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  • Napoli – Cagliari 6-3, le pagelle. FantaNapoli, super Lavezzi

    Napoli – Cagliari 6-3, le pagelle. FantaNapoli, super Lavezzi

    Fuochi d’artificio al San Paolo nella serata di ieri, con un Napoli scatenato ma un po’ troppo distratto in difesa, anche se mai in difficoltà contro un Cagliari che se si eccettuano Larrivey ed Ibarbo non è mai sceso in campo.

    Napoli

    Cannavaro 6,5: il capitano dei partenopei è una sicurezza per il reparto difensivo e non disdegna le sortite offensive che in questo match gli valgono l’ambito premio del gol, il secondo per i suoi.

    Campagnaro 6: la sufficienza è soltanto perchè dopo un 6-3 non si può non essere magnanimi, ma si perde per ben tre volte Larrivey che lo punisce senza pietà e non ce ne voglia l’attaccante argentino che del Bati ha mostrato di avere proprio poco.

    Gargano 7: è il motorino inesauribile del centrocampo azzurro, recupera palloni a destra e a manca e poi lo ritrovi in attacco a sostenere la manovra, splendida l’azione del suo gol, cominciata con un preciso lancio per Cavani e conclusa con un bel tiro incrociato che  s’insacca alle spalle di Agazzi.

    Hamsik 7: finalmente una prestazione sopra le righe e non da sparring partner, il centrocampista slovacco apre le danze nella serata del San Paolo, con una bella rasoiata dal limite che rompe l’equilibrio e spiana la strada ai partenopei.

    Lavezzi 7,5: sta attraversando un momento di forma splendido, è sempre presente nelle maggior parte delle azioni pericolose dei suoi, fornisce l’assist a Cannavaro, propizia l’autogol di Astori e si procura e realizza il rigore del 4-1. Imprescindibile. 

    Napoli (3-4-2-1): De Sanctis 5,5; Campagnaro 6, Cannavaro 6,5, Aronica 6; Zuniga 6, Gargano 7 (28′ st Vargas 5,5), Inler 6,5, Dossena 6; Hamsik 7 (18′ st Maggio 6,5), Lavezzi 7,5 (14′ st Cavani 6,5); Pandev 6.
    A disp.: Rosati, Fideleff, Fernandez, Ammendola.

    Ezequiel Lavezzi| © gettyimages

    Cagliari

    Agazzi 5: a fine partita e crediamo anche dopo avrà avuto gli incubi, sognando maglie azzurre arrivare da tutte le parti. Incolpevole su tutti i sei gol subiti alla mezz’ora visto l’andazzo si sarà certamente messo l’anima in pace.

    Astori 5: maldestro nel infilare il proprio portiere alla mezz’ora sul cross teso di Lavezzi, per il resto del match non ci mette le mani come tutto il resto del reparto arretrato. Sa e può dare di più.

    Canini 5: un’ammonizione che ne condiziona la partita non lo esime dal commettere un ingenuo fallo da rigore su Lavezzi all’inizio del secondo tempo, proprio quando sembrava che i suoi potessero creare qualche problema ai napoletani.

    Larrivey 7: una tripletta al San Paolo non è da tutti, peccato che serva a poco ai fini del risultato. Ma almeno avrà la soddisfazione di poterlo raccontare ai nipotini di aver siglato tre reti nello stadio che fu di Maradona.

    Ibarbo 7: il ragazzo è un vero portento, offre due assist al bacio e in fotocopia al compagno di reparto Larrivey ed è sempre una spina nel fianco della difesa di casa.

    Cagliari (4-3-1-2): Agazzi 5; Pisano 5 (1′ st Perico 5), Canini 5, Astori 5, Agostini 5; Dessena 5,5 (21′ st Gozzi 5,5), Conti 5,5, Nainggolan 5,5 (30′ Thiago Ribeiro 5); Ekdal 5,5; Larrivey 7, Ibarbo 7. A disp.: Avramov, Cossu, Ariaudo, Nené.

    HIGHLIGHTS NAPOLI – CAGLIARI 6-3

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  • Napoli – Cagliari 6-3, Lavezzi show

    Napoli – Cagliari 6-3, Lavezzi show

    Partita pirotecnica quella in scena al San Paolo, un Napoli tutt’altro che distratto dal pensiero della Champions prende a pallate il Cagliari che si presenta alla partita come vittima sacrificale e subisce per 90′, fatta eccezione per qualche sporadica occasione, il gioco travolgente dei partenopei. I padroni di casa mantengono il controllo della gara fin da subito concedendo certo qualche occasione di troppo, figlia soprattutto di un certo appagamento dato man mano dal risultato sempre più largo, ma che a Londra potrebbe costar caro.

    Come detto gli azzurri partono subito forte e al 9′ sono già in vantaggio grazie ad un’azione personale di Hamsik che rubata palla sulla trequarti aggira Conti e dal  limite dell’area incrocia un destro chirurgico che s’insacca all’angolino basso alla destra dell’incolpevole Agazzi. E’ il primo acuto, passano appena 10′ minuti ed ecco che arriva il raddoppio, stavolta è capitan Cannavaro bravo ad inserirsi da dietro e a colpire di testa una deliziosa parabola disegnata da calcio da fermo dal Pocho Lavezzi. La regola del 10 vale anche per la terza marcatura di marca partenopea, al 29°, infatti, arriva la tripletta degli uomini di Mazzarri e ancora una volta è il numero 22 a metterci lo zampino superando in velocità il diretto avversario e mettendo in mezzo un pallone forte e teso che Astori, devia nella propria porta, per il più classico degli autogol.

    3-0 dopo mezz’ora e la pratica pare essere già archiviata, se non fosse per Larrivey che con un bel colpo di testa, sfruttando l’assist di Conti, batte de Sanctis e accorcia le distanze. Al 41′ poi tocca a Thiago Ribeiro, subentrato all’infortunato Nainggolan, avere sui piedi la palla buona per riaprire sorprendentemente il match prima della fine del primo tempo, ma purtroppo per lui e per il Cagliari trova sulla sua strada l’opposizione di Desanctis, che a dire il vero non fatica molto a deviare il tiro dell’attaccante rossoblu. Si va al riposo.

    Al rientro in campo delle squadre ti aspetti un Cagliari arrembante che metta alle corde il Napoli, ma a chiudere la pratica ci pensa ancora lui, il solito Pocho Lavezzi sempre più leader di questa squadra, che sfruttando la sua velocità supera Canini, il difensore cagliaritano prova ad intervenire sulla palla ma colpisce nettamente l’attaccante, è rigore ed è lo stesso Lavezzi a battere dagli undici metri il malcapitato Agazzi.

    Paolo Cannavaro © gettyimages

    Pochi minuti ancora è Mazzarri concede al suo uomo di punta un po’ di fiato ed una meritata standing-ovation, facendogli subentrare  Cavani, che non tarda ad entrare in clima partita. El Matador prima cerca la soluzione personale, con la palla che esce di poco a lato e poi al 70′ offre un pallone invitante a Gargano, che controllando col destro supera due uomini e sul rimbalzo batte di sinistro e per la quinta volta l’estremo difensore sardo.

    Pochi minuti dopo però è ancora un sussulto di Larrivey a far scuotere la testa a Mazzarri, El Bati in elevazione sovrasta un troppo lascivo Campagnaro e sfruttando una bella palla messa in mezzo dal talentino Ibarbo, batte per la seconda volta il numero 1 degli azzurri. A questo punto la partita sembra non aver nient’altro da dire, e invece ecco il punto del set dei padroni di casa, Pandev confeziona un assist al bacio per Maggio, anch’esso subentrato, e l’esterno della nazionale non si fa pregare incrociando col destro e battendo ancora Agazzi. Stavolta la partita è definitivamente chiusa per chi avesse avuto qualche dubbio, ma Larrivey non è d’accordo e si regala una terza gioia personale con un’azione fotocopia rispetto a quella che lo aveva portato a siglare la sua seconda rete, stesso copione dunque con Ibarbo in veste di uomo assist e l’attaccante argentino bravo a svettare di testa e a battere ancora l’estremo azzurro.

    Nove gol, tanto spettacolo e una serata indimenticabile per entrambe le difese che sicuramente non hanno brillato, Mazzarri dovrà di sicuro dare una strigliata ai suoi, perchè 3 gol allo Stamford Bridge difficilmente sarebbero digeribili, certo che se davanti Lavezzi continua nel suo stato di grazia, il tecnico toscano gode di una preziosa arma per approdare ai quarti e chissà sognare anche qualcosa in più.

  • Cagliari – Lecce 1-2, pagelle. Muriel da urlo

    Cagliari – Lecce 1-2, pagelle. Muriel da urlo

    Cosmi gongola. Vincere a Cagliari non è semplice per nessuno e il successo di ieri è da considerarsi un’autentica impresa. La salvezza non è più un miraggio, e i suoi contorni iniziano a diventare realtà difronte agli occhi dei tifosi del Lecce. Muriel e Cuadrado hanno dimostrato di avere quel qualcosa in più che rende alcuni calciatori speciali rispetto ad altri. Tra le fila dei sardi si salvano in pochi. Thiago Ribeiro e Canini riescono a giocare peggio di Larrivey, e questo la dice lunga sulla prestazione complessiva dei rossoblu contro la squadra salentina.

    Cagliari Lecce 1-2, le pagelle

     

    CAGLIARI

    Agazzi 5,5: incolpevole sui gol, ma per tutto l’arco dei 90′ minuti mostra la solita insicurezza sulle uscite. Sembra quasi che una calamita lo attragga a restare fermo sulla linea di porta ogni qual volta che giunge un cross. E se non compie alcuna prodezza il voto in pagella non può essere sufficiente.

    Canini 4,5: giornata no per il difensore centrale. In occasione del primo gol degli avversari fornisce il tele-pass a Muriel per imboccare l’autostrada cagliaritana con un intervento goffo. Nella ripresa non trova niente di meglio che farsi espellere per doppia ammonizione lasciando i suoi compagni in 10, sotto di un gol e con tutti i cambi già effettuati.

    Nainggolan 6,5: il belga è il migliore dei sardi. Ci crede fino alla fine, a centrocampo è l’unico che riesce a competere in forza con i diretti avversari, corre anche per il capitano Conti (5). Difficile immaginare una linea mediana del Cagliari senza di lui, onora al meglio la chiamata in Nazionale.

    Thiago Ribeiro 4,5: il brasiliano ha l’attenuante di giocare in un ruolo non suo, per via dell’assenza del fantasista Cossu. Attenuante che però scompare quando lo si vede tentare gesti tecnici impossibili e del tutto fini a se stessi. La Sardegna non è il Brasile, ma sopratutto Thiago Ribeiro molte volte è lontano parente dei suoi concittadini.

    Ibarbo 6: rispetto alle ultime uscite il colombiano è apparso sottotono. Gioca un buon primo tempo, con accelerazioni impetuose e dribbling “fortunosi” ai danni dei giocatori del Lecce. Da solo però non può fare molto, anche perché dentro l’area c’è Larrivey e non Pinilla. Nella ripresa si spegne. Anche lui come Ballardini aspetta il tempo delle “vacche grasse”.

    Larrivey 5: la tentazione di scrivere un numero di gran lunga inferiore è tanta, anche perché è emblematico come il pubblico del Sant’Elia faccia gli scongiuri appena lo vedono sistemare il pallone per calciare il rigore o quando incitano l’arbitro ad ammonirlo per una simulazione (non si è mai visto che i tifosi chiedano l’ammonizione per un proprio giocatore). In ogni caso Larrivey riscatta la prestazione del primo tempo assumendosi la responsabilità della trasformazione del calcio di rigore e sfiora addirittura la rete del sorpasso ma Benassi è miracoloso. Quando viene sostituito per l’ingresso di Ceppelini lo stadio si divide tra fischi e applausi. L’argentino rimane un caso ancora da studiare dopo 4 anni dal suo arrivo nell’isola.

    andrea bertolacci | © Enrico Locci/Getty Images

    LECCE

    Benassi 6,5: la parata sul colpo di testa di Larrivey potrebbe rappresentare uno dei passaggi fondamentali della cavalcata salentina verso la salvezza. Prima del miracolo devia sul palo una insidiosa punizione calciata da Thiago Ribeiro. Per il resto non viene impegnato quasi mai dai padroni di casa.

    Carrozzieri 6,5: l’ex giocatore del Palermo guida bene la retroguardia leccese, che spesso può contare su 5 uomini con Cuadrado e Brivio bravi a ripiegare quando il Cagliari attacca. Stravince il duello fisico con Larrivey.

    Bertolacci 6,5: segna la rete della vittoria piazzando un tiro chirurgico alla sinistra del portiere rossoblu, regalando tre punti fondamentali per i propri compagni di squadra. Si disimpegna alla grande sia nella fase di difesa che nei movimenti offensivi, sganciandosi regolarmente dalla linea di centrocampo durante i contropiedi.

    Cuadrado 7: una velocità fuori dal comune per il colombiano, che non sfigura difronte all’idolo di casa Ibarbo. In casa Udinese gongolano, l’ennesimo campione scovato dalla rete di scout friulana che saprà fare le “fortune” della squadra bianconera il prossimo anno.

    Muriel 7,5: è l’uomo partita. Cambia le sorti dell’incontro allo scadere del primo tempo con la rete del momentaneo 1-0. Le sue discese mettono in continuo allarme la difesa cagliaritana. Offre a Di Michele un pallone da depositare solamente in rete ma il suo compagno di reparto fallisce clamorosamente. Anche Muriel fa parte dell’officina Udinese, ed il Barcellona avrebbe già sondato il terreno con la famiglia Pozzo per averlo la prossima stagione.

    Di Michele 4,5: l’attaccante giallorosso smentisce se stesso sbagliando due facili occasioni da gol nell’arco dei 90′ minuti di gara, che avrebbero potuto rendere il passivo dell’incontro ancora più importante per i giocatori del Cagliari. I tifosi del Lecce auspicano una pronta inversione di marcia fin dal prossimo incontro.

    Tabellino Cagliari Lecce 1-2

    Cagliari (4-3-1-2): Agazzi 5,5, Pisano 6 (80′ Ekdal s.v.), Astori 5,5, Canini 4,5, Agostini 6 (46′ Ariaudo 5,5), Nainggolan 6,5, Conti 5, Dessena 5,5, Thiago Ribeiro 4,5, Ibarbo 6, Larrivey 5 (68′ Ceppelini 5)
    Panchina:  Avramov, Gozzi, Perico, Nenè. Allenatore: Ballardini 5

    Lecce (3-5-2): Benassi 6,5, Carrozzieri 6,5, Tomovic 6, Miglionico 5,5, Cuadrado 7, Giacomazzi 6,5, Bertolacci 6,5 (77′ Giandonato 6), Brivio 6, Di Michele 4,5, Muriel 7,5 (90′ Esposito s.v.).
    Panchina: Julio Sergio, Di Matteo, Piatti, Corvia, Bojinov. Allenatore: Cosmi 7

     

     

  • Cagliari – Lecce 1-2, Muriel e Bertolacci affondano i rossoblu

    Cagliari – Lecce 1-2, Muriel e Bertolacci affondano i rossoblu

    Il Lecce conquista tre punti fondamentali nella trasferta di Cagliari, battendo per 2-1 la squadra di Ballardini. Meritata vittoria per i salentini che passano in vantaggio sul finire del primo tempo grazie alla rete di Muriel. I padroni di casa rispondono in avvio di ripresa con un rigore trasformata da Larrivey, ma i giallorossi riescono a trovare il gol del successo con il centrocampista Bertolacci. Nel finale espulso il difensore rossoblu Canini. Man of the match il colombiano Cuadrado che semina il panico tra i giocatori rossoblu.

    Cosmi si toglie la soddisfazione di battere per la prima volta il tecnico ravennate in carriera. Vittoria storica anche per il Lecce che coglie i primi tre punti in terra sarda. I salentini restano in piena corsa per la salvezza, mantenendo il passo del Siena che ha travolto 4-1 il Palermo di Mutti. Per il Cagliari piccolo campanello d’allarme, con il vantaggio sulla zona retrocessione che si assottiglia a 7 punti, ma sopratutto la consapevolezza che l’assenza di un attaccante come Pinilla rappresenti una perdita pesante per l’economia del gioco rossoblu.

    PANOLADA AL SANT’ELIA – Prima del fischio d’inizio dell’arbitro Rocchi le gradinate del Sant’Elia conoscono una panolada storica. Una protesta “luttuosa” per denunciare la situazione dello stadio, anche oggi inagibile nel settori distinti e in curva sud, con uno striscione emblematico che riassume il desiderio di un’intera città “stadio nuovo subito”.

    luis muriel | © Enrico Locci/Getty Images

    LAMPO MURIEL – Buono l’avvio dei padroni di casa, che aggrediscono gli avversari spingendo con Agostini sulla sinistra. Da un cross del terzino sinistro sardo Astori sfiora il vantaggio con un colpo di testa che si spegne di poco a lato. Quella del difensore rossoblu resta l’unica occasione del Cagliari nei primi 45′ minuti. I ritmi si abbassano e la squadra di Cosmi mostra una buona organizzazione di gioco. E’ Di Michele a timbrare il primo pericolo per la retroguardia di Ballardini, ma l’attaccante giallorossa non concretizza una ghiotta palla-gol. I sardi mostrano di non attraversare una giornata positiva e al secondo tiro in porta il Lecce passa in vantaggio. Contropiede lanciato da Giacomazzi che serve in profondità un velocissimo Muriel che insacca la rete dell’1-0 dopo l’errore in chiusura di Canini.

    RISPOSTA CAGLIARI – Il secondo tempo comincia nel segno del Cagliari. L’arbitro Rocchi assegna un calcio di rigore poi realizzato da Larrivey per un fallo di mano del difensore giallorosso Miglionico. L’argentino, fino a quel momento il bersaglio preferito della tifoseria rossoblu, riesce a strappare gli applausi del Sant’Elia. La formazione di Ballardini ci crede e pochi minuti più tardi colpisce il palo su calcio di punizione da posizione defilata e il capitano Conti non trova il tap-in vincente vedendosi la conclusione ribattuta sulla linea.

    BLITZ BERTOLACCI – Il Lecce risponde e al terzo tentativo di tutto l’incontro trova il vantaggio con il gol di Bertolacci, che al 17′ del secondo tempo supera un incolpevole Agazzi. I padroni di casa si gettano in avanti alla ricerca del pareggio. L’occasione più clamorosa capita sulla testa di Larrivey, ma Benassi risponde da campione. L’allenatore rossoblu tenta le carte Ceppelini ed Ekdal senza però riuscire a creare nuovi pericoli all’ottimo Lecce. Sono invece gli ospiti ad andare vicinissimo al gol del 3-1 con Di Michele, ma l’attaccante salentino conferma di essere in giornata nera e fallisce clamorosamente la rete del ko definitivo. Cosmi non ha nemmeno il tempo di arrabbiarsi perché pochi minuti dopo arriva il triplice fischio dell’arbitro Rocchi che sancisce la fine della partita e assegna tre punti fondamentali per la salvezza del Lecce.

  • Esordio amaro per Marino, Cagliari Genoa 3-0

    Esordio amaro per Marino, Cagliari Genoa 3-0

    Cagliari Genoa era la partita dell’esordio di Pasquale Marino sulla panchina del Grifone, in veste di successore di Alberto Malesani, reo di non aver fornito alla sua squadra una precisa identità di gioco: alla vigilia, Marino aveva ritenuto opportuno scomodare paragoni importanti, con il Genoa di Gasperini e del compianto Professor Scoglio, intenzionato a lasciare il segno. Era, inoltre, la partita di esordio di Alberto Gilardino al centro dell’attacco del Genoa, atteso perchè considerato il rinforzo fondamentale per l’attacco dei rossoblu.

    Cagliari-Genoa | © Enrico Locci/Getty Images

    L’esordio, però, al Sant’Elia di Cagliari, contro la squadra ben messa in campo da Davide Ballardini, non è dei migliori per il Genoa, con un avvio di gara assolutamente in salita per il Grifone, costretto a rincorrere appena dopo 13 minuti di gioco, quando il Cagliari passa in vantaggio su calcio di rigore concesso dal direttore di gara Celi per fallo di Mesto su Cossu, e realizzato prontamente da Larrivey, al terzo gol in campionato, che batte Sebastian Frey.

    I padroni di casa, però, non si accontentano del vantaggio, imbastendo trame di gioco e costruendo pericoli per la porta di Frey, con occasioni anche clamorose che avrebbero potuto rendere il passivo del primo tempo ben più pesante per il Genoa: su tutte, le occasioni di Nainggolan al 15′, di poco alta, la traversa di Canini al 17′, il colpo di testa di Victor Ibarbo al 37′ su cross di Agostini e l’insidiosissimo colpo di testa di Larrivey al 44′ parato da Frey, in un primo tempo dominato totalmente dai sardi, che avrebbero meritato perlomeno il raddoppio nella prima frazione di gioco con un Larrivey in grande spolvero così come il giovane Ibarbo, non più una sorpresa, ed un grande Cossu. Tra i rossoblu ospiti, il peggiore è Kucka, sostituito già al 35′ da Jorquera, ma è l’intera squadra ad aver avuto un approccio negativo alla gara.

    Il secondo tempo si apre con una buona occasione per il Genoa che prova a scuotersi con un’occasione per il capitano Marco Rossi al 50′, sulla quale si stava avventando anche il neo acquisto Gilardino. Le speranze del Genoa durano ben poco, spezzate dall’azione spettacolare, da centometrista, di Ibarbo innescato da Cossu che batte Frey in uscita al minuto 56 per il 2-0, realizzando il suo secondo gol in campionato.
    Al minuto 66 si complicano ulteriormente le cose per il Genoa di Marino, con l’espulsione ai danni di Emiliano Moretti, per fallo sull’attaccante colombiano che si stava involando nuovamente verso la porta: il Genoa in inferiorità numerica è sempre più in difficoltà, ed al 72′, Granqvist infila nella sua porta un traversone di Agostini realizzando in autogol il 3-0 per il Cagliari. Un risultato che sarà quello definitivo, anche se per il Cagliari ci sarebbe la possibilità di rendere il passivo ancora più pesante, con le occasioni capitate all’ 82′ per Larrivey servito da Ibarbo, che però manda fuori da ottima posizione.

    La gara si conclude così dopo due minuti di recupero, netta superiorità del Cagliari in grande forma e, dall’altra parte, un Genoa in totale confusione: ci sarà molto da lavorare per Pasquale Marino, che probabilmente non si aspettava un esordio tanto negativo nella successione ad Alberto Malesani, che comunque aveva lasciato la squadra con 21 punti in classifica. Per il Cagliari, invece, ottime notizie soprattutto da parte di Ibarbo, a tratti incontenibile: sarà contento di questo il presidente Cellino che ha seguito la gara non dalla sua consueta posizione in tribuna, bensì dagli spogliatoi, da un televisore appositamente installato, seguendo la sua proverbiale scaramanzia, essendo questa la giornata numero 17. Una scaramanzia che, guardando il risultato finale, ha portato gli esiti sperati.

  • Verso Cagliari Bologna. Larrivey per il riscatto

    Verso Cagliari Bologna. Larrivey per il riscatto

    La tredicesima giornata di Serie A offre al Sant’Elia la sfida salvezza tra Cagliari Bologna (domenica ore 15). I sardi vengono da una striscia negativa di tre partite con un bottino di 1 punto su 9. Una squadra in crisi, dunque, che nonostante l’avvento del nuovo tecnico Ballardini non riesce a trovare l’equlibrio giusto. Dall’altra parte un Bologna che ha beneficiato della cura Pioli collezionando 6 punti negli ultimi tre match. Preoccupa però la batosta in trasferta contro il Palermo nell’ultimo turno che ha messo in luce ancora una volta la fragilità difensiva che ha provocato 17 reti al passivo di cui 8 in trasferta. La posizione di classifica non è allegra per nessuna delle due formazioni che navigano nei bassifondi.

    Larrivey titolare contro il Bologna | ©Getty Images

    QUI CAGLIARI.I rossoblu scontano l’infermeria piena in attacco con Nenè ed El Kabir fuori e Cossu e Larrivey acciacati che comunque dovrebbero farcela. L’altra punta sarà per esclusione Thiago Ribeiro. Già nota l’assenza di Astori al centro della difesa che sarà sostituito da Ariaudo in una retroguardia che può contare sul resto dei titolari. Dunque Ballardini confermerà il suo 4-3-1-2 con Conti play maker e Nainggolan e Biondini in mediana.  Al centro dei pali ci sarà l’inamovibile Agazzi.

    QUI BOLOGNA. I romagnoli devono affrontare l’emergenza a centrocampo. Indisponibile per infortunio, infatti, l’uruguayano Perez e per squalifica Mudingayi. A questo punto Pioli potrebbe cambiare modulo e passare al 4-3-2-1 coi due trequartisti. A tal proposito l’allarme per l’infortunio muscolare di Gaston Ramirez è rientrato e il talento bolognese dovrebbe essere della partita. Al suo fianco ci sarà Diamanti oppure potrebbe essere avanzato il greco Kone. Per una maglia a centrocampo Pulzetti e Casarini sono in vantaggio su Taider e Krhin. L’unica punta sarà l’ex di turno Robert Acquafresca preferito al capitano Di Vaio che non smettere di sperare in un impiego dal 1′. Sicuro tra i pali il portiere belga Gillet.

  • L’Inter torna a sorridere con Thiago Motta e Coutinho

    L’Inter torna a sorridere con Thiago Motta e Coutinho

    Nel primo anticipo di serie A dopo la sosta, l’Inter di Claudio Ranieri torna finalmente a sorridere grazie alla vittoria meritata sul Cagliari del neo-allenatore Ballardini. Servivano i tre punti alla squadra nerazzurra per ritrovare fiducia nei propri mezzi e i tre punti sono arrivati, grazie alle reti siglate da Thiago Motta e da un ispiratissimo Coutinho.

    L’undici guidato da capitan Zanetti non ha avuto grosse difficoltà a superare la squadra sarda apparsa senza idee e disorientata dal cambio di guida tecnica sulla propria panchina, di certo non un esordio positivo quello dell’ex allenatore di Genoa e Lazio.
    La partita in sè non è stata molto viva, nel primo tempo sopratutto, se non fosse stato per due lampi di Pazzini con un tiro fulmineo da fuori e di Zarate su calcio di punizione, su cui Agazzi  si è fatto trovare pronto deviando in entrambe i casi la palla sui legni della propria porta, gli spettatori avrebbero corso il rischio di morir di noia saltellando più per il freddo che per l’entusiasmo.

    Thiago Motta| © Claudio Villa/Getty Images

    Nel secondo tempo la musica cambia grazie anche alle scelte tecniche di Ranieri, che sostituendo un pimpante ma poco preciso Zarate con Alvarez, passa al 4-2-3-1 per cercare di allargare le strette maglie della difesa rossoblu, missione compiuta grazie anche ad una piccola svista arbitrale sul gol dell’italo-brasiliano Thiago Motta, il centrocampista nerazzurro sulla punizione dalla trequarti battuta proprio dal neo-entrato e deviata da Pazzini si trova in fuorigioco, non ravvisato dalla terna e da due passi riesce facilmente a battere un incolpevole Agazzi. Vantaggio fortunoso ma tutto sommato meritato e messo in cassaforte 5 minuti dopo quando il giovane Coutinho servito ancora ottimamente dal mancino di Alvarez, ottima gara per lui, punta verso la porta e con un preciso radente sul primo palo raddoppia e chiude di fatto la pratica Cagliari.

    Una buona Inter dunque che riscopre due giovani di prospettiva già bollati come bidoni dalla critica, un’Inter che però riscopre anche vecchi problemi sopratutto nella fase difensiva quando a due minuti dal termine si lascia bucare da Larrivey, certo non un bomber di razza, bravo a mettere il piede su un tentativo di battere in porta da parte di Nainggolan. Solo un piccolo spavento, perchè è troppo tardi per i sardi per rientrare in partita e perchè i padroni di casa riescono meritatamente a condurre in porto una vittoria fondamentale, che visti anche i risultati dei posticipi serali, hanno ancora più valore per risalire la classifica.

    Il video di INTER – CAGLIARI 2-1

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  • Cagliari-Novara, le pagelle. Il primo di Ribeiro, il ritorno del “Bati” Larrivey

    Cagliari-Novara, le pagelle. Il primo di Ribeiro, il ritorno del “Bati” Larrivey

    Cagliari
    Pisano: 6,5 All’Olimpico aveva denotato qualche indecisione. Questa volta è attento in difesa e propositivo in avanti.

    Biondini: 7 I tifosi lo beccano un pò per il mancato rinnovo ma in campo è una furia su ogni pallone.

    Cossu: 6,5 All’Inter per la posizione di Sneijder è in corso un processo. Il talento sardo invece parte largo senza fiatare ed illumina il gioco di Ficcadenti.

    Thiago Ribeiro: 7
    Ottima la sua prima prova davanti ai tifosi

    Larrivey: 7
    Il gol è obiettivamente più di Conti che il suo ma El Bati è un idolo dei tifosi che sperano in una sua definitiva consacrazione.

    Novara
    Ujkani: 6,5 Prende due gol ma è il migliore in campo dei suoi.
    Rigoni: 6 Mette ordine al centrocampo e spesso arriva al cross. Potrebbe osare di più con il tiro dalla distanza.
    Morimoto: 6 Si danna in cerca di palloni utili ma è poco supportato dai compagni.
    Le pagelle di Cagliari-Novara:

    CAGLIARI (4-3-1-2): Agazzi 6; Pisano 6,5, Canini 6, Astori 6,5, Agostini 6,5; Biondini 7, Conti 6,5, Nainggolan 6,5; Cossu 6,5 (41′s.t. El Kabir s.v); Thiago Ribeiro 7 (dal 14′s.t. Ibarbo 6,5), Nenè 6,5 (27′s.t. Larrivey 7). Panchina: Avramov, Perico, Ariaudo, Rui Sampaio. Allenatore: Ficcadenti

    NOVARA (4-3-1-2): Ujkani 6,5; Morganella 5, Lisuzzo 5,5, Paci 5,5, Gemiti 6; Marianini 6 (21′s.t. Radovanovic 5), Porcari 5, Rigoni 6; Pinardi 5,5 (31′s.t. Giorgi s.v); Morimoto 6,5, Jeda 5 (21′s.t. Granoche 5,5). Panchina: Fontana, Centurioni, Ludi, Mazzarani. Allenatore: Tesser

    CAGLIARI – NOVARA 2-1 COMMENTO E HIGHLIGHTS

  • Cagliari scaramantico e vincente. Novara ko, video

    Cagliari scaramantico e vincente. Novara ko, video

    Il Cagliari bissa il 2-1 dell’Olimpico esorcizzando la scaramanzia del presidente Cellino ricordando ancora per una domenica i fasti dei tempi di Gigi Riva guardando tutti dall’alto in basso in classifica. L’undici di Ficcadenti dimostra ancora una volta di aver una sua identità di gioco con una difesa arcigna, un centrocampo qualitativamente importante ed un attacco che inizia ad ingranare. Il Novara visto in Sardegna non ha fatto una grande impressione reagendo solo nel finale.

    Sin dall’avvvio sono i padroni di casa a cercar con insistenza il gol che arriva dopo aver sprecato tre ghiotte occasione da un colpo di testa di Thiago Ribeiro su assist proveniente dalla sinistra. Il Novara è imbrigliato e nella ripresa il Cagliari trova addirittura il raddoppio con Larrivey lesto a deviare una saetta di COnti dalla distanza. Sotto di due reti i piemontesi dell’ex Tesser trovano la rete del 2-1 con Morimoto bravo a superare Agazzi con l’aiuto di Astori. Il Cagliari vola in vetta alla classifica, il Novara è da rivedere.

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  • Serie A: highlights Cagliari – Livorno 3-0. Doppio Larrivey e Jeda per l’Europa

    Un Cagliari in formato europeo conquista la vittoria nell’anticipo pomeridiano della prima giornata di ritorno di Serie A. Larrivey, infatti, va a segno al 3′ del primo tempo e al 5′ della ripresa. Poi il gol-lampo del neo entrato Jeda al 19′ fissa il risultato. Il Cagliari può sognare l’Europa, il Livorno fa qualche passo indietro rispetto alle ultime apparizioni