Tag: Jeremy Menez

  • Menez, le prima spina per Montella

    Menez, le prima spina per Montella

    Il suo arrivo in giallorosso ha riportato coesione nel gruppo e risultati ma nell’organico giallorosso c’è chi non è contento della “cura” Montella. Proprio ieri, mentre Francesco Totti segnava le reti 200 e 201 al Franchi salvando la Roma da una sconfitta certa sulla pagine dell’Equipe comparivano delle dichiarazioni (di guerra) dai Geremy Menez.

    Il francese avrebbe confessato di voler andare via a fine stagione deluso dal comportamento dell’aereoplanino accusato di raccontar bugie “Quando ci confrontiamo, mi dice altre cose e quindi io non so niente del suo stato d’animo. Abbiamo avuto l’occasione di parlare solo vagamente. Le sue parole non erano sincere e non corrispondevano alla realtà. Mi ha detto che ci sono cose che non posso fare perché non possiamo giocare con tre punte. All’inizio della stagione ho giocato come trequartista, poi a destra e ho sempre partecipato alla fase difensiva. Avrei preferito maggiore franchezza”, lo sfogo continua Non escludo di poter chiudere con questa società a fine stagione. Non sono bloccato da nessuna parte, sono tre anni che sto alla Roma, la gente mi conosce e sa come gioco. Per dirla tutta ho bisogno di sentire fiducia e di sentirmi importante. Se questo dovesse venire meno, non me la sento di escludere nulla. Da quando sono in giallorosso i tifosi sono sempre stati formidabili con me. Ma sono stato deluso da alcune cose e da alcune persone. Eccetto qualcuno, non sono stato aiutato da tutti all’interno del club”

    Piccata la reazione di Montali “Se questa intervista corrisponde al vero prenderemo provvedimenti, a partire dalla multa – ha detto il dirigente alla ‘Gazzetta dello Sport’ – In ogni caso il suo futuro lo decidiamo noi perchè è sotto contratto. E poi dico a Menez di prendere esempio da Borriello che, pur essendo attualmente in panchina, si sente parte integrante della squadra”

    Su Menez pare ci sia il forte interesse delle nobili della Premier League con Manchester United in leggero vantaggio su Arsenal, Chelsea e City.

  • Pagellone Genoa – Roma 4-3. “Pippo” Paloschi

    Pagellone Genoa – Roma 4-3. “Pippo” Paloschi

    Pagelle Roma

    Julio Sergio 7 Nonostante i 4 subiti non ha evidenti colpe in nessuno e anzi se non fosse per lui il passivo sarebbe stato sicuramente peggiore, soprattutto nel primo tempo e a inizio ripresa quando inizia la sfida con Floro Flores negandogli ogni possibilità di segnare.

    Totti 6,5 Se la Roma avesse vinto la partita il voto sarebbe stato diverso. Se il capitano sul 3 a 3 avesse segnato nell’occasione a porta vuota invece di calciare su Criscito forse staremmo parlando di tutt’altra partita. Ma con i se non si vincono le partite. Un primo tempo splendido con due assist prima su calcio d’angolo e poi su punizione rispettivamente per Mexes e Burdisso. Arriva anche il gol a inizio ripresa. Poi naufraga insieme al resto della squadra. Da capitano abbandona la nave per ultimo.

    Borriello 6,5 Buona anche la sua prestazione. Prende botte guadagna punizioni e fa ammonire mezza difesa del Genoa, riuscendo a servire anche un assist decisivo per il capitano sul gol del 3 a 0.

    Menez 6,5 Assolutamente positiva anche la sua prestazione. Entrato nel finale di partita fa quello che gli chiede Ranieri spaccando in due la difesa genoana. Splendida l’accelerazione con la quale scarta mezza difesa rossoblu e serve all’altezza del dischetto Francesco Totti. Dubbi sul perché non abbia giocato titolare

    Loria 4,5 Pessimo l’ingresso in campo del difensore nel finale. Dovrebbe fornire copertura invece è inguardabile  quando dal cross di Rafinha con la palla che rimbalza in area, permette senza difficoltà il colpo di testa a Palacio per il pareggio genoano.

    Pagelle Genoa

    Criscito 7 Devastante. Gioca una partita sontuosa alternando chiusure perfette a ripartenze con un’eleganza da grande campione. Galliani l’aveva cercato con forza, ora sappiamo il perché. Duttile versatile e assolutamente indispensabile per Ballardini oggi ha mostrato a tutti come la Nazionale ha un altro elemento da inserire nel progetto Prandelli. Merita di giocare in una big!

    Rafinha 7 Galvanizzato dal gol nel derby della Lanterna corre come un forsennato, e serve palloni in area con una facilità devastante. Forse è questo il vero Rafinha, il terzino sulle cui tracce nemmeno un anno fa c’erano gli occhi di mezz’Europa. Preziosi se lo tenga stretto.

    Paloschi 7,5 Chi non t’aspetti. Rientra tocca due palloni e segna una doppietta pesantissima regalando 3 punti e emozioni a non finire ai tifosi rossoblu. Super Pippo Inzaghi c’aveva avvertito lui è il mio degno erede aveva detto. Golden Boy!

    Palacio 8 Oggi ha fatto il bello e cattivo tempo in campo con una doppietta e l’assist vincente per Paloschi non poteva chiedere di meglio. La prima rete è l’immagine del rapace d’area che approfitta in un secondo dell’indecisione del portiere giallorosso. Nel secondo gol riesce a imprimere una traiettoria velenosissima al pallone scavalcando Julio Sergio e indirizzando il pallone all’angolino. Poi per non peccare di egoismo davanti al portiere si ricorda di Paloschi e chiude la partita con una prestazione fantastica. Idolo delle Folle!

    Floro Flores 6,5 Fosse rimasto in campo altri 10 minuti ci sarebbe stata gloria anche per lui. Esce sostituito da Ballardini e raggiunto dai microfoni a bordo campo gli scappa un “ ma questo proprio oggi doveva parare tutto?” rivolto a Julio Sergio che praticamente gli ha parato ogni tiro negandogli la soddisfazione del gol. Comunque è un gladiatore e si batte e lavora per la squadra per  tutta la partita riuscendo a servire anche un bell’assist per il primo gol di Paloschi appena entrato in campo.

    ROMA (4-4-2): Julio Sergio 7, N.Burdisso 5,5, Castellini 5, Mexes 5,5, Riise 5 ; Greco 5, Brighi 5, Simplicio 5,5 (19’ Menez 6,5), Perrotta s.v. (8’ Taddei 5,5); Totti 6,5, Borriello 6,5 (26’ Loria 4,5).

    GENOA (4-4-2): Eduardo 5,5; Mesto 6 , Kaladze 5,5, Dainelli 5, Criscito7; Rafinha 7, Kucka 6,5, Milanetto 6( 16’ Veloso 6,5), Rossi 5,5(19’ Paloschi 7,5); Floro Flores 6,5(Moretti 37’), Palacio 8.

  • La Roma crolla sotto i colpi dello Shakhtar

    La Roma crolla sotto i colpi dello Shakhtar

    La Roma perde 3 a 2 all’Olimpico contro Shakhtar e adesso la qualificazione è seriamente a rischio. Dopo la crisi di risultati con il pari di Brescia e le sconfitte contro l’Inter e il Napoli che avevano ridimensionato i sogni scudetto in casa Roma, arriva la batosta anche in Europa, con una sconfitta che rende davvero difficile la trasferta per il ritorno degli ottavi.

    A parte il risultato non sono mancati gol e spettacolo all’Olimpico per una partita che davvero non ha smesso mai di regalare emozioni.

    La Roma di Ranieri gioca un bellissimo calcio per gran parte del primo tempo, rendendosi padrona del campo.

    Gran parte del gioco passa per i piedi del capitano, anche se sia Vucinic che Menez riescono con giocate improvvise a mettere in crisi la difesa della squadra ucraina. La Roma fa fatica però a entrare in area, provando troppo spesso gli inserimenti per vie centrali, mentre lo Shakhtar si difende con molti uomini dietro la linea della palla.

    Al 27’ dopo aver sfiorato pochi minuti prima il gol Burdisso da calcio d’angolo, arriva la rete del vantaggio giallorosso grazie a Perrotta. De Rossi mette giù in area un pallone difficile, scarica su Taddei, cross morbido a scavalcare il portiere e Perrotta schiaccia di testa sul difensore dello Shakhtar Rat con deviazione vincente per i giallorossi. La gioia del gol non dura nemmeno un minuto, perché sull’azione offensiva seguente della squadra di Lucescu la Roma subisce il pareggio con un tiro da fuori area di Jadson deviato da De Rossi. Deviazione decisiva che beffa il portiere giallorosso Doni.

    Una partita che poteva sembrar facile sulla carta si rivela tutt’altro, quando al 35’ Costa si libera al limite dell’area e calcia a giro sul palo opposto realizzando un gol bellissimo. Ancora Shakhtar al 41’ quando Riise perde palla con un errore sulla fascia regalando il pallone a Costa che serve in area il compagno Luis Adriano libero da marcature e realizza il gol che porta gli ucraini sul 3 a 1. Una tripletta tutta brasiliana che manda la Roma negli spogliatoi con il morale ai minimi storici e uno stadio intero che fischia i suoi eroi e gli incita a tirare fuori gli attributi. Nella ripresa la musica non cambia la Roma subisce tanto, troppo, anzi rischia l’imbarcata e il possibile 4 a 1, esponendosi molto e lasciando tantissimo spazio alle ripartenze degli ucraini. La Roma ci crede e nel giro di pochi minuti con Menez al 60’ riesce ad accorciare le distanze. Il francese praticamente si inventa un gol bellissimo. Tiene testa e resiste alla trattenuta di Jadson poi dal limite dell’area calcia di piatto all’incrocio dei pali facendo esplodere l’Olimpico! La Roma ci crede e fino alla fine va più volte vicino al gol sia con Borriello entrato al posto di Vucinic sia con Totti, ma senza fortuna. Senza però  dimenticare  i rischi corsi e le numerose occasioni sventate da Doni o sbagliate dagli uomini di Lucescu. Nel finale la Roma alza bandiera bianca accusando anche le ammonizioni di Cassetti e Menez entrambi diffidati, che, automaticamente salteranno la sfida di ritorno.

    In conclusione è stata una partita che ha sicuramente divertito gli spettatori, mostrando un calcio spettacolare ma sicuramente  evidenziando dei limiti con delle squadre organizzate male a livello difensivo, dove non c’è stata tregua per le difese: o attaccava lo Shakhtar o attaccava la Roma non ci sono state fasi intermedie o di gioco statico. Tantissime le occasioni per parte a dimostrazione di come gli avvertimenti di Ranieri non siano stati proprio ascoltati da tutti. La Roma perde in casa una partita chiave. Il ritorno adesso è assolutamente in salita per i giallorossi che dovranno segnare almeno 2 gol e non subirne nessuno per passare il turno.

  • Totti, Perrotta, Menez tre squilli. La Roma c’è

    Totti, Perrotta, Menez tre squilli. La Roma c’è

    Non può nulla il Cagliari contro questa Roma a tratti bella ma sopratutto cinica e retta da un Mexes in versione The Wall. Per Ranieri finalmente una domenica tranquilla senza nessun mugugno e tre punti che proiettano i giallorossi al secondo posto in attesa di Napoli e Lazio. Al di là della classifica la Roma inizia a recuperare i suoi uomini principe con Totti finalmente nel vivo dell’azione, De Rossi onnipresente e Mexes capace di reggere l’urto di un buon attacco come quello sardo.

    L’undici di Donadoni non ha demeritato anche se il passivo potrebbe far intendere altro e sopratutto all’inizio dei due tempi ha premuto sull’acceleratore costringendo la Roma in difesa e Julio Sergio a qaulche intervento importante. La partita si è sbloccato su calcio di rigore e si è chiuso su un errore macroscopico di Agazzi, poi solo ne finale arriva il sigillo di Menez su assist di Vucinic. La Roma si candida prepotentemente per lo scudetto.

  • Roma missione compiuta, è 1-1 con il Cluj

    Roma missione compiuta, è 1-1 con il Cluj

    La Roma completa la missione qualificazione, pareggiando in Romania 1-1 contro un modesto ma volenteroso Cluj, a Borriello nel primo tempo, risponde nel finale di match Traorè.

    Ranieri deve fare a meno del portiere titolare, infatti Julio Sergio deve dare forfait a causa di un risentimento muscolare con Lobont pronto a sostituirlo. Al 13’ minuto prima azione Cluj con Kone che salta il suo diretto avversario e calcio dal limite con Lobont che respinge sicuro, un minuto dopo è la Roma pericolossima con Menez che buca la difesa avversaria ma viene steso in area con l’ arbitro che inspiegabilmente non concede il calcio di rigore. Al 21’ gioia Roma, gran palla di Simplicio per Borriello che davanti alla porta mette in rete con il suo piede preferito, il sinistro. La Roma sembra controllare bene il match ma il Cluj ha l’ occasionissima al 41’, proprio con l’ italiano De Zerbi che riesce a controllare in maniera dubbia la palla (forse mano) e da distanza ravvicinata, si fa respingere il pallone da un super Lobont. Si chiude così la prima frazione, con la squadra di Ranieri meritatamente in vantaggio.

    Ranieri manda in campo nella ripresa Greco al posto del diffidato Menez, ed al 7’ si vede Burdisso in versione attaccante, l’ argentino servito da Castellini, mette la palla sotto la traversa ma l’ urlo del gol si blocca grazie all’ intervento miracoloso di Stancioiu. Il copione è identico a quello del primo tempo, la Roma fa valere il suo maggiore tasso tecnico e con Totti al 25’, sfiora il raddoppio con un diagonale di sinistro di poco fuori. Comunque il Cluj onora la Champions e si rende pericoloso soprattutto con Traorè, che spreca molte palle gol, ma quella giusta arriva al minuto 43 che consente alla squadra rumena di raggiungere un pareggio d’ onore e alla Roma di superare comunque il turno ed approdare agli ottavi.

  • Juve e Roma non si fanno male. Totti risponde a Iaquinta

    Juve e Roma non si fanno male. Totti risponde a Iaquinta

    Finisce 1-1 all’Olimpico l’anticipo serale tra Juventus e Roma in uno dei tre big match che offre in questo weekend la scoppiettante 12esima giornata di Serie A. Bianconeri e giallorossi, che domani assisteranno comodamente in poltrona al derby della Madonnina tra Inter e Milan, si dividono la posta in palio rimandando al prossimo impegno l’appuntamento con la vittoria. Forse non era questa la serata adatta per pensare ad un’eventuale aggancio al vertice della classifica, considerato che entrambe le squadre godono di una buona salute, ma ci si aspettava, sia da una parte che dall’altra, un pizzico di incisività in più per tentare il colpaccio. Le reti, tutte nel primo tempo, portano le firme di Iaquinta e Totti.

    Era la partita dei due ex Del Neri e Ranieri, quest’ultimo più avvelenato nei confronti della Vecchia Signora per l’esonero subito a sole due giornate dalla fine del campionato stagione 2008-2009. Ma era soprattutto la partita che vedeva lo scontro tra le due bandiere, nonchè capitani, dei rispettivi club, Totti e Del Piero. Confronto mancato perchè Del Neri preferisce Iaquinta a Pinturicchio che parte inizialmente dalla panchina mentre il Pupone va ad affiancare regolarmente in attacco Menez e Vucinic.
    La Juve, alle prese con l’infermeria piena ma che piano piano va svuotandosi (recuperati Amauri e Traorè), si presenta nuovamente con Grosso sulla corsia sinistra di difesa e con Sorensen nel’inedita posizione di terzino destro, buona nonostante tutto la prova del giovane centrale difensivo.

    La Juve parte forte e già dopo una manciata di minuti ha l’occasione per passare in vantaggio: Quagliarella lancia Iaquinta che a tu per tu con Julio Sergio si allarga troppo sparando addosso al portiere giallorosso. La Roma si riorganizza e risponde con una conclusione a giro di Menez che Storari manda in angolo. La squadra di Ranieri conduce la gara e palleggia bene a centrocampo mentre la Juve assume lo stesso atteggiamento attendista sfoggiato contro il Milan lasciando l’iniziativa all’avversario per poi colpirlo in contropiede, sistema con il quale Del Neri stese all’Olimpico i giallorossi per 2-1 nella passata stagione quando guidava la Samp e che in quella occasione costò lo scudetto alla Roma.
    Al 24′ altra occasione gol per i bianconeri: su un cross di Aquilani, romano doc che stasera affrontava i suoi ex compagni, prima Quagliarella non riesce a dare il giusto impatto con la sfera e poi Iaquinta manca incredibilmente l’appuntamento con il gol da due passi con la palla che gli sfila davanti. La Juve riparte velocissima in contropiede e alla mezz’ora su un altro traversone, questa volta di Pepe, è Julio Sergio a togliere letteralmente la sfera dalla testa di Iaquinta che altrimenti sarebbe andato a colpo sicuro. E’ il preludio al gol che arriva 5 minuti più tardi con una deliziosa giocata di Aquilani, sempre più indispensabile per il centrocampo juventino, che prima beffa con tunnel Greco e poi con un cross ben calibrato pesca alla perfezione Iaquinta che in girata volante trafigge Julio Sergio.
    La Roma però non subisce il colpo e continua a spingere soprattutto con Menez, il migliore dei suoi stasera. Il pari giunge nell’unico minuto di recupero del primo tempo decretato da Rizzoli per un fallo di mani di Pepe in area di rigore su una punizione calciata da Totti; è lo stesso capitano poi che va a trasformare il penalty procurato tra le proteste, inutili, dei bianconeri. Pochi secondi prima la Roma aveva reclamato un altro rigore per atterramento di Chiellini ai danni di Mexes, rigore che sembra starci.

    Nel secondo tempo, che vede l’esordio di Traorè subentrato all’acciaccato Grosso, i capitolini mostrano una maggiore grinta agonistica e aumentano la loro aggressività nell’aggredire il portare di palla bianconero, risultato che produce l’effetto sperato, quello di continuare a non far giocare la Juve così Del Neri corre ai ripari inserendo Del Piero a 35 minuti dal termine al posto di Iaquinta. La sfida a distanza con Totti dura però poco più di un quarto d’ora perchè Ranieri decide di richiamare il capitano giallorosso in panchina per giocarsi la carta Borriello aumentando il peso offensivo in un attacco che stasera è stato poco incisivo negli ultimi 20 metri.
    Le occasioni più ghiotte però capitano ancora alla Juve prima con Aquilani che, ben servito dal “rimorchio” di Felipe Melo, vede Burdisso immolarsi sulla traiettoria altrimenti piazzata nell’angolino basso e poi con Quagliarella che sforna una delle sue pregevoli conclusioni balistiche dalla lunga distanza ma che trova pronto Julio Sergio. Non succede più nulla, gli ospiti tengono saldamente in mano il pallino del gioco ma non producono pericoli verso la porta difesa da Storari.

    In classifica la Juve agguanta l’Inter a quota 20 mentre la Roma segue ad una sola lunghezza ma domani il derby di Milano e la sfida importante tra Lazio e Napoli può rimescolare le carte.

    Il tabellino
    JUVENTUS – ROMA 1-1
    35′ Iaquinta (J), 49′ pt rig Totti (R)
    JUVENTUS (4-4-2): Storari; Sorensen, Bonucci, Chiellini, Grosso (46′ Traoré); Pepe, Felipe Melo, Aquilani, Marchisio (76′ Amauri); Quagliarella, Iaquinta (54′ Del Piero).
    Panchina: Costantino, Salihamidzic, Sissoko, Lanzafame.
    Allenatore: Del Neri.
    ROMA (4-4-2): Julio Sergio; Cassetti (46′ Rosi), Méxes, N. Burdisso, Riise; Greco (75′ Brighi), De Rossi, Simplicio, Menez; Totti (68′ Borriello), Vucinic.
    A disposizione: Lobont, Perrotta, Baptista, Adriano.
    Allenatore: Ranieri.
    Arbitro: Rizzoli
    Ammoniti: Menez (R), Pepe (J), Greco (R), Burdisso (R)

    LE PAGELLE

  • Roma di forza, 3-2 al Basilea. Si sblocca Totti

    Roma di forza, 3-2 al Basilea. Si sblocca Totti

    Ora Ranieri potrà concentrarsi sul derby di domenica. La Roma esce vittoriosa dal Saint Jakob Park di Basilea battendo i padroni di casa per 3-2 e vincendo una gara fondamentale in ottica qualificazione con una grande prova di forza che le consente di rilanciarsi al secondo posto in classifica del Gruppo E. A segno Menez, capitan Totti, su rigore, e il giovane Greco per i giallorossi, di Frei e Shaqiri le reti per gli svizzeri.

    Missione compiuta per l’undici di Ranieri che colpisce il Basilea con Menez già al 16′ per poi trovare il raddoppio 10 minuti più tardi grazie ad un penalty di Francesco Totti per atterramento di Riise in area di rigore. Primo gol stagionale per il capitano giallorosso dopo tante prestazioni opache. Un uno-due fulminante che taglia le gambe agli svizzeri, incapaci fino alla fine del primo tempo di procurare pericoli verso la porta difesa da Julio Sergio.

    Nella ripresa la partita cambia volto, il Basilea si getta all’attacco e chiude nella propria metà campo una Roma rimasta con la testa negli spogliatoi. Dopo vari tentativi i padroni di casa accorciano le distanze con Frei che sfrutta un’uscita a vuoto di Julio Sergio per depositare la sfera in rete di testa.
    Allora il cambio per Ranieri è d’obbligo con Borriello che fa il suo ingresso in campo al posto di Vucinic e Greco che sostituisce Menez. Ed è proprio quest’ultimo a confezionale il 3-1 in favore della Roma che chiude il match ma solo apparentamente perchè il Basilea non demorde e trova la rete del 3-2 con Shaqiri ben appostato in area. Il risultato però non cambierà più con gli elvetici che nel finale chiudono anche in 10 uomini per l’espulsione di Stocker e la Roma che al triplice fischio può festeggiare i 3 punti conquistati che la proiettano al secondo posto in classifica e che alza il morale della truppa di Ranieri in vista del derby contro la Lazio, capolista in Serie A, di domenica prossima.

    Il tabellino
    BASILEA – ROMA 2-3
    16′ Menez (R), 25′ rig Totti (R), 69′ Frei (B), 76′ Greco (R), 83′ Shaqiri (B)
    BASILEA (4-4-2): Costanzo; Inkoom, Abraham, Ferati, Safari; Shaqiri, Yapi Yapo, Huggel, Stocker; Frei, Streller.
    Panchina: Sommer, Atan, Zanni, Chipperfield, Cabral, Almerares, Tembo.
    Allenatore: Fink.
    ROMA (4-2-3-1): Julio Sergio; Cassetti, Juan, N. Burdisso (80′ G. Burdisso), Riise; De Rossi, Simplicio; Menez (74′ Greco), Perrotta, Vucinic (70′ Borriello); Totti.
    Panchina: Lobont, Cicinho, Castellini, Okaka.
    Allenatore: Ranieri.
    Arbitro: Kuipers (OLA)
    Ammoniti: Stocker (B), Streller (B), Cassetti (R), Perrotta (R).
    Espulsi: Stocker

  • Suicidio Roma, rimonta Bologna con Di Vaio da 2-0 a 2-2.

    Suicidio Roma, rimonta Bologna con Di Vaio da 2-0 a 2-2.

    Continuano i problemi psicologici per la Roma di Claudio Ranieri che, all’ Olimpico di fa rimontare il doppio vantaggio da un fantastico Marco Di Vaio, autore di una doppietta.

    Dopo la conferenza stampa a dir poco scoppiettante di mister Ranieri, la Roma scende in campo nel primo tempo carica e convinta dei propri mezzi che conduce una prima frazione di gioco, praticamente a senso unico. Il gol arriva dopo 7 minuti: Mexes lancia lunghissimo dalla sua zona, Borriello scatta sul filo del fuorigioco, aggancia splendidamente in corsa, fa ancora un passo e scaglia un sinistro imprendibile per Viviano. E sul primo gol da centravanti giallorosso la Roma produce ulteriori pericoli per Viviano con totti che al 9′ colpisce la traversa con un destro da 25 metri e Juan su calcio d’ angolo.

    Nel secondo tempo si vede subito un Bologna più aggressivo ed efficace pericoloso nei primi 10 minuti  con Di Vaio e Perez. Esce De Rossi per una contusione alla coscia sinistra, al suo posto entra Brighi. Al 14′ la Roma trova il raddoppio che le era sfuggito nel primo tempo: l’azione parte da una punizione di Totti, Borriello tocca di testa in area, Rubin per anticipare il nuovo entrato devia alle spalle di Viviano. Ancora pericolo con il palo di G. Burdisso e dopo il black out. Entra in scena Di Vaio che impegna due volte al 21′ e 22′ il portiere giallorosso Julio Sergio, che però si deve arrendere subito dopo, capitolando a causa di un fantastico sinistro incrociato di Di Vaio. A questo punto malesani ci crede ed inserisce, Meggiorini, al posto di Siligardi. E un attimo dopo gli emiliani dimezzano lo svantaggio: al 32′ Di Vaio supera Rosi e anche Julio Sergio, con un sinistro angolato. Ma ancora non è finita: al 33′ Julio Sergio anticipa Di Vaio dopo un affondo di Meggiorini, ma nulla può fare al 45′: cross basso di Meggiorini, Di Vaio appoggia in rete di destro il pallone del 2-2 finale.

    Sicuramente non dei passi avanti della squadra giallorossa, incapace di gestire il doppio vantaggio, prerogativa questa delle grandi squadre e, soprattutto, libere mentalmente cosa che la Roma in questo momento, non è.

    ROMA-BOLOGNA 2-2 (1-0)

    MARCATORI: nel pt 7′ Borriello (R); nel st 14′ Rubin (B, autogol), 32′ e
    45′ Di Vaio (B)

    ROMA (4-2-3-1): Julio Sergio; Rosi, Mexes, Juan, Cassetti (32′ pt G. Burdisso); Pizarro, De Rossi (8′ st Brighi); Perrotta, Menez (23′ st Simplicio), Borriello; Totti. (Lobont, Cicinho, Adriano, Vucinic). All.: Ranieri.

    BOLOGNA (4-1-4-1): Viviano; Garics, Portanova, Britos, Rubin; Radovanovic (16′ st Casarini); Siligardi (31′ st Meggiorini), Perez, Mudingayi, Paponi (45′ pt Gimenez); Di Vaio. (Lupatelli, Della Rocca, Esposito, Moras. All.: Malesani.
    Ammoniti: Rubin, Mudingayi, Perez e Perrotta.

  • Francia: Blanc scongela Mexes

    Francia: Blanc scongela Mexes

    L’avventura di Laurent Blanc sulla panchina della Francia parte dalla convocazione degli epurati di Domenech. Per l’amichevole contro la Norvegia in programma l’11 agosto l’ex tecnico del Bordeaux ha deciso di dar un opportunità al giallorosso Mexes stranamente fuori dal giro dei Blue durante la vecchia gestione.

    Avranno un chance anche Benzema, Nasri, Ben Arfa e Diarra. Tra i volti nuovi c’è la definitiva consacrazione dell’altro romanista Menez, del quasi milanista Cissokho e del girondino Tremoulinas

    Di seguito l’elenco dei convocati:
    Portieri: Nicolas Douchez (Rennes), Stephane Ruffier (Monaco).

    Difensori: Aly Cissokho (Lione), Mathieu Debuchy (Lille), Rod Fanni (Rennes), Philippe Mexes (Roma), Adil Rami (Lille), Mamadou Sakho (Paris Saint Germain), Benoit Tremoulinas (Bordeaux).

    Centrocampisti: Yohan Cabaye (Lille), Lassana Diarra (Real Madrid), Blaise Matuidi (Saint-Etienne), Yann Mvila (Rennes), Samir Nasri (Arsenal), Charles Nzogbia (Wigan), Moussa Sissoko (Tolosa).

    Attaccanti: Hatem Ben Arfa (Marsiglia), Karim Benzema (Real Madrid), Jimmy Briand (Lione), Guillaume Hoarau (Paris Saint Germain), Jeremy Menez (Roma), Loic Remy (Nizza).

  • Le pagelle Roma – Sampdoria 1-2

    Menez: 7 Il ragazzo ha stoffa, è il miglior in campo nella Roma. Sta attraversando un buon stato di forma e le sue accelerazioni fanno male.

    Pazzini: 7,5
    E’ ancora decisivo. Il sogno Champions passa dai suoi acuti

    Cassano: 6,5 Soffre l’Olimpico e i suoi fischi ma quando ha la palla nei piedi è sempre un potenziale pericolo.

    Totti: 6,5 Un gol e tanta qualità nel primo tempo cala alla distanza.

    Storari: 7,5
    Siamo sicuri che il Milan debba trovare un portiere? Dimostra ancora una volta di esser sicuro e affidabile anche sotto pressione.

    Burdisso: 6,5 Ennesima prestazione maiuscola dell’ex interista, è leader della difesa giallorossa.

    TABELLINO
    Roma-Sampdoria 1-2


    Roma (4-2-3-1):
    Julio Sergio 6; Cassetti 6(29′ st Taddei 5,5), Burdisso 6,5, Juan 6, Riise 6; Pizarro 6,5, De Rossi 6; Menez 7, Perrotta 6 (22′ st Toni 6), Vucinic 5,5; Totti 6,5. A disp.: Lobont, Mexes, Tonetto, Brighi, Baptista. All.: Ranieri.
    Sampdoria (4-4-2): Storari 7,5; Zauri 5,5, Gastaldello 6, Lucchini 6,5, Ziegler 6; Semioli 6,5, Poli 6 (1′ st Tissone 6,5), Palombo 7, Guberti 5(1′ st Mannini 6,5); Cassano 6,5(36′ st Testardi sv), Pazzini 7,7. A disp.: Guardalben, Cacciatore, Rossi, Padalino. All.: Del Neri
    Arbitro: Damato di Barletta
    Marcatori: 14′ pt Totti (R), 7′ e 40′ st Pazzini (S)
    Ammonito: Ziegler (S)