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  • F1, super Button vince a Melbourne davanti a Vettel. Alonso è 5°

    F1, super Button vince a Melbourne davanti a Vettel. Alonso è 5°

    Jenson Button vince il Gran Premio d’Australia, primo appuntamento stagionale del Mondiale di Formula 1. Il pilota inglese conquista il terzo successo della carriera sul circuito dell’Albert Park, grazie al sorpasso iniziale sul compagno di squadra Lewis Hamilton e sfruttando la migliore strategia di gara rispetto agli avversari che gli ha permesso di restare sempre davanti al gruppo a parità di pit-stop.

    Neanche la safety-car, entrata in pista nelle fasi finali del GP per rimuovere la Catehram di Vitaly Petrov rimasta ferma in rettilineo, ha impensierito il campione del mondo del 2009, che porta a casa il suo 13esimo successo in carriera, reso ancora più importante dalla statistica che negli ultimi 5 anni ha incoronato campione del mondo il vincente di Melbourne.

    Alle spalle della McLaren numero 3 troviamo la Red Bull di Sebastian Vettel, in netta ripresa rispetto alle qualifiche opache del sabato, e che sul passo gara sembra avere ancora qualcosa in più rispetto agli avversari. Il tedesco, pur senza effettuare neanche un sorpasso, guadagna ben quattro posizioni sin dallo start, agevolato dal ritiro dello sfortunato Michael Schumacher, abbandonato dalla sua Mercedes per una rottura del cambio mentre era in lotta con il campione del mondo per la terza posizione, e alla fine deve dire grazie alla safety-car entrata in pista che gli ha permesso di rientare ai box e di rimanere davanti ad Hamilton.

    Hamilton che dopo la pole position conquistata ieri può essere considerato il grande deluso della giornata. Si fa beffare in partenza da Button e si mostra più debole del compagno nella strategia di gara. Anche sfortunato nella parte finale con l’entrata in pista della safety-car, proprio un giro dopo il suo rientro ai box, ma deve fare mea-culpa per aver ritardato un pò troppo il momento del primo pit-stop. Hamilton riesce a portare a casa comunque un podio meritato.

    Podio che viene assaporato per un momento anche dall’altra Red Bull di Mark Webber, arrivato vicinissimo alla McLaren di Hamilton. L’australiano, che nella gara di casa avrebbe voluto portare a casa almeno il terzo posto, non è riuscito nella fase finale della corsa a portare l’attacco decisivo all’anglo-caraibico, nonostante il distacco sotto al secondo gli permetteva di sfruttare la doppia zona DRS. La Red Bull sembra infatti pagare ancora qualche chilometro di troppo nei confronti della vettura di Woking in rettilineo, ma alla fine la quarta posizione deve tenersela stretta visto che alla partenza ha rischiato il peggio con il doppio contatto con la Toro Rosso del connazionale Daniel Ricciardo e la Williams di Bruno Senna.

    Jenson Button © PAUL CROCK/AFP/Getty Images

    Quinta posizione per la Ferrari di Fernando Alonso, che come sempre riesce a tirare il miglior potenziale da una vettura che non sembra proprio la migliore del lotto. Lo spagnolo imprime anche un buon ritmo alla gara nelle fasi iniziali ma poi si perde come sempre nella fase decisiva della gara, quella finale, perdendo di consistenza nel momento in cui la vettura comincia a svuotarsi del carburante. In più la Ferrari sembra soffrire ancora tanto nel portare a temperatura gli pneumatici, che con il diminuire dei gradi hanno faticato a dare grip alla F2012. Dopo la safety-car infatti Alonso ha dovuto fare i miracoli per difendersi dall’ottima Williams di Pastor Maldonado, che le ha provate tutte per portarsi davanti all’asturiano, esagerando nell’ultimo giro ed eliminandosi da solo commettendo un errore alla curva dopo il primo intermedio. Comunque incoraggiante la prestazione della vettura del team di Groove.

    Ottima prestazione anche per le Sauber di Kamui Kobayashi e Sergio Perez. Il samurai giapponese, dopo qualifiche non proprio esaltanti, si è fatto spazio in gara come al suo solito a suon di sorpassi riuscendo a terminare la gara in sesta posizione. Anche il messicano di scuola Ferrari è autore di una garande rimonta fino all’ottavo posto dopo la penalizzazione nella giornata di ieri che lo ha portato in fondo allo schieramento per aver sostituito il cambio.

    Tra le due Sauber la Lotus di Kimi Raikkonen, che riesce a limitare i danni dopo la deludente 18esima posizione delle qualifiche. La vettura del finlandese soffre comunque di qualche problema di assetto ma la bravura dell’ex campione del mondo, nonostante la pausa di due anni dalla Formula 1, gli ha permesso di portare a casa la settima posizione e sei punti importantissmi per il morale e la classifica. Il compagno di team Romain Grosjean conclude la gara dopo solo due giri per la rottura della sospensione causata dal contatto con la Williams dello sfortunato Pastor Maldonado. Il ritorno del francese ha cosi un brutto epilogo, anche se comunque il campione del mondo GP2 compromette la sua gara sin dalla partenza, scattando malissimo allo start perdendo la terza posizione e scivolando fino alla sesta.

    Ancora una volta malissimo Felipe Massa che inizia nel peggiore dei modi la sua stagione 2012. Dopo una gara opaca passata più a lottare con i problemi di bilanciamento della sua F2012 che con gli avversari confeziona il primo ritiro stagionale a causa di un contatto per evitare il sorpasso all’esterno di Bruno Senna. I due camminano insieme dalla curva Hellas fino al primo intermedio, poi i danni all’alettone e alla sospensione costringono il ferrarista a ritirarsi.

    Ottime prestazioni invece per Daniel Ricciardo, nono con la Toro Rosso nel Gran Premio di casa, e Paul Di Resta con la Force India, che chiude la top-ten portando a casa i primi punticini di questo mondiale. In classifica comandano Button e la Mclaren davanti a Vettel e alla Red Bull, mentre la Ferrari, in attesa di miglioramenti, deve accontentarsi della quarta piazza alle spalle della Sauber.

    La Formula 1 non si ferma qui. I piloti saranno impegnati a scendere in pista anche il prossimo week-end a Sepang, dove andrà in scena il secondo GP del Mondiale 2012 valevole per il Gran premio della Malesia. Appuntamento a settimana prossima.

  • F1, Hamilton in pole in Australia, male Red Bull e Ferrari

    F1, Hamilton in pole in Australia, male Red Bull e Ferrari

    Va a Lewis Hamilton la prima pole position della stagione. Sul circuito dell’Albert Park di Melbourne teatro del primo Gran Premio del 2012 il pilota inglese conquista la prima casella grazie ad un primo giro straordinario nell’ultima qualifica, la Q3, agevolato anche dal fatto di aver montato per primo un set di coperture morbide nuove risparmiate nelle altre due precedenti sessioni. L’anglo-caraibico è stato comunque l’unico in grado a scendere sotto il muro dell’1.25, anche se per soli pochi centesimi, fermando il cronometro sul tempo di 1.24:922, precedendo di un solo decimo il compagno di squadra Jenson Button (1.25:074 il tempo del vice campione del mondo), e partirà cosi davanti a tutti nel GP d’Australia. Per lui seconda pole position sul circuito australiano, 20esima della carriera.

    La McLaren conferma dunque le indiscrezioni dei protonistici e si conferma velocissima conquistando tutta la prima fila che non è sembrata mai in discussione per tutta la durata delle prove. Basti considerare che al terzo posto troviamo la sorpresa di giornata, la Lotus di Romain Grosjean, che bagna il suo rientro in Formula 1 con la prima piazza della seconda fila, davanti ad una coppia ritrovata, il binomio Mercedes-Schumacher, che conquista il miglior risultato da quando il tedesco ha fatto rientro nel Circus. La prestazione del team di Stoccarda è sembrata molto incoraggiante visto che hanno passato tutta la sessione nelle prime posizioni, e solo un errore per giro nell’ultima qualifica, ha impedito a Nico Rosberg di impensierire le due McLaren. Per il giovane figlio d’arte soltanto la settima posizione a sette decimi dalla vetta, davanti alla Williams Di Pastor Maldonado, la Force India di Nico Hulkenberg e la Toro Rosso di Daniel Ricciardo, che chiude la top-ten

    Lewis Hamilton © WILLIAM WEST/AFP/Getty Images

    Soltanto la terza fila invece per la Red Bull. Fa un pò effetto trovare indietro i campioni del mondo, le vetture che l’anno scorso monopolizzavano la prima fila facendo la differenza nell’ultimo giro secco. Sebastian Vettel chiude lontanissimo dalle McLaren, sesto e a sette decimi, dietro anche al suo compagno di squadra Mark Webber, cha ha accusato lo stesso ritardo. Secondo Chris Horner entrambi i piloti sarebbero stati rallentati da problemi al Kers, che avrebbero contribuito ad una prestazione abbastanza opaca. Ma anche l’anno scorso il sistema di recupero dell’energia non era il più funzionante sulla vettura anglo-austriaca, ma questo non gli impediva di dominare i GP. Insomma siamo solo all’inizio ed è ancora presto per tirare delle conclusioni,  ma le lattine volanti paiono aver perso un pò di competitività e lo strapotere visto lo scorso anno sembra essere soltanto un lontano ricordo.

    Parte male anche la stagione della Ferrari. A differenza della Red Bull, le difficoltà della F2012 erano state ampiamente previste e annunciate nei giorni scorsi e proprio per questo motivo nessuno si aspettava la pole position. Ma già dal primo Gran Premio stagionale vedere fuori dalla top-ten entrambe le monoposto di Maranello fa una certa impressione. Fernando Alonso chiude la sua qualifica in 12esima posizione, al secondo tentativo di giro veloce in Q2 a causa di un suo errore alla prima curva insabbiandosi nella ghiaia dopo un testacoda provocato dal contatto con l’erba a lato della pista. Peccato perchè il primo giro dello spagnolo era stato abbastanza incoraggiante e senza l’errore avrebbe potuto lottare sicuramente almeno per la seconda fila. Ma con i se e con i ma non si va da nessuna parte.

    Felipe Massa invece chiude 16esimo, semplicemente per il fatto di essere stato più lento degli altri. Il brasiliano, chiamato a riscattare la stagione 2011 molto più che deludente, non poteva avere inizio peggiore, e viene graziato da Kimi Raikkonen, che non inizia proprio nel migliore dei modi la sua seconda vita in F1. il finlandese chiude in 18esima posizione, terminando i giochi già nella Q1.

    Chiudono la classifica le Caterham del connazionale Kovalainen e Petrov, le Marussia di Glock e Pic e le HRT di De La Rosa e Karthikeyan che non hanno superato neanche il 107% e rischiano di non prendere parte alla gara di domani.

    La griglia di partenza potrebbe essere comunque modificata a seguito di alcune irregolarità di alcune vetture. Alla fine della Q2 infatti i commissari di gara hanno messo sotto la lente di ingrandimento il comportamento di alcuni piloti che erano scesi contemporaneamente in pista per cercare di passare il turno e che probabilmente hanno commesso qualche scorrettezza. Nelle prossime ore il verdetto.

  • F1, prove libere nel segno di McLaren e Mercedes

    F1, prove libere nel segno di McLaren e Mercedes

    Sono partite questa mattina sul circuito dell’Albert Park di Melbourne in Australia le prime libere che hanno aperto il mondiale 2012 di Formula 1. Entrambe le sessioni sono state caratterizzate da una leggera pioggia che ha reso umido il tracciato, ma se nella prima parte di giornata i 20 gradi di temperatura hanno contribuito ad asciugare la pista, dopo la pausa pranzo la pioggia torrenziale ha costretto per la maggior parte del tempo i piloti a rimanere nei box.

    La sessione mattutina si è aperta nel segno della McLaren che ha conquistato le prime due posizioni con Jenson Button, autore del miglior crono con il tempo di 1.27:560, davanti al compagno di squadra Lewis Hamilton, staccato di soli due decimi. Terzo posto per Michael Schumacher, in ritardo di sei decimi dalla coppia di Woking. L’altra Mercedes del compagno Nico Rosberg chiude in sesta posizione.

    Dietro le tre Frecce d’Argento la Ferrari di Fernando Alonso, che si ferma a otto decimi dalla vetta. Non malissimo la posizione dello spagnolo che comunque ammette che le condizioni della F2012 non sono ancora al meglio. Il compagno di squadra Felipe Massa comincia la sua stagione nel peggiore dei modi chiudendo la sua prima sessione in 18esima posizione a tre secondi di ritardo e con un errore all’attivo che lo ha costretto ad insabbiarsi nella ghiaia dopo un testacoda.

    Jenson Button © WILLIAM WEST/AFP/Getty Images

    Male apparentemente anche la Red Bull, che comunque si pensa abbia fatto pretattica facendo di tutto per nascondersi. Mark Webber chiude quinto a quasi un secondo, Sebastian Vettel è addirittura 11esimo, fuori dalla top ten, con oltre due secondi di svantaggio, dietro anche al rientrante Kimi Raikkonen che chiude in decima posizione.

    La pioggia  ha reso praticamente inutile la seconda sessione visto che le condizioni metereologiche hanno permesso ai piloti di montare le gomme slick solamente a 20 minuti dalla fine, quiando i giochi erano praticamente fatti. Il più veloce di tutti nell’ultima sessione è stato Michael Schumacher, seguito da Nico Hulkenberg con la Force India e dalla Sauber di Sergio Perez.

    Le insidie del tracciato bagnato non hanno risparmiato l’altra C32 di Kamui Kobayashi, che si è resa protagonista di un testacoda proprio sul rettilineo finale, finendo sal centro della pista essendo uscito troppo largo dall’ultima curva e avendo toccato l’erba sintetica ancora troppo umida. I top team hanno girato con cautela testandole condizioni della pista senza foezare il tempo, mentre Alonso conferma la quarta posizione.

    Per le qualifiche non è prevista pioggia quindi le prove che decideranno la griglia di partenza si svolgeranno con pista asciutta. A differenza delle libere di oggi che lasciano il tempo che trovano, da domani si farà sul serio.

  • F1, Mondiale 2012 al via da Melbourne. La caccia a Vettel è aperta

    F1, Mondiale 2012 al via da Melbourne. La caccia a Vettel è aperta

    Tutti i piloti e i team sono già arrivati al Melbourne, manca ormai poco all’inizio dell’attesissimo Mondiale 2012 di Formula 1, soltanto 24 ore alle prime libere sul circuito dell’Albert Park in Australia che apriranno la 63esima edizione del campionato del mondo, quello che sarà infatti il più lungo mondiale della storia della F1. Da quest’anno saranno infatti ben 20 i Gran Premi su cui i piloti dovranno confrontarsi, uno in più rispetto allo scorso anno quando venne cancellato dal calendario il GP del Barhain per gli ormai noti disordini del paese.

    Le new-entry quest’anno saranno proprio il rientro del Bahrain e il nuovo GP di Austin sui quali però aleggiano ancora molti dubbi, mentre di sicuro non avremo più il Gran Premio della Turchia sul circuito di Istanbul, che saluta la competizione dopo 7 anni. Per il resto tutto confermato, con il rientro del Nurburgring a discapito di Hockenheim per l’alternanza ogni anno per il GP della Germania, e i due suggestivi Gran Premi in notturna di Singapore e Abu Dhabi.

    Si riparte da Melbourne, che come nella maggior parte delle volte sarà teatro della gara inaugurale del Mondiale. Circuito cittadino ma da sempre uno dei più veloci considerando le medie sul giro tra le più alte della Formula 1, è da tradizione favorevole alla vettura meglio bilanciata in conseguenza dell’alto carico aerodinamico che le vetture necessitano per percorrere le sue 16 curve. Il punto in cui i piloti potranno maggiormante tentare il soprpasso sarà sul rettilineo del traguardo, favoriti dal dispositivo DRS introdotto la scorsa stagione, che da quest’anno potrà essere attivato ben due volte su questo circuito, sia sul rettilineo principale che in quello successivo tra la le curve 2 e 3.   Il punto di detection point invece sarà solo uno, e sarà posto alla curva prima del traguardo.

    Sarà un GP molto importante perchè da molti anni resiste la tradizione che vede campione del Mondo il pilota che riesce a vincere  su questa pista. Il favorito numero uno in questione è sicuramente Sebastian Vettel, forte della sua consacrazione negli ultimi due anni e voglioso di eguagliare il record di Micheal Schumacher e Fangio di conquistare tre titoli mondiali consecutivi. Riuscendoci riuscirebbe sicuramente a smentire tutti coloro (più dai colleghi stessi che dall’esterno) che lo etichettano come “pilota che vince perchè ha la macchina più forte”. Anche perchè da quest’anno si riparte da una sorta di anno zero, in cui sono state tantissime le limitazioni e le innovazioni imposte dalla Fia.

    A partire dall’abolizione dei tanto discussi scarichi soffiati introdotti dal genio Adrian Newey, che da quest’anno saranno posizionati più in alto sulla vettura come ai vecchi tempi e non potranno generare più tanto carico aerodinamico. Proprio per questo motivo la Pirelli che anche quest’anno sarà il fornitore ufficiale degli pneumatici fornirà gomme che consentiranno al pilota una maggiore aderenza al posteriore.

    Ma la novità più importante a livello visivo sarà sicuramente l’antiestetico muso a becco d’anatra che sarà presente su tutte le vetture ad eccezione della sola McLaren che ha preferito optare per una soluzione lineare in controtendenza rispetto al resto della compagnia. Questa soluzione aerodinamica sarà caratterizzata dalla divisione per via di uno scalino della parte dell’abitacolo con la parte anteriore del muso stesso per via delle nuove regolamentzioni che vincolano l’altezza massima della vettura nella parte anteriore, per diminuire la pericolosità dell’impatto in caso di urto con la parte laterale della vettura che è stata appositamente rialzata.

    C’è chi ha fatto quindi di necessità virtù, neanche a dirlo Newey si è subito adoperato per trovare uno stratagemma per trasformare un semlice scalino in un’arma micidiale: vi ha infatti posto una fessura per il passaggio dell’aria che non si è ancora riuscita a decifrare ma si è pronti a scommettere su un’altra invenzione aerodinamica (simile all’F-duct) e non ad un semplice passaggio d’aria per refrigerare i piloti come lui stesso ha dichiarato. Anche la Sauber ha presentato una soluzione analoga posta però al di sopra dello scalino.

    F1, Gran Premio Australia | © Robert Cianflone/Getty Images

    Dalle varie Gallerie del Vento si è passati poi alla pista e i test pre-stagionali hanno mostrato che per forza di cose la macchina da battere sarà ancora la Red Bull campione del mondo in carica ma la lotta si preannuncia molto serrata: la macchina più in forma è stata sicuramente la Lotus, dominatrice nella maggior parte delle giornate di test, che quest’anno schiera una coppia tutta nuova quanto ambiziosa. Il campione del mondo 2007 Kimi Raikkonen fa il suo ritorno dopo due anni passati nel Rally, e Romain Grosjean, campione iridato GP2, ansioso di riscattare la mezza stagione nel 2009 con la Renault in cui venne ingaggiato per sostituire Nelsinho Piquè e nella quale non si mise certo in luce per i risultati in pista, abbastanza deludenti.

    Dalle premesse la scuderia francese sicuramente potrebbe essere la sorpresa della stagione, anche se le gerarchie là davanti non sembrano essere cambiate. La McLaren si presenta sicuramente come anti Red Bull visto che nei test collettivi è stata una delle scuderie più convincenti. Hamilton e Button sono due piloti di sicuro affidamento e che possono puntare entrambi al Mondiale, ma l’anglo-caraibico dovrà dimostrare di saper gestire meglio la sua vita al di fuori della pit-lane. Per il resto la scelta del team di andare in controtendenza nella progettazione della nuova vettura è stata molto coraggiosa e bisognerà aspettare ancora poco per sapere se porterà un vantaggio o uno svantaggio.

    E poi c’è la Ferrari che nonostante i problemi annunciati da Domenicali ci si aspetta di trovarla sempre lassù a lottare per la vittoria. E’ vero che i test non sono andati nel modo in cui si sperava ma la progettazione di un’auto innovativa rispetto allo scorso anno richiede tempo per migliorare. Anche la McLaren lo scorso anno partì malissimo ma finì per diventare l’anti Red Bull. E se su Alonso si può fare sicuro affidamento, Massa deve dimostare di meritare la Ferrari riscattando la stagione deludente dello scorso anno, portando più risultati utili possibili al team.

    Alle spalle delle prime tre big, la Mercedes sembra essere nata sotto i migliori auspici, e come al solito il team tedesco, sotto la direzione dell’ex Ferrari Ross Brawn, è stato uno dei miglior a livello di innovazione. Basti pensare al W-duct, fratello di quell’ F-duct bandito dalla FIA, che migliora l’aerodinamica della vettura e incrementa la velocità in rettilineo mandando in stallo l’ala anteriore. Non è un caso che il dispositivo sia stato copiato subito dalla McLaren, ma essendo stato considerato un sistema legale le vetture ad utilizzarlo non potranno che aumentare. Sicuramente all’interno del team si punterà sulla voglia di riscatto del vecchio leone Micheal Schumacher che vuole dimostare di non essere un pilota finito e per questo ripartirà dal record di sorpassi ottenuto lo scorso campionato, e sulla bravura di Nico Rosberg, pilota mai sbocciato completamente ed in attesa della prima vittoria.

    Posibili outsider sicuramente la Force India che punta a migliorare il campionato dello scorso anno già di ottimo livello. Per farlo potrà contare su Nico Hulkenberg che ha dimostrato il suo valore già in Williams conquistando anche una pole position nel GP del Brasile 2010, e su Paul Di Resta. Fatto fuori invece Adrian Sutil a seguito della vicenda che lo ha coinvolto nel caso Lux. Desta molta sorpresa la coppia tutta nuova in Toro Rosso con Daniel Ricciardo e Jean-Eric Vergne che hanno sostituito Alguersuari e Buemi che comunque non demeritavano affatto. Se per lo svizzero c’è stata la promozione se pur come terzo pilota in Red Bull per lo spagnolo è stata una vera è propria bocciatura. Sicuramente dalla nuova coppia ci si aspetta di più dal team, staremo a vedere.

    Da non sottovalutare anche la Sauber spinta dal propulsore Ferrari e che potrà contare su un pilota sempre di scuola “Rossa” come Sergio Perez e dal samurai giapponese Kamui Kobayashi, capace come pochi di rifilare sorpassi in un fazzoletto di pista. Molte aspettative anche sul fronte Williams, la grande decaduta ormai da un pò (troppi) anni, abbandonata anche dai suoi sponsor principali. Così per mantenere il suo grande appeal ha richiamato un binomio affscinante, quello con Senna che ricalca le orme dello zio Ayrton, affiancato dal venezuelano Pastor Maldonado sperando che in questi anno arrivino risultati più convincenti.

    Partono in ultima posizione sia la Marussia, exVirgin, che ha totalizzato pochi chilometri con Timo Glock e Charles Pic tra l’altro con la vecchia vettura, e la HRT di Pedro de La Rosa e Narain Karthikeyan, che si apprestano ad iniziare il Mondiale con zero chilometri sulle spalle. Davanti a loro la comunque migliorata Catehram, che ha perso la battaglia legale con la Renault per il nome Lotus, schiererà Heikki Kovalainen e Vitaly Petrov, che grazie ai suoi sponsor ha scalzato all’ultimo momento Jarno Trulli.

    Per questo motivo il Mondiale partirà dopo moltissimi anni senza nessun portabandiera a difendere il nostro tricolore, ma in compenso potremo contare sullo spettacolo che si spera i ben 6 campioni del Mondo daranno nell’arco della stagione. In pista contemporaneamente ci saranno 12 titoli iridati, con Michael Schumacher, re assoluto con 7 titoli all’attivo, seguito dalla coppia Vettel e Alonso che inseguono a quota 2. Un titolo a testa per la coppia McLaren Hamilton e Button e l’ex Raikkonen.

    Chi avrà la meglio quest’anno? Allacciate le cinture, il responso, come al solito, lo darà la pista.

  • F1, Perez comanda la terza sessione sotto la pioggia

    F1, Perez comanda la terza sessione sotto la pioggia

    Sergio Perez ha chiuso al comando la terza e penultima giornata di test collettivi della Formula 1 sul circuito del Montmelò, a Barcellona. Il messicano ha messo le ruote della sua Sauber C31 davanti a tutti grazie al tempo fatto segnare nella mattinata con il crono di 1.22:094. Il messicano ha sfruttato degli stint brevi con poco carburante e con gomme supersoft per ottenere la prestazione singola per poi concentrarsi sulla lunga distanza nel pomeriggio prima di essere interrotto dall’arrivo della pioggia che ha condizionato il lavoro di tutti i team.

    Alle spalle della Sauber c31 troviamo la McLaren di Jenson Button, staccato di soli 9 millesimi con il tempo di 1.22:103. La Freccia d’Argento ha accusato nella mattinata il primo stop tecnico di questo pre-stagione a causa di un problema idraulico che ha costretto l’inglese per gran parte della mattina ai box. Nel pomeriggio il campione del mondo 2009 si è concentrato su stint brevi con gomme medie con le quali ha firmato il miglior tempo.

    Terza posizone per Daniel Ricciardo, anche lui vicinissimo alla vetta della classifica per soli 61 millesimi. L’australiano è stato il pilota che nella sessione odierna ha effettuato più tornate, ben 131, sfruttando anche l’occasione per girare sulla pioggia con le gomme intermedie.

    Sergio Perez | © Mark Thompson/Getty Images

    Ai piedi del podio virtuale la Ferrari di Felipe Massa con il quarto tempo assoluto. Il brasiliano è stato a lungo in testa nella mattinata, segno che le modifiche apportate dagli ingegneri di Maranello sulla vettura stanno dando risposte importanti, e avrebbe dovuto concentrarsi su una simulazione di GP al pomeriggio, lavoro che è stato reso vano dall’arrivo della pioggia che ha bloccato tutto. Per Massa giri anche sull’asfalto bagnato, pochi ma importanti per capire il comportamento dei nuovi pneumatici intermedi Pirelli.

    Quasi stesso tempo per la Force India di Paul Di Resta e la Williams di Bruno Senna rispettivamente in quinta e sesta posizione e staccati di 33 e 67 millesimi.

    Soltanto ottavo invece Mark Webber con la versione aggiornata e (forse) definitiva della Red Bull RB8. Il pilota australiano non è riuscito ad andare sotto il mezzo secondo di distacco, nascondendo probabilmente il potenziale della lattina volante in vista dell’inizio del mondiale il prossimo 18 marzo a Melbourne.

    Chiudono il gruppo dei 10 piloti la Mercedes di Nico Rosberg e la Lotus del campione del mondo 2007 Kimi Raikkonen che ha perso molto tempo in mattinata a causa di un problema allo sterzo. Il finlandese è stato anche il pilota che ha girato meno con sole 43 tornate all’attivo con il miglior crono in 1.25:379, a più di 3 secondi di ritardo.

    Da notare che dei dieci piloti in pista ben nove hanno chiuso sotto il secondo, a parte Raikkonen che ha completato soltanto dei giri di verifica della vettura. Da domani molte delle squadre alterneranno i piloti con i rispettivi compagni di squadra per l’ultimo giorno di test che chiuderanno il pre-stagione della Formula1.

  • F1, Grosjean primo nel day 1 a Barcellona

    F1, Grosjean primo nel day 1 a Barcellona

    E’ iniziata questa mattina sul circuito di Barcellona la terza e ultima sessione di test pre-stagionali della Formula 1 che chiuderanno il precampionato.

    Il più veloce della prima giornata è stato Romain Grosjean con la Lotus che ha migliorato nell’ultima mezz’ora di prova il tempo fatto segnare nella mattinata di sette decimi, aiutato anche dalle gomme a mescola morbida e chiudendo con il miglior crono di 1.23:252. Il francese è stato insieme a Mark Webber l’unico a migliorare il tempo nella sessione pomeridiana e festeggia cosi al meglio il ritorno in pista della E20 che aveva saltato gli ultimi giorni di prove nello scorso test a causa di alcuni problemi al telaio. Proprio per questo motivo la monoposto è stat equipaggata di alcuni dispositivi che hanno il compito di verificare in questi quattro giorni il corretto funzionamento della scocca.

    Al secondo posto la McLaren di Jenson Button con il tempo di 1.23:510. L’inglese è stato autore del miglior tempo della mattinata con lo stesso crono ottenuto con gomme dure, e si è poi concentrato nel pomeriggio sul lavoro di long-run, anche se i giri in totale sono abbastanza pochi, soltanto 64. La Freccia d’Argento è sembrata comunque molto veloce.

    Romain Grosjean | © Mark Thompson/Getty Images

    Terzo posto per Sergio Perez che chiude a mezzo secondo dalla vetta con il migliortempo di 1.23:820 su 118 giri. Curiosità per il messicano che ha utilizzato per il suo giro veloce un set di gomme medie proveniente da una fabbrica secondaria e non da quella principale in Turchia, e proprio per questa motivazione risultavano non contrassegnate dalla solita dicitura di colore giallo.

    Alle spalle della Sauber per soli 10 millesimi la Red Bull di Mark Webber, che recupera nel pomeriggio fino ad arrivare alla quarta posizione assoluta. La vettura campione del mondo è stata una delle vetture che ha girato di più in pista, ben 102 giri con un ritmo abbastanza buono.

    Il pilota più attivo in pista invece è stato Nico Rosberg che porta la sua Mercedes in quinta posizione con il migliorcrono di 1.23.992 a sette decimi dalla Lotus di Grosjean. Il lavoro nel team tedesco si è concentrato soprattutto sulla lunga distanza e i 128 giri all’attivo ne sono la dimostrazione. Alle sue spalle in sesta posizione la Toro Rosso di Jean-Eric Vergne a poco più di un secondo dalla vetta. Come per la McLaren di Button anche per la scuderia di Faenza nel pomeriggio è toccato molto lavoro sui pit-stop rapidi per migliorare l’efficienza dei meccanici durante il campionato.

    A seguire la Force India di Paul Di Resta a un secondo di distacco con il tempo di 1.24.305. Quindi Felipe Massa che chiude alle spalle dello scozzese per soli 13 millesimi. Il brasiliano dopo un lungo stop poco dopo la pusa pranzo ha lavorato sull’assetto della sua F2012 e sullalunga distanza chiudendo con il miglior tempo di 1.24:318.

    Ultime due posizoni per la Catheram di Petrov, che ha sostituito Kovalainen colpito da un’infezione alimentare, e la Williams di Maldonado che a differenza di Rosberg è il pilota che ha effettuato meno tornate.

     

  • F1, test Barcellona: Maldonado il più veloce nel day 3

    F1, test Barcellona: Maldonado il più veloce nel day 3

    Pastor Maldonado ha chiuso al comando la terza giornata di test pre-stagionali sul circuito di Barcellona. Il pilota venezuelano ha confezionato il giro migliore di giornata a mezz’ora dal termine della sessione mattutina in uno stint veloce di tre giri e realizzato con gomme super-soft. Il suo crono di 1:22.391 è poi rimasto imbattuto al pomeriggio in cui il team di Grove ha preferito concentrarsi sulla distanza di gara e realizzando in totale ben 104 giri, proseguendo il programma cominciato nei giorni scorsi da Bruno Senna e Valterri Bottas.

    La Williams FW34 di Maldonado precede di quasi un secondo il sette volte campione del mondo Michael Schumacher che ha anche lui centrato il suo miglior tempo nella mattinata fermando il crono sull’1:23.384 girando però con gomme a mescola media. Il tedesco si è poi concentrato sul passo gara nel pomeriggio totalizzando in totale ben 127 tornate e risultando il pilota più attivo in pista di giornata. Al terzo posto il giapponese Kamui Kobayashi che ha girato sul passo di Schumacher in mattinata ma ha poi dovuto parcheggiare anzitempo la sua Sauber per essere rimasto a corto di carburante. Questo intoppo non gli ha impedito naturalmente di proseguire il suo lavoro dopo la pausa pranzo ma il samurai giapponese non è più riuscito a migliorarsi.

    Pastor Maldonado © Mark Thompson/Getty Images

    Quarto tempo per la McLaren MP4-27 di Jenson Button con il miglior crono di 1:23.918. L’inglese ha realizzato solo 39 giri nella mattinata realizzando la sua miglior prestazione con gomme soft, concentrandosi sui long-run nel pomeriggio coprendo una grande distanza. In totale 114 giri e un buon passo. Al quinto e sesto posto la Toro Rosso di Vergne e la sorella Red Bull con Mark Webber. Per la vettura campione del mondo non è una sorpresa l’ottimo passo gara mentre fa notizia il problema tecnico a trenta minuti sulla sua RB8 che ha costretto l’australiano a chiudere prima la sesione.

    Identico tempo per Felipe Massa, 1:24.771. A differenza di Webber il ferrarista ha ottenuto il tempo con gomme dure mentre il rivale con gomme medie, anche se non sono noti i carichi di carburante. La giornata di Massa e Webber viene accomunata dal fatto che anche il brasiliano ha chiuso anzitempo la sessione causando la fine del turno a pochi minuti dal termine. Chiudono la top-ten dei piloti presenti in pista oggi Di Resta, Glock e Petrov. Proprio il russo è stato l’unico in grado di migliorare il proprio tempo nella sessione pomeridiana senza tuttavia riuscire a schiodarsi dall’ultima posizione.

  • Test Jerez, Schumacher firma il miglior tempo

    Test Jerez, Schumacher firma il miglior tempo

    Michael Schumacher ha chiuso in testa la seconda giornata di test pre-stagionali sul circuito di Jerez de la Frontera. Il pilota della Mercedes è autore della migliore prestazione sia al mattino che al pomeriggio, ma è proprio nella prima mezza giornata di prove che il tedesco mette a segno il giro migliore di giornata girando con gomme morbide in 1.18:561, come ieri con la Mercedes W02 dello scorso anno. Nella scuderia della stella a tre punte si sono concentrati per lo più sulla raccolta dei dati dei nuovi pneumatici Pirelli in vista del debutto della nuova vettura il 21 febbraio sul circuito del Montmelò, in occasione della seconda sessione di test.

    Per questi motivi il tempo fatto segnare dal Kaiser va preso abbastanza con le pinze in quanto fatto segnare con il dispositivo degli scarichi soffiati, e che di conseguenza potrebbe essere di cinque o sei decimi inferiore rispetto ai tempi delle nuove vetture. Il primo tempo di riferimento dunque è neanche a dirlo della Red Bull di Mark Webber, che dovendo recuperare il tempo perso nella giornata di ieri, ha completato 97 giri, il migliore dei quali in 1.19:184. Quello che fa (ormai non più) sorpresa è la costanza nei tempi dell’australiano, a dimostrazione che anche quest’anno la lattina volante è nata sotto i migliori auspici.

    Alle sue spalle Daniel Ricciardo che conferma l’ottima prestazione fatta registrare nella giornata di ieri migliorandosi e chiudendo in terza posizione.  Molti giri (100) anche per la Toro Rosso STR7, che come la sorella maggiore ha mostrato un buon passo gara, molto vicino a quello dei primi, anche se ancora i tempi sono poco indicativi per chiarirci i reali valori in campo, anzi in pista.

    Quarta posizione per Jules Bianchi con il tempo di 1.20:221. Il test driver francese della Force India ha prima preso il posto di Paul Di Resta completando soltanto 46 giri, per poi restituirglielo al pomeriggio. Per il pilota scozzese sesta posizione finale con il tempo di 1.20:272.

    Tra le due Force India troviamo la Lotus E20 di Kimi Raikkonen che diversamente da ieri si è concentrato sui long-run. Molti errori da parte del finlandese che nei suoi 117 giri totali, il migliore dei quali in 1.20:239, ha compiuto diversi errori, due uscite di pista per lui, una per sessione, e una di queste ha causato anche una delle due bandiere rosse di giornata.

    Ancora indietro Ferrari e McLaren con Felipe Massa e Jenson Button in settima e ottava posizione. In Ferrari hanno preferito continuare con il lavoro di valutazione sulla configurazione aerodinamica e per il momento non pare si siano concentrati sulla prestazione assoluta. Alla fine il miglior tempo di giornata del brasiliano è di 1.20:454, ma in totale i 276 chilometri percorsi nella due giorni di test sono serrviti molto per la raccolata dei vari dati della nuova vettura. Parzialmente soddisfatto il vice campione del mondo 2008: “La F2012 ha un potenziale gigante vista la base dalla quale partiamo. L’auto è molto diversa e c’è da fare un pò di lavoro in più del previsto. Le impressioni sono buone, il cronometro non vale nulla oggi”. Da domani Felipe lascerà il posto al compagno di squadra Fernando Alonso.

    Stesso discorso per la scuderia di Wooking che con Jenson Button ha preferito concentrarsi sui long-run e verificare il comportamento della vettura con un alto carico di carburante. Seguono Sergio Perez con la Sauber e Pastor Maldonado con la Williams. Più indietro come da previsione la nuova Catheram di Heikki Kovalainen e la “vecchia” HRT di Pedro De La Rosa.

    Da domani dentro le “seconde guide”: con Vettel, Hamilton e Alonso si avrà un antipasto della lotta mondiale.

  • F1, subito Raikkonen nei test a Jerez

    F1, subito Raikkonen nei test a Jerez

    Kimi Raikkonen ha archiviato la prima giornata di test prestagionali che hanno aperto la stagione ufficiale di Formula 1. Il pilota finlandese, ritornato nel circus dopo 2 stagioni lontano dai circuiti, si è mostrato subito in palla, completando un  lavoro che lo vedeva impegnato nel familiarizzare il più possibile con la nuova Lotus E20, ed ha chiuso in testa alla classifica entrambe le sessioni di prove, con il miglior crono nella mattinata in 1.19:670, ottenuto al suo primo tentativo con le nuove gomme Pirelli a mescola media. Il campione del mondo 2007 ha totalizzato ben 75 tornate e inoltre è riuscito anche ad abbassare i tempi fatti registrare lo scorso anno nella giornata inaugurale di test disputati sempre sullo stesso circuito.

    In seconda posizione la Force India di Paul Di Resta, che si è mostrato uno dei piloti più prolifici di giornata con ben 101 tornate all’attivo. Incoraggianti anche i tempi fatti segnare nel passo di gara, segno che la nuova vettura indiana è nata sotto i migliori auspici. Alle spalle di Di Resta troviamo Nico Rosberg con la Mercedes W02, quella dello scorso anno, che però era dotata di alcuni aggiornamenti che molto presumibilmente verranno applicati sulla nuova W03, che verrà presentata soltanto il 21 febbraio. Il tedesco ha totalizzato 56 tornate, la migliore delle quali in 1.20:219 ottenuto nella mattinata. Nel pomeriggio ha lasciato apazio al compagno di squadra Michael Schumacher, che ha chiuso con il sesto tempo in 1.20:794 percorrendo 41 giri.

    Quarta posizione per la Red Bull di Mark Webber che ha compiuto la maggior parte del suo lavoro nel pomeriggio. L’australiano infatti è stato bloccato al mattino a causa di alcuni problemi relativi all’arrivo di alcune componenti aerodinamiche della monoposto dalla fabbrica di Milton Keynes. Dei 53 giri effettuati 52 sono stati effettuati nel pomeriggio. Alle sue spalle il connazionale Daniel Ricciardo con la sorella minore Toro Rosso. L’australiano ha chiuso ad un secondo da Raikkonen ed ha perso l’ora finale a causa di un problema alla pressione dell’olio che ha causato anche una bandiera rossa costringendolo a chiudere anzitempo la sessione.

    Settimo Kamui Kobayashi, pilota più attivo in pista con ben 107 giri totali. Il giapponese della Sauber ha chiuso ad oltre 1 secondo e mezzo dalla vetta e anche lui come Ricciardo ha chiuso primale sue prove per essere rimasto a corto di carburante nel finale. Più indietro McLaren e Ferrari con Jenson Button e Felipe Massa rispettivamente in ottava e in nona posizione. I due top-driver si sono concentrati però sulla raccolta dati, con passaggi a velocità ridotta sul rettilineo finale senza badare troppo al cronometro. Anche dei test aerodinamici per Felipe Massa che ha effettuato molte tornate con della vernice fluorescente sull’ala posteriore per analizzare l’andamento dei flussi d’aria, particolare su cui si concentrava molto la McLaren negli anni scorsi. A seguire Heikki Kovalainen che chiude in decima posizione con la sua Caterham nonostante un inizio promettente, ma un problema tecnico lo ha costretto a fermarsi. Chiudono la classifica Pastor Maldonado su Williams e Pedro De La Rosa con la HRT.

    Nella sessione odierna hanno girato tutte le monoposto, una per team, ad eccezione della sola Marussia Virgin, a causa di ritardi nella realizzazione della nuova monoposto. Molto probabilmente la vedremo scendere in pista il primo Marzo, quando tutti i team saranno impegnati nei test a Montmelò.

    I TEMPI DELLA PRIMA GIORNATA DI TEST

    Pos. Pilota Team Tempo
    1.   RAIKKONEN LOTUS RENAULT 1:19.670
    2.   DI RESTA FORCE INDIA MERCEDES +0.102
    3.   ROSBERG MERCEDES +0.549
    4.   WEBBER RED BULL RENAULT +0.826
    5.   RICCIARDO TORO ROSSO FERRARI +1.024
    6.   SCHUMACHER MERCEDES +1.124
    7.   KOBAYASHI SAUBER FERRARI +1.683
    8.   BUTTON McLAREN MERCEDES +1.860
    9.   MASSA FERRARI +3.145
    10.   KOVALAINEN CATERHAM RENAULT +3.508
    11.   MALDONADO WILLIAMS +3.701
    12.   DE LA ROSA HISPANIA +4.006
  • F1, presentata la nuova McLaren MP4-27. Hamilton “E’ fantastica”

    F1, presentata la nuova McLaren MP4-27. Hamilton “E’ fantastica”

    E’ stata presentata nel quartier generale di Woking, presso il McLaren Technical Center la nuova McLaren che parteciperà al prossimo mondiale 2012 di Formula 1.
    A svelare la nuova creatura sono stati i due piloti ufficiali Jenson Button e Lewis Hamilton, che quest’anno avranno il compito di contendere il titolo al binomio Vettel-Red Bull e di riportarla alla conquista del campionato del mondo, che manca dal 2008.

    La denominazione naturalmente sarà una continuazione delle monoposto precedenti: si chiamerà infatti McLaren Mp4-27 e a prima vista l’auto sembra proprio una logica evoluzione della vettura dello scorso anno, che negli ultimi GP era arrivata molto vicina alle prestazioni della Red Bull, quindi a Woking hanno deciso di seguire la continuazione del progetto intrapreso e di non prendere rischi con un’altro progetto rivoluzionario come capitato lo scorso anno.

    Come già detto l’auto non presenta grandi differenze con la monoposto dello scorso anno, ma si sa, la maggior parte dell’aerodinamica in tutte le presentazioni ufficiali viene mascherata per non dare punti di riferimento ai team avversari. Quindi bisognerà aspettare i primi test che si svolgeranno tra qualche giorno, dal 7 al 9 febbraio come di consueto sulla pista di Jerez de la Frontera, per osservare più attentamente la versione definitiva della nuova Freccia d’Argento.

    Il muso è molto basso ed ha una forma molto lineare rispetto a quella che dovrebbero avere altri team, che hanno optato per una versione dotata di uno scalino in conseguenza delle nuove misure imposte dal regolamento. La Catheram di Jarno Trulli ed Heikki Kovalainen, svelata pochi giorni fa, era dotata di questa conformazione aerodinamica, ma dalle indiscrezioni pare che anche la Ferrari abbia optato per una soluzione analoga. Staremo a vedere.

    McLaren MP4-27 | © Mark Thompson/Getty Images

    Le principali novità invece per la McLaren riguardano il posteriore della vettura. Le pance laterali non presentano più la forma a “L” che ha caratterizzato la Freccia d’Argento tutto lo scorso campionato ma hanno una forma molto più convenzionale, più alte e strette rispetto a quelle della Mp4-26, simile a quelle della monoposto di due anni fa, della stagione 2010, e inoltre sono molto bombate nella parte superiore e più scavate nella parte inferiore.
    La parte posteriore sembra molto stretta, con un’innovazione molto interessante nella zona degli scarichi, che da quest’anno devono essere posizionati secondo regolamento più in alto sulla vettura, sebbene sulla nuova macchina di Woking siano in posizione molto inclinata, quasi ad aggirare il regolamento che quest’anno impedisce il soffiaggio sugli scarichi.
    Ridotto anche il passo della monoposto, cioè la distanza tra l’asse anteriore e quello posteriore. Nelle intenzioni dei tecnici questo accorgimento dovrebbe ridurre il consumo degli pneumatici Pirelli, vero punto debole della McLaren, che da quest’anno saranno più aggressive ma meno durature rispetto alle sorelle dello scorso anno.
    Infine anche gli specchietti hanno subìto una piccola modifica di posizione e su questo argomento trova il tempo di scherzarci sù Lewis Hamilton: “Abbiamo cambiato gli specchietti, ora Felipe sarà più contento”.

    La prima battuta di Hamilton dunque è su Felipe Massa, ma sulla potenzialità della monoposto pare essere molto ottimista: “e’ un’auto fantastica, è stato fatto un lavoro eccezionale per rendere il posteriore della vettura più snello e compatto. L’impressione che ho per la nuova macchina è molto buona, ora bisogna provarla in pista”. Dello stesso avviso il compagno di team Jenson Button: “la nuova macchina è molto bella, spero di poterla provare già la settimana prossima a Jerez. Anche se come sviluppo può sembrare molto conservatrice, durante tutto l’inverno è stato fatto un lavoro mirato a migliorare ogni settore e quindi siamo ottimisti sui progressi fatti per essere competitivi al 100%”.

    Presente alla presentazione anche il team principal Martin Withmarsh che si è detto molto soddisfatto del nuovo progetto: “Ci sono chiari cambiamenti visivi per la vettura di quest’anno, ma il cambiamento più grande è sotto la scocca, con un sacco di idee nuove applicate a tutti i sistemi principali. La vettura è piacevolmente completa. Inoltre Jenson e Lewis sono la migliore coppia di piloti in Formula 1, un mix perfetto di esperienza, velocità e aggressività”.

    Si aspetta ora la presentazione delle principali rivali: la Ferrari scoprirà i veli alla nuova macchina tra due giorni, il 3 febbraio, mentre la Red Bull campione del mondo in carica verrà presentata il 6 febbraio, un giorno prima dell’inizio dei test, che dovranno dare un quadro più chiaro e completo dei reali valori in campo.

    LE IMMAGINI DELLA NUOVA McLAREN MP4-27