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  • Brasile 2014: il girone G con Germania, Portogallo, Ghana e Usa

    Brasile 2014: il girone G con Germania, Portogallo, Ghana e Usa

    Il Campionato del Mondo Brasile 2014 vede il girone G impegnate Germania, Portogallo, Ghana e Usa.

    GERMANIA

    Non ci sono stati problemi per la compagine tedesca a ottenere il pass per Brasile 2014. In un girone che prevedeva nella Svezia la maggiore antagonista, Neuer e compagni hanno dominato in lungo e in largo, concludendo al primo posto con 9 vittorie e 1 solo pareggio. Mattatore dei tedeschi è stato Mesut Ozil, capocannoniere con otto reti realizzate. Marco Reus, partendo spesso dalla panchina, ha messo a segno cinque reti. Semifinale all’Europeo 2012, terzo posto al Mondiale 2010 la formazione di Low si presenta in Brasile come la mina vagante della competizione. Parliamo di una squadra la quale racchiude il giusto mix di esperienza e di freschezza mista a classe. In tutti i reparti per il selezionatore ci sarà l’imbarazzo della scelta. Se non ci saranno le solite pecche dal punti di vista della personalità nei momenti decisivi, il 4-2-3-1 di Low potrà fare molto male.

    gruppo DJoachim Low è C.t. della Germania dal 2006, quando ottenne in casa il terzo posto al Mondiale giocato in casa come vice di Klismann. Prese le redini, ha trasformato in una macchina la squadra, capace di giocare bene e di portare a casa risultati. Non è, però, mai arrivato il successo finale a causa della mancata personalità necessaria per poter affrontare con la stessa spensieratezza  e freddezza gli appuntamenti che contavano. Ha già rinnovato il suo contratto fino al 2016, ma certamente non vorrà essere ricordato come un perdente di successo.

    In porta Neuer è una garanzia di affidabilità,  insieme a lui partiranno per il Brasile Roman Weidenfeller e Ron-Robert Zieler.

    In difesa Mats Hummels ha la pecca di essere un difensore molto statico. Philipp Lahm ha disputato una grandissima stagione con il Barcellona ed ha avutoil nuovo ruolo impostogli da Guardiola dicentro mediano davanti alla difesa. Risultato: Philipe sembrava aver sempre giocato in quella posizione, vedremo se Low ne terrà conto.Kevin Grosskreutz è una garanzia di affidabilità nel Borussia e sicuramente si saprà far valere anche ai Mondiali.Jerome Boateng è un difensore centrale che può anche disimpegnarsi sulla fascia destra. Per Mertesacker, nel giro della nazionale dal 2004, è un difensore roccioso di grande compattezza fisica.

    A centrocampo Mario Gotze è un centrocampista offensivo in passato, nel Borussia Dortmund, impiegato anche come trequartista, come esterno o ala; gioca spesso a centrocampo sapendo sfruttare le sue doti di incursore senza palla. Possiede una buona visione di gioco ed è anche abile nel dribbling. Il suo compagno di squadra Toni Kross è un regista dalla grande visione di gioco; sa ricoprire diversi ruoli: nasce trequartista ma può essere impiegato anche come esterno, seconda punta o centrocampista centrale. Bastian Schweinsteiger è un centrocampista completo, molto abile negli inserimenti ed a impostare il gioco: inoltre possiede un tiro molto potente e preciso dalla distanza; può ricoprire il ruolo di trequartista, mediano e centrocampista centrale. Marco Reus agisce da seconda punta ma può anche giocare da ala su entrambi le fasce. La velocità e il dribbling sono le sue armi principali; è prolifico in zona gol e non è da meno come assistman. Mesut Ozil fa dell’ottima visione di gioco e del passaggio smarcante le sue armi in più: ha un ottimo mancino ed è rapidissimo palla al piede. La sorpresa può essere  Julian Draxler che è cresciuto in maniera esponenziale, dotato di una polivalenza tecnica che lo renderà in grado in tutti i ruoli di trequartista.

    In attacco Mirosalv Klose arriva da una stagione non certo esaltante alla Lazio constellata da diversi problemi fisici che gli hanno fatto saltare diversi match, dalla sua ha l’esperienza di giocare queste manifestazioni.

    Ecco la lista dei convocati del C.t. Joachim Low

    Portieri: Manuel Neuer (Bayern Monaco), Roman Weidenfeller (Borussia Dortmund), Ron-Robert Zieler (Hannover 96)

    Difensori: Jerome Boateng (Bayern), Erik Durm (Dortmund), Kevin Grosskreutz (Dortmund), Benedikt Howedes (Schalke 04), Mats Hummels (Dortmund), Philipp Lahm (Bayern), Per Mertesacker (Arsenal), Shkodran Mustafi (Sampdoria).
    Centrocampisti: Julian Draxler (Schalke), Matthias Ginter (Friburgo), Mario Gotze (Bayern), Andre Hahn (Augsburg), Sami Khedira (Real Madrid), Toni Kroos (Bayern), Max Meyer (Schalke), Thomas Muller (Bayern), Mesut Ozil (Arsenal), Lukas Podolsky (Arsenal), Marco Reus (Dortmund), Andre Schurrle (Chelsea), Bastian Schweinsteiger (Bayern)
    Attaccanti: Miroslav Klose (Lazio), Kevin Volland (Hoffenheim)

    PORTOGALLO

    E’ dovuta passare per i playoff il Portogallo di Bento. Secondo dietro alla Russia. Agli spareggi ha eliminato la Svezia grazie alla sua stella Cristiano Ronaldo. Può essere la mina vagante cosi come le ultime edizioni di Europeo e Mondiale. Bento ha a disposizione calciatori di esperienza e di classe. La migliore posizione dell’ulitmo decennio è la finale persa all’Europeo 2004, mentre al Mondiale il risultato migliore ottenuto è il quarto posto del 2006; il Mondiale brasiliano è un nuovo banco di prova.

    Bento è C.t. del Portogallo dal 2009. Ottimo centrocampista che negli anni 90′ ha giocato con Oviedo, Benfica e Sporting Lisbona.

    In porta ci sarà Rui Patricio. Con lui in Brasile ci andranno Beto e Eduardo.

    In difesa ci saranno João Pereira, Pepe fresco campione d’Europa con il Real Madrid, Bruno Alves da anni nel giro della nazionale portoghese. Fábio Coentrão, impiegato in questa stagione da fluidificante della fascia sinistra da parte di Carlo Ancelotti.

    A centrocampo João Moutinho ha disputato una buona stagione nelle fila del Monaco. Miguel Veloso e Raul Meireles formeranno il terzetto che dovrà fare da diga.

    Cristiano Ronaldo in avanti è una forza della natura: mai nessuno aveva segnato tanto quanto lui in una Champions League, è lui che, praticamente da solo, ha sconfitto la Svezia nei playoff, è lui la vera arma del Portogallo. Nani è un giocatore fantastico come tempi di inserimento con e senza palla, ha la grande capacità di saltare l’uomo con molta facilità, ha gamba e corre molto. Helder Postiga vanta molte partite in nazionale: i suoi compagni gli chiedono, anche a lui, di fare più gol possibili.

    Ecco la lista dei convocati da parte del C.t. Beto

    Portieri: Beto (Siviglia), Eduardo (Braga) e Rui Patrício (Sporting)
    Difensori: André Almeida (Benfica), Bruno Alves (Fenerbahçe), Fábio Coentrão (Real Madrid), João Pereira (Valencia), Neto (Zenit), Pepe (Real Madrid), Ricardo Costa (Valencia).
    Centrocampisti: João Moutinho (Monaco), Miguel Veloso (Dinamo Kiev), Raul Meireles (Fenerbahçe), Rúben Amorim (Benfica) e William Carvalho (Sporting), Rafa Silva (Braga).
    Attaccanti: Cristiano Ronaldo (Real Madrid), Éder (SC Braga), Hélder Postiga (Lazio), Hugo Almeida (Besiktas), Nani (Manchester United), Varela (Porto) e Vieirinha (Wolfsburg)

    GHANA

    Pass Mondiale decisamente sudato per il Ghana, è stato infatti necessario lo spareggio contro l’Egitto per avere la certezza di entrare a far parte delle trentadue. A pesare sul cammino verso il Brasile la sconfitta subita in Zambia per 1-0. La nazionale ghanese ha sbrigato agevolemente la pratica playoff. Messa in campo con un prudente 4-1-4-1, il punto di forza del Ghana è senza dubbio il centrocampo.

    James Kwesi Appiah è un ex difensore. C.t. del Ghana a più riprese, è stato anche vice allenatore della Nazionale africana prima di assumerne in prima persona  la guida nel 2012. Il suo è un calcio molto attento alla fase difensiva, senza disdegnare ficcanti contropiedi, soluzione decisamente efficace quando si ha in rosa giocatori dalla grande velocità abbinata ad un ottima tecnica di base.

    Fatau Dauda sarà il portiere titolare. In Brasile anche Fatau Dauda e Stephen Adams.

    In difesa Daniel Opare, Rashid Sumaila, Jerry Akaminko e Samuel Inkoom: saranno loro il quartetto arretrato, ma rappresentato una incognita: nessuno possiede una esperienza maturata nel proprio club a livello europeo Per loro il Mondiale sarà un banco di prova.

    A centrocampo poche nazionali possono contare sulle qualità di Kevin Prince Boateng, qualità abbinata ad una grande forza fisica. Jolly di centrocampo possiede una enorme esperienza ai più alti livelli; è capace di giostrare alle spalle di una unica punta, potrà rivelarsi una utile arma tattica per le difese più quotate, sperando che la condizione fisica continui ad accompagnarlo. L’esperienza di Michael Essien può tornare molto utile anche se il centrocampista sta attraversando un momento calante della sua carriera. Sulley Muntari ha attraversato una stagione nel Milan molto altalenante e i continui infortuni non lo aiutano ad essere sempre al top: il C.t. spera di utilizzarlo al pieno delle sue potenzialità. Kwadwo Asamoah è stata un’arma molto importante per la Juventus, la sua velocità sulla fascia sinistra garantiranno grande spinta al Ghana.

    Sarà da osservare molto attentamente  Christian Atsu  che è un giovane attaccante : cresciuto nelle giovanili del Porto, gioca con i lusitani nella stagione  2012-13, mettendosi in luce e meritando le attenzioni del Chelsea. Dai gramdi margini di miglioramento, per lui si prospetta un futuro radioso nel calcio europeo.  Asamoah Gyan sarà l’unico riferimento offensivo; si è già reso protagonista di tre reti nel Mondiale 2010 e, sbagliando il rigore contro l’Uruguay, che avrebbe portato il Ghana alle semifinali.

    Ecco la lista dei convocati del C.t.James Kwesi Appiah:

    Portieri: Adam Kwarasey (Stromsgodset), Fatau Dauda (Orlando Pirates), Stephen Adams (Aduana Stars)

    Difensori: Samuel Inkoom (Platanias), Daniel Opare (Standard Liegi), Harrison Afful (Esperance Tunisi), Jeffrey Schullp (Leicester), John Boye (Rennes), Jonathan Mensah (Evian), Jerry Akaminko (Eskisehirspor), Rashid Sumaila (Mamelodi Sundows)

    Centrocampisti: Michael Essien (Milan), Rabiu Mohammed (Evian), Agyemang Badu (Udinese), Kwadwo Asamoah (Juventus), Sulley Muntari (Milan), Albert Adomah (Middlesbrough), Wakasu Mubarak (Rubin Kazan), Christian Atsu (Vitesse Arnhem), David Accam (Helsingborg), Andre Ayew (Marsiglia), Afriyie Acquah (Parma)

    Attaccanti: Asamoah Gyan (Al Ain), Kevin Prince Boateng (Schalke), Abdul Majeed Waris (Valenciennes), Jordan Ayew (Sochaux)

    USA

    Grazie al proprio ranking, la rincorsa al Mondiale in Brasile della nazionale allenata da Jurgen Klismann è incominciata dal terzo turno dove si è dovuta confrontare in un girone più che abbordabile composto da Giamaica, Guatemala e Antigua e Barbuda che le ha permesso di chiudere in prima posizione con appena tre punti di vantaggio sulla seconda e sulla terza. Primato che è stato raggiunto anche nel quarto turno dove la concorrenza era decisamente più agguerrita con selezioni del calibro di Costa Rica, Honduras, Messico, Panama e Giamaica.

    Dopo gli ottavi di finale raggiunti al Mondiale 2010 gli Usa cercheranno di andare ancora più lontano, magari cercheranno di ripercorrere le gesta della nazionale del 2002 capace di spingersi fino ai quarti di finale, tuttavia le risorse a disposizione del tecnico sembrano più complete nel reparto avanzato e decisamente più carenti in quello arretrato.

    Dopo la precedente esperienza di C.t. alla guida della Germania Jurgen Klismann si appresta a vivere il secondo Mondiale da allenatore. E chissà che sulla panchina americana, il tedesco non riesca a riscattare il mancato successo nel 2010, quando la competizione si disputò in terra teutonica. Dall’altra parte ha già dimostrato di avere le carte in regola per puntare in alto dopo il successo nell’ultima edizione della Gold Cup.

    C’è un escluso di eccellenza, Landon Donovan, campione dei Los Angeles Galaxy, uno dei migliori marcatori della Nazionale. La decisione del C.t. ha lasciato tutti di stucco e il giocatore non ha preso bene l’esclusione.

    In porta ci sarà il portiere dell’Everton Tim Howard. In alternativa Brad Guzan e Nick Rimando.

    In difesa Geoff Cameron difensore dello Stoke City, Matt Besler, Omar Gonzalez e  DaMarcus Beasley dovrebbero esser i quattro che comporranno il pacchetto arretrato.

    A centrocampo farà parte della spedizione brasiliana Michael Bradley il quale ha dimostrato di essere un calciatore fondamentale per gli schemi dell’allenatore tedesco. Jermaine Jones non ha trovato molto spazio nel Besiktas, ma punta al Mondiale per riscattarsi. Attenzione a Mix Diskerud già protagonista della vittoria nella Gold Cup. Atteso alla prova Mondiale Julian Green, centrocampista 18enne del Bayern Monaco.

    In attacco sono attesi due grandi protagonisti e cioè Altidore e Dempsey. Il primo ha trovato continuità e spazio nel Sunderland, dimostrando di essere un centravanti dalla qualità ancora non totalmente espressa. Il secondo, dopo una breve parentesi al Tottenham e al Fulham, è ritornato negli States in forza al Seattle.  Molte aspettative intorno a Aron Johannsson autore nell’AZ Alkmaar di 17 gol in 23 partite disputate.

    Ecco la lista dei convocati del C.t. Jurgen Klismann:

    Portieri: Brad Guzan (Aston Villa/Ing), Tim Howard (Everton/Ing), Nick Rimando (Real Salt Lake)
    Difensori: DaMarcus Beasley (Puebla/Mex), Matt Besler (Sporting Kansas City), John Brooks (Hertha Berlin/Ger), Geoff Cameron (Stoke City/Ing), Timmy Chandler (Nuremberg/Ger), Omar Gonzalez (LA Galaxy), Fabian Johnson (Borussia Monchengladbach/Ger), DeAndre Yedlin (Seattle Sounders FC)
    Centrocampisti: Kyle Beckerman (Real Salt Lake), Alejandro Bedoya (Nantes/Fra), Michael Bradley (Toronto FC), Brad Davis (Houston Dynamo), Mix Diskerud (Rosenborg/Nor), Julian Green (Bayern Munich/Ger), Jermaine Jones (Besiktas/Tur), Graham Zusi (Sporting Kansas City)
    Attaccanti: Jozy Altidore (Sunderland/Ing), Clint Dempsey (Seattle Sounders FC), Aron Johannsson (AZ Alkmaar/Ola), Chris Wondolowski (San Jose Earthquakes)

    Tutti i gironi di Brasile 2014:

    Girone A
    Girone B
    Girone C
    Girone D
    Girone E
    Girone F
    Girone G
    Girone H

  • Repubblica Ceca-Portogallo 0-1, Cristiano Ronaldo manda in semifinale i lusitani

    Repubblica Ceca-Portogallo 0-1, Cristiano Ronaldo manda in semifinale i lusitani

    E’ il Portogallo la prima semifinalista di Euro 2012. La formazione di Paulo Bento piega di misura la Repubblica Ceca e supera meritatamente il turno. Partita a senso unico quella andata in scena a Varsavia con un solo grande protagonista: Cristiano Ronaldo. Il giocatore del Real Madrid ha letteralmente trascinato i suoi e non solo per il gol siglato a 10’ dalla fine ma anche per una grande prestazione che lo ha portato diverse volte vicino al gol, e in più di un caso ci sono voluti i legni per fermarlo. Troppo rinunciataria la Repubblica Ceca che sembrava aver cominciato bene ma che ben presto si è sciolta come un gelato al sole.

    Per i lusitani un traguardo importante, e adesso non resta che attendere l’esito del match di domani sera tra Spagna e Francia per conoscere l’avversario della semifinale. Che non sia una serata tutta rose e fiori per la Repubblica Ceca lo si capisce quando Rosicky deve dare definitivamente forfait. A sorpresa però Bilek non schiera Kolar bensì Darida. Una scelta che non si rivelerà particolarmente felice, anzi. Dall’altra parte nessuna sorpresa, con Bento che schiera l’undici già previsto alla vigilia.

    Il match inizialmente sembra non decollare, nonostante i cechi sembrino più determinati, specie sugli esterni dove Gebre Selassie e Jiracek spingono tanto. Il Portogallo tiene senza subire nulla di particolarmente rilevante e quando il centrocampo dei lusitani gira per i cechi cominciano i dolori. Già Nani è un problema per la formazione di Bilek, figuriamoci Ronaldo che vive una classica serata sì. Passata la mezz’ora infatti CR7 sale in cattedra con una splendida rovesciata di poco a lato, ma è nel recupero che trema la porta di Cech quando il giocatore del Real Madrid aggancia un bel pallone servitogli da Meireles e spalle alla porta stoppa prova la conclusione di prima intenzione: palla che sbatte sul palo.

    Nella ripresa i cechi sono versione “Chi l’ha visto?” ma vengono graziati dal fatto che il Portogallo dimostra i classici problemi, ovvero quelli di concretezza sotto porta. In particolare con Hugo Almeida che di testa manda a lato. Ronaldo è letteralmente incontenibile, tanto che ci pensa ancora una volta il palo a fermarlo dopo una grande conclusione dalla distanza. Quando non ci sono i legni ci pensa Cech a salvare i suoi come su Nani e Moutinho, ma la Repubblica Ceca non ne ha proprio. L’obiettivo degli uomini di Bilek sembra essere quello di portare la gara prima ai supplementari e poi ai rigori ma a spegnere ogni sogno dei cechi ci pensa Ronaldo che a 10’ dalla fine, su cross di Moutinho, anticipa Gebre Selassie e di testa infila Cech. Repubblica Ceca-Portogallo 0-1. La festa è tutta lusitana.

    Cristiano Ronaldo © FABRICE COFFRINI/Getty Images

    Le pagelle di Repubblica Ceca-Portogallo:
    Cech 7: Per due volte è lui, nella ripresa, a tirare fuori le castagne dal fuoco. Ma nulla può sul gol. Bombardato causa una difesa colabrodo.
    Jiracek 6,5: Tra i pochi a metterci tanta buona volontà, sembra un po’ predicare nel deserto.
    Darida 5: Schierato a sorpresa al posto di Rosicky delude ampiamente le aspettative.
    Baros 4,5: Dovrebbe essere il finalizzatore dei cechi, ma a Rui Patricio fa solo il solletico. Impalpabile.

    Pepe 6,5: Se il Portogallo non rischia nulla è anche merito suo. Una volta tanto dunque non viene tirato in ballo per comportamenti antisportivi.
    Moutinho 7: Perfetta la parabola sul gol di Ronaldo, in mezzo al campo regala tanta qualità.
    Meireles 7: Uomo ovunque, quantità e qualità messi assieme. Prestazione eccellente la sua.
    Cristiano Ronaldo 8: Stacco imperioso sul gol, ma la sua gara non è solo questo. Due pali, tante incursioni, spirito di sacrificio quando va a prendersi palla dietro aiutando i propri compagni. Match da incorniciare.

    REPUBBLICA CECA (4-2-3-1): Cech 7; Gebre Selassie 5, Kadlec 5,5, Sivok 5,5, Limbersky 5,5; Plasil 6, Hubschman 6 (41′ st Pekhart sv); Jiracek 6,5, Darida 5 (16′ st Rezek 5), Pilar 5,5; Baros 4,5. In panchina: Lastuvka, Drobny, Suchy, Hubnik, Rajtoral, Necid, Rosicky, Petrzela, Lafata, Kolar. Allenatore: Bilek 5
    PORTOGALLO (4-3-3): Rui Patricio 6; Joao Pereira 6, Pepe 6,5, Bruno Alves 6, Fabio Coentrao 6; Meireles 7 (43′ st Rolando sv), Veloso 6, Moutinho 7; Nani 6 (39′ st Custodio sv), Postiga 5,5 (40′ pt Hugo Almeida 5), Cristiano Ronaldo 8. In panchina.: Eduardo, Beto, Ricardo Costa, Varela, Miguel Lopes, Nelson Oliveira, Quaresma, Ruben Micael, Hugo Viana. Allenatore: Bento 7

    VIDEO REPUBBLICA CECA-PORTOGALLO:
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  • La strana coppia: Andrè Villas Boa e Jürgen Klopp

    La strana coppia: Andrè Villas Boa e Jürgen Klopp

    Sono probabilmente i due allenatori emergenti più in vista del momento, e stanno ottenendo ottimi risultati alla guida di Porto e Borussia Dortmund: si tratta di André Villas Boa e Jürgen Klopp. Entrambi giovani (44 anni per il tedesco, appena 34 per il portoghese), stanno conducendo le rispettive formazioni alla vittoria del campionato. E se per le i lusitani non è una novità, forti dei loro 24 titoli nazionali, si tratta invece di una sorpresa per i tedeschi, che hanno vinto la loro sesta e ultima Bundesliga nella stagione 2001/2002.

    IL NUOVO MOURINHO – Scontatissima l’etichetta di “nuovo Mourinho” per Villas Boa, dato che la storia del tecnico di Oporto ricalca per ampi tratti quella dello “Special One”. Inizia la carriera nel mondo del calcio giovanissimo, a soli 16 anni, come osservatore, ed a 22 è già allenatore delle Isole Vergini. Ma probabilmente la vera svolta arriva nel 2003/2004, quando diventa assistente proprio di Mou, nella sua esperienza al Chelsea, con un rapporto che si protrarrà sino al 2008/2009, quando Villas Boa decide di spiccare il volo e diventare allenatore dell’Académica, squadra portoghese invischiata nella lotta salvezza, e portata all’11° posto finale. Il Porto allora, decide di riprovarci, e consegna la panchina al discepolo di Mourinho. E i risultati non tardano ad arrivare: 19 vittorie e 2 pareggi nelle prime 21 giornate di campionato, miglior attacco e miglior difesa del torneo (appena 7 gol subiti), con 8 punti di vantaggio sul Benfica.

    Villas Boa schiera il suo Porto con un 4-3-3 che ha saputo valorizzare le doti offensive di tutta la rosa, e che mette in risalto le qualità del bomber brasiliano Hulk (all’anagrafe Givanildo Vieira de Souza), pezzo pregiato della squadra e oggetto del desiderio si numerosi club spagnoli, Siviglia e Altletico Madrid su tutti. Altro perno del’undici titolare è Joao Moutinho, centrocampista 23enne sbarcato quest’anno nella città portoghese, diventato ormai titolare inamovibile, grazie alla sue abilità tecniche e alla sua duttilità, visto che oltre ad essere impiegato come centrocampista centrale avanzato, può giocare anche più defilato sul fronte offensivo.

    OUTSIDER – Se tutto sommato il tecnico portoghese “non ha fatto altro” che riportare il Porto ai fasti degli anni passati, si può dire che il lavoro compiuto da Jürgen Klopp a Dortmund ha davvero i crismi dell’impresa. Sbarca sulla panchina dei gialloneri nel 2008, dopo 8 anni al Mainz, squadra che aveva condotto alla sua prima, storica, promozione in Bundesliga.

    Il Borussia, nel recente passato, aveva rischiato prima il fallimento e poi la retrocessione, con il solo fiore all’occhiello della finale, persa, di Coppa di Germania. Ed è proprio da qui che riparte Klopp, vincendo la Supercoppa tedesca ai danni della corazzata Bayern, e concludendo la stagione al 6° posto (miglior piazzamento delle ultime 4 stagioni), e bissa lo stesso risultato nella stagione successiva. La stagione 2010/2011 però, è quella della svolta: il suo Borussia uccide letteralmente il campionato, accumulando, dopo 24 giornate, 12 punti di vantaggio sulla seconda, e ben 16 sul Bayern Monaco campione uscente, divario legittimato anche dalla splendida vittoria ottenuta per 3-1 sul campo dei bavaresi nell’ultima giornata di campionato.

    Le fortune del Borussia di Klopp si basano sulla prolificità dei suoi centrocampisti, che contribuiscono non poco alla fase realizzativa della squadra. I vari Şahin, Großkreutz, Götze e il nipponico Kagawa, hanno segnato insieme 24 reti, poco meno della metà delle reti complessive messe a segno in campionato. Il resto lo fa Barrios, centravanti paraguaiano, che può vantare uno score personale di 11 gol in 21 partite. Dopo i Mondiali, il 26enne attaccante giallo-nero era stato accostato a numerosi clubs, tra cui il Milan, ma è rimasto un altro anno in Germania, e i risultati gli stanno dando ragione.

    Insomma si tratta di due formazioni giovani, che praticano un bel calcio e che sono guidate da due tecnici diversi tra loro, ma che stanno dimostrando di avere capacità per ambire alla guida di grandi squadre. E chissà se nella prossima stagione, la vetrina della Champions, non li consacrerà definitivamente.

  • Calciomercato: gli affari conclusi del 5 luglio

    Il colpo di giornata lo mette a segno il Brescia che riesce a soffiare al Torino Matteo Sereni affidandogli la porta per il ritorno in A. Il portiere ha firmato un contratto biennale con opzione per la terza stagione.

    Torna in Italia Rubens Olivera, il fantasista in scadenza di contratto con il Penarol riparte da Lecce. Per l’ex di Juve, Samp e Genoa un triennale.

    L’Atalanta ufficializza Giorgio Frezzolini e Francesco Ruopolo. Il portiere trentaquattrenne sarà chiamato a far da chioccia a Consigli. Chance in serie A per il ventisettenne attaccante di scuola Parma.

    L’Udinese continua nella sua politica di talent scout mettendo sotto contratto l’attaccante ceco Matej Vydra, proveniente dal Banik Ostrava, club nel quale il giocatore è cresciuto. Vydra, nato a Olomouc il 1° maggio 1992, ha già sostenuto con successo le visite mediche.

    Per il calcio estero colpo del Porto che acquista dallo Sporting Lisbona il centrocampista Joao Moutinho per 11 milioni di euro.