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  • F1, Melbourne: Red Bull e McLaren si dividono i primi due turni di libere

    F1, Melbourne: Red Bull e McLaren si dividono i primi due turni di libere

    LIBERE 1 – Questa notte all’1:30 ora italiana è scattata ufficialmente la stagione F1. Dopo i pronostici dei test ecco che la pista inizia a dare subito i primi verdetti: nella prima sessione di prove, infatti, le Red Bull di Mark Webber e di Sebastian Vettel sono state le più veloci. L’acclamatissimo idolo di casa ha fatto registrare il tempo di 1:26.831 staccando di oltre 3 decimi il compagno di squadra.
    In terza posizione il ferrarista Fernando Alonso a quasi 1″. Lo spagnolo tuttavia si dice molto soddisfatto del comportamento della sua Ferrari, e resta fiducioso per il prosieguo del week-end. Chi invece non può dirsi soddisfatto è Felipe Massa, soltanto 11esimo a 2″ dalla vetta.
    Le due McLaren, cariche di novità per questo week-end, navigano in sesta e settima posizione a oltre 1″ e mezzo dalla vetta. Il team di Woking ha rivisto la posizione degli scarichi, ora molto più simili a alla configurazione Red Bull che soffiano al posteriore, rispetto a quella Renault che soffiava all’anteriore, e modificato il fondo della vettura. Davanti alle due Frecce d’Argento troviamo la Mercedes di Nico Rosberg e la Williams di Rubens Barrichello mentre Michael Schumacher è ottavo. I tempi in questa prima sessione si sono svolti con gomme prevalentemente Hard e in configurazione da gara.
    E forse proprio a causa della temperatura delle gomme, Chandock è stato il primo a “battezzare” i muretti dell’Albert Park nei primissimi secondi di sessione dopo l’apertura della pit-lane. Nel suo giro di lancio ha perso stranamente il controllo della sua Lotus tra la Sport Centre e l’Hellas, andando a sbattere contro le protezioni e terminando il suo turno con appena 1 giro.
    Chi sembra avere ancora grossi problemi è la HRT. Ancora oggi il team spagnolo, che aveva avuto un permesso speciale per lavorare sulla monoposto, non ha mandato in pista nessuno dei due piloti perdendo cosi l’opportunità di percorrere i primi chilometri su pista.
    Una novità regolamentare, invece, riguarda l’introduzione dell’ala mobile: il dispositivo, che già era stato vietato in gara in caso di pista bagnata, non potrà essere utilizzato neanche in prova in caso di analoghe condizioni. Nei giorni scorsi c’era stato il tentativo da parte della Red Bull di far abolire questo dispositivo, che però è andato fallito.

    I tempi della prima sessione:

    1. Webber Red Bull-Renault 1m26.831s 20
    2. Vettel Red Bull-Renault 1m27.158s + 0.327 19
    3. Alonso Ferrari 1m27.749s + 0.918 20
    4. Rosberg Mercedes 1m28.152s + 1.321 16
    5. Barrichello Williams-Cosworth 1m28.430s + 1.599 24
    6. Button McLaren-Mercedes 1m28.440s + 1.609 29
    7. Hamilton McLaren-Mercedes 1m28.483s + 1.652 26
    8. Schumacher Mercedes 1m28.690s + 1.859 14
    9. Kobayashi Sauber-Ferrari 1m28.725s + 1.894 13
    10. Petrov Renault 1m28.765s + 1.93 15
    11. Massa Ferrari 1m28.842s + 2.011 20
    12. Heidfeld Renault 1m28.928s + 2.097 14
    13. Sutil Force India-Mercedes 1m29.314s + 2.483 19
    14. Buemi Toro Rosso-Ferrari 1m29.328s + 2.497 21
    15. Maldonado Williams-Cosworth 1m29.403s + 2.572 24
    16. Ricciardo Toro Rosso-Ferrari 1m29.468s + 2.637 23
    17. Perez Sauber-Ferrari 1m29.643s + 2.812 18
    18. Hulkenberg Force India-Mercedes 1m31.002s + 4.171 20
    19. Kovalainen Lotus-Renault 1m32.428s + 5.597 13
    20. d’Ambrosio Virgin-Cosworth 1m35.282s + 8.451 17
    21. Glock Virgin-Cosworth 1m35.289s + 8.458 15
    22. Chandhok Lotus-Renault 1:30.695 + 4.894 1

    LIBERE 2 – Nelle seconde libere le due McLaren a sorpresa conquistano le prime due posizioni.
    A differenza del primo turno i piloti hanno girato con gomme soft e in configurazione da qualifica. Jenson Button firma il miglior tempo di giornata in 1:25.854 precedendo il compagno di squadra Lewis Hamilton di circa un decimo. Chi sembra avere un passo costante in entrambe le configurazione è Fernando Alonso che firma un 1:26.001 confermandosi al terzo posto anche nel pomeriggio australiano ad un decimo da Button. Vettel e Webber in quarta e quinta posizione, che però hanno girato per gran parte della sessione senza l’ala mobile.
    Sesto posto per Michael Schumacher che precede il ferrarista Felipe Massa. Ottavo posto per l’esordiente Sergio Perez con la Sauber in 1:27.101. il pilota messicano precede Barrichello e Rosberg, che chiude la top-ten.
    12esima e 13esima le Renault di Petrov ed Heidfeld, precedute dalla Toro Rosso di Jaime Alguersuari. Tutti e tre i piloti sono ad 1″ e sei decimi dalla vetta.
    Male le Lotus-Renault di Kovalainen e Trulli rispettivamente 19esimo e 20esimo a oltre 6″ dalla vetta. Chiude il gruppo Liuzzi, senza tempo e con un solo giro.

    I tempi della seconda sessione:

    1. Button McLaren-Mercedes 1m25.854s 32
    2. Hamilton McLaren-Mercedes 1m25.986s + 0.132 31
    3. Alonso Ferrari 1m26.001s + 0.147 28
    4. Vettel Red Bull-Renault 1m26.014s + 0.160 35
    5. Webber Red Bull-Renault 1m26.283s + 0.429 33
    6. Schumacher Mercedes 1m26.590s + 0.736 31
    7. Massa Ferrari 1m26.789s + 0.935 34
    8. Perez Sauber-Ferrari 1m27.101s + 1.247 39
    9. Barrichello Williams-Cosworth 1m27.280s + 1.426 34
    10. Rosberg Mercedes 1m27.448s + 1.594 23
    11. Alguersuari Toro Rosso-Ferrari 1m27.525s + 1.671 31
    12. Petrov Renault 1m27.528s + 1.674 29
    13. Heidfeld Renault 1m27.536s + 1.682 22
    14. Buemi Toro Rosso-Ferrari 1m27.697s + 1.843 30
    15. Kobayashi Sauber-Ferrari 1m28.095s + 2.241 35
    16. di Resta Force India-Mercedes 1m28.376s + 2.522 33
    17. Sutil Force India-Mercedes 1m28.583s + 2.729 31
    18. Maldonado Williams-Cosworth 1m29.386s + 3.532 29
    19. Kovalainen Lotus-Renault 1m30.829s + 4.975 22
    20. Trulli Lotus-Renault 1m30.912s + 5.058 23
    21. D’Ambrosio Virgin-Cosworth 1m32.106s + 6.252 36
    22. Glock Virgin-Cosworth 1m32.135s + 6.281 30
    23. Liuzzi HRT-Cosworth No time 1

  • F1 al via da Melbourne. La caccia a Vettel e alla Red Bull è aperta… aspettando Kubica

    F1 al via da Melbourne. La caccia a Vettel e alla Red Bull è aperta… aspettando Kubica

    Non stavamo più nella pelle, finalmente dopo la lunga pausa invernale e tante chiacchiere lasciamo che sia la pista ad esprimere i propri verdetti e a determinare i reali valori in campo di questo Mondiale 2011 di Formula 1 che si preannuncia infuocato e incerto come forse non lo era mai stato prima.
    Si riparte dall’Australia quando in Italia saranno le 2:30 del mattino per la prima sessione di prove libere, più precisamente da Melbourne: in realtà la pista australiana doveva ospitare il secondo appuntamento della stagione ma la protesta della popolazione contro la dinastia che governa il Bahrain scoppiata nei mesi scorsi ha fatto sì che il Gran Premio che doveva svolgersi nella capitale Manama sul tracciato di Sakhir venisse annullato e rinviato a data da destinarsi.
    Ragion per cui l’asfalto dell’Albert Park si è ritrovato, come accaduto tante volte in passato, a dover “battezzare” il Mondiale 2011.

    Ferrari, McLaren e Mercedes si troveranno a dover contrastare lo strapotere mostrato nella passata stagione della Red Bull campione in carica con Sebastian Vettel che sfoggerà in bella vista il numero 1 sul musetto della sua “lattina volante”. E non potrebbe essere altrimenti che il pilota da battere nel 2011 sia proprio il tedeschino designato come erede di Schumacher, indicato anche dai bookmakers come favorito alla conquista del titolo iridato.

    Fernando Alonso però ha dimostrato nei test invernali di possedere una macchina, la F150th Italia, altamente competitiva e in grado di combattere alla pari con la scuderia austriaca del magnate Mateschitz. L’anno scorso lo spagnolo perse il Mondiale proprio nell’ultimo Gran Premio ad Abu Dhabi per un errore di valutazione del suo muretto, in particolare per responsabilità dello stratega Chris Dyer, che con l’intento di marcare da vicino il più diretto rivale per la corsa al titolo Mark Webber, ordinò ad Alonso il rientro ai box prima del previsto, che rimase poi invischiato a centro gruppo per il resto del GP incapace di risalire di posizioni per ottenere i punti necessari alla conquista del titolo, perdendo completamente di vista colui che poi si laureò campione del mondo, Sebastian Vettel. Un errore costato caro ma che ha fatto crescere il livello di responsabilità e di concentrazione all’interno della scuderia di Maranello.

    Brutti ricordi rossi a parte, Alonso, più di Felipe Massa, ha la forza e l’esperienza necessaria per battere la Red Bull, qualità che invece non ha dimostrato di avere la McLaren, la vettura sicuramente più innovativa di tutte, la quale o si è nascosta bene e in maniera saggia durante tutto l’inverno per spiazzare tutti al via oppure ha ancora da risolvere parecchi problemi sia in termini di velocità che di affidabilità. La Freccia d’Argento è stata una delle vetture che ha effettuato un chilometraggio inferiore rispetto alle altre nei test e da quel poco che si è visto nei tempi pare non abbia lo spunto adatto per lottare alla pari con le altre. Vedremo se Lewis Hamilton e Jenson Button dovranno fare miracoli per essere lì davanti.
    Opposto il discorso per la Mercedes di Michael Schumacher e Nico Rosberg: la scuderia tedesca, che ha deluso le aspettative della passata stagione, è stata una delle migliori in questo periodo pre-campionato e dà l’impressione che con un altro pò di sviluppo possa riuscire ad ottenere grandi traguardi e togliersi parecchie soddisfazioni e, perchè no, battagliare fino all’ultimo per il titolo.

    In questo 2011 ci mancherà invece Robert Kubica, rimasto vittima di un incidente che poteva trasformarsi in tragedia lo scorso 6 febbraio durante un rally e che qualcuno forse ha dimenticato troppo in fretta. Il polacco sta affrontando un difficile periodo di riabilitazione dopo il delicatissimo intervento che gli ha salvato in primo luogo la vita e poi la mano che ha rischiato di essere amputata. Lo sostituirà Nick Heidfeld ma siamo sicuri che quest’anno Robert sarebbe stato uno dei protagonisti assoluti, ci resta il rammarico di non poterlo vedere alla guida della sua Lotus Renault in questa stagione con la speranza allo stesso tempo di vederlo tornare più forte di prima quando si sarà ristabilito completamente.

    Prime outsider sono la Williams e la Sauber che nei test sono andate forti. Il team inglese può sfruttare tutta l’esperienza di Rubens Barrichello condita con l’impredivibilità del campione del mondo della GP2 Pastor Maldonado, la Sauber con il sorprendente Kamui Kobayashi, autore di un fantastico campionato nel 2010 e che è stato uno dei pochi ad entusiasmare le folle per i suoi sorpassi aggressivi animando parecchi Gran Premi spenti, e con Sergio Perez è in netta crescita. Da valutare invece Force India, Toro Rosso e l’altra Lotus Renault, quella malese, di Jarno Trulli mentre per la Virgin e l’Hispania di Vitantonio Liuzzi si prospetta un’altra stagione da fanalini di coda.

    Dicevamo dell’incertezza di questa stagione: le novità tecniche, nuove gomme Pirelli, ala mobile e kers su tutte, di cui abbiamo già trattato e approfondito a parte [leggi qui], potrebbero sconvolgere gli assetti favorendone lo spettacolo. Noi ce lo auguriamo auspicando di assistere ad una stagione ricca di emozioni e colpi di scena con il cuore a mille e l’adrenalina che scorre nelle vene negli istanti precedenti lo spegnimento del semaforo rosso. E l’Albert Park di Melbourne è il “teatro” adatto per ridare il benvenuto a questo magnifico sport e del quale qualcuno non può proprio farne a meno.

  • Acuto di Schumacher nei test a Barcellona

    Acuto di Schumacher nei test a Barcellona

    Nella quarta giornata di test ufficiali pre campionato a Barcellona a salire in cattedra è Michael Schumacher che è risultato il più veloce al termine sia della sessione della mattina che quella pomeridiana. Il sette volte campione del mondo Formula 1 al volante della sua Mercedes ha chiuso con il miglior tempo di 1’21”249 precedendo lo spagnolo della Ferrari Alonso di 3 decimi e il suo compagno di team Rosberg staccato di oltre mezzo secondo.
    Gran lavoro quello svolto da Schumacher che si è calato alla perfezione nel ruolo di tester provando diverse novità aerodinamiche portate al Montmelò dal team di Stoccarda che spera di ridurre il gap da Ferrari e Red Bull al minimo prima dell’inizio del Mondiale 2011 che avverrà tra due settimane sulla pista australiana di Melbourne.

    Semina e raccoglie la Ferrari che nell’arco di tutti i test ha dimostrato di poter avere il passo giusto per battagliare alla pari con la stratosferica Red Bull oggi un pò in ombra con il campione del mondo in carica Vettel a 1”7 di distanza a fine sessione e costretto ad accontentarsi solo dell’ottavo tempo. Per Alonso, che ha raccolto il testimone lasciatogli da Massa in pista nella giornata di ieri, 141 giri (praticamente più del doppio rispetto agli altri piloti) che mettono in risalto la buona affidabilità della F150th Italia.

    Problemi invece in McLaren dove Button ha compiuto solo 57 giri con molto carburante a bordo terminando la sessione con il penultimo tempo, il 13esimo, accusando un distacco abissale di oltre 4 secondi e mezzo da Schumacher.

    I tempi della quarta giornata di test a Barcellona

    1. SCHUMACHER (Mercedes) – 1’21’249
    2. ALONSO (Ferrari) – 1’21”614
    3. ROSBERG (Mercedes) – 1’21”788
    4. HEIDFELD (Lotus Renault) – 1’22”073
    5. BARRICHELLO (Williams Cosworth) – 1’22”233
    6. KOBAYASHI (Sauber Ferrari) – 1’22”315
    7. ALGUERSUARI (Toro Rosso Ferrari) – 1’22’675
    8. VETTEL (Red Bull Renault) – 1’22”933
    9. DI RESTA (Force India Mercedes) – 1’23”653
    10. KOVALAINEN (Team Lotus Renault) – 1’23”437
    11. SUTIL (Force India Mercedes) – 1’23”921
    12. MALDONADO (Williams Cosworth) – 1’24”108
    13. BUTTON (McLaren Mercedes) – 1’25”837
    14. D’AMBROSIO (Virgin Cosworth) – 1’27”336

  • Schumi batte un colpo. A Jerez è lui il più veloce della mattina

    Schumi batte un colpo. A Jerez è lui il più veloce della mattina

    Proseguono i test ufficiali Formula 1 in vista dell’inizio del Mondiale 2011 previsto nel week end della seconda settimana di marzo (11-13 ndr) in Bahrain. Sul circuito di Jerez de la Frontera, il più veloce della mattinata è stato Michael Schumacher al volante della sua Mercedes che ha preceduto di un soffio, solo 61 millesimi, il migliore della giornata di ieri Felipe Massa. Il tedesco ha effettuato 57 giri staccando il miglior crono in 1:20.351.

    Terzo posto per la Red Bull di Mark Webber seguita dalla McLaren di Button, che accusano un secondo e 3 decimi di ritardo, e dalla Sauber di Perez.
    Al momento le vetture sono impegnate nella sessione pomeridiana della seconda giornata di test sul tracciato spagnolo sede dal 1994 al 1997 del Gran Premio d’Europa.

  • McLaren presentata a Berlino. Ecco la nuova Freccia d’Argento

    McLaren presentata a Berlino. Ecco la nuova Freccia d’Argento

    Alle 11 di questa mattina gli uomini McLaren hanno “tolto i veli” alla nuova Mp4-26, la vettura che dovrà permettere a Lewis Hamilton e Jenson Button di battagliare per il titolo mondiale 2011.
    La nuova monoposto è stata presentata a Berlino in diretta streaming sul sito ufficiale del team anglo-tedesco.
    L’idea, molto originale e innovativa, è che più che essere svelata, la nuova monoposto di Woking è stata proprio montata pezzo per pezzo dai meccanici. Cosi come la presentazione, anche la vettura sembrerebbe essere molto innovativa, controcorrente rispetto alla concorrenza, e tanto estrema, cosi come aveva anticipato nei giorni scorsi Lewis Hamilton, durante i primi test di Valencia.

    Tante le novità sulla vettura, a partire dall’airscope (la parte dove si trova la telecamera sopra il casco del pilota), che presenta delle aperture che tanto ricordano il condotto dell’aria soffiata, l’F-duct, e che farebbe immaginare ad un dispositivo analogo tutto automatico (la Mercedes l’anno scorso aveva introdotto questo dispositivo che si azionava senza l’intervento del pilota).
    La parte posteriore è caratterizzata dall’ala mobile, presente su tutte le vetture quest’anno per migliorare i sorpassi, e dagli scarichi che soffiano sulla parte bassa della monoposto, direttamente sul diffusore.

    La trovata più originale è sicuramente la conformazione delle pance laterali a forma di L, che creano un lungo corridoio aerodinamico per il passaggio dei flussi d’aria.
    Il muso è molto più allungato rispetto alla vettura dello scorso anno, mentre a Woking pare abbiano lavorato per avvicinarsi alla Red Bull per quanto riguarda l’altezza dal suolo: la nuova McLaren infatti è molto bassa, anche più della stessa vettura anglo-austriaca.

    Di sicuro possiamo dire che la McLaren si sia mossa in una direzione diversa rispetto a tutte le altre (Red Bull e Ferrari), che più che altro hanno lavorato ad una evoluzione delle vetture dello scorso anno, e le tante novità apportate potrebbero rendere la macchina tanto veloce o addirittura diminuirne le prestazioni. Il responso lo darà soltanto la pista, con Hamilton e Button che proveranno la nuova Mp4-26 a partire dalla prossima settimana ad Jerez.

    GUARDA LE FOTO DELLA NUOVA McLAREN MP4-26

  • F1: da domani al via i test con la Pirelli

    F1: da domani al via i test con la Pirelli

    Cominceranno domani sul circuito di Yas Marina ad Abu Dhabi i primi test che vedranno i piloti ufficiali provare le gomme del nuovo fornitore unico della Formula 1, la Pirelli, che sostituirà dopo 19 anni di corse la Bridgestone.
    La casa italiana, per la prima volta nella storia della F1, sarà fornitore unico dei team, e resterà nel circus almeno fino al 2013.
    Dunque le nuove coperture verranno testate dalle scuderie dopo aver percorso oltre 7.000 chilometri con la Toyota TF109 (la vettura utilizzata nel 2009 da Jarno Trulli e Timo Glock) sui circuiti di Monza, Barcellona, Le Castellet, Valencia, Jerez, Mugello. Tutte le specifiche che dovranno essere montate durante il campionato 2011 (supermorbida, morbida, media, dura, intermedia, heavy rain) hanno dato ottimi risultati nei test e verranno presentate dai tecnici, guidati da Paul Hembery, Direttore di Pirelli Motorsport, “con fiducia e soddisfazione”.

    I test si svolgeranno in due sessioni nelle giornate di venerdi e sabato dalle 9.00 alle 17.00.
    Ad ogni team verranno messi a disposizione 8 set di gomme, ed ogni pilota ne avrà a disposizione 4 (due di morbide e due di medie).
    Per la Ferrari girerà venerdi Felipe Massa, mentre sabato toccherà a Fernando Alonso portare quante più informazioni possibili al team sul comportamento delle nuove gomme.
    Il neo campione del mondo Sebastian Vettel porterà a termine entrambe le sessioni a causa dell’assenza di Mark Webber, l’altro sconfitto illustre insieme ad Alonso nel duello finale per il campionato del mondo.
    Anche la Renault ha optato per una scelta analoga, e quindi l’unico pilota che scenderà in pista per il team francese sarà Robert Kubica.
    La McLaren, invece, farà girare i test-driver Gary Puffet e Oliver Turvey. Risulta abbastanza strana la decisione del team di Woking di non far scendere in pista due piloti di esperienza come Hamilton e Button, ma la squadra assicura che la scelta è stata presa in accordo con i piloti, poichè si ritiene che le gomme che scenderanno in pista durante questi test saranno molto diverse da quelle che verranno utilizzate nei test invernali sulle nuove monoposto.
    Per la Mercedes girerà venerdi Rosberg e sabato Michael Schumacher.
    Problemi, invece, per quanto riguarda la HRT, priva di piloti ufficiali, mentre le decisioni della Force India e della Virgin sono ancora da definire.

    I test Pirelli riprenderanno privatamente a Dicembre sul circuito di Sakhir, in Barhain, poi sarà tempo di fare sul serio nei test invernali che inizieranno nel mese di Febbraio.

  • F1, clamoroso ad Abu Dhabi: Vettel è campione del mondo, disastro Ferrari

    F1, clamoroso ad Abu Dhabi: Vettel è campione del mondo, disastro Ferrari

    Tra i due litiganti, il terzo gode” dice un famoso proverbio. Il Gran Premio di Abu Dhabi, l’ultima e decisiva gara per assegnare il titolo mondiale piloti disputata nell’atmosfera suggestiva del tramonto e sotto la luce artificiale dei riflettori, riserva un epilogo a sorpresa: con la vittoria conquistata sul circuito di Yas Marina e per effetto del settimo e ottavo posto dei più accreditati Alonso e Webber, Sebastian Vettel si laurea campione del mondo di Formula 1. Il tedesco della Red Bull, alla sua decima vittoria in carriera metà delle quali conquistate in questa stagione e che non era mai stato da solo in testa al Mondiale quest’anno, diventa così anche il più giovane iridato, con i suoi 23 anni 4 mesi e 11 giorni, della storia della Formula 1 battendo il record precedente appartenente ad Hamilton di 5 mesi esatti. La Red Bull conclude con una stagione trionfale il suo 2010 nel quale ha portato a casa entrambi i titoli mondiali, quello costruttori già vinto in Brasile e ha avuto ragione quando non ha voluto impartire ordini di scuderia ai suoi piloti per avvantaggiare l’uno o l’altro lasciando che a decidere il verdetto fosse la pista. A completare il podio le velocissime McLaren di Hamilton, ancora in lotta per il Mondiale ma che doveva sperare in un miracolo, e Button che abdica lasciando il trono di campione a Vettel. Alonso e Webber disastrosi: lo spagnolo, terzo in griglia e che aveva il vantaggio di partire davanti all’australiano, conclude al settimo posto (con Vettel vincitore gli sarebbe bastato un quarto posto) mentre Webber chiude subito dietro in ottava dilapidando negli ultimi GP un vantaggio consistente in classifica e gettando al vento l’occasione della sua vita. Le due Renault di Kubica ma soprattutto quella di Petrov sono stati i macigni che hanno fatto pendere l’ago della bilancia a favore di Vettel.

    Al via Alonso perde una posizione nei confronti di Button ma mantiene comunque la posizione su Webber mentre Vettel gira prima di Hamilton alla prima curva. Nel primo giro paura per Schumacher che va in testa coda e si vede letteralmente la Force India di Liuzzi salirgli sopra la vettura sfiorandogli il casco. Per fortuna il tedesco sette volte campione esce illeso dalla sua monoposto. La safety car è d’obbligo ed entra in pista, Petrov e Rosberg ne approfittano per cambiare strategia e rientrano per il pit stop. Poco più tardi è la volta di Webber che aveva danneggiato il suo pneumatico posteriore destro andando a strisciare contro le barriere di protezione, seguito un paio di giri dopo da Massa e Alonso, una strategia che per la Ferrari si rivela completamente errata perchè lo spagnolo si ritrova indietro e imbottigliato nel traffico dietro a Petrov. Scelta azzardata per gli ingegneri Ferrari anche perchè, come poi si è visto con Button, le gomme morbide hanno tenuto fino ad oltre metà gara.

    Ed è stata questa la chiave del Gran Premio e del Mondiale: con Vettel lanciato verso la vittoria e con le McLaren, tornate in forma ma troppo tardi, al seguito, Alonso ingaggia un duello, corretto, per la sesta posizione con Petrov che non gli concede neanche un millimetro. L’intento dello spagnolo è quella di sorpassare il pilota russo con la speranza di risalire fino alla quarta posizione (davanti aveva anche Rosberg e Kubica) che lo avrebbe incoronato campione. Invece Petrov si difende con le unghie e con i denti dando ad Alonso e al popolo rosso un dispiacere enorme per quella che è una delle serate più tristi della storia della Ferrari, un Mondiale che era davvero ad un passo e perso contro la vettura più forte e contro un pilota che lo diventerà ben presto. Non a caso Vettel è designato da sempre, fin dai suoi primi passi nelle serie minori automobilistiche, come l’erede di Schumacher.

    I complimenti vanno comunque a tutti, dalla Red Bull, Vettel, Webber, passando per la McLaren, Hamilton, Button a finire alla Ferrari e il suo alfiere Alonso che per 9 lunghi mesi ci hanno regalato un Mondiale fantastico, memorabile e combattuto come non lo era mai stato prima d’ora con 4 piloti che sono giunti all’ultimo Gran Premio con l’aritmetica di poter vincere il Mondiale.

    Ordine d’arrivoGUARDA LA CLASSIFICA PILOTI E COSTRUTTORI

    1. VETTEL RED BULL RENAULT 1h39’36”.837
    2. HAMILTON McLAREN MERCEDES + 10”.1
    3. BUTTON McLAREN MERCEDES + 11”.0
    4. ROSBERG MERCEDES + 30”.7
    5. KUBICA RENAULT + 39”.0
    6. PETROV RENAULT + 43”.5
    7. ALONSO FERRARI + 43”.7
    8. WEBBER RED BULL RENAULT + 44”.2
    9. ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI + 50”.2
    10. MASSA FERRARI + 50”.8
    11. HEIDFELD SAUBER FERRARI
    12. BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH
    13. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES
    14. KOBAYASHI SAUBER FERRARI
    15. BUEMI TORO ROSSO FERRARI
    16. HULKENBERG WILLIAMS COSWORTH
    17. KOVALAINEN LOTUS COSWORTH
    18. DI GRASSI VIRGIN COSWORTH
    19. SENNA HISPANIA COSWORTH
    20. KLIEN HISPANIA COSWORTH
    21. TRULLI LOTUS COSWORTH
  • F1: pole di Vettel ad Abu Dhabi. Ma Alonso è terzo davanti a Webber

    F1: pole di Vettel ad Abu Dhabi. Ma Alonso è terzo davanti a Webber

    Qualifiche emozionanti quelle disputate sul circuito di Yas Marina ad Abu Dhabi dove Sebastian Vettel ha conquistato l’ultima pole position della stagione con il tempo di 1’39”394 che potrebbe essere la più importante della sua carriera. Al tramonto e sotto la luce artificiale dell’impianto arabo, il tedesco della Red Bull, alla decima pole quest’anno per un totale di 15, domani partirà davanti ad Hamilton, battuto di soli 31 millesimi, di un soffio, con una McLaren che su questo circuito è apparsa in grande spolvero. La notizia però che farà piacere a tutti i ferraristi è la terza posizione in griglia di Alonso, che con un ultimo giro al limite è riuscito a risalire posizioni, considerando che Webber, il rivale più pericoloso per la corsa al titolo Mondiale, domani scatterà dalla quinta piazza. Tra lo morsa dello spagnolo e dell’australiano si è piazzata la seconda McLaren di Button.

    Tempi strepitosi per Vettel ed Hamilton: l’inglese è stato il più veloce nei primi due settori ma il tedesco è riuscito a recuperare tutto nell’ultimo intermedio nel settore più guidato. Più staccati gli altri con Alonso a 4 decimi, Button a 5 e un’opaco Webber addirittura a 6 dal campagno di squadra. Massa partirà dalla sesta posizione mentre è da segnalare l’ottava posizione di Schumacher che si qualifica, una delle rare volte, davanti a Rosberg.

    E quanto sia stata importante questa sessione per la Ferrari lo dimostra l’esultanza di Domenicali e Montezemolo dinanzi ad una griglia di partenza che avvantaggia sicuramente il Cavallino Rampante e lo spagnolo al quale basterebbe un secondo posto, indipendentemente dalle posizioni degli altri, per portare il titolo a Maranello [guarda tutte le combinazioni]. Webber invece dovrebbe sopravanzare Alonso, Hamilton e arrivare anche davanti a Vettel, che sembra un fulmine, e sperare che Alonso non vada la terza posizione. Quattro piloti ancora in corsa per il Mondiale, non era mai successo prima d’ora. Nella lotta ci sono anche Vettel che, insieme ad sua vittoria, dovrebbe auspicare nel quinto posto finale di Alonso ed Hamilton che dovrebbe “pregare” e invocare nel miracolo di un ritiro di Alonso e che Vettel e Webber arrivino rispettivamente terzo e sesto.
    E la McLaren si ritrova nelle vesti di l’arbitro di questo Mondiale: a seconda delle situazioni che si verificheranno domani in gara, le due Frecce d’Argento andranno a vantaggio sistematicamente o di una Red Bull o di Alonso, rubando punti o da una parte o dall’altra.

    Domani semaforo verde alle 14:00, quando ad Abu Dhabi saranno le 17:00 per una gara suggestiva in notturna, per l’ultimo Gran Premio della stagione che consegnerà il titolo iridato 2010 al termine di una stagione fantastica e ricca di colpi di scena come poche.

    Griglia di partenza

    1. VETTEL RED BULL RENAULT 1’39”394
    2. HAMILTON McLAREN MERCEDES 1’39”425
    3. ALONSO FERRARI 1’39”792
    4. BUTTON McLAREN MERCEDES 1’39”823
    5. WEBBER RED BULL RENAULT 1’39”925
    6. MASSA FERRARI 1’40”202
    7. BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH 1’40”203
    8. SCHUMACHER MERCEDES 1’40”516
    9. ROSBERG MERCEDES 1’40”589
    10. PETROV RENAULT 1’40”901
    11. KUBICA RENAULT Q2
    12. KOBAYASHI SAUBER FERRARI Q2
    13. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES Q2
    14. HEIDFELD SAUBER FERRARI Q2
    15. HULKENBERG WILLIAMS COSWORTH Q2
    16. LIUZZI FORCE INDIA MERCEDES Q2
    17. ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI Q2
    18. BUEMI TORO ROSSO FERRARI Q1
    19. TRULLI LOTUS COSWORTH Q1
    20. KOVALAINEN LOTUS COSWORTH Q1
    21. GLOCK VIRGIN COSWORTH Q1
    22. DI GRASSI VIRGIN COSWORTH Q1
    23. SENNA HISPANIA COSWORTH Q1
    24. KLIEN HISPANIA COSWORTH Q1
  • Button sfugge al rapimento, paura in Brasile

    Button sfugge al rapimento, paura in Brasile

    Le ore che precedono il Gran Premio del Brasile resteranno impresse in maniera indelebile nei ricordi di Jenson Button. Il pilota della McLaren è fuggito, grazie all’abilità del poliziotto alla guida del suo mezzo, ad un tentativo di rapimento.

    Tanta paura e niente più, grazie alla scaltrezza dell’autista che è riuscito a districarsi con difficili manovre e qualche sportellata a dileguarsi e metter in salvo Button e gli altri passeggeri. Dalle prime ricostruzioni il tentativo di rapimento è l’opzione più accreditata dagli inquirenti.

  • F1: acuto di Hulkenberg in Brasile, Alonso fa il quinto tempo

    F1: acuto di Hulkenberg in Brasile, Alonso fa il quinto tempo

    Tra le Red Bull e Alonso spunta Nico Hulkenberg. Colpo di scena in Brasile dove sul circuito di Interlagos a San Paolo si sono appena concluse le qualifiche: il giovane pilota della Williams conquista la sua prima pole position in carriera al suo primo anno di Formula 1 al termine di una sessione bagnata e che ha regalato emozioni negli ultimi 5 minuti quando la pista andava asciugandosi. Hulkenberg ha fatto il miglior giro in 1’14”470 rifilando addirittura oltre un secondo alle due Red Bull che seguono in seconda e terza posizione. Vettel infatti partirà al fianco del connazionale in prima fila, Webber aprirà la seconda fila insieme ad un Hamilton in grande spolvero. Quinto Alonso che sarà costretto a recuperare cercando di non prendersi rischi inutili alla partenza e pensando a gestire al meglio la gara. Male Massa che sul circuito di casa dove ha sempre fatto ottime gara si ritrova a partire dalla nona piazza in griglia. Nella top ten anche Barrichello (sesto), Kubica (settimo), Schumacher (ottavo) e Petrov (decimo). Fuori dai primi dieci l’altra McLaren di Button: il campione del mondo uscente, eliminato nel Q2, soffre di sovrasterzo, lamentato anche da Hamilton, e partirà 11esimo.

    E pensare che Hulkenberg rischia di rimanere senza volante per la prossima stagione. La Williams infatti starebbe pensando ad un avvicendamento con Pastor Maldonado, il campione del mondo della GP2, anche considerato la dote che il pilota venezuelano porterebbe alla casa di Frank Williams, ben 13 milioni di euro che garantirebbero la sopravvivenza del team inglese, da diverso tempo in crisi finanziaria, e di allestire una vettura competitiva l’anno prossimo. E l’ “Incredibile Hulk” non poteva dare risposta migliore che con una pole position alla scuderia che vorrebbe farlo fuori.
    Tornando alla cronaca delle qualifiche, le Red Bull e Alonso hanno dominato nelle prime due sessioni, quelle ad eliminazione con Hamilton che ha dovuto dare tutto se stesso per restare nelle prime posizioni. L’inglese poi si è riscattato nell’ultima e decisiva Q3 con le prestazioni migliori della mini-sessione fino a quando non è salito in cattedra Hulkenberg. La pista che è andata asciugandosi ha consentito ai piloti di montare gomme slick con il tedesco che si è scatena rifilando distacchi importanti di oltre un secondo, alle due Red Bull.

    Domani la gara, che può essere decisiva per Alonso per il Mondiale, alle 17:00 ora italiana. Dovremmo assistere ad una partenza asciutta anche se le previsioni meteo danno pioggia nell’ultima parte di gara, esattamente come due anni fa quando poi Hamilton vinse il Mondiale.

    Griglia di partenza

    1. HULKENBERG WILLIAMS COSWORTH 1’14”470
    2. VETTEL RED BULL RENAULT 1’15”519
    3. WEBBER RED BULL RENAULT 1’15”637
    4. HAMILTON McLAREN MERCEDES 1’15”747
    5. ALONSO FERRARI 1’15”989
    6. BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH 1’16”203
    7. KUBICA RENAULT 1’16”552
    8. SCHUMACHER MERCEDES 1’16”925
    9. MASSA FERRARI 1’17”101
    10. PETROV RENAULT 1’17”656
    11. BUTTON McLAREN MERCEDES Q2
    12. KOBAYASHI SAUBER FERRARI Q2
    13. ROSBERG MERCEDES Q2
    14. ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI Q2
    15. BUEMI* TORO ROSSO FERRARI Q2
    16. HEIDFELD SAUBER FERRARI Q2
    17. LIUZZI FORCE INDIA MERCEDES Q2
    18. SUTIL* FORCE INDIA MERCEDES Q1
    19. GLOCK VIRGIN COSWORTH Q1
    20. TRULLI LOTUS COSWORTH Q1
    21. KOVALAINEN LOTUS COSWORTH Q1
    22. DI GRASSI VIRGIN COSWORTH Q1
    23. KLIEN HISPANIA COSWORTH Q1
    24. SENNA HISPANIA COSWORTH Q1

    *retrocessI di 5 posizioni in griglia perchè ritenuti responsabili di rispetti incidenti durante il GP di Corea.