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  • F1 si riparte da Melbourne. Vettel domina le libere

    F1 si riparte da Melbourne. Vettel domina le libere

    Con le prove libere andate in scena sul circuito dell’Albert Park di Melbourne è iniziato ufficialmente il nuovo Campionato di Formula 1, che ha aperto i battenti così come li aveva chiusi lo scorso anno, ovvero con il dominio delle Red Bull e di Sebastian Vettel, ancora una volta protagonisti indiscussi e favoriti per la vittoria finale. Il tedesco tre volte campione del Mondo ha conquistato entrambe le sessioni delle prove libere svoltesi quando in Italia era notte fonda, dominando la scena e rifilando, nella seconda sessione, quasi un secondo alle Ferrari di Fernando Alonso e Felipe Massa, con lo spagnolo che sarà il principale antagonista nella corsa al titolo di Seb. Il pilota di Heppenheim ha fermato il cronometro sul 1:25.908, ed è stato l’unico a scendere sotto il muro del 1 e 26, staccando di oltre due decimi il compagno di squadra Mark Webber, poi Nico Rosberg su Mercedes e le sorprendenti Lotus di Kimi Raikkonen e Romain Grosjean, insediatesi rispettivamente in quarta e quinta posizione. Sesto Alonso (con una Ferrari nettamente migliore rispetta a quella vista lo scorso anno) il quale precede Lewis Hamilton, l’unico pilota delle squadre di testa ad aver cambiato scuderia, passando dalla Mclaren alla Mercedes. Ottavo tempo per Felipe Massa a quasi un secondo dalla vetta della classifica, più attardate le deludenti Mclaren, che hanno ottenuto l’undicesimo e il tredicesimo tempo rispettivamente con Jenson Button e Sergio Perez.

     F1 Grand Prix -Melbourne Vettel | © Mark Thompson / Getty Images
    F1 Grand Prix -Melbourne Vettel | © Mark Thompson / Getty Images

    C’è soddisfazione in casa Ferrari dopo le prove libere del venerdì che hanno fornito indicazioni significative in vista della gara di domenica sul circuito australiano di Melbourne: la seconda e la terza posizione ottenuta durante le prime libere fanno pensare ad un lungo duello targato Red Bull-Ferrari per la lotta al titolo mondiale, con le altre scuderie di testa pronte a inserirsi minacciosamente durante l’arco della stagione. La superiorità delle “lattine volanti” è evidente e netta ma da Maranello hanno svolto un ottimo lavoro durante l’inverno per cercare di detronizzare chi da tre anni a questa parte sta dominando il circus a suon di titoli iridati. Inoltre la possibilità per Fernando Alonso di poter lottare ad “armi” pari fin da subito fa ben sperare i tifosi della Rossa, che, come lo stesso Fernando Alonso, hanno voglia di rivalsa dopo la sconfitta nel mondiale dello scorso anno all’ultima gara in Brasile.

    Delusione inaspettata in casa McLaren dopo le prestazioni nelle libere di Button e Perez: i piloti della scuderia di Woking hanno accusato un ritardo importante (oltre i 2 secondi) da Sebastian Vettel, e le difficoltà incontrate durante le sessioni di prove sono un evidente passo indietro fatto dalle frecce d’argento. Che sia segno di un’involuzione dopo l’addio di Lewis Hamilton?

    Classifica delle seconde libere:

    Pos  Pilota                Team                  Tempo      Gap      Giri
     1.  Sebastian Vettel      Red Bull-Renault      1m25.908            33
     2.  Mark Webber           Red Bull-Renault      1m26.172s  + 0.264  31
     3.  Nico Rosberg          Mercedes              1m26.322s  + 0.414  26
     4.  Kimi Raikkonen        Lotus-Renault         1m26.361s  + 0.453  37
     5.  Romain Grosjean       Lotus Renault         1m26.680s  + 0.772  30
     6.  Fernando Alonso       Ferrari               1m26.748s  + 0.840  35
     7.  Lewis Hamilton        Mercedes              1m26.772s  + 0.864  28
     8.  Felipe Massa          Ferrari               1m26.855s  + 0.947  32
     9.  Adrian Sutil          Force India-Mercedes  1m27.435s  + 1.527  34
    10.  Nico Hulkenberg       Sauber-Ferrari        1m28.187s  + 2.279  34
    11.  Jenson Button         McLaren-Mercedes      1m28.294s  + 2.386  30
    12.  Paul di Resta         Force India-Mercedes  1m28.311s  + 2.403  37
    13.  Sergio Perez          McLaren-Mercedes      1m28.566s  + 2.658  32
    14.  Daniel Ricciardo      Toro Rosso-Ferrari    1m28.627s  + 2.719  31
    15.  Esteban Gutierrez     Sauber-Ferrari        1m28.772s  + 2.864  33
    16.  Pastor Maldonado      Williams-Renault      1m28.852s  + 2.944  36
    17.  Jean-Eric Vergne      Toro Rosso-Ferrari    1m28.968s  + 3.060  35
    18.  Valtteri Bottas       Williams-Renault      1m29.386s  + 3.478  38
    19.  Jules Bianchi         Marussia-Cosworth     1m29.696s  + 3.788  30
    20.  Charles Pic           Caterham-Renault      1m30.165s  + 4.257  37
    21.  Max Chilton           Marussia-Cosworth     1m30.600s  + 4.692  34
    22.  Giedo van der Garde   Caterham-Renault      1m32.450s  + 6.542  11
  • Grosjean il più veloce a Barcellona

    Grosjean il più veloce a Barcellona

    Nella seconda giornata di test della Formula 1 sul circuito di Montmelò, Roman Grosjean ha ottenuto il miglior tempo fermando il cronometro sul 1:22.716, utilizzando le gomme a mescola morbida durante tutto l’arco della sessione. Il francese della Lotus ha preceduto la Mclaren di Jenson Button, leader della mattinata, distaccato di quattro decimi (1:23.181); a seguire Pastor Maldonado e Sebastian Vettel, che ha accusato un secondo di ritardo dallo stesso Grosjean. Fernando Alonso, che è sceso in pista principalmente per avere indicazioni sul passo gara della monoposto, ha ottenuto l’undicesimo tempo firmando il suo miglior passaggio in 1:27.878. Lo spagnolo della Ferrari come detto ha sfruttato la giornata odierna per la simulazione di gara con le gomme a mescola dura, in vista del Gran Premio d’Australia che si terrà tra due settimane all’Albert Park di Melbourne e che darà il via alla stagione 2013.

    Romain Grosjean
    Romain Grosjean © Mark Thompson/
    Getty Images

    Alonso alla fine della sessione ha affermato di essere molto soddisfatto delle indicazioni ricevute dalla F138, ritenendo di aver colmato il gap con le rivali e di essere già pronti e attrezzati per lottare fin da subito per il titolo Mondiale. Lo spagnolo è fiducioso per un inizio di stagione ad alti livelli, al contrario di quanto successo lo scorso anno che, nonostante la vittoria nel Gran Premio della Malesia, le difficoltà incontrate sin dalla prima gara sulla F2012 ne aveva limitato il rendimento. Il due volte campione del mondo promuove la nuova vettura definendole “200 volte meglio” della precedente F2012, poco prestante e inferiore rispetto a quelle rivali: l’auspicio è che si possa iniziare il campionato ad armi pari con la Red Bull campione uscente, con la sempre temibile McLaren e anche l’outsider Mercedes che con l’arrivo in squadra di Lewis Hamilton rappresenta una seria minaccia nella lotta al titolo mondiale, che si preannuncia sempre di più interessante e avvincente per tuti gli appassionati della Formula 1.

  • Button il più veloce nella prima giornata di test a Jerez

    Button il più veloce nella prima giornata di test a Jerez

    Dopo due mesi abb0ndanti di pausa la Formula 1 è tornata ufficialmente in azione questa mattina sul circuito di Jerez de la Frontera dove è andata in scena la prima giornata di test collettivi pre-stagionali per il campionato 2013. Sono scese in pista tutte le scuderie ad eccezione della sola HRT, sulle quali ci sono ancora ombre sul futuro, mentre hanno avuto modo di svelarsi anche le ultime due nate, la Caterham C03 di Charles Pic e Giedo Van Der Garde, e la Marussia M02 che al momento è affidata all’unico pilota superstite Max Chilton visto che Timo Glock è stato appiedato dal team qualche settimana fa.

    Jenson Button
    Jenson Button © Paul Gilham/Getty Images

    Per i piloti è stata l’occasione di provare le nuove mescole della Pirelli, rese dalla casa italiana più morbide e meno durature rispetto a quelle del 2012 per favorire lo spettacolo, ma soprattutto è stata l’occasione per provare per la prima volta le nuove nate e scoprirne parzialmente il potenziale. Al termine delle 8 ore di test è spiccata la McLaren Mp4-28 di Jenson Button che ha chiuso subito al comando la prima giornata. Il pilota inglese ha chiuso con il miglior tempo di 1:18.861, tempo arrivato però soltanto al termine della seconda sessione visto che la nuova Freccia d’Argento ha passato gran parte della giornata ai box per un problema accusato nelle prime battute del mattino alla pompa della benzina, che tante noie aveva provocato alla vettura di Woking anche lo scorso anno. Per Button infatti soltanto pochi giri, 37, nulla in confronto ai 73 di Mark Webber che è risultato uno dei piloti più attivi in pista.

    L’australiano al volante della nuova Red Bull RB9 ha chiuso al secondo posto a quasi un secondo dal pilota della McLaren e ha preceduto la Lotus E21 di Romain Grosjean che nella mattinata si era imposto con il miglior tempo. Giornata positiva anche per Paul Di Resta, pilota più attivo in pista, che ha portato la Force India a compiere ben 89 tornate, la migliore delle quali in 1:20.343 ad un secondo e tre decimi dal miglior tempo di Button.

    Quinto posto per la nuova Toro Rosso di Daniel Ricciardo che si era confermato nelle posizioni di vertice anche al mattino in cui si era classificato quarto mentre alle sue spalle troviamo la Ferrari F138 di Felipe Massa che ha sostenuto una giornata abbastanza anonima. Il pilota brasiliano ha effettuato 64 tornate, fermando il cronometro sul tempo migliore di 1:20.536 ad un secondo e sei decimi dalla vetta, senza però registrare particolari problemi.

    Nico Hulkenberg ha piazzato la Sauber C32 in settima posizione precedendo la Mercedes di Nico Rosberg che ha subito accusato un problema al motore della sua W03 perdendo praticamente tutta la giornata di test percorrendo soltanto 11 giri. Nona invece la Williams di Pastor Maldonado che ha girato con la vettura 2012 provvista comunque di alcuni aggiornamenti che si presume verranno adottati sulla nuova monoposto che sarà svelata il 19 febbraio. Nelle due ultime posizioni la Caterham di Van Der Garde a tre secondi e la Marussia di Max Chilton, staccatissima a cinque secondi di distanza.

    
    
  • McLaren, presentata a Woking la nuova Mp4-28

    McLaren, presentata a Woking la nuova Mp4-28

    E’ stata svelata questa mattina, come di consueto nel quartier generale di Woking, la nuova McLaren Mercedes che prenderà parte al Mondiale 2013 di Formula 1. A togliere i veli alla nuova Freccia d’Argento sono stati i due piloti di punta della scuderia inglese Jenson Button e Sergio Perez, dopo una celebrazione per i 50 anni dalla fondazione del team condita da una parata che ha visto sfilare protagoniste le auto più significative e vincenti della storia della McLaren; dopodichè è toccato alla nuova nata attirare su di sè tutte le attenzioni del caso.

    La novità più importante è stata la presenza di Sergio Perez, messicano che dopo sole due stagioni in Formula 1 al volante della Sauber ha compiuto il grande salto di qualità sbarcando nel team inglese. Da quest’anno il 22enne pilota di Guadalajara prenderà il posto di Lewis Hamilton passato alla Mercedes come erede di Michael Schumacher, al fianco di Jenson Button promosso a prima guida dopo l’addio dell’anglocaraibico.

    McLaren Mp4-28
    Presentata McLaren Mp4-28 © Adrian Dennis/Getty Images

    Mentre a prima impressione la Mp4-28 non sembra distanziarsi molto dalla vettura dello scorso anno, cosi come la Lotus E21 di Kimi Raikkonen e Romain Grosjean, presentata qualche giorno fa tramite web sul sito ufficiale del team di Groove e pressochè identica a quella dello scorso anno, frutto questo anche dei regolamenti che non hanno subìto sostanziali cambiamenti, anche se Button e Perez assicurano: “McLaren uguale alla 2012 solo in apparenza”.

    L’occhio di fotografi ed esperti è saltato subito al musetto della vettura, la parte che nelle ultime due stagioni ha subìto la maggior parte delle novità almeno in senso aerodinamico con l’introduzione dell’ormai famoso “scalino” presente sulla maggior parte delle vetture, e la prima differenza tra le due vetture è proprio questa. La Lotus ha mantenuto lo scalino mentre sulla McLaren si è optato, così come all’inizio della scorsa stagione, per una soluzione più lineare e tradizionale, eliminando la soluzione “a scivolo” introdotta dal GP del Canada dello scorso anno in poi. Rispetto alla Mp4-27 l’avantreno, come il musetto, è stato rialzato per garantire l’ingresso di una maggiore quantità d’aria da distribuire sui lati della monoposto.

    Modificata anche l’impostanzione delle sospensioni che da quest0 anno saranno pull-rod sia all’anteriore che al posteriore, seguendo la strada introdotta l’anno scorso dalla Ferrari, cosi come nuovo è anche il disegno delle pance, molto estremizzate in profondità e dotate di una nuova bocca d’ingresso  meno lineare e più sinuosa rispetto al 2012. E’ rimasto invariato invece, almeno per il momento, il retrotreno della vettura e la conseguente disposizione degli scarichi. Il propulsore sarà ancora quello Mercedes (FO108F), che spingerà la McLaren per il 17esimo anno consecutivo e con il quale hanno prolungato il rapporto fino alla prossima stagione.

    Come sulla Lotus sono stati mascherati gli alettoni, entrambi in versione 2012, che saranno svelati nella loro nuova versione soltanto nei prossimi test in programma a Jerez il 5 marzo.

    LE IMMAGINI DELLA NUOVA McLAREN MP4-28

  • Le pagelle del GP del Brasile: Vettel Super, Alonso pure…

    Le pagelle del GP del Brasile: Vettel Super, Alonso pure…

    L’ultimo Gran Premio della stagione ha sancito la vittoria nel Mondiale di Sebastian Vettel che ha così ottenuto il terzo successo iridato a soli 25 anni. Niente da fare quindi per Fernando Alonso che nonostante una grande gara (ed un campionato eccezionale) finisce a ridosso del rivale nella classifica piloti permettendo comunque alla Ferrari di centrare il secondo posto nei Costruttori superando la McLaren, giunta terza sebbene si fosse dimostrata superiore per gran parte della stagione e, complice anche un pò di sfortuna, si è vista tagliare fuori dalla lotta iridata con Hamilton e Button spesso appiedati dalla monoposto inglese quando entrambi erano nelle prime posizioni in gara. Grande stagione per Kimi Raikkonen, giunto terzo in classifica alle spalle della coppia Vettel-Alonso, su una Lotus che più di questo non poteva davvero fare.

    Le Pagelle ultimo Gran Premio di F1

    Vettel 10: Sapeva di avere i riflettori addosso e di essere l’artefice del proprio destino. Parte quarto e viene sopravanzato dalle Ferrari di Massa e Alonso per poi ritrovarsi invischiato nel gruppone alla curva 4, dove Senna lo sperona senza tanti complimenti facendo saltare di gioia per un attimo i fan della Rossa. Non perde la calma dopo un tamponamento così beffardo e riparte dall’ultima posizione alla ricerca dell’impresa ringraziando chi sta più in alto di lui per non averlo messo definitivamente ko dopo l’impatto. Nonostante la sfortuna tira come un dannato risalendo in breve tempo fino alla settima posizione amministrando il vantaggio su Alonso distante 1 minuto dai tre di testa (Hamilton, Hulkenberg e Button), ma l’arrivo della pioggia, la sosta ai box troppo affrettata e la safety car fanno pensare che la dea bendata sia dalla parte del ferrarista: come se non bastasse Hulkenberg mette ko Hamilton dopo un testacoda e si becca il successivo drive through che relega lo spagnolo al terzo posto dietro Button e Massa. Il tedesco non demorde e con la vettura danneggiata fin dalle battute iniziali e con il problema di comunicazione ai box agguanta il sesto posto che significa terzo titolo mondiale consecutivo nel fiore della sua carriera. Chapeau.

    Alonso 9: Meriterebbe 10 per quanto fatto durante l’anno, sempre al top con una vettura nettamente inferiore rispetto a Red Bull e McLaren, meriterebbe 10 per la sua tenacia e la sua grinta, mai domo quando c’è da fare a sportellate o quando c’è il sogno da inseguire. Per Nando il sogno resta tale, l’impresa non è riuscita, ma non può davvero rimproverarsi nulla. Semmai da Maranello dovranno riflettere su come intervenire per consegnarli una macchina da titolo, perchè la F2012 non si è mai dimostrata tale, all’altezza delle avversarie. Il vero punto debole sono state le qualifiche, dove la Rossa spesso accusava ritardi importanti dalle scuderie di testa, ma puntualmente lo spagnolo in gara limitava i danni di una qualifica disastrosa. Chissà come sarebbe anadata se la Ferrari fosse stata più prestante sul giro secco…

    Hamilton 8,5: In stagione è stato uno dei protagonisti assoluti ed è il pilota che ha vinto di più dopo Vettel, ma è stato tradito più volte dall’inaffidabilità della sua McLaren che ha compromesso la lotta verso il titolo. Forse è per questo che ha deciso di abbandonare il team di Woking, che lo ha cresciuto fin da bambino fino a farlo diventare il pilota formidabile di oggi. Avrebbe preferito chiudere con una vittoria per congedarsi al meglio dalla sua seconda famiglia, ma la sfortuna che lo tartassa da tempo ha voluto per lui l’ennesimo ritiro stagionale, causa collisione con Nico Hulkenberg finito in testacoda alla curva 1 finendo sulla sospensione sinistra dell’inglese che ancora una volta ha ottenuto uno zero in casella quando si ritrovava davanti a tutti in gara (vedi Singapore e Abu Dhabi). La sua nuova avventura in Mercedes dirà quante sono le possibilità per Lewis di ambire al titolo, visto che lascia una macchina super competitiva (seppur con qualche noia di troppo) per una che non ha mai espresso il suo potenziale. Che sia solo un arrivederci?

    Button 9: Chiude la stagione come l’aveva iniziata 8 mesi fa in Australia, ovvero con una vittoria, che simboleggia il nuovo corso McLaren, che separatasi da Hamilton punta tutto sul pilota 32enne per la lotta al titolo nella prossima stagione. Lui risponde presente, vincendo e convincendo, prestazione importante per lui che dal 2013 sarà il pilota di punta del team britannico e che cercherà di non far rimpiangere a Withmarsh e soci della scelta di affidare tutto nelle sue mani.

    Hulkenberg 7,5: La media perfetta tra il 10 della gara disputata e il 5 dell’errore che ha messo ko Hamilton e rovinato parzialmente la sua gara, anche se non è da trascurare la gara che ha condotto ad Interlagos comandata per larghi tratti meritatamente. Ha dimostrato di avere un ottimo feeling con il tracciato di San Paolo, dove nel 2010, in condizioni simili, ha ottenuto la prima pole in carriera quando era in Williams.

    Massa 9: Lo vedi pimpante come non mai a battagliare per le posizioni di testa, rinato dopo una stagione del tutto anonima, e quale migliore occasione, se non il circuito di casa, per dimostrare di non essere del tutto bollito? Il buon Felipe ringhia e spinge come un forsennato, spinto dal tifo del pubblico di casa, si ritrova in seconda posizione che mestamente lascia al compagno in cerca dei punti necessari a scavalcare Vettel in classifica. Nelle ultime uscite è parso rigenerato, il rinnovo contrattuale gli ha certamente giovato e sta dimostrando alla Ferrari di essersi guadagnato la riconferma.

    Webber 5: Una gara senza acuti per l’australiano, a cui non riesce nemmeno il compito di tenere a bada i due ferraristi. Viene toccato anche lui come il suo compagno, per il resto solito compitino di portare la macchina al traguardo.

    Raikkonen 7: Dopo la vittoria nell’ultimo Gp di Abu Dhabi sembra essere appagato e non incide come al solito. Il finlandese è stato comunque protagonista di un Mondiale superlativo, arrivato terzo con una Lotus sorprendente dopo due anni lontani dal mondo della Formula 1, e poco importa se nell’ultima gara, finito in una via di fuga dopo un’uscita di pista, si ritrova la strada sbarrata dal cancello del circuito perdendo così secondi preziosi per la conquista di piazzamenti migliori in gara: la sua stagione è da 10 e speriamo di poterlo rivedere agguerrito come quest’anno nonostante a marzo dell’anno prossimo compirà 34 primavere.

    Schumacher 10 alla carriera: Si ri-congeda dal circus, questa volta senza lasciare il segno, protagonista di un…anzi di 3 campionati disastrosi in Mercedes. Ci aspettavamo di vederlo ruggire contro i piloti della nuova generazione, ma nè lui nè la monoposto sono stati all’altezza della situazione, con desolanti ritiri dovuti per lo più a collisioni grottesche. Ci ha fatto comunque divertire il buon vecchio Schumi, onore alla sua carriera, speriamo di non assistere ad un suo ennesimo ripensamento che di certo non gli gioverà.
  • Alonso è secondo ma è Vettel a far festa

    Alonso è secondo ma è Vettel a far festa

    Come previsto alla vigilia il Gran Premio del Brasile, ultimo appuntamento del Mondiale 2012 di Formula 1, è stato teatro di una gara caotica che al termine dei suoi 71 giri ha regalato infinite emozioni e tantissimi colpi di scena. Cosi come nel 2007 e nel 2008 il Mondiale ha dovuto attendere fino all’ultima curva del GP per capire chi sarebbe stato il campione del mondo di questo avvincentissimo campionato, che al termine della corsa ha visto trionfare per il terzo anno consecutivo Sebastian Vettel, campione del mondo per la terza volta in carriera.

    Al tedesco è bastata la sesta posizione finale per aggiudicarsi l’iride al termine di una gara in cui ancora una volta è stata protagonista assoluta la pioggia caduta ad intermittenza durante il GP e che ha tenuto tutti gli addetti ai lavori in un clima di incertezza fino alla fine. Ma il pilota di Hoppenheim ha dovuto faticare tantissimo per portarsi a casa il suo terzo titolo, perchè le circostanze oggi sembravano andare tutte a suo sfavore. A partire già dal via quando alla curva 4 è stato speronato da Bruno Senna che lo ha mandato in testacoda e lo ha costretto in una rimonta furiosa dll’ultimo posto con una vettura parzialmente danneggiata nella parte sinistra in zona degli scarichi. A complicare tutto anche un problema nelle comunicazioni con i box e infine, mentre la gara pareva assestarsi, il nuovo arrivo della pioggia nel finale che ha costretto Vettel a compiere una doppia sosta per rimontare pneumatici intermedi dopo aver montato gomme morbide qualche giro prima. Ma tutto ciò non è servito a fermare la cavalcata trionafale del tedesco che grazie al sorpasso su Michael Schumacher nel finale, quasi come un passaggio di consegne, ha tagliato il traguardo in sesta posizione e ha chiuso con un vantaggio di 3 punti su Fernando Alonso.

    Bravo anche lo spagnolo, insieme a Vettel indiscusso protagonista di questo Mondiale, che ce l’ha messa veramente tutta per mettere sotto pressione il campione della Red Bull traendo dal suo potenziale il 120%. L’ultima gara di Interlagos ha rispecchiato pienamente l’andamento di questo Mondiale in cui il talento dell’asturiano non è bastato per contrastare lo strapotere tecnico della Red Bull e a dire il vero il risultato finale è molto frutto di circostanze favorevoli che hanno portato in alto in classifica la Rossa. Come l’incidente che ha messo fuori causa Lewis Hamilton speronato da Nico Hulkenberg al giro 51 mentre viaggiava meritatamente in prima posizione. Il tedesco nel tentativo di superarlo è scivolato sull’umido centrando la sospensione anteriore sinistra della McLaren numero 4, meritandosi un drive-thtought inflittogli dalla commissione di gara. L’inglese, costretto al ritiro, sperava invece in un epilogo decisamente migliore alla sua ultima gara in McLaren.

    Sebastian Vettel © Clive Mason/Getty Images Sport

    Ci ha pensato comunque il suo compagno di squadra Jenson Button a regalare la vittoria al team di Woking, l’ultima di questo campionato, gestendo al meglio con la sua solita capacità i 71 giri di questa pazza gara. Per la Freccia d’Argento resterà questa la stagione dei rimpianti considerando che insieme alla Red Bull è stata la scuderia  che ha ottenuto il maggior numero di vittorie ma ha pagato troppo l’inaffidabilità della MP4-27 che in troppe occasioni non è arrivata al traguardo.

    Assieme a Button è ad Alonso è finito sul podio anchel’idolo di casa Felipe Massa che grazie anche all’apporto del pubblico è riuscito a chiudere in terza posizione. Il brasiliano però aveva alla sua portata anche la seconda posizione nella gara di casa ma ha dovuto cedere la posizione al compagno di squadra per favorirlo nella lotta al titolo. La Ferrari anche grazie al paulista è riuscita comunque ad ottenere la seconda posizione nel campionato costruttori ai danni della McLaren e potrà usufruire di maggiori introiti per la prossima stagione.

    Quarto posto alle spalle delle due Ferrari per Mark Webber in una gara in cui l’australiano non ha di certo brillato ma è comunque riuscito a portare a termine il suo compitino. Quinto, dopo la penalità, Hulkenberg che ha anche comandato per lunghi tratti la gara con autorevolezza. Hanno chiuso a punti anche Micheal Schumacher, settimo all’ultima gara della carriera, davanti alla Toro Rosso di Jean-Eric Vergne. Nono Kamui Kobayashi che con questo risultato ha dato l’addio alla Sauber e Kimi Raikkonen ha chiuso la top-ten in decima posizione e ha conservato il terzo posto nel Mondiale su Hamilton.

    Piloti:                    Costruttori:             
     1.  Vettel       281        1.  Red Bull-Renault          460
     2.  Alonso       278        2.  Ferrari                   400
     3.  Raikkonen    207        3.  McLaren-Mercedes          378
     4.  Hamilton     190        4.  Lotus-Renault             303
     5.  Button       188        5.  Mercedes                  142
     6.  Webber       179        6.  Sauber-Ferrari            126
     7.  Massa        122        7.  Force India-Mercedes      109
     8.  Grosjean      96        8.  Williams-Renault           76
     9.  Rosberg       93        9.  Toro Rosso-Ferrari         26
    10.  Perez         66       
    11.  Hulkenberg    63       
    12.  Kobayashi     60       
    13.  Schumacher    49       
    14.  Di Resta      46       
    15.  Maldonado     45       
    16.  Senna         31       
    17.  Vergne        16       
    18.  Ricciardo     10
  • Hamilton in pole in Brasile. Vettel è davanti ad Alonso

    Hamilton in pole in Brasile. Vettel è davanti ad Alonso

    Lewis Hamilton ha conquistato la pole position del Gran Premio del Brasile, ultimo appuntamento della stagione di Formula 1 decisivo per l’assegnazione del titolo Mondiale tra Sebastian Vettel e Fernando Alonso. Il pilota anglo-caraibico ha costruito un giro pressochè perfetto nella Q3 fermando il cronometro sul tempo di 1:12.458, firmando la sua 26esima pole della carriera e quella che per lui sarà l’ultima al volante della McLaren.

    Ma per la Freccia d’Argento quella di Interlagos è stata una qualifica praticamente perfetta perchè al secondo posto troviamo Jenson Button, che dopo aver ottenuto il miglior tempo nelle terze libere si è ripetuto in qualifica con una grande prestazione che gli permetterà di affiancare domani in griglia il compagno di squadra, e che ha permesso al team di Woking di raggiungere il record di 62 prime file nella storia della Formula 1, nessun team ci è ancora riuscito.

    Lewis Hamilton © Clive Mason/Getty Images Sport

    L’inglese ha confermto lo straordinario momento di forma della McLaren fermandosi a soli cinque centesimi da Hamilton, e ha preceduto le due Red Bull che domani comunque partiranno a posizioni invertite. Mark Webber infatti si è dimostrato più veloce del compagno di squadra Sebastian Vettel, apparso molto nervoso nonostante il vantaggio in classifica sia abbastanza rassicurante. Il tedesco evidentemente ha tutto da perdere e prorpio questa situazione di incertezza in cui non si era mai trovato prima lo mette molto sotto pressione, situazione che lo ha portato a sbagliare tantissimo nell’ultima qualifica, sprecando il suo primo tentativo e commettendo qualche errorino di troppo anche nella seconda, ma la nota positiva per il campione del mondo è che almeno il primo round con il rivale nella lotta al titolo Fernando Alonso è andato a suo favore.

    Lo spagnolo infatti non è andato oltre l’ottavo tempo in qualifica manifestando tutti i problemi della F2012 sul giro singlolo. E’ inutile dire che in Ferrari, nonostante le smentite diplomatiche dell’asturiano, sperano fortemente nell’aiuto della pioggia, caduta, anche se leggermente, all’inizio delle qualifiche per poi lasciare la scena ad un pallido sole che ha asciugato in fretta la traiettoria. Ma è tuttavia difficile capire il set-up scelto dagli alfieri di Maranello, poichè sia Alonso che Felipe Massa hanno dimostrato di essere molto veloci nell’ultimo settore, quello dove serve meno carico aerodinamico e quindi non è detto che abbiano scelto un assetto da bagnato nonostante le previsioni per domani diano per certo una gara con pioggia abbondante.

    Il brasiliano è stato ancora una volta più veloce del compagno di squadra aiutato anche dall’apporto del pubblico di casa e si è piazzato immediatamente alle spalle delle due Red Bull. Tra le due Ferrari si sono frapposte la Williams di Pastor Maldonando e la Force India di Nico Hulkenberg che nel 2010 con condizioni simili aveva ottenuto la pole position al volante della Williams. Tuttavia il pilota venezuelano sarà retrocesso di 10 posizioni in griglia, da sesto a 16esimo, per non essersi fermato in tempo alle verifiche tecniche per il peso aiutando Alonso che così gadagnerà una posizione. Alle spalle di Nando invece troviamo la Lotus di Kimi Raikkonen e la Mercedes di Nico Rosberg che ha chiuso la top-ten.

    Michael Schumacher alla sua ultima qualifica della carriera ha chiuso in 14esima posizione. Paura invece per Romain Grosjean con la seconda Lotus, uscito di scena già in Q1 a causa di contatto ad alta velocità sul rettilineo principale con la HRT di Pedro De La Rosa che lo ha costretto a rientrare ai box a pochi minuti dal termine e cambiare l’ala anteriore completamente distrutta: Partirà 18esimo, ma potrebbe subire l’ennesima penalizzazione della stagione che potrebbe portarlo a schierarsi dall’ultimo posto della griglia di partenza.

  • Hamilton domina le libere a Interlagos. Alonso 5°

    Hamilton domina le libere a Interlagos. Alonso 5°

    Lewis Hamilton è stato il pilota più veloce al termine della prima giornata di prove libere sul circuito di Interlagos, 20esima gara e ultimo appuntamento del Mondiale che domenica ospiterà il consueto Gran Premio del Brasile e calerà il sipario sulla stagione 2012 di Formula 1. Il pilota inglese ha fatto segnare il miglior tempo in entrambe le sessioni con il giro più veloce nella seconda con il tempo di 1:14.026, tempo migliore di un solo decimo rispetto a quello ottenuto nella prima sessione con le gomme medium e hard sperimentali per la prossima stagione, contraddistinte dalla banda di color arancione.

    Il pilota della McLaren, dopo la bella vittoria ottenuta la scorsa settimana nel Gran Premio degli Stati Uniti sul circuito di Austin si è confermato ancora una volta più veloce davanti alla Red Bull di Sebastian Vettel, alle spalle dell’anglo-caraibico di oltre due decimi. Il pilota tedesco nella seconda sessione si è peggiorato però di un decimo e mezzo cosi come anche il compagno Mark Webber, quarto ma a quasi mezzo secondo dalla prima posizione.

    Lewis Hamitlon © Paul Gilham/Getty Images Sport

    Alle spalle delle due Red Bull troviamo le due Ferrari, con Felipe Massa che come a Austin è stato più veloce del compagno di team Fernando Alonso seppur di pochi millesimi. Le due Rosse sono distanziate da Hamilton di mezzo secondo ma il team di Maranello si è concentrato maggiormente sull’assetto da gara provando con entrambi i piloti delle soluzioni aerodinamiche come la nuova ala anteriore portata appositamente per questa gara. Dunque Ferrari ancora indietro, almeno sul giro secco, rispetto ai principali rivali, ma a creare un pò di incertezza a quest’ultimo e decisivo appuntamento del Mondiale sarà il meteo visto che per questo fine settimana saranno attesi degli scrosci di pioggia che potrebbero modificare quelli che sono i reali valori in campo

    In crescita anche la Mercedes con Michael Schumacher e Nico Rosberg subito dietro alle due Ferrari. Contenuti anche i distacchi delle due vetture di Stoccarda, 6 decimi per il kaiser, alla sua ultima apparizione in Formula 1, e otto decimi per il compagno di squadra anche se in previsione di gara si prospettano i soliti problemi con l’usura degli pneumatici che quest’anno hanno davvero perseguitato le W03. Più attardato invece Jenson Button, che dopo aver ottenuto il quarto tempo nella prima sessione a meno di un decimo di Hamilton, nel pomeriggio non è riuscito a scendere sotto gli otto decimi di distacco dal compagno conquistando soltanto l’ottava posizione. Nona posizione per Romain Grosjean che è andato decisamente meglio del compagno di squadra Kimi Raikkonen, soltanto 12esimo, mentre ancora una volta bene la Force India in decima e 11esima posizione: Paul Di Resta ha chiuso la top-ten mentre Nico Hulkenberg si è piazzato immediatamente alle sue spalle.

  • Hamilton batte Vettel ad Austin e tiene vivo il mondiale. Alonso 3°

    Hamilton batte Vettel ad Austin e tiene vivo il mondiale. Alonso 3°

    Lewis Hamilton ha vinto la prima edizione del Gran Premio degli Stati Uniti sul nuovissimo circuito di Austin, dove si è corsa la 19esima e penultima gara della stagione di Formula 1. Il pilota della McLaren, oggi alla sua penultima apparizione con il team inglese in quanto prossimo al passaggio in Mercedes a fine stagione, è stato il migliore interprete del nuovo tracciato che ha regalato tantissime emozioni e una delle gare più belle degli ultimi tempi, grazie ai tanti sorpassi effettuati dai piloti  nei 56 giri totali. Quello di Lewis è arrivato al giro numero 41, sfruttando un incertezza del leader Sebastian Vettel in un doppiaggio dopo averlo braccato per tutta la gara attendendo per lungo tempo un errore che gli avrebbe permesso di avvicinarsi agli scarichi del tedesco per prenderne la scia sul rettilineo principale con l’aiuto del DRS, errore che ha permesso all’anglo-caraibico di sfruttare la maggiore velocità in rettilineo della McLaren rispetto a quella della Red Bull sverniciandolo a velocità supersonica e andando ad amministrare con tranquillità gli ultimi 15 giri di gara culminati con la 21esima vittoria in carriera.

    Questa volta nulla ha potuto Sebastian Vettel contro la voglia di Hamilton di prendersi questa vittoria, se non la magra consolazione di togliergli il giro più veloce della gara proprio all’ultima tornata, quando comunque ormai i giochi erano già fatti, chiudendo a soli sei decimi dalla McLaren numero 4. La vittoria di Hamilton tiene ancora aperto il campionato e rimanda alla prossima gara in Brasile, ultimo appuntamento dell’anno, i giochi per il Mondiale, che vede ancora in testa Vettel che ha guadagnato altri tre punticini sul diretto inseguitore Fernando Alonso, terzo al termine della gara.

    Lewis Hamilton © Clive Mason/Getty Images Sport

    Lo spagnolo nonostante abbia effettuato come al suo solito una grande partenza recuperando 3 posizioni non ha mai dato l’impressione di poter tenere il passo dei primi due, davvero inarrivabile per una Ferrari che più va avanti è più sembra peggiorare. I 40 secondi di ritardo dalla vetta ne sono una chiara dimostrazione e il pilota asturiano deve ringraziare una serie di circostanze positive che gli hanno permesso di limitare i danni. In primis il ritiro di Mark Webber, dovuto ai soliti problemi all’alternatore , che gli ha permesso di guadagnare una posizione, senza contare il fatto di aver ricevuto l’aiuto del team che ha deciso strategicamente prima della gara di rompere i sigilli del cambio sulla vettura del compagno di squadra Felipe Massa per permettergli di guadagnare una posizione in griglia e partire dal lato pulito della pista. Tattica che comunque non ha nascosto i problemi e le difficoltà della F2012, troppo distante dalle prestazioni attuali di McLaren e Red Bull, che oggi nonostante il ritiro di Webber ha conquistato il terzo mondiale costruttori della sua storia.

    Alle spalle di Alonso un gladiatorio Massa che nonostante l’imposizione forzata del suo team di retrocederlo in griglia è stato autore davvero di una bella gara e di una grande rimonta dall’11esima alla quarta posizione, segno che il pilota di San Paolo in quest’ultima parte di stagione sembra essere ritrovato, il che è molto importante per il team di Maranello che tra sette giorni ad Interlagos dovrà contare, oltre ad una buona dose di fortuna, anche sul suo aiuto. Bella rimonta anche per Jenson Button che dopo una partenza disastrosa che lo aveva relegato dalla 12esima alla 16esima posizione ha recuperato fino alle spalle del brasiliano anche grazie ad una strategia diversa rispetto agli altri piloti: il pilota inglese infatti, uscito nelle qualifiche già nella Q2 per un problema all’acceleratore della Mp4-27, ha scelto di montare alla partenza le gomme dure sacrificando la prima parte di gara per poi montare le morbide nel finale e recuperare fino alla quinta posizione scavalcando le due Lotus di Kimi Raikkonen e Romain Grosjean, efficaci nel misto ma insolitamente troppo lente in rettilineo.

    Alle spalle dei due alfieri di Enstone si è confermata la Force India di Nico Hulkenberg che ha chiuso in zona punti davanti alle due Williams di Pastor Maldonado e Bruno Senna che hanno chiuso la top-ten e che nel finale hanno dimenticato di essere compagni di squadra arrivando più volte al contatto. Disastrosa ancora una volta la gara delle Mercedes, con Nico Rosberg in 13esima posizione e Michael Schumacher che dopo essere partito in quinta posizione ha chiuso con un deludente 16esimo posto.

    L’appuntamento è tra sette giorni in Brasile, GP che chiuderà la stagione della Formula 1. Tutto è ancora possibile, con Alonso che dovrà rimontare 13 punti su Vettel, impresa non impossibile ma non facilissima viste le prestazioni attuali della Ferrari. Il volto di Alonso a fine gara era tutto un programma, servirà, oltre al talento dello spagnolo che fino ad ora ha dato il 120%, anche tanta fortuna e sperare in qualche errore da parte degli uomini Red Bull che oltre ad aver conquistato il mondiale costruttori hanno in pugno anche quello piloti. Soltanto loro a questo punto della stagione possono perdere il titolo, ma i colpi di scena sono dietro l’angolo e potrebbero riservare altre sorprese fino alla bandiera a scacchi di questo combattutissimo campionato del mondo.

  • Vettel in pole a Austin, male Alonso: è 8°

    Vettel in pole a Austin, male Alonso: è 8°

    Sebastian Vettel in pole nel Gran Premio degli Stati Uniti, penultimo appuntamento della stagione di Formula 1. Il campione del mondo dopo aver ottenuto i migliori tempi in tutte e tre le sessioni di prove libere si è ripetuto in qualifica facendo sua la sesta pole position stagionale, 36esima della carriera dando così un chiaro segnale al campionato e alla lotta al titolo Mondiale. Che intende mantenere all’interno del box Red Bull.

    Il tedesco ha ottenuto la migliore prestazione grazie al tempo di 1:35.657, tempo inavvicinabile per tutti tranne che per Lewis Hamilton, con il quale ha dato vita ad un duello emozionante sul filo dei millesimi. L’inglese inaspettatamente ha tenuto alla grande il passo di Vettel ed è stato l’unico assieme al tedesco a scendere sotto il muro del minuto e 35, ma ha ha dovuto rinunciare alla pole per soli 109 millesimi di secondo accontentandosi di piazzare la sua McLaren tra le due Red Bull.

    Mark Webber infatti è stato relegato in terza posizione ma non ha mai dato l’impressione di poter impensierire i primi due che oggi hanno praticamente fatto un altro sport. Così l’australiano si è dovuto accontentare della terza posizione e sarà affiancato in seconda fila da Kimi Raikkonen che comunque in qualifica ha ottenuto il quinto tempo. Il finlandese beneficerà dell’arretramento del compagno di squadra Romain Grosjean che dalla quarta posizione sarà arretrato di cinque posizioni per la sostituzione del cambio. Grande la prestazione delle due Lotus che anche qui ad Austin hanno dimostrato di essere competitive.

    Sebastian Vettel
    Sebastian Vettel pole nel GP Stati Uniti © JIM WATSON/AFP/Getty Images

    Così come grande è stata la prestazione di Michael Schumacher che con un guizzo è riuscito ad agguantare la sesta posizione, galavanizzato forse dalla possibilità domani di poter raggiungere un altro record, quello del pilota con il maggior numero di chilometri percorsi in carriera che attualmente spetta a Rubens Barrichello, e per farlo gli basterà compiere soltanto due giri. La prestazione del kaiser ottiene maggiore risalto considerando il fatto di aver tenuto dietro le due Ferrari, che hanno effettuato una qualifica davvero disastrosa.

    Felipe Massa, che per la prima volta in stagione ha battuto il compagno di squadra Fernando Alonso, ha chiuso in settima posizione mentre lo spagnolo partirà in nona posizione, soltanto grazie alla penalità che dovrà scontare Grosjean che partirà alle sue spalle. Pesanti i distacchi dalla vetta, un secondo e quattro il brasiliano, un secondo e nove l’asturiano, ma soprattutto sono tantissimi i problemi  sulla F2012, a partire dagli aggiornamenti portati per questo GP che non sembrano migliorare le prestazioni della Rossa, e a finire con il solito problema nel portare a temperatura gli pneumatici, problema che da tanti anni la Ferrari si porta dietro. Nell’ultima qualifica, per sopperire a questo problema, sulle vetture di Maranello sono state montate delle gomme medie già utilizzate nel tentativo di portare gli pneumatici prima in temperatura, mossa che però non ha pagato e che anzi ha relegato ancora più indietro la Ferrari rispetto alle ultime uscite.

    Tra le due Rosse si è piazzata la Force India di Nico Hulkenberg mentre in decima posizione troviamo Pastor Maldonando che ha chiuso la top-ten con oltre due secondi di distacco. Delusione per Jenson Button che non è riuscito ad entrare nell’ultima qualifica per un problema all’acceleratore. Partirà alle spalle della seconda Williams di Bruno Senna. Soltanto 17esimo Nico Rosberg.