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  • F1, Button e Maldonado al top nelle libere di Hockenheim

    F1, Button e Maldonado al top nelle libere di Hockenheim

    Jenson Button è stato il pilota più veloce nelle prove libere del Gran Premio di Germania, decimo appuntamento del Mondiale di Formula 1. Sul circuito di Hockenheim il pilota della McLaren ha messo a segno il giro più veloce di giornata grazie al tempo di 1:16.595, tempo fatto segnare nella prima sessione di prove con pista asciutta. Al secondo posto troviamo l’altra McLaren, il compagno di squadra Lewis Hamilton che lo segue a distanza, a ben mezzo secondo di distacco dalla prima posizione, segno che con i nuovi aggiornamenti la Freccia d’Argento è pronta per ritornare a volare.

    Significative sono state infatti le novità portate dal team inglese, a partire dalle nuove fiancate, dal nuovo retrotreno ma soprattutto le novità a livello di meccanica all’interno della monoposto che dovrebbero portare ad un incremento delle prestazioni della vettura in pista.

    Seguono al terzo posto Fernando Alonso con la prima delle Ferrari a sette decimi di ritardo e la Mercedes di Micheal Schumacher staccato di pochi millesimi dallo spagnolo. Bene la Sauber che piazza Sergio Perez in quinta posizione davanti alla Force India di Nico Hulkenberg e l’altra Mercedes di Nico Rosberg. Felipe Massa chiude le sue prime libere in ottava posizione davanti a Pastor Maldonando e a Romain Grosjean che chiudono la top-ten.

    Importanti aggiornamenti anche per quanto riguarda la Lotus che avrebbe portato in Germania un dispositivo molto simile all F-Duct per migliorare ancora di più la velocità di punta, ma perfettamente legale visto che viene azionato direttamente dal DRS e non dal pilota. Grande trovata dunque per il team di Enstone che comunque si era già dimostrata nella prima parte della stagione una delle vetture più veloci sul rettilineo.

    Jenson Button © THOMAS KIENZLE/AFP/GettyImages

    Tuttavia il compagno Kimi Raikkonen chiude le prime libere in 15esima posizione a due secondi e due decimi di distacco dalla vetta. Indietro anche le Red Bull che hanno preferito nascondersi con Sebastian Vettel 12esimo e Mark Webber 20esimo in una sessione che di indicativo ha dato davvero poco.


    Nelle seconde libere caratterizzate dalla pioggia incessante è invece salito in cattedra Pastor Maldonado che ha sfruttato il breve periodo di tregua della pioggia per montare le gomme intermedie e migliorare giro dopo giro il suo tempo che alla fine è risultato il migliore della sessione grazie all’ 1:27.476. Il ritorno della pioggia ha poi impedito ai piloti di migliorare le posizioni fino a quel momento ottenute congelando di fatto la sessione.

    Alle spalle del pilota venezuelano ha chiuso Nico Rosberg che in gara sarà penalizzato di cinque posizioni sulla griglia di partenza per aver sostituito il cambio a causa di un guasto. Il tedesco ha preceduto il campione del mondo in carica Sebastian Vettel e il messicano della Sauber Sergio Perz che si è confermato veloce anche sul bagnato.

    Quinto posto per Romain Grosjean davanti alla Toro Rosso di Daniel Ricciardo, mentre chiude ottavo Jenson Button che dimostra di non essere veloce tanto quanto sull’asciutto con la nuova McLaren, e a dimostrazione di ciò la 19esima posizione di Lewis Hamilton. L’inglese precede in nona posizione Mark Webber e in decima Kimi Raikkonen.

    Deludenti le Ferrari con Massa 12esimo e Alonso 20esimo proprio alle spalle di Hamilton, anche se nel box si respira un cauto ottimismo in vista della gara. Tanti i testacoda della sessione provocati proprio dalla pioggia che ha reso molto scivolosa la pista: Ricciardo è stato autore di un uscita di pista al Motodrome senza conseguenze, peggio è andata a Micheal Schumacher che sempre nello stesso punto ha perso il controllo della sua Mercedes danneggiando la parte posteriore e quella anteriore della vettura, causando la bandiera rossa e la sospensione anticipata della sessione. Le libere continueranno anche nella mattinata di domani prima delle qualifiche che si svolgeranno al pomeriggio ma atenere banco è come sempre il meteo che anche in questo week-end si preannuncia più incerto che mai.

  • F1 pagelle GP Gran Bretagna. Alonso quasi perfetto

    F1 pagelle GP Gran Bretagna. Alonso quasi perfetto

    Non è riuscita a Fernando Alonso l’impresa di bissare la pole position delle qualifiche del sabato con una vittoria che sarebbe stata la seconda consecutiva e terza totale nel campionato che avrebbe distanziato di molto i suoi rivali nella lotta al Mondiale. Lo spagnolo cede a soli 4 giri dal termine ad un arrembante Mark Webber, bravo a capitalizzare al massimo la strategia di gara che gli ha permesso di arrivare nel momento decisivo della gara con la migliore mescola di giornata, la dura, rispetto al pilota della Ferrari che si è trovato con la mescola più morbida e in crisi di gomme. Ma in un GP in cui tutti hanno potuto provare poco sull’asciutto la scelta del box di Maranello non è stata affatto azzardata, anzi all’inizio sembrava poter essere la migliore possibile, poi tutti sappiamo come è andata, e per tutti è facile parlare a giochi già fatti.

    Nel Mondiale comunque Fernando resta saldamente in testa alla classifica davanti a Webber appunto che comunque si avvicina, e a Sebastian Vettel, terzo anche sul traguardo a Silverstone. Bene anche Felipe Massa, per la prima volta convincente in questa stagione, debacle invece per McLaren proprio nella gara di casa. Diamo ora i voti ai protagonisti del GP.

    Webber 9: non merita il massimo voto perchè la gara la conduce Alonso dall’inizio alla fine. Lui è bravo a sfruttare inconsapevolmete la migliore strategia di gara e nel finale rende ad Alonso la beffa che nelle qualifiche gli aveva tolto la pole position. La vittoria, la seconda del campionato, lo conferma a livelli altissimi nel Mondiale.

    Alonso 9: poteva essere il week-end perfetto per lo spagnolo, pole, vittoria e allungo nel campionato che avrebbe dato una mezza mazzata al Mondiale e al morale degli avversari, ma la strategia lo penalizza e le gomme lo abbandonano nel momento decisivo. Sono comunque 9 su 9 le gare in cui Fernando va a punti, unico pilota ad esserci riuscito, e continuando cosi, con una Ferrari in netta crescita, sarà difficile per gli avversari strappargli il primo posto.

    Mark Webber © BEN STANSALL/AFP/GettyImages

    Vettel 7: un mezzo passo indietro rispetto a Valencia dove in soli 20 giri aveva praticamente dominato accumulando un vantaggio incolmabile per gli avversari. Qui invece si fa scavalcare già in partenza da Massa e solo la prima sosta anticipata di qualche giro gli rende la posizione nei confronti del brasiliano, poi più nessun acuto.

    Massa 7.5: finalmente arrivano delle prestazioni abbastanza convincenti del brasiliano sia in qualifica che in gara, segno che la Ferrari sta tornando ai livelli che le competono. In questo modo Felipe non solo si riguadagnerà la riconferma nel team il prossimo anno ma potrà puntare a qualcosa di più anche a livello personale.

    Ferrari 9: complimenti al team di Maranello che ha saputo mettere a disposizione dei suoi piloti una macchina altamente competitiva in poco tempo, quasi al livello della Red Bull che ora è lontana solo un soffio. Finalmente Alonso e Massa potranno lottare ad armi pari per i due titoli Mondiali.

    Red Bull 9.5: è tornata nuovamente la macchina da battere grazie alle invenzioni di quel genio di Adrian Newey che ne inventa una più del diavolo. Consolidano la leadership della classifica costruttori ma in quella piloti devono fare i conti con Alonso e ben presto nel team saranno costretti a fare una scelta in favore di Webber o Vettel per non ripetere la situazione spiacevole del 2010.

    Raikkonen 7.5: come al suo solito esce alla distanza dopo una prima parte di gara passata più nell’ombra. Nel finale si avvicina pericolosamente a Massa ma arriva lungo ad una curva e dice addio alle sue possibilità di sorpasso. Migliora comunque la sua posizione di partenza il chè è già di per sè un buon risultato.

    Lotus 8: oltre ad essere velocissima la nuova E20 si dimostra anche molto efficace aerodinamicamente. Manca veramente poco per arrivare al livello dei primi anche se dà l’impressione di essere condizionata ancora troppo dalle temperature. Risolto questo “problema” se la giocherà alla pari con tutti.

    Schumacher 6.5: salva la faccia alla Mercedes conquistando almeno un posto nella zona punti, anche se dopo essere partito terzo tutti si aspettavano qualcosa di più. Sperava nella pioggia, lui che è un mago in quelle condizione, che alla fine non è arrivata, ma a pari condizioni straccia il suo compagno di team Nico Rosberg, 15esimo (voto 4), come spesso in quest’ultimo periodo gli sta capitando, dopo un inizio di stagione sfortunato costellato soltanto da ritiri.

    McLaren 3: doveva e poteva essere la gara del riscatto proprio nel GP di casa e invece Silverstone si è dimostrato l’ennesimo disastro per la scuderia di Woking. Non riuscire ad essere veloci e incisivi tra le mura amiche deve essere frustrante, e nel team bisogna correre subito ai ripari perchè lo strapotere di inizio stagione è finito e Red Bull e Ferrari ora sono lontane. Il primo passo è l’aver risolto i problemi con i meccanici ai box, che ieri dopo tanto tempo si sono dimostrati i più veloci.

    Hamilton 6: parte ottavo e finisce ottavo, nulla di straordinario per uno come lui, abituato a lottare per la vittoria in ogni GP. Ma con una McLaren così in ombra non si poteva fare certo di più e le sue parole a fine gara sullo sviluppo della vettura non lasciano presagire a nulla di buono per il prossimo futuro.

    Button 5: a dir poco disastroso nelle qualifiche, la rimonta che in gara lo porta dalla 16esima posizione alla decima finale non può essere una consolazione. E’ solo un lontano parente del pilota freddo e veloce che lo scorso anno si guadagnava la riconferma nel team come prima guida.

  • F1, a Silverstone Webber beffa Alonso nel finale. Vettel terzo

    F1, a Silverstone Webber beffa Alonso nel finale. Vettel terzo

    Mark Webber vince il Gran Premio di Gran Bretagna sul circuito di Silverstone, nona gara del Mondiale di Formula 1. Il pilota australiano conquista con la vittoria odierna il suo secondo sigillo della stagione, dopo quello ottenuto nel prestigioso GP di Monaco sul circuito di Montecarlo, portando a tre i successi della Red Bull, in versione “stilizzata” qui a Silverstone, che ora è la vettura che vanta il maggior numero di vittorie in stagione.

    Il pilota della lattina volante, partito in prima fila e beffato da Alonso nelle qualifiche, rende il favore all’avversario, superandolo a 5 giri dal termine grazie alla migliore strategia di gomme che gli permette di arrivare all’ultimo stint con pneumatici a mescola dura, a differenza dello spagnolo che invece monta pneumatici a mescola più morbida, rendendo vani tutti gli sforzi che hanno portato l’asturiano a guadagnare secondi nella prima parte di gara con la mescola rivelatasi la migliore, cioè la dura. Dal canto suo Webber è bravo a braccarlo per tutta la gara per poi sferrare l’attacco nel momento decisivo, andando a conquistare il suo nono successo della carriera che lo avvicina ancor di più alla vetta della classifica del Mondiale capitanata proprio da Fernando Alonso.

    Per il pilota della  Ferrari risultato positivo a metà, visto che la sua gara, per più di 3/4 nelle sue mani, è sempre di testa fatta eccezione per qualche giro in cui Hamilton, ancora prima della sua sosta si ritrova in prima posizione. Decisiva risulta ancora una volta la strategia di gara, cioè la scelta delle gomme. In Ferrari si opta per le morbide nell’ultima parte di gara, scelta che si rivela sbagliata visto che le coperture tengono un buon ritmo soltanto per sette giri per poi cedere improvvisamente. Non si può paralre di scelta azzardata poichè tutti i piloti, anche nelle prove libere, hanno potuto provare poco e niente sull’asfalto asciutto visto gli acquazzoni dei giorni scorsi, per cui per tutti è stata un’incognita trovare la strategia giusta. E’ andata male allo spagnolo che comunque con 18 punti mantiene la leadership del campionato, ma soprattutto aumenta la consapevolezza di aver reso la Ferrari una macchina validissima per lottare per il titolo, anche se la monoposto di riferimento resta sempre la Red Bull del genio Adrian Newey che si conferma leader del campionato costruttori e vola a 216 punti.

    Anche perchè al terzo posto troviamo Sebastian Vettel che conquista l’ultimo gradino del podio disponibile, anche se il meno ambito. I tre piloti, anche se a posizioni invertite sono quelli che anche l’anno scorso hanno monopolizzato le prime tre posizioni e sono quelli che attualmente occupano le prime tre posizioni del campionato, anche se il tedesco non sembra essere troppo soddisfatto della sua terza posizione sia in gara che nel Mondiale.

    Mark Webber © ANDREW YATES/AFP/GettyImages

    Al quarto posto troviamo l’altra Ferrari di Felipe Massa, finalmente all’altezza di una prestazione abbastanza convincente anche in gara, dopo aver ottenuto qui a Silverstone delle belle qualifiche. Il brasiliano si conferma veloce quindi sia sul baganato che sull’asciutto grazie anche alla competitività di una Ferrari ritornata ai livelli che gli competono e che lotterà fino alla fine per entrambi i campionati. Anche perchè grazie ai punti ottenuti oggi e al fondamentale apporto del vice campione del mondo 2008 il Cavallino si porta al secondo posto alle spalle della Red Bull nella classifica del campionato costruttori, anche se a 152 punti, a 64 lunghezze di distacco.

    Chi invece non fa una bella figura proprio nel GP di casa è la McLaren. Il team di Woking conferma anche in gara le difficoltà incontrate nelle qualifiche del sabato, forse anche per aver scelto un assetto completamente da bagnato e sperato nell’arrivo della pioggia mentre la gara si è svolta su asfalto completamente asciutto. A dimostrazione delle difficoltà del team l’ottava posizione di Lewis Hamilton, che non ha guadagnato posizioni dalla partenza, e la decima di Jenson Button, comunque autore di una rimonta dalla 16esima posizione. Con i soli 5 punti ottenuti oggi la McLaren perde la seconda posizione nel campionato costruttori proprio in favore della Ferrari, ma viene scavalcata anche dalla Lotus, che ora è la terza forza del Mondiale.

    Bella la gara di entrambe le vetture di Enstone, con Kimi Raikkonen che come al solito esce alla distanza e arriva negli ultimi giri di gara ad impensierire la quarta posizione di Massa, e Romain Grosjean che dopo un contatto nelle fasi concitate della partenza, che lo costringe anche a cambiare strategia e ad optare per una sola sosta, si riprende e chiude alle spalle del compagno di squadra, prendendosi anche il lusso di superare la McLaren di Hamilton dopo la rimonta, sorpasso che gli vale la sesta posizione finale.

    Alle spalle delle due Lotus troviamo la Mercedes di Michael Schumacher, che dalla terza posizione iniziale chiude con la settima finale. Il tedesco sperava come per le qualifiche in una gara bagnata visto che il punto debole di questa Mercedes è ancora la durata delle gomme che sull’asfalto caldo di Silverstone hanno mostrato i soliti segni di inconsistenza. Il tedesco comunque, come spesso gli capita in questo ultimo periodo, salva la faccia al team visto che l’altra Mercedes la ritroviamo in 15esima posizone con un disastroso Nico Rosberg.

    Nella top-ten tra le due McLaren si piazza la Williams di Bruno Senna, che porta a casa punticini importanti per la sua classifica personale. Il suo compagno di squadra Pastor Maldonado infine dopo Valencia è protagonista di un altro incidente, questa volta con la Sauber del messicano Sergio Perez, che viene speronato dal messicano nel tentativo di superarlo alla curva Brooklands. Rottura della sospensione posteriore sinistra e ritiro per il pilota della Sauber mentre il pilota della Williams se la cava solo con una foratura ma chiude 16esimo.

  • F1, Alonso in pole a Silverstone beffa Webber

    F1, Alonso in pole a Silverstone beffa Webber

    Sotto la pioggia torrenziale abbattutasi sul circuito di Silverstone Fernando Alonso conquista la pole position del Gran Premio di Gran Bretagna, valevole per la nona gara del Mondiale di Formula 1. Il pilota della Ferrari con un ultima qualifica capolavoro porta a casa la sua prima pole position della stagione grazie al tempo di 1:51.746 fatto segnare proprio al suo ultimo tentativo dopo la bandiera a scacchi, ottenendo una prima posizione che a Maranello mancava dal GP di Singapore nell’ormai lontano 2010, da quasi due anni.

    Eppure il sabato dello spagnolo non è stato uno dei più semplici. Dopo una Q1 relativamente agevole la Ferrari sbaglia strategia all’inizio della Q2 montando su entrambe le vetture le  coperture intermedie invece che quelle da bagnato pesante, e il ferrarista rischia di uscire per ben due volte, la prima per un testacoda a causa dell’intensificarsi della pioggia che a circa sette minuti dal termine provoca la prima e unica bandiera rossa della sessione, e la seconda, dopo circa due ore di attesa che permette alla pista di asciugarsi un pò di più rispetto in precedenza, sul finire della Q2, nella quale Alonso si salva per pochi centesimi dall’11esima posizione, per poi piazzare la zampata del campione nella qualifica decisiva. Resta comunque da capire la regolarità del tempo fatto segnare sul finire della Q2 da Alonso con bandiere gialle per un uscita di pista di Romain Grosjean.

    Fernando Alonso © Clive Mason/Getty Images

    Lo spagnolo beffa nel finale l’australiano della Red Bull Mark Webber, l’unico in grado di tenere il passo della Ferrari ma che deve rinunciare ad una pole che ormai sembrava nelle sue mani per soli 49 millesimi di ritardo. In terza posizione Micheal Schumacher, esaltato dalle condizioni difficili del tracciato che mettono in mostra il vero potenziale dei piloti. Il sette volte campione del mondo agguanta con un gran giro la terza casella della griglia stracciando il suo compagno di team Nico Rosberg, soltanto 13esimo e fuori già in Q2, e domani partirà con la sua Mercedes dalla seconda fila appena dietro gli scarichi della Ferrari di Alonso.

    Quarto tempo per il campione del mondo in carica Sebastian Vettel, staccato di 179 millesimi dal kaiser tedesco e di 453 millesimi da Alonso, ma bravo a sopravanzare nel finale un ritrovato Felipe Massa che lotta per tutta la Q3 con i primi per la conquista della pole position. Tuttavia per il brasiliano è arrivata soltanto una quinta posizione, comunque di incoraggiamento in vista della gara di domani che si preannuncia combattutissima. Al suo fianco in terza fila partirà il suo ex compagno di squadra Kimi Raikkonen, in sesta posizione con la prima delle Lotus.

    Qualifica da dimenticare invece per la McLaren padrona di casa. Il team di Woking conferma le difficoltà di questo ultimo periodo nonostante i nuovi aggiornamenti apportati sulla vettura in questo week-end, non riuscendo a fare meglio dell’ottava posizione ottenuta dal solito Lewis Hamilton che limita i danni, ma staccato dalla vetta di oltre due secondi e mezzo e preceduto anche dalla Williams del “nemico” Pastor Maldonado. Jenson Button si conferma in crisi nera e chiude la sua sessione già nella Q1 con il 18esimo tempo, ma grazie agli arretramenti di Jean-Eric Vergne (da 16esimo a ultimo per la sostituzione del cambio) e Kamui Kobayashi (da 12esimo a 17esimo per la penalizzazione dopo l’incidente con Massa al GP d’Europa a Valencia) partirà 16esimo.

    Nella top-ten in decima posizone partirà Romain Grosjean, che non ha effettuato giri cronometrati in Q3 per essere rimasto nel finale di Q2 fuori a bordo pista. Penalizzazione anche per Nico Hulkenberg, che sempre per la sostituzione del cambio perderà 5 posizioni, mentre Charles Pic si dovrà appellare alla Federazione per poter partecipare domani alla gara per non aver superato il 107% del tempo migliore in Q1.

  • F1, Hamilton rimonta e vince a Montreal. Alonso e Vettel gettano via il podio

    F1, Hamilton rimonta e vince a Montreal. Alonso e Vettel gettano via il podio

    Lo aveva predetto alla vigilia e alla fine così è stato. Lewis Hamilton si aggiudica un mirabolante Gran Premio del Canada, il settimo appuntamento Mondiale dell stagione 2012 di Formula 1 ,conquistando la sua prima vittoria stagionale e divenendo il settimo vincitore diverso del campionato su sette gare disputate. Il campione anglo-caraibico dà spettacolo in pista dimostrandosi aggressivo come sempre, ma anche freddo e calcolatore quanto basta per sfruttare il potenziale della sua McLaren capitalizzando al massimo la strategia di gara di due soste che gli ha permesso di arrivare nel finale di gara nelle migliori condizioni per vincere la gara.

    Impossibile ripetere a Montreal la strategia di una sola sosta vista a Montecarlo, e il team di Woking questa volta è bravissimo a capirlo. L’inglese infatti dopo il sorpasso su Alonso al primo pit-stop, si ferma nuovamente a 19 giri dalla fine per cambiare i suoi pneumatici ormai a fine vita, al contrario dello spagnolo e di Vettel, che invece decidono di rimanere in pista fino alla fine avendo effettuato un solo pit-stop. Scelta sbagliata perchè Hamilton con un passo da qualifica e di un secondo inferiore ogni giro li rimonta nel giro di poche tornate e li sorpassa con estrema facilità sfruttando il DRS sul rettilineo del Casinò e la maggior freschezza delle sue gomme soft. Dopodichè è un gioco da ragazzi per il campione del mondo 2008 controllare la gara e arrivare agevolmente a tagliare il traguardo indisturbato, conquistando la 19esima vittoria della carriera che gli vale il ritorno al primo posto solitario in vetta alla classifica di un Mondiale equilibrato come non si era mai visto prima.

    Alle spalle di Hamilton troviamola Lotus di Romain Grosjean e la Sauber di Sergio Perez che completano un podio insolito stravolgendo ciò che si è visto in gara fino a 10  giri dal termine. Infatti sia  il francese che il massicano sfruttano la strategia sbagliata della Ferrari e grazie alle gomme supersoft montate nel finale superano lo spagnolo conquistando rispettivamente la seconda e la terza posizione. La strategia di una sola sosta dei due giovani piloti è la stessa di quella della Ferrari ma le tempistiche nei pit-stop li avvanatggiano notevolmente permettendogli di cogliere un grandissimo risultato, che per entrambi significa il secondo podio stagionale.

    Lewis Hamilton © DON EMMERT/AFP/GettyImages

    Quarto posto per Sebastian Vettel che riesce a a rimediare all’errore della strategia rientrando nei giri finali per un’altra sosta ai box e montare gomme nuove. Scelta che gli ha permesso almeno di raggiungere Alonso e di chiudere in quarta posizione. A poco vale la consolazione di aver fatto segnare il tempo più veloce della gara proprio all’ultimo giro in 1:15.752, che anzi aumenta ancora di più il rammarico di aver perso un podio nettamente alla portata. In casa Ferrari non ha pagato l’azzardo di aver optato in corsa per un solo pit-stop e Fernando Alonso non ha potuto evitare l’inevitabile crollo delle gomme. Cosi si è ritrovato dall’essere primo fino al 64esimo giro al quinto posto finale, che non soddisfa certamente gli uomini di Maranello, che comunque hanno rischiato il tutto per tutto.

    Alle spalle del ferrarista l’unica Mercedes superstite di Nico Rosberg, che per poco non riesce a beffare anche lui nel finale Alonso, arrivatogli davanti per soli quattro decimi. Il tedesco porta ancora punti preziosi al team in una giornata non pèroprio positiva mentre nell’altra parte del box Michael Schumacher deve fare ancora i conti con la sfortuna. Dopo i tanti problemi e i ritiri di inizio stagione il tedesco ne aggiunge ancora un altro qui a Montral questa volta per un problema al DRS che rimane aperto facendogli perdere carico erodinamico e costringendolo al ritiro.

    Settimo Mark Webber che dopo un inizio di gara abbastanza incoraggiante al passo dei primi tre, perde di consistenza con il passare dei giri e conclude una gara passata nell’anonimato nonostante una Red Bull abbastanza efficace. Dietro di lui la Lotus di Kimi Raikkonen, che questa volta perde il confronto diretto in famiglia con Grosjean, e l’altra Sauber di Kamui Kobayashi. Sia per il eam francese che per quello elvetico comunque punti preziosissimi per il cammino nel Mondiale.

    In decima posizione chiude la top-ten la Ferrari di Felipe Massa. Il brasiliano dopo un avvio aggressivo ed arrembante commette l’errore cruciale per la sua gara nelle fasi iniziali andando in testacoda alla prima curva rovinando irrimediabilmente il suo set di gomme supersoft e rendendo da li in poila sua gara tutta in salita. Il paulista precede le due Force India di Paul  Di Resta e Nico Hulkenberg, che non sono riuscite a rispettare le premesse del week-end. Gara da dimenticare per Jenson Button, 16esimo al traguardo e mai protagonista per tutto il week.end.

  • F1, Vettel pole a Montreal. Alonso terzo tempo

    F1, Vettel pole a Montreal. Alonso terzo tempo

    Sebastian Vettel conquista la pole position del Gran Premio del Canada, settimo appuntamento della stagione. Il pilota della Red Bull si conferma il più velocedella giornata avendo ottenuto il miglior tempo sia nelle terze libere della mattina e nelle tre le sessioni di qualifica, girando nel tempo migliore di 1.13:784 che gli è valso la prima posizione. Il campione tedeco si è trovato decisamente a suo agio sul circuito canadese di Montreal ed è stato l’unico pilota a scendere sotto il muro dell 1.14. portando a casa la seconda pole position stagionale dopo quella ottenuta sul circuito di Sakhir in Baharain, 32esima della carriera, che gli permettere di raggiungere al quinto posto nella classifica di tutti i tempi il grande Nigel Mansell, ad una sola pole da Alain Prost e Jim Clark.

    Il campione del mondo in carica si lascia alle spalle l’inglese della McLaren Lewis Hamilton, staccato di 303 millesimi dalla Red Bull, che non è riuscito a ripetere i tempi fatti registrare nella giornata di ieri in cui aveva dominato entrambe le sessioni di prove libere. Il pilota della McLaren ha sofferto più del previsto l’aumento della temperatura dell’asfalto che ha causato un degrado maggiore degli pneumatici, cosa che non gli ha permesso di portarsi davanti a tutti nonostante la pole sembrasse alla sua portata. Terza posizione per la Ferrari di Fernando Alonso, che ha chiuso a soli 64 millesimi dall’anglo-caraibico portandosi alle sue spalle ad aprire la terza fila. Lo spagnolo grazie alle novità tecniche introdotte dal team di Maranello ha potuto però lottare fino alla fine con i primi due per un posto almeno in prima fila e domani sarà sicuramente protagonista per le posizioni di vertice.

    Sebastian Vettel © ROGERIO BARBOSA/AFP/GettyImages

    Insieme a lui scatterà dalla seconda fila l’altra Red Bull di Mark Webber ma a mezzo secondo dal compagno di squadra. Alle spalle dell’australiano la Mercedes di Nico Rosberg che precede di soli 6 centesimi l’altra Ferrari di Felipe Massa, alla sua migliore qualifica della stagione. Poi la Lotus di Romain Grosjean che salva la faccia al team di Enstone portando akmeno una vettura nella top-ten. Il francese partirà quinto mentre il suo compagno di squadra Kimi Raikkonen, che quest’anno era sempre partito nella top-ten, non è riuscito a qualificarsi per la Q3 e domani sarà costretto a apartire dalla 12esima posizione.

    Ottava l’ottima Force India di Paul Di Resta che conferma i progressi visti sulla vettura indiana nella giornata di ieri riuscendo a passare nell’ultima qualifica e chiudere davanti a colleghi ben più quotati come Michael Schumacher, non ad un secondo di distacco, e Jenson Button. Il pilota inglese della McLaren è l’unico ad aver optato per una strategia differente rispetto agli altri piloti di testa, utiliizzando un set di gomme soft per il suo unico tentativo in Q3. Domani quindi sarà l’unico nei primi dieci che partirà con la mescola più dura, gli altri naturalmente tutti con gomma supersoft.

    Da segnalare l’unico incidente per Pastor Maldonado, che nel tentativo di migliorare il suo tempo nella Q2 e passare alla qualifica successiva è andato a toccare contro il Muro dei Campioni danneggiando la sospensione posteriore destra della sua Williams e rovinando la sua sessione. Perciò domani scatterà dalla 17esima posizione dalla nona fila.

  • F1, Hamilton domina le libere a Montreal

    F1, Hamilton domina le libere a Montreal

    Lewis Hamilton è stato il pilota più veloce al termine della prima giornata di prove libere del Gran Premio del Canada, settimo appuntamento del Mondiale 2012 di Formula 1. Sul circuito di Montreal, intitolato a Gilles Villeneuve il pilota inglese della McLaren ha firmato il miglior tempo sia nella prima che nella seconda sessione fermando il cronometro sul tempo migliore di 1:15.259, migliorando di oltre tre decimi il tempo fatto segnare nella mattinata. L’anglo-caraibico dimostra dunque di avere un ottimo feeling su questo circuito dove ha già vinto due volte e ottenuto altrettante pole position, ma deve fare attenzione alla Ferrari che sul circuito canadese sembra aver trovato un bilanciamento perfetto.

    Alle spalle dell’anglo-caraibico infatti troviamo le due Rosse di Fernando Alonso e Felipe Massa, con lo spagnolo staccato di pochi millesimi, 54 per la precisione grazie al tempo di 1:15.313 che lo colloca alla fine della prima giornata di prove in seconda posizione. Il brasiliano invece si ferma ad un decimo e mezzo dal tempo migliore in assoluto ma dimostra dei progressi notevoli, soprattutto dopo la prima sessione, in cui non è riuscito ad andare oltre la 12esima posizione. Il team di Maranello ha testato le nuove componenti aerodinamiche che sembrano aver dato i loro frutti, come la nuova versione degli scarichi molto simile a quella della McLaren.

    Quarto posto per il campione del mondo in carica Sebastian Vettel, che prima della pausa pranzo ha chiuso con il secondo miglior tempo, migliorato nel pomeriggio di un solo decimo. In Red Bull si sono concentrati moltissimo sui test aerodinamici, vistose sono state infatti le appendici aerodinamiche che sono servite per provare le nuove componenti portate qui a Montreal, soprattutto la nuova ala anteriore. Il compagno di squadra Mark Webber invece non è riuscito a fare meglio della 12esima posizione.

    Lewis Hamilton © STAN HONDA/AFP/GettyImages

    Ottima sessione di prove per le Force India e le Sauber. Al quinto posto troviamo infatti Paul Di Resta che precede Kamui Kobayashi che si piazza sesto. Nico Hulkenberg con la seconda delle Force India chiude in ottava posizione appena dietro al connazionale Michael Schumacher che porta la sua Mercedes in settima posizione. Undicesimo, appena fuori dalla top-ten, il messicano Sergio Perez. La seconda delle McLaren, quella di Jenson Button, è nona ma l’inglese è rimasto per molto tempo ai box soprattutto in mattinata per risolvere un problema al cambio della sua MP427. Alle spalle dell’inglese chiude la top-ten in decima posizione l’altra Mercedes di Nico Rosberg.

    Giornata poco positiva per la Lotus che con Romain Grosjean e Kimi Raikkonen non è andata oltre la 14esima e la 15esima posizione. Male anche Pastor Maldonando che chiude in 13esima posizione mentre il compagno di squadra Bruno Senna ha avuto l’ “onore” di testare il cosiddetto “Muro dei Campioni” nella prima sessione perdendo anche la possibilità di provare la nuova ala posteriore.

    La tanto attesa pioggia si è fermata a pochi chilometri dal circuito, e nonostante il cielo coperto da nuvole molto grigie, tutti i team hanno avuto la possibilità di provare tranquillamente con condizioni di pista totalmente asciutta, quindi i piloti hanno potuto provare maggiormente gli pneumatici soft grazie alle temperature relativamente più basse. Le condizioni metereologiche per domani e domenica però potrebbero cambiare regalando pole e gara su pista bagnata.

  • F1, a Montecarlo il ruggito del leone. Schumacher in pole

    F1, a Montecarlo il ruggito del leone. Schumacher in pole

    Ritorno al passato a Monaco. Michael Schumacher infatti piazza la zampata del campione conquistando la pole position del Gran Premio di Montecarlo, la prima dal suo rientro in Formula 1 nel 2010, tornando davanti a tutti dopo ben 6 anni, l’ultima pole position infatti risale al Gran Premio di Francia nel 2006. Il campione tedesco, nel sesto appuntamento della stagione, mette a segno un ultimo giro praticamente perfetto segnando il miglior tempo in 1:14.301, spazzando via le voci che lo vogliono nuovamente prossimo alla pensione alla fine di questa stagione. Miglior risposta Schumi non poteva dare, qui a Monaco, uno dei pochi circuiti dove il pilota può ancora fare veramente la differenza, aggiornando il suo già ricco palmares portando a quota 69 lo score delle pole position in carriera.

    La gioia della pole si trasforma però in delusione per il sette volte campione del mondo, che a causa della penalizzazione inflittagli al Gran Premio di Spagna per l’incidente con Bruno Senna, sarà arretrato di cinque posizioni in griglia di partenza e scatterà dalla terza fila in sesta posizione. Il tutto a vantaggio di Mark Webber, che si è visto soffiare proprio all’ultimo secondo la prima posizione per soli 80 millesimi, valevole comunque soltanto per le statistiche visto che ad usufruire della prima casella domani in gara sarà proprio lui. Risultato inaspettato viste le difficoltà incontrate nei tre turni di libere, ma l’australiano è riuscito a portare a casa la miglior posizione possibile nel GP in cui la pole position vale sicuramente più che in ogni altro circuito viste le caratteristiche del tracciato molto angusto e stretto.

    Michael Schumacher © DIMITAR DILKOFF/AFP/GettyImages

    Il pilota della Red Bull dovrà fare attenzione all’altra Mercedes di Nico Rosberg, che complice l’arretramento del compagno di squadra manterrà il verde-argento della casa di Stoccarda in prima fila. Il tedesco potrà lottare sicuramente per la vittoria visto che anche nelle terze libere era stato il pilota più veloce della sessione. Appena dietro partirà Lewis Hamilton, che con il suo solito guizzo nel giro secco porta in quarta posizione una McLaren non perfetta e poco veloce. Basti pensare che il compagno di squadra Jenson Button partirà dalla 13esima posizione costretto a fermare la sua Mp4-27 appena dopo la Q2.

    Alle spalle dell’inglese in quinta posizione la Lotus di Romain Grosjean, più volte a rischio eliminazione nella Q2 cosi come quella del compagno di squadra Kimi Raikkonen, soltanto ottavo. La vettura di Enstone, additata da molti nei giorni scorsi di essere la vettura più veloce su questo circuito ha un pò deluso le aspettative. Cosi come la Ferrari, che forse aveva abituato troppo i tifosi nei tre turni di libere a stare nelle posizioni davanti, e invece sia Fernando Alonso che Felipe Massa hanno fatto più fatica del previsto, anche se le due Rosse hanno avuto la capacità di qualificarsi alla terza qualifica senza troppi sforzi. Lo spagnolo è l’ultimo dei piloti ad usufruire della penalità di Schumacher e scalerà dalla sesta alla quinta posizione. Il brasiliano partirà settimo davanti a Raikkonen e alle spalle del Kaiser, non certo il cliente più comodo da affrontare.

    Oltre a Schumi anche un altro pilota sarà penalizzato. Pastor Maldonado, vincitore dell’ultimo Gran Premio di Spagna sarà costretto ad arretrare di 10 posizioni per aver colpito nelle libere della mattina il messicano Sergio Perez sotto il tunnel che porta alla chicane Nouvelle .Il venezuelano così dalla nona sarà retrocesso in 19esima posizione, mentre Perez partirà ultimo a causa di un incidente nei primi minuti della sessione provocato dal cedimento della sospensione anteriore sinistra alla curva delle piscine.

    Crisi nera invece per Sebastian Vettel che chiude la sessione di qualifica in decima posizione scegliendo di non effettuare giri cronometrati. Scelta abbastanza anomala e discutibile quella del campione del mondo in carica, in un circuito dove partire dietro non aiuterà certamente visto la difficoltà nei sorpassi. Inoltre il tedesco si era dimostarto in difficoltà già dalla Q1 in cui era stato costretto a montare le gomme a mescola più morbida, le supersoft. Guadagnerà comunque la nona posizione ai danni di Maldonado.

  • F1, a Montecarlo Alonso e Button svettano nelle libere

    F1, a Montecarlo Alonso e Button svettano nelle libere

    La giornata delle prime prove libere, che a Montecarlo si disputano tradizionalmente di giovedì, ha registrato gli acuti di Fernando Alonso e Jenson Button che si sono aggiudicati rispettivamente prima e seconda sessione. Sul circuito monegasco dove domenica si correrà l’attesissimo Gran Premio di Monaco, considerato da sempre il gioiello della Formula 1 e la gara più affascinante della stagione, lo spagnolo della Ferrari ha messo tutti in fila durante le libere della mattina fermando il cronometro sull’1:16.265, precedendo la Lotus di Romain Grosjean di 3 decimi e mezzo.

    Gli aggiornamenti aerodinamici che il team di Maranello ha portato nel Principato non solo hanno permesso all’asturiano di ridurre il gap dai top team e top driver, gap colmato già dallo scorso Gran Premio con il secondo posto di Fernando in Spagna, ma di lanciare loro un messaggio chiaro e preciso, avere ottime possibilità di contendere pole position e vittoria anche sul tortuoso circuito cittadino di Montecarlo dove è sempre stato importante partire davanti a tutti per vedere le proprie chance di successo aumentare in maniera esponenziale. Le barriere protettive adiacenti alla pista non consentono infatti di poter effettuare sorpassi o comunque li rendono complicati, sono davvero pochi i punti della pista dove i piloti possono provarci.

    A dimostrazione che la Ferrari si trova a proprio agio sul circuito monegasco, dove è necessario avere una vettura impostata su un setup che prevede un maggiore carico aerodinamico e una minore efficienza e potenza del motore, il sesto posto di Felipe Massa che poi nella seconda sessione con pista bagnata ha fatto ancora meglio chiudendo la giornata al terzo posto precedendo anche Alonso (solo 59 millesimi il divario tra i due). Terzo tempo per Sergio Perez in costante crescita con la sua Sauber, quarto crono per Lewis Hamilton mentre per trovare la prima Red Bull dobbiamo scorrere fino alla nona posizione occupata dal campione del mondo in carica Sebastian Vettel.

    Fernando Alonso © DIMITAR DILKOFF/AFP/GettyImages

    Nella sessione pomeridiana, svoltasi sul bagnato, il miglior tempo è stato di Jenson Button che lo ha realizzato qualche istante prima dell’arrivo della pioggia sul tracciato: il pilota inglese della McLaren ha sfruttato la mescola supersoft, utilizzate per la prima volta in questa stagione – la Pirelli per questo week-end ha portato le mescole più morbide, ovvero supersoft (banda rossa) e soft (banda gialla) – chiudendo le prove con un 1:15.746. Alle sua spalle si conferma Romain Grosjean che paga quasi 4 decimi seguito, come dicevamo, dalle due Ferrari di Massa e Alonso. Quinto tempo per l’eroe di Barcellona Pastor Maldonado, che replica la prestazione ottenuta sull’asciutto nelle libere della mattina. E le Red Bull? Mark Webber ha chiuso settimo, Sebastian Vettel decimo, entrambi a un secondo e mezzo dal leader: giovedì da dimenticare o la scuderia austriaca ha preferito nascondersi consapevole della propria forza sulla pista di Montecarlo dove a contare è unicamente l’aderenza e non la velocità di punta?

    Domani consueto giorno di riposo, poi sabato alle 11:00 l’ultima sessione di prove libere prima delle qualifiche alle 14:00, stesso orario per la gara domenica.

  • Button in testa nelle libere 2 in Spagna

    Button in testa nelle libere 2 in Spagna

    Dopo l’exploit di questa mattina di Fernando Alonso, Jenson Button ha fatto sua la seconda sessione di prove libere sul circuito del Montmelò a Barcellona dove nel week-end si correrà il Gran Premio di Spagna, quinto appuntamento stagionale del Mondiale 2012 di Formula 1. Il pilota inglese della McLaren ha chiuso la prima giornata con il miglior tempo di 1:23.399 abbassando di quasi un secondo netto il crono dello spagnolo della Ferrari fatto registrare qualche ora prima.

    Alle spalle di Button il trionfatore dell’ultimo GP nonchè campione del mondo in carica Sebastian Vettel che dopo un avvio in tutto in salita è riuscito in Bahrain a centrare il primo successo stagionale rinfrancato anche da una Red Bull notevolmente migliorata da marzo ad oggi. Solo 164 millesimi dividono l’inglese dal tedesco che domani saranno sicuri protagonisti nella qualifica che assegnerà la pole position. Terzo tempo per Nico Rosberg con la prima delle Mercedes che ha preceduto l’altra McLaren di Lewis Hamilton, a mezzo secondo dal compagno di team e leader della giornata. Anglo-caraibico in leggero ritardo rispetto a Button con la nuova Freccia d’Argento che presentava un nuovo muso anteriore, più alto e sinuoso quasi a “scivolo”, soluzione aerodinamica introdotta dagli ingegneri di Woking a partire da questo week-end.

    Jenson Button © DIMITAR DILKOFF/AFP/GettyImages

    Subito dietro le due Lotus protagoniste in Bahrain e che hanno occupato i due posti più bassi del podio, Kimi Raikkonen ha preceduto Romain Grosjean di soli 46 millesimi di secondo dimostrando comunque un ottimo passo gara. Più indietro le due Ferrari, Felipe Massa ha fatto meglio di Fernando Alonso piazzandosi in 11esima posizione mentre lo spagnolo che qui corre il Gran Premio di casa ha chiuso soltanto con il 14esimo tempo ma a preoccupare maggiormente i tecnici di Maranello non è la posizione con la quale l’asturiano ha chiuso la sessione ma il tempo registrato, addirittura peggiore di due decimi rispetto a quello ottenuto in mattina che gli era valsa la leadership provvisoria.

    Per quanto riguarda gli altri big Mark Webber e Michael Schumacher si sono attestati in settima e ottava posizione a quasi 7 decimi dalla vetta mentre è da registrare la buona performance della Force India di Nico Hulkenberg e della Sauber di Kamui Kobayashi, entrambi entrati nella top ten. Domani alle 11:00 terza e ultima sessione di prove libere, alle 14:00 le qualifiche vere e proprie.