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  • F1, GP Brasile: vince Webber, doppietta Red Bull

    F1, GP Brasile: vince Webber, doppietta Red Bull

    Mark Webber archivia la stagione 2011 vincendo la 36esima edizione del GP del Brasile ultimo appuntamento del mondiale sul circuito di Interlagos. Il pilota australiano regala al team il 12esimo centro stagionale, agevolato anche da un presunto problema al cambio al compagno di squadra Sebastian Vettel che non ha potuto far altro che lasciarlo passare consegnandogli di fatto la prima vittoria in una stagione in cui ha mostrato poche luci e molte ombre.

    Mark Webber | © Paul Gilham/Getty Images

    La vittoria tuttavia non è stata sufficiente a consentirgli di superare Button nel mondiale ed ha cosi chiuso in terza posizione beffando per un solo punto lo spagnolo della Ferrari Fernando Alonso.
    Al grande Seb è toccato cosi il premio di consolazione, la seconda posizione, che, dopo il record di pole in una sola stagione ottenuto nella giornata di ieri, gli ha consentito di eguagliare un altro primato che persiste dal 2002, in coabitazione con il suo mentore Michael Schumacher: si tratta del maggior numero di podi conquistati in un campionato, risultato davvero fenomenale per una squadra e un pilota che continuando di questo passo potrebbero battere qualsiasi record.

    Dunque le prime due posizioni non sono mai state in discussione per tutta la gara, ma la vera lotta è stata alle spalle delle lattine volanti con Button e Alonso che si giocavano podio e seconda posizione nel mondiale. Sin dalla partenza lo spagnolo è sembrato pimpante e a suo agio e dopo aver superato in avvio Hamilton fa lo stesso con una manovra fenomenale alla Ferradura all’altra McLaren. Ma la competitività della Ferrari, come molto spesso è accaduto quest’anno e non solo, è terminata al momento dell’ultimo pit-stop, coincisa con l’obbligo di montare le gomme dure che hanno di molto calato le prestazioni della Rossa consentendo cosi Button di recuperare lo svantaggio per poi rendere il favore allo spagnolo superandolo sul rettilineo opposto a quello del traguardo grazie anche al DRS. Doppia beffa per Alonso, che, come detto già sopra, perde anche il terzo posto nel mondiale a favore di Webber, ma anche il giusto riconoscimento alla stagione di Jenson, che porta a casa tre vittorie, tante quante il suo compagno di squadra Hamilton ma premiato dalla maggiore costanza che gli ha permesso di arrivargli davanti nel mondiale, cosa che non era riuscita a nessun altro in passato nella stessa squadra.

    Capitolo Hamilton appunto. Oggi l’inglese è stato molto sfortunato, ha chiuso la sua stagione con un ritiro forzato a causa di problemi al cambio mentre si trovava a lottare per la quinta posizione ancora una volta con Felipe Massa. Il brasiliano ha cosi avuto il via libera dall’anglo-caraibico, arrivando cosi con relativa tranquillità al traguardo con la quinta piazza in tasca. Certo è che nel giorno del suo 100esimo GP in carriera, nella gara di casa oltretutto, ci si aspettava qualcosa di più dal brasiliano, ma la gara di oggi rispecchia pienamente l’andamento di tutto il mondiale, in cui non è riuscito a salire neanche per una volta sul podio. Servirà dimenticare in fretta questa stagione anche perchè per riportare la Ferrari ai massimi livelli c’è bisogno anche del suo aiuto.

    Bella gara ancora una volta della Force India che riesce a battere la Mercedes con Adrian Sutil (sesto) e Paul Di Resta (ottavo) che chiudono nella morsa Nico Rosberg. Chiudono la top-ten Kamui Kobayashi e Vitaly Petrov. Grazie al nono posto del giapponese la Sauber riesce ad arrivare davanti per tre punti alla Toro Rosso nella classifica finale, il che significa più introiti per la prossima stagione per la casa svizzera.
    Bruno Senna invece dopo le belle qualifiche di ieri non riesce a ripetere la prestazione in gara e chiude 17esimo con 2 giri di ritardo.
    Tra i veterani del circus Michael Schumacher non è riuscito ad andare oltre la 15esima posizione anche a causa di un contatto con Senna che ne ha causato la foratura di uno pneumatico e la conseguente perdita di un giro compiuto a velocità ridotta. Il brasiliano è stato poi penalizzato con un drive-throught, mentre l’idolo di casa Rubens Barrichello chiude con la 14esima posizione, e precede proprio l’ex compagno di squadra in Ferrari.

    ORDINE D’ARRIVO

    Pos. Pilota Team Tempo
    1.   WEBBER RED BULL RENAULT 1h32:17.434
    2.   VETTEL RED BULL RENAULT +16.983
    3.   BUTTON McLAREN MERCEDES +27.638
    4.   ALONSO FERRARI +35.048
    5.   MASSA FERRARI +1:06.733
    6.   SUTIL FORCE INDIA MERCEDES +1 GIRO
    7.   ROSBERG MERCEDES +1 GIRO
    8.   DI RESTA FORCE INDIA MERCEDES +1 GIRO
    9.   KOBAYASHI SAUBER FERRARI +1 GIRO
    10.   PETROV RENAULT +1 GIRO
    11.   ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI +1 GIRO
    12.   BUEMI TORO ROSSO FERRARI +1 GIRO
    13.   PEREZ SAUBER FERRARI +1 GIRO
    14.   BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH +1 GIRO
    15.   SCHUMACHER MERCEDES +1 GIRO
    16.   KOVALAINEN LOTUS RENAULT +2 GIRI
    17.   SENNA RENAULT +2 GIRI
    18.   TRULLI LOTUS RENAULT +2 GIRI
    19.   D’AMBROSIO VIRGIN COSWORTH +3 GIRI
    20.   RICCIARDO HISPANIA COSWORTH +3 GIRI
    21.   LIUZZI HISPANIA COSWORTH RIT
    22.   HAMILTON McLAREN MERCEDES RIT
    23.   MALDONADO WILLIAMS COSWORTH RIT
    24.   GLOCK VIRGIN COSWORTH RIT
  • F1, stratosferico Vettel in Brasile. Pole e record

    F1, stratosferico Vettel in Brasile. Pole e record

    Sebastian Vettel conquista anche l’ultima pole stagionale del GP del Brasile, sul circuito di Interlagos, pole che gli vale il record assoluto di pole position in una sola stagione stabilito da Nigel Mansell nel 1992, con ben 15 centri. Il campione tedesco già nel suo primo tentativo in Q3 fa capire agli avversari che la prima posizione è solo un affare suo rifilando con un 1:13.2 mezzo secondo al secondo classificato, ma è nel secondo tentativo che il tedesco tira fuori il coniglio dal cilindro completando un giro stratosferico in 1:11.918 che lo porta sotto il muro dell’1:12, neanche a dirlo unico pilota in grado di riuscirci. Il pilota della Red Bull  conquista cosi l’ultimo degli obiettivi di una stagione piena di soddisfazioni e che lo ha visto consacrarsi campione già con largo anticipo.

    Sebastian Vettel | © NELSON ALMEIDA/Getty Images

    Soddisfazione anche per la Red Bull che centra l’ennesima prima fila con la seconda posizione di Mark Webber, che ancora una volta dimostra di essere velocissimo in prova, ma dovrà dimostrare di non perdere di consistenza in gara, anche perchè la seconda posizione nel campionato del mondo è lontana ma ancora possibile.

    Seconda posizione che si trova nelle mani di Jenson Button e che domani partirà dalla seconda fila in terza posizione. L’inglese è distante tre decimi da Vettel ma domani gli basterà arrivare sul podio per essere sicuro del piazzamento d’onore nella classifica mondiale. L’altra McLaren di Lewis Hamilton chiude in quarta posizione, a oltre mezzo secondo dalla prima piazza, deludente prestazione considerando le buone prove libere della giornata di ieri. L’anglo-caraibico cercherà di correre più per il morale che per le proprie ambizioni poichè per la prima volta in carriera chiuderà alle spalle del compagno di team.

    Pronostici rispettati invece in Ferrari, dove quinta posizione si aspettavano e alla fine quinta posizione è arrivata. Sempre con il solito Fernando Alonso che limitai danni e che domani cercherà di correre una gara tutta d’attacco cercando di sfruttare ogni minimo errore degli avversari. Anche lo spagnolo è in lizza per la seconda posizione nel mondiale e l’impresa non è impossibile anche perchè la Ferrari (di Alonso) ha dimostrato di avere sempre un buon passo in gara, simile a quello della McLaren. Certo è che servirà l’aiuto di Felipe Massa, a cui l’aria di casa però proprio non ha fatto bene. Il brasiliano chiude soltanto in settima posizione a 1″ e 1 decimo di distacco preceduto anche dalla Mercedes di Nico Rosberg.

    Ottava posizione per la Force India di Adrian Sutil, che per la quarta volta consecutiva chiude fra i primi dieci ed è buona anche la qualifica dell’altro idolo di casa, nipote del più amato pilota brasiliano di sempre Ayrton, Bruno Senna che termina le sue qualifiche in nona posizione e ritorna nella top-ten che mancava dal GP del Giappone a Suzuka. Chiude la top-ten il vecchio leone Michael Schumacher, che dopo essere entrato nella Q3 proprio per una questione di centesimi, ha deciso di non scendere in pista nell’ultima qualifica e di risparmiare 2 set di gomme morbide per la gara. Schumi è sempre entrato nei migliori dieci del GP del Brasile.

  • Hamilton re ad Abu Dhabi, Alonso 2°. Vettel out

    Hamilton re ad Abu Dhabi, Alonso 2°. Vettel out

    Dopo un lungo digiuno durato diversi mesi e prestazioni poco convincenti, Lewis Hamilton torna sul gradino più alto del podio vincendo il Gran Premio di Abu Dhabi, penultimo appuntamento del Mondiale 2011 di Formula 1. Il pilota inglese della McLaren ottiene il suo terzo successo in stagione, dopo Cina e Germania, e il 17esimo in carriera, confermando la competitività della sua Freccia d’Argento sin dalle prime libere del venerdì.

    Lewis Hamilton | © Mark Thompson

    Partito dalla prima fila al fianco di Sebastian Vettel che il giorno prima gli aveva soffiato proprio all’ultimo tentativo la pole position, Hamilton ha avuto vita abbastanza facile nel corso del GP: il tedesco campione del mondo in carica infatti, scattato bene allo spegnimento del semaforo rosso mantenendo la prima posizione, è stato tradito da una foratura dello pneumatico posteriore destro – forse a causa della conformazione del cordolo del circuito di Yas Marina – che lo ha messo ko dopo solo due curve e dopo aver percorso solo poche centinaia di metri andando in testacoda e lasciando via libera all’anglo-caraibico. Vettel poi riuscirà a conquistare lentamente i box ma sarà costretto al ritiro per il danneggiamento del mozzo posteriore destro. Per il due volte campione del mondo si tratta del primo ritiro stagionale, non si ritirava infatti dal lontano Gran Premio di Corea dello scorso anno quando ruppe il propulsore mentre era in testa alla gara e compromettendo il campionato, poi comunque vinto.

    Hamilton si è dovuto così limitare a controllare Fernando Alonso, ancora una volta straordinario e protagonista di una meravigliosa partenza, cosa che recentemente gli riesce con molta facilità. Lo spagnolo infatti, partito quinto dallo schieramento, dopo le prime curve si ritrova terzo e in fondo al rettilineo porta l’attacco su Jenson Button superandolo e mettendosi così negli scarichi di Hamilton che però ben presto accumula un vantaggio oscillante nell’ordine di 2-3 secondi sul ferrarista.

    Dietro di loro Button e Mark Webber si danno battaglia per il terzo posto con Felipe Massa immediatamente dietro che poco a poco perde contatto. Nè il pilota McLaren nè l’unica Red Bull rimasta in pista però riescono a tenere il passo dei due davanti che fanno gara a sè. Al quattordicesimo giro Button accusa dei problemi al Kers e si stacca definitivamente dal duo di testa tenendo però sempre dietro l’australiano.
    Nella prima girandola dei pit stop le posizioni di testa non cambiano, salvo che i meccanici Red Bull impiegano troppo tempo nella sosta e ciò fa perdere a Webber la quarta posizione in favore di Felipe Massa. Per tentare di riportarsi sotto Button, gli ingegneri della scuderia austriaca modificano la strategia facendo compiere uno sosta in più al pilota con gomme morbide per poi montare le dure solo all’ultimo giro (il regolamento impone di utilizzare entrambe le mescole in gara). La rimonta però riesce solo a metà perchè Webber alla fine nei giochi di strategia sopravanza solo Massa mentre l’inglese della McLaren è riuscito nel suo intento di salire sul gradino più basso del podio,

    Fernando Alonso | © Clive Mason/Getty Images

    Il tutto mentre Hamilton e Alonso si sfidano a distanza a suon di giri veloci. La Ferrari capisce di non avere grosse chances di vittoria e modifica la strategia dello spagnolo azzardando un rientro ai box ritardato rispetto ad Hamilton ma alla fine l’inglese, su gomme dure, riesce a perdere solo pochi decimi nei confronti del ferrarista, con gomme morbide usurate, andando a trionfare sotto la bandiera a scacchi.

    Massa chiuderà in quinta posizione seguito dalle due Mercedes di Nico Rosberg, fresco di rinnovo con la scuderia di Stoccarda, e Michael Schumacher. Buone prestazioni anche per le due Force India, entrambe a punti, giunte all’ottavo e nono posto rispettivamente con Adrian Sutil e Paul Di Resta. Un risultato aspettato per la scuderia indiana visto il buon week-end trascorso ad Abu Dhabi. Chiude la top ten Kamui Kobayashi con la Sauber, restano fuori invece dalla zona punti le due Toro Rosso, con Sebastien Buemi aggressivo e in lotta con Di Resta per gran parte della gara ma costretto al ritiro, e le due Renault (13esimo Vitaly Petrov e 16esimo Bruno Senna). Buonissima la gara di Rubens Barrichello, che probabilmente l’anno prossimo cederà il suo volante a Kimi Raikkonen – signifivativa la presenza nel paddock del manager del pilota finlandese ex McLaren e Ferrari per un suo imminente ritorno in F1, che piazza la sua Williams in dodicesima posizione dopo essere partito dal fondo della griglia; tra luci e ombre invece la gara del compagno di team Pastor Maldonado che, partito anche lui dalle retrovie per aver finito la scorta di 8 motori da utilizzare nell’arco di tutto il campionato ricorrendone ad un nono, è giunto 14esimo ma beccandosi due penalità per non aver rispettato le bandiere blu.

    ORDINE D’ARRIVO

    Pos. Pilota Team Tempo
    1.   HAMILTON McLAREN MERCEDES 1h37:11.886
    2.   ALONSO FERRARI +8.457
    3.   BUTTON McLAREN MERCEDES +25.881
    4.   WEBBER RED BULL RENAULT +35.784
    5.   MASSA FERRARI +50.578
    6.   ROSBERG MERCEDES +52.317
    7.   SCHUMACHER MERCEDES +1:15.900
    8.   SUTIL FORCE INDIA MERCEDES +1:17.100
    9.   DI RESTA FORCE INDIA MERCEDES +1:40.000
    10.   KOBAYASHI SAUBER FERRARI +1 GIRO
    11.   PEREZ SAUBER FERRARI +1 GIRO
    12.   BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH +1 GIRO
    13.   PETROV RENAULT +1 GIRO
    14.   MALDONADO WILLIAMS COSWORTH +1 GIRO
    15.   ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI +1 GIRO
    16.   SENNA RENAULT +1 GIRO
    17.   KOVALAINEN LOTUS RENAULT +1 GIRO
    18.   TRULLI LOTUS RENAULT +2 GIRI
    19.   GLOCK VIRGIN COSWORTH +2 GIRI
    20.   LIUZZI HISPANIA COSWORTH +2 GIRI
    21.   RICCIARDO HISPANIA COSWORTH RIT
    22.   BUEMI TORO ROSSO FERRARI RIT
    23.   D’AMBROSIO VIRGIN COSWORTH RIT
    24.   VETTEL RED BULL RENAULT RIT
  • F1, Vettel, pole e record ad Abu Dhabi

    F1, Vettel, pole e record ad Abu Dhabi

    Ennesima pole position per Sebastian Vettel, la 14esima stagionale (eguagliato Mansell). Sul circuito di Yas Marina il pilota tedesco della Red Bull strappa all’ultimo tentativo la prima piazza a Lewis Hamilton e soprattutto rovina la festa in casa McLaren per una sfiorata prima fila delle Frecce d’Argento.

    Sebastian Vettel | © Paul Gilham/Getty Images

    Perfetto il giro lanciato finale del bicampione del mondo che nell’ultima parte stacca l’inglese di quasi 2 decimi sorprendendo gli addeti ai lavori, non tanto per le sue già conosciute qualità di campione, ma più che altro per la superiorità mostrata dalla McLaren durante le libere del venerdì e del sabato, nelle quali si era pronosticata una pole della scuderia inglese.
    In seconda fila partiranno Jenson Button “distante” 11 millesimi dal compagno di squadra e Mark Webber, ancora sottotono nonostante abbia la stessa macchina di Vettel (ma non lo stesso talento!).

    Quinto Fernando Alonso, che dà, come sempre, il massimo per una Ferrari nettamente inferiore alle rivali e già con la testa alla stagione 2012. Più lontano Massa che è staccato di oltre 6 decimi dallo spagnolo, seguono in quarta e quinta fila le due Mercedes di Rosberg e Schumacher, rispettivamente settimo e ottavo, e le due Force India di Sutil e di Di Resta (nono e decimo). Da segnalare la crisi della Williams con Maldonado e Barrichello che partiranno nelle retrovie, il primo per una penalizzazione che gli ha fatto perdere 10 posizioni in griglia (dovuto al limite massimo di motori utilizzabili in stagione), il brasiliano per non aver realizzato tempi nelle qualifiche dovuto al cambio del motore sulla sua vettura.

    GRIGLIA DI PARTENZA

    Pos. Pilota Team Tempo Gap
    1.   VETTEL RED BULL RENAULT 1:38.481
    2.   HAMILTON McLAREN MERCEDES 1:38.622 +0.141
    3.   BUTTON McLAREN MERCEDES 1:38.631 +0.150
    4.   WEBBER RED BULL RENAULT 1:38.858 +0.377
    5.   ALONSO
    FERRARI 1:39.058 +0.577
    6.   MASSA
    FERRARI 1:39.695 +1.214
    7.   ROSBERG MERCEDES 1:39.773 +1.292
    8.   SCHUMACHER
    MERCEDES 1:40.662 +2.181
    9.   SUTIL
    FORCE INDIA MERCEDES 1:40.768 +2.287
    10.   DI RESTA
    FORCE INDIA MERCEDES NO TIME
    11.   PEREZ SAUBER FERRARI Q2
    12.   PETROV
    RENAULT Q2
    13.   BUEMI TORO ROSSO FERRARI Q2
    14.   SENNA RENAULT Q2
    15.   ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI Q2
    16.   KOBAYASHI SAUBER FERRARI Q2
    17.   MALDONADO
    WILLIAMS COSWORTH Q2
    18.   KOVALAINEN LOTUS RENAULT Q1
    19.   TRULLI LOTUS RENAULT Q1
    20.   GLOCK VIRGIN COSWORTH Q1
    21.   RICCIARDO HISPANIA COSWORTH Q1
    22.   D’AMBROSIO VIRGIN COSWORTH Q1
    23.   LIUZZI HISPANIA COSWORTH Q1
    24.   BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH Q1
  • Abu Dhabi, McLaren davanti nelle libere

    Abu Dhabi, McLaren davanti nelle libere

    McLaren subito competitive sul circuito di Yas Marina, dove domenica si correrà il Gran Premio di Abu Dhabi, nelle prime prove libere del venerdì. Nella sessione della mattina era stato Jenson Button a siglare il miglior giro con il tempo di 1:40.263, in quella pomeridiana è stato il compagno di scuderia Lewis Hamiltona mettere tutti in fila con il miglior crono di 1:39.586.

    Lewis Hamilton | © DIMITAR DILKOFF/AFP/Getty Images

    Con le Frecce d’Argente davanti in entrambi i turni, le Red Bull e le Ferrari si sono dovute accontentare delle posizioni immediatamente successive: nella prima sessione meglio le Lattine Volanti con Mark Webber, secondo, e Sebastian Vettel, quarto, a seguire le Rosse, nel secondo e ultimo turno di giornata Fernando Alonso, tornato sul “luogo del delitto” a distanza di un anno sul circuito dove nella passata stagione per una strategia errata del muretto Ferrari perse il titolo Mondiale in favore di Vettel, e Felipe Massa si sono messi davanti l’australiano e il neo campione del mondo, rimasto vittima di un incidente alla prima curva danneggiando solo in modo lieve la sua vettura tant’è che i meccanici del team austriaco hanno potuto rimettere a posto la sua Red Bull consentendo a Sebastian di poter rientrare in pista e prendere parte alla fase conclusiva della libere.

    Nico Rosberg, fresco di rinnovo con la Mercedes, ha chiuso la giornata con un ottavo e un ventesimo posto lavorando differentemente tra la prima e la seconda sessione, al contrario il compagno di box Michael Schumacher che al mattino aveva ottenuto solo il 15esimo tempo per poi chiudere la giornata con il settimo tempo. Competitive si sono dimostrate anche le due Force India che con Adrian Sutil e Paul Di Resta sono riuscite ad entrate nella top ten. Male le due Renault che dovranno faticare più del previsto domani in qualifica, Vitaly Petrov ha chiuso con il 13esimo tempo sia al mattino che al pomeriggio, ancora più dietro Bruno Senna che nella seconda sessione ha terminato con il 15esimo miglior crono.

  • Capolavoro Vettel in India, Button e Alonso sul podio

    Capolavoro Vettel in India, Button e Alonso sul podio

    Vittoria, pole position, giro più veloce in gara e in testa alla gara dall’inizio alla fine. Capolavoro. Non c’è altra parola per definire il primo Grand Chelem di Sebastian Vettel, il più giovane in assoluto ad aver centrato tale traguardo, che vince anche la prima edizione del Gran Premio d’India di Formula 1 portando a 11 le sue vittorie stagionali e a 21 quelle in carriera, numeri straordinari per un pilota che ha solo 24 anni e si è già laureato per due volte campione del mondo.

    Sebastian Vettel | © Mark Thompson/Getty Images
    Sul nuovissimo tracciato, sporco di sabbia e altri detriti, di Buddh il tedesco mantiene la prima posizione al via e comincia con la sua Red Bull ad imporre il suo ritmo forsennato, l’unico a tenergli testa, per modo di dire, è Jenson Button che si rifà sotto a pochi giri dal termine della corsa ma Vettel a quel punto ristabilisce i 5 secondi di distacco che aveva guadagnato in precedenza con una serie di giri veloci da far paura battendo anche il miglior giro stabilito dal compagno di squadra Webber a dimostrazione anche di come il campione del mondo abbia cercato il Grand Chelem. Il podio è completato appunto da Button, partito quarto e autore di una fantastica partenza che lo ha portato in seconda posizione durante le prime fasi di gara, e da Fernando Alonso all’ennesima prova immensa e consistente in gara e che nel finale ha respinto gli assalti di Mark Webber giunto quarto al traguardo. Quinta e sesta piazza per le due Mercedes di Michael Schumacher e Nico Rosberg che hanno preceduto Lewis Hamilton transitato settimo sotto la bandiera a scacchi. L’inglese della McLaren, che avrebbe dovuto partire dalla prima fila e che invece è stato retrocesso di 3 posizioni in griglia per aver non aver rispettato il limite di velocità imposto dalle bandiere gialle durante la prima sessione di prove libere del venerdì, è partito male scavalcato anche da Felipe Massa che poi gli è rimasto davanti per quasi metà gara fino a quando “Luigino” non ha tentato il sorpasso rimanendo coinvolto nell’ennesimo incidente con il brasiliano che verrà poi penalizzato dai commissari di gara con un drive-through. La dinamica del contatto però sembra abbastanza chiara e scagiona Massa che era in traiettoria e aveva mezza vettura davanti rispetto a quella del rivale che ha comunque tentato di frenare e di evitare il tamponamento. Lo stesso Massa sarà poi costretto al ritiro qualche giro più tardi per la rottura della sospensione, questa volta quella destra, su un cordolo dopo che ieri nelle qualifiche aveva rotto, sempre su un cordolo e con l’identica dinamica, quella sinistra. A chiudere la top ten Jaime Alguersuari, ottavo con la sua Toro Rosso, Adrian Sutil, nono con la scuderia di casa Force India, e Sergio Perez sulla Sauber. Restano fuori dalla zona punti le due Renault di Vitaly Petrov e Bruno Senna. Chiude in 17esima posizione il pilota indiano di casa Narain Karthikeyan, pilota titolare per l’occasione in questa gara al posto del nostro Vitantonio Liuzzi, e che ha preceduto il suo compagno di squadra Daniel Ricciardo (18esimo). La Formula 1 ha ricordato Marco Simoncelli e Dan Wheldon, i due piloti scomparsi tragicamente pochi giorni fa il primo nel Gran Premio di Malesia di MotoGP a Sepang e il secondo in una gara di Formula Indy sull’ovale di Las Vegas. Per loro tanti gli omaggi dei piloti con tanto di raffigurazioni sui caschi e un minuto di assoluto silenzio poco prima della partenza in ricordo dei due colleghi che hanno perso la vita in circostanze assurde mentre svolgevano il proprio lavoro. LE PAGELLE

    ORDINE D’ARRIVO

    Pos. Pilota Team Tempo
    1.   VETTEL RED BULL RENAULT 1h30:35.002
    2.   BUTTON McLAREN MERCEDES +8.433
    3.   ALONSO FERRARI +24.301
    4.   WEBBER RED BULL RENAULT +25.529
    5.   SCHUMACHER MERCEDES +1:05.421
    6.   ROSBERG MERCEDES +1:06.851
    7.   HAMILTON McLAREN MERCEDES +1:24.183
    8.   ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI +1 GIRO
    9.   SUTIL FORCE INDIA MERCEDES +1 GIRO
    10.   PEREZ SAUBER FERRARI +1 GIRO
    11.   PETROV RENAULT +1 GIRO
    12.   SENNA RENAULT +1 GIRO
    13.   DI RESTA FORCE INDIA MERCEDES +1 GIRO
    14.   KOVALAINEN LOTUS RENAULT +2 GIRI
    15.   BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH +2 GIRI
    16.   D’AMBROSIO VIRGIN COSWORTH +2 GIRI
    17.   KARTHIKEYAN HISPANIA COSWORTH +3 GIRI
    18.   RICCIARDO HISPANIA COSWORTH +3 GIRI
    19.   TRULLI LOTUS RENAULT +4 GIRI
    20.   MASSA FERRARI RIT
    21.   BUEMI TORO ROSSO FERRARI RIT
    22.   MALDONADO WILLIAMS COSWORTH RIT
    23.   GLOCK VIRGIN COSWORTH RIT
    24.   KOBAYASHI SAUBER FERRARI RIT
  • Vettel vince il GP di Corea. Red Bull campione

    Vettel vince il GP di Corea. Red Bull campione

    Dopo essersi preso una pausa nello scorso Gran Premio del Giappone a Suzuka Sebastian Vettel torna a dettare legge e lo fa imponendosi senza alcuna discussione nel Gran Premio di Corea sul circuito di Yeongam, festeggiando nel migliore dei modi il titolo conquistato la settimana scorsa. Il campione tedesco si sbarazza già dalla partenza della McLaren di Lewis Hamilton che non sfrutta a dovere la sua pole position facendosi beffare dopo poche curve, e prende il largo giro dopo giro sfruttando la superiorità della lattina volante che si impone in testa alla gara dall’inizio alla fine. Neanche la safety-car, entrata in pista al 19esimo giro per un incidente che ha messo fuori causa Michael Schumacher e Vitaly Petrov, ha scombussolato i piani del bicampione del mondo che ha mantenuto la freddezza necessaria per arrivare fino in fondo al comando stampando proprio all’ultimo giro un formidabile miglior giro della gara in 1:30.605. Soltanto Alonso, durante il valzer dei pit-stop, è stato in grado di soffiargli la prima posizione, seppur per sole due tornate. Vettel conquista con la vittoria odierna il suo 20esimo successo in carriera eguagliando nella classifica di tutti i tempi il finlandese Mika Hakkinen, regalando alla Red Bull il secondo titolo mondiale

    Sebastian Vettel | © Clive Mason/Getty Images
    Con il suo decimo sigillo stagionale Vettel vede sempre più da vicino Michael Schumacher, che detiene il record con ben 13 successi in una sola stagione. Gli toccherà vincere tutte e tre le gare rimanenti per eguagliare il sette volte campione del mondo, impresa che si presenta difficile ma non impossibile per il binomio campione del mondo. Alle spalle dell’inarrivabile Vettel è stata vera battaglia tra Lewis Hamilton e Mark Webber. L’australiano, ritrovatosi terzo dopo il primo pit-stop, le ha provate tutte per superare l’inglese che però ha resistito da campione, questa volta senza commettere alcuna scorrettezza. Visto il potenziale che presenatva oggi la Red Bull la prestazione di Hamilton è stata super. L’apice della lotta fra i due è culminato al 34esimo giro, al rientro in pista dopo una doppia sosta ai box, Webber cerca di sfruttare un errore di Hamilton alla curva quattro affiancandolo e percorrendo quattro curve praticamente appaiati, ma l’inglese è riuscito a resistergli costringendolo a rinunciare al sorpasso. Duello che si ripete al 49esimo giro quando Webber riesce a superare momentaneamente Hamilton alla curva 1 sfruttando anche l’ostacolo di un doppiaggio. L’inglese però ha risposto subito risuperandolo sul rettilineo opposto sfruttando il DRS. Da li in poi è riuscito a congelare la posizione e a controllare Webber, che si deve accontentare del gradino più basso del podio. Gara senza acuti invece per il vincitore di Suzuka Jenson Button, che pur avendo a tiro la coppia Hamilton-Webber non è mai riuscito a portarsi sotto il secondo per sferrare l’attacco decisivo. Grandissima ultima parte di gara invece per la Ferrari di Fernando Alonso che dopo essersi sbarazzato di Massa e Rosberg riesce a portarsi a ridosso del gruppetto di testa a suon di giri veloci, ma non è riuscito a portare un attacco concreto alla McLaren avendo sfruttato un pò troppo le gomme nel tentativo di rimonta. La nuova ala, montata solo sulla sua vettura, ha funzionato meglio in gara, ma per essere più competitivi bisogna migliorare innanzitutto le prestazioni in qualifica, in cui le Rosse sono ancora due passi indietro rispetto ai rivali. Male invece Massa, al suo 150esimo GP in carriera. Il brasiliano, come spesso gli accade, chiude una gara senza acuti chiudendo in ultima posizione il gruppetto dei migliori sei. Anche per lui il problema di aver avuto Rosberg per gran parte di gara a fargli da tappo ma questa non può essere certo una scusante. Bella gara delle due Toro Rosso di Alguersuari e Buemi che terminano entrambe nella top-ten a dimostrazione dei progressi della monoposto di Faenza. Le gemelle delle lattine volanti chiudono nella morsa la Mercedes di Nico Rosberg, velocissima in rettilineo, ma con ancora qualche problema di aerodinamica. Un punto anche per Paul Di Resta che chiude il gruppo dei primi dieci. LE PAGELLECLASSIFICA PILOTI E COSTRUTTORI

    ORDINE D’ARRIVO

    Pos. Pilota Team Tempo
    1.   VETTEL RED BULL RENAULT 1h30:01.994
    2.   HAMILTON McLAREN MERCEDES +12.019
    3.   WEBBER RED BULL RENAULT +12.477
    4.   BUTTON McLAREN MERCEDES +14.694
    5.   ALONSO FERRARI +15.689
    6.   MASSA FERRARI +25.133
    7.   ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI +49.538
    8.   ROSBERG MERCEDES +54.053
    9.   BUEMI TORO ROSSO FERRARI +1:02.762
    10.   DI RESTA FORCE INDIA MERCEDES +1:08.602
    11.   SUTIL FORCE INDIA MERCEDES +1:11.229
    12.   BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH +1:33.068
    13.   SENNA RENAULT +1 GIRO
    14.   KOVALAINEN LOTUS RENAULT +1 GIRO
    15.   KOBAYASHI   SAUBER FERRARI +1 GIRO
    16.   PEREZ SAUBER FERRARI +1 GIRO
    17.   TRULLI LOTUS RENAULT +1 GIRO
    18.   GLOCK VIRGIN COSWORTH +1 GIRO
    19.   RICCIARDO HISPANIA COSWORTH +1 GIRO
    20.   D’AMBROSIO VIRGIN COSWORTH +1 GIRO
    21.   LIUZZI HISPANIA COSWORTH +1 GIRO
    22.   MALDONADO WILLIAMS COSWORTH RIT
    23.   PETROV RENAULT RIT
    24.   SCHUMACHER MERCEDES RIT
  • F1, pole di Hamilton in Corea

    F1, pole di Hamilton in Corea

    A distanza di quasi un anno e mezzo e 26 Gran Premi disputati, Lewis Hamilton torna in pole position. Non accadeva dal lontano 12 giugno 2010 e si correva in Canada, la gara poi fu vinta proprio dal pilota inglese che mette così in bacheca la sua 19esima pole position in carriera, ovviamente la prima di quest’anno, spezzando il dominio di Vettel in pole da 5 gare consecutive. Hamilton regala così una prima soddisfazione alla McLaren che proprio nel weekend di Corea festeggia i 700 Gran Premi in Formula 1.

    Lewis Hamilton | © Clive Mason/Getty Images
    Sulla pista di Yeongam, questa volta in condizioni di asciutto dopo l’acquazzone abbattutosi ieri sul circuito, Hamilton si è riconfermato il più veloce chiudendo la sessione di qualifica con il miglior tempo di 1:35.820, unico a scendere sotto il muro dell’1:36. A rovinare una prima fila tutta McLaren ci ha pensato Sebastian Vettel che nell’ultimo tentativo si è migliorato riuscendo a scalzare dalla seconda posizione Jenson Button di soli 84 millesimi: 1:36.042 per il tedesco, 1:36.126 per l’inglese vincitore in Giappone. A chiudere la seconda fila l’altra Red Bull di Mark Webber che si becca oltre 6 decimi da Hamilton (1:36.468). Le Ferrari occupano la terza fila: così come avvenuto a Suzuka, Felipe Massa precede Fernando Alonso di un decimo e mezzo ma quello che più preoccupa il team del Cavallino è il ritardo accusato dalla pole, oltre un secondo. Domani in gara ci si aspetta l’ennesima impresa di Alonso, se solo avesse avuto una Ferrari più performante durante la stagione lo spagnolo avrebbe sicuramente lottato per la vittoria ovunque. Quarta fila per Nico Rosberg e Vitaly Petrov, unici piloti Mercedes e Renault ad entrare nella top ten: Michael Schumacher infatti ha avuto problemi di settaggio della sua vettura e si è piazzato 12esimo mentre Bruno Senna domani scatterà dalla 15esima posizione in griglia, un risultato deludente. A chiudere la top ten ci sono le due Force India di Paul Di Resta e Adrian Sutil che non hanno effettuato nessun giro cronometrato nell’ultima parte di qualifica per preservare le gomme morbide in gara. Buona inoltre la qualifica di Jaime Alguersuari, 11esimo, mentre male hanno fatto le due Williams di Pastor Maldonado, 16esimo, e Rubens Barrichello, 18esimo, il brasiliano ha fatto meglio solo delle due Lotus, le due Virgin e le due Hispania. Domani, alle 8:00 di mattina italiane, il via al secondo Gran Premio di Corea della storia della F1. L’anno scorso vinse Alonso avvantaggiato però dal ritiro di Vettel per la rottura del motore della sua Red Bull.

    GRIGLIA DI PARTENZA

    Pos. Pilota Team Tempo Gap
    1.   HAMILTON McLAREN MERCEDES 1:35.820
    2.   VETTEL RED BULL RENAULT 1:36.042 +0.222
    3.   BUTTON McLAREN MERCEDES 1:36.126 +0.306
    4.   WEBBER RED BULL RENAULT 1:36.468 +0.648
    5.   MASSA FERRARI 1:36.831 +1.011
    6.   ALONSO FERRARI 1:36.980 +1.160
    7.   ROSBERG MERCEDES 1:37.754 +1.934
    8.   PETROV RENAULT 1:38.124 +2.304
    9.   DI RESTA FORCE INDIA MERCEDES NO TIME
    10.    SUTIL FORCE INDIA MERCEDES NO TIME
    11.   ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI Q2
    12.   SCHUMACHER MERCEDES Q2
    13.   BUEMI TORO ROSSO FERRARI Q2
    14.   KOBAYASHI SAUBER FERRARI Q2
    15.   SENNA RENAULT Q2
    16.   MALDONADO WILLIAMS COSWORTH Q2
    17.   PEREZ SAUBER FERRARI Q2
    18.   BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH Q1
    19.   KOVALAINEN LOTUS RENAULT Q1
    20.   TRULLI LOTUS RENAULT Q1
    21.   GLOCK VIRGIN COSWORTH Q1
    22.   D’AMBROSIO VIRGIN COSWORTH Q1
    23.   LIUZZI HISPANIA COSWORTH Q1
    24.   RICCIARDO HISPANIA COSWORTH Q1
  • F1: a Button il GP del Giappone, a Vettel il Mondiale

    F1: a Button il GP del Giappone, a Vettel il Mondiale

    Attendevamo solo di avere la certezza aritmetica, a Suzuka gli bastava fare solo un misero punto per vincere il titolo Mondiale. Sul circuito dove nel passato tanti altri campioni hanno celebrato il titolo iridato (Ayrton Senna, Alain Prost, Damon Hill e Michael Schumacher), Sebastian Vettel si laurea campione del mondo di Formula 1 per la seconda volta nella sua carriera, il pilota più giovane ad aver centrato tale obiettivo.

    Vettel e Button | © JUNG YEON-JE/AFP/Getty Images
    Partito dalla pole position, il tedesco della Red Bull alle fine si accontenta del terzo posto che gli consegna ugualmente l’iride bissando il successo dell’anno passato. Se l’anno scorso il titolo era arrivato all’ultima gara e in seguito al pasticcio degli uomini Ferrari, quello di quest’anno è stato un vero e proprio trionfo per il pilota di Heppenheim che ha dominato la stagione fin dall’inizio a Melbourne con numeri strepitosi e quasi da record: 9 vittorie, 12 pole position, 114 punti di vantaggio sul secondo in classifica e salendo sempre sul podio, a parte il Nurburgring dove è arrivato quarto, nei 15 Gran Premi fin qui disputati. Tutto questo anche merito di quel gioiello di vettura che si ritrova tra le mani progettato da Adrian Newey. Gli è mancata solo la vittoria oggi, il Gran Premio del Giappone è stato vinto infatti da un impeccabile Jenson Button che è riuscito a sopravanzare il tedesco durante la prima sosta ai box per poi rimanergli davanti fino alla bandiera a scacchi. Il pilota inglese della McLaren centra il suo terzo successo in stagione, il 12esimo in carriera, in quello che lui considera come secondo Gran Premio di casa (la fidanzata Jessica Michibata è giapponese) festeggiando così nel migliore dei modi il rinnovo di contratto con la scuderia di Woking e precedendo Alonso e, appunto, Vettel. Button aumenta il suo vantaggio sullo spagnolo nella lotta al secondo posto nella classifica mondiale piloti portandolo a 8 punti (210 contro i 202) diventando il favorito per la conquista del titolo di vice-campione del mondo e, presumibilmente, il pilota di punta della McLaren considerando l’ennesimo flop di Lewis Hamilton.
    Fernando Alonso | © Clive Mason/Getty Images
    Può sorridere Fernando Alonso autore di un’altra straordinaria prestazione in gara dopo la delusione di ieri in qualifica (partiva quinto anche dietro al compagno di squadra Felipe Massa). Il ferrarista è veloce, costante e non sbaglia nulla, ciò gli permette nell’ultimo pit stop di sopravanzare Vettel. Lo spagnolo prima si difende brillantemente dagli attacchi del tedesco e poi va all’attacco di Button arrivandogli addirittura ad 1 secondo di distanza a 2 giri dal termine nonostante fosse con le gomme a mescola più dura che tanto hanno fatto soffrire la Ferrari quest’anno. Al quarto posto si piazza la seconda Red Bull di Mark Webber che solo nel finale da segnali di risveglio, poi Lewis Hamilton con una gara dai due volti: l’inglese parte bene e guadagna una posizione al via agevolato dalla manovra aggressiva, a tagliare la strada, di Vettel su Button; all’inizio sembra l’unico a tenere il ritmo indiavolato del tedesco ma una piccola foratura gli fa perdere pressione allo pneumatico costringendolo ad un pit stop anticipato. Da lì in poi l’anglo-caraibico si perde e si ritrova a lottare con Massa per la quinta piazza (scintille ancora tra i due che arrivano al contatto alla staccata della chicane con il brasiliano che perde un pezzo di carbonio dalla sua vettura). Lewis sta pagando a caro prezzo i molteplici errori commessi quest’anno che lo hanno reso più vulnerabile sotto il profilo psicologico e con Button che ultimamente, a partire dal Gran Premio d’Ungheria, gli finisce costantemente sempre davanti questo non lo aiuta ad uscire dal “tunnel” nel quale è entrato di recente. Sesto Michael Schumacher che per un paio di giri si è ritrovato addirittura in testa alla corsa prima di affrontare il suo ultimo pit stop. Il 7 volte campione del mondo ha preceduto Felipe Massa, a punti vanno anche Sergio Perez, Vitaly Petrov e Nico Rosberg, autore di una grande rimonta dopo essere partito dall’ultima fila sulla griglia di partenza. Fuori dalla top ten le due Force India di Adrian Sutil e Paul Di Resta e la Sauber dell’idolo di casa Kamui Kobayashi che, nonostante sia partito dalla settima posizione, non è riuscito nel suo Gran Premio ad ottenere un risultato soddisfacente. La Formula 1 non si ferma. In settimana il Grande Circus si trasferirà dal Giappone alla vicina Corea, domenica si farà tappa a Yeongam dove andrà in scena il secondo GP coreano della storia della F1.

    ORDINE D’ARRIVO

    Pos. Pilota Team Tempo
    1.   BUTTON McLAREN MERCEDES 1h30:53.427
    2.   ALONSO FERRARI +1.160
    3.   VETTEL RED BULL RENAULT +2.006
    4.   WEBBER RED BULL RENAULT +8.071
    5.   HAMILTON McLAREN MERCEDES +24.268
    6.   SCHUMACHER MERCEDES +27.120
    7.   MASSA FERRARI +28.240
    8.   PEREZ SAUBER FERRARI +39.377
    9.   PETROV RENAULT +42.607
    10.   ROSBERG MERCEDES +44.322
    11.   SUTIL FORCE INDIA MERCEDES +54.447
    12.   DI RESTA FORCE INDIA MERCEDES +1:02.326
    13.   KOBAYASHI SAUBER FERRARI +1:03.705
    14.   MALDONADO WILLIAMS COSWORTH +1:04.194
    15.   ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI +1:06.623
    16.   SENNA RENAULT +1:12.628
    17.   BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH +1:14.191
    18.   KOVALAINEN LOTUS RENAULT +1:27.284
    19.   TRULLI LOTUS RENAULT +1:36.140
    20.   GLOCK VIRGIN COSWORTH +2 GIRI
    21.   D’AMBROSIO VIRGIN COSWORTH +2 GIRI
    22.   RICCIARDO HISPANIA COSWORTH +2 GIRI
    23.   LIUZZI HISPANIA COSWORTH +3 GIRI
    24.   BUEMI TORO ROSSO FERRARI RIT
  • Vettel in pole a Suzuka, seguono le McLaren

    Vettel in pole a Suzuka, seguono le McLaren

    Sebastian Vettel ha conquistato la pole position anche a Suzuka dove domani, quando saranno le 8 del mattino in Italia, scatterà il Gran Premio del Giappone, quint’ultima prova del Mondiale 2011 di Formula 1.

    Sebastian Vettel | © JUNG YEON-JE/AFP/Getty Images
    Per il tedesco si tratta della 12esima pole stagionale e della 27esima in carriera scavalcando Mika Hakkinen, fermo a quota 26; inoltre si lascia dietro lo stesso pilota finlandese e Michael Schumacher nella classifica dei piloti che hanno ottenuto più pole position nell’arco di una sola stagione (11) mettendo nel mirino Alain Prost e Ayrton Senna ad una sola pole position di distanza e Nigel Mansell che detiene lo speciale record di 14 pole position conquistate nella stagione 1992. Questa volta Vettel se l’è dovuta sudare più del previsto: il campione del mondo in carica è riuscito a strapparla ai piloti McLaren solo all’ultimo tentativo, un giro praticamente al limite prendendosi anche qualche rischio fermando il cronometro sull’1:30.466. In prima fila con lui partirà Jenson Button, che avrebbe voluto festeggiare il rinnovo del contratto con la scuderia di Woking con una pole sfuggitagli per soli 9 millesimi. Subito dietro l’altra Freccia d’Argento di Lewis Hamilton a 1 decimo e mezzo da Vettel, l’inglese che aveva firmato il miglior giro al primo tentativo disponibile, ha commesso un errore nel secondo che lo ha costretto ad abortire così il suo ultimo tentativo, chiude la seconda fila Felipe Massa (+0.338) che finalmente è riuscito a stare davanti al compagno di squadra Fernando Alonso, una rarità in questa stagione. Alonso, che domani partirà quinto, ha gettato alle ortiche il primo tentativo lanciato per un dritto alla Spoon. I tifosi ferraristi auspicano un’altra delle sue meravigliose partenze anche perchè c’è in ballo il secondo posto nel Mondiale. Sesto tempo per Mark Webber a quasi 7 decimi dal compagno di team chiudono la top ten senza neanche effettuare un giro cronometrato Michael Schumacher, le due Renault di Vitaly Petrov e Bruno Senna e la Sauber dell’idolo di casa Kamui Kobayashi. Sfortuna Nico Rosberg che partirà dall’ultima fila per un guasto idraulico sulla sua Mercedes che non gli ha consentito di prendere parte alle qualifiche. Domani a Vettel basterà un solo punto per laurearsi campione del mondo per la seconda volta, un traguardo strepitoso se si considera che potrebbe avvenire con 4 gare d’anticipo. Sembra di essere ritornati indietro nel tempo all’era del dominio di Schumacher con la Ferrari.

    GRIGLIA DI PARTENZA

    Pos. Pilota Team Tempo Gap
    1.   VETTEL RED BULL RENAULT 1:30.466
    2.   BUTTON McLAREN MERCEDES 1:30.475 +0.009
    3.   HAMILTON McLAREN MERCEDES 1:30.617 +0.151
    4.   MASSA FERRARI 1:30.804 +0.338
    5.   ALONSO FERRARI 1:30.886 +0.420
    6.   WEBBER RED BULL RENAULT 1:31.156 +0.690
    7.   SCHUMACHER MERCEDES NO TIME
    8.   SENNA RENAULT NO TIME
    9.   PETROV RENAULT NO TIME
    10.   KOBAYASHI SAUBER FERRARI NO TIME
    11.   SUTIL FORCE INDIA MERCEDES Q2
    12.   DI RESTA FORCE INDIA MERCEDES Q2
    13.   BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH Q2
    14.   MALDONADO WILLIAMS COSWORTH Q2
    15.   BUEMI TORO ROSSO FERRARI Q2
    16.   ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI Q2
    17.   PEREZ SAUBER FERRARI Q2
    18.   KOVALAINEN LOTUS RENAULT Q1
    19.   TRULLI LOTUS RENAULT Q1
    20.   D’AMBROSIO VIRGIN COSWORTH Q1
    21.   GLOCK VIRGIN COSWORTH Q1
    22.   RICCIARDO HISPANIA COSWORTH Q1
    23.   ROSBERG MERCEDES Q1
    24.   LIUZZI HISPANIA COSWORTH Q1