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  • NBA, Belinelli batte Lin e i Knicks. James trascina Miami a Cleveland

    NBA, Belinelli batte Lin e i Knicks. James trascina Miami a Cleveland

    11 le partite disputate nella notte NBA: si interrompe la striscia positiva dei New York Knicks ed il momento magico di Jeremy Lin al cospetto dei New Orleans Hornets di Marco Belinelli, autore di 17 punti. Un super LeBron James trascina al successo i Miami Heat contro la sua ex squadra, i Cleveland Cavaliers. Bene anche i Lakers grazie ad un monumentale Kobe Bryant da 36 punti che stende Phoenix. Thunder in scioltezza sui Warriors, Minnesota batte Houston, Dallas espugna Philadelphia. Senza Bargnani e Gallinari Toronto e Denver perdono contro Charlotte e Memphis. Tutto facile per Utah che si impone su Washington, nella sfida tra povere Detroit supera Sacramento.

    Gli Orlando Magic dopo un primo quarto orribile hanno la meglio sui Bucks sempre più in caduta libera. Sontuosa doppia doppia per Howard (26 punti e 20 rimbalzi), Anderson conferma il buon momento di forma contribuendo con 23 punti.

    Reduci da 16 sconfitte di fila i Bobcats sbancano Toronto e regalano una piccola gioia al proprietario Michael Jordan nel giorno del suo 49esimo compleanno. Il migliore di Charlotte è Williams con 22 punti mentre per i canadesi ci sono 24 punti di DeRozan.

    Nella sfida tra 2 delle peggiori squadre della Lega i Pistons superano i Kings. Rodney Stuckey sforna una prova da 36 punti e a Sacramento non basta un grande Cousins autore di 26 punti e 15 rimbalzi.

    Marco Belinelli, New Orleans Hornets | © Chris Trotman/Getty Images

    LeBron James ritorna a Cleveland da grande ex e distrugge i Cleveland Cavaliers con una performance da 28 punti, 5 rimbalzi e 5 assist. Per i padroni di casa ci sono i 17 punti della prima scelta assoluta all’ultimo Draft Kyrie Irving.

    I campioni in carica dei Mavericks espugnano il difficile parquet dei Sixers grazie ad un Dirk Nowitzki ritornato a pieni giri: per il tedesco 28 punti e 12 rimbalzi mentre a Philadelphia non serve a molto il solito grande contributo della panchina capace di segnare 46 punti sui 75 totali di squadra con soli 4 uomini (per Vucevic 16 punti).

    Marco Belinelli segna 17 punti al Madison Square Garden e contribuisce in modo decisivo alla vittoria dei suoi Hornets contro i New York Knicks di Jeremy Lin che interrompono la striscia positiva di 7 gare. Per il playmaker di origini taiwanesi 26 punti (gli stessi del compagno Stoudemire) ma anche 9 palle perse, per New Orleans oltre alla guardi Azzurra brilla Trevor Ariza con 25 punti totali.

    Bellissima partita a Memphis ma alla fine il risultato è amaro per i Nuggets: i Grizzlies dominano nella prima parte di gara con un distacco quasi abissale, ma vengono raggiunti da Denver negli ultimi minuti di gioco. A decidere la sfida ci pensa un tap-in di Cunningham a 2 decimi di secondo dal termine del match su tiro sbagliato di Rudy Gay che comunque è il top scorer dei suoi con 20 punti. Agli ospiti non bastano i 26 punti di Corey Brewer, sostituto di Danilo Gallinari.

    Minnesota vince per la terza volta in stagione contro i Rockets (la seconda a Houston) regalando un’altra piccola vendetta a coach Adelman, mandato via dalla panchina texana alla fine dello scorso campionato. Mattatori del match Love (33 punti e 17 rimbalzi), Pekovic (30 punti e 12 rimbalzi) e Rubio (18 punti e 9 assist). Ai padroni di casa non bastano 5 giocatori in doppia cifra.

    Vittoria facile per i Thunder contro i Warriors: 25 punti di Harden e 23 di Durant condannano Golden State che ha in Lee il top scorer (23 punti). Non ride nessuna delle 2 squadre però, probabili infortuni seri a Westbrook di Oklahoma City (caviglia) e Monta Ellis dei Warriors (ginocchio).

    Anche Utah non trova problemi contro i disastrati Wizards: i Jazz si impongono con i 34 punti e 12 rimbalzi di Al Jefferson. Tra le fila di Washington si salvano Wall (24 punti) e Crawford (21).

    36 punti di un super Kobe Bryant guidano al successo i Lakers contro i Suns. Per gli ospiti bene Gortat (21 punti e 16 rimbalzi) e Nash (11 punti e 17 assist).

    Risultati NBA 17 febbraio 2012

    Toronto Raptors-Charlotte Bobcats 91-98
    Tor: DeRozan 24, Barbosa 16, James Johnson 14, Calderon 14
    Cha: Williams 22, Maggette 16, Walker 14

    Orlando Magic-Milwaukee Bucks 94-85
    Orl: Howard 26, Anderson 23, Turkoglu 14
    Mil: Delfino 16, Ilyasova 14, Jennings 14, Livingston 14

    Detroit Pistons-Sacramento Kings 114-108
    Det: Stuckey 36, Knight 23, Monroe 22
    Sac: Cousins 26, Thornton 24, Evans 16

    Cleveland Cavaliers-Miami Heat 87-111
    Cle: Irving 17, Session 15, Jamison 13
    Mia: James 28, Wade 22, Bosh 16

    Philadelphia 76ers-Dallas Mavericks 75-82
    Phi: Vucevic 16, Young 14, Williams 12
    Dal: Nowitzki 28, Jones 12, Carter 10

    New York Knicks-New Orleans Hornets 85-89
    N.Y.: Lin 26, Stoudemire 26, Chandler 10
    N.O.: Ariza 25, Belinelli 17, Vasquez 15

    Memphis Grizzlies-Denver Nuggets 103-102
    Mem: Gay 20, Mayo 17, Conley 16, Gasol 16
    Den: Brewer 26, Faried 18, Lawson 18

    Houston Rockets-Minnesota Timberwolves 98-111
    Hou: Parsons 18, Lee 17,Lowry 17
    Min: Love 33, Pekovic 30, Rubio 18

    Oklahoma City Thunder-Golden State Warriors 110-87
    Okl: Harden 25, Durant 23, Westbrook 18
    G.S.: Lee 23, Wright 11, Ellis 11, Curry 11, Thompson 11

    Utah Jazz-Washington Wizards 114-100
    Uta: Jefferson 34, Millsap 14, Burks 13
    Was: Wall 24, Crawford 21, McGee 15

    Los Angeles Lakers-Phoenix Suns 111-99
    Lak: Bryant 36, Bynum 17, Barnes 17
    Pho: Gortat 21, Brown 15, Morris 14

    LE CLASSIFICHE 

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • NBA, Jeremy Lin all’All Star week End

    NBA, Jeremy Lin all’All Star week End

    E’ ufficiale: con una decisione dell’ultimo momento, Jeremy Lin, playmaker dei New York Knicks, fenomeno assoluto di questi giorni non solo in NBA ma un pò dappertutto, parteciperà al prossimo All Star Week End in programma dal 24 al 26 febbraio ad Orlando.

    Il giocatore dei Knicks è stato invitato a partecipare al Rising Stars, evento che da quest’anno prende il posto della partita tra rookie e sophomore (la gara in pratica tra i giocatori al primo anno di esperienza in NBA e quelli invece al secondo). Questo match aprirà l’All Star Week End dato che l’incontro è fissato per venerdì 24 febbraio.

    Intanto, dopo aver ufficializzato i roster della Western Conference e della Eastern Conference, la Lega ha reso noto tutti i partecipanti degli altri eventi in programma, ovvero rising stars (di cui abbiamo parlato poco fa), gara del tiro da 3 punti e gara delle schiacciate:

    Per quanto riguarda il rising stars (ore 3.00 italiana tra venerdì e sabato prossimo) i 2 selezionatori, Charles Barkley e Shaq O’Neal, a turno hanno scelto un giocatore tra quelli disponibili con uno o 2 anni di esperienza nella Lega per formare dei team misti. Il risultato ha portato a queste 2 squadre, nel team O’Neal ci saranno Blake Griffin (Clippers), Jeremy Lin (New York), Ricky Rubio (Minnesota), Markieff Morris (Phoenix), Kemba Walker (Charlotte), Landry Fields (New York), Norris Cole (Miami), Brandon Knight (Detroit), Tristan Thompson (Cleveland) e Greg Monroe (Detroit). Nel team Barkley invece Kyrie Irving (Cleveland), DeMarcus Cousins (Sacramento), Derrick Williams (Minnesota), Paul George (Indiana), MarShon Brooks (New Jersey), John Wall (Washington), Tiago Splitter (San Antonio), Evan Turner (Philadelphia), Gordon Hayward (Utah) e Kawhi Leonard (San Antonio). Non c’è che dire, sarà una gran bella sfida!

    Jeremy Lin | © Chris Chambers/Getty Images

    Per quanto riguarda gara da 3 punti e schiacciate (nella notte tra sabato e domenica in Italia) si devono fare 2 discorsi diversi. Nello slam dunk contest mancherà il vincitore dell’ultima edizione, ovvero Blake Griffin che lo scorso anno aveva lasciato tutti di stucco volando sopra una macchina per la sua esibizione. Forfait anche di LeBron James, si è così deciso di puntare su Chase Budinger (Houston), Paul George (Indiana), Iman Shumpert (New York) e Derrick Williams (Minnesota). La novità è che quest’anno a decidere la schiacciata più bella saranno i fan attraverso i social network.

    Decisamente migliore il cast per la gara da 3 punti: qui il campione uscente, James Jones dei Miami Heat, ha accettato di tornare a difendere il suo titolo, ma avrà avversari tosti con i quali misurarsi. Spicca tra tutti il nome di Ryan Anderson idolo di casa ad Orlando dato che gioca nei Magic, che statisticamente è il giocatore che infila più triple (87) e ne tenta di più (200) in stagione, ma ci sono anche Anthony Morrow (New Jersey), Mario Chalmers (ancora Miami) e Kevin Love (Minnesota).

    Insomma il divertimento e lo spettacolo sono assicurati anche quest’anno. La “Linsanity” sta contagiando un pò tutti e quindi potremo vedere il ragazzo di origini taiwanesi misurarsi con altri giocatori importanti. Peccato non avere qualche esponente di spicco alla gara delle schiacciate ma il livello dell’All Star Week End di Orlando resta comunque alto.

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  • NBA, Jeremy Lin mette la settima. Belinelli sbanca Milwaukee

    NBA, Jeremy Lin mette la settima. Belinelli sbanca Milwaukee

    Ben 13 le partite disputate nella notte NBA, turno di riposo solo per Chicago Bulls, Miami Heat, Los Angeles Lakers e Utah Jazz.

    Nona vittoria consecutiva, sul campo dei Toronto Raptors, per i San Antonio Spurs che ringraziano un immenso Tony Parker da 34 punti e 14 assist. Inutili per i canadesi i 29 punti di DeMar DeRozan e la doppia doppia di Calderon.

    Successo anche per gli Orlando Magic che guidati da uno strepitoso Ryan Anderson (27 punti e 7/10 dalla lunga distanza) battono Philadelphia. Howard contribuisce con 17 punti e 14 rimbalzi mentre per i Sixers ci sono i 21 punti di Louis Williams.

    A sorpresa i Detroit Pistons espugnano Boston: 25 punti per Stuckey e 22 a testa per Monroe e Gordon, per i Celtics brilla il solito Rajon Rondo che infila 35 punti ma viene tradito dai compagni che non giocano all’altezza della situazione.

    I Memphis Grizzlies trionfano sul campo dei Nets guidati dai 25 punti di Rudy Gay, dai 21 di Tony Allen e dalla sontuosa doppia doppia di Speights (20 punti e 18 rimbalzi). New Jersey ha 7 giocatori in doppia cifra (Deron Williams il migliore con 26 punti ed 11 assist) ma non sono sufficienti per portare a casa la vittoria.

    Jeremy Lin ed i New York Knicks ingranano la settima: il fenomenale plymaker bluarancio sforna una prova da 10 punti e 13 assist e permette ad altri 6 compagni di andare in doppia cifra. Ai Sacramento Kings quindi non servono a molto i 19 punti di Tyreke Evans.

    Ennesima imbarcata di questo ultimo brutto periodo per gli Indiana Pacers (5 sconfitte di fila) che vengono dominati dai Cleveland Cavaliers (avanti anche di 21 punti sul finire di terzo quarto). Kyrie Irving protagonista con 22 punti, per gli ospiti si salva il solo Darren Collison che infila 18 punti.

    Secondo successo consecutivo (questa volta a Milwaukee) per i New Orleans Hornets di Marco Belinelli che si prende le luci della ribalta piazzando ben 22 punti con un ottimo 6/7 dalla lunga distanza. I Bucks, in caduta libera, si affidano ad Ilyasova (23 punti) ma alla fine devono inchinarsi al cospetto della grande prova della guardia Azzurra.

    Jeremy Lin, New York Knicks © Chris Trotman/Getty Images

    Cadono i Thunder a Houston: serata magica per Kevin Martin che infila 32 punti, gli ospiti provano a rispondere con Durant (33 punti), Westbrook (26) ed Harden (17) che assieme mettono 76 dei 95 punti di squadra ma alla fine non bastano per battere i tenaci Rockets che continuano a mantenere il loro piazzamento playoff.

    Come da pronostico Minensota si impone su Charlotte (ormai giunta alla 16esima sconfitta consecutiva, piano piano ci si avvicina al record NBA fatto segnare lo scorso anno dai Cavaliers). Ancora una volta è un mostruoso Kevin Love a guidare i suoi compagni al successo (30 punti e 18 rimbalzi), I Bobcats si consolano con i progressi del rookie Kemba Walker (21 punti), giocatore che sarà importantissimo per il futuro della squadra.

    I Mavericks spazzano via Denver. Per i texani, Marion piazza una doppia doppia da 16 punti e 10 rimbalzi, la squadra del Colorado invece paga l’assenza di Danilo Gallinari ed ora deve guardarsi dall’attacco dei Blazers che si fanno sempre più minacciosi in classifica.

    Preziosa affermazione esterna per gli Atlanta Hawks che espugnano Phoenix: l’artefice della rimonta nella seconda parte di gara è Josh Smith che quando gioca a questi livelli è da All Star Game (per lui 30 punti, 17 rimbalzi, 7 assist, 4 recuperi e 3 stoppate), peccato sia un giocatore molto discontinuo. Dopo un turno di riposo torna Nash ma i suoi 22 punti e 16 assist non bastano ai suoi Suns per prendersi la vittoria.

    Successo di capitale importanza per Portland sul parquet dei Warriors: privi anche del leader Aldridge (ieri per lui infortunio alla caviglia piuttosto serio), i Blazers trovano 24 punti da Gerald Wallace (per lui perfetto 4/4 da 3). Nate Robinson getta via l’ultima occasione per la vittoria perdendo malamente la palla nel finale, inutili i 29 punti ed 11 rimbalzi di David Lee.

    Infine i Clippers si sbarazzano senza troppi problemi dei Wizards: gioco altamente spettacolare per i losangelini con alcune azioni degne di nota per la Top 10 NBA odierna. Brillano in tutto ciò i soliti Griffin (23 punti e 15 rimbalzi) e Paul (16 punti e 9 assist) ben coadiuvati da Caron Butler (21 punti). Top scorer di Washington McGee e Wall con 18 punti a testa.

    Risultati NBA 15 febbraio 2012

    Toronto Raptors-San Antonio Spurs 106-113
    Tor: DeRozan 29, Calderon 16, Davis 11
    S.A.: Parker 34, Green 13, Splitter 13

    Orlando Magic-Philadelphia 76ers 103-87
    Orl: Anderson 27, Howard 17, Jason Richardson 14
    Phi: Williams 21, Iguodala 15, Brand 13

    Boston Celtics-Detroit Pistons 88-98
    Bos: Rondo 35, Wilcox 17, Johnson 10, Pierce 10, Allen 10
    Det: Stuckey 25, Monroe 22, Gordon 22

    New Jersey Nets-Memphis Grizzlies 100-105
    N.J.: Deron Williams 26, Morrow 17, Brooks 12
    Mem: Gay 25, Allen 21, Speights 20

    New York Knicks-Sacramento Kings 100-85
    N.Y.: Fields 15, Walker 14, Novak 14
    Sac: Evans 19, Cousins 15, Thomas 14

    Cleveland Cavaliers-Indiana Pacers 98-87
    Cle: Irving 22, Erden 18, Jamison 13, Sessions 13
    Ind: Collison 18, Hibbert 17, George 11, Price 11

    Milwaukee Bucks-New Orleans Hornets 89-92
    Mil: Ilyasova 23, Jennings 18, Delfino 11, Gooden 11
    N.O.: Belinelli 22, Kaman 18, Ariza 14

    Houston Rockets-Oklahoma City Thunder 96-95
    Hou: Martin 32, Scola 15, Parsons 14
    Okl: Durant 33, Westbrook 26, Harden 17

    Minnesota Timberwolves-Charlotte Bobcats 102-90
    Min: Love 30, Pekovic 21, Barea 12
    Cha: Walker 21, Maggette 18, Diaw 14

    Dallas Mavericks-Denver Nuggets 102-84
    Dal: Marion 16, Carter 15, Odom 14
    Den: Fernandez 14, Harrington 13, Faried 12, Koufos 12

    Phoenix Suns-Atlanta Hawks 99-101
    Pho: Nash 22, Hill 18, Frye 13, Gortat 13
    Atl: Smith 30, Green 20, Teague 16

    Golden State Warriors-Portland Trail Blazers 91-93
    G.S.: Lee 29, Robinson 21, Wright 12
    Por: Wallace 24, Batum 17, Crawford 14

    Los Angeles Clippers-Washington Wizards 102-84
    Cli: Griffin 23, Butler 21, Paul 16
    Was: McGee 18, Wall 18, Young 14

    LE CLASSIFICHE 

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • NBA, Heat show ad Indianapolis. Super Jeremy Lin sbanca Toronto

    NBA, Heat show ad Indianapolis. Super Jeremy Lin sbanca Toronto

    9 le partite disputate nella notte NBA e la copertina di questo turno va di diritto ai Miami Heat, spettacolari ad Indianapolis contro i Pacers, ed a Jeremy Lin dei New York Knicks che non smette di stupire e con un tiro da 3 sul finale di partita sbanca il parquet dei Raptors. Ottima affermazione per gli Spurs a Detroit, i Bulls senza Rose battono i Kings, preziosa vittoria di Memphis su Houston mentre i Thunder affondano i Jazz. Denver ha la meglio sui Suns, incredibile successo dei Wizards sul campo dei Blazers, i Lakers domano Atlanta.

    Continua la bella favola di Jeremy Lin: a Toronto i Knicks giocano un bruttissimo primo tempo ed i Raptors sembrano poter portare a casa il risultato senza problemi visto l’ampio margine (+17) ma nella seconda parte di gara il playmaker di New York guida la squadra in modo magistrale alla poderosa rimonta culminata con il suo canestro da 3 a 4 decimi di secondo dalla fine che regala sorpasso e vittoria ai bluarancio. Per lui alla fine doppia doppia da 27 punti ed 11 assist, con il rientrante Stoudemire che aggiunge 21 punti e 9 rimbalzi. Ai padroni di casa non basta un Calderon quasi da tripla doppia che chiude con 25 punti, 9 assist e 7 rimbalzi. Per i Knicks è la sesta vittoria di fila.

    Spettacolo Miami Heat ad Indianapolis: i Pacers vengono annichiliti da LeBron James e compagni. La squadra della Florida si affaccia all’ultimo quarto con ben 32 punti di vantaggio e quindi fa riposare tutti i titolari. James infila 23 punti con 9 rimbalzi e 7 assist, 20 sono di Cole (career high per il rookie) e Wade e Bosh portano alla causa 29 punti in combinata. I Pacers, disintegrati dagli ospiti, hanno in West il top scorer con 14 punti.

    Bene San Antonio a Detroit: 7 uomini in doppia cifra per i neroargento, spicca Duncan con 18 punti e 13 rimbalzi. Greg Monroe delude per la prima volta in stagione (4 punti e 2/11 dal campo) ed i Pistons devono inchinarsi nonostante i 23 punti ed 8 assist di Stuckey.

    Jeremy Lin, New York Knicks | © Chris Chambers/Getty Images

    Anche senza Derrick Rose i Bulls dimostrano tutta la loro forza battendo una squadra in crescita come i Kings. Doppia doppia di Noah da 22 punti ed 11 rimbalzi e 23 punti per Deng, Sacramento prova a rispondere con un mostruoso Cousins da 28 punti e 17 rimbalzi, e con le grandi prove di Evans (27 punti, 8 assist ed 8 rimbalzi) e Thornton (23 punti) ma alla fine non basta per ottenere la “W”.

    Ottima affermazione per Memphis che batte una diretta concorrente divisionale, gli Houston Rockets, grazie ai 21 punti di Conley ed ai 20 di Gay. Per gli ospiti brilla solo l’ex Kyle Lowry che piazza 24 punti.

    Tutto facile per i Thunder che strapazzano i Jazz con i 22 punti di James Harden ed i 21 di Kevin Durant. Ottimo Serge Ibaka con 16 punti, 10 rimbalzi e 6 stoppate mentre per Utah ci sono i 15 punti di Al Jefferson.

    Sorride anche Denver che supera i Suns con Afflalo che infila 20 punti. Phoenix paga l’assenza di Steve Nash a cui è stato concesso un turno di riposo dopo tutti gli impegni della squadra nell’ultima settimana.

    Washington va a vincere a Portland (prima vittoria al Rose Garden dal lontano 2005) approfittando al meglio dell’infortunio dopo 2 minuti di gioco a LaMarcus Aldridge. i Blazers senza il loro leader diventano poca roba ed i Wizards trionfano con i 35 punti di Nick Young ed i 29 di John Wall. Inutili i 33 punti (career high) di Batum per i padroni di casa.

    Infine successo anche per i Lakers sugli Hawks. Bryant tira male (5/18 dal campo per soli 10 punti) ma ci pensano Pau Gasol (20 punti e 13 rimbalzi) ed Andrew Bynum (15 punti e 15 rimbalzi) a trascinare i gialloviola. Atlanta si consola con i 18 punti del sempre positivo Jeff Teague.

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    Risultati NBA 14 febbraio 2012

    Toronto Raptors-New York Knicks 87-90
    Tor: Calderon 25, Kleiza 15, DeRozan 14
    N.Y.: Lin 27, Stoudemire 21, Chandler 13

    Indiana Pacers-Miami Heat 90-105
    Ind: West 14, Price 12, George 12
    Mia: James 23, Cole 20, Wade 16

    Detroit Pistons-San Antonio Spurs 95-99
    Det: Stuckey 23, Prince 18, Knight 16
    S.A.: Duncan 18, Parker 14, Jefferson 13, Splitter 13

    Chicago Bulls-Sacramento Kings 121-115
    Chi: Deng 23, Noah 22, Korver 18
    Sac: Cousins 28, Evans 27, Thornton 23

    Memphis Grizzlies-Houston Rockets 93-83
    Mem: Conley 21, Gay 20, Gasol 18
    Hou: Lowry 24, Lee 13, Dragic 11

    Oklahoma City Thunder-Utah Jazz 111-85
    Okl: Harden 22, Durant 21, Ibaka 16, Westbrook 16
    Uta: Jefferson 15, Favors 13, Millsap 10, Burks 10, Bell 10

    Denver Nuggets-Phoenix Suns 109-92
    Den: Afflalo 20, Lawson 17, Andersen 16
    Pho: Morris 21, Reed 20, Gortat 10, Price 10

    Portland Trail Blazers-Washington Wizards 109-124
    Por: Batum 33, Wallace 25, Matthews 15
    Was: Young 35, Wall 29, Jordan Crawford 21

    Los Angeles Lakers-Atlanta Hawks 86-78
    Lak: Gasol 20, Bynum 15, Bryant 10, World Peace 10, Goudelock 10
    Atl: Teague 18, Smith 15, Joe Johnson 15

    LE CLASSIFICHE 

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • Lin-credibile Jeremy, fenomeno vero o stella di passaggio?

    Lin-credibile Jeremy, fenomeno vero o stella di passaggio?

    Ci sono storie nella NBA che meritano di essere raccontate. Ci sono storie che nascono dal nulla e che in un attimo rapiscono l’attenzione dei tifosi. Ci sono storie che aiutano a sognare ed in momenti (difficili ovviamente) come questo aiutano a volare via per un attimo dalla dura realtà quotidiana. Ci sono storie come quella di Jeremy Lin, giocatore di pallacanestro, playmaker di ruolo, semi-sconosciuto solo qualche settimana fa e che nel giro di pochi giorni è riuscito a far cadere ai suoi piedi un’intera città, e non una semplice comunità urbana ma bensì la grande e caotica New York, la città che non dorme mai, ormai letteralmente impazzita per questo ragazzo di origini taiwanesi, con un fisico che si avvicina di più ad un impiegato di banca che ai super atleti che vediamo in giro per i parquet NBA, dotati di muscoli, atletismo e forza fisica. A contribuire in modo decisivo al fenomeno Lin è anche il suo aspetto, faccia da bravo ragazzo e look che potremmo definire da vero “nerd”, ad averlo davanti non si direbbe affatto di trovarsi assieme ad un giocatore di basket.

    Jeremy Lin nella vita ha dovuto conquistarsi tutto, non è il solito predestinato del dorato mondo della pallacanestro americana e non gli è stato regalato nulla: nato nel 1988 a Los Angeles, sin da piccolo dimostra di avere la testa sulle spalle. Tuttavia deve andare lontano dalla sua famiglia per gli studi universitari (l’Ateneo locale di Stanford lo respinge), volando sull’altra costa degli U.S.A. precisamente a Cambridge, nell’area metropolitana di Boston, dove ad accoglierlo c’è l’Università di Harvard. Riesce ad abbinare studio e basket, ma quando arriva il momento del Draft NBA del 2010 nessuno lo sceglie.

    Jeremy Lin | © Chris Chambers/Getty Images

    Tenta di entrare nella Lega dalla porta secondaria giocando la Summer League con Dallas e fa vedere buone cose tanto che i Mavericks sono pronti ad offrirgli un contratto. A lui si interessano anche i Warriors e visto che di Golden State Lin è tifoso decide di accettare l’offerta dei californiani, anche per tornare a casa. Ma le cose non vanno per il verso giusto e nonostante l’affetto del pubblico Jeremy viene sacrificato per fare spazio salariale. Lo prende Houston, ma dopo poco anche qui viene scaricato per motivi di salary cap. La svolta arriva quando i Knicks gli offrono un contratto per completare il roster. Dopo un periodo di ambientamento un disperato Mike D’Antoni lo lancia in quintetto con i bluarancio in crisi totale di gioco e di risultati, e per giunta con le 2 superstar della squadra (Carmelo Anthony ed Amar’è Stoudemire) non disponibili per motivi diversi, e lui risponde “presente” in questo modo:

    • 25 punti, 5 rimbalzi e 7 assist nella vittoria contro i New Jersey Nets per 99-92
    • 28 punti e 8 assist nella vittoria contro gli Utah Jazz per 99-88
    • 23 punti, 4 rimbalzi e 10 assist nella vittoria contro i Washington Wizards per  107-93
    • 38 punti, 4 rimbalzi e 7 assist nell’incredibile gara contro i Los Angeles Lakers battuti 92-85
    • 20 punti, 6 rimbalzi e 8 assist nalla vittoria contro i Minnesota Timberwolves per 100-98

    Semplicemente pazzesco: 5 gare a 27 punti di media, 4 rimbalzi ed 8 assist, neanche i migliori della storia NBA erano riusciti ad arrivare a cifre del genere nelle loro prime 5 partite da titolari nella Lega (e stiamo parlando di gente come Kobe Bryant, LeBron James, Magic Johnson, Kareem Abdul Jabbar, per non parlare di sua maestà Michael Jordan!). Per non parlare del rendimento dei compagni che Lin sta facendo girare e giocare al massimo. Quasi un vero miracolo sportivo a ben vedere. Uno sconosciuto alla conquista del Pianeta NBA!

    Jeremy Lin | © Chris Chambers/Getty Images

    Jeremy Lin ha dimostrato una cosa importante, ha dimostrato che l’intelligenza può avere la meglio su tutto soprattutto se accompagnata da tenacia e determinazione, qualità ottime che sono utilissime nei momenti bui perchè permettono di tenere duro e non fanno mollare mai. Lin sintetizza la rivincita della normalità sulla specialità, il suo successo non deriva dall’essere speciale e talentuoso, ma dal fatto che un ragazzo normale stia conquistando, con impegno e dedizione, un mondo che a prima vista non gli apparterrebbe. E lo sta conquistando grazie proprio alla sua intelligenza: lo si nota subito vedendolo giocare, poche cose sbagliate, sempre pronto a fare ciò che è giusto, non eccelle perchè tenta l’impossibile (come molti suoi colleghi) ma risalta perchè quello che fa lo fa incredibilmente bene. Nulla di eccezionale, solo estrema concretezza. E’ in questo modo che si è “preso” New York ed i Knicks, così ha fatto impazzire un pubblico che era in depressione, così è diventato l’idolo di tifosi e compagni, così sta portando la sua squadra fuori da una crisi che sembrava irreversibile, così è diventato un fenomeno mediatico e non solo, con la forza della concretezza, la più importante delle qualità in ogni ambito della vita. E con la fiducia nei suoi mezzi. Che poi sia anche bravo nell’inventare qualcosa di particolare per stupire chi lo guarda è tutto di guadagnato, anche perchè di professione fa il playmaker e qualcosa dalle sue mani dovrà pure uscire per far girare al meglio la squadra.

    La favola di Jeremy Lin è una delle più belle che si possano ricordare non solo per quanto riguarda la NBA ma un pò nella vita in generale. A memoria credo che negli ultimi 15 anni non si sia visto nulla del genere nel basket americano. Un noto detto ci insegna che tutto ciò che in un determinato momento va su poi inesorabilmente prima o poi ritorna giù. Io spero con tutto il cuore che questa favola (che presto o tardi è destinata ad avere una fine) possa comunque durare ancora a lungo, e che non ci faccia smettere di sognare. Già, sognare! Perchè è questo, in definitiva, il grande talento di Jeremy Lin, quello di aver regalato ad ognuno di noi un sogno, di averci fatto capire che volendo tutto è possibile nella vita. E ce ne siamo resi conto guardando un ragazzo dal fisico da impiegato, con gli occhi allungati, un taglio di capelli assolutamente normale ed una faccia pulita che ispira tanta simpatia che ha dispensato magìe su un campo da basket al cospetto dei migliori….

    JEREMY LIN SHOW VS LOS ANGELES LAKERS

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  • NBA, Jeremy Lin super star e New York abbatte i Lakers

    NBA, Jeremy Lin super star e New York abbatte i Lakers

    12 le partite disputate nella notte NBA, in un turno pieno di emozioni: continua il momento d’oro di Jeremy Lin che sforna una prova incredibile da 38 punti e guida i suoi Knicks al successo sui Lakers nonostante le pesanti assenze di Anthony e Stoudemire. Chicago asfalta Charlotte, i Clippers espugnano Philadelphia, Miami vince a Washington ed i Thunder superano i Jazz. Brutto KO per i Celtics che cadono a Toronto, overtime vincenti per Atlanta (ad Orlando) e Milwaukee (a Cleveland). Memphis e Portland in ripresa mentre i Mavs mandano al tappeto Minnesota.

    A sorpresa i Raptors battono i Celtics: decisivi i 21 punti di DeRozan, per Boston Garnett chiude a quota 17 punti.

    I Clippers vincono di misura sul difficile campo dei Sixers, con il canestro di Chris Paul (24 punti) a 3 secondi dal termine in una convulsa ultima azione di gioco.

    Successo Heat sul parquet dei Wizards grazie ai 26 punti di Wade, ai 18 di James ed alla doppia doppia di Bosh (24 punti ed 11 rimbalzi). Ai padroni di casa non bastano i 24 punti e 13 rimbalzi di McGee ed i 15 punti e 10 assist di Wall.

    I Bulls asfaltano i Bobcats (31 punti il divario alla fine) pur privi del talento Derrick Rose. Il mattatore di serata è Noah con 17 punti e 14 rimbalzi, Charlotte ha un solo giocatore che va in doppia cifra, il panchinaro Derrick Brown con 10 punti. Michael Jordan, seccato dalla prestazione della sua squadra (i Bobcats) lascia l’Arena a fine primo tempo scuro in volto.

    Atlanta supera Orlando in overtime: per gli Hawks eccezionale Josh Smith che infila 23 punti conditi da 19 rimbalzi. Howard prova in tutti i modi a spingere i suoi compagni ma alla fine i suoi 18 punti e 18 rimbalzi non servono per ottenere il successo.

    Nets e Pistons si trovano di nuovo di fronte in pochi giorni ma il risultato è sempre identico e premia Detroit (quarta vittoria di fila) che ha in Greg Monroe l’artefice di questa affermazione (per lui 18 punti ed 11 rimbalzi).

    Cleveland perde in casa contro i Bucks e paga le assenze di Irving e poi di Varejao (infortunio nel corso della partita). Jamison infila 34 punti con 11 rimbalzi ma non basta al confronto dei 6 uomini in  doppia cifra degli ospiti che nel tempo supplementare hanno la meglio grazie a Gooden (19 punti) e Jennings (24).

    Non ci sono più parole per descrivere Jeremy Lin: il playmaker di New York, venuto dal nulla, infila la quarta mostruosa prestazione consecutiva e con 38 punti abbatte Bryant, Gasol, Bynum e tutti i Lakers. Per lui alla fine i 38 punti messi a referto (11 nell’ultimo quarto) diventano il suo career high e sopperiscono alle assenze di Anthony e Stoudemire. Ai gialloviola serve a poco la grande prestazione di Bryant che chiude con 34 punti e 10 rimbalzi.

    Bene anche Memphis che ha la meglio sui Pacers trascinata dai 21 punti di Rudy Gay. Indiana deve inchinarsi nonostante i 22 punti e 13 rimbalzi di West ed i 19 punti di Granger.

    Marco Belinelli segna 12 punti ma New Orleans colleziona l’ennesima sconfitta (l’ottava consecutiva) contro Portland. E’ Jamal Crawford a prendere per mano gli ospiti ed a guidarli alla vittoria con 31 punti.

    Successo molto importante per Dallas a Minneapolis: Dirk Nowitzki è immarcabile e piazza una prova da 33 punti, ai Timberwolves non serve a molto il rientro in campo di Kevin Love (32 punti e 12 rimbalzi) dopo 2 giornate di squalifica.

    Infine netto successo dei Thunder sul campo degli Utah Jazz: Durant e compagni riscattano il KO di 24 ore fa a Sacramento contro i Kings giocando una gara autoritaria con la fuga decisiva nel terzo quarto. Top scorer degli ospiti è Russell Westbrook con 28 punti, inutili i 20 di Jefferson per i padroni di casa. Con questa vittoria il coach dei Thunder Scott Brooks è ufficialmente l’allenatore della Western Conference nel prossimo All Star Game di Orlando (Oklahoma City ha virtualmente il miglior record ad Ovest fino al 15 di febbraio).

    Risultati NBA 10 febbraio 2012

    Toronto Raptors-Boston Celtics 86-74
    Tor: DeRozan 21, Calderon 17, James Johnson 14
    Bos: Garnett 17, Pierce 12, Pietrus 11

    Philadelphia 76ers-Los Angeles Clippers 77-78
    Phi: Iguodala 12, Brand 12, Louis Williams 11
    Cli: Paul 24, Griffin 16, Mo Williams 14

    Washington Wizards-Miami Heat 89-106
    Was: McGee 24, Young 22, Wall 15
    Mia: Wade 26, Bosh 24, James 18

    Charlotte Bobcats-Chicago Bulls 64-95
    Cha: Brown 10, Walker 9, Diaw 8, Biyombo 8, Higgins 8
    Chi: Noah 17, Boozer 16, Deng 12

    Orlando Magic-Atlanta Hawks 87-89 (overtime)
    Orl: Anderson 21, Howard 18, Nelson 15
    Atl: Smith 23, Joe Johnson 14, Teague 13, Williams 13

    Detroit Pistons-New Jersey Nets 109-92
    Det: Jerebko 20, Stuckey 19, Monroe 18
    N.J.: Petro 16, Deron Williams 14, Farmar 14

    Cleveland Cavaliers-Milwaukee Bucks 112-113 (overtime)
    Cle: Jamison 34, Gee 18, Gibson 17
    Mil: Jennings 24, Gooden 19, Livingston 13

    New York Knicks-Los Angeles Lakers 92-85
    N.Y.: Lin 38, Shumpert 12, Jeffries 11
    Lak: Bryant: 34, Gasol 16, Barnes 11

    Memphis Grizzlies-Indiana Pacers 98-92
    Mem: Gay 21, Speights 19, Conley 15, Gasol 15
    Ind: West 22, Granger 19, Jones 10

    New Orleans Hornets-Portland Trail Blazers 86-94
    N.O.: Ariza 23, Okafor 13, Belinelli 12, Aminu 12
    Por: Crawford 31, Felton 18, Aldridge 14, Wallace 14

    Minnesota Timberwolves-Dallas Mavericks 97-104
    Min: Love 32, Beasley 20, Pekovic 12
    Dal: Nowitzki 33, Terry 16, Carter 12

    Utah Jazz-Oklahoma City Thunder 87-101
    Uta: Jefferson 20, Bell 13, Hayward 13
    Okl: Westbrook 28, Durant 19, Ibaka 16

    LE CLASSIFICHE