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  • F1: Webber si conferma il più veloce nelle seconde libere

    F1: Webber si conferma il più veloce nelle seconde libere

    E’ ancora Mark Webber il pilota più veloce nelle prime libere del Gran Premio di Spagna. Il pilota australiano ha abbassato di circa tre secondi il tempo fatto segnare nella mattinata girando in 1:22.470, ma questa volta i distacchi non sono stati cosi pesanti poichè Lewis Hamilton con la McLaren è riuscito a girare più lento soltanto di 39 millesimi, nonostante abbia completato otto tornate in meno.
    Al terzo posto l’altra Red Bull di Sebastian Vettel, staccato di tre decimi da Webber, che precede la McLaren di Button, che riesce a girare meglio rispetto alla mattinata, ma non abbastanza per impensierire i primi tre. Sono infatti sette i decimi di ritardo dal primo, ma, tuttavia, i due team hanno monopolizzato queste seconde libere.

    Ancora una volta quinto Fernando Alonso, che con il miglior tempo di 1:23.568, gira in 1″ e un decimo più lento del leader, sentendo il fiato sul collo delle due Mercedes di Rosberg e Schumacher, che a loro volta precedono l’altra Ferrari di Felipe Massa (a 1″ e otto dalla vetta).

    Chiudono la top-ten la Sauber di Kamui Kobayashi e la Renault di Nick Heidfeld, staccati solamente di 76 millesimi.

    I tempi delle seconde libere

    1. Mark Webber Red Bull-Renault 1m22.470s 35
    2. Lewis Hamilton McLaren-Mercedes 1m22.509s + 0.039 27
    3. Sebastian Vettel Red Bull-Renault 1m22.826s + 0.356 37
    4. Jenson Button McLaren-Mercedes 1m23.188s + 0.718 32
    5. Fernando Alonso Ferrari 1m23.568s + 1.098 34
    6. Nico Rosberg Mercedes 1m23.586s + 1.116 35
    7. Michael Schumacher Mercedes 1m23.981s + 1.511 30
    8. Felipe Massa Ferrari 1m24.278s + 1.808 30
    9. Kamui Kobayashi Sauber-Ferrari 1m24.290s + 1.820 33
    10. Nick Heidfeld Renault 1m24.366s + 1.896 31
    11. Sergio Perez Sauber-Ferrari 1m24.483s + 2.013 38
    12. Vitaly Petrov Renault 1m24.786s + 2.316 43
    13. Sebastien Buemi Toro Rosso-Ferrari 1m25.296s + 2.826 33
    14. Rubens Barrichello Williams-Cosworth 1m25.303s + 2.833 38
    15. Jaime Alguersuari Toro Rosso-Ferrari 1m25.457s + 2.987 34
    16. Pastor Maldonado Williams-Cosworth 1m25.603s + 3.133 43
    17. Paul di Resta Force India-Mercedes 1m26.073s + 3.603 32
    18. Heikki Kovalainen Lotus-Renault 1m26.417s + 3.947 37
    19. Adrian Sutil Force India-Mercedes 1m27.123s + 4.653 20
    20. Jarno Trulli Lotus-Renault 1m27.189s + 4.719 34
    21. Jerome D’Ambrosio Virgin-Cosworth 1m28.036s + 5.566 36
    22. Timo Glock Virgin-Cosworth 1m28.062s + 5.592 28
    23. Narain Karthikeyan HRT-Cosworth 1m29.469s + 6.999 28
    24. Tonio Liuzzi HRT-Cosworth 1m29.476s + 7.006 31

    Foto credits F1GRANDPRIX

  • F1, Turchia: seconde libere a Button, problemi per Alonso

    F1, Turchia: seconde libere a Button, problemi per Alonso

    Nella seconda sessione di prove libere ad Istanbul, con pista completamente asciutta, Jenson Button fa segnare il giro più veloce fermando il crono sull’1:26.456. Il pilota della McLaren si afferma proprio nel finale precedendo Nico Rosberg, di un soffio (soli 65 millesimi) e il compagno di squadra Lewis Hamilton che questa mattina era rimasto a guardare dai box non effettuando neanche un giro. Per l’anglo-caraibico mezzo secondo di ritardo dall’altra Freccia d’Argento. Seguono Michael Schumacher e Mark Webber.

    Sessione travagliata invece per Fernando Alonso che non riesce a replicare il miglior tempo segnato in mattinata sul bagnato terminando addirittura con l’11esimo tempo (1:28.069) ad oltre un secondo e mezzo da Button. Lo spagnolo ha dovuto fare i conti con diversi problemi sulla sua vettura, prima un guasto idraulico e poi un testacoda vicino l’ingresso della corsia box che lo ha costretto al rientro a motore spento spinto dai commissari. Felipe Massa invece ha concluso le sue libere con il sesto tempo (1:27.340) non troppo lontano dal tempo realizzato da Mark Webber. In casa Ferrari però, nonostante tutto, traspare fiducia.

    Non ha girato invece, causa l’incidente di stamattina, Sebastian Vettel. I meccanici hanno lavorato duramente per rimettere a posto la Red Bull incidentata e danneggiata soprattutto sulla parte anteriore. Domani alle 10:00 ora italiana le ultime libere e poi le qualifiche alle 13:00.

  • F1: Button giura amore eterno alla McLaren

    F1: Button giura amore eterno alla McLaren

    Recentemente Lewis Hamilton aveva messo in dubbio che il suo futuro potesse essere ancora in McLaren, facendo intendere di voler lottare per il titolo con un’auto competitiva. Il suo compagno di squadra invece non ha dubbi a riguardo e, a poche settimane dal rinnovo propostogli da Martin Withmarsh, giura fedeltà alle Frecce d’ Argento:” Sono alla McLaren dal 2010, ho impiegato molti anni per arrivare fin qui, in uno dei team più forti del mondo, e ora mi trovo molto bene. Mi godo ogni momento e non avrei nessun motivo per andare via”.

    Button è ancora legato per un altro anno alla McLaren ed ha tutta l’intenzione di prolungare questo rapporto, dopodichè, annuncia, alla fine del contratto smetterà di correre:”al termine del mio contratto in McLaren lascerò la Formula1″, dice Button ad Autosport, “però potrei rimanere qui ancora a lungo, non so se 3 o 5anni”.

    “Sono contento delle parole di Jenson. Se lui vuole restare sono sicuro che troveremo facilmente un accordo”. Queste le parole del team principal della McLaren Martin Withmarsh.

  • F1: in Cina Hamilton spezza il dominio di Vettel

    F1: in Cina Hamilton spezza il dominio di Vettel

    Lewis Hamilton trionfa meritatamente nel GP di Cina, terza prova del mondiale di Formula 1. Sul circuito di Shangai il pilota inglese mette in fila tutti al termine di una gara resa entusiasmante dal degrado delle gomme che hanno movimentato le strategie di gara.
    E’ stato questo infatti il leitmotiv della gara. Hamilton è riuscito a sfruttare al meglio i treni di gomme a disposizione attuando una strategia completamente differente dagli avversari, e questo gli ha permesso a pochi giri dalla fine di avvicinare, superare e salutare Vettel, andando a tagliare il traguardo indisturbato spezzando un dominio che durava da troppo tempo. Per l’inglese si tratta della prima vittiroria in stagione e la 15esima in Formula 1.

    Appunto, Vettel. Il campione del mondo in carica per la prima volta quest’anno ha avuto delle difficoltà con la sua vettura. Scattato male in partenza, sverniciato a velocità supersonica dalle McLaren, il tedesco ha avuto dei problemi anche con le comunicazioni ai box, e forse anche per questo che attua male la sua strategia, credendosi troppo forte e troopo fiducioso di poter compiere 25 giri con le gomme dure, che oggi come in Malesia, rendevano meno delle gomme morbide (vedi recupero di Webber con gomme morbide). Tuttavia non è andata male al tedeschino, che riesce a conservare la seconda posizione finale e un ampio margine in classifica generale sul vincitore di giornata.

    Al terzo posto, come già anticipato, uno straordinario Mark Webber, che a cui va una nota di merito. L’australiano, partito 18esimo per un errore del suo team ieri in qualifica, è il protagonista, assieme ad Hamilton, di giornata, avendo realizzato un numero impressionante di sorpassi che gli hanno consentito di arrivare sul gradino più basso del podio neanche troppo lontano dal compagno di squadra. Webber ha sfruttato al meglio la strategia che gli ha permesso di terminare la gara con le gomme morbide, che oggi rendevano e duravano più di quelle dure.
    Alle spalle dell’australiano Jenson Button , che viene beffato proprio all’ultimo giro dal pilota della Red Bull. La gara dell’inglese è stata comunque ricca di errori, e la sua gestione degli pneumatici non è stata impeccabile. Scattato bene in partenza, conquista subito la prima posizione, ma rientrando ai box commette un errore a dir poco carnevalesco fermandosi sulla piazzola di sosta della Red Bull. Questo errore gli fa perdere tanti secondi rientrando dietro Vettel all’uscita dalla pit. E’ comunque bravo a guadagnarsi la terza posizione negli ultimi giri superando Rosberg e Massa, ma Webber gli toglie la gioia del podio.

    Gara più che positiva per la Mercedes di Nico Rosberg. Il tedesco sfrutta bene la sua strategia, rientrando per primo ai box prima del decadimento prestazionale delle gomme Pirelli. Da quel punto in poi gara gestita benissimo dal tedesco, che è anche riuscito a tornare in testa ad un Gran Premio, esattamente un anno dopo l’ultima volta e sempre nello stesso GP di Cina che evidentemente porta bene al pilota della Mercedes. La sua quinta posizione dimostra che la casa di Stoccarda sta facendo progressi e le nuove componenti aerodinamiche potrebbero dare i frutti sperati per il salto di qualità. Intanto l’obiettivo primario per questa gara è stato portato a termine, e cioè chiudere davanti alla Ferrari.

    Ferrari che ancora una volta mostra i suoi limiti e tutte le difficoltà di questo inizio campionato. Il team di Maranello attua la stessa startegia per entrambi i piloti, che all’inizio sembra essere favorevole, con Massa e Alonso nelle prime posizioni, ma poi non paga come dovrebbe a causa del decadimento degli pneumatici a mescola dura. L’errore startegico costa caro alle due Rosse che con soli due pit-stop chiudono in sesta e settima posizione.
    Alonso viene insidiato fino all’ultima curva dall’altra Mercedes di Michael Schumacher, ma lo spagnolo riesce a difendere la sua settima posizione. Dunque il tedesco termina in ottava prestazione, lontano dal suo compagno di team e ancora una volta battuto.

    Lontanissimi, a quasi un minuto dalla vetta, la Renault di Vitaly Petrov e la Suaber Ferrari di Kamui Kobayashi, che chiudono la top ten. Il pilota giapponese ha corso per tutta la gara con un apertura sul musetto causata da un duello nelle primissime battute con la Renault di Petrov, ma è comunque riuscito a terminare la sua gara senza sostituirlo.

    Chi invece non deve essere soddisfatto di questa gara, anche guardando la bella prestazione nelle qualifiche di ieri, è la Toro Rosso. Il team di Faenza deve fare mea culpa avendo provocato il ritiro del pilota spagnolo Jaime Alguersuari che dopo soli 12 giri perde lo pneumatico avvitato male durante il primo pit-stop.
    Sebastian Buemi non realizza una gara entusiasmante e chiude in 14esima posizione.

    Obiettivo raggiunto invece per le HRT di Liuzzi e Karthikeyan. Entrambi i piloti riescono a tagliare il traguardo cosi come le due Virgin di D’Ambrosio e Glock.
    Il nostro Jarno Trulli chiude in 19esima posizione, battuto dal compagno Heikki Kovalainen, 16esimo.

    Ordine d’arrivo

    Pos. Pilota Team Tempo
    1. HAMILTON McLAREN MERCEDES 1h36:58.226
    2. VETTEL RED BULL RENAULT +5.198
    3. WEBBER RED BULL RENAULT +7.555
    4. BUTTON McLAREN MERCEDES +10.000
    5. ROSBERG MERCEDES +13.448
    6. MASSA FERRARI +15.840
    7. ALONSO FERRARI +30.662
    8. SCHUMACHER MERCEDES +31.206
    9. PETROV RENAULT +57.404
    10. KOBAYASHI SAUBER FERRARI +1:03.273
    11. DI RESTA FORCE INDIA MERCEDES +1:08.757
    12. HEIDFELD RENAULT +1:12.739
    13. BARRICHELLO
    WILLIAMS COSWORTH +1:30.189
    14. BUEMI
    TORO ROSSO FERRARI +1:30.671
    15. SUTIL
    FORCE INDIA MERCEDES +1 GIRO
    16. KOVALAINEN LOTUS RENAULT +1 GIRO
    17. PEREZ
    SAUBER FERRARI +1 GIRO
    18. MALDONADO
    WILLIAMS COSWORTH +1 GIRO
    19. TRULLI
    LOTUS RENAULT +1 GIRO
    20. D’AMBROSIO
    VIRGIN COSWORTH +2 GIRI
    21. GLOCK
    VIRGIN COSWORTH +2 GIRI
    22. KARTHIKEYAN
    HISPANIA COSWORTH +2 GIRI
    23. LIUZZI
    HISPANIA COSWORTH +2 GIRI
    24. ALGUERSUARI
    TORO ROSSO FERRARI RIT

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  • F1: In Cina è ancora pole per Vettel

    F1: In Cina è ancora pole per Vettel

    Sebastian Vettel conquista senza alcuna sorpresa la pole del Gran Premio della Cina sul circuito di Shangai. Il pilota tedesco, dopo aver dominato tutti e tre i turni di prove libere, riesce a strappare con una facilità imbarazzante un 1:33.706, abbassando di circa otto decimi la pole dello scorso anno, che gli permette di partire davanti a tutti per la terza volta consecutiva, su 3 GP disputati.

    In seconda posizione la McLaren di Jenson Button, staccato però di oltre sette decimi. Il divario tra le due vetture, comparato alla giornata di ieri quando le Frecce d’Argento parevano essere vicinissime alla lattina volante del tedesco, sembra essere aumentato notevolmente ed è destinato a crescere ancora in gara, dove Vettel riesce a fare la differenza gestendo meglio di tutti la sua vettura.
    Terzo posto per l’altra McLaren di Lewis Hamilton, staccato di soli 42 millesimi dal compagno di squadra. L’inglese attua una strategia strana nel Q3, sfruttando un solo set di gomme morbide su due disponibili. Ma è pur vero che anche Vettel e Button, vedendo che i loro tempi non sarebbero stati minimamente attaccati, hanno rinunciato al loro secondo run.
    A sorpresa in quarta posizione la Mercedes di Nico Rosberg, a poco meno di un secondo dal leader. Il tedesco, con una vettura notevolmente aggiornata, partirà in seconda fila con Hamilton.

    Molto staccate entrambe le Ferrari. Fernando Alonso è quinto, staccato di quasi un secondo e mezzo dalla vetta, ma nel suo ultimo tentativo è comunque riuscito a piazzarsi davanti al compagno di squadra Felipe Massa. Entrambi partiranno appaiati dalla terza fila.

    Ottima anche la prova delle Toro Rosso di Jaime Alguersuari e Sebastian Buemi. Il primo chiude in settima posizione, mentre il secondo in nona. Le due Toro Rosso sono divise dalla Force India di Paul Di Resta, che completa un terzetto diviso soltanto da 45 millesimi.

    Decimo partirà Vitaly Petrov. La sua Renault, però, ha accusato un problema al cambio durante la Q2, dopo il suo ultimo giro lanciato. Il russo è cosi riuscito ad entrare, anche con un buon tempo, nella Q3 ma ha dovuto rinunciare a lottare per la pole con gli altri top-ten. Il problema alla vettura di Petrov, che ha forzatamente fermato la sua auto sulla pista, ha conseguentemente causato la bandiera rossa a 2 minuti dalla fine della sessione, che ha frenato i tentativi dello stesso compagno di squadra Nick Heidfeld (16esimo), e di Michael Schumacher, che non va oltre la 14esima posizione.

    Incredibilmente fuori nella Q1 l’australiano Mark Webber. Il pilota della Red Bull, in evidente difficoltà con i tempi rispetto al compagno di squadra, sbaglia nettamente strategia, decidendo di uscire con gomme dure per il suo secondo run. Scelta decisamente sbagliata considerando che gli avversari, montando gomme morbide, lo beffano, rifilandolo nelle retrovie.
    Dunque, gara tutta in salita domani per l’australiano, che partirà dalla 18esima posizione. Ma quello che più stupisce è appunto la differenza di prestazione con Vettel, che è riuscito a qualificarsi alla Q2 montando un solo set di gomme dure, cosi come le McLaren. Il ritardo non può essere imputato soltanto al non funzionamento del Kers, che si, è importante in termini prestazionali , ma non spiega tutta questa differenza di gap con i migliori: Webber partirà davanti soltanto alle Lotus, alle Virgin e alle HRT. Un pò poco per uno che dovrebbe lottare per il mondiale.

    Griglia di partenza

    Pos. Pilota Team Tempo Gap
    1. VETTEL RED BULL RENAULT 1:33.706
    2. BUTTON McLAREN MERCEDES 1:34.421 +0.715
    3. HAMILTON McLAREN MERCEDES 1:34.463 +0.757
    4. ROSBERG MERCEDES 1:34.670 +0.964
    5. ALONSO FERRARI 1:35.119 +1.413
    6. MASSA FERRARI 1:35.145 +1.439
    7. ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI 1:36.158 +2.452
    8. DI RESTA FORCE INDIA MERCEDES 1:36.190 +2.484
    9. BUEMI TORO ROSSO FERRARI 1:36.203 +2.497
    10. PETROV RENAULT NO TIME
    11. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES Q2
    12. PEREZ SAUBER FERRARI Q2
    13. KOBAYASHI
    SAUBER FERRARI Q2
    14. SCHUMACHER
    MERCEDES Q2
    15. BARRICHELLO
    WILLIAMS COSWORTH Q2
    16. HEIDFELD RENAULT Q2
    17. MALDONADO
    WILLIAMS COSWORTH Q2
    18. WEBBER RED BULL RENAULT Q1
    19. KOVALAINEN
    LOTUS RENAULT Q1
    20. TRULLI
    LOTUS RENAULT Q1
    21. D’AMBROSIO
    VIRGIN COSWORTH Q1
    22. GLOCK
    VIRGIN COSWORTH Q1
    23. LIUZZI
    HISPANIA COSWORTH Q1
    24. KARTHIKEYAN
    HISPANIA COSWORTH Q1
  • F1: Vettel concede il bis in Malesia.

    F1: Vettel concede il bis in Malesia.

    Sebastian Vettel mette la sua firma anche sul secondo GP stagionale sul circuito di Sepang in Malesia. Il campione del mondo in carica mette a segno la sua 12esima vittoria in carriera bissando il successo di due settimane fa in Australia, completando un filotto di quattro vittorie consecutive considerando i successi di San Paolo e Abu Dhabi nella passata stagione.
    Alle spalle del tedesco la McLaren di Jenson Button, in una gara in cui non ha concesso acuti, ma bravo a sfruttare, dopo una prima parte di gara piena di difficoltà, la strategia del suo box che gli permette di guadagnare due posizioni rispetto alla partenza.
    Torna al podio dopo un digiuno di due anni, anche forzato a causa della sua assenza nel circus, Nick Heidfeld sulla Renault. Il tedesco conduce una gara sapiente e grazie al buon utilizzo degli pneumatici riesce ad arrivare sul gradino più basso del podio, frenando gli attacchi negli ultimi giri di Webber che aveva gomme più fresche. Cosi, dopo il terzo posto di Petrov in Australia, un altro ottimo risultato per la scuderia anglo-francese.
    Ai piedi del podio, dopo una gara non priva di difficoltà, Mark Webber, che cosi come era capitato in Australia soffre per l’eccessiva usura dei suoi pneumatici. L’australiano effettua quattro pit-stop ma la competitività della sua Red Bull gli consente di chiudere in quarta posizione, lottando negli ultimi giri per la terza posizione con Heidfeld.
    In quinta e sesta posizione troviamo le due Ferrari di Massa e Alonso. I piloti di Maranello hanno avuto una trasformazione rispetto alle qualifiche del sabato, e hanno mostrato un buon passo di gara lottando con le due McLaren e con la Red Bull “normale” di Mark Webber. Soprattutto lo spagnolo era arrivato ad un passo dalla terza posizione, ma un errore nel tenativo di sorpasso a Hamilton negli ultimi giri della corsa, lo costringe ad una sosta aggiuntiva per sostituire l’ala anteriore rovinatasi nel duello con l’inglese.
    Proprio Hamilton è stato il pilota più in difficoltà nel week-end malese. Scattato bene in partenza ha subito insidiato Vettel ma è stato poi sopravanzato alla prima curva dalla Renault di Heidfeld, restando attardato nel confronto con Vettel. Dopo una buona prima parte di gara subisce un’inspiegabile calo, forse dovuto al consumo eccessivo degli pneumatici, ed è costretto a rientrare forzatamente negli ultimi giri per il suo quarto pit-stop per il cambio gomme, dopo essere stato sverniciato da Heidfeld e Webber. Cosi, dopo i buoni pronostici del sabato ed una gara più che difficile, l’inglese chiude in settima posizione.
    Dietro i top-team, in ottava posizione, il samurai giapponese Kamui Kobayashi, bravo a gestire le gomme e a terminare davanti alla Mercedes di Michael Schumacher, ancora in difficoltà con la sua Mercedes, ma davanti al suo compagno di squadra Nico Rosberg soltanto 12esimo, e alla Force India di Paul Di Resta.

    La gara è stata fortemente condizionata dalla rapida usura delle gomme. Un problema abbastanza elevato se consideriamo che sul tracciato non si sono verificate le temperature torride tipiche del luogo. La tanta attesa pioggia annunciata nei giorni scorsi non è arrivata se non in qualche occasione sporadica nelle prime fasi del GP. Questo non ha permesso di rimescolare le carte, e, di conseguenza sono emersi i reali valori in campo delle monoposto. Neanche a dirlo, l’accoppiata Vettel-Red Bull sembra imbattibile, con il tedesco che è già in fuga avendo un vantaggio già di 26 punti (più di una gara) sul diretto inseguitore Jenson Button.

    Da segnalare anche il brutto incidente occorse al russo Vitaliy Petrov. Il pilota della Renault, uscito dalla doppie curve Klia perde il controllo della sua Renault andando fuori pista. Rientrando sul circuito la sua auto decolla su un dosso, e, atterrando subisce colpo di una tale violenza da rompere l’asse dello sterzo. Petrov riesce poi a limitare i danni, riuscendo a frenare per evitare danni più gravi. L’incidente ha portato alla memoria quello occorso ad Ayrton Senna ad Imola nel 1994. Per fortuna, in questo caso, tanta paura, ma nessuna conseguenza.

    Aggiornamento: il nuovo ordine d’arrivo

    Ordine d’arrivo

    Pos. Pilota Team Tempo
    1. VETTEL RED BULL RENAULT 1h37:39.832
    2. BUTTON McLAREN MERCEDES +3.261
    3. HEIDFELD RENAULT +25.075
    4. WEBBER RED BULL RENAULT +26.384
    5. MASSA FERRARI +36.958
    6. ALONSO FERRARI +37.248
    7. HAMILTON McLAREN MERCEDES +49.957
    8. KOBAYASHI SAUBER FERRARI +1:06.439
    9. SCHUMACHER MERCEDES +1:24.896
    10. DI RESTA FORCE INDIA MERCEDES +1:31.563
    11. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES +1:41.379
    12. ROSBERG MERCEDES +1 GIRO
    13. BUEMI
    TORO ROSSO FERRARI +1 GIRO
    14. ALGUERSUARI
    TORO ROSSO FERRARI +1 GIRO
    15. KOVALAINEN
    LOTUS RENAULT +1 GIRI
    16. GLOCK VIRGIN COSWORTH +2 GIRI
    17. PETROV
    RENAULT RIT
    18. LIUZZI
    HISPANIA COSWORTH RIT
    19. D’AMBROSIO
    VIRGIN COSWORTH RIT
    20. TRULLI
    LOTUS RENAULT RIT
    21. PEREZ
    SAUBER FERRARI RIT
    22. BARRICHELLO
    WILLIAMS COSWORTH RIT
    23. KARTHIKEYAN
    HISPANIA COSWORTH RIT
    24. MALDONADO
    WILLIAMS COSWORTH RIT

  • F1: Nelle libere in Malesia si rivede Webber. Ferrari attardate

    F1: Nelle libere in Malesia si rivede Webber. Ferrari attardate

    Libere 1 – Mark Webber si aggiudica le prime prove libere del GP di Malesia sul circuito di Sepang. Il pilota australiano fa segnare il miglior crono di 1:37.651 precedendo addirittura di oltre 1″ e mezzo la McLaren di Lewis Hamilton.
    Terzo tempo per Michael Schumacher su Mercedes staccato di 2″.
    Il compagno di squadra Sebastian Vettel, invece, è molto indietro nella classifica finale, soltanto 17esimo. C’è da dire che il pilota tedesco però si è concentrato sull’assetto da gara, e inoltre si è concentrato sull’uso del Kers, che in Australia non era stato utilizzato. Cosi è da spiegare il distacco di oltre 3″ dal suo compagno di squadra. Soltanto alla fine il campione del mondo ha cercato il tempo da qualifica, ma le bandiere gialle per l’incidente di D’Ambrosio lo hanno rallentato.

    Per la Ferrari ancora problemi di bilanciamento. Sia Massa che Alonso si sono concentrati sullo sviluppo delle nuove componenti aerodinamiche e hanno chiuso rispettivamente in sesta e nona posizione a quasi tre secondi da Webber. Per il pilota spagnolo da segnalare anche due escursioni fuori pista, a mostrare le difficoltà della Rossa.

    In difficoltà anche Jenson Button con l’altra McLaren. L’inglese accusa problemi di bilanciamento della sua monoposto e non va oltre la 15esima posizione.

    Bene invece Hulkenberg, test driver della Force India, in quarta posizione, e Pastor Maldonado sulla Williams, in quinta posizione. Il venezuelano è il pilota che ha girato di più in questo primo turno con 31 giri all’attivo e sembra essere a suo agio sulla pista malese.
    Buon turno anche per il nostro Jarno Trulli, in 16esima posizione.
    Male invece le Renault di Heidfeld e Petrov. Entrambi i piloti hanno accusato dei problemi all’impianto frenante che hanno reso difficoltose le loro qualifiche. Il tempo del tedesco nelle prime fasi di prova è stato comunque sufficiente a garantirgli la sesta posizione, mentre il russo chiude in ultima posizione. Pochi giri all’attivo per loro (sei per Heidfeld, quattro per Petrov).

    Classifica libere 1

    1. Webber Red Bull-Renault 1m37.651s 22
    2. Hamilton McLaren-Mercedes 1m39.316s + 1.665 16
    3. Schumacher Mercedes 1m39.791s + 2.140 29
    4. Hulkenberg Force India-Mercedes 1m40.377s + 2.726 23
    5. Maldonado Williams-Cosworth 1m40.443s + 2.792 31
    6. Massa Ferrari 1m40.453s + 2.802 22
    7. Heidfeld Renault 1m40.525s + 2.874 6
    8. Barrichello Williams-Cosworth 1m40.581s + 2.930 21
    9. Alonso Ferrari 1m40.601s + 2.950 23
    10. Rosberg Mercedes 1m40.646s + 2.995 29
    11. Sutil Force India-Mercedes 1m40.734s + 3.083 21
    12. Ricciardo Toro Rosso-Ferrari 1m40.748s + 3.097 23
    13. Alguersuari Toro Rosso-Ferrari 1m40.770s + 3.119 24
    14. Kobayashi Sauber-Ferrari 1m40.872s + 3.221 27
    15. Button McLaren-Mercedes 1m40.927s + 3.276 16
    16. Trulli Lotus-Renault 1m41.620s + 3.969 21
    17. Vettel Red Bull-Renault 1m41.627s + 3.976 18
    18. Perez Sauber-Ferrari 1m41.642s + 3.991 24
    19. Glock Virgin-Cosworth 1m42.154s + 4.503 18
    20. d’Ambrosio Virgin-Cosworth 1m42.540s + 4.889 20
    21. Valsecchi Lotus-Renault 1m44.054s + 6.403 18
    22. Liuzzi HRT-Cosworth 1m45.228s + 7.577 20
    23. Karthikeyan HRT-Cosworth 1m46.267s + 8.616 10
    24. Petrov Renault 1m47.932s + 10.281 4

    Libere 2 – Anche nel secondo turno l’australiano Mark Webber si conferma il più veloce facendo segnare il miglior tempo di giornata in 1:36.876.
    Questa volta però il dominio non è cosi netto come nella prima ora e mezza, e infatti è braccato da vicino dalle due McLaren di Button, staccato di soli 5 millesimi, e Hamilton, più lento soltanto di 1 decimo. Come in Australia sembra ripetersi il duello tra il team austriaco e quello inglese, considerando che al quarto posto a soli 2 decimi troviamo Sebastian Vettel che nel pomeriggio (malese) è riuscito a fare quello che non aveva fatto al mattino, cioè completare dei giri veloci da qualifica.

    Michael Schumacher si conferma ancora una volta il più veloce dietro Red Bull e McLaren. Il tedesco chiude quinto a 1″ e 2 decimi dal leader.
    Ancora indietro le Ferrari. Felipe Massa è più lento di un solo millesimo rispetto al 7 volte campione del mondo, mentre Fernando Alonso chiude ancora una volta nono ad 1″ e sette da Webber.
    Tra le due Ferrari troviamo la Mercedes di Nico Rosberg e la Renault di Nick Heidfeld, che, risolti i problemi della mattinata, è riuscito a girare con continuità cosi come il compagno di squadra Vitaly Petrov, che però chiude più attardato in 13esima posizione.

    Molto attardato Jarno Trulli che termina il turno in 20esima posizione a 5″ dalla vetta. Il pilota italiano fa da sparti acque tra i piloti “più veloci”, che si trovano a meno di 5″, e quelli più lenti a oltre 5″.

    Classifica libere 2

    1. Mark Webber Red Bull-Renault 1m36.876s 24
    2. Jenson Button McLaren-Mercedes 1m36.881s + 0.005 30
    3. Lewis Hamilton McLaren-Mercedes 1m37.010s + 0.134 23
    4. Sebastian Vettel Red Bull-Renault 1m37.090s + 0.214 30
    5. Michael Schumacher Mercedes 1m38.088s + 1.212 26
    6. Felipe Massa Ferrari 1m38.089s + 1.213 31
    7. Nico Rosberg Mercedes 1m38.565s + 1.689 25
    8. Nick Heidfeld Renault 1m38.570s + 1.694 16
    9. Fernando Alonso Ferrari 1m38.583s + 1.707 27
    10. Jaime Alguersuari Toro Rosso-Ferrari 1m38.846s + 1.970 31
    11. Pastor Maldonado Williams-Cosworth 1m38.968s + 2.092 25
    12. Rubens Barrichello Williams-Cosworth 1m39.187s + 2.311 30
    13. Vitaly Petrov Renault 1m39.267s + 2.391 17
    14. Kamui Kobayashi Sauber-Ferrari 1m39.398s + 2.522 29
    15. Sergio Perez Sauber-Ferrari 1m39.603s + 2.727 34
    16. Paul di Resta Force India-Mercedes 1m39.625s + 2.749 31
    17. Adrian Sutil Force India-Mercedes 1m39.809s + 2.933 28
    18. Sebastien Buemi Toro Rosso-Ferrari 1m40.115s + 3.239 31
    19. Timo Glock Virgin-Cosworth 1m40.866s + 3.990 24
    20. Jarno Trulli Lotus-Renault 1m41.890s + 5.014 19
    21. Narain Karthikeyan HRT-Cosworth 1m43.197s + 6.321 15
    22. Tonio Liuzzi HRT-Cosworth 1m43.991s + 7.115 14
    23. Heikki Kovalainen Lotus-Renault 1m44.886s + 8.010 4

    Per la qualifica il rischio pioggia è molto elevato. Questo potrebbe, come abbiamo visto l’anno scorso in molti GP ( Brasile, pole di Hulkenberg su Williams), rimescolare le carte e farci assistere ad una qualifica più appassionante. E chissà che le stesse condizioni non si ripetano in gara.

  • F1: Vettel domina il GP d’Australia. 2° Hamilton, 4° Alonso

    F1: Vettel domina il GP d’Australia. 2° Hamilton, 4° Alonso

    Come da pronostico Sebastian Vettel vince la prima gara stagionale sul circuito di Melbourne, valida per il Gp d’Australia. Il campione del mondo domina dall’inizio alla fine, imprimendo un ritmo inavvicinabile per gli avversari, e allungando inesorabilmente dopo il primo pit-stop. Facilità imbarazzante, dimostrata anche dal fatto che, cosi come anche il compagno di squadra, Vettel ha fatto a meno del Kers per tutta la gara, ma questo non gli ha impedito di tagliare il traguardo indisturbato. Il tedesco firma cosi la sua 11esima vittoria in carriera precedendo Lewis Hamilton, l’unico che ha provato a tenere il ritmo del tedesco, rimasto vicinissimo alla Red Bull per la prima parte del GP, ma che poi è stato costretto a rallentare il suo ritmo a causa di un’uscita di pista che ha danneggiato il fondo della sua McLaren. Buona comunque la prova della Freccia d’Argento, considerando le difficoltà incontrate nei test. Terzo posto per la sorprendente Lotus-Renault di Vitaly Petrov, che beffa in partenza Button e Alonso. Il russo, che da sesto si è ritrovato in quarta posizione, ha approfittato dei problemi agli pneumatici di Mark Webber, sopravanzandolo al primo pit-stop. Una volta conquistata la terza posizione, ha amministarto senza troppa fatica, riuscendo a contenere nel finale gli attacchi di Fernando Alonso, quarto dopo una brutta partenza e un’ottima rimonta. Lo spagnolo è stato penalizzato dalla strategia di gara, caratterizzata da 3 cambi gomme che non lo hanno di certo aiutato a risalire più posizioni, ma ha comunque mostrato un buon passo gara, dimostrando di poter lottare anche per le prossime gare. Alle spalle dello spagnolo il padrone di casa Mark Webber, che al contrario del compagno di squadra, non ha brillato, anche a causa di problemi agli pneumatici che ne hanno rallentato il ritmo. Anche per lui la strategia di tre pit-stop è stata penalizzante, ma questa volta i problemi di usura non sono certo da imputare alla squadra. L’australiano si è poi fermato subito dopo il traguardo, lungo la corsia di uscita dei box. Avrà avuto dei problemi, oppure sarà stato un segno di protesta contro la sua squadra?

    In sesta posizione troviamo l’altra McLaren di Jenson Button. L’ex campione del mondo, dopo essere stato sopravanzato in partenza da Petrov e Massa, ha dato vita ad un bel duello con il brasiliano. L’inglese era nettamente più veloce, ma non è riuscito a trovare il guizzo giusto per sopravanzarlo. Questo fino al decimo giro, quando nel tentativo di attacco alla doppia curva Waite, Button viene spinto verso l’esterno da Massa e lo supera tagliando la chicane, non restituendo la posizione come da regolamento. Il pilota della McLaren verrà poi punito giustamente con un drive through, ma il duello con Massa si ripeterà anche negli ultimi giri della corsa. Il brasiliano, anche lui costretto dagli pneumatici a tre pit-stop, è in evidente difficoltà con le gomme dure. Questa volta Button lo sopravanza senza troppo problemi andando a guadagnare la sesta posizione. Questo sarà ricordato come il primo sorpasso effettuato grazie al dispositivo dell’ala mobile. Massa invece è costretto a rientrare e montare gomme morbide. L’unico acuto di una gara più che opaca è il miglior giro della gara, fatto registrare in 1:29.091. Il brasiliano chiude in nona posizione davanti a Buemi.

    Bella gara, invece, da parte delle due Sauber-Ferrari di Perez e Kobayashi rispettivamente in settima e ottava posizione. Il messicano ha adottato un’ottima strategia fermandosi per il cambio gomme soltanto una volta. Strategia azzeccata per il prossimo pilota Ferrari, che porta a casa un bel bottino di punti alla sua prima gara in F1. Anche Kimi Raikkonen al suo debutto in Sauber realizzò una grande prestazione. Che sia il suo erede? Vedremo se riuscirà a seguire le sue orme.

    Gara tutt’altro che da ricordare invece per la Mercedes. Dopo i buoni propositi dei giorni scorsi ecco che arrivano le smentite da parte della pista. Il trend rispetto all’anno scorso non sembra essere molto cambiato, e in effetti i problemi della casa tedesca sembrano essere abbastanza evidenti: se è vero che Michael Schumacher è stato toccato nelle primissime battute da un’altra vettura, andando a rovinare gomma e sospensione costringendolo al ritiro, è pur vero che il tedesco non lottava per le primissime posizioni, e dopo pochi giri era già doppiato. Cosi come il compagno di squadra Nico Rosberg, mandato fuori pista da Rubens Barrichello (penalizzato in seguito con un drive through), ma visibilmente più lento della Williams del brasiliano. Insomma siamo solo alla prima gara, ma il progetto tedesco pare che vada rivisto. Che sia in previsione un altro flop?

    L’unico italiano Jarno Trulli termina la sua gara in 15esima posizione e doppiato di due giri. Termina la sua gara davanti soltanto al tedesco della Virgin Jerome D’Ambrosio, doppiato di quattro giri.

    Aggiornamento: nuovo ordine d’arrivo

    Ordine d’arrivo

    Pos. Pilota Team Tempo
    1. VETTEL RED BULL RENAULT 1h29:30.259
    2. HAMILTON McLAREN MERCEDES +22.297
    3. PETROV RENAULT +30.560
    4. ALONSO FERRARI +31.772
    5. WEBBER RED BULL RENAULT +38.171
    6. BUTTON McLAREN MERCEDES +54.300
    7. PEREZ SAUBER FERRARI +1:05.845
    8. KOBAYASHI SAUBER FERRARI +1:16.872
    9. MASSA FERRARI +1:25.186
    10. BUEMI TORO ROSSO FERRARI +1 GIRO
    11. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES +1 GIRO
    12. DI RESTA FORCE INDIA MERCEDES +1 GIRO
    13. ALGUERSUARI
    TORO ROSSO FERRARI +1 GIRO
    14. HEIDFELD
    RENAULT +1 GIRO
    15. TRULLI
    LOTUS RENAULT +2 GIRI
    16. D’AMBROSIO VIRGIN COSWORTH +4 GIRI
    17. GLOCK
    VIRGIN COSWORTH +9 GIRI
    18. BARRICHELLO
    WILLIAMS COSWORTH RIT
    19. ROSBERG
    MERCEDES RIT
    20. KOVALAINEN
    LOTUS RENAULT RIT
    21. SCHUMACHER
    MERCEDES RIT
    22. MALDONADO
    WILLIAMS COSWORTH RIT

  • F1, qualifiche: Vettel stratosferico in Australia. Hamilton 2°, Alonso solo 5°

    F1, qualifiche: Vettel stratosferico in Australia. Hamilton 2°, Alonso solo 5°

    La Red Bull è ritornata cosi come aveva lasciato l’anno scorso, cioè davanti a tutti e con grande margine. Nello specifico lo è stata con un Sebastian Vettel in forma strepitosa, capace di rifilare otto decimi all’inglese della McLaren Lewis Hamilton e al suo compagno di squadra Mark Webber.
    Il campione del mondo in carica , dopo aver preparato la pole nelle terze libere di questa mattina in cui è stato nettamente il più veloce, ha girato in 1:23.529 facendo a meno anche dell’utilizzo del kers, che poteva fargli guadagnare qualcosa in più in termini di velocità e prestazionalità. Questo non gli ha impedito di marcare il giro più veloce e di abbassare il record della pista di 6 decimi (record che apparteneva a Michael Schumacher dal 2004). Anche Hamilton ha fatto una scelta analoga, che però non gli ha consentito di avvicinarsi più di tanto al tedesco. Dunque cosi come nell’ultima gara dell’anno scorso ad Abu Dhabi, la prima fila sarà composta da Vettel ed Hamilton.
    Dopo i primi tre, troviamo l’altra McLaren di Jenson Button, a dimostrazione della ritrovata competitività del team inglese, che però è staccato di 1″ e 2 decimi.

    Fernando Alonso con la Ferrari partirà subito dietro, dalla terza fila. Il campione spagnolo paga un distacco di quasi 1″ e mezzo, soltanto nell’ultimo settore, dove Vettel fa incredibilmente la differenza, è più lento di 1″. Vedremo se in gara, come spesso accade, la Ferrari riuscirà a limitare i danni, ma, al contrario dei giorni scorsi la F150° Italia sembra più nervosa, e soprtattutto sembra avere poco grip all’anteriore. A dimosrtrazione di ciò, la deludente ottava posizione di Felipe Massa, staccato di 2″ e mezzo, e che ha rischiato più volte l’eliminazione in Q1 e Q2.
    Davanti al brasiliano partiranno il russo Vitaly Petrov e Nico Rosberg.
    Completano la top-ten Kobayashi e Buemi.

    Michael Schumacher è rimasto fuori al suo ultimo tentativo in Q2, cosi come Sergio Perez ed Jaime Alguersuari. Rubens Barrichello, che inizia con questo week-end la sua 19esima stagione in F1, è stato autore di un testacoda alla curva tre che non gli ha permesso di completare le qualifiche.
    Fuori al primo turno Nick Heidfeld, Kovalainen e Trulli insieme a Glock, D’Ambrosio, Liuzzi e il rientrante dopo 5 anni Karthikeyan. I due piloti HRT non hanno ottenuto un tempo inferiore al 107 % del tempo migliore in Q1 e quindi non potranno prendere parte al GP, a meno che non si appellino per queste prime gare alla clemenza dei giudici sportivi.

    Griglia di partenza

    Pos. Pilota Team Tempo Gap
    1. VETTEL RED BULL RENAULT 1:23.529
    2. HAMILTON McLAREN MERCEDES 1:24.307 +0.778
    3. WEBBER RED BULL RENAULT 1:24.395 +0.866
    4. BUTTON McLAREN MERCEDES 1:24.779 +1.250
    5. ALONSO FERRARI 1:24.974 +1.445
    6. PETROV RENAULT 1:25.247 +1.718
    7. ROSBERG MERCEDES 1:25.421 +1.892
    8. MASSA FERRARI 1:25.599 +2.070
    9. KOBAYASHI SAUBER FERRARI 1:25.626 +2.097
    10. BUEMI TORO ROSSO FERRARI 1:27.066 +2.537
    11. SCHUMACHER MERCEDES Q2
    12. ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI Q2
    13. PEREZ
    SAUBER FERRARI Q2
    14. DI RESTA
    FORCE INDIA MERCEDES Q2
    15. MALDONADO
    WILLIAMS COSWORTH Q2
    16. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES Q2
    17. BARRICHELLO
    WILLIAMS COSWORTH Q2
    18. HEIDFELD RENAULT Q1
    19. KOVALAINEN
    LOTUS RENAULT Q1
    20. TRULLI
    LOTUS RENAULT Q1
    21. GLOCK
    VIRGIN COSWORTH Q1
    22. D’AMBROSIO
    VIRGIN COSWORTH Q1
    23. LIUZZI
    HISPANIA COSWORTH NQ 107%
    24. KARTHIKEYAN
    HISPANIA COSWORTH NQ 107%
  • Alonso contento della sua Ferrari, Red Bull e McLaren soddisfatte

    Alonso contento della sua Ferrari, Red Bull e McLaren soddisfatte

    Nonostante le due più agguerrite rivali si siano spartiti i primi due turni di prove libere, lo spagnolo della Ferrari Fernando Alonso si dice soddisfatto del comportamento della sua monoposto sul tracciato australiano dell’Albert Park: “La macchina è stata una bella sorpresa oggi. All’inizio c’era un po’ di sottosterzo e manca ancora di un’aderenza perfetta sull’anteriore ma in generale si è comportata molto meglio di quanto mi aspettassi. Rispetto all’anno scorso sento la macchina molto attaccata all’asfalto. Non mi sembra una brutta partenza, tutt’altro“.
    Alonso però valuta relativi i tempi fatti registrare nella giornata odierna, e ribadisce quanto aveva affermato poco tempo fa: “La McLaren non è una sorpresa, non abbiamo ancora un ordine esatto dei rapporti di forza dei team e un idea di quanto siamo competitivi. Queste due sessioni di prove libere non hanno chiarito veramente i reali rapporti di forza in campo: stamattina la Red Bull è andata bene, nel pomeriggio è toccato alla McLaren, noi e la Mercedes siamo rimasti sempre lì e anche la Williams e la Renault sembrano essere competitive. Ci sono tante squadre che possono dire la loro nella lotta per la vittoria ed è quindi chiaro che bisognerà fare un bel sabato senza errori se si vuole partire nelle prime file“.
    Poi si concentra sull’aspetto tecnico della vettura: “Oggi ci siamo concentrati soprattutto sull’analisi del comportamento delle gomme Pirelli, che qui sembrano andare in maniera un po’ diversa rispetto a quanto si era visto nei test, anche perché l’asfalto presenta caratteristiche molto differenti. Per quanto riguarda la strategia, bisognerà essere molto flessibili durante la gara perché ancora conosciamo troppo poco gli pneumatici per poter dire con certezza a quale giro sarebbe meglio fermarsi: per quello che si è visto oggi, magari puoi fare dieci giri con un treno di gomme oppure trenta! Sono contento del rendimento della macchina“.
    Poi un pensiero va anche al Giappone: “Abbiamo voluto essere vicini come Ferrari al Giappone girando con una dedica particolare al popolo di un Paese cui la Formula 1 deve molto e dove c’è un grande seguito per il nostro sport“.
    La Ferrari girearà per tutto il week-end con una dedica sul muso anteriore in onore proprio del popolo nipponico.

     

    Anche i piloti della Red Bull sono ottimisti in vista delle qualifiche e della gara. Webber e Vettel hanno fatto registrare i due migliori tempi nella mattinata salvo poi “nascondersi” al pomeriggio: “Siamo stati in grado di completare molti giri oggi, ma le condizioni meteo erano un po’ difficili. E’ iniziato a piovere, poi si è asciugato di nuovo, il che non ha reso facile provare cose diverse. Tuttavia, abbiamo una buona idea di dove siamo rispetto alla concorrenza. In generale possiamo essere soddisfatti, non sembra andare troppo male, ma dobbiamo aspettare. La McLaren sembra veloce, della Ferrari non si puo’ mai dire dal momento che girano sempre con un po’ piu’ di carburante al venerdì“.

    Proprio il team di Woking sembra essere la sorpresa di queste prime prove libere. I tanti aggiornamenti apportati alla vettura per il week-end australiano sembrano aver migliorato il comportamento della vettura, e questo sembra dare molta fiducia ai due piloti Lewis Hamilton e Jenson Button.
    Proprio quest’ultimo è stato autore del miglior tempo di giornata nella seconda sessione: “I nuovi scarichi hanno senza dubbio donato prestazione alla vettura, sembra migliorata di molto, e anche l’affidabilità sembra essere migliorata. Quando si ha carico al posteriore, se ne puo’ aggiungere di piu’ all’anteriore, e si riescono a portare in temperatura le gomme: dal carico aerodinamico dipendono molte cose. Siamo incoraggiati dal passo in avanti fatto oggi, anche perchè abbiamo potuto girare molto, cosa che non abbiamo potuto fare per tutto l’inverno“.
    Anche Hamilton sembra essere molto siddisfatto: “La vettura sembra migliorata rispetto ai test invernali, abbiamo impiegato la giornata concentrandoci sul nostro programma. Le gomme si stanno comportando molto bene; non sembrano soffrire il degrado e durano bene. Speriamo di poter raccogliere qualche punto, sono positivo. Non sappiamo con quanto carburante girassero gli altri, ma la nostra vettura sembra aver fatto un grande miglioramento rispetto a qualche settimana fa“.