarez.

    COSTA RICA (5-4-1): Navas; Gamboa, Duarte, Gonzalez, Umana, Diaz; Ruiz (82° Urena), Borges, Tejeda (74° Cubero), Bolanos (88° Barrantes); Campbell.

    Allenatore: Pinto.

    Arbito: Brych.

    Ammoniti: Lugano (U), Gargano (U), Caceres (U).

    Espulso: Pereira (U).

     

     

  • Mercato Ligue 1: Il PSG studia da grande, Marsiglia e Lille poca roba

    Mercato Ligue 1: Il PSG studia da grande, Marsiglia e Lille poca roba

    Gli equilibri del calciomercato si sono ormai spostati verso l’estero e il nostro calcio, una volta elitario non gode più di quel grosso credito che aveva fino al 2006, ma se la parte del Leone in europa la fanno il campionato spagnolo con Barça e Real, seguiti a ruota dall’altra squadra di Madrid, l’Atletico, e il nuovo Malaga degli sceicchi, e la Premier League dei magnati, dove fra le grandi solo l’Arsenal ha perso quella verve e quell’appeal che aveva fino a poco tempo fa. Ma da quest’estate c’è una nuova ex decaduta che torna a bussare alle porte del mercato che conta e che ha fatto spesa nel nostro campionato, si tratta del Paris Saint Germain, che rinvigorito dai soldi del petrolio ha acquistato in Italia, spendendo in tutto 90mln di euro per una faraonica campagna acquisti che vorrebbe riportare la squadra ai livelli alti a cui era giunta ai tempi di Weah e dell’ex tecnico nerazzurro, ora dirigente dei francesi, Leonardo.

    © PIERRE VERDY/AFP/Getty Images
    Nel campionato transalpino grazie al Paris sono arrivati  dal Palermo: Javier Pastore (42 mln) e Salvatore Sirigu (3,5mln). Dalla Serie A il PSG ha comprato, inoltre, Mohamed Sissoko (7mln) e Jérémy Ménez (8mln), senza considerare l’arrivo di Diego Lugano (3mln euro) neo vincitore della Coppa America con l’Uruguay; tra i giocatori già nel campionato nazionale, devono essere ricordati i trasferimenti di Kevin Gameiro, ceduto dal Lorient a 11 milioni, e di Blaise Matuidi proveniente dal Saint-Étienne, per 8mln di euro. Chi invece s’è mantenuto su livelli moderati è stato il Lille, poiché i campioni di Francia hanno mirato alla riorganizzazione della rosa, piuttosto che al suo rinnovamento. Il mercato è stato caratterizzato da cessioni eccellenti, quali quelle di Emerson al Benfica per 2mln di euro, di Cabaye al Newcastle per 5, e di Gervinho, venduto all’Arsenal a 12 milioni di euro. In entrata, è senz’altro da segnalare Payet, costato 9mln, mentre col Liverpool è stato definito il prestito di Joe Cole. Sulla stessa linea della squadra allenata da Rudi Garcia, anche il Marsiglia di Didier Deschamps, che ha comprato alcuni giocatori già militanti nella Ligue 1, tra cui Alou Diarra, giunto dal Bordeaux per 5mln di euro. In uscita, invece, il terzino Taiwo, traferitosi al Milan, e Gabriel Heinze, passato alla Roma, entrambi a parametro zero. Altra grande di Francia che ha lasciato un po’ a desiderare è stato il Lione, tengono banco soprattutto sia le cessione di Miralem Pjanic, sia quella di Jérémy Toulalan, il primo partito in direzione Roma per 10,5 milioni di euro a poche ore dalla fine del calciomercato, il secondo per Malaga a undici milioni. In entrata pochissimi rinforzi, tra i quali Koné, acquistato per 2 milioni di euro e già protagonista in campionato: la vera sorpresa, però, è arrivata a metà pomeriggio dell’ultimo giorno di mercato, con la firma di Gueida Fofana, giovanissimo attaccante capitano della Nazionale U-20. Quanto a John Mensah, la dirigenza del Lione ha rinnovato il prestito al Sunderland, accordandosi con la società inglese per il riscatto obbligatorio del giocatore per 5,5 milioni di euro dopo venticinque presenze. Da tenere d’occhio l’arrivo in prestito al Lorient del 19enne costaricano dell’Arsenal Joel Campbell, giovane promessa con già una buona esperienza alle spalle e che promette di essere un protagonista del campionato transalpino.

  • Argentina – Costa Rica, adesso tocca a Messi. Le probabili formazioni

    Argentina – Costa Rica, adesso tocca a Messi. Le probabili formazioni

    Stasera non si può sbagliare, stasera o si vince e si convince, o anche se arriva la qualificazione, le speranze di arrivare ad un traguardo importante in questa manifestazione sono veramente basse. Anche se sulla carta non è una partita da dentro o fuori, in quanto potrebbe bastare anche un pareggio agli uomini di Batista per passare ai quarti di finale, addirittura come terza, un’onta che la torçida albiceleste non vuole nemmeno prendere in considerazione, essendo una competizione importante per di più disputata in casa con il pubblico a sostegno e con in campo fenomeni del calibro di Messi, Teveze, Aguero e Di Maria, gente che fa la fortuna di mezza europa calcistica e che quando arriva in nazionale pare perdere tutto il proprio talento.

    © ANTONIO SCORZA/AFP/Getty Images
    Il tecnico Batista dovrebbe cambiare formazione e presentare un modulo più offensivo, con l’inserimento di Gonzalo Higuain, di Angel Di Maria e di Aguero, al posto di Cambiasso, Lavezzi e Tevez. Un 4-2-3-1 con Romero e i 4 di difesa, Zabaleta Burdisso, Milito e Zanetti confermati in blocco e con Mascherano e verosimilmente Banega, in ballottaggio con Gago, a fare di diga al terzetto composto da Di Mari, Messi e Aguero che agirà alle spalle del Pipita Higuain. Argentina (4-2-1-3) – Romero; Zabaleta, Burdisso, Milito, Zanetti; Mascherano, Banega; Di Maria, Messi, Aguero; Higuain. In casa Costa Rica dopo la vittoria contro la Bolivia non è proibito sognare, per il tecnico Ricardo La Volpe il dubbio più grosso riguarda l’uomo a cui affidare il compito di limitare Leo Messi, la scelta potrebbe ricadere su Calvo o Duarte, ma a conti fatti l’undici che ha battuto la Bolivia e che ha permesso di continuare ad avere una speranza di qualificazione anche in caso di sconfitta dovrebbe essere confermato in blocco. 3-5-2, quindi che in fase di ripiegamento diventa un 5-3-2 più coperto, con Moreira in porta, trio di difesa formato da Acosta, Duarte e Calvo. In mediana agiranno Salvatierra e Madrigal sugli esterni e Leal, Guzman e Mora al centro, in attacco solita coppia Martinez e Campbell, quest’ultimo osservato speciale anche di qualche grande club europeo. Costa Rica (3-5-2) – Moreira; Acosta, Duarte, Calvo; Salvatierra, Leal, Guzman, Mora, Madrigal; Campbell, Martinez.

  • Costa Rica vittoria storica, Campbell la nuova stella della Copa America

    Costa Rica vittoria storica, Campbell la nuova stella della Copa America

    In una Coppa America avara di emozioni, se non in negativo, si è registrata nella notta la prima lieta sorpresa la piccola Costa Rica sia in termini di dimensione che di età media della squadra supera meritamente con un netto due a zero la Bolivia e si avvicina prepotentemente ad una storica qualificazione ai quarti di finale.

    I giocatori ricordano Dennis Marshall | © Getty Images
    La selezione di Ricardo La Volpe, invitata in Coppa America solo dopo la defezione del Giappone, è composta da tantissimi giovanissimi, praticamente la selezione Under 23 con l’innesco di 5 “fuori quota”. Destinata a far da vittima sacrificale dopo la vittoria di ieri maturata con un secondo tempo interessantissimo durante il quale si è messo in luce Joel Campbell stellina del calcio costaricano che in patri paragonano ad Eto’o per la sua grande capacità di controllare il pallone ad altissima velocità. Il COsta Rica adesso potrebbe conquistare si i quarti di finale ma allo stesso tempo esser il giustiziere dei padroni di casa dell’Argentina, in crisi di gioco e di risultati e con i tifosi oramai sul piede di guerra. Gli highlights della partita [jwplayer config=”180s” mediaid=”86504″]

  • Colombia-Costa Rica vale il primato. Le probabili formazioni

    Colombia-Costa Rica vale il primato. Le probabili formazioni

    L’inaspettato flop dell’Argentina di questa notte apre subito scenari interessanti per il girone A di Coppa America. La Colombia infatti ha una grossa possibilità di mettersi la Seleccion alle spalle ipotecando praticamente dal primo turno la qualificazione. Ricordiamo che i gironi di Coppa America sono tre e si qualificano ai quarti le prime, le seconde e le due migliori terze.

    Radamel Falcao | © Guillermo Legaria/Getty Images
    I Cafeteros di Hernan Gomez sono considerati la principale outsider alla vittoria finale subito dietro le corazzate Argentina e Brasile. L’annata stratosferica di Falcao con la maglia del Porto fa sperare il popolo colombiano che spera nella sua vena realizzativa per imporsi come mina vagante del torneo, la squadra però si basa sulla dinamica difesa “italiana” costituita sugli esterni dalle due frecce Zuniga e Armero mentre i centrali sono Zapata e Yepes. Il 4-1-4-1 di Gomez ha il suo fulcro di gioco in Guarin anche lui di proprietà del Porto e autore di una stagione sensazionale.   Di fronte c’è la giovane Costa Rica chiamata a sostituire il Giappone dopo l’ormai noto disastro provocato dal terremoto e per questo forse impreparata per una competizione cosi difficile. La Volpe, mister argentino di chiare origini italiane, però crede molto nella voglia di imporsi dei suoi giovani in organico e fa proprio dell’entusiasmo oltre che di oleato 4-4-2 il suo grido di battaglia. La stellina da seguire è sicuramente Joel Campbell diciannovenne attaccante del Puntaneras con addosso l’ingombrante paragone con Eto’o. Si gioca alle 20:30 diretta Sky. Le probabili formazioni Colombia (4-1-4-1): Martinez; Zuniga, Yepes, Zapata (Perea), Armero; Bolivar, Guarin, Aguilar; Moreno, Ramos, Falcao. All Gomez Costa Rica (4-4-2): Moreira, Acosta, Calvo, Duarte, Salvatierra; Pedro Leal, Guzman, Madrigal, Mora; Randall Brenes, Joel Campbell. All. La Volpe Arbitro: Enrique Osses (Cile) SPECIALE COPPA AMERICA: RISULTATI, CLASSIFICA, VIDEO, LIVE